Un acquario per ciclidi nani (e non solo..) Inviato da Roberto Posarelli Acquariforum Gli studiosi che scoprono le specie di ciclidi nani sia Sudamericani che Africani, ci descrivono i loro luoghi di ritrovamento più o meno così: "Acqua color del Tè, molto limpida, fondo di sabbia con un tappeto di foglie morte dove i pesci si rifugiano nei momenti di pericolo, piante acquatiche non presenti". A molti sarà venuto in mente di ricreare un biotopo simile, ed io sono uno di quelli. Venti anni fa quando cominciai la mia avventura con questo hobby i mezzi messi a disposizione dalle industrie non erano davvero quelli di oggi, e l'arte di arrangiarsi faceva la differenza, inoltre la mia passione per ricercare oggetti di arredamento, da me trovati in natura, mi ha sempre portato ad escursioni in campagna e nel bosco, e visto che alla fine tutti ci stanchiamo di arredare gli acquari con gli oggetti, diciamo, "standardizzati", con cui vediamo arredate mille vasche, può dare lo stimolo per farci un acquario davvero unico, inoltre, tutto questo a due aspetti positivi, un costo bassissimo e un risultato ottico davvero sorprendente, che fa da cornice alla caratteristica livrea dei ciclidi nani che raramente è fatta di colori ben definiti, ma è quasi sempre ricca di cangianti giochi di colore, con squame brillanti come metallo lucido. Infatti questo tipo di arredamento dal colore così neutro e piacevole, riesce a valorizzare il colore dei pesci in maniera eccezionale e di riscontro, i ciclidi nani, accentuano i loro colori grazie all'ambiente più scuro a loro più favorevole. Provate ad osservare il conosciutissimo Papiliochromis ramirezi in un acquario con un classico arredamento ricco di piante e poi in una vasca arredata così e non vi sembrerà neppure lo stesso pesce. Oggi più che mai, in un era dove gli acquari sono per così dire "standardizzati" il ritorno alle origini è quantomai gratificante (ed anche rilassante), quindi "al lavoro" :-). Passiamo ora alla prima parte della nostra realizzazione, dove procurarsi i materiali: L'acquario Una vasca da 60-80 litri, senza filtro (il filtro lo personalizzeremo noi) con coperchio e posto per una lampada può gia bastare per allevare e riprodurre una coppia di ciclidi nani e tenere alcuni pesciolini che servano da "fattore nemico". Sassi e sabbia Cominciamo col dire che in natura possiamo trovare i sassi di ogni tipo e soprattutto della forma e grandezza che abbiamo in mente per arredare la nostra vasca, e questo non è poco, ma dobbiamo seguire alcune regole, infatti non tutti i sassi vanno bene e per il nostro uso ci occorreranno sassi "non calcarei". Io consiglio di andare alla ricerca portandoci dietro una bottiglietta di "acido muriatico", infatti i sassi calcarei che verranno a contatto con questo acido "friggeranno" creando una schiuma, mentre su quelli non calcarei l'acido scivolerà come acqua. Bastano poche gocce per verificare se un sasso è calcareo o meno, non ci versate sopra un quarto di boccetta. Il sasso va comunque spolverato e pulito quanto possibile prima di fare la prova. Ardesia
Sabbia rossa Sasso bianco non calcareo Sassi nel bosco Ci sono inoltre casi dove il sasso risulti calcareo pur non essendolo, questo si verifica se il sasso è stato preso vicino o direttamente in un corso d'acqua, infatti l'acqua che si asciuga sopra il sasso nei periodi di secca può lasciare uno spesso strato di calcare su di esso, questo si riconosce dal colore bianchiccio opaco che lascia sopra il sasso. Nel caso ci venisse il dubbio di questa possibilità ci sono due sistemi per avere la certezza, o facciamo cadere l'acido su un punto preciso a più riprese o, se ci è possibile, rompiamo un piccolo bordo del sasso e facciamo cadere l'acido al suo interno. Ricordiamoci che l'acido Muriatico è molto pericoloso a contatto con la pelle... Per la sabbia adottiamo lo stesso sistema per scoprire la sua natura calcarea o meno. La stessa andrebbe ricercata di granulometria molto fine e possibilmente presa in un fiume, dove la corrente millenaria ha provveduto ad eliminare i suoi spigoli ed a renderla non tagliente. La sabbia fine ci preserverà dai pericoli causati dal forte numero di batteri che si instaurano nel materiale di fondo, e di cui alcuni avanotti (come quelli di Pelvicachromis) sono molto sensibili, inoltre i nostri pesci ameranno infilarci la testa in cerca di cibo e masticarla un pò per poi risputarla con grande soddisfazione. Sabbia marrone Sabbia rossa Visto che per il nostro acquario non ne servirà uno strato altissimo non fate la fatica di portarvene a casa troppi secchi. La sabbia, inoltre, dovrà essere lavata in maniera molto accurata, e se presa da un fiume non in secca, tenuta a bagno
con acqua e Varichina, quindi risciacquata, per scongiurare l'eventualità di immettere in acquario dei parassiti. Legni e foglie Legni e foglie secche sono semplicissimi da trovare, io tra le foglie, preferisco quelle di Quercia o affini come di Leccio e di Sughera, sono foglie molto spesse e si mantengono bene, quelle di Castagno si consumano prima ma sono più grandi e servono meglio come rifugio ai pesci. Prima di inserirle in vasca si tengono a bagno per 1 giorno in un secchio e le laviamo bene, poi ne stendiamo un pò sul fondo della vasca). Non ho mai fatto prove con altri tipi di foglie o legni e non conosco tutti quelli che possono andare bene, le conifere per esempio (come gli abeti) sono velenosi a meno di non usare trattamenti particolari... non andranno inoltre presi da piante situate vicino alle strade o a campi dove si usino dei concimi. Alcune funzioni delle foglie in un acquario per piccoli ciclidi: 1) acidificano l'acqua 2) le foglie e i rametti di Quercia contengono molte sostanze gradite ai pesci... una delle capacità di queste sostanze è di stimolare i pesci alla riproduzione. 3) rendono all'acquario un aspetto naturale gradito sia da noi che dai pesci. 4) creano anfratti graditi ai pesci... i piccoli ciclidi si sentono sempre protetti e sicuri(avendo a disposizione una miriade di nascondigli) e rimangono più volentieri anche allo scoperto. 5) Il colore scuro delle foglie fa risaltare molto di più i colori dei pesci Le foglie e i rametti durante il lavaggio I legni devono essere gia stati tagliati da un pò, e il loro colore biancastro dimostrerà che la loro linfa è stata ormai consumata, una volta rimessi in vasca riprenderanno parte della loro colorazione, vanno tenuti a bagno per un pò fino a che non smettano di galleggiare. Un bel "ciocco" con dei monconi di radice sarà nella nostra vasca un particolare di grande effetto. Per questo tipo di acquari non uso legni presi dalla spiaggia e quindi completamente asciugati dal sale perchè risultano di colore eccessivamente chiaro.
La luce Personalmente in questo tipo di acquari preferisco una lampada a luce fredda, di solito metto luci che raggiungono una temperatura di colore molto alta, come ltriton, Acquastar ecc, essendo infatti l'acqua già un pò "colorata" rischieremo di far apparire all'occhio il nostro acquario eccessivamente giallo, perdendo di conseguenza ogni particolare azzurro-blu dei nostri pesci. Le piante dimostrano comunque una buona crescita. Inoltre va detto che i ciclidi nani mostrano i loro colori più belli sotto un illuminazione non particolarmente intensa, ma se possedete una vasca molto alta o se la vostra lampada non vi sembra che faccia abbastanza luce potete aggiungervi un riflettore. Se non sapete come si costruisce un riflettore consultate l'articolo su come costruirne uno. L'acqua Sia per l'allevamento sia per la riproduzione dei nostri ciclidi (a parte alcuni del gruppo cacatuoides, borelli e pochi altri) avremo bisogno di acqua tenera e acida, alcuni possiedono un impianto con apposite resine per fare questo, agli altri consiglio (prima di andarla a comprare nei negozi di acquariofilia) di controllare le varie fontanelle che si trovano nelle periferie della città (o se li avete vicino, dei paesi). Io per esempio vado a prenderela da una fontanella in periferia dove arriva l'acqua di un altro acquedotto, la suddetta ha caratteristiche per il mio uso eccezionali, infatti misura 1 Gh, 1 KH, e PH 6,8. La mischio con un pò di acqua di rubinetto per farle raggiungere i 3 KH, le foglie e la torba pensano poi a riportarla a valori di acidità desiderati (6,2-6,4). Il filtro Per il filtraggio nelle mie vasche dove allevo e riproduco i ciclidi nani uso un semplice filtro a cartuccia esterna (tipo Tetra brillant filter) ma invece di farlo funzionare con un aereatore, sistemo in alto sul tubo di uscita una piccola pompa che regolo con una uscita d'acqua non troppo forte. Questo fa si che gli avanotti non siano accidentalmente aspirati dal filtro come spesso succede nei filtri tradizionali.
Di Roberto Posarelli (01-07-2002)