Il commercio con l Italia e la posizione competitiva dell export italiano sul mercato tedesco



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Transcript:

Il commercio con l Italia e la posizione competitiva dell export italiano sul mercato tedesco Le importazioni tedesche nel primo trimestre Le importazioni della Germania, come mostrato nella tab.1, sono aumentate durante il primo trimestre del 4,4% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, con un volume di acquisti tedeschi dall estero pari a 231 miliardi di Euro. Dal punto di vista della composizione merceologica delle importazioni, il rialzo è stato determinato in particolare dall' aumento delle importazioni di prodotti del settore aeronautica (+35%), dell' industria automobilistica (+7,5%), dell' industria farmaceutica (+15,4%) e dell' industria chimica organica (8,9%). Vi sono pochi settori con un trend negativo, tra i quali rientrano i prodotti derivati dal rame (-15,8%),i giocattoli (-11%), i combustibili minerali e gli oli minerali (-0,7%). La tabella che segue riporta l andamento delle importazioni tedesche da parte dei primi 15 paesi fornitori: Tab. 1: Importazioni dai principali paesi fornitori (valori in milioni di Euro) 2011 2012 2013 I Trim. + - % I Trim. 2013/ quota 2011 quota 2012 quota 2013 Quota I Trim. Mondo 902.516 909.077 896.140 231.234 4,4 100 100 100 100 1 Paesi Bassi 73.815 78.182 80.508 20.164 6,5 8,18 8,60 8,98 8,7 2 Cina 79.502 77.281 73.340 18.785 0,6 8,81 8,50 8,18 8,1 3 Francia 65.554 64.175 63.530 18.018 12,3 7,26 7,06 7,09 7,8 4 Stati Uniti 48.443 50.512 48.477 12.219 0,6 5,37 5,56 5,41 5 Italia 47.538 48.866 47.223 12.174 4,6 5,27 5,38 5,27 5,3 5,2 6 Regno Unito 43.541 41.853 38.705 9.893-3,4 4,82 4,60 4,32 4,3 7 Svizzera 36.869 37.525 38.152 10.241 15 4,09 4,13 4,26 4,4 8 Belgio 36.931 36.518 37.333 9.457 4,2 4,09 4,02 4,17 4 9 Austria 36.889 37.099 36.434 9.015 0,6 4,09 4,08 4,07 3,9 10 Polonia 32.280 33.480 35.759 9.572 13 3,58 3,68 3,99 11 Rep.Ceca 32.584 33.120 32.982 8.735 11,8 3,61 3,64 3,68 4,1 3,8 12 Russia 29.957 31.878 28.922 6.971-6,7 3,32 3,51 3,23 3 13 Spagna 22.466 22.314 23.772 6.154 0,4 2,49 2,46 2,65 2,6 14 Giappone 23.594 21.831 19496 4.819-2,9 2,61 2,40 2,18 2 15 Ungheria 18.192 18.671 19503 5.381 16,8 2,02 2,05 2,18 2,3 Fonte: elaborazioni ICE Berlino su dati GTI/Statistisches Bundesamt Durante il primo trimestre del i Paesi Bassi si sono confermati nuovamente il primo Paese fornitore della Germania con un volume di 20 miliardi di Euro (+6,5% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente) ma occorre considerare il fenomeno del porto di Rotterdam nel quale transita un volume notevole di prodotti provenienti da paesi extra-comunitari. Al secondo posto si riconferma la Cina per un totale di 18,7 miliardi di Euro (+0,6% ) e al terzo posto la Francia, che con 18 miliardi di Euro ha registrato una crescita del 12,3% delle proprie esportazioni verso la Germania rispetto al primo trimestre 2013. Nel periodo preso in considerazione le importazioni dall Italia sul mercato tedesco sono aumentate del 4,6% raggiungendo la cifra di 12,2 miliardi di Euro. L'Italia occupa il quinto posto tra i primi 20 paesi fornitori della Germania dopo gli Stati Uniti. La quota occupata dall Italia relativamente al mercato tedesco ha raggiunto durante il primo trimestre del il 5,27% rispetto al 5,26% del primo trimestre 2013 e del 5,3% dello stesso

periodo del 2012. In una prospettiva Europea, va sottolineato che il Regno Unito é l unico Paese che nel primo trimestre ha subito un decremento del proprio export verso la Germania del 3,4%. Gli altri partner europei e in particolare Polonia, Repubblica ceca, Ungheria e Svizzera hanno avuto durante il primo trimestre del incrementi anche cospicui delle proprie esportazioni. La composizione merceologica delle esportazioni italiane verso la Germania Nel triennio 2011-2013 l incremento delle importazioni tedesche dall Italia non è stato dovuto tanto ai tradizionali comparti dei beni di consumo, che continuano a soffrire della concorrenza dei prodotti provenienti dai paesi emergenti, con la sola eccezione dell alta gamma, ma in generale alle lavorazioni meccaniche e alla componentistica. Nel 2013 si rileva un aumento significativo delle esportazioni verso la Germania principalmente per prodotti farmaceutici (36,2%), acciaio e ferro (15,4%), ottica e strumenti medicali (12%), prodotti chimici organici (11,9%), alluminio (10%) e abbigliamento (8,9%). Si segnala inoltre un trend positivo relativo alle esportazioni di macchinari (+6,2%) e prodotti di plastica (7,3%). Nella seguente tabella viene riportato il valore dei prodotti importati dall Italia tra il 2011 ed il primo trimestre del in milioni di Euro e le relative variazioni calcolate sulla base del primo trimestre 2013: 2011 2012 2013 I Trimestre I Trimestre 2013/14 +/- % Import dall'italia 47.538 48.866 47.223 12.174 4,6 Macchinari 7.185 7.482 7.238 1.854 6,2 Mezzi di trasporto 5.709 5.800 5.636 1.305-7,7 Macchine elettriche 3.297 3.295 3.117 788 6,1 Prodotti di plastica 2.573 2.678 2.678 710 7,3 Acciaio e ferro 2.650 2.610 2.279 676 15,4 Prodotti di acciaio e di ferro 2.444 2.479 2.239 580 2,3 Prodotti farmaceutici 1.642 1.809 1.948 624 36,2 Bevande e vini 1.258 1.282 1.318 301-4,7 Mobili 1.155 1.141 1.050 269 0,4 Gomma 973 975 1008 266 4,5 Alluminio 964 1.015 1.018 279 10,9 Frutta e noci 827 892 991 210 6,1 Ottica, strumenti medicali 863 902 901 262 12,2 Prodotti chimici organici 758 744 868 215 11,9 Carta e cartone 894 854 845 213 3,6 Prodotti di rame 795 875 826 195-8,4 Calzature 790 827 803 221 4,7 Prodotti chimici inorganici 791 651 680 125-24,3 Abbigliamento 605 640 576 165 8,9 Fonte: elaborazioni ICE Berlino su dati GTI/Statistisches Bundesamt valori in milioni di Euro La tabella che segue mostra la composizione merceologica delle esportazioni italiane verso la Germania, evidenziando i primi 20 comparti merceologici e la relativa quota sul totale delle importazioni tedesche: tab.2: Percentuali settoriali sul totale delle importazioni dall'italia

2011 2012 2013 I Trimestre ITALIA 100 100 100 100 Macchinari 15,0 15,3 15,33 15,2 Mezzi di trasporto, escl. ferroviari 11,9 11,9 11,93 10,7 Macchine elettriche 6,9 6,8 6,60 6,5 Prodotti di plastica 5,5 5,5 4,83 5,8 Acciaio e ferro 5,5 5,3 5,67 5,5 Prodotti di ferro e di acciaio 5,2 5,1 4,74 4,7 Prodotti farmaceutici 3,4 3,7 4,13 5,1 Bevande e vini 2,6 2,6 2,79 2,4 Mobili 2,4 2,3 2,22 2,2 Gomma 2,1 2,0 2,13 2,19 Alluminio 2,1 2,1 2,16 2,3 Frutta e noci 1,7 1,8 2,10 1,73 Ottica, strumenti medicali 1,6 1,8 1,91 2,15 Rame e prodotti di rame 1,6 1,8 1,75 1,6 Carta e cartone 1,9 1,7 1,79 1,75 Calzature 1,7 1,7 1,7 1,8 Prodotti chimici organici 1,6 1,6 1,84 1,77 Prodotti chimici inorganici 1,7 1,3 1,44 1 Prodotti alimentari 1,2 1,2 1,19 1,1 Abbigliamento 1,2 1,3 1,22 1,3 Totale 76,8 76,8 77,5 76,8 Fonte: elaborazioni ICE Berlino su dati GTI/Statistisches Bundesamt Come si può notare, i mutamenti nella composizione merceologica riflettono la differente dinamica delle esportazioni nei vari comparti, che nei valori è ovviamente influenzata anche dai forti aumenti di prezzo registrati da alcune materie prime. Va osservato poi che le prime tre voci dell import tedesco dall Italia trovano riscontro nelle prime quattro posizioni riferite all import totale della Germania dal mondo. Il 35%, delle importazioni tedesche da tutto il mondo è infatti costituito da macchinari, da veicoli, esclusi quelli ferroviari, e da macchine elettriche. Le stesse voci rappresentano il 30% delle importazioni dall Italia. L andamento delle quote italiane in Germania per i principali prodotti La tab. 3 riporta la posizione competitiva dell Italia sul mercato tedesco, espressa in quote sull import tedesco del settore. Si tratta di prodotti per i quali l Italia è o è stata, il primo paese fornitore della Germania. tab. 3: Le quote dell Italia sulle importazioni tedesche per principali settori (le quote in grassetto indicano il periodo in cui l Italia è stato il primo paese fornitore) Settore 2007 2008. 2009 2010 2011 2012 2013 I Trim. conserve di pomodoro e pelati 72 70 68 70 70 68 68 70 filamenti sintetici o artificiali 14 14 14 15 15 17 11 filati di lana 20 23 27 29 filati di fibre sintetiche o artificiali 21 21 21 19 18 17 17 16 discontinue filati fibre tessili vegetali 27 23 22 17 14 13 13 18 macchine agricole 14 14 12 11 11 11 11 9 macchine a getto di vapore 55 59 55 57 51 58 59 54 macchine lavorazione pietre e vetro 16 25 32 29 30 26 37 30

Macchine per lavanderie 14 15 23 20 macchine per conceria 50 74 41 7 69 31 70 63 macchine per equilibratura di parti 64 78 75 76 75 78 64 60 meccaniche macchine per metallurgia e fonderia 21 22 21 21 18 32 28 26 macchine per panetteria e pasticceria 21 20 24 23 18 21 22 20 macchine per segare pietre 6 20 21 34 32 21 21 34 macchine enologiche 20 29 18 33 10 6 metalli comuni 8 9 10 9 9 10 9 10 mosti d'uva 63 79 78 72 70 70 67 49 olio d'oliva 72 73 72 72 75 72 73 75 paste di frumento 63 67 63 62 62 62 62 60 pelli e cuoio (escluse quelle per 35 35 41 35 32 31 26 26 ellicceria) piastrelle di ceramica 55 51 51 50 52 51 53 49 prodotti di ceramica 20 17 22 21 21 22 18 17 riso 28 24 26 28 28 32 29 33 rubinetteria e valvolame 13 13 13 12 13 12 12 12 stoffe a maglia 26 27 29 29 29 28 28 25 tessuti di cotone 24 23 24 21 21 20 20 17 tessuti di fibre sintetiche discontinue 18 16 17 16 16 15 18 17 tessuti di fibre vegetali 45 42 38 37 35 33 33 24 tessuti di filamenti sintetici o artificiali 20 17 17 17 17 17 17 16 tessuti di lana 66 67 69 68 70 69 69 71 tessuti di seta 48 39 40 34 33 40 45 46 tessuti impregnati, spalmati 7 8 9 11 10 9 9 11 Vini 36 36 37 37 36 36 37 35 Tra i prodotti che detengono una quota sulle importazioni totali per settore compresa tra il 90% ed il 50% troviamo l olio di oliva,i tessuti di lana, le paste di frumento, le macchine per equilibratura di parti meccaniche, le macchine a getto di vapore, le macchine per conceria e le conserve di pomodoro e pelate. Quote comprese tra il 50% ed il 30% sull'import tedesco del settore sono raggiunte dai vini, dalle macchine per la lavorazione di pietra e vetro, dalle macchine per segare le pietre, dai mosti d uva, dalle piastrelle in ceramica, dal riso e dai tessuti di seta. Al di sotto della soglia del 30%, fino al raggiungimento di quote intorno al 10%, troviamo: i tessuti di cotone, i tessuti di filamenti sintetici e artificiali, i filamenti sintetici o artificiali, i tessuti di fibre sintetiche discontinue, i filati di fibre sintetiche o artificiali discontinue, i filati di lana e di fibre tessili vegetali, i tessuti di cotone e di fibre vegetali, le stoffe a maglia, i prodotti di ceramica, le pelli ed il cuoio, rubinetteria e valvolame ed infine le macchine agricole, le macchine per lavanderia, per metallurgia e fonderia, per panetteria e pasticceria e per segare pietre, i tessuti impregnati e spalmati e i metalli comuni. Nel primo trimestre, solo una parte dei settori mostra la tendenza a migliorare la propria posizione competitiva sul mercato espandendo la propria quota sull import della Germania. Tra questi, in particolare, vanno segnalati le conserve di pomodoro, i filati di lana e di fibre tessili vegetali, le macchine per segare le pietre, i metalli comuni, l olio di oliva, il riso, i tessuti di lana e seta e impregnati e spalmati. Gli altri settori riportati nella tabella mostrano invece una tendenza alla contrazione della loro posizione sul mercato a vantaggio di altri paesi concorrenti; tra questi segnaliamo in particolare i mosti d uva e i tessuti di fibre vegetali. Le macchine per conceria e per la lavorazione di pietra e vetro. Nel 2010 l Italia ha perso anche la leadership per i tessuti di fibre sintetiche discontinue e nel 2011

per i filati ed i tessuti di fibre tessili vegetali ed i tessuti di seta. Nel 2013 si sono aggiunte le macchine enologiche nonché i filamenti sintetici e artificiali. Nel primo trimestre l Italia ha perso la posizione leader relativamente a filati di fibre sintetiche o artificiali discontinue, macchine agricole, rubinetteria e valvolame e tessuti di fibre vegetali, tuttavia ha riacquistato una posizione leader rispetto al 2013 nei settori filati di lana, filati di fibre tessili vegetali e le macchine per segare le pietre. 4. Le quote settoriali dell Italia rispetto ai principali concorrenti Durante il primo trimestre l Italia ha mostrato una posizione competitiva rispetto ai principali paesi concorrenti sul mercato tedesco nei seguenti settori: Nell area merceologica agro-alimentare i principali prodotti esportati in Germania sono: conserve di pomodoro e pelati, mosti di uva, olio di oliva, paste di frumento, riso e vini. Nel settore degli ortaggi e dei legumi nelle prime posizioni si notano il Belgio, i Paesi Bassi e la Polonia. Per la frutta fresca e refrigerata l Italia figura al secondo posto dopo la Spagna. Per gli ortaggi freschi o refrigerati, l Italia è al terzo posto dopo Spagna e Paesi Bassi. Per gli spumanti l Italia è al terzo posto dopo la Francia e Spagna, mentre conferma il suo primato in riferimento ai vini. Le posizioni di forza dell Italia nel settore moda-persona sono state assicurate dalle vendite di filati di fibre sintetiche artificiali discontinue, dalle stoffe a maglia, dai filati e tessuti di lana, dai tessuti seta, cotone, di fibra vegetale, dalle pelli e dal cuoio e dai tessuti impregnati e spalmati. I prodotti dell abbigliamento sono importati per la maggior parte dalla Cina e dalla Turchia mentre i principali fornitori di calzature per la Germania sono Cina e Vietnam. Per quanto riguarda le calzature, l Italia resta il primo Paese esportatore europeo e si é aggiudicata il terzo posto nel ranking mondiale dopo la Cina ed il Vietnam. L Italia, con i prodotti dell industria meccanica, detiene le maggiori quote di mercato nei settori delle macchine a getto di vapore, per equilibratura di parti meccaniche, per segare le pietre, per la lavorazione di pietre e vetro ed infine in quello delle macchine per conceria. Nel comparto dei prodotti per l arredamento, i mobili italiani hanno subito una perdita di quote di mercato a vantaggio di Polonia, Cina e Repubblica Ceca. Per l argenteria, la Thailandia, la Cina e India detengono le quote principali, mentre per quanto riguarda i prodotti per l illuminazione, l Italia figura al terzo posto dopo Cina ed Austria. In linea generale le dinamiche settoriali mettono in evidenza la perdita di posizioni concentrate nelle produzioni dei settori moda e arredamento a favore delle economie dei paesi in transizione, dei paesi dell Europa Centro Orientale e dell Estremo Oriente, rispetto ai quali la produzione italiana risulta visibilmente svantaggiata dal punto di vista economico. Anche per le macchine e gli apparecchi meccanici, le perdite di quote di mercato che si rilevano per alcuni settori sono attribuibili ad una maggiore competitività in termini di prezzo dei prodotti delle economie dell Est Europa, anche se va osservato che il processo di delocalizzazione produttiva dell industria tedesca ha in parte trasferito sulle importazione quella che un tempo era la concorrenza delle produzioni domestiche. 5. Le esportazioni della Germania Dal 2003 (anno in cui è stato registrato il sorpasso sugli Stati Uniti) fino al 2008 la Germania è stato il primo esportatore mondiale di merci (gli Usa sono in testa per i servizi) e la componente estera della domanda ha rappresentato il più forte e costante fattore di sostegno alla crescita economica tedesca, con rilevanti saldi positivi della bilancia commerciale, che non sono stati intaccati neppure dal forte apprezzamento dell Euro sul dollaro. Nel 2008 il tasso di crescita delle esportazioni tedesche si è ridotto al 2,7%. Il 2009 è stato l anno peggiore nella storia tedesca per quanto riguarda la riduzione delle esportazioni, facendo rilevare un calo significativo pari a -17,9%.

Nel 2009 la Germania ha anche perso il primato del maggiore Paese esportatore a vantaggio della Cina e ciò è dovuto soprattutto al fatto che il fabbisogno di beni d investimento - nei quali è specializzata la Germania - è calato di più rispetto alla vendita di beni di consumo prodotti dalle imprese cinesi. Nel 2010 e nel 2011 le esportazioni hanno comunque ripreso vigore. Complessivamente nel 2013 la Germania registra un calo delle esportazioni 0,2%. Sul versante dei paesi acquirenti l Italia è al settimo posto con 52.6 miliardi di Euro nel 2013 (-3,9% rispetto al 2012). La sua quota risulta essere pari al 4,8%. Nelle prime due posizioni del ranking dei paesi acquirenti figurano la Francia e gli Stati Uniti, rispettivamente con 99,1 e 88,2 miliardi di Euro. Seguono poi il Regno Unito con 71,2 miliardi di Euro ed i Paesi Bassi con 68,3 miliardi di Euro. Durante il primo trimestre il volume delle esportazioni tedesche é cresciuto del 3,1%. Francia, Stati Uniti e Inghilterra occupano i primi tre posti nella classifica dei paesi acquirenti con rispettivamente 25,7 miliardi di euro, 22,7 miliardi di euro e 19 miliardi di euro. L Italia é rimasta costante al settimo posto con 13,8 miliardi di euro (+1,2% rispetto allo stesso periodo del 2013) ed una quota del 5%. La tabella che segue evidenzia i primi 15 Paesi acquirenti della Germania. Tab 4: Esportazioni tedesche verso i principali paesi acquirenti (valori in milioni di Euro) 2011 2012 2013 I Trim + - % I Trim / 2013 Quota 2011 Quota 2012 Quota 2013 Quota I Trim. Mondo 1.061.20 1.097.300 1.093.767 279.080 3,1 100,00 100,00 100,00 100,00 5 1 Francia 100.832 103.423 99.134 25.757 0,6 9,5 9,43 9,06 9,2 2 Stati Uniti 73.565 86.633 88.179 22.784 8 6,9 7,9 8,06 8,1 3 Regno Unito 64.033 69.342 71.186 19910 11,3 6,0 6,32 6,51 7,1 4 Paesi Bassi 67.098 68.513 68.268 17.906 3,2 6,3 6,24 6,24 6,4 5 Cina 64.863 66.628 67.025 17.102 9,8 6,1 6,07 6,13 6,1 6 Austria 56.842 56.953 55.175 13.920 2,5 5,4 5,19 5,05 5,0 7 Italia 61.411 55.255 52.676 13.843 1,2 5,8 5,04 4,82 4,9 8 Svizzera 47.067 47.990 46.703 11.687-0,9 4,4 4,39 4,27 4,1 9 Polonia 43.204 41.916 42.103 11.228 10,1 4,1 3,82 3,85 4,0 10 Belgio 46.177 43.727 41.611 10.665-3,9 4,35 3,99 3,80 3,8 11 Russia 34.464 38.058 36.110 7.597-12,9 3,25 3,47 3,30 2,7 12 Spagna 34.761 31.035 31.129 8.807 11,7 3,3 2,83 2,85 3,1 13 Rep. Ceca 29.719 30.136 30.516 8.136 10,2 2,8 2,75 2,79 2,9 4 Turchia 20.023 19.998 21.438 4.842-10,2 1,9 1,82 1,96 1,7 15 Svezia 21.974 21.182 20.596 5.326 3,1 2,1 1,93 1,88 1,9 Fonte:elaborazioni ICE Berlino su dati GTI/Statistisches Bundesamt Come si può evincere dal confronto tra le tabelle 5 e 2, la composizione merceologica delle esportazioni dei due paesi è sostanzialmente sovrapponibile: il 37% circa dell export tedesco verso l Italia, è composto dagli stessi prodotti che emergevano ai primi posti sul lato delle importazioni tedesche dall Italia, a conferma della struttura speculare della composizione settoriale dei rispettivi interscambi. Tab.5: Germania: principali prodotti esportati verso l Italia in % sul totale 2011 2012 2013 I Trimestre ITALIA 100 100 100 100 Mezzi di trasporto, escl. ferroviari 18,1 14,9 13,7 14,3 Macchinari 12,9 13,3 13,9 13,6

Macchine elettriche 11,9 11,3 10,3 9,5 Prodotti di plastica 6,1 6,3 6,8 6,9 Acciaio e ferro 4,1 4,4 4,0 3,7 Prodotti farmaceutici 4,0 4,7 4,6 5,1 Ottica, strumenti medicali 3,7 3,9 4,0 4,2 Latticini, uova e miele 2,5 2,5 3,2 3,1 Prodotti chimici organici 2,1 2,3 2,3 2,6 Carta e cartone 1,9 2,1 2,0 2,1 Prodotti chimici 1,9 2,0 2,0 2,2 Rame e prodotti di rame 2,0 1,9 1,8 1,8 Prodotti di ferro e di acciaio 1,7 1,7 1,8 1,89 Carne 1,4 1,8 2,0 1,9 Alluminio 1,5 1,4 1,5 1,5 Verniciatura e lacche 1,1 1,3 0,7 1,4 Gomma 1,3 1,2 1,3 1,2 Tabacco 1,2 1,2 1,0 0,88 Mobili 0,8 0,9 0,8 0,87 Profumi e cosmetici 0,7 0,8 0,8 0,8 Totale 80,9 79,9 79,3 79,5 Fonte: rielaborazioni ICE Berlino su dati GTI/Statistisches Bundesamt La percentuale dei primi tre prodotti si è ridotta dal 42,9% nel 2011 al 39,5% nel 2012 fino al 37,8 % nel 2013 e infine al 37,4% nel primo trimestre. Si conferma la dipendenza della nostra domanda di beni di investimento dalle importazioni provenienti dalla Germania e la rilevanza del peso di questo paese all interno del nostro import di automobili. Si rileva inoltre che, tra i principali prodotti esportati nel 2013, le voci del comparto beni di consumo sono rappresentate dai latticini, uova e miele, con una percentuale pari al 3,1%, dalla carne con l 1,9%, dal tabacco con lo 0,88%, dai mobili con lo 0,87% e dai profumi e cosmetici con lo 0,8%. 6. La bilancia commerciale Il carattere fortemente export oriented dell economia tedesca, per la quale la componente estera risulta sempre essere il fattore di traino della congiuntura, si riflette nei saldi di bilancia commerciale. Come si può osservare il saldo dell interscambio tedesco con il resto del mondo presenta un avanzo molto consistente e fino ad oggi in costante aumento, grazie al fatto che il tasso di crescita delle esportazioni supera quasi sempre quello delle importazioni. Lo stesso fenomeno si verifica nell interscambio con l Italia. Nel 2009 il surplus delle esportazioni tedesche si è ridotto del 35%, in quanto sono diminuite sia le importazioni dall Italia (-15,2% ) sia le esportazioni tedesche verso l Italia (-17,6%). Nel 2011 e soprattutto nei primi nove mesi i saldi hanno visto un miglioramento della posizione italiana. Come si può vedere nella tabella che segue, nel 2013 sono diminuite più le esportazioni verso l Italia che le importazioni tedesche dall Italia. Mentre gli scambi commerciali dall estero in generale segnano un altra tendenza: sono calate maggiormente le importazioni rispetto alle esportazioni tedesche. Al termine del primo trimestre si registrano entrate di 47,7 miliardi di euro calcolate sulla base della bilancia commerciale. La bilancia dei pagamenti correnti registra un surplus di circa 48,5 miliardi di euro dovuto al saldo positivo della bilancia dei servizi (4,6 miliardi di Euro) e al saldo negativo delle prestazioni senza corrispettivo (-15,7 miliardi di Euro). Bilancia commerciale (Valori in milioni di Euro) 2011 tasso di incremento rispetto 2012 tasso di incremento rispetto 2013 tasso di incremento rispetto I Trim. tasso di incremento stesso

anno precedente anno precedente anno precedente periodo anno precedente MONDO Esportazioni 1.060.182 11,37 1.097.306 3,4 1.093.767-0,18 279.080 3,1 Importazioni 901.954 13,15 909.077 0,7 896.140-1,08 231.234 4,4 Saldi 158.228 2,19 188.229 18,6 197.627 4,12 47.846 ITALIA Esportazioni 61.490 5,68 55.255-10,02 52.676-3,86 13.843 1,2 Importazioni 48.058 15,08 48.866 2,8 47.223-0,92 12.174 4,6 Saldi 13.431-18,11 6.389-53,9 5.453-23,49 1.66 9 Bilancia delle transazioni correnti (Valori in miliardi di Euro) 2011 2012 2013 I Trim MONDO 135,9 147,2 201,0 48,5 Bilancia commerciale 158,1 158,7 198,9 47,7 Bilancia dei servizi -7,8-7,6-0,2 4,6 Reddito patrimoniale 40,9 48,4 67,5 19,6 Prestazioni senza -35,9-33,5-39,1-15,7 corrispettivi Supplementi al commercio -19,7-18,9-26,1-7,7 estero Fonte: elaborazioni ICE Berlino su dati GTI/Statistisches Bundesamt