Piano di Manutenzione
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- Cornelia Vanessa Micheli
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2 DESCRIZIONE DELL'OPERA: OPERE COMPLEMENTARI AL NUOVO CENTRO DI RACCOLTA RIFIUTI DIFFERENZIATI IN FRAZIONE ARBIZZANO COMMITTENTE: Comune di Negrar Piano di Manutenzione (art. 38 del D.P.R. 207/2010) / /2014 Il progettista delle strutture
3 Piano di Manutenzione strutture Sommario Struttura del documento PREMESSA DATI IDENTIFICATIVI TITOLO OPERA E UBICAZIONE COMMITTENTE SOGGETTI INTERESSATI LINEA PUBBLICA ILLUMINAZIONE ELENCO DELLA LINEA PUBBLICA ILLUMINAZIONE MANUALE D'USO DELLE LINEA PUBBLICA ILLUMINAZIONE MANUALE DI MANUTENZIONE E PROGRAMMA DI MANUTENZIONE MANUTENZIONE ORDINARIA MANUTENZIONE STRAORDINARIA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA ELENCO ELABORATI
4 Piano di Manutenzione strutture Struttura del documento Il piano si compone delle seguenti sezioni principali: - Premessa - Dati identificativi del cantiere - Elenco strutture metalliche - Manuale d uso - Manuale di manutenzione - Sottoprogramma delle prestazioni - Sottoprogramma dei controlli - Sottoprogramma degli interventi di manutenzione - Programma di manutenzione - Allegati Rappresentazione grafica delle strutture in acciaio Elenco elaborati del progetto esecutivo delle strutture in acciaio 3
5 Piano di Manutenzione strutture 1. PREMESSA Premessa Il presente Piano di Manutenzione delle strutture è redatto ai sensi del D.M. 14 gennaio 2008 art Il piano di manutenzione delle strutture è il documento complementare al progetto strutturale che ne prevede, pianifica e programma tenendo conto degli elaborati progettuali esecutivi dell'intera opera l'attività di manutenzione, al fine di mantenerne nel tempo la funzionalità, le caratteristiche di qualità l'efficienza ed il valore economico. I manuali d'uso e di manutenzione rappresentano gli strumenti con cui l'utente si rapporta con l'immobile: - direttamente utilizzandolo evitando comportamenti anomali che possano danneggiarne o comprometterne la durabilità e le caratteristiche; - attraverso i manutentori che utilizzeranno così metodologie più confacenti ad una gestione che coniughi economicità e durabilità del bene. A tal fine i manuali definiscono le procedure di raccolta e di registrazione dell'informazione nonché le azioni necessarie per impostare il piano di manutenzione e per organizzare in modo efficiente, sia sul piano tecnico che su quello economico, il servizio di manutenzione. Il manuale d'uso mette a punto una metodica di ispezione dei manufatti che individua sulla base dei requisiti fissati dal progettista, in fase di redazione del progetto, la serie di guasti che possono influenzare la durabilità del bene e per i quali un intervento manutentivo potrebbe rappresentare allungamento della vita utile e mantenimento del valore patrimoniale. Il manuale di manutenzione, invece, rappresenta lo strumento con cui l'esperto si rapporta con il bene in fase di gestione di un contratto di manutenzione programmata. Il programma di manutenzione è lo strumento con cui, chi ha il compito di gestire il bene, riesce a programmare le attività in riferimento alla previsione del complesso di interventi inerenti la manutenzione di cui si presumono la frequenza, gli indici di costo orientativi e le strategie di attuazione nel medio e lungo periodo. Il piano di manutenzione è organizzato nei tre strumenti individuati dall'art. 40 del regolamento LLPP ovvero: - il manuale d'uso; - il manuale di manutenzione; - il programma di manutenzione: - il sottoprogramma delle prestazioni che prende in considerazione, per classe di requisito, le prestazioni fornite dal bene e dalle sue parti nel corso del suo ciclo di vita; - il sottoprogramma dei controlli che definisce il programma delle verifiche e dei controlli al fine di rilevare il livello prestazionale (qualitativo e quantitativo) nei successivi momenti della vita del bene, individuando la dinamica della caduta delle prestazioni aventi come estremi il valore di collaudo e quello minimo di norma; 4
6 Piano di Manutenzione strutture - il sottoprogramma degli interventi di manutenzione che riporta in ordine temporale i differenti interventi di manutenzione, al fine di fornire le informazioni per una corretta conservazione del bene. Tali strumenti devono consentire di raggiungere, in accordo con quanto previsti dalla norma UNI Criteri di stesura dei manuali d'uso e di manutenzione almeno i seguenti obiettivi, raggruppati in base alla loro natura: - Obiettivi tecnico funzionali: - istituire un sistema di raccolta delle "informazioni di base" e di aggiornamento con le "informazioni di ritorno" a seguito degli interventi che consenta, attraverso l'implementazione e il costante aggiornamento del "sistema informativo", di conoscere e mantenere correttamente l'immobile e le sue parti; - consentire l'individuazione delle strategie di manutenzione più adeguate in relazione alle caratteristiche del bene immobile ed alla più generale politica di gestione del patrimonio immobiliare; - istruire gli operatori tecnici sugli interventi di ispezione e manutenzione da eseguire, favorendo la corretta ed efficiente esecuzione degli interventi; - istruire gli utenti sul corretto uso dell'immobile e delle sue parti, su eventuali interventi di piccola manutenzione che possono eseguire direttamente, sulla corretta interpretazione degli indicatori di uno stato di guasto o di malfunzionamento e sulle procedure per la sua segnalazione alle competenti strutture di manutenzione; - definire le istruzioni e le procedure per controllare la qualità del servizio di manutenzione. - Obiettivi economici: - ottimizzare l'utilizzo del bene immobile e prolungarne il ciclo di vita con l'effettuazione d'interventi manutentivi mirati; - conseguire il risparmio di gestione sia con il contenimento dei consumi energetici o di altra natura, sia con la riduzione dei guasti e del tempo di non utilizzazione del bene immobile; - consentire la pianificazione e l'organizzazione più efficiente ed economica del servizio di manutenzione. 5
7 Piano di Manutenzione strutture 2. DATI IDENTIFICATIVI 2.1. TITOLO OPERA E UBICAZIONE DATI CANTIERE Oggetto Indirizzo Descrizione interventi REALIZZAZIONE DI OPERE COMPLEMENTARI AL NUOVO CENTRO DI RACCOLTA RIFIUTI DIFFERENZIATI IN FRAZIONE ARBIZZANO V. DEL LAVORO - FRAZIONE ARBIZZANO - NEGRAR (VR) LAVORI DI NUOVA COSTRUZIONE E SMONTAGGIO 2.2. COMMITTENTE COMMITTENTE DEI LAVORI Nominativo COMUNE DI NEGRAR Indirizzo PIAZZA VITTORIO EMANUELE II, 37 - NEGRAR (VR) Partita IVA Recapiti telefonici /PEC ecologia@comunenegrar.it 6
8 Piano di Manutenzione strutture 2.3. SOGGETTI INTERESSATI PROGETTISTA RESPONSABILE Nominativo Indirizzo Codice Fiscale Ingegnere Giorgio Valle-Studio progetto Leonardo Via Fratta, 19 - Fontaniva (PD) VLLGRG64L28L219X Partita IVA Recapiti telefonici cell Fax Mail/PEC info@studioprogettoleonardo.it giorgio.valle2@ingpec.eu DIRETTORE LAVORI Nominativo Indirizzo Codice Fiscale Ingegnere Giorgio Valle-Studio progetto Leonardo Via Fratta, 19 - Fontaniva (PD) VLLGRG64L28L219X Partita IVA Recapiti telefonici cell Fax Mail/PEC info@studioprogettoleonardo.it giorgio.valle2@ingpec.eu COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE Nominativo Indirizzo Codice Fiscale Ingegnere Giorgio Valle-Studio progetto Leonardo Via Fratta, 19 - Fontaniva (PD) VLLGRG64L28L219X Partita IVA Recapiti telefonici cell Fax Mail/PEC info@studioprogettoleonardo.it giorgio.valle2@ingpec.eu 7
9 3. LINEA PUBBLICA ILLUMINAZIONE L'impianto di illuminazione per esterni permette di creare condizioni di visibilità negli ambienti circostanti, in mancanza d'illuminazione naturale. L'impianto di illuminazione deve consentire, nel rispetto del risparmio energetico, un buon livello ed uniformità di illuminamento, limitazione dell'abbagliamento, direzionalità della luce, colore e resa della luce. L'impianto di illuminazione è costituito da uno o più corpi illuminanti sostenuti da pali, nel cui interno è alloggiata la sorgente di luce (armatura); il tutto sorretto da una struttura metallica idonea. L impianto di illuminazione del centro di raccolta in realizzazione è costituito da vari corpi illuminanti quali: - pali per illuminazione pubblica cilindrico in acciaio h=8.00 m con corpo illuminante tipo Ampera midi da 32 led 71 W; - pali per illuminazione pubblica cilindrico in acciaio h=7.00 m a due sbracci h=1 m, n. 2 corpi illuminanti Ampera midi da 32 led 71 W; - pali per illuminazione pubblica cilindrico in acciaio h=10.00 m con corpo illuminante tipo Ampera midi da 48 led 106 W; - pali per illuminazione pubblica cilindrico in acciaio h=5.00 m con corpo illuminante tipo Ampera mini da 16 led 18 W ELENCO DELLA LINEA PUBBLICA ILLUMINAZIONE - pali; - strutture per corpi illuminanti; - corpo illuminante; - cavo tipo fg7or/4-1kv d isez. 3 g 2.5 mmq MANUALE D'USO DELLE LINEA PUBBLICA ILLUMINAZIONE - Descrizione: Insieme di apparecchiature, congegni, strutture che permettono la produzione, il trasporto, la distribuzione e l'utilizzo dell'energia elettrica. Gli impianti elettrici devono essere conformi alla legge n.186 del 1 marzo 1968, alla legge 626 del 1996 e al D.L. 277 del Gli impianti elettrici eseguiti secondo le Norme CEI sono conformi alla legge 186/68. Gli impianti elettrici devono assicurare la sicurezza nei luoghi di lavoro e altri ambienti, contro possibili pericoli derivanti dall'errato utilizzo, mancata manutenzione ed errata esecuzione; tutti gli impianti elettrici devono rispettare le componenti tecnico-impiantistiche previste dalla Legge 46 del 1990 e successivo regolamento di attuazione. - Collocazione: Si riporta alle tavole del progetto esecutivo - Modalità d uso: Tutti i componenti elettrici di un impianto di illuminazione esterna, devono essere muniti di marcature CE, obbligatoria dal 1 gennaio 1997; nel caso di componenti che possono emettere disturbi, come le lampade a scarica, deve essere certificata la compatibilità elettromagnetica. Per la protezione dai contatti indiretti, per questi impianti possono essere utilizzati due tipi di apparecchi: apparecchi in classe I, provvisti di isolamento funzionale in tutte le loro parti e muniti di morsetto di terra - apparecchi in classe II, dotati di isolamento 8
10 speciale e senza morsetto di terra Tutti i corpi illuminanti devono avere, riportate nella marcatura, tutti i dati inerenti la tensione, la potenza, e la frequenza di esercizio. Per la protezione dai contatti diretti, deve essere ben specificato nelle caratteristiche dell'armatura il grado IP di protezione. Quale modalità d'uso corretta occorre che venga periodicamente verificato lo stato di conservazione del manufatto (palo, ecc.), verificando se sono presenti o meno lesioni sulle strutture in elevazione, riconducibili a fenomeni interessanti le fondazioni (rotazioni, cedimenti, ecc.), o altro indicatore dello stato di conservazione delle condizioni originarie dell'opera. - Rappresentazione grafica: si vedano i disegni esecutivi di cui agli allegati riportati nel capitolo 4 della presente. - Prestazioni: è opportuno che sia assicurata la qualità della progettazione, della fabbricazione e dell installazione dei materiali e componenti con riferimento a quanto indicato dalle norme e come certificato dalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti. Si possono controllare i componenti degli impianti di illuminazione procedendo ad un esame nonché misure eseguite secondo le norme CEI vigenti. Le dispersioni elettriche possono essere verificate controllando i collegamenti equipotenziali e di messa a terra dei componenti degli impianti mediante misurazioni di resistenza a terra. impianto di illuminazione devono essere facilmente modificati o regolati senza per questo smontare o disfare l'intero impianto. Gli elementi costituenti gli impianti di illuminazione devono essere idonei ad assicurare stabilità e resistenza all azione di sollecitazioni meccaniche in modo da garantirne durata e funzionalità nel tempo garantendo allo stesso tempo la sicurezza degli utenti. Palo: per illuminazione pubblica cilindrico in acciaio zincato a caldo secondo norme UNI, di classe seconda (non necessita di messa a terra); Corpo illuminante: realizzato in pressofusione di alluminio completo di corpo verniciato in polvere di poliestere MANUALE DI MANUTENZIONE E PROGRAMMA DI MANUTENZIONE L impianto dovrà essere sottoposto ad una manutenzione: - preventiva così come definito dalla norma UNI 8364 manutenzione rivolta a prevenire guasti, disservizi e riduzioni di efficienza e/o di funzionalità ; - ordinaria finalizzata a contenere il degrado normale d uso nonché a far fronte ad eventi accidentali che comportino la necessità di primi interventi, che comunque non modifichino la struttura essenziale dell impianto o la loro destinazione d uso, così come definita dall Art. 8 Manutenzione degli impianti del D.P.R 447/91, regolamento di attuazione della legge 46/90. La guida CEI 03 Legge 46/90 Guida per la compilazione della dichiarazione di conformità e relativi allegati riporta il testo del D.P.R. 447/91 con le seguenti note: - si tratta di interventi che non richiedono obbligatoriamente il ricorso ad imprese installatrici abilitate, ma che comunque devono essere effettuati da personale tecnicamente qualificato. Ad evitare responsabilità nello scegliere la persona idonea è pertanto consigliabile ricorrere ad imprese abilitate anche per la manutenzione ordinaria. - un esempio tipico di manutenzione ordinaria è rappresentato dalla sostituzione di piccole apparecchiature dell impianto, le cui avarie, usure, obsolescenze siano facilmente riconoscibili, con altre di caratteristiche equivalenti. La distinzione tra manutenzione ordinaria e straordinaria è in ogni caso una decisione che spetta all impresa installatrice; 9
11 - non è necessario rilasciare la dichiarazione di conformità per interventi di manutenzione ordinaria. Per quanto riguarda la periodicità della manutenzione, la Norma CEI 64-8 Capitolo 34, art riporta deve essere fatta una valutazione della frequenza e qualità della manutenzione che si può ragionevolmente prevedere nel corso della vita prevista dell impianto Quando esiste un autorità responsabile del funzionamento dell impianto, essa deve essere consultata MANUTENZIONE ORDINARIA Gli interventi di manutenzione consistono in: - La sostituzione delle lampade non più funzionanti, la sostituzione dei componenti facenti parte degli impianti di esercizio, che è necessario ricambiare per prevenire un guasto o ripristinare il servizio in modo che lo stesso continui a svolgersi con efficienza e sicurezza (fusibili, reattori, condensatori, cavi, portelli, ecc..); - Interventi per la riparazione di guasti, eliminazione di pericoli di qualsiasi genere che possono derivare dagli impianti o dai singoli componenti che ne fanno parte. Gli interventi sopra descritti dovranno essere eseguiti in caso di guasti causati da normale usura o invecchiamento, per cause accidentali, per danni causati da terzi, per danni provocati da agenti atmosferici, escluso le calamità naturali. In caso di segnalazione di pericolo, l intervento dovrà essere immediato, sia in giorno feriale che festivo, nessuno escluso, ventiquattro ore su ventiquattro MANUTENZIONE STRAORDINARIA Per manutenzione straordinaria si intendono tutti gli interventi con rinnovo o sostituzione di parte dell impianto atti al miglioramento delle prestazioni e/o dell affidabilità. Si considerano interventi di manutenzione straordinaria le seguenti opere: - Le prestazioni contingenti richieste dall Amministrazione comunale; - Il potenziamento dell illuminazione ed il risparmio energetico da ottenere mediante la riqualificazione degli impianti e/o della tipologia delle lampade; - La riqualificazione degli apparecchi illuminanti necessaria ai fini della sicurezza. I lavori di manutenzione straordinaria sono valutati in base a un prezziario approvato dall Amministrazione comunale, dove sono riportati i prezzi unitari delle manodopera, dei noleggi e dei materiali e dei prezzi delle opere compiute di analisi prezzi facenti riferimento alle voci dei prezzi unitari. I lavori di potenziamento e di riqualificazione degli impianti dovranno essere programmati e concordati con l amministrazione comunale. Per quanto concerne il compito di progettazione ed esecuzione dei lavori di manutenzione straordinaria, deve prevedersi una redazione di progetti e conseguenti realizzazioni di impianti con caratteristiche e materiali che rispondano alle vigenti leggi e normative. 10
12 4. RAPPRESENTAZIONE GRAFICA fig.1 Design del corpo illuminante Ampera Midi fig.2 Pianta e sezione pali e corpo illuminante 11
13 5. ELENCO ELABORATI Per ogni eventuale necessità si rimanda alle tavole del progetto esecutivo delle strutture in acciaio, delle quali si riporta l elenco a seguire: - Tav. 3 Sottoservizi stato di fatto e di progetto illuminazione pubblica linea UTP; - Tav. 4 Studio illuminotecnico di progetto. 12
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