Luce di felicità 1. Luce di felicità 2



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Luce di felicità 1 La primavera è qui! La primavera della rinascita è qui! I nuovi germogli di speranza essendo sopravvissuti al duro inverno hanno dischiuso la terra gelata e sono esplosi con magnificenza, annunciando l'arrivo della primavera! I fiori di susino pervadono il giardino di fragranza e serenità, la splendida danza dei fiori di ciliegio con la gioia della felicità, insieme al canto trionfale delle persone annuncia l'arrivo vittorioso della primavera! Non importa quante volte ci hanno schiacciato, non saremo sconfitti. Non importa quanto duramente ci abbiano assalito le nostre pene, teniamo la testa alta e andiamo avanti. Avanti, avanti, sempre avanti! Né onde rabbiose né tempeste che infuriano potranno mai fermarci! Possediamo lo spirito invincibile e indistruttibile di Michinoku 1. Nei nostri cuori arde lo spirito combattivo dei Bodhisattva della Terra e la grande vita del Budda, colma di compassione, brilla di una luce dorata. Abbiamo una missione eterna che dobbiamo adempiere in questa esistenza. Abbiamo il grande voto di maestri e discepoli Soka per creare felicità per tutti e costruire una comunità rigogliosa. Amici miei! Trasformiamo la tristezza in coraggio. Trasformiamo il karma in missione. Apriamo un varco nell oscurità e facciamo sorgere il sole del mattino nei nostri cuori. Vieni, danzando sempre in avanti come un sole che è risorto messaggero dell'arrivo della primavera a Michinoku! L'11 marzo 1977, Shin'ichi Yamamoto si recò a Fukushima per visitare il nuovo Centro culturale di Fukushima (l'attuale Centro culturale generale di Koriyama) che si trova a Kuwano, nella città di Koriyama, nella prefettura di Fukushima. Luce di felicità 2 Partendo dalla stazione di Ueno di Tokyo alle due del pomeriggio, sulla linea ferroviaria Tohoku Main Line, col treno espresso Hibari, Shin'ichi passò attraverso il paesaggio ondulato della pianura di Kanto. Guardando lo scenario fuori dal finestrino del treno, poteva vedere l'erba secca che veniva 1 Michinoku: È l antico nome della regione del Tohoku, nel nord-est del Giappone.

mossa dal vento e le zolle di terra in rilievo grigio-marrone dei campi inariditi. Quella zona era ancora nella morsa dell'inverno. «Mi chiedo se quest'anno ci sarà un buon raccolto», si domandava tra sé e sé Shin'ichi, mentre recitava Daimoku in silenzio, man mano che i suoi occhi non smettevano di osservare i campi di riso riarsi dal vento e dal freddo, non ancora irrigati. L'anno precedente, il 1976, il Giappone aveva registrato la quinta peggior raccolta di riso a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale, a causa di un'estate insolitamente fredda e di una serie di tifoni che si erano abbattuti sul paese. Dalla regione dell Hokkaido fino a tutto il Tohoku (n.d.t. 2 ) era stato particolarmente freddo in agosto e in settembre, e questo aveva provocato un forte calo dei raccolti nelle coltivazioni. Molte famiglie di contadini si erano trovate in serie difficoltà. Secondo le statistiche elaborate dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali nel mese di novembre, la perdita complessiva ammontava a 409,3 miliardi di yen, ripartiti come segue: Hokkaido 86,1 miliardi di yen; la prefettura di Iwate 36,1 miliardi di yen; la prefettura di Miyagi 32,4 miliardi di yen; la prefettura di Niigata 31,3 miliardi di yen; la prefettura di Aomori 30,9 miliardi di yen e la prefettura di Fukushima 28,5 miliardi di yen. Inoltre, da dicembre a febbraio, il Giappone aveva vissuto un periodo di gelo intenso. Anche a Tokyo, la media più alta registrata a gennaio era stata solo di 7,5 gradi centigradi (45,5 gradi Fahrenheit), la più bassa dal dopoguerra. La quantità di neve caduta si stava contendendo il primato con una famosa nevicata venuta giù a gennaio 1963. E l 8 febbraio, la città di Aomori aveva assistito a una vera e propria nevicata da record, da dopo il secondo conflitto mondiale: 1,95 metri. A Moshiri, Horokanai-cho, nell isola di Hokkaido, era stato stabilito un nuovo primato dal dopoguerra, raggiungendo la temperatura di - 40,8 gradi centigradi (-41,4 gradi Fahrenheit). L abbondante nevicata aveva provocato la cancellazione di oltre ventinovemila treni delle linee ferroviarie di stato giapponesi. L'ondata di freddo si era ripercossa anche sull'agricoltura, ritardando la raccolta delle coltivazioni e provocandone di conseguenza un improvvisa impennata dei prezzi. Nel mese di febbraio, i prezzi del cavolo erano aumentati di sei volte rispetto a quelli dell'autunno precedente. Il Tohoku, in particolare, era stato colpito duramente da quel clima insolitamente gelido. Shin'ichi pensava: «Il Tohoku si è trovato a dover far fronte al gelo, alla siccità e agli effetti del terremoto cileno e dello tsunami del 1960. Ecco perché voglio che il Tohoku trasformi il suo karma e rifiorisca, diventando più felice e prospero di qualunque altro luogo. Mi sto recando nel Tohoku proprio per proclamare questa nuova alba». Luce di felicità 3 Shin'ichi Yamamoto arrivò al Centro culturale di Fukushima poco dopo le quattro e mezzo di pomeriggio. Il centro era situato nella zona di Aizubandai a ovest della stazione di Koriyama, con vista sul monte Adatara a nord e sull'altopiano Abukuma a est. L'edificio di tre piani in cemento armato, costruito con pareti ricoperte di piastrelle marroni, si trovava su un terreno spazioso. Al primo piano c erano un ufficio, la redazione e una sala conferenze. Al secondo piano si trovavano un auditorium grande duecentootto tatami (circa 322 metri quadrati) e una stanza arredata in stile giapponese, e al terzo piano c'era una sala speciale adibita alle mostre. L auto si fermò davanti all'ingresso principale e quando Shin'ichi uscì dalla macchina, diversi responsabili erano lì, in attesa di dargli il benvenuto. Guardando il responsabile della prefettura di Fukushima, Norio Shiba, e il responsabile della 2 L isola di Hokkaido è la regione più a nord del Giappone. Subito sotto si trova il Tohoku, che è la parte settentrionale dell isola di Honshu.

regione del Tohoku, Kakuji Tone, Shin'ichi si rivolse subito a loro con una voce energica: «Sono qui! Cominciamo e costruire una nuova Fukushima e un nuovo Tohoku! Da oggi, daremo l avvio a una nuova fase». «Sì!» dichiararono i due all'unisono. Shin'ichi cominciò a camminare per il giardino del Centro culturale. «È veramente un bel Centro. Sono sicuro che tutti ne sono molto contenti. Spero che i nostri membri qui potranno rinnovare la loro fede e ricaricare le batterie per poi immergersi là fuori nella realtà e dare inizio a un ondata di kosen-rufu, colmi di fiducia e di entusiasmo». Norio Shiba era della prefettura di Miyagi. Era stato un vice responsabile nazionale della Divisione giovani, prima di essere nominato responsabile della prefettura di Fukushima a dicembre dell'anno prima. Aveva trentacinque anni e mostrava di possedere qualità apprezzabili come lo spirito di iniziativa e una certa propensione al rinnovamento. Shin'ichi voleva parlare con lui molto concretamente sulle cose da fare per portare avanti kosenrufu. «Signor Shinba, per costruire davvero una nuova era per il nostro movimento Soka a Fukushima non sarà sufficiente concentrarsi solo sui programmi a breve termine, su progetti appropriati e nuove linee guida per le diverse attività. Delle solide fondamenta si creano attraverso la trasformazione del comportamento di ciascun membro, per consentire a ognuno di loro di rinnovare e rivitalizzare la propria vita. È di vitale importanza che lei faccia crescere dei veri campioni, che vadano orgogliosi del loro luogo di provenienza e si dedichino a kosen-rufu. Il motivo per cui la Soka Gakkai è cresciuta a Fukushima fino al punto in cui è arrivata oggi, è che i membri nella fase pionieristica hanno lottato con tutte le forze. È fondamentale non dimenticare mai come quelle persone coraggiose si sono dedicate con tutto il cuore a kosen-rufu, con una dedizione assoluta, senza mai arretrare di un solo passo, indipendentemente dal fatto che venissero insultate o perseguitate». Luce di felicità 4 Shin'ichi aveva sentito dai responsabili che viaggiavano insieme a lui che a Fukushima di solito faceva molto freddo a metà marzo, ma quel giorno invece era stranamente caldo. Aveva perfino cominciato a fiorire un albero di ciliegio, che qualcuno aveva messo nel giardino dentro un vaso di terracotta. «La primavera è arrivata a Fukushima» aveva esclamato Shin'ichi a quei responsabili. Mentre osservava con attenzione il nuovo Centro culturale disse a Norio Shiba, responsabile della prefettura: «È veramente un bel Centro culturale. È il castello di Fukushima. Questa è la nuova partenza della grande nave Aizubandai. La cosa più importante è come verrà utilizzato questo nuovo Centro culturale per promuovere kosen-rufu a Fukushima. Il completamento della sua costruzione non significa assolutamente che le cose siano terminate, anzi! In realtà è l'inizio di una nuova impresa, ancora più grande e impegnativa di quella precedente. Quando le circostanze iniziano a essere prive di problemi e ad assestarsi in positivo, le persone tendono ad abituarsi e a dare le cose per scontate, dimenticano il duro lavoro fatto dai membri durante la fase pionieristica, e quando si imbattono anche nella minima difficoltà tendono a lamentarsi e contemporaneamente le loro vite iniziano a ristagnare. Quindi il primo punto è accettare, senza la minima esitazione, più sfide possibili e accogliere anche le dure lotte proprio durante il periodo della gioventù. Niente è più preoccupante del vedere i giovani diventare svogliati e apatici. Kosen-rufu è una lotta eterna. Nichiren Daishonin dichiarò coraggiosamente: «E tuttavia non sono scoraggiato» (Gli elementi essenziali per conseguire la Buddità, RSND, 1, 664). Egli continuò anzi a combattere per condividere gli insegnamenti corretti del Buddismo con le altre persone, senza mai arrendersi di fronte a ogni persecuzione di cui è stato vittima. Questo è lo spirito del Daishonin e della Soka Gakkai.

Molti dei nostri membri hanno iniziato a praticare questa fede cercando veramente di diventare felici, proprio mentre si trovavano nel bel mezzo di situazioni disperate, che potevano essere malattie, conflitti familiari, così come innumerevoli altre difficoltà della vita. L'unico modo per superare tutti i nostri problemi e costruire uno stato di felicità indistruttibile è praticare per noi stessi e per gli altri. Proprio come scrive Nichiren Daishonin: «Devi non solo perseverare tu, ma anche insegnare agli altri» (Il vero aspetto di tutti i fenomeni, RSND, 1, 342). Mentre studiamo il Buddismo e ci impegniamo nella recitazione del Daimoku, abbiamo anche bisogno di dedicarci allo shakubuku, condividendo questo insegnamento con gli altri e mantenendo così la fiaccola della propagazione sempre accesa. È perché la Soka Gakkai e i suoi membri hanno fatto così che tante persone hanno ricevuto grandi benefici e hanno mostrato la prova concreta con la loro autentica felicità. Questo è il motivo per cui l organizzazione della Soka Gakkai nella prefettura di Fukushima e nella regione del Tohoku sono cresciute e si sono sviluppate così tanto». Shin'ichi parlava con fervore; è con quel messaggio che avrebbe fatto ritorno a casa. Luce di felicità 5 In piedi davanti al laghetto nel giardino del Centro culturale di Fukushima, Shin'ichi Yamamoto sottolineò: «Non importa quanto belle possano essere state in passato le nostre realizzazioni, se la nostra organizzazione perde lo spirito combattivo e ognuno di noi tralascia la pratica coraggiosa dei primi tempi, kosen-rufu inevitabilmente comincerà a tramontare. Se ciò dovesse accadere, le persone non sarebbero più in grado di trasformare il proprio karma, e sarebbe ugualmente impossibile assicurare il corretto insegnamento per la pace del paese. La nostra vera lotta è quella che si trova davanti a noi. Sono intenzionato a incoraggiare quei grandi pionieri con tutto il cuore, in modo che non si indietreggi di un solo passo né tantomeno si arretri nella lotta per la realizzazione di kosen-rufu. Se ci fermiamo o smettiamo di sforzarci, allora tutto l impegno che ci abbiamo messo finora sarà stato vano. Come scrive il Daishonin: «Se ti fermi a metà strada non potrai mai far scaturire il fuoco dalla pietra focaia» (Le illusioni e i desideri sono Illuminazione, RSND, 1, 283). Non possiamo adempiere al grande voto del conseguimento della Buddità in questa esistenza, se rinunciamo proprio a metà strada. Tutto quello che abbiamo conquistato finora con tanta fatica svanirà come la spuma sulle onde del mare. Niente potrebbe paragonarsi a una sfortuna più grande o una perdita così immane. Questo è ciò che vorrei ricordare a ogni persona, per il bene del futuro. Come insegna Nichiren: «La vita è limitata, non dobbiamo lesinarla. Ciò a cui dobbiamo principalmente aspirare è la terra del Budda» (Aspirare alla terra del Budda, RSND, 1, 187). I nobili maestri e i nobili discepoli Soka devono continuare a lottare con tutte le forze fino all ultimo istante di vita. Come sapete, questo è ciò che hanno fatto sia Makiguchi che Toda. E anch'io lo farò. Coloro che continuano ad avanzare, indipendentemente da tutto, saranno veramente felici. Sono vincitori nella vita. Sono Budda e Bodhisattva della Terra. Ecco perché spero di riaccendere lo spirito per una nuova partenza nei cuori dei membri del Gruppo guide personali, che durante gli albori della nostra organizzazione sono riusciti a illuminare il nostro cammino». Il Gruppo guide personali era stato fondato subito agli inizi della Soka Gakkai e ripartì con un nuovo organigramma nell agosto del 1974, inserendo un responsabile del Gruppo guide personali e un comitato apposito in ogni prefettura e in ogni hombu del Giappone. Successivamente questo gruppo fu istituito anche a livello di capitolo, settore e gruppo. I membri del Gruppo guide personali erano praticanti di lunga data, che hanno utilizzato la fede buddista per superare positivamente innumerevoli sfide. Le loro esistenze risplendono di una luce vittoriosa. Sono modelli di comportamento nella fede e tuttora continuano a far sentire il loro forte impulso per il progresso di kosen-rufu dedicandosi interamente a sostenere le giovani generazioni, offrendo guide personali ai membri.

Luce di felicità 6 Shin'ichi cominciò poi a parlare delle qualità che hanno le diverse generazioni di membri: «La generazione attuale, che è giunta ora alla trentina, costituisce il nucleo centrale della nostra organizzazione qui nella prefettura di Fukushima come nelle altre prefetture. La Divisione giovani, che ha fatto la sua comparsa sul palcoscenico di kosen-rufu, è piena di vigore e di energia. Loro sono tutti miei discepoli preziosi, che ho sostenuto e incoraggiato fin dal giorno in cui sono stato nominato terzo presidente. Molti di loro sono diventati responsabili solo dopo che la nostra organizzazione era già stata fondata e di conseguenza non hanno mai sperimentato le dure prove degli albori del nostro movimento, quando i membri venivano spesso evitati, o addirittura non rispettati a causa dei loro sforzi nello shakubuku, per condividere questo Buddismo con le altre persone. Di conseguenza, alcuni responsabili devono ancora sviluppare le capacità dei pionieri di kosen-rufu, trovarsi cioè in mezzo alle circostanze più avverse. Pur essendo persone intelligenti e in gamba, a un livello più profondo non hanno forgiato una convinzione incrollabile nella fede, e non hanno ancora assimilato del tutto il vero spirito di shakubuku, cioè della propagazione del Buddismo. Anche se possono essere bravi a mandare avanti l'organizzazione, quando si troveranno di fronte a una grande sfida, inizieranno a esitare e con ogni probabilità vi rinunceranno. Per vincere una battaglia molto difficile, abbiamo bisogno di avanzare senza paura ed essere pronti a dare il massimo. Non potrà mai emergere un vero campione della propagazione di questo Buddismo tra coloro che sono indecisi e mancano di uno spirito pionieristico. Se gli attuali responsabili giovani smettono di cercare di crescere e svilupparsi, la Soka Gakkai andrà a decadere. Non avrà alcun futuro. Kosen-rufu è uno sforzo continuo per pionieri della frontiera inesplorata. È come un lavoro di bonifica di un terreno selvaggio e inesplorato. È un compito veramente arduo, al di là di ogni immaginazione. Non dobbiamo aspettarci che sia un impresa facile. Coloro che sono egoisti, codardi, di debole entusiasmo, negligenti, o disonesti indeboliscono il loro potenziale. In tutto quello che facciamo, compresa la propagazione e le guide personali, la vittoria si ottiene affrontando con tutte le nostre forze ogni compito che abbiamo davanti. Buttiamoci a capofitto nel sostenere ogni singolo membro, con sincerità e con tutto il cuore. Questo è il comportamento di un vero campione. Questo è il modo di vivere del re leone». Come scrisse l'autrice francese George Sand (1804-1876): «È il lavoro utile, nonché la devozione sincera, ad avermi ritemprato». Il nostro impegno sincero per kosen-rufu si esprime nello sforzo che mettiamo per creare e lucidare le nostre vite. Shin'ichi voleva trasmettere questo spirito a Norio Shiba, il giovane responsabile di prefettura. Luce di felicità 7 Shin'ichi Yamamoto riprese a camminare, finché non arrivò a un monumento in pietra dedicato al secondo presidente della Soka Gakkai, Josei Toda. Sul monumento era stata scolpita una poesia composta da Toda, scritta con la calligrafia di Shin'ichi: «Il viaggio per propagare la Legge mistica è lungo. Incoraggiamoci a vicenda e avanziamo insieme». Ammirando l opera scultorea Shin'ichi continuò a parlare con Norio Shiba, il responsabile della prefettura di Fukushima della Soka Gakkai: «Domani ci sarà la cerimonia di inaugurazione di questo monumento. Toda attribuiva un grande valore ai giovani e lo faceva con molto affetto. Il viaggio per kosen-rufu è lungo. Si tratta di un impresa imponente, che si estenderà per generazioni. Ecco perché dobbiamo sostenere i giovani successori. Come responsabile di prefettura è

fondamentale che lei si dedichi a questo compito. La Soka Gakkai ha continuato a progredire nel corso degli anni, perché abbiamo aiutato i giovani a crescere. Dal giorno in cui sono stato nominato presidente della Soka Gakkai, all'età di trentadue anni, ho riversato tutte le mie energie a incoraggiare i giovani». Uno dei responsabili domandò a Shin'ichi: «Su cosa bisogna puntare per far crescere i giovani?». «Questa è una buona domanda. Io ho sempre preso l'iniziativa di parlare con i giovani e di incoraggiarli. I responsabili non devono essere presuntuosi e distaccati, né tantomeno essere individui che ignorano i giovani. Dovrebbero invece intervenire con un atteggiamento aperto e disponibile. Per esempio, se un giovane si precipita dal lavoro, ma arriva solo quando la riunione di discussione sta giungendo al termine, dovremmo incoraggiarlo con tutto il cuore dicendogli: Grazie per essere venuto. Deve essere stato parecchio difficile venir via dal lavoro. Sei stato bravo! Dai, continua a fare del tuo meglio!. Allora la persona si sentirà rassicurata e deciderà di partecipare anche al meeting successivo. Ma se lo guardiamo con un'espressione che trasmette solo: Come ti permetti di arrivare così tardi?! e poi non gli rivolgiamo nemmeno la parola, egli non vorrà tornare alla riunione successiva. La lode è un aspetto fondamentale per incoraggiare qualunque persona». Tutti annuirono col capo in maniera esplicita. «Inoltre proseguì Shin'ichi pur sostenendo e abbracciando i giovani, io ho affidato loro grandi responsabilità, perché la miglior maestra è l esperienza. E anche nel caso in cui i membri della Divisione giovani non riuscivano o sbagliavano, io mi assumevo la piena responsabilità di tutto. È importante che tutti noi ci comportiamo con uno spirito magnanimo verso i giovani». Luce di felicità 8 Le sfumature del tramonto iniziarono a colorare il cielo a occidente. Shin'ichi proseguì la sua passeggiata all'aria aperta con i responsabili di Fukushima e del Tohoku. «È cruciale che i successori della Divisione giovani acquisiscano tanta esperienza nella propagazione di questo Buddismo. La Soka Gakkai è nata come un'organizzazione dedita allo shakubuku, per realizzare il testamento di Nichiren Daishonin, cioè la realizzazione di kosen-rufu. I successori Soka, i giovani, devono essere incoraggiati a diventare campioni imbattibili nella propagazione, altrimenti la Gakkai non avrà un futuro». Scrive il Daishonin: «Da quando sono nato a oggi, io, Nichiren, non ho avuto un momento di tregua: ho solo pensato a propagare il Daimoku del Sutra del Loto» (Persecuzione con spade e bastoni, RSND, 1, 857). La grande strada della fede buddista consiste nel dedicare la propria vita alla propagazione, facendo proprio questo spirito. Shin'ichi poi continuò: «Gli anziani nella fede non solo devono incoraggiare i più giovani a parlare di Buddismo alle altre persone, ma è anche importante che spieghino loro l'importanza della propagazione, in maniera approfondita e da tanti punti di vista». Shakubuku è un aspetto fondamentale della pratica buddista al fine di conseguire la Buddità in questa esistenza, una condizione contraddistinta da un assoluta felicità. Il Daishonin afferma: «Chi recita anche una sola parola o una sola frase del Sutra del Loto e ne parla a un'altra persona è l'inviato del Budda Shakyamuni, signore degli insegnamenti» (La voce pura e risonante, RSND, 1, 294). Nichiren dichiara altresì: «Non devono esserci discriminazioni fra coloro che propagano i cinque caratteri di Myoho-renge-kyo nell'ultimo giorno della Legge, siano essi uomini o donne: se non fossero Bodhisattva della Terra, non potrebbero recitare il Daimoku» (Il vero aspetto di tutti i fenomeni, RSND, 1, 341). Se recitiamo Daimoku e propaghiamo il Buddismo, colleghiamo la nostra vita a quella del Budda e adempiamo così la funzione di emissari del Budda, vivendo come Bodhisattva della Terra. In altre

parole, attraverso questo cammino della pratica per sé e per gli altri, si sprigionerà il potere del Budda da dentro di noi e pulserà nel nostro cuore lo stato vitale dei Bodhisattva della Terra. Saremo traboccanti di gioia, avremo l irrefrenabile desiderio di aiutare gli altri esseri viventi e la nostra vita cambierà. Così facendo, portiamo avanti la nostra rivoluzione umana e trasformiamo il nostro karma, in modo da costruire una condizione vitale di assoluta felicità. Introdurre gli altri al Buddismo del Daishonin, oltre a rappresentare la pratica della massima compassione, consente di risolvere le proprie sofferenze a un livello più profondo e indica la via per raggiungere uno stato di felicità assoluta, indistruttibile. Questa è sicuramente l azione più nobile che possiamo fare per permettere anche alle altre persone di sperimentare i benefici ed è l'azione per conseguire il bene supremo. Così si potranno creare delle vere amicizie e legami eterni di amore familiare. Luce di felicità 9 Sostenere i giovani crea un brillante futuro dorato. Questo è il motivo per cui Shin'ichi Yamamoto aveva parlato della Divisione giovani così dettagliatamente ai responsabili di prefettura. «È molto importante, non solo per la propagazione, ma per tutte le attività, chiarire bene l'obiettivo, senza stancarsi di ripeterlo alle persone interessate. Questo consentirà a tutte loro di tirar fuori il proprio potenziale, facendole progredire senza allontanarsi dal cammino che hanno intrapreso. Tuttavia, è fondamentale rendersi conto che non possiamo semplicemente spiegare ai giovani - che non hanno grande esperienza nello shakubuku - il significato della propagazione, incoraggiandoli a fare del loro meglio e aspettarsi che riescano subito nel loro intento. Tuttora sono ancora tante le persone che non si sentono capaci di farlo. Con il nostro esempio dobbiamo mostrare loro come parlare agli altri di Buddismo. Un modo efficace è che gli anziani nella fede, i membri della Divisioni uomini e della Divisione donne, raccontino la propria esperienza di come hanno trasmesso il Buddismo ad altre persone. È anche necessario di tanto in tanto andare insieme ai giovani, quando parlano agli altri di Buddismo, mostrando loro come fare tramite il nostro esempio. Dando loro la possibilità di osservarci in azione, penseranno: Capisco. Ecco come si fa. Posso farlo anch io. Ci voglio provare!. Quando le persone pensano che una determinata cosa è oltre le proprie capacità, esiteranno ad agire. Ma se pensano di essere capaci di fare qualcosa, si attiveranno». Come scrive il Daishonin: «Insegnare qualcosa a un altro è come oliare le ruote di un pesante carro così che possano girare, o come far galleggiare una barca sull'acqua così che possa procedere senza difficoltà» (Il ricco Sudatta, RSND, 1, 963). L incoraggiamento e la guida personale aiutano a comprendere cosa ci frena, a rimuovere l'ostacolo e a risvegliare il nostro coraggio. «Quando i giovani s impegnano a diffondere il Buddismo, dovremmo sostenerli con tutte le forze e appoggiarli, in modo tale che possano riuscirvi. E anche se non dovessero ottenere subito una vittoria, se li lodiamo per aver piantato comunque il seme per un successo futuro, questo darà loro una grande fiducia in se stessi. Questa fiducia è la forza trainante per la loro crescita». I giovani si sviluppano rapidamente se vengono incoraggiati. Cresceranno rapidamente come i germogli di bambù nei primi anni. Luce di felicità 10 I responsabili, che avevano viaggiato insieme al presidente Yamamoto, erano stati colpiti dall'energia profusa da Shin'ichi nel dare una guida così profonda ai responsabili della prefettura di Fukushima e della regione del Tohoku, anche perché tutto questo era accaduto subito dopo il suo arrivo. Il presidente Yamamoto, cercando di comprendere i sentimenti degli abitanti del posto, aveva

affermato: «Voglio che i membri di Fukushima e del Tohoku siano abbastanza forti da superare qualunque ostacolo e che malgrado tutto continuino a crescere. Il Tohoku ha accusato più e più volte le ondate di freddo fuori stagione, che hanno danneggiato i raccolti, così come è stato colpito da molti altri disastri naturali. Questa regione è lontana dal governo centrale e non ha ricevuto molto aiuto. Voglio che la gente del Tohoku diventi veramente felice. E l'unico modo per realizzare questo è che ognuno costruisca una fede indomita e indistruttibile, talmente forte che nulla e nessuno potrà mai sconfiggerlo. Ogni membro deve diventare un campione dotato di grande coraggio. Per realizzare quest obiettivo, ho deciso di impegnarmi con tutto me stesso per rivitalizzare la vita di ogni persona durante questi tre giorni che trascorrerò qui con voi». Sapendo quanto Shin'ichi fosse stato colpito dai disastri naturali che si erano abbattuti su Fukushima e il Tohoku, i responsabili che avevano viaggiano insieme a lui furono profondamente toccati. Dopo le sei del pomeriggio dell 11 marzo 1977, Shin ichi partecipò a una riunione per celebrare l apertura del nuovo Centro culturale di Fukushima. Erano trascorsi otto anni dalla sua ultima visita a Fukushima, nel 1969. «Buona sera! disse Shin ichi Sono venuto qui per incontrare tutti voi. Congratulazioni per il completamento del Centro culturale di Fukushima». Il Centro culturale Fukushima risuonò di applausi e grida di gioia non appena Shin'ichi fece il suo ingresso nella sala principale delle riunioni. Nel corso della riunione commemorativa, dopo Gongyo e dopo gli interventi dei responsabili di prefettura e di un vice presidente della Soka Gakkai, Shin'ichi incoraggiò i membri. Con un grande sorriso cominciò a parlare in modo caloroso e cordiale: «Questo Centro culturale di Fukushima è come la nave inaffondabile della Soka Gakkai, la Aizubandai, e la riunione di oggi rappresenta l'inizio del suo viaggio inaugurale. Per realizzare una nuova crescita abbiamo bisogno di un centro per le nostre attività. Con questo Centro culturale a Fukushima, che è una sorta di punto di snodo di tutte le attività della Soka Gakkai nella prefettura di Fukushima, buttiamoci a capofitto nella pratica buddista con uno spirito nuovo e una rinnovata determinazione, e avanziamo con energia verso il conseguimento della vera felicità». Shin'ichi poi annunciò che sarebbero stati ristrutturati tutti i centri della Soka Gakkai a Fukushima. Luce di felicità 11 Shin'ichi Yamamoto riconfermò quindi le tre linee guida che aveva presentato durante il meeting generale dei responsabili di centro di Fukushima, a cui aveva partecipato otto anni prima, nell'ottobre del 1969: Fukushima, avanza risplendente di speranza; Fukushima, sii vittoriosa nella lotta della vita quotidiana; e infine Fukushima, sviluppa una fede piena di forza vitale. «Il motivo per cui ho deciso che Fukushima, avanza risplendente di speranza fosse la prima linea guida è perché la fede buddista ha il potere di alimentare la speranza. Ci sono molte prove e sofferenze nella vita. Inoltre, ognuno di noi ha il suo karma e, per di più, quando pratichiamo con fede coraggiosa, di sicuro verranno fuori molti ostacoli. Per nessuno la vita è come una traversata tranquilla. Ma non importa quanto siano profonde le tenebre della disperazione, la fede ci permette di mantenere viva la fiamma della speranza nei nostri cuori. Scrive Nichiren Daishonin: «Mantieni la tua fede e consegui la Buddità in questa esistenza. Nammyoho-renge-kyo, Nam-myoho-renge-kyo» (Il conseguimento della Buddità in questa esistenza, RSND, 1, 5). La Legge mistica ci mette nella condizione di superare qualunque ostacolo, indipendentemente dal fatto che ci si possa sentire profondamente abbattuti o ci si possa trovare a un punto morto, e siamo in grado di stabilire uno stato vitale di felicità indistruttibile. La cosa importante è avere fede nel Gohonzon, recitare Daimoku sinceramente e adoperarsi per far conoscere questo Buddismo alle altre persone. Se lo facciamo, riusciremo a trovare una via d uscita.

Siamo nati in questo mondo come esseri umani con la missione di diventare forti e felici». Shin'ichi poi si soffermò a parlare anche del significato della seconda linea guida: Fukushima, sii vittoriosa nella lotta della vita quotidiana. «Una delle battaglie più importanti della vita è quella di creare e consolidare una buona base finanziaria, ma piuttosto che ricercare dei modi per arricchirsi rapidamente, spero che tutti voi conduciate una vita seria, affidabile, responsabile e saggia, vale a dire un tipo di vita che crei valore. Come buddisti, per vincere nella società abbiamo bisogno di sforzarci, usare il nostro ingegno e lavorare più di chiunque altro. Non dimenticate mai che la fede buddista è la sorgente di tutto il benessere economico di cui godiamo. Come osserva il Daishonin: «Se un albero ha radici profonde, i rami e le foglie non avvizziranno mai» (RSND, Fiori e frutti, 1, 808). Dovremmo piantare salde radici nella terra della Legge mistica, e attraverso quelle stesse radici tirare fuori il nutrimento della buona fortuna. In questo modo riusciremo a prosperare in ogni ambito della vita. Spero che tutti voi dimostrerete la prova concreta della vittoria nelle vostre battaglie quotidiane e farete di Fukushima, proprio come dice il suo nome, un isola di buona fortuna, un isola di felicità». Luce di felicità 12 Shin'ichi poi parlò della terza linea guida: Fukushima, sviluppa una fede piena di forza vitale. «La forza vitale è ciò che guida il coraggio, la saggezza, la perseveranza e l energia di cui abbiamo bisogno per trionfare nella vita. Se ci manca la forza vitale, il nostro spirito sarà annebbiato dal sentimentalismo, dalla tristezza, dalla disperazione e dalla rassegnazione; staremo sempre a lamentarci, e l espressione del viso così come la nostra voce saranno cupi. Allontaneremo la gente. Tutti preferiscono stare vicino a chi è pieno di energia e ottimismo. Quando abbiamo un'alta condizione vitale e siamo colmi di entusiasmo, saremo come un sole che illuminerà le persone con la luce della speranza. E se siamo pieni di forza vitale, saremo inclini ad avere uno sguardo positivo su tutte le cose e, più grande è l'ostacolo che incontreremo lungo la strada, tanto più alte e lucenti saranno le fiamme del nostro spirito combattivo per superarlo. Possediamo intrinsecamente la grande condizione vitale della Buddità, dei Bodhisattva della Terra. Come afferma Nichiren Daishonin: «Il Daimoku del Sutra del Loto è come il ruggito di un leone» (BS, 120, 45). Il Daimoku ha il potere di far emergere dentro di noi la forza vitale e il coraggio del re leone. Attraverso la recitazione, le nostre vite sono traboccanti di vitalità e siamo in grado di superare tranquillamente qualsiasi sfida: non saremo mai sconfitti. Di conseguenza, voglio dichiarare che non esiste difficoltà che noi, membri della Soka Gakkai, non possiamo superare». Shin'ichi poi concluse il suo intervento, accennando alla sala dedicata ai maestri, Mentors Memorial Hall, che era stata inaugurata al terzo piano del Centro culturale di Fukushima come un luogo per rinnovare l'impegno di riuscire a portare avanti lo spirito del primo presidente della Soka Gakkai, Tsunesaburo Makiguchi, e del secondo presidente, Josei Toda. Dopo aver finito di parlare, Shin'ichi si avvicinò al pianoforte che si trovava lì, nella sala principale delle riunioni. «Oggi, per celebrare questa nuova partenza insieme ai miei compagni di fede di Fukushima, vorrei eseguire al pianoforte alcuni brani per voi, anche se non sono poi così abile». I membri rimasero a bocca aperta dall emozione e applaudirono pieni di allegria. La prima canzone che suonò fu Villaggio Atsuta. A questa seguì Sakura (Fiori di ciliegio). Shin'ichi suonava con il desiderio sincero che una primavera di felicità sarebbe arrivata nella prefettura di Fukushima e nella regione del Tohoku. Sorridendo felici, i partecipanti alla riunione facevano un cenno col capo a tempo di musica. Luce di felicità 13

Dalle otto di sera, Shin'ichi Yamamoto aveva preso parte a una chiacchierata informale con circa venti responsabili di prefettura e regione nella stanza arredata in stile giapponese, al secondo piano del Centro culturale di Fukushima. Voleva arrivare a conoscere meglio i responsabili che si erano assunti la responsabilità della prefettura di Fukushima. Fukushima è in ordine di grandezza la terza prefettura del Giappone, seguita dall Hokkaido e da Iwate. L'altopiano di Abukuma e le montagne Ou si estendono da nord a sud, dando vita a tre zone climatiche ben distinte. La zona di Hamadori, che va dalla costa del Pacifico all'altopiano di Abukuma, che si concentra nella città di Iwaki, è relativamente temperata. Qui la pesca è la principale fonte di occupazione. L'area di Nakadori, tra l'altopiano di Abukuma e le montagne Ou, ha un clima più continentale, che si riscontra specialmente nel capoluogo della prefettura, la città di Fukushima, ma anche nella città di Koriyama. Fukushima è anche il centro degli affari e della sede governativa locale. A ovest delle Montagne Ou c è invece la zona di Aizu, caratterizzata da forti nevicate e da un clima molto simile a quello che si trova lungo il Mar del Giappone. La città principale di questa area è la città di Aizuwakamatsu, che ha un enorme importanza dal punto di vista storico e culturale. Dopo aver chiesto i nomi a tutti i responsabili di prefettura e regione, Shin'ichi cominciò a parlare con loro in modo spontaneo e immediato. «Spero che tutti voi sosterrete i vostri responsabili e sarete risoluti nell unirvi intorno al responsabile di prefettura di Fukushima, il signor Shiba, e alla responsabile della Divisione donne della prefettura di Fukushima, la signora Ipponmatsu, avanzando tutti insieme in armonia». Poi, rivolgendosi a Norio Shinba, Shin'ichi affermò in tono serio: «Signor Shiba, solo perché lei è responsabile di prefettura, non cominci a considerarsi più capace o più importante degli altri. Se lei arriverà a pensare questo, anche se per poco tempo, vorrà dire che sarà stato ammaliato e ingannato dalla sua posizione e questo la renderà un individuo arrogante. Lei è stato nominato responsabile in una posizione alta quando era ancora molto giovane, perché abbiamo confidato nella speranza e nelle aspettative che abbiamo riposto in lei guardando al futuro, non perché fosse completamente in grado di assolvere a quel compito o avesse riportato una serie di esperienze straordinarie. La realtà è che lei ha molti membri anziani nella fede, davvero ammirevoli, che hanno fatto iniziare a praticare parecchie persone e incoraggiato moltissimi membri a non darsi per vinti lottando con tutte le loro forze, molto più di quanto non abbia fatto lei stesso. Numerose sono state altresì le persone che hanno lavorato sodo, cercando faticosamente di costruire la Soka Gakkai e renderla l organizzazione che è oggi. Come responsabile di un livello così elevato, il suo compito è quello di proteggere, sostenere e servire tutte queste persone». Luce di felicità 14 Shin'ichi parlò fin nei minimi dettagli sui punti che i responsabili alti devono tenere bene in mente. «Quando si parla, il modo in cui lo facciamo non deve essere mai arrogante o scortese e neppure troppo familiare; bisogna sempre essere premurosi e rispettosi. Il modo in cui si dialoga con gli altri rivela la nostra indole. Ovviamente dovremmo rivolgerci educatamente alle persone più grandi di noi, ma anche a quelle più giovani. Quando incontriamo i membri, è bene essere sempre i primi a salutare. Non dobbiamo rimanere impalati, come se ci si trovasse lì per caso, con le mani nelle tasche, mentre borbottiamo un ciao. Quelli che una volta erano i responsabili più alti della Divisione giovani devono prestare particolare attenzione a questo aspetto. È fondamentale salutare ogni persona in maniera educata, cortese e spontanea. Ricordate anche che è importante sorridere quando s interagisce con gli altri. Non faremo una bella

impressione se siamo sempre accigliati, o se abbiamo un espressione imbronciata, scontenta o irritata: la gente non si sentirà a proprio agio a confidarci i loro problemi. E se le persone non possono aprirsi con noi, non riusciremo a sviluppare l'unità. I responsabili devono abbracciare tutti con un sorriso ristoratore. È altrettanto fondamentale manifestare la nostra gratitudine ai membri. In particolare, si dovrebbe sempre trovare il momento per ringraziare garbatamente coloro che hanno fatto uno sforzo straordinario o si sono adoperati per sostenere una determinata attività. Un'organizzazione è un insieme di persone. Se dimentichiamo di esprimere il nostro apprezzamento, o se diamo per scontati gli sforzi compiuti dagli altri, finiremo con l allontanare tutti. Un altro punto importante è agire con tempestività. Se arriva qualcosa per i membri dalla sede centrale della Soka Gakkai, non dovremmo aspettare diversi giorni prima di spedirgliela. E nemmeno si dovrebbe impiegare tanto tempo prima di agire quando riceviamo una richiesta da parte dei membri, perché questo porterebbe le persone a perdere la fiducia. In tutte queste situazioni, sia che si debba trasmettere una comunicazione, sia che si debba parlare di un problema, la velocità è un aspetto essenziale». Man mano che i presenti, riuniti nella sala in stile giapponese, iniziavano a riflettere su quelle parole, meditando sul proprio comportamento, non potevano fare a meno di pensare che ognuno di loro poteva svilupparsi ulteriormente e migliorare ancora. «Fin da quando ero giovane, agire rapidamente è sempre stata una delle mie priorità. Toda era solito ripetere: Shin'ichi ha sempre una risposta veloce, come un fulmine. È lesto come un falco pellegrino. E io ne sono orgoglioso». Luce di felicità 15 I responsabili rappresentativi della prefettura di Fukushima stavano aspettando con una certa impazienza ciò che avrebbe detto di lì a poco il presidente Yamamoto. I loro volti mostravano un espressione raccolta. Shin'ichi proseguì: «Naturalmente, i responsabili devono prendere l'iniziativa, ma è altrettanto fondamentale che essi prendano tutti gli accorgimenti possibili per riuscire a motivare ogni singolo membro ad alzarsi con la loro stessa determinazione, affinchè possano poi partecipare alle attività con gioia e coraggio. Si vedono spesso situazioni in cui i responsabili di prefettura, di capitolo e di settore si danno tutti un gran da fare, tuttavia non si vedono grandi risultati. Questo accade perché solo i referenti centrali si stanno sforzando al massimo, ma la determinazione di vincere non si è diffusa capillarmente in tutta l'organizzazione. Per cambiare questa situazione è necessario che tutti i responsabili siano uniti. In particolare, coloro che hanno una posizione di vice-responsabilità devono allenarsi a tirare fuori tutte le loro capacità. Quando si crea una salda unità, in quella zona l intera organizzazione si darà una bella smossa. La Soka Gakkai a poco a poco sta diventando una struttura organizzativa con più livelli, di conseguenza aumenterà il numero di coloro che avranno una posizione di vice-responsabilità. Dato che vengono fatte spesso le nomine, anche per un cambio generazionale, si verificheranno molti casi in cui i vice responsabili avranno più esperienza di attività, più capacità e risulteranno più grandi anagraficamente rispetto ai referenti centrali. Perciò è di vitale importanza che i referenti centrali non si comportino da prime donne, ma ricerchino costantemente il modo di utilizzare le capacità dei vice responsabili, mostrando loro rispetto e riconoscenza per poter beneficiare del loro sostegno. I referenti centrali dovrebbero assumersi il compito di contattare i vice-responsabili per condividere le opinioni e avere il loro supporto. Le persone non s impegneranno al meglio se pensano che nessuno si aspetta niente da loro e non si tiene conto del loro contributo.

È anche importante chiarire bene le responsabilità e i compiti dei vice responsabili. In ogni caso, le zone dove i responsabili centrali e i loro vice responsabili collaborano insieme in armonia faranno grandi passi in avanti, con grinta e vivacità». Mentre un unico albero in un campo, anche se è ben diritto, non può bloccare la forza del vento se è solo, molti alberi formano una foresta, che non solo funge da barriera contro il vento, ma offre anche innumerevoli altri vantaggi. Luce di felicità 16 Shin'ichi proseguì con sempre maggiore enfasi: «I responsabili centrali dovrebbero abbracciare tutti con un animo generoso e tollerante, e lavorare intensamente dietro le quinte per il bene del Buddismo e dei membri. Allo stesso tempo, devono opporsi energicamente e categoricamente a chiunque cerchi di distruggere o causare problemi all'interno della Soka Gakkai, altrimenti non saranno in grado di sostenere e proteggere i membri, i nobili figli del Budda, che cadranno facilmente in una spirale di infelicità. Senza un ardente spirito combattivo, senza determinazione e coraggio non si può essere un responsabile di kosen-rufu». Soltanto chi è forte può veramente prendersi cura degli altri. Viceversa, quel tipo di cura e attenzione che procurano sofferenza e tristezza non è assolutamente ciò di cui hanno bisogno le persone. Shin'ichi poi aggiunse: «Non importa quanto possano cambiare le vicende e le epoche, la missione fondamentale dei responsabili, cioè assumersi la responsabilità di kosen-rufu, rimane sempre la stessa. D altronde, ciò che devono fare i responsabili cambia col mutare dei tempi. Per esempio, se in passato un atteggiamento formale poteva essere una qualità importante per un responsabile, oggigiorno è necessario mostrarsi cordiali e disponibili. «Tuttavia, se i responsabili smettono di crescere e diventano arroganti, non sentiranno più l esigenza di cambiare e migliorare se stessi. Saranno rigidi, di vedute ristrette e impantanati nel passato, mentre continueranno a pensare che così come sono va più che bene. Così facendo però rimarranno indietro, e finiranno col diventare un freno al progresso di kosen-rufu. Tutto questo è molto pericoloso». Poi Shin'ichi guardò tutti i presenti. «In fin dei conti, ciò che è veramente importante è l'unità. Se nella Soka Gakkai non ci sarà più l unità, si bloccherà la propagazione del Buddismo. Abbiamo bisogno di costruire un invincibile e indistruttibile cittadella di persone dalla fede incrollabile, che si basino su un unità solida come la roccia». Shin'ichi poi cominciò a parlare dei requisiti per creare l'unità. «Per realizzare l'unità, bisogna innanzi tutto portare avanti la propria rivoluzione umana. Non si può creare unità senza superare il proprio egocentrismo ed egoismo. Qual è il requisito fondamentale per creare unità nel mondo della Soka Gakkai? Per tutti noi il requisito fondamentale è rimanere ben saldi al principio cardine di maestro e discepolo, sforzandosi insieme per il bene di kosen-rufu. Questa è la base dell unità nella Soka Gakkai. L atteggiamento di diversi corpi, stessa mente, o unità di intenti, va trovato unicamente ricercando lo spirito di maestrodiscepolo e compiendo azioni in accordo con la visione del nostro maestro». Luce di felicità 17 Il tono di voce di Shin'ichi Yamamoto diventava sempre più severo. «Se vi impegnate sul serio nel realizzare l unità, non dovreste criticare alle spalle o parlar male dei compagni. Questo dà solo modo alle funzioni negative di formare una fessura attraverso la quale poter entrare e creare poi divisioni all'interno dell'organizzazione, che potrebbero portare in seguito

alla distruzione del Buddismo del Daishonin. Toda spesso diceva che per lui la Soka Gakkai era più importante della sua stessa vita, perché è l'unica organizzazione nel mondo, anzi, nell'universo, che agisce in accordo con la volontà e il desiderio del Budda di realizzare kosen-rufu. Di conseguenza, sosteneva, dobbiamo proteggerla assolutamente. È naturale che a volte i responsabili abbiano tra loro opinioni diverse, altre volte potranno trovarsi ad avere richieste da parte di altri responsabili per quanto riguarda l adempimento delle responsabilità. In quei frangenti, i responsabili dovrebbero parlarsi direttamente, ascoltando con attenzione le parole dell altro, senza perdere le staffe o farsi prendere dall emotività. Qualunque cosa accada, i responsabili non dovrebbero mai sminuire gli altri responsabili alle loro spalle, né minimizzare gli sforzi altrui o creare delle fazioni. Il motore di kosen-rufu inizièrà a viaggiare spedito soltanto quando tutti saranno uniti nello spirito e sarà ingranata la marcia della solidarietà e dell unità, senza alcun indugio». Criticare o parlare male dei membri alle loro spalle, anche se fatto impulsivamente, è di fatto un offesa alla Legge. Delle quattordici offese elencate nel Sutra del Loto, le ultime quattro sono disprezzare, odiare, invidiare e serbare rancore in particolare nei confronti dei compagni di fede che si sforzano sinceramente nella loro fede e pratica buddista. Nel terzo capitolo del Sutra del Loto, Parabola, si legge un ammonimento: «coloro che commettono la grave colpa di offendere la Legge andranno incontro al mondo di Inferno di incessante sofferenza» (cfr. SdL, 94). Ecco perché il Daishonin, che aveva esortato i suoi seguaci a non commettere questa offesa, ammonisce: «Perciò tieni a mente queste parole e non dimenticare che coloro che abbracciano il Sutra del Loto non dovrebbero, per nessun motivo al mondo, insultarsi l'un l'altro» (RSND, 1, 670). Di fatto calunniare gli altri membri distrugge lo spirito di unità necessario per far avanzare kosenrufu, altera e crea confusione nel cuore delle persone, privandole della loro forza per potere andare avanti. Come scrive Nichiren: «Né i non buddisti né i nemici del Buddismo possono distruggere il corretto insegnamento del Tathagata, ma i discepoli del Budda possono senza dubbio farlo. Come dice un sutra, solo i vermi nati dal corpo del leone stesso possono cibarsene» (RSND, 1, 267). Questa è una lezione che bisogna incidere profondamente nei nostri cuori. Luce di felicità 18 Il dialogo cuore a cuore offre una splendida opportunità per discutere a fondo delle varie questioni. Shin'ichi Yamamoto voleva cogliere questa occasione per parlare dell'importanza dell'unità da vari punti di vista con i responsabili della prefettura di Fukushima, la cui comunità aveva differenti e spiccate caratteristiche. «Quando i responsabili sono veramente decisi a creare unità, le azioni concrete che intraprenderanno, così come il loro comportamento, manifesteranno quella decisione. Per quanto riguarda il livello di prefettura, l unità inizia da una comunicazione fluida e immediata e da un buon coordinamento tra i responsabili di prefettura della Divisione uomini e della Divisione donne. Un esempio di organizzazione unita è quando i responsabili sanno, per esempio, quale responsabile si è recato in una determinata zona in un dato giorno. E se dovesse venire fuori qualche problema in una zona specifica, chi ne è responsabile informerà gli altri responsabili in merito alla situazione, assicurandosi di trasmettere tutte le informazioni. Inoltre, mostreranno rispetto e attenzione gli uni per gli altri. Quando i responsabili della prefettura sono occupati in diversi compiti, cercando di dare il massimo, gli altri responsabili dovrebbero essere pronti a offrire il loro aiuto e disponibili a fare tutto il possibile per alleggerire il carico di impegni dei corresponsabili. A prescindere da quale sia la posizione organizzativa nella prefettura, l atteggiamento di un responsabile di prefettura dovrebbe essere quello di assumersi la piena responsabilità della

prefettura, come se fosse il responsabile centrale. Questo è l esempio di una buona leadership. Nella Soka Gakkai, l'organizzazione dedita alla realizzazione di kosen-rufu, non possiamo essere soddisfatti di noi stessi se facciamo da spettatori, bravi solo a guardare gli altri con distacco e indifferenza, senza offrire la nostra collaborazione. Anche nel baseball tutti i giocatori in campo tengono d'occhio la palla, pronti a entrare in azione quando la palla è messa in gioco. Se una palla rimbalzante fa abbandonare la prima base dalla sua postazione, un compagno di squadra si precipiterà al suo posto per coprire la base». Come ha scritto il poeta indiano Rabindranath Tagore (1861-1941): «Dobbiamo cercare la nostra forza nell unità e in una fede incrollabile nella rettitudine». Queste parole sono perle di saggezza. La grande forza della compassione della Soka Gakkai si manifesta totalmente nell unità di diversi corpi stessa mente, mentre ci sforziamo insieme armoniosamente per kosen-rufu. I responsabili della prefettura di Fukushima avevano assunto un espressione assorta, mentre ascoltavano con grande attenzione le parole di Shin'ichi. Luce di felicità 19 La voce di Shin'ichi Yamamoto risuonò in tutta la sala: «Basta osservare una riunione per capire se c è unità tra i responsabili o se stanno facendo attività con scopi contrastanti». Tutti guardarono Shin'ichi con aria interrogativa. «Per esempio, immaginiamo che in un Centro culturale si stia svolgendo un meeting di responsabili da capitolo in su, un incontro di responsabili fino a livello di prefettura. A meno che i posti dei singoli responsabili non siano stati assegnati in anticipo, basterà osservare dove hanno preso posto i responsabili di prefettura e di area che non sono sul palco, e che cosa stanno facendo. I responsabili che non hanno compiti particolari per la riunione dovrebbero stare tutti seduti il più vicino possibile al palco, impazienti ed entusiasti di assorbire al massimo. Quando vengono eseguite le canzoni della Soka Gakkai, dovrebbero cantare con passione ed essere i primi ad applaudire. Ciò incoraggerà anche tutti gli altri a partecipare, rendendo l'incontro più stimolante. Viceversa, se i responsabili siedono in fondo alla sala con espressione annoiata, come se quel meeting non li riguardasse affatto, rovineranno l'atmosfera della riunione spegnendo l entusiasmo di tutti con il loro comportamento. Per non dire di chi si trattiene fuori della sala a chiacchierare di questioni senza importanza: un simile comportamento è una sorta di profanazione delle riunioni della Soka Gakkai che, dopo tutto, sono assemblee di Budda. La mia opinione è che la decisione e l impegno di una persona nel creare unità si manifestano nel suo comportamento, nelle parole e nelle azioni di ogni giorno». Shin'ichi desiderava che l organizzazione di Fukushima diventasse una cittadella invincibile e indistruttibile di kosen-rufu. Voleva che si costruisse una fitta rete di persone che lavoravano insieme in armonia, un esempio e un modello per l'intera nazione. Come affermava il presidente Toda: «La Soka Gakkai trionferà sempre attraverso l'unità di diversi corpi, stessa mente!». Questo è il motivo per cui Shin'ichi era fermamente deciso a ribadire l'importanza dell'unità. «Siamo tutti esseri umani, quindi è naturale che ci siano alcune persone con le quali non ci troviamo troppo bene. Ma il fatto di praticare il Buddismo e compiere la propria rivoluzione umana comporta lo sforzo di andare d'accordo con tutte le persone per il bene di kosen-rufu. In questi casi, dovremmo recitare Daimoku cercando di espandere il nostro cuore, il nostro stato vitale. Quando sviluppiamo una condizione vitale ben salda, siamo in grado di accogliere e accettare ogni persona». Luce di felicità 20

Quell incontro informale stava diventando una vera sessione di approfondimento sul tema dell'unità. Shin'ichi, dopo essere arrivato al nocciolo della questione, rivolse uno sguardo attento ai giovani riuniti in sala. «Signor Okutsu, lei è il responsabile della Divisione giovani qui a Fukushima, non è vero?». «Sì. Sono Tadashi Okutsu», rispose un giovane con gli occhiali, dall'aspetto serio, mentre si alzava in piedi. Tadashi era corrispondente del Seikyo Shimbun e responsabile di territorio della Divisione giovani uomini nella circoscrizione di Shinagawa, a Tokyo, ma due mesi prima si era trasferito a Fukushima, dopo essere stato nominato responsabile della Divisione giovani di prefettura. «Ti conosco molto bene» esclamò il presidente Yamamoto. «La tua famiglia gestisce un negozio di frutta a Shinagawa, non è così? Una volta sono venuto a trovarvi a casa, credo quattro anni fa». «Sì, certo! Lei è venuto da noi». In aprile del 1973, Shin'ichi era andato a fare una visita alla famiglia di Tadashi per incoraggiare lui, sua moglie e i suoi genitori. Shin'ichi, rivolgendosi ai membri in sala, disse: «Se potessi, mi piacerebbe venire a trovare ognuno di voi a casa, per fare Gongyo insieme e parlare un po. In particolare vorrei poter andare a trovare tutte le persone che stanno affrontando dei problemi, per mettere loro un braccio intorno alle spalle e incoraggiarle con tutto il cuore. Tutti i membri sono preziosi figli del Budda. E anche se in realtà non ho il tempo di farlo, questo è ciò che veramente desidero nel mio cuore. È stato anche il desiderio di tutti i nostri presidenti, a partire da Makiguchi. Quando i giovani che non riuscivano a convincere i loro genitori a praticare questo Buddismo si recavano da Makiguchi per ricevere un consiglio nella fede, lui diceva: Trasmettere l insegnamento corretto è il favore più grande che potete fare ai vostri genitori. Il solo desiderio di farlo è di per sé assai nobile. Permettetemi di andarci io in vostra vece. E così facendo viaggiava in lungo e in largo, per tutto il Giappone. Nel 1942, l'anno prima di venire arrestato per i provvedimenti repressivi delle autorità militari, Makiguchi venne qui a Koriyama e Nihonmatsu, nella prefettura di Fukushima, per recarsi a trovare i genitori di due diversi membri. Dopo avere discusso sul Buddismo insieme, i genitori di entrambi i giovani abbracciarono questa pratica ed entrarono a far parte della Soka Gakkai. A quel tempo, il viaggio in treno dalla stazione Ueno di Tokyo fino a Koriyama durava poco più di sei ore. E Makiguchi aveva già settantuno anni, all epoca. Su richiesta di un altro giovane Makiguchi si recò anche a Yame, nella prefettura di Fukuoka, per parlare di Buddismo alla sua famiglia. Fu un viaggio in treno che durò una giornata intera, in un vagone di terza classe con dei sedili di legno molto duri. Questo tipo di azioni intraprese per sostenere i giovani, così sentite e sincere, sono quelle che li incoraggiano maggiormente». Luce di felicità 21 Nella primavera del 1939, il presidente fondatore della Soka Gakkai, Tsunesaburo Makiguchi, fece visita a una coppia che viveva a Yame, nella prefettura di Fukuoka. Il loro figlio e il fratello minore del marito, che vivevano a Tokyo, avevano chiesto a Makiguchi di incoraggiare i due sposi a diventare membri della Soka Gakkai. Makiguchi, con molta calma e pazienza, parlò del Buddismo alla coppia. Ascoltando la sua esposizione logica, ben strutturata e piena di convinzione, i due decisero di aderire al Buddismo. Makiguchi dichiarò in quella occasione: «Alla luce degli insegnamenti del Buddismo, il fatto di ricevere il Gohonzon significa che in futuro ci sarà un alleggerimento dell infelicità di tutte le persone del Kyushu».

Nichiren Daishonin scrive: «Dapprima solo Nichiren recitò Nam-myoho-renge-kyo, ma poi due, tre, cento lo seguirono, recitando e insegnando agli altri. La propagazione si svilupperà così anche in futuro» (Il vero aspetto di tutti i fenomeni, RSND, 1, 341). «Quando siete davanti al Gohonzon proseguì Makiguchi e recitate Nam-myoho-renge-kyo, sicuramente due, tre, e poi cento persone emergeranno qui nel Kyushu e decideranno di abbracciare il Gohonzon, secondo il principio di emergere dalla Terra». Makiguchi continuò: «Daimoku è la pratica per sé e per gli altri; è necessario non solo recitare Daimoku diligentemente per se stessi, ma anche insegnare agli altri a fare altrettanto. Questo è fondamentale. Se porterete avanti sia la pratica per sé che la pratica per gli altri, sarete in grado di superare tutti i vostri problemi. Allo stesso tempo, se si pratica correttamente il Buddismo, sicuramente sorgeranno degli ostacoli». Makiguchi espose in modo chiaro i principi del Buddismo ai due nuovi membri, incoraggiandoli a sviluppare una forte determinazione. Non solo, ma già il giorno seguente disse loro: «Ora mettiamo in pratica la nostra fede!», e accompagnò la coppia a casa di un suo amico a Unzen, nella prefettura di Nagasaki, per fargli conoscere il Buddismo. Mentre viaggiavano in treno diretti a Unzen, Makiguchi disse ancora: «Osservate attentamente come farò shakubuku a questa persona. Fare shakubuku, cioè condividere gli insegnamenti buddisti con gli altri, è la linfa vitale della nostra fede. Una vita dedita a fare del bene agli altri è una vita di grande valore». Quando una persona entra a far parte della nostra organizzazione, è importante insegnarle Gongyo e lo spirito di shakubuku, aiutandolo a diventare un campione di dialogo per kosen-rufu. È così che si compie veramente la propagazione, fino in fondo. L'unico modo per far progredire kosen-rufu è quello di essere disposti a recarsi ovunque per la felicità di un'altra persona, per condividere il Buddismo, incoraggiandola con tutto il cuore. Luce di felicità 22 Shin'ichi Yamamoto si rivolse poi al responsabile della Divisione giovani della prefettura di Fukushima, Tadashi Okutsu, con queste parole: «Per favore, stia sempre a stretto contatto con il responsabile della prefettura di Fukushima e con la responsabile della Divisione donne, e costruite qui una nuova Soka Gakkai, utilizzando la forza dei giovani. Inoltre, chiedo ai membri delle Divisioni uomini e donne di sostenere i giovani uomini e le giovani donne, come pure la Divisione studenti, in modo che possano svolgere liberamente le loro attività con gioia e manifestare le loro potenzialità. Non importa quanto la Soka Gakkai possa essersi sviluppata finora, se i giovani non vengono sostenuti e le Divisioni scuole superiori, scuole medie e scuole elementari non si espandono, non possiamo aspettarci che l'organizzazione continui a prosperare nel futuro. I membri della Divisione giovani sono i successori della Soka Gakkai. Prenderanno sulle loro spalle la missione di leader e faranno crescere e progredire la nostra organizzazione più di quanto non sia avvenuto finora.per poter realizzare questa missione, desidero che i membri della Divisione giovani sviluppino una convinzione assoluta nella fede. Per questo è fondamentale accumulare tante esperienze di fede, in modo da poter affermare: Ho superato questi problemi recitando Daimoku e lottando con tutto me stesso. I giovani hanno bisogno di sperimentare il potere infinito del Daimoku, compiendo poi azioni mirate al superamento dei problemi che stanno affrontando, trasformando così la loro vita. Devono anche studiare bene il Buddismo. È basilare approfondire le ragioni per cui possiamo affermare che il Buddismo di Nichiren Daishonin è l'insegnamento supremo, e come si dovrebbe vivere alla luce di questo insegnamento. Inoltre, è fondamentale approfondire il legame di maestro e discepolo e rafforzare i legami di

amicizia e di solidarietà con i compagni di fede. Io stesso, man mano che ho fatto mio lo spirito altruistico e la dedizione di Makiguchi e Toda e ho iniziato a comprendere la grandezza delle loro personalità, da cui ho imparato moltissimo, ho potuto radicare in me una convinzione assoluta sul Buddismo e la Soka Gakkai. Ascoltare le esperienze dei responsabili anziani e degli altri membri porterà ciascuno di voi ad accrescere la propria convinzione. Questa meravigliosa cerchia di buoni amici che è la Soka Gakkai, è una fonte davvero preziosa per alimentare questo tipo di convinzione. Conto su di voi, membri della Divisione giovani. Il futuro è nelle vostre mani». Con questo incoraggiamento rivolto a tutti i giovani presenti, si concluse l'incontro con i rappresentanti di prefettura e area. Shin'ichi in seguito ispezionò attentamente la struttura, controllando che tutte le porte e le finestre fossero chiuse e che ogni stanza fosse in ordine. Dopo eventi di grande portata, proprio quando le persone hanno uno stato d'animo festoso, vi è una maggiore probabilità di essere superficiali. E in quel momento, le funzioni demoniache possono approfittare di situazioni del genere e provocare incidenti imprevisti. Luce di felicità 23 Fin dalle prime ore del mattino del suo secondo giorno al Centro culturale di Fukushima, Shin'ichi Yamamoto cominciò a scrivere dei brevi messaggi di incoraggiamento. Aveva una pila di libri che non finiva più e scrisse due righe all interno di ogni volume, che durante la mattina avrebbe regalato ai suoi amati membri di Fukushima e del Tohoku. Più tardi poi si intrattenne con i responsabili di prefettura di Fukushima, e subito dopo pranzo partecipò alla cerimonia di inaugurazione di un monumento, dedicato ai presidenti della Soka Gakkai, che si trovava nel cortile del Centro culturale. Shin'ichi slacciò il nastro ornamentale bianco e rosso, tirando via il telo bianco a copertura della scultura, per scoprire un monumento in granito nero che recava incisa una poesia del secondo presidente, Josei Toda, scritta a mano con la calligrafia di Shin'ichi: Il viaggio per diffondere la Legge mistica è lungo. Incoraggiandoci l un l altro sforziamoci e avanziamo mano nella mano. Nel corso della cerimonia furono inaugurati altri due monumenti in pietra, su cui erano incise in caratteri cinesi le diciture: «Spirito della Gakkai», scritta a mano dal primo presidente Tsunesaburo Makiguchi e «Grande voto» con la calligrafia del presidente Toda. Shin'ichi volse lo sguardo alla targa che si trovava accanto al monumento con la poesia di Toda. Si leggeva: «Noi, i discepoli di Josei Toda, facciamo il voto che, finché non si sarà realizzato kosen-rufu nel mondo, ci sforzeremo di superare con coraggio le tempeste scatenate dai tre potenti nemici, e, prendendo la poesia del nostro maestro come punto di partenza eterno e indistruttibile, ci impegneremo insieme per realizzare l'intento e la volontà del Budda, nello spirito di diversi corpi, stessa mente». La scritta terminava con le parole: «Noi, i membri della Soka Gakkai, ci adoperiamo per portare avanti con coraggio lo shakubuku, per diffondere il Buddismo esistenza dopo esistenza, a fianco dei presidenti della Gakkai». Shin'ichi si rivolse poi ai membri di Fukushima: «Al di là di quello che può accadere, desidero che i membri di Fukushima avanzino sempre con questo spirito. I successori della Soka Gakkai non devono mai fermarsi mentre stanno facendo passi in avanti verso il conseguimento di kosen-rufu, qualunque siano le circostanze in cui potranno trovarsi. Scrive il Daishonin: Rafforzate la vostra

fede giorno dopo giorno e mese dopo mese. Se la vostra determinazione cala anche solo un po', i demoni prenderanno il sopravvento. (Le persecuzioni che colpiscono il santo, RSND, 1, 885). Avanzate sempre con questo spirito, ricordando che non avanzare equivale a retrocedere». Poi Shin'ichi prese parte a una cerimonia durante la quale furono rilasciate delle carpe in un laghetto creato al lato del giardino. Un responsabile di prefettura gli disse: «Questo laghetto è ancora senza nome. Le saremmo molto grati se fosse lei a dargliene uno». «Va bene», esclamò Shin'ichi. «Chiamiamolo Il lago dell esistenza continua. Questo significa che la vita è eterna, come eterni sono anche i legami tra i compagni di fede». Luce di felicità 24 Dopo aver lasciato andare le carpe nel laghetto furono piantati anche degli alberi per ogni divisione, proprio sul terreno del Centro culturale di Fukushima. Shin'ichi piantò un albero di zelkova (olmo giapponese, n.d.r.), caratteristico della zona. Dietro richiesta dei responsabili di prefettura, diede anche il nome a questo albero, che chiamò La Zelkova Kofu (Kosen-rufu). Per tutta la durata dei vari eventi, il presidente Yamamoto aveva continuato a fare fotografie commemorative con i rappresentanti dei diversi gruppi: prima di tutti con i membri della Divisione giovani uomini e poi a seguire con gli altri. Andò poi a visitare la città di Koriyama. In lontananza si scorgeva la cima innevata del Monte Adatara: dava un po la sensazione come se la montagna stesse allungando le sue propaggini in un abbraccio gigante. Mentre era in macchina, Shin'ichi rivolse tutta una serie di domande a Susumu Aota, responsabile generale della regione del Tohoku e vice-presidente della Soka Gakkai, come ad esempio: «Chi non possiede un auto, in che modo arriva al Centro culturale di Fukushima?», «Nel parcheggio del Centro culturale, quante macchine ci stanno?», «Chi si è preoccupato di andare a fare una visita ai vicini che si trovano accanto al Centro, e quando?». Shin'ichi si sentiva obbligato ad avere un riscontro su questi punti, per assicurarsi che i membri sarebbero stati protetti e i vicini avrebbero capito e approvato il nuovo Centro, in modo tale da consentire un buon svolgimento delle attività senza problemi né incidenti. Il presidente Toda una volta disse: «È essenziale prendere le misure opportune per affrontare qualunque tipo di situazione ci troveremo a fronteggiare». Shin'ichi chiese di passare anche davanti al Centro culturale di Kooriyama, che era stato il Centro per le attività della prefettura di Fukushima fino a quando non era stato costruito il nuovo Centro culturale. Poi Shin'ichi, rivolgendosi a un responsabile che viaggiava insieme a lui, chiese di consegnare un suo messaggio di incoraggiamento e alcuni piccoli doni agli staff che stavano facendo il turno al Centro culturale, compresi i Gajokai. Gli occhi di tutti i membri erano puntati sul nuovo Centro culturale di Fukushima, appena ultimato. Ma era indubbio che i preparativi per le cerimonie di inaugurazione del nuovo Centro dovevano essersi svolte in questo centro. Come dire, questo Centro continuava a fungere da fulcro per chi lavorava dietro le quinte. E Shin'ichi in qualche modo voleva trasmettere il suo incoraggiamento agli staff che lo proteggevano in modo invisibile, volendosi prendere cura di tutti loro. Se i responsabili prestano attenzione solo a chi sta sotto i riflettori e non riescono a vedere anche coloro che lavorano dietro le quinte, si riscontreranno di frequente anche nell'organizzazione atteggiamenti opportunistici ed egocentrici. Per individuare persone capaci, è necessario aprire bene gli occhi per vedere oltre quella che è la superficie immediata, guardandone attentamente ogni lato, esaminando quindi non solo la parte esterna, ma più che altro ciò che si cela sotto. Luce di felicità 25

Dopo le quattro del pomeriggio, Shin'ichi Yamamoto partecipò a una piccola riunione con circa ottanta membri, tra cui i responsabili di prefettura e area. L'incontro si svolse in modo informale, durante una cena in un ristorante vicino al Centro culturale di Fukushima. Shin'ichi aveva preparato la riunione per ringraziare e incoraggiare i membri che avevano un ruolo attivo nell'organizzazione e coloro che avevano dato un contributo importante come pionieri, fin dagli albori della Soka Gakkai. Non appena arrivato al ristorante, il presidente Yamamoto fece il giro di tutti i tavoli per salutare ogni persona. Poi raggiunse un tavolo rotondo dove erano seduti dei membri della Divisione donne e, rivolgendosi alla responsabile delle guide personali della prefettura, Ai Suzumura, e alla responsabile della zona Joban, Utae Kanda, sedute una accanto all altra, disse: «Sono così felice di vedervi qui tutte e due, le madri di Fukushima! Avete proprio un bell aspetto, siete in gran forma. Se i membri di un'organizzazione, in particolare i pionieri, continuano a rimanere belle, attive ed energiche, l'organizzazione sarà destinata a crescere». Ai Suzumura portava gli occhiali, era una donna dinamica e allegra che fino a due anni prima era stata responsabile di prefettura della Divisione donne. Utae invece era un po' più riservata, ma possedeva una fede adamantina. Alle parole di Shin'ichi, Utae arrossì e rispose: «Grazie! Ho compiuto cinquantaquattro anni». Il presidente Yamamoto sorrise: «Le signore non dovrebbero mai rivelare la loro età. E poi, lei è davvero giovane. Makiguchi non aveva ancora iniziato a praticare alla sua età». «Quel che conta, nella vita, è ciò che si fa dopo essersi ritirati dal ruolo di referenti centrali dell organizzazione. Non bisogna pensare: Ho portato fino in fondo la mia missione e ora è arrivato il momento di gustarmi il meritato riposo divertendomi. Con questo atteggiamento la sua fede, che l ha sostenuta finora, comincerebbe a sbriciolarsi. La sua lotta è solo all'inizio. «Non molto tempo fa ho domandato a un responsabile delle guide personali di prefettura quante persone avesse fatto praticare negli ultimi sette anni. Si trattava di una persona che in passato ha fatto shakubuku a cento o duecento persone. E tuttavia mi rispose: In questi ultimi anni non sono riuscito a far praticare nessuno. «Allora mettiamoci di nuovo alla prova con lo stesso spirito pionieristico dei primi tempi di pratica! - risposi. Ciò che abbiamo realizzato in passato non conta più, appartiene al passato. Ciò che conta realmente è quello che stiamo facendo adesso, ciò che realizziamo da ora in avanti. Finché siamo in vita, dobbiamo continuare ad avanzare incoraggiando sempre gli altri, sia che abbiamo ottanta anni, sia che ne abbiamo novanta. Per favore, affronti la sua vita con uno spirito eternamente giovane». Luce di felicità 26 Con voce piena di convinzione, Shin'ichi disse poi ad Ai Suzumura e Utae Kanda: «Per tutto il tempo che vivrete, desidero che continuiate a trasmettere fino in fondo lo spirito della Soka Gakkai a ogni persona, attraverso le vostre azioni. Dopo tutto, siete le mie compagne di fede del capitolo Bunkyo e avete combattuto insieme a me!». Entrambe le donne erano state membri della Divisione donne nel capitolo Bunkyo nel periodo in cui Shin'ichi svolgeva la funzione di responsabile di capitolo. La responsabile di prefettura Ai Suzumura veniva da Sukagawa, nella prefettura di Fukushima, e aveva un carattere allegro e ottimista. Dopo avere studiato alla scuola di specializzazione del magistero, aveva insegnato nelle scuole statali. A ventitré anni aveva sposato Hirotaka Suzumura, un rivenditore di riso al dettaglio di Nakoso, un piccolo borgo nella zona di Hamadori. Il loro negozio andava a gonfie vele e Ai pensava che la loro vita sarebbe proseguita così, senza problemi. Fin dai tempi della scuola era stata soprannominata «la signorina buonumore», era sempre circondata da persone allegre. Ma poco dopo aver dato alla luce il suo primo figlio, Ai si ammalò di tubercolosi, una malattia di cui, all epoca, spesso si moriva. Quindi fu ricoverata in ospedale, angosciata dalla paura di non poter guarire. Quando

finalmente tornò a casa, otto mesi dopo, cominciò a soffrire di insonnia e la sua gastroenterite cronica si riacutizzò. Emotivamente e psicologicamente stremata, finì per contrarre un esaurimento nervoso. Vivere per lei era ormai una grande sofferenza. Iniziò a considerare l idea di togliersi la vita, fino a ritrovarsi una volta dritta sul bordo di una scogliera, con l intento di buttarsi. Aveva perso la sua vitalità ed era dimagrita tanto da sembrare un altra persona. Ora trascorreva le sue giornate attanagliata da pensieri angoscianti. In casa non si udivano più le sue fragorose risate, ormai un ricordo lontano, e tutta la famiglia era avvolta in una cupa cappa di silenzio e malinconia. Anche suo marito, Hirotaka, era sfinito fisicamente e mentalmente, dato che doveva prendersi cura della moglie malata e dei figli e portare avanti il suo negozio. Malediceva il suo destino e quello della moglie. Nell ottobre del 1956, otto anni dopo che Ai si era ammalata, a Hirotaka capitò di portare con la macchina del carbone a suo fratello maggiore, che viveva nello stesso quartiere. Suo fratello era appena diventato membro della Soka Gakkai, e proprio quel giorno a casa sua si teneva una riunione di discussione. Luce di felicità 27 Il fratello accolse Hirotaka esclamando: «Sono così contento che tu sia qui! Sei arrivato al momento giusto, è appena iniziato un meeting della Soka Gakkai. Resta qui, così potrai ascoltare. Entra, siediti lì davanti!». Hirotaka non poteva dire di no a suo fratello. Ma si sentiva come in trappola là dentro, e partecipò all incontro a malincuore. Quelle persone riunite non sembravano particolarmente benestanti, ma i loro occhi brillavano e le guance erano rosse per l'eccitazione. Raccontavano con voce vibrante le proprie esperienze, di come ad esempio erano riuscite a superare una malattia o qualunque altro problema attraverso la fede e la pratica buddista. Le loro parole trasudavano convinzione e ascoltandole era impossibile dubitare di poter diventare felici. Hirotaka percepì un intensa luce provenire da ognuno di loro, quella luce che si alimenta della gioia della fede. Inoltre, quando raccontò ai membri presenti al meeting che sua moglie era malata, tutti gli assicurarono che sarebbe riuscita sicuramente a rimettersi in salute grazie alla pratica buddista. Fiducia e convinzione sono la forza motrice della propagazione. È un ruggito che parte dall anima, la convinzione assoluta che, al di là della situazione attuale, si può davvero diventare felici. È questo che colpisce il cuore delle persone. Nel gennaio dell'anno successivo (1957), tre mesi dopo quell'incontro, Hirotaka diventò membro della Soka Gakkai. Dal momento che suo fratello faceva parte del settore Nihonbashi del capitolo Bunkyo, anche Hirotaka iniziò a praticare lì. Sua moglie Ai era contraria all idea che Hirotaka aderisse alla Soka Gakkai. Era di fede cristiana e la sua famiglia aveva costruito una chiesa in un terreno proprio vicino alla casa dei genitori, dove suo fratello maggiore svolgeva le funzioni religiose. Sapeva poco della Soka Gakkai e pensava che suo marito fosse entrato a far parte di una strana setta sconosciuta. Senza curarsi della sua disapprovazione, Hirotaka si impegnò nella pratica con tutto se stesso perché voleva che sua moglie riacquistasse la salute. Ma ogni volta che le comunicava che stava andando a una riunione, Ai lo implorava di non farlo, scatenando spesso un putiferio. Arrivò a chiamare la sorella per convincere Hirotaka a smettere di praticare. A casa dei Suzumura cominciarono frequenti visite da parte dei responsabili e di alcuni membri del capitolo Bunkyo, sia da Tokyo che da Onahama, una località di mare nella prefettura di Fukushima, tra cui il responsabile di settore Nihonbashi, Taketo Shimadera, e Utae Kanda, che viveva a Onahama.