Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 115 07.04.2015 La destinazione dell utile Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Varie La voce utile (perdita) dell esercizio presente al punto A) IX del passivo dello stato patrimoniale accoglie il risultato netto dell esercizio, così come risulta dall ultima voce del conto economico, compresi eventuali acconti su dividendi eventualmente corrisposti ai soci nel corso dell esercizio (ovviamente nel rispetto delle norme di legge) i quali compariranno quale sottovoce da sommare algebricamente al risultato di esercizio. In sede di approvazione del bilancio chiuso al 31.12.2014 i soci sono tenuti a deliberare anche sulla sua destinazione. Premessa L assemblea dei soci chiamata ad approvare il bilancio delibera anche la destinazione dell utile di esercizio maturato, ovverosia se, e in quale misura, deve essere portato a copertura perdite pregresse, accantonato, distribuito, riportato a nuovo. Nell occasione, si devono quindi considerare i vincoli di legge e quelli, eventuali, previsti dallo statuto. Si ricorda che nel caso di modello di governance tradizionale, l assemblea che approva il bilancio di esercizio delibera anche sulla distribuzione dell utile. Nel modello dualistico, l assemblea in questione è quella convocata ai sensi dell art. 2363-bis, c.c. (art. 2433, c.c.). 1
Lo schema da seguire Lo schema è così rappresentato: Risultato del bilancio approvato dall assemblea (Utile di esercizio) Meno quota destinata a: riserva legale (art. 2430, c.c.): 5% sino a quando la riserva raggiunge il 20% del capitale sociale; riserva plusvalori da fair value (art. 6, co. 2, D. Lgs. n. 38-2000): se alla formazione dell utile di esercizio hanno concorso plusvalori da fair value deve accantonarsi una parte di utile pari al plusvalore dedotto delle relative imposte differite. Nell ipotesi in cui ciò non fosse possibile a causa di perdita di esercizio o di incapienza, occorrerà utilizzare altre riserve disponibili, o, ancora, in caso di loro mancanza, occorrerà procedere con l accantonamento degli utili relativi agli esercizi successivi; riserva da utili per deroghe ai principi di redazione del bilancio (art. 2423, co. 4, c.c.): se alla formazione dell utile di esercizio hanno concorso componenti positivi generati da deroghe ai principi di redazione del bilancio, deve accantonarsi una parte di utile pari all ammontare dei componenti positivi dedotti del valore delle relative imposte differite; nell ipotesi in cui ciò non fosse possibile a causa di incapienza, non occorrerà utilizzare altre riserve disponibili, ed occorrerà procedere con l accantonamento sino a concorrenza dell importo dell utile disponibile; riserva per utili netti su cambi da valutazione (art. 2426, co. 1, n. 8-bis,c.c.): se alla formazione dell utile di esercizio hanno concorso utili netti su cambi da valutazione; riserva per utili da plusvalori di partecipazioni valutate a patrimonio netto (art. 2426, co. 1, n. 4, c.c.); riserve statutarie. Ad esempio, lo statuto potrebbe prevedere: la partecipazione agli utili da parte dei soci fondatori o promotori (artt. 2340 e 2341, c.c.); particolari privilegi nella ripartizione dell utile a favore di possessori di speciali categorie di azioni o di strumenti finanziari forniti di diritti patrimoniali (artt. 2346, 2348 e 2350, c.c.; attribuzione di utili a favore degli amministratori (art. 2389, c.c.) o a favore di dipendenti (art. 2102, c.c.). 2
uguale utile disponibile meno quota destinata a: riserva facoltativa: si consideri che la riserva facoltativa può essere successivamente distribuita, anche in forza di una delibera di assemblea differente da quella che approva il bilancio purché non risultino perdite sofferte in corso di anno che annullino le riserve precostituite; riporto a nuovo esercizio. uguale utile distribuibile in mancanza dei seguenti divieti generali alla distribuzione: in caso di prestito obbligazionario, ammontare del valore delle obbligazioni in circolazione superiore al doppio della sommatoria del capitale sociale, della riserva legale e delle altre riserve disponibili (art. 2413, c.c.); presenza di perdite pregresse il cui ammontare riduce il valore del capitale sociale nominale (art. 2433, co. 3, c.c.); presenza nell attivo patrimoniale di costi di impianto, costi di ricerca e sviluppo e costi di pubblicità ad utilità pluriennale il cui valore complessivo, al netto degli ammortamenti di legge, non risulta coperto da riserve disponibili del patrimonio netto (art. 2426, c.c.); avvenuto utilizzo di riserve da rivalutazione a copertura di perdite pregresse (art. 13, Legge n. 342/2000). In tal caso, occorrerà preventivamente ricostituire la riserva o ridurla in misura corrispondente tramite apposita delibera di assemblea straordinaria. Esempio Distribuzione di utile in presenza di costi di impianto Si consideri una società di capitali costituita nell anno 2011 con un capitale sociale di 50.000. Lo statuto non prevede alcun accantonamento a riserva oltre quello a riserva legale. Nessuna partecipazione agli utili è prevista a favore dell organo amministrativo. Gli esercizi annuali si chiudono con i seguenti utili: 2012 utile di 5.000; 2013 utile di 8.000; 2014 utile di 12.000. 3
I costi di impianto ammontano ad 25.000 ammortizzabili in cinque anni. 2012, valore lordo 25.000 ammortamento effettuato 5.000 = valore netto 20.000 2013, valore lordo 25.000 ammortamenti effettuati 10.000 = valore netto 15.000 2014, valore lordo 25.000 ammortamenti effettuati 15.000 = valore netto 10.000. Calcolo dell utile distribuibile: Ris. Anno Costi Utile Ris. Legale Utile straord. impianti esercizio 5% residuo non distrib. 2012 20.000 5.000 250 4.750 4.750 2013 15.000 8.000 400 7.600 12.350 2014 10.000 12.000 600 11.400 Utile distribuibile 11.400 + 2.350 Al termine del terzo esercizio, poiché la riserva straordinaria risulta superiore al valore netto dei costi di impianto l utile di esercizio può essere distribuito con l aggiunta, eventuale, dell eccedenza della riserva straordinaria. 30/04/2015 Diversi Utile di esercizio Riserva straord. Diversi Riserva legale Soci c/utili 12.000 2.350 600 13.750 14.350 Per destinazione utile di esercizio 2014 e parte della riserva straordinaria come da delibera di assemblea. Prospetti Prospetto per la determinazione dell utile da distribuire Patrimonio netto al.. comprensivo dell utile di esercizio civilistico pari a.. Limiti previsti dal c.c. Importo Note Capitale Riserva legale Riserva acquisto azioni proprie Costi di impianto e ampliamento, di ricerca e sviluppo e di pubblicità 4
Utili su cambi netti Riserva da rivalutazione delle partecipazioni secondo il metodo del patrimonio netto Riserva azioni della controllante Riserva deroghe art. 2423 Riserva. Riserva.. Totale limiti civilistici Limiti previsti dalla normativa fiscale Importo Note Riserve distribuibili solo con pagamento delle imposte in capo ai soci ed alla società Riserva di rivalutazione L. 74/52 Riserva di rivalutazione L. 576/95 Riserva di rivalutazione L. 72/83 Riserva di rivalutazione L. 408/90 Riserva di rivalutazione L. 413/91 Riserva di rivalutazione L. 342/2000 Riserva di rivalutazione D.L. 185/2008 Riserva da condono art. 33, L. 413/91 Riserva da sopravvenienze attive art. 55, D.P.R. 597/73 ed art. 55, TUIR ante L. 449/97 Limiti previsti dal C.c. Importo Note Riserva da conferimento agevolato art. 34, L. 576/ 75 Riserva da agevolazioni contratti di rete art. 42, D.L. 78/2010 Primo totale 5
Riserve distribuibili senza pagamento delle imposte e soggette a tassazione in capo al percettore se distribuite in presenza di utili (art. 47, c 1, TUIR) Riserva sovrapprezzo azioni Riserva costituita con interessi di conguaglio nuovi sottoscrittori Avanzo di fusione se avente natura fiscale di riserva di capitali Secondo totale Totale limiti fiscali Importo distribuibile: patrimonio netto meno limiti civilistici e tributari L importo distribuibile contenuto nella voce D della precedente tabella è così composto: Composizione dell importo distribuito Utile esercizio Riserva Straordinaria Utili indivisi Totale Note - Riproduzione riservata - 6