Da: Cappellano Trani C.R.F. Inviato: giovedì 14 gennaio 2016 12:48 A: postmaster@ispcapp.org Oggetto: R: Giubileo della Misericordia Allegati: EVENTO STRAORDINARIO.docx; Il rito di apertura della porta del Giubileo della Misericordia della porta nella Casa di Reclusione Femminile di Trani è stato presieduto da S.docx; Lettera alle carcerate per l'anno della Misericordia.docx; Rimetto la relazione sull'apertura della porta Santa nella Casa di Reclusione Femminile di Trani, la lettera dell'arcivescovo inviata alle detenute e la riflessione di una detenuta. Molti cordiali saluti.
EVENTO STRAORDINARIO Il rito della porta Santa del Giubileo ha segnato non solo le nostre anime ma, ci ha fatto sentire libere abbattendo le sbarre che ci circondano. Difficile da credersi ma, a noi, è successo! Siamo le detenute del carcere CRF di Trani e questa mattina siamo state travolte dalla misericordia. Il santo padre ha lanciato messaggi molto forti, tra questi, uno rivolto proprio a noi carcerati che ci vediamo si privati delle libertà materiale, ma mai di quella spirituale e della voglia che giorno dopo giorno ci accompagna sperando che, al più presto, ciascuna di noi, dopo aver espiato la propria pena, possa essere reinserita in una società che, troppo spesso, ci giudica senza conoscere né gli eventi né le persone. Ebbene, oggi abbiamo ricevuto un gran dono. Un dono che non ha eguali e, sarà, per ciascuna di noi, un ricordo speciale che ci accompagnerà per il resto della vita. Alla presenza dell arcivescovo Mons. Giovan Battista Pichierri, del nostro cappellano don Giuseppe e delle suore della comunità S. Giovanna Antida Thouret, che per noi rappresentano un grande punto di forza, della direttrice, del comandante, degli ispettori, di tutti gli operatori sanitari, gli educatori, le volontarie, la Polizia penitenziaria e tutti gli ospiti presenti per la prima volta in questo carcere si è aperta la PORTA SANTA della MISERICORDIA; porta di perdono e libertà interiore, pace, gioia, serenità; abbiamo aperto le porte dei nostri cuori in modo che dio ci accolga sempre con amore. Non ci sono termini adatti per descrivere l incomparabile emozione che abbiamo provato nell assistere all apertura della porta santa della nostra Chiesa; l unica cosa certa è che nel preciso istante in cui si è spalancata la porta, le nostre anime si sono illuminate di immenso! Ci auguriamo che come noi, anche gli altri nostri compagni di sventura abbiano potuto assistere a questo evento e che, come noi, anche i loro cuori vengano pervasi ed invasi dalla misericordia divina! Augurando a tutti tempi migliori e che domini la pace nel mondo. Trani, 28 dicembre 2016 Barbara
Apertura della Porta del Giubileo della Misericordia nella Cappella della Casa di Reclusione Femminile di Trani Il rito di apertura della porta del Giubileo della Misericordia della Cappella della Casa di Reclusione Femminile di Trani è stato presieduto da S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie il 28 dicembre 2015. Alle ospiti della Casa di Reclusione era già stato illustrato il significato del Giubileo e il tema della misericordia del Padre Celeste con una lettera inviata dall Arcivescovo; inoltre il Cappellano don Giuseppe Asciano, durante la novena del S. Natale aveva approfondito il tema Gesù volto misericordioso del Padre. Il rito iniziale di apertura della porta della misericordia ha avuto luogo in un corridoio della Casa di Reclusione e dopo la lettura di un brano della bolla di indizione del Giubileo della Misericordia Misericordiae vultus da parte dell Ispettore Giuseppina De Gregorio, si è snodata la processione lungo il corridoio che porta alla Cappella, cantando litanie dei Santi. Il momento più suggestivo è stato quando l Arcivescovo ha aperto la porta santa, ornata di fiori, ed è stata attraversata, con profonda commozione da tutti i presenti. Durante la concelebrazione eucaristica presieduta dall Arcivescovo, animato dai canti delle volontarie e di tutto il popolo di Dio, al momento dell omelia, il Celebrante ha parlato della misericordia del Padre che abbraccia nel suo amore infinito tutti senza distinzione, e per tutti c è sempre la possibilità di riscatto e di una vita nuova. Durante la preghiera dei fedeli, le ospiti hanno pregato per il Papa, i vescovi, gli operatori carcerari, i carcerati, le loro famiglie e perché, con l aiuto della fede e della preghiera, non si spenga mai in loro la speranza di un futuro sereno e gioioso libero da ogni condizionamento. Alla fine del sacro rito una ospite, a nome di tutte le amiche, ha ringraziato i presenti. Il Cappellano, dopo aver messo in evidenza la differenza tra la giustizia umana che giudica e condanna, e la giustizia divina che perdona sempre, se pentiti, ha esortato le amiche ospiti ad abbandonarsi con fiducia nelle braccia dell amore di Dio. Ha ringraziato l Arcivescovo, i confratelli sacerdoti presenti, la Direttrice Dott.ssa Angela Anna Bruna Piarulli, il commissario Dott. Vincenzo Paccione, le Suore della Comunità di S. Giovanna Antida Thouret, la polizia penitenziaria, tutti gli operatori carcerari, le volontarie e tutti i presenti. Attraversando la Porta Santa tutti abbiamo sperimentato la gioia di sentirci amati e perdonati dal Padre celeste, risuscitati a vita nuova, con nel cuore la speranza di un futuro migliore. Un evento da non dimenticare, ma da vivere intensamente non solo durante questo anno giubilare.
Don Giuseppe Asciano Cappellano della Casa di Reclusione Femminile, Trani
LETTERA ALLE CARCERATE PER L ANNO DELLA MISERICORDIA Carissime Sorelle la libertà di Cristo mi spinge, con grande affetto, a rivolgermi a voi che vivete nella casa circondariale di Trani, e a dirvi: Pace a voi! Rivolgo a voi il mio sguardo di padre in questo Anno santo della Misericordia che Papa Francesco ha voluto per tutta la Chiesa. Per voi e per quanti lavorano in carcere ho deciso di aprire la Porta della Misericordia presso la cappella dell Istituto di Trani. Essa è il segno dell Anno giubilare e ci ricorda il volto misericordioso del Padre e l'accoglienza della sua Chiesa (Cfr. MV, 3). Ma mentre apriamo queste Porte potreste obiettarmi che la porta del carcere rimane chiusa; il volto di chi incontriamo rimane ostile. Mi direte che questo gesto è inutile se non addirittura ingiurioso. Questa porta aperta ci racconta del Cuore di Dio che non ci giudica ma ci accoglie. Potremmo ricordare la vicenda di quella donna accusata di adulterio e portata da Gesù; non fu da lui condannata ma Egli si rivolse a lei dicendo: «Neppure io ti condanno; va' e non peccare più» (Gv 8,11). Potremmo leggere la parabola del padre e dei due figli raccontata dall evangelista Luca, dove nonostante l atteggiamento assai libertino del figlio minore che lascia la casa paterna per cercare la sua libertà, il Padre al vederlo gli corre incontro e gettatosi al collo lo baciò (Lc 15,20). Anche nel nostro più grande errore, anche se abbiamo venduto la nostra dignità, anche se abbiamo reso il nostro volto brutto e irriconoscibile, la porta di Dio non è chiusa! L incontro con Lui ci parla di perdono e il suo perdono ci rende nuove creature! La porta del carcere rimane chiusa ma l apertura della porta della Misericordia parla alla vostra libertà, che non potrà mai essere incatenata. Vivete libere da condizionamenti e da schiavitù! Buttate via la dipendenza da tutto quello che vi toglie la vita: l odio, il rancore, il guadagno facile, il denaro, la droga, l alcol! Quanti errori e quanta tristezza si può sperimentare quando queste cose diventano importanti, prioritarie. Il tempo in carcere possa servire come tempo di liberazione. Riappropriatevi di voi stesse e delle cose più belle che il Signore vi ha donato! Penso alle vostre famiglie, alle quali rivolgo la mia speciale benedizione. Conosco l amore che nutrite per loro e la tristezza che provate per la loro mancanza. La porta del carcere rimane chiusa ma la Porta della Misericordia ci canta la vostra presenza nel mondo: non siete delle ombre, dimenticate dalla società. Cominciate a ricostruire il vostro futuro e anche le Autorità pubbliche si adoperino per la vostra dignità e per facilitare un reale reinserimento.
Ripeto le parole di Papa Francesco: Il mio pensiero va ai carcerati, che sperimentano la limitazione della loro libertà. Il Giubileo ha sempre costituito l opportunità di una grande amnistia, destinata a coinvolgere tante persone che, pur meritevoli di pena, hanno tuttavia preso coscienza dell ingiustizia compiuta e desiderano sinceramente inserirsi di nuovo nella società portando il loro contributo onesto. A tutti costoro giunga concretamente la misericordia del Padre che vuole stare vicino a chi ha più bisogno del suo perdono. Nelle cappelle delle carceri potranno ottenere l indulgenza, e ogni volta che passeranno per la porta della loro cella, rivolgendo il pensiero e la preghiera al Padre, possa questo gesto significare per loro il passaggio della Porta Santa, perché la misericordia di Dio, capace di trasformare i cuori, è anche in grado di trasformare le sbarre in esperienza di libertà (Lettera a Mons. Fisichella, 1 settembre 2015). Ogni volta che guarderete e attraverserete la porta della vostra cella ricordatevi della Porta aperta del Signore e della porta del vostro cuore che deve essere come quella del Padre. Siate misericordiosi come il Padre (Lc 6,36) e sarete veramente felici, anche in carcere. Potete cominciare ad esprimere l amore che Dio vi dona nei rapporti con le vostre compagne di cella, con la polizia penitenziaria, con i vostri avvocati e con tutti coloro con i quali condividete qualcosa, diventando voi i primi a vivere quanto ci ricorda Gesù: Ero in carcere e mi avete visitato" (Mt 25,36). Aprite con me la Porta della Misericordia! Quella porta non si chiuderà mai, perché il cuore di Dio ci accoglierà oggi e sempre! Aprirò la Porta della Misericordia presso l istituto femminile di Trani il 28 dicembre 2015. Trani, 13 dicembre 2015 III Domenica d Avvento nell apertura dell anno santo della Misericordia Simbolo degli Apostoli Io credo in Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra. E in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo CONDIZIONI PER OTTENERE INDULGENZA PLENARIA
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, mori e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente: di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen. Preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice Francesco Padre nostro - Ave Maria - Gloria LE SETTE OPERE DI MISERICORDIA SPIRITUALE 1 - Consigliare i dubbiosi 2 - Insegnare agli ignoranti 3 - Ammonire i peccatori 4 - Consolare gli afflitti 5 - Perdonare le offese 6 - Sopportare pazientemente le persone moleste 7 - Pregare Dio per i vivi e per i morti LE SETTE OPERE DI MISERICORDIA CORPORALE 1 - Dar da mangiare agli affamati 2 - Dar da bere agli assetati 3 - Vestire gli ignudi 4 - Alloggiare i pellegrini 5 - Visitare gli infermi 6 - Visitare i carcerati 7 - Seppellire i morti