Il Software libero per una scuola libera Free software: etica, filosofia e territorio 1
Cos è il software? Definizione tecnica Insieme di istruzioni comprensibili all elaboratore che permettono lo svolgimento di un determinato compito; Il software non è un oggetto, ma un mezzo da cui sempre più dipendono le nostre vite, un prodotto culturale; Analogie: il software è come una ricetta di cucina; Il software, oggi, è tutelato dalla normativa sul diritto d autore. 2
Software libero: le origini Prima dell avvento dell informatica di massa (anni 60 e 70), la diffusione del software tra le comunità di ricercatori e sviluppatori avveniva in modo del tutto libero Nei primi anni 80 si affermò l idea del software proprietario Uso soggetto ad accordi di non-diffusione Copia non consentita Ambito ed entità dell utilizzo ristretti Nella maggior parte dei casi, non disponibilità del codice sorgente, con conseguente impossibilità di conoscere il funzionamento Impossibilità di effettuare e/o distribuire modifiche Ma qualcuno non ci stava... 3
Software libero: la filosofia Libero scambio dell informazione Condivisione di idee e risultati Uso del patrimonio comune di conoscenze per facilitare lo sviluppo Si tratta degli stessi principi a cui da sempre si rifà la comunità scientifica. Senza di essi non vi è progresso nella ricerca. Il software libero è essenzialmente software le cui modalità di sviluppo e d uso si ispirano ai suddetti principi. 4
Cosa è il software libero In sintesi possiamo dire che l'espressione "software libero" (free software) non ha niente a che vedere col prezzo del software ma si riferisce alla libertà dell'utente di: Eseguire Copiare Distribuire Studiare Cambiare Migliorare il software. 5
Le libertà Libertà di eseguire il programma, per qualsiasi scopo (libertà 0). Libertà di studiare come funziona il programma e adattarlo alle proprie necessità (libertà 1). L'accesso al codice sorgente ne è un prerequisito. Libertà di ridistribuire copie in modo da aiutare il prossimo (libertà 2). Libertà di migliorare il programma e distribuirne pubblicamente i miglioramenti, in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio (libertà 3). L'accesso al codice sorgente ne è un prerequisito. 6
Il progetto GNU Il Progetto GNU è stato avviato nel Settembre 1983 da Richard M. Stallman, ex membro della comunità di hacker del laboratorio di intelligenza artificiale del MIT (Massachusetts Institute of Technology), con lo scopo di creare un sistema operativo completo e simile a Unix, basato su Software Libero. Nel 1985 Stallman ha anche fondato la "Free Software Foundation", per affrontare gli aspetti giuridici e organizzativi del Progetto GNU e anche per diffondere l'uso e la conoscenza del Software Libero Il nome del Progetto GNU è derivato dall'acronimo ricorsivo "GNU's Not Unix" (GNU non è UNIX). Poichè Unix originalmente non era solo un certo tipo di sistema ma piuttosto un prodotto, il nome cercò di simbolizzare che il Progetto GNU avesse l'obiettivo di creare un sistema compatibile ma non identico a Unix. 7
Licenza GPL Il valore aggiunto che ha consentito al software libero di sopravvivere per così lungo tempo è sicuramente l'invenzione e l'uso della licenza GPL (General Public License). Questa licenza detta anche licenza di copyleft (permesso di autore, invece che diritto di autore) oltre a garantire le quattro proprietà fondamentali del software libero, è anche contagiosa (ogni successiva versione, ogni programma derivato da uno rilasciato con GPL deve essere diffuso secondo la GPL). Questo per esempio non consente ad un'azienda di migliorare un programma libero GPL per poi farlo diventare un programma proprietario. Questo ha consentito alla spinta iniziale di non esaurirsi nella creazione di alcune aziende ma di aver portato ai giorni nostri alla costituzione di un' immensa comunità di programmatori indipendenti che formano un' enorme fucina di nuove applicazioni innovative. 8
Altre licenze (libere) La GNU GPL non è unica nel suo genere. Diverse altre licenze garantiscono le quattro libertà e si possono pertanto qualificare come licenze per il software libero. Fra queste, merita una speciale menzione per la sua diffusione la licenza BSD, la cui principale differenza dalla GPL è che, non essendo basata sul permesso d'autore, non ha fra i propri obiettivi quello di proteggere la libertà del software cui è applicata. Chi infatti modifichi un programma protetto da BSD, può distribuirlo con le modifiche usando qualunque licenza. Sia BSD che GPL hanno pro e contro. La licenza GPL riflette l'idea della cooperazione: se io concedo ad altri la libertà di modificare e redistribuire il mio programma, costoro sono tenuti a concedere le stesse libertà sulle loro modifiche. Il problema è che alcuni vedono questo vincolo come un'imposizione ingenerosa, se non addirittura una restrizione insopportabile. La licenza BSD riflette l'idea del dono liberale: chiunque può fare ciò che meglio crede del mio programma. Il problema è che questo significa che chiunque può redistribuire anche in forma chiusa con una licenza proprietaria un programma BSD modificato 9
Licenza di copyright Una licenza di copyright è un documento legale generalmente distribuito assieme a ogni programma. Essa, appoggiandosi alle norme sul diritto d'autore, specifica diritti e doveri di chi riceve tale programma. Gran parte delle licenze comunemente usate sono proprietarie, cioè non libere, in quanto non garantiscono le quattro libertà. Quasi sempre tali licenze non consentono infatti la libera copia del programma, né la sua modifica. Spesso, se il programma è installato sul computer di casa, la licenza impedisce persino di installarlo sul proprio portatile (per utilizzare il programma fuori casa); se il programma è utilizzato in uno studio professionale, non consente di tenerlo installato su un computer di riserva, nel caso quello principale si guasti. 10
Brevetti Un altro problema politico relativo al software libero è quello dei brevetti. Attualmente in Europa la tutela del software è correttamente gestita tramite il diritto di autore, le stesse norme cioè che tutelano la pubblicazione di libri o di brani musicali. Al contrario negli Stati Uniti è possibile brevettare i principi costruttivi dei programmi. E' quello che sta succedendo nel campo del software. Con i brevetti sul software non è più possibile scrivere liberamente programmi, sarebbe come camminare in un campo minato perché ogni soluzione implementativa potrebbe poi risultare ad una analisi a posteriori coperta da un brevetto. David Knuth, uno dei più importanti docenti di informatica nel mondo, in una sua lettera del 1994 all'ufficio brevetti statunitense dice "Quando penso ai programmi che utilizzo quotidianamente per lavorare, mi rendo conto che nessuno di questi esisterebbe se i brevetti sul software fossero stati comuni negli anni 60 e 70." I brevetti bloccano la ricerca nel campo dell'informatica. 11
Software libero Tipi di software 1/3 tutto il software GNU è software libero. Software semilibero Il software semilibero è software non libero, ma che è distribuito col permesso per i privati di essere usato, copiato, distribuito e modificato senza scopo di lucro, I programmi semiliberi hanno restrizioni addizionali motivate da scopi di puro egoismo Software proprietario Il software proprietario è quello che non è libero o semilibero. Il suo utilizzo, la ridistribuzione o modifica sono proibiti o richiedono un permesso o sono sottoposti a tali vincoli che in pratica non si possono fare liberamente. 12
Freeware Tipi di software 2/3 È un software proprietario a sorgente chiuso divulgato gratuitamente. Quasi sicuramente c'è un secondo scopo. Non sappiamo cosa contenga, spesso non si sa chi l'abbia costruito. Può servire per invogliare gli utenti a usare un determinato prodotto prima che diventi a pagamento. Shareware Sono programmi proprietari divulgati gratuitamente in forma di codice eseguibile. Hanno funzionalità ridotte o funzionano per un tempo limitato. Per ottenere la versione completamente e indefinitamente funzionante del programma occorre pagarne il prezzo. 13
Software commerciale Tipi di software 3/3 Il software commerciale è software sviluppato da un'azienda allo scopo di guadagnare dal suo uso: Il software libero è software commerciale come può esserlo il software proprietario Il profitto si concentra su: manodopera (p.e. Programmazione), assistenza, consulenza, servizi vari. Software come servizio, non più come un prodotto! 14
Libertà di pensiero L'errore più comune che viene compiuto è di confondere il software libero (free software) con il software gratuito (il cosiddetto Freeware). Sono due concetti completamente diversi, in molti sensi opposti. Il Software Libero rappresenta l'espressione di ciò che si ama chiamare il Libero Pensiero Algoritmico (Renzo Davoli). Scrivere un programma non è concettualmente diverso da scrivere un romanzo, un brano musicale o dalla creazione di un piatto da parte di un cuoco: l'estro, la genialità ma anche la tecnica dell'autore diventano un prodotto intellettuale del quale anche altri possono godere. Il Software Libero va inquadrato nel tema della libera circolazione della cultura e dei saperi. A ogni individuo deve essere consentito, se lo desidera, di conoscere gli strumenti che sta utilizzando e di potere creare e divulgare nuovi strumenti da lui prodotti. 15
Libero non gratis La parola Inglese free ha diversi significati. Come disse una volta il messicano Miguel de Icaza fondatore del Progetto Gnome: L'Inglese è sbagliato; esso non distingue tra free beer e free speech [Birra Gratis e Libertà di parola N.d.T.] La lingua madre di Miguel, lo spagnolo, distingue invece proprio tra gratis e libre. Quando si parla di free beer, si intende parlare di birra che è gratis; ma quando si parla di free speech si intende libertà, libertà di parola. In italiano, free software è software libero. 16
Obiezioni sollevate sul Software libero Il software libero non offre assistenza: Esistono molte società che offrono assistenza sul software libero basando il proprio modello di business non sullo sfruttamento di posizioni di monopolio ma sull'offerta di servizi di consulenza e personalizzazione delle soluzioni opensource (Vedi Red Hat, quotata al Nasdaq) 17
Come partecipare Utilizzando Software Libero Traducendo o integrando la documentazione del software libero Comunicando i bachi agli sviluppatori Sviluppando Divulgando la filosofia del Software Libero 18
Governi/Enti Pubblici: Supportano il software libero Governo Francese, Governo Tedesco, Governo Brasiliano, Governo Russo, Governo Svizzero, Stato del Massachusetts, Amministrazione pubblica Canadese, National Security Agency americana, Pentagono. In Italia: regioni: Toscana, Umbria, Veneto, Piemonte, Lazio e Puglia; provincie di trento e Bolzano; comuni: Firenze, Lodi, Roma, Pescara, Torino. Istat. Aziende/Associazioni: IBM, Walt Disney, Pixar, Dreamworks, Greenpeace, HP, Oracle, Ameritrade, Kenwood, Incyte Genomica, DELL, Cisco, Sony Playstation, Google, IKEA, le Figaro, Mercedes, Boeing, l'oreal. 19
Applicazioni nella scuola Installazione di programmi liberi anche in sistemi operativi proprietari come Windows o MacOS. Questo consente di poter avere la libertà di condividere le esperienze anche se i computer della scuola e quelli personali degli studenti usano sistemi diversi; Tra l'altro se la scuola ha un laboratorio configurato con sistemi Windows questo consente di poter usare applicazioni libere senza dover stravolgere la struttura e poter predisporre una transazione in modo meno traumatico 20
Riferimenti http://www.italy.fsfeurope.org/index.it.html www.gnu.org www.linuxboxitalia.altervista.org http://linux.html.it http://www.wowarea.com/italiano/linux/indice.htm http://www.badpenguin.org/newbie/whatislinux.html http://www.linux.it/ http://www.softwarelibero.it Gianni Bianchini - Università di Siena Firenze Linux User Group Marco Frattella, Software libero e GPL (LinuxDay 2003) 21
THE END Il software libero per una scuola libera Filosofia ed etica dal free software 22