La Collezione di funghi del Liceo T. L. Caro di Sarno (SA) Emmanuelee Roca e Maria Rosaria Langella Il recupero del patrimonio museale scientifico-naturalistico della sede del Liceo Classico Tito Lucrezio Caro, avviato volontariamente dai professori Maria Rosaria Langella ed Emmanuele e Roca (docenti di Scienze Naturali) e dal Prof. Eduardo Ascolese (docente di Matematica e Fisica) nonché dal Sig. Domenico Falanga (assistente tecnico) e dal Sig. Domenico Vastola (assistentee tecnico in pensione), insieme a vari alunni di alcune classi del Liceo, ha portato alla luce la particolare collezione di funghi presentata nel seguito. Il materialee risulta provenire dalla antica sede del Liceo Classico ubicata al terzo piano dello storicoo edificio della Scuola Elementare Edmondoo De Amicis, nei pressi della Stazione Ferroviaria della Circumvesuviana di Sarno. Occorre ricordare che a Sarno il Liceo-Ginnasio sorse nel 1943, come sedee staccata del Liceo di Nocera Inferiore (SA), e solo nel 1947 divenne sede autonoma. L ubicazione al terzo piano della De Amicis avvennee solo successivamentee alla sopra-elevazione in origine da due soli di un ulteriore piano sull edificio primordiale della scuola elementare, costituito piani. La scuola elementare Edmondo De Amicis. Nel 2006, dopo oltre 25 anni dal sisma dell Irpinia (23 novembre 1980) e dopoo otto anni dall alluvione di Sarno (5 maggio 1998) che causò il catastrofico movimento franoso della frazione Episcopio, la scuola venne dichiarata inagibile; per tale motivo il Liceo fu trasferito in altra sede. A seguito dell obbligato repentino trasferimento della sede, il materiale didattico - laboratoriale e quello museale, vero gioiello e vanto della scuola e di tutto il popolo sarnese, nonché orgoglio degli stessi operatori scolastici che, all epoca della fondazione del Liceo-Ginnasio, si erano volontariamente tassati per dotarsi di strumenti e materiali didattici all avanguardia per l epoca, venne necessariamente trasportato ed ammassato nei locali dell attuale sedee del Liceo Classico. La collezione naturalistica dei funghi, di cui al presente contributo, giaceva in un armadietto postoo di fronte all ingresso della cosiddetta Biblioteca ed era ammassata insieme ad altro materiale, senza un apparente criterio di catalogazione scientifica, risultando in tal modoo poco fruibile da parte degli utenti della scuola. Si tratta di una collezione di modelli anatomici realizzati dalla Antonio Vallardi di Milano ed inventariata al N. 279, con esemplari in gesso opportunamente dipinti, distinta in due differentii raccolte, una relativaa ai funghi mangerecci e l altra a quelli velenosi e ciascuna costituita da 9 esemplari. 1
Numero di inventario della collezione di funghi (N. 279). La raccolta degli esemplari di funghi mangerecci. 2
La raccolta degli esemplari di funghi velenosi e tossici. 3
Gli esemplari di funghi mangerecci sono illustrati nel seguito. Boletus edulis Bull. Porcino Leccinum scabrum (Bull.) Gray Porcinello Amanita caesarea (Scop.) Pers. Ovolo buono Volozza d uovo 4
Agaricus campestris L. Psalliota campestre Prataiolo Pratella Cantharellus cibarius Fr. Gallinaccio - Galletto Finferlo Russula virescens (Schaeff.) Fr. Colombina verde Verdone Morchella esculenta L. e Morchella conica Pers. Spugnola ascomicete 5
Lactarius deliciosus (L.) Gray Lattarolo sanguigno Bovista nigrescens Pers. e Bovista plumbea Pers. Vescia di lupo (commestibile solo da giovane) 6
I modelli degli esemplari dei funghi velenosi e tossici sono raffigurati nel seguito. Amanita phalloides (Fr.) Link Amanita verna (Bull.) Lam. Amanita muscaria (L.) Lam. Ovolo malefico Gyromitra esculenta (Pers.) Fr. Falsa spugnola 7
ascomicete Boletus satanas Lenz Sassone Porcino malefico Russula emetica (Schaeff.) Pers. Colombina rossa Lactarius torminosus (Schaeff.) Pers. Lattaruolo falso Calocera viscosa (Pers.) Fr. (sembra un fuoco con le fiammelle che si agitano nel vento) 8
Entoloma lividum (Bull.) Quél. Agarico livido La presenza di una collezione di funghi testimonia quanto la gente di Sarno fosse legata alla natura ed all agricoltura e come la questione funghi o l andar per funghi rappresentasse argomento di interesse; non si spiegherebbe altrimenti la presenza di tali sussidi didattici nella scuola. Ė opportuno evidenziare come le collezioni scientifiche, ancor più quelle antiche, costituiscano cose di scienza ovvero strumenti e modelli che proprio nella loro materialità - per quanto semplice o sofisticata - favoriscono la diffusione della cultura e della conoscenza scientifica e la conservazione della memoria storica di quanti nel passato hanno avuto a cuore lo sviluppo di una didattica del reale, adeguata ai tempi e al contesto. Per una più approfondita conoscenza dei funghi si consulti il testo I funghi della Campania liberamente disponibile sul web e scaricabile al link della Regione Campania Assessorato Agricoltura < http://www.agricoltura.regione.campania.it/pubblicazioni/funghi_campania.html >. 9