Il Corriere di Via Pioppa 100



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Transcript:

Istituto Comprensivo Statale Don Lorenzo Milani Ferrara Il Corriere di Via Pioppa 100 Notiziario della Scuola Primaria di Pontegradella Anno scolastico 2013/2014 VIII EDIZIONE - Numero 1 - GENNAIO 2014 Indice Una classe 2.0 assegnata alla nostra scuola 1 News poetiche 2 Laboratorio burattini 4 Reportage dalle Scuole dell Infanzia 5 All Archivio Storico Comunale 6 Avventura sullo scuolabus 8 Sulle strade dell arte 9 Noi e le scienze nelle mani 10 Natale al Melo 12 Recita di Natale: intervista ai bambini di seconda 13 Una CLASSE 2.0 assegnata alla nostra scuola Coop Estense, di concerto con l'assessorato Regionale e l'ufficio Scolastico Regionale, a supporto dell'innovazione didattica e tecnologica delle scuole danneggiate dal sisma, con 1 milione di euro ha finanziato 58 "classi 2.0" complete di Lavagne interattive, netbook o tablet per ciascuno studente, nonché percorsi formativi per gli insegnanti. IN EVIDENZA Festa di Natale al Melo 20 dicembre 2013 Per l Istituto Don Milani la scelta è caduta sulla nostra scuola, che ora dispone di strumentazione digitale per l intera classe terza. Gli insegnanti stanno seguendo i corsi di formazione.

Cari lettori del Corriere di Via Pioppa 100, ecco a voi il nostro ultimo titolo fresco fresco di stampa: ALLA FINE DI UNA LEZIONE NOIOSA UNA SORPRESA COLORATA E FREDDA Un bel giorno di ottobre mentre facevamo lezione all improvviso ci fu un vento fortissimo che spazzava via tutto. Le foglie si erano staccate tutte insieme dai rami degli alberi e volavano nell aria passando davanti alle nostre finestre. Erano colorate di rosso, giallo, arancione ed erano così tante che sembravano un uragano. Per la nostra classe fu un evento storico, perché non era mai capitato prima. Allora la maestra ci ha fatto scrivere un testo su quel meraviglioso evento naturale che per noi aveva significato l arrivo dell Autunno. Poi ognuno di noi andò alla lavagna a leggere il proprio testo al resto della classe. Le frasi che piacevano di più venivano sottolineate. Alla fine abbiamo avuto l idea di scrivere questa poesia collettiva unendo le nostre frasi migliori. BUONA LETTURA! Le foglie che sembravano uccelli Classe quarta Uno straordinario vortice di foglie ci stupì un mattino d Autunno. Tutti alla finestra per quei colori sublimi: un giallo mischiato con il rosso, un verde mischiato con l arancione. Un vento fortissimo aveva staccato le foglie tutte insieme dagli alberi maestosi del nostro giardino. Volavano verso Est come uno stormo di uccelli colorati. Volavano in tondo, volavano capovolte, volavano in picchiata. Sembrava che i tronchi si staccassero da terra. Ma fu soltanto un tornado di foglie, una bella giornata di vento e colori. Adesso gli alberi sono quasi spogli, d altronde fra poco è inverno. Pagina 2 Il Corriere di Via Pioppa 100

Poesia di Natale Classe prima NATALE E LA NASCITA DI GESU BAMBINO IL SUONO DELLE CAMPANE STARE IN FAMIGLIA LO SCAMBIO DEI REGALI UNA BELLA NEVICATA LE CASE CON I TETTI PIENI DI NEVE PREPARARE I DOLCETTI INSIEME UN ALBERO PIENO DI LUCI L ANGELO DELLA NEVE FARE IL PRESEPE L ARRIVO DI BABBO NATALE LO SCAMBIO DEI REGALI LE RENNE DI BABBO NATALE AUGURARE A TUTTI: BUON NATALE!!!! Il Corriere di Via Pioppa 100 Pagina 3

Classe quinta Tutti i martedì noi di cl.5^ con le maestre Valeria e Susanna abbiamo preparato, e continuiamo a far evolvere, i nostri burattini. È cominciato tutto la prima o la seconda settimana di scuola. Il primo giorno la maestra Valeria ci aveva già detto che avremmo realizzato dei burattini, ma io mai avrei pensato che saremmo arrivati a questo punto. Il martedì seguente, la maestra ha portato parecchi giornali, nastro adesivo e dei cartoni, quelli che ci sono nella pizza. Dopo ci ha chiamati, ci ha arrotolato un rettangolo di cartone al dito indice e ci ha spiegato che era per fare il collo del nostro burattino, che sarebbe stata e che è tutt ora la parte più importante. Dopo, con la carta da giornale, a b b i a m o f a t t o l a t e s t a accartocciandola, ci abbiamo inserito il collo e poi abbiamo avvolto le nostre teste con il nastro adesivo proprio come facevano gli egizi con le mummie. La settimana dopo gli abbiamo fatto il naso con la stessa tecnica della testa, e poi con dei cartoncini rimasti abbiamo ritagliato le manine, le abbiamo avvolte nel nastro adesivo e la settimana seguente le abbiamo colorate. La maestra Valeria ha portato dei nastri adesivi dei seguenti colori: ROSSO (per la bocca del burattino) - VERDE (per gli occhi del burattino) - AZZURRO (per gli occhi del burattino) - GRIGIO (per gli occhi del burattino) - NERO (per le pupille dei burattini) - BIANCO (per i denti e il bianco degli occhi del burattino. Abbiamo fatto la bocca rossa e per gli occhi del burattino abbiamo usato il colore che a noi piaceva di più, io ho scelto l azzurro. La maestra ci ha dato poi un modello di carta da giornale per fare il vestito da mettere al burattino. La settimana dopo abbiamo attaccato il vestito, dopo aver attaccato i capelli, abbiamo messo le mani e ECCO PRONTO IL NOSTRO BURATTINO! Però le maestre ci hanno comunicato che avremmo fatto uno spettacolo alle scuole d infanzia Agnese Zanardi e Antonio Pacinotti e poi lo spettacolo di Natale al centro Il Melo, allora abbiamo cominciato a scrivere i copioni per la recita. La storia parla di 3 fratellini che fanno il presepe; poiché ci sono poche statuine mettono dei giocattoli che sono: una ragazzina hippy, un pellerossa, un soldato e un aviatore. I personaggi in più però non sono graditi dalle statuine, e da lì nasce una bellissima storia che a me piace moltissimo. Questa storia parla di guerra che poi si trasforma in pace tra i personaggi, e oltretutto è molto divertente. Autrice: Anna Bruschi Pagina 4 Il Corriere di Via Pioppa 100

Classe quinta Che emozione alla scuola Pacinotti!! (Testo collettivo cl.5^) Il giorno 6 dicembre 13 noi di classe 5^ siamo andati alla scuola d infanzia Pacinotti per fare uno spettacolo con burattini realizzati da noi. Arrivati, siamo andati in una stanza che i bambini chiamano la buca perché è una stanza a forma rettangolare con dei gradini che scendono e così sembra proprio una buca. La sala era molto ospitale, piena di colori. Abbiamo preparato il telo rosso che sarebbe servito da teatrino, i vari burattini e tutto l occorrente per lo spettacolo. All inizio la nostra compagna Giorgia ha spiegato ai piccoli che lo spettacolo parlava di tre fratellini che stavano preparando il presepe però le statuine erano poche così aggiunsero alle statuine tradizionali, altri personaggi trovati in uno scatolone come un aviatore, un pellerossa, una ragazzina hippy con la chitarra e un soldatino di plastica. In piena notte si svegliarono le statuine del presepe: il primo ad aprire gli occhi fu uno dei pastori e notò subito qualcosa di strano e di diverso nel presepe, una novità che non gli piaceva troppo e da qui incomincia la storia. Ne capitano di tutti i colori, i vari personaggi incominciano a litigare: l angelo con il soldato, la vecchina delle caldarroste con la ragazza hippy, il pellerossa con un pastore, fino a quando non riescono a trovare un accordo e ognuno trova la propria collocazione accanto a Gesù Bambino. Quando abbiamo incominciato lo spettacolo i bambini ridevano e si divertivano, su ogni volto c era il sorriso. Anche noi ragazzi eravamo felici perché avevamo capito, ascoltando l umore dei piccoli, che stavamo lavorando bene. Ci siamo dimenticati di dirvi che la nostra storia natalizia, Allarme nel presepe, liberamente tratta da un racconto di Gianni Rodari, parlava di solidarietà e di accettazione dell altro nella propria diversità. E stata una bella emozione e ci siamo molto divertiti. Avremo la possibilità di rifare lo spettacolo anche dalle suore a Pontegradella. Speriamo di fare ancora bella figura! Alla scuola A. Zanardi di Pontegradella (Testo di Antonio) Il 10 dicembre 13 siamo andati alla scuola d infanzia A.Zanardi di Pontegradella a fare uno spettacolo di burattini intitolato Allarme al presepe. Arrivati lì ci siamo preparati facendo gli ultimi ritocchi alla storia e via!!! Il nostro pubblico erano i bimbi di suor Ancilla, io ero terrorizzato perché pensavo che la commedia andasse male nonostante avessimo già avuto un altra nostra esibizione anche alla scuola Pacinotti. Man mano che la storia andava avanti, il pubblico baby rideva sempre di più: avevamo raggiunto il nostro o- biettivo. Alla fine riconosco che siamo stati molto bravi ma io potevo fare sicuramente meglio. Comunque siamo rimasti tutti contenti, comprese le maestre. E stato molto emozionante lavorare davanti ad un pubblico di bimbi così piccoli. Desidero ringraziare la maestra Valeria e la maestra Susanna per il tempo che hanno passato con noi a insegnarci tutti i movimenti. E stata un emozione fantastica. Il Corriere di Via Pioppa 100 Pagina 5

Classe quarta Venerdì 29 novembre noi di classe IV siamo andati all Archivio Storico Comunale, che si trova in una delle vie più vecchie di Ferrara, via Giuoco del Pallone. Il vero motivo della nostra visita era capire come si archiviano i documenti del Comune di Ferrara e l avevamo anche scritto sul quaderno prima dell uscita. Ci interessava capire come fanno a tenere migliaia di documenti senza perderli, sapendo sempre dove sono stati messi. Quest anno infatti studiamo le civiltà antiche, non solo i Sumeri, che hanno inventato la scrittura. E per questo che dalla Storia Antica in poi abbiamo anche documenti scritti. Nell Archivio Storico Comunale si tengono documenti vecchi almeno di 50 anni, ma ci sono anche documenti antichissimi, come quello del 1598 scritto dal segretario del Papa in latino, con una scrittura molto difficile da leggere, per riappropriarsi del Ducato di Ferrara. Il Papa aveva approfittato del fatto che gli E- stensi non avevano più eredi e con quella lettera li mandò via. Queste notizie ce le ha date la signora Poli, la nostra guida, che ci ha anche mostrato questo prezioso documento. La signora Poli ci ha portato in una zona dove non tutti sono autorizzati a entrare. Prima di cominciare la visita ci ha fatti sedere attorno ad un enorme tavolo con una tovaglia verde e ci ha spiegato che cos è un archivio; ci faceva anche delle domande, per cui noi rispondevamo alzando la mano. Poi ci ha mostrato i FALDONI, che sono scatole con dei lacci che contengono tanti documenti. Molti documenti avevano le pagine rotte, perché erano molto vecchie. Poi abbiamo visto i REGISTRI, che sono dei libri grandissimi formati da tanti documenti cuciti insieme. In quella stanza la signora Poli ci ha mostrato un faldone nel quale c erano tutti i documenti originali sulla costruzione della nostra scuola, che ha 102 anni: l acquisto della terra, il progetto con le piantine, i primi registri delle iscrizioni. Li avevamo visti quasi tutti nella storia della nostra scuola scritta da dei vecchi alunni che adesso sono alle superiori. Ma noi ne abbiamo scoperto uno nuovo: una pianta degli interni che nessuno aveva mai visto. Ce la siamo fatta fotocopiare e l abbiamo portata a scuola per ricavare delle informazioni da aggiungere alla storia della nostra scuola. QUI C ERA IL DOCUMENTO DEL PAPA DEL 1598 LA PIANTA DEGLI INTERNI SCOPERTA DA NOI REGISTRO DELLE ISCRIZIONI Pagina 6 Il Corriere di Via Pioppa 100

LA TARGA SULLA PORTA ECCO COME FUNZIONANO GLI ARMADI COMPATTI La nostra guida ci ha poi portato a vedere degli enormi armadi di ferro che si chiamano ARMADI COM- tante, ma è stata istruttiva: anche se è stato un po La visita all archivio Storico non è stata molto ecci- PATTI. Questi armadi, girando delle manovelle, difficile capire, ci siamo divertiti e quelli che lavorano là sono stati molto generosi, perché ci hanno fatto scorrono su dei binari del pavimento, così si aprono dei corridoi tra un armadio e l altro dove si può entrare per prendere i faldoni con i documenti. In pra- entrare in un reparto riservato, vietato al pubblico. tica questi armadi stanno sempre uno attaccato Non tutti potevano entrare, noi sì. all altro per occupare poco spazio, ed è per questo che si chiamano compatti. Sembrava che fossero davvero pesanti da muovere, invece non è così: la nostra compagna Nicole, che ha potuto provare a girare una manovella, li ha spostati da sola con molta facilità. Per sapere cosa c è dentro, mettono un etichetta sul fianco di ogni armadio compatto. Alla fine della visita abbiamo visto un vecchio armadio con tantissimi mini cassetti che contenevano delle schede con i nomi e i cognomi delle persone che andavano a scuola tanto tempo fa. C erano anche i voti e le materie. Erano in ordine alfabetico e ce n erano anche di vecchie di 100 anni. Il Corriere di Via Pioppa 100 Pagina 7

Il pullmino si guasta, ma non è grave Classe quarta Quando stavamo tornando spensierati dalla visita all Archivio Storico Comunale con lo scuolabus, all improvviso si sentì un grande fracasso. L albero di Finalmente l autista tornò con due bulloni in mano, si trasmissione ci aveva detto ciao ciao. sdraiò di nuovo sotto lo scuolabus e riuscì a fissare il pezzo che si era staccato. Tutti noi gli abbiamo fatto Le ruote smisero di girare e l autista accostò in Via un applauso. Giuoco del Pallone. Quando risalì sul pullmino disse alla maestra che potevamo ripartire perché se si fosse staccato di nuo- Alcuni avevano un po paura, Giorgio invece ha pensato a un programma di nome MythBusters (Miti da vo c era un dispositivo di sicurezza che impediva che sfatare) che parlava del mito dell albero motore. Alcuni avevano pensato che si fosse staccata una ruota l albero cadesse. e tutti si domandavano che cosa fosse successo, ma Dopo aver disdetto il pullmino di soccorso siamo ripartiti, e l autista ci ha detto di stare fermi perché l autista ci disse subito che si era staccato l albero di trasmissione; noi non sapevamo neanche che cosa le vibrazioni potevano far ripetere il guasto. fosse. Alcuni bambini però si muovevano apposta sperando Per colpa del guasto siamo stati fermi una mezz ora. di far staccare i bulloni un altra volta, in modo da Il conducente telefonò per chiedere che un altro pullmino ci venisse a prendere, poi scese con degli at- aspettava per interrogarci in scienze. ritardare l arrivo a scuola dove il maestro Vittorio ci trezzi in mano e si sdraiò sotto il mezzo; quindi si Sfortunatamente non si staccò più niente e arrivammo a scuola puntualissimi. mise a cercare lungo la strada i quattro bulloni che erano saltati via. Intanto noi ci agitavamo, qualcuno gridava Aiuto, aiuto!. Allora la maestra Giovanna ha avuto l idea di farci raccontare delle barzellette per passarci il tempo, ma non facevano molto ridere. All improvviso si sentì un gran fracasso: l albero di trasmissione ci aveva detto ciao ciao... Pagina 8 Il Corriere di Via Pioppa 100

Gioca con noi Classe terza Durante alcuni pomeriggi d autunno inoltrato abbiamo giocato, quasi come Arcimboldo, con immagini, parole, prodotti di una stagione ricca di frutti e verdure nati dalla terra. Ed ecco i nostri capolavori. Il bottegaio e suo figlio Il signor Panciaunta Il signor Testa d?uovo Prova a dare un nome a quelli qui sotto Il signor Panciagrossa L intonatissima Miss Il Formaggioso Il Corriere di Via Pioppa 100 Pagina 9

UNA BELLA MOSTRA Classe terza Sabato 30 novembre c eravamo tutti a scuola e tutti noi di terza siamo partiti in autobus, il numero 9, per andare in città a vedere la mostra IL RICAMO E LE SCIENZE NELLE MANI e a fare un laboratorio con aghi, fili colorati e stoffe. A piedi siamo passati davanti al castello e al duomo e abbiamo visto in piazza i preparativi per la festa del Natale. Il cotone si può tagliare solo quando la pianta è secca. COTONE La nostra meta era Casa di Stella dell Assassino: questo nome ci ha molto incuriosito e abbiamo pensato in tanti Perché mai si chiamerà così?. Quando siamo entrati eravamo emozionatissimi. Abbiamo visto delle armature, le spade, delle coppe e manichini con i vestiti del Palio di Ferrara. Siamo poi andati su per le scale e al piano di sopra abbiamo visto subito una tavola lunga, così lunga che qualcuno di noi l ha chiamata tavola medioevale, con sopra stoffe, tessuti bellissimi, colorati, ricamati. Elisabetta e Margherita, le nostre guide, ci hanno chiesto Ma cosa c entra la scienza con il ricamo, direte?. E così ci hanno spiegato che i tessuti sono di origine vegetale o animale. C è il cotone, la canapa, il lino che sono fatti con piante, ma anche la seta che è fatta dalla bava del baco di una farfalla. Ci hanno fatto toccare il fiore che produce il cotone: era molto morbido e aveva dei semi grossi e duri. Ci hanno fatto toccare quei quattro tessuti, e ogni pezzo di stoffa aveva per noi una sensazione diversa: la seta è morbida, delicata, setosa!, la canapa è dura, grossa, rigida. La stoffa è fatta di : LINO trama ( fili orizzontali con la navetta ) ordito ( fili verticali ). BACO DA SETA Per saperne di più: la struttura del tessuto Il tessuto si forma dall intreccio dei fili. I fili verticali dell ordito, disposti paralleli e tesi sul telaio, si intrecciano con quelli orizzontali della trama. Il diverso modo di intrecciarsi dei fili costituisce l armatura del tessuto. Pagina 10 Il Corriere di Via Pioppa 100

IMPARIAMO A RICAMARE C la ss e te rz a Ci hanno fatto vedere come si usa il telaio con un pedale e quello piccolo fatto da due cerchi: esistono molti tipi di telaio. L IMPREVISTO Al ritorno abbiamo preso l autobus ad un orario sbagliato e così al capolinea durante l attesa abbiamo intervistato l autista. Ti piace il tuo lavoro? Quanti chilometri all ora fa un autobus? Io da grande farò l autista. Che patente occorre per guidare un bus? Per ricamare prima bisogna fare un disegno, poi usare la carta carbone e solo alla fine del progetto si ricama con l ago e fili colorati stando attenti: in un centimetro quadrato ci sono 16 fili di trama e 16 di ordito, questo serve per calcolare lo spazio del disegno e poi del ricamo. La patente D. Allora per guidare un auto? E per guidare un camion? Ci vai in autostrada con questo autobus? C eravamo solo noi e così l autobus era fermo, con il motore spento. Noi abbiamo giocato a guidare con il volante, ad aprire e chiudere le porte, a facciamo finta che Eravamo autisti e passeggeri... Al rientro a scuola abbiamo chiesto alla maestra: Quando faremo la prossima uscita?. RICERCA A SCUOLA A Casa di Stella dell Assassino non c era nessun assassino. E allora? Perché poi si chiama così? Dopo aver fatto merenda ci hanno fatto vedere come si ricama e qualcuno di noi ha subito pensato al peggio, ma quando ci si abitua non è difficile: bisognava andare con l ago in un buchino e uscire dall altro. Abbiamo fatto una indagine storica e abbiamo scoperto che nel 1500 abitava a Ferrara Stella de Tolomei, figlia di Giovanni de Tolomei. I Tolomei erano una famiglia di Assisi che era venuta ad abitare a Ferrara. Tutti quelli che conoscevano Stella, la chiamavano figlia dell Assisino. Abbiamo imparato a cucire e ci siamo divertiti un sacco! Ma poi con il tempo la parola, a forza di dirlo in dialetto, è stata trasformata in Assassino. ASSISINO ASSASSINO Il Corriere di Via Pioppa 100 Pagina 11

La nostra festa di Natale sul palco del Centro Il Melo Grazie al Centro Sociale Il Melo, che ancora una volta ci ha concesso l uso della Sala Aurora, abbiamo potuto festeggiare il Natale con le nostre famiglie, presentando le nostre esibizioni all insegna della semplicità e dell amicizia. Il tutto sottolineato dalle note dei nostri flauti e delle nostre chitarre. Sala piena e tanti applausi. Ospiti d onore i bambini della Scuola dell Infanzia Le Margherite. ARTICOLO PUBBLICATO DA ESTENSE.COM Pagina 12 Il Corriere di Via Pioppa 100

Recita di Natale Intervista ai bambini di II Classe seconda A me è piaciuto lo spettacolo di burattini dei bambini di quinta. Noi abbiamo suonato il flauto. Anche a me son piaciuti i burattini, perché mi facevano ridere come le renne con gli occhiali A me è piaciuto guardare i burattini perché facevano la guerra Che ridere quando un burattino sbatteva la testa contro una molletta, mentre un bambino suonava la chitarra e un altro il flauto A me è piaciuto alla fine quando abbiamo cantato: prima, seconda, terza, quarta e quinta insieme. I burattini si davano le botte e si lanciavano anche le castagne Mi è piaciuto quando abbiamo fatto gli auguri in inglese e in altre lingue A me è piaciuto lo spettacolino di quarta, perché c erano tante renne e quella che li guidava aveva perso la vista, ma poi Babbo Natale gli ha regalato un paio di occhiali Tra i burattini c era un indiano che diceva sempre aug!! La renna Matilde invece mi è piaciuta perché quando il narratore parlava Matilde apriva le braccia e poi le chiudeva e le riapriva: era molto buffa. I folletti buoni e quello cattivo facevano ridere Il Corriere di Via Pioppa 100 Pagina 13