PIANO DI MANUTENZIONE RELATIVO ALLE STRUTTURE (DM 14 gennaio 2008)

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Transcript:

PIANO DI MANUTENZIONE RELATIVO ALLE STRUTTURE (DM 14 gennaio 2008) Comune di Cento Provincia di Ferrara Ing. Fabio Cristalli Non necessario dell'opera indirizzo Via Maestra Grande committente Comune di Cento ( FE) progettista direttore dei lavori impresa Opere di restauro e riparazione post sisma del Cimitero di XII Morelli Casalecchio di Reno, 05/29/14 Il committente Il progettista Comune di Cento ( FE) Casalecchio di Reno (BO)

PREMESSA Il piano di manutenzione delle strutture è il documento complementare al progetto strutturale che ne prevede, pianifica e programma tenendo conto degli elaborati progettuali esecutivi dell'intera opera l'attività di manutenzione, al fine di mantenerne nel tempo la funzionalità, le caratteristiche di qualità l'efficienza ed il valore economico. I manuali d'uso e di manutenzione rappresentano gli strumenti con cui l' si rapporta con l'immobile: direttamente utilizzandolo evitando comportamenti anomali che possano danneggiarne o comprometterne la durabilità e le caratteristiche; attraverso i manutentori che utilizzeranno così metodologie più confacenti ad una gestione che coniughi economicità e durabilità del bene. A tal fine, i manuali definiscono le procedure di raccolta e di registrazione dell'informazione nonché le azioni necessarie per impostare il piano di manutenzione e per organizzare in modo efficiente, sia sul piano tecnico che su quello economico, il servizio di manutenzione. Il manuale d'uso mette a punto una metodica di ispezione dei manufatti che individua sulla base dei requisiti fissati dal progettista in fase di redazione del progetto, la serie di guasti che possono influenzare la durabilità del bene e per i quali, un intervento manutentivo potrebbe rappresentare allungamento della vita utile e mantenimento del valore patrimoniale. Il manuale di manutenzione invece rappresenta lo strumento con cui l'esperto si rapporta con il bene in fase di gestione Ing. di Fabio un contratto Cristalli di manutenzione programmata. Il programma infine è lo strumento con cui, chi ha il compito di gestire il bene, riesce a programmare le attività in riferimento alla previsione del complesso di interventi inerenti la manutenzione di cui si presumono la frequenza, gli indici di costo orientativi e le strategie di attuazione nel medio e nel lungo periodo. Il piano di manutenzione è organizzato nei tre strumenti individuati dall'art. 40 del regolamento LLPP ovvero: a) il manuale d'uso; b) il manuale di manutenzione; Non necessario c) il programma di manutenzione; c1) il sottoprogramma delle prestazioni, che prende in considerazione, per classe di requisito, le prestazioni fornite dal bene e dalle sue parti nel corso del suo ciclo di vita; c2) il sottoprogramma dei controlli, che definisce il programma delle verifiche e dei controlli al fine di rilevare il livello prestazionale (qualitativo e quantitativo) nei successivi momenti della vita del bene, individuando la dinamica della caduta delle prestazioni aventi come estremi il valore di collaudo e quello minimo di norma; c3) il sottoprogramma degli interventi di manutenzione, che riporta in ordine temporale i differenti interventi di manutenzione, al fine di fornire le informazioni per una corretta conservazione del bene. Tali strumenti devono consentire di raggiungere, in accordo con quanto previsti dalla norma UNI 10874 Criteri di stesura dei manuali d'uso e di manutenzione almeno i seguenti obiettivi, raggruppati in base alla loro natura: 1) Obiettivi tecnico - funzionali: - istituire un sistema di raccolta delle "informazioni di base" e di aggiornamento con le "informazioni di ritorno" a seguito degli interventi, che consenta, attraverso l'implementazione e il costante aggiornamento del "sistema informativo", di conoscere e manutenere correttamente l'immobile e le sue parti; - consentire l'individuazione delle strategie di manutenzione più adeguate in relazione alle caratteristiche del bene immobile ed alla più generale politica di gestione del patrimonio immobiliare; - istruire gli operatori tecnici sugli interventi di ispezione e manutenzione da eseguire, favorendo la corretta ed efficiente esecuzione degli interventi; - istruire gli utenti sul corretto uso dell'immobile e delle sue parti, su eventuali interventi di piccola manutenzione che possono eseguire direttamente; sulla corretta interpretazione degli indicatori di uno stato di guasto o di malfunzionamento e sulle procedure per la sua segnalazione alle competenti strutture di manutenzione; - definire le istruzioni e le procedure per controllare la qualità del servizio di manutenzione. 2) Obiettivi economici: - ottimizzare l'utilizzo del bene immobile e prolungarne il ciclo di vita con l'effettuazione d'interventi manutentivi mirati; - conseguire il risparmio di gestione sia con il contenimento dei consumi energetici o di altra natura, sia con la riduzione dei guasti e del tempo di non utilizzazione del bene immobile; - consentire la pianificazione e l'organizzazione più efficiente ed economica del servizio di manutenzione. Il presente Piano di manutenzione riguardante le strutture previsto dalle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14 gennaio 2008 e dalla relativa Circolare Esplicativa 2 febbraio 2009, 617). è redatto seguendo le indicazioni contenute sull'articolo 40 del D.P.R. 554/99. Casalecchio di Reno (BO)

Tipologia Opere di restauro e riparazione post sisma del Cimitero di XII Morelli Destinazione d'uso misto indirizzo via Maestra Grande Soggetti qualifica cognome nome committente Comune di Cento ( FE) progettista responsabile del procedimento Arch. Beatrice Contri direttore lavori progettista strutture collaudatore Non necessario ditta appaltatrice Concessione Collaudo statico Deposito pratica Descrizione opera Trattasi di opere di restauro e riparazione post sisma, di un edificio attualmente consacrato e adibito a funzioni religiose e civili di inumazione. Livelli e superfici denominazione UM valore Sedime cimitero mq 5077 Totale 5077 mq Casalecchio di Reno (BO)

Strutture presenti Fondazioni Plinti di fondazione con bicchiere su pali in opera senza bicchiere dirette prefabbricati Travi di fondazione Platee di fondazione su pali su pali dirette dirette Strutture verticali Pilastri in CA Setti in CA Colonne in acciaio Pilastri in legno Pareti in muratura portante Tavolati interni in opera intonacate interne prefabbricati faccia-vista esterne Strutture orizzontali Tavole allegate al progetto Travi in CA Travi in CAP Travi in legno Travi in acciaio Solaio Scale laterocemento acciaio legno CAP CA acciaio legno TAV. 1 Rilievo dello stato di fatto - Piante 2 Rilievo dello stato di fatto - Prospetti e sezioni 3 Rilievo delle lesioni e del degrado - Piante 4 Rilievo delle lesioni e del degrado - Prospetti e sezioni 5 Progetto - Piante 6 Progetto - Prospetti, sezioni e particolari costruttivi Casalecchio di Reno (BO)

ELEMENTO Pareti in muratura 17 portante intonacate TECNICO Strutture verticali portanti realizzate in mattoni e malta con finitura di intonaco. modalità uso Trasferire le sollecitazioni statiche e sismiche trasmesse dai piani della sovrastruttura al piano di fondazione. anomalie possibili Degradazione 7chimico-fisica guasti controlli Modificazione che implica un peggioramento. Indurimento, variazione della rugosità superficiale, fessurizzazione e scorrimenti plastici permanenti con conseguenti distacchi. cause intervento Esposizione prolungata ai raggi ultravioletti. Salti termici (cicli di gelo e disgelo ). Errata valutazione dell'idoneità del materiale al contesto climatico. Rifacimento parziale o totale del manto. periodicità dei controlli Strutturale 2 Verifica di integrità. frequenza quando occorre interventi Ripristino 2 Ripristino di parti mancanti o eliminate per ricostruzione dell'integrità dell'elemento. 0 frequenza quando occorre Casalecchio di Reno

ELEMENTO Pareti in muratura 17 portante intonacate TECNICO Strutture verticali portanti realizzate in mattoni e malta con finitura di intonaco. modalità uso Trasferire le sollecitazioni statiche e sismiche trasmesse dai piani della sovrastruttura al piano di fondazione. anomalie possibili Alterazione finitura 11 superficiale guasti controlli Variazione del livello qualitativo della finitura superficiale. Incremento della porosità e rugosità della superficie, variazione cromatica, aspetto degradato. cause intervento Condizioni termo igrometriche interne non salubri, assenza di adeguato trattamento protettivo, polvere. Trattamento superficiale con prodotti silossanici. periodicità dei controlli Verifica 4 Controllo dell'integrità degli elementi, dell'efficacia di giunzioni e della solidarizzazione tra gli elementi. frequenza quando occorre interventi Sostituzione 4 Rinnovi dell'elemento (manto, strato, rivestimento ) 0 frequenza quando occorre Casalecchio di Reno

ELEMENTO Travi in CA 23 TECNICO Strutture orizzontali o inclinate che trasferiscono i carichi dei solai a pilastri o pareti modalità uso Trasferire le sollecitazioni statiche e sismiche trasmesse dai piani della sovrastruttura al piano di fondazione. Gli elementi non devono eseere manomessi in alcun modo pena la loro stabilità. E' vietata l'apertura di fori di qualsiasi genere se non predisposte direttamente in stabilimento. anomalie possibili Distacco superficie 6 guasti controlli Formazione di bolle dovute al distacco di uno strato dal supporto. Avallamenti della guaina che ostacolano lo smaltimento delle acque. cause Fissaggio della guaina inefficiente, scorrimenti plastici. intervento Ripristino fissaggio della guaina. periodicità dei controlli Strutturale 2 Verifica di integrità. frequenza quando occorre interventi Tinteggiatura 5 Rinnovo finitura protettiva. 0 frequenza quando occorre Casalecchio di Reno

ELEMENTO Pilastri in CA12 TECNICO Strutture verticali portanti con rapporto tra i lati inferiore a 3. modalità uso Trasferire le sollecitazioni statiche e sismiche trasmesse dai piani della sovrastruttura al piano di fondazione. anomalie possibili Alterazione finitura 11 superficiale guasti controlli Variazione del livello qualitativo della finitura superficiale. Incremento della porosità e rugosità della superficie, variazione cromatica, aspetto degradato. cause intervento Condizioni termo igrometriche interne non salubri, assenza di adeguato trattamento protettivo, polvere. Trattamento superficiale con prodotti silossanici. periodicità dei controlli Visiva 1 Valutazione visiva per determinare presenza e dimensioni di anomalie. frequenza sei mesi interventi Ripristino 2 Ripristino di parti mancanti o eliminate per ricostruzione dell'integrità dell'elemento. 0 frequenza quando occorre Casalecchio di Reno

ELEMENTO Solai in laterocemento 28 TECNICO Strutture piane orizzontali realizzate con pignatte e travetti che trasferiscono i carichi alla struttura. modalità uso Trasferire i carichi di esercizio alle strutture verticali. Evitare di far cadere sulle pavimentazioni oggetti pesanti od appuntiti, non versare sostanze corrosive. anomalie possibili Umidità da infiltrazione 10 guasti Presenza più o meno accentuata di vapore acqueo. controlli cause intervento periodicità dei controlli Visiva 1 Chiazze di umidità sull'intradosso del solaio di copertura. Condensa. Variazione di microclima interno. Presenza di microrganismi o organismi (es. funghi, muffe, insetti, ecc.). Diminuzione della resistenza al calore dei locali. Distacco della guaina, usura sigillature giunti, evacuazione acque piovane insufficiente per scarsa pendenza del solaio e/o intasamento del discendente. Sigillatura dei giunti. Ripristino parziale o rinnovo totale del manto di copertura. Ripristino parziale o rinnovo totale tinteggiatura ed intonaco intradosso solaio. Ispezione tecnico specializzato. Valutazione visiva per determinare presenza e dimensioni di anomalie. frequenza sei mesi interventi Ripristino 2 Ripristino di parti mancanti o eliminate per ricostruzione dell'integrità dell'elemento. 0 frequenza quando occorre Casalecchio di Reno