BELLUNO E LA VAL BELLUNA La Val Belluna si adagia tra Dolomiti e Prealpi; le prime cingono severamente a nord l ampia valle formata dal corso del Piave (fiume sacro alla patria) con il gruppo della Schiara ed i Monti del Sole, mentre le seconde si contrappongono a sud con le Prealpi bellunesi, che sfumano dolcemente nella pianura veneta attraverso un alternarsi di colline, montagne, altipiani e laghi. Un territorio che per la sua bellezza ed importanza naturalistica rientra in gran parte nell area del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, istituito nel 1990. BELLUNO: una perla veneziana incastonata tra le rocce dolomitiche Città splendente, così i Celti chiamarono questa cittadina, probabilmente per l incantevole posizione panoramica. La visita di Belluno si può compiere in diversi modi, seguendo itinerari tematici riferiti per esempio ad un particolare periodo storico o ad uno stile architettonico, ma se davvero si vuole vivere questa città cogliendone l atmosfera per trarne un esperienza difficilmente dimenticabile, allora due sono le modalità principali per visitarla: ad occhi aperti oppure ad occhi chiusi!
BELLUNO AD OCCHI APERTI: quando si visita il centro storico di Belluno non si può fare a meno di alzare spesso lo sguardo mentre si cammina, perché non si resiste all eleganza delle finestre in gotico veneziano, che ornano molti bei palazzi oppure alla sobria bellezza dei capitelli coronanti le agili colonne poste a sostegno dei numerosi caratteristici portici. Belluno infatti va osservata con attenzione proprio perché qui è il dettaglio ad essere il protagonista dello spazio architettonico urbano. In questo habitat cittadino non dovrete sgomitare in mezzo ad una folla di turisti avidi di scatti fotografici per conquistare la fugace immagine di un famoso monumento ormai visto e stravisto, al contrario potrete godervi in santa pace l essenza di un percorso artistico e di una storia che poco ha da invidiare alle mete tradizionalmente più gettonate. Guardate allora pure sopra di voi, ma.. attenzione anche a ciò che accade anche davanti a voi! Non si ha infatti il tempo di assorbire nella mente l immagine di un bel palazzo o di una chiesa carica di storia appena incontrata, che dietro l angolo vi attende, cogliendovi di sorpresa, un magnifico scorcio sulle montagne della Val Belluna! Il Parco delle Dolomiti Bellunesi è pronto in agguato a ricordare al visitatore che la natura qui è ancora padrona ed in grado di offrire esperienze irrinunciabili a coloro che amano il contatto con essa. BELLUNO AD OCCHI CHIUSI: chiudete gli occhi lasciandovi condurre dalle nostre guide turistiche in un percorso nel tempo attraverso le vicende storiche di Belluno e magia! Riuscirete a vedere con l occhio della mente vescovi guerrieri, santi che compiono prodigi, un imprendibile città fortezza, spade scintillanti, animali fantastici. E non solo. Continuate a tenere gli occhi chiusi e potrete meglio percepire il giocoso vociare dei venditori nell antica Piazza del Mercato o le quotidiane ciacòle in Piazza dei Martiri, il salotto della città.
E l ora del pranzo e ad occhi chiusi più intenso sarà il profumo delle semplici, ma saporite pietanze bellunesi dal tipico Schiz rosolato nel burro al Pastìn insaporito con la salvia. Ce la fate ancora per un pochino a non aprire gli occhi, giusto il tempo necessario per assaporare l aria pulita e frizzante che preannuncia la montagna? Sembrerà strano di poter camminare nel centro di una città ad occhi chiusi senza correre pericoli, ma a Belluno si può: il traffico automobilistico è severamente limitato, tuttavia il cuore antico si può facilmente raggiungere con un avveniristica scala mobile, dopo aver parcheggiato in un comodo ed ampio parcheggio. Questo è Belluno: una città da vivere con tutti i sensi! LA VAL BELLUNA: un arco teso tra la pianura e la montagna Terra di confine politico fin dai tempi antichi, la Val Belluna è anche terra di transizione tra la pianura e la montagna veneta con la ricchezza e la varietà culturale e paesaggistica che questo ruolo le conferiscono. Il fiume Piave, un tempo ricco d acqua, trasformava continuamente il paesaggio e fungeva contemporaneamente da arteria di comunicazione tra nord e sud e barriera tra le due sponde.
LA DESTRA PIAVE Percorrendone la sponda destra da nord a sud si incontrano molti piccoli ma vivaci centri tra i quali Sedico e Santa Giustina. Di grande interesse naturalistico è invece la Valle del Mis, stretto solco occupato da un lago artificiale, che si allunga tra il Monte Pizzocco ed i Monti del Sole. Una breve passeggiata permette di ammirare i Cadini del Brenton, una collana di conche scavate dalla forza dell acqua e la suggestiva cascata della Soffia. Poco distante si trova il complesso monastico della Certosa di Vedana,
sorto nel XII secolo per accogliere i pellegrini che transitavano per la valle. La chiesa di San Gottardo è l altro importante edificio religioso visitabile nella zona, peraltro monumento nazionale. A Cesiomaggiore hanno sede due musei, degni di visita: il Museo etnografico della Provincia di Belluno e del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi dove si possono conoscere attraverso molti reperti gli usi e le tradizioni della provincia ed il piccolo museo della bicicletta, che conserva esemplari dall 800 ai giorni nostri. LA SINISTRA PIAVE Risalendo verso nord lungo la sponda sinistra del Piave si incontra l abitato di Lentiai, la cui parrocchiale di S. Maria Assunta conserva tesori artistici di rilievo. Proseguendo in direzione di Belluno e dopo una breve deviazione, svetta sopra i boschi il Castello di Zumelle, splendido esempio di architettura militare lungo il tracciato della Via Claudia Augusta. Anche il centro storico di Mel
sorge sopra un colle dominante la valle circostante, la cui piazza principale, dedicata a Papa Lucani, è ricca di fascino e grazia architettonica. Attorno alla piazza, lungo le strade laterali si dipana una teoria di graziosi cortili ed importanti palazzi nobiliari, ora di proprietà privata, ma le cui porte spesso vengono aperte per poter ammirare le stanze splendidamente decorate. L importanza di Mel è inoltre legata all esistenza di una necropoli paleoveneta risalente all età del Ferro. Molti degli oggetti rinvenuti sono visibili nel museo allestito nel Palazzo delle Contesse. Ci si avvicina a Belluno, ma non prima senza sostare brevemente a Limana, luogo amato dallo scrittore Dino Buzzati, le cui ceneri sono riposte nella cinquecentesca chiesetta di San Pellegrino poco più avanti, ormai alle porte di Belluno. L itinerario termina con una salita al colle del Nevegàl, a 1000 m di altezza per godere del panorama sulla Val Belluna, ma anche concedersi una rilassante passeggiata, visitare il santuario o il piccolo Giardino Botanico.
LE VILLE Tra il XVII ed il XIX secolo molte ville sono state costruite nella provincia di Belluno. L interpretazione del modello veneto della villa, adattato all ambiente mondano, ha determinato una tipologia costruttiva originale, il cui fascino spesso è dovuto anche al contesto ambientale in cui l edifico è stato collocato. Nei dintorni di Belluno Villa Gaggia, famosa per aver ospitato nel 1943 l ultimo incontro tra Hitler e Mussolini, è preceduta da uno scenografico parco. Anche Villa Piloni a Casteldardo di Trichiana è annunciata da un monumentale viale di accesso, mentre la Villa Luzzati, a Marcadòr di Mel, colpisce non tanto per le dimensioni quanto per l originalità di alcune soluzioni costruttive.