REPORT SETTIMANALI Autunno 2015. Report settimanale del 26 Settembre 2015



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Transcript:

Report settimanale del 26 Settembre 2015 Molte delle specie osservate sabato scorso oggi non sono state viste. Sostituite però da altrettanto numerosi nuovi arrivi: in totale, la varietà è stata anche più elevata e il nostro divertimento assicurato. La star della giornata, senza dubbio, è stato un giovane di Voltapietre: è solo la seconda volta, in 15 anni di osservazioni regolari, che ci capita di trovare questa specie alla Cassinazza. Il Falco pescatore, che in altri momenti sarebbe stato incontrastato in primo piano, in questo periodo sta invece diventando un abitudine: per la terza settimana di seguito lo troviamo sempre sul suo posatoio abituale, lo stesso altissimo albero morto che ha attirato a posarvisi anche ogni altro Falco pescatore che sia comparso alla Cassinazza. I Beccaccini sono sempre numerosi, oltre 100, e le Pavoncelle sono balzate a quasi 300, ma più di tutte sono state le Alzavole a impressionare per il loro numero, vicino al migliaio. La migrazione dei rapaci ci porta parecchie Poiane, qualche Falco di palude, ancora un Falco pecchiaiolo e il primo Pellegrino d autunno. Nelle siepi, si nota un evidente influsso di Pettirossi e lo stesso è avvenuto per gli Usignoli di fiume nel canneto. Lo stesso canneto che è tornato ad ospitare un dormitorio di Storni: anche se non sono innumerevoli come è accaduto altre volte in passato, si tratta comunque di diverse migliaia di individui. Un altro dormitorio, quello degli Aironi guardabuoi, ne raduna tre o quattrocento. La livrea di un giovane Voltapietre non ha nulla a che vedere con i colori accesi degli adulti; anzi, è davvero scialbo. La sua estrema rarità alla Cassinazza, però, lo rende il soggetto obbligatorio per la nostra foto del giorno.

Report settimanale del 03 Ottobre 2015 Anche oggi la migrazione ci ha portato nuovi ospiti: sono arrivati la Canapiglia, il Regolo, il Saltimpalo, la Cornacchia nera e il Fringuello, molto numeroso. A loro volta, il Tordo bottaccio, il Luì piccolo, il Cardellino, la Ballerina bianca, tutte quante specie che erano già presenti, sono ora protagoniste di veri e propri influssi, con un gran numero di individui. Molte Poiane si sono messe in evidenza roteando alte nel cielo e a loro modo anche i Porciglioni, facendosi tanto sentire ma quasi per nulla lasciandosi vedere. Altrettanto non si sono visti, ma questi perché nel giro delle ultime due settimane se ne sono partiti praticamente tutti, l Airone rosso, la Sgarza ciuffetto, il Lodolaio, la Marzaiola. La Rondine e il Balestruccio da qualche tempo sono pure loro ormai quasi azzerati, oggi però ne abbiamo visti transitare stormi anche numerosi, tutti a quota molto alta. Tra le undici specie di limicoli censite oggi, ancora era presente il Voltapietre, lo stesso della scorsa settimana, ma è stato subito messo in ombra da un altra specie altrettanto fuori dal comune: un Gambecchio nano, che rappresenta solo la terza osservazione alla Cassinazza (la prima nel lontano 2001 e le altre due in questo 2015). E sempre a proposito di statistiche: la Cornacchia nera vista oggi è la specie n 158 registrata quest anno; e proprio a 158 ammonta il massimo del numero di specie osservate nel corso un intero anno alla Cassinazza. Questa cifra record è stata già raggiunta ora, quando ancora mancano tre mesi alla fine anno: questo 2015 è stato finora ricchissimo di osservazioni e di certo non è finita qui. La Balia nera è forse il passeriforme che presenta il passo migratorio più prolungato: le prime sono comparse ad inizio agosto e solo ora stanno per esaurirsi. In autunno non sono per nulla appariscenti: entrambi i sessi, giovani e adulti, vestono un piumaggio incolore, senza traccia del nero che gli è valso il nome.

Report settimanale del 10 Ottobre 2015 La migrazione offre alti e bassi. Dopo quattro settimane consecutive di straordinaria varietà, oggi è stato senza dubbio un momento basso. Il meteo, o semplicemente il passare dei giorni, hanno portato via gran parte dei passeriformi e una buona metà dei limicoli. A parte la novità delle prime Allodole e Pispole della stagione, per il resto ci siamo dovuti accontentare di quelle specie che poi ci accompagneranno per tutto il tempo dell inverno. Anche i Germani reali sono calati: pure se 2.500 individui sono sempre un gran numero, sono praticamente la metà rispetto a quanti erano sabato scorso. Il pomeriggio ci ha dato un paio d ore di temperatura piacevole, che ha fatto comparire quegli insetti che ancora sono in attività: farfalle, bombi e api. Le farfalle si concentravano sui fiori di Aster, dove sono risuscito a identificare fino a 11 specie; le più numerose sono la Vanessa atalanta e la Inachis io, con molti esemplari sfarfallati da poco e che tenteranno di sopravvivere all inverno. La Xylocopa valga è un insetto formidabile: grosso, vigoroso, nero e peloso. E un ape, la più grossa delle api Europee e quindi ha anche un pungiglione in proporzione, ma è di buon carattere e poco propensa a pungere, nonostante l aspetto minaccioso. Deve il nome, sia quello scientifico latino che quello italiano di Ape legnaiola, alla sua attitudine di scavare gallerie nel legno, dove ricava delle cellette in ognuna delle quali depone un uovo e una massa di polline e nettare. In questa stagione, la Linaria vulgaris è tra i pochi fiori disponibili, ma il suo calice è profondo e per raggiungere il nettare ci vorrebbe una lingua troppo lunga; la Xylocopa non si ferma per così poco: con il rostro robusto semplicemente buca il calice alla base e raggiunge direttamente il bottino.

Report settimanale del 17 Ottobre 2015 In una giornata nella quale il meteo è stato il più variato possibile abbiamo avuto nebbia, sole caldo e splendente, vento, cielo coperto e nuvole basse la nota distintiva del nostro birdwatching è stata la mancanza di varietà. Di quello che c era, però, ne abbiamo avuto in abbondanza. Il Luì piccolo più di ogni altro: è stato una compagnia costante, in tutti gli ambienti. Secondo per numero è il Pettirosso, vengono poi la Cinciallegra e la Cinciarella. Tutte quante specie che vivono in siepi e cespugli, che ancora portano le foglie, così che la maggior parte li abbiamo solo potuti ascoltare, o al massimo intravedere mentre si muovevano tra il fogliame. I Germani reali (tra i 5 e i 6.000) hanno fatto segnare il numero più alto finora nella stagione e così anche le Pavoncelle (300); neppure Alzavole si sono tirate indietro (800, forse anche 1.000). Nel buio della sera, che oggi è giunto anticipato per via del cielo di piombo, gli Storni si precipitavano nel canneto, ammassati in piccoli gruppi compatti e velocissimi, che sembravano corpi solidi lanciati giù dal cielo. Le anatre, nello stesso tempo, se ne uscivano dalla Cassinazza, in un fiume continuo che è durato almeno mezz ora. La stagione e la pioggia hanno portato una miriade di funghi; molti sono anonimi, bianchicci e indistinguibili gli uni dagli altri. Xerocomus rubellus è un fungo dall aspetto allegro e attraente; il colore è la sua caratteristica più evidente, sottolineata nel nome scientifico ( rubellus, cioè rossiccio) e nel nome comune inglese Ruby Bolete. Appartiene alle Boletaceae, la stessa famiglia dei porcini più pregiati, ma è poco o nulla commestibile; cresce in associazione con le latifoglie, in particolare la quercia.

Report settimanale del 24 Ottobre 2015 Con le migrazioni gli uccelli arrivano a ondate. E un fenomeno normale, cui siamo ormai abituati dopo tanti anni di pratica del birdwatching. Ma che ha ancora la capacità di lasciarci stupiti. A volte è per la massa di individui che ci raggiungono; questo sta accadendo proprio ora per la Cinciarella. Questa mattina centinaia di Cinciarelle punteggiavano ogni cespuglio e persino il Luì piccolo, che continua ad essere pure numerosissimo, ne è stato messo in ombra. Altre volte la migrazione ci meraviglia per il modo repentino con cui si presentano di botto alcune specie che fino a poco prima non c erano. Oggi stormi di Peppole e di Migliarini di palude hanno preso possesso dei campi di semi invernali (girasole, sorgo e panico), assieme a Fringuelli, Cardellini e il primo Frosone dell autunno. Tutti assieme costituiscono già una grande concentrazione di piccoli uccelli e inevitabilmente attirano i predatori: uno Smeriglio si è gettato su di loro come una furia, a una velocità semplicemente impossibile. L ultima decade di Ottobre è il momento del passaggio delle Allodole, i cui richiami in volo si sono fatti sentire per tutto il giorno. Gli uccelli acquatici hanno richiamato meno attenzione, se non per la presenza di una tardiva Marzaiola e per un leggero aumento del numero delle Pavoncelle che però, molto nervose, non sono mai rimaste ferme abbastanza a lungo per lasciarsi conteggiare. Anche lo Scricciolo è un visitatore invernale e quest anno è arrivato numeroso; il suo modo di vita furtivo non lascia intuire quanto sia in realtà comune. Molto spesso è la voce, potentissima per una creatura tanto piccina, a rivelarne la presenza.

Report settimanale del 31 Ottobre 2015 La luce del sole e le foglie d autunno hanno acceso i colori della Cassinazza. La giornata di osservazioni ci ha offerto il nuovo arrivo dello Spioncello, del Codirosso spazzacamino, del Fanello, della Cesena e del Codone. Le Cinciarelle sono tornate a una densità normale, ben lontana dai numeri di sabato scorso. Questa settimana sono i Lucherini ad attirare l attenzione, con i loro richiami e con i voli di molti piccoli stormi; anche le Allodole si sono fatte molto sentire mentre passavano in volo sopra i campi. L influsso più notevole, davvero sorprendente per numero, è però quello della Alzavola, che oggi era abbondantissima: almeno 1.500 individui. Non ricordo di avere mai visto una concentrazione così alta in tanti anni alla Cassinazza. Continuano ad arrivare anche le Pavoncelle, il cui conteggio è salito a 550. Anche i Germani reali sono parsi più abbondanti della media, ma sono talmente numerosi, e sparsi ovunque, che un conteggio preciso è come al solito impossibile: sono diverse migliaia. Il Lucherino, oltre a mostrarsi numeroso, quest anno è arrivato da noi molto presto: i primi sono stati osservati il 12 di Settembre, quasi tre settimane in anticipo rispetto ai tempi abituali. Questo e molti altri segnali, fanno presagire che nel prossimo inverno i Lucherini si faranno protagonisti di una delle periodiche invasioni tipiche delle specie che si cibano di semi e il cui successo riproduttivo fluttua negli anni, in sincrono con la produzione di semi delle loro piante preferite.

Report settimanale del 07 Novembre 2015 Anche la giornata di oggi è stata soleggiata e tiepida, come tutte quelle della settimana che l ha preceduta e che ci sta preparando una straordinaria estate di San Martino. La giornata di osservazioni, al contrario di quella climatica, è stata del tutto ordinaria e non ha offerto sorprese né rarità: la migrazione di autunno può ora dirsi conclusa. Per completare l elenco degli svernanti regolari mancano ancora solo poche specie, che non sono ancora arrivate o non siamo riusciti a contattare (ad esempio il Tordo sassello, l Albanella reale, la Passera scopaiola) ma, a parte queste, da ora in poi ci possiamo attendere più che altro fluttuazioni numeriche di quelle che sono già presenti. Sono certo, però, che nel corso dell inverno non mancherà comunque qualche comparsa eclatante. Il passo dei Beccaccini si sta esaurendo e il loro numero è calato drasticamente rispetto al picco massimo di circa un mese fa. Questo concorda con i tempi normali della loro fenologia, già visti negli anni scorsi; solo pochi individui resteranno e tenteranno di svernare alla Cassinazza. La Pavoncella, al contrario, continua a gonfiare il proprio numero con regolarità. Verso l inizio di dicembre raggiungerà i massimi; l andamento successivo dipenderà da quanto ghiaccio si formerà e quanto durerà. Il Migliarino di palude è comparso già da qualche settimana e ora è diventato numeroso. Durante il giorno frequenta i campi di semi invernali, dove preferisce soprattutto i piccoli semi del panico; la sera centinaia di individui convergono sul canneto della Cassinazza per passarvi la notte. Anche i Falchi di palude hanno iniziato a radunarvisi, per ora non più di quattro o cinque. Due Caprioli, velati dalla nebbia leggera del mattino, sono i protagonisti della foto del giorno.

Report settimanale del 14 Novembre 2015 E arrivata la prima nebbia della stagione. Confesso che essendo nato e cresciuto in questa bassa pianura, io subisco il fascino delle giornate di nebbia, quando i contorni sono sfumati, la prospettiva accorciata e i suoni ovattati. Suoni che questa mattina erano costituiti dal chiacchiericcio delle Cesene e dai sottile pigolare dei Regoli. Come sembra sia diventata abitudine in questa stagione migratoria, anche queste due specie sono giunte da noi in una improvvisa ondata, formata da un grande numero di esemplari. Assieme alle Cesene si muovevano anche molti Merli, segno che anche di questi c è stato un deciso influsso di uccelli provenienti dal nord; unito ai Regoli si trovava qualche Fiorrancino. Dalla nebbia sono sbucati il Pellegrino, il Tarabuso e l Albanella reale, questi ultimi due i primi dell inverno, mentre durante la settimana era stata incontrata la prima Beccaccia per il 2015. A sorpresa, le Pavoncelle sono andate praticamente a zero: proprio l opposto di quanto ci aspettavamo. Forse si sono allontanate, speriamo solo temporaneamente, per colpa di un qualche tipo di disturbo o di un predatore troppo accanito. La Cinciarella era arrivata in massa tre settimane fa. Questa ondata è presto passata oltre e ha lasciato dietro di sé un buon numero di individui, che ora si sono raggruppati con gli altri piccoli uccelli dell inverno: i Luì piccoli, i Codibugnoli e i tantissimi Regoli. Tutti insieme formano gruppi compatti che si muovono nella ricerca comune del cibo.

Report settimanale del 21 Novembre 2015 Nell attesa del freddo che tutti i servizi meteo prevedono a gran voce per i prossimi giorni, la Cassinazza ha assunto un abito decisamente invernale: cielo livido, luce fioca, gran parte del fogliame ormai caduto a terra. A dispetto di tutto ciò, la giornata di osservazioni ha avuto lo stesso momenti brillanti. A metà mattina, preannunciate dai loro forti richiami, che si potevano udire prima ancora che fosse possibile vederle, è passato un gruppo di 58 Gru, allineate in una lunga fila diretta verso sud-est. Nel pomeriggio ne sono passate altre due, giusto per arrotondare il numero totale a 60. E poi, nel mezzo di un piccolo stormo di Pavoncelle, si è alzato in volo anche un Piviere dorato, specie che alla Cassinazza è di comparsa irregolare e che si è visto poco più di una dozzina di volte in passato. Continuano ad essere presenti in gran numero i Regoli, accompagnati da qualche Fiorrancino, e le Cesene, assieme alla quali abbiamo scovato il primo Tordo sassello della stagione. Infine, abbiamo incontrato diverse volte il Tarabuso, in punti diversi della Cassinazza, segno che è sicuramente presente più di un individuo. La luce di questa giornata era spenta e grigia; per contrasto, la memoria mi ha riportato ai vividi colori che la Cassinazza mostrava solo un paio di settimane fa, in quell inizio di novembre dal clima tanto mite e soleggiato. E allora sono andato a ripescare un fotografia di quei giorni.

Report settimanale del 28 Novembre 2015 Il freddo invernale è finalmente arrivato; lo aspettavano tutti. Niente che non sia normale per questo periodo dell anno, appena sufficiente per formare un velo di ghiaccio sopra la acque più ferme, che poi si è presto disciolto. Uno degli aspetti che di certo farà ricordare questo inverno è il gran numero di Cesene che sono arrivate. Un influsso simile, anzi ancora più marcato, lo si era avuto nell ormai lontano inverno 2004-2005. Nei giorni trascorsi tra le ultime due visite del sabato, sono stai osservate diverse specie interessanti: una Averla maggiore, due Pellegrini e un Nibbio reale, la prima osservazione dell anno per questa specie. Inutile dire che oggi, in tutta la giornata delle nostre osservazioni, di queste tre non se ne è potuta vedere neppure una. Al loro posto abbiamo avuto un altro ospite di riguardo: un adulto di Falco pescatore che è rimasto alla Cassinazza per tutta la mattinata. Non è detto che con l arrivo dell inverno non si possano più trovare insetti interessanti. Quello che voglio mostrarvi oggi è bizzarro nella forma, curioso nelle abitudini e brillante nei colori. Questo insetto dal gran nasone è definito Byctiscus betulae, in italiano chiamato sigaraio della vite ; in realtà non è specializzato a vivere né sulle betulle né sulla vite: accetta una grande varietà di latifoglie e alla Cassinazza vive sul pioppo. La femmina di questa specie si sceglie una foglia fresca e con un paziente lavoro di mascelle ne incide le nervature, finché riesce ad arrotolare la foglia come una cartina di sigaretta. Poi vi deposita qualche uovo; la foglia arrotolata si secca e cade a terra e le larve ne mangiano i tessuti.

Report settimanale del 05 Dicembre 2015 Ormai le giornate si sono molto accorciate; se poi come oggi il cielo rimane nuvoloso e nebbioso, l impressione è che e le ore di luce siano davvero poche. L inverno sta per arrivare; anche se il freddo vero ancora non ci ha raggiunti, alcune specie si sono messe al sicuro andandosene per tempo. Dalla metà di Ottobre sostavano alla Cassinazza pochi Totani mori e Combattenti (4 e 7, rispettivamente); sembravano avviati a svernare, come già queste due specie hanno fatto in qualcuno degli anni passati, ma la scorsa settimana sono spariti i Totani mori e ora anche i Combattenti. I rappresentanti dei limicoli sarebbero stati ridotti a pochi Beccaccini e una manciata di Pavoncelle, se oggi non fossero comparsi un Piviere dorato e una Pantana; quest ultima rappresenta l osservazione più tardiva mai fatta alla Cassinazza. Sono partiti anche quasi tutti gli Aironi guardabuoi, lasciandosi dietro solo individui isolati; ad affrontare l inverno rimangono ancora poche Garzette, che si uniscono agli Aironi cenerini e bianchi maggiori, i quali invece sono ben più numerosi ma anche meglio adattati per affrontare i periodi più freddi. La fotografia di questo Airone bianco maggiore, illuminato dal sole, non è certo stata scattata oggi.

Report settimanale del 12 Dicembre 2015 Quasi tutta la mattina è stata una partita tra nebbia e sole, giocata su un equilibrio sottile e che ha visto molti rovesciamenti di fronte; quando alla fine la nebbia si è ritirata, per noi sono cominciate le osservazioni interessanti. Primo è stato un Tarabuso, rimasto immobile al centro della strada. Poi, in crescendo: l Averla maggiore, che ci era stata segnalata un paio di settimane fa e solo oggi siamo riusciti a ritrovare; è intrigante pensare che si tratti dello stesso individuo che ha sostato l inverno scorso. Poco dopo è passato in volo, chiamando, un Chiurlo maggiore; purtroppo non siamo riusciti a individuare dove sia andato a posarsi, probabilmente in una delle innumerevoli risaie che può trovare in zona. La prima osservazione del 2015. Più tardi un adulto di Astore si è messo in caccia di anatre, ritirandosi in un filare di pioppi con la preda tra le zampe. Aggiungendoci tutte le altre specie di stagione, le più abituali e quelle meno facili da vedere, abbiamo ammassato una check-list di tutto rispetto. I Cormorani alla Cassinazza sono una presenza costante di tutto l anno. In passato avevano anche stabilito un dormitorio sulla piccola isola in mezzo al lago; con l andare del tempo, le piante sono morte e cadute. Ora i Cormorani hanno scelto di radunarsi la sera sui pioppi di un argine al centro delle zone umide. In ogni qualsiasi giorno, è sempre possibile vederli nuotare, tuffarsi e pescare nel lago. Tutt altro che facile, invece, cogliere l attimo del loro ammaraggio : complimenti al fotografo.

Report settimanale del 19 Dicembre 2015 La nostra giornata ha avuto un obiettivo preciso: fotografare l Averla maggiore, che sembra avere preso la sua residenza invernale alla Cascina Darsena. Questa specie, negli anni scorsi, è si è dimostrata rarissima: solo due osservazioni, nel 2009 e nel 2010, entrambe in periodo invernale. Nel Gennaio di quest anno, ne abbiamo scoperta una che era poi rimasta fino a fine Febbraio; si era anche dimostrata molto diffidente e non siamo mai riusciti a ottenerne buone immagini. Ora che la bestiola è ritornata (ci piace pensare che sia ancora lo stesso individuo), ne abbiamo individuato il territorio di caccia e oggi eravamo ben decisi a non lasciarci sfuggire l occasione di fotografarla. Il risultato lo potete vedere. Al birdwatching abbiamo quindi dedicato meno tempo del solito, ma non sono mancate le belle osservazioni; spiccano tre diversi individui di Tarabuso e un Piviere dorato mescolato a un piccolo stormo di Pavoncelle e poi - scegliendo tra quelli che abbiamo più ammirato - il Picchio rosso minore, gli Spioncelli, diversi Falchi di palude e Poiane, i Porciglioni, i Luì piccoli, il Saltimpalo. Le giornate sono ora le più corte dell anno, il Natale è alle porte: a tutti voi i nostri auguri per un sereno periodo festivo.