PROGRAMMA DI SVILUPPO LOCALE 2014-2020 della Associazione Gruppo di azione ALTO BELLUNESE PROGETTO CHIAVE: 4. VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI DI MONTAGNA DELL ALTO BELLUNESE GAL Alto Bellunese EURIS srl 1
Che cosa sono i progetti-chiave? Il progetto chiave è un nuovo strumento di attuazione degli interventi previsti dal Programma di sviluppo locale Leader 2014-2020 del Gruppo di azione locale Alto Bellunese. In particolare, attraverso il progetto chiave è possibile attivare due o più interventi in una medesima area geografica oppure in una medesima filiera/settore produttivo, mettendo assieme iniziative di soggetti pubblici e privati e concentrando le risorse finanziarie verso un unico e concreto obiettivo di sviluppo locale. Nel nostro territorio vi sono problematiche che possono essere affrontate e opportunità che possono essere colte, solo mediante la collaborazione tra più soggetti, pubblici e privati, aggregando più interventi e progetti, coordinando ruoli e compiti, sulla base di procedure il più possibile semplificate, di tempi certi e di precisi impegni finanziari. I progetti chiave rispondono a questa esigenza e consentono, sulla base di una valutazione complessiva delle esigenze del territorio, l attivazione concordata, tra soggetti pubblici e tra soggetti pubblici e privati, di interventi diversi ma riferiti ad un unica finalità di sviluppo. I progetti chiave proposti dal GAL Alto Bellunese verranno attivati solo nel caso in cui pervengano un numero adeguato di manifestazioni di interesse da parte dei soggetti interessati che operano nel territorio. Istituzioni, imprese e associazioni interessate a partecipare a un progetto chiave, possono manifestare l interesse compilando e inviando al GAL Alto Bellunese la seguente scheda debitamente compilata. GAL Alto Bellunese EURIS srl 2
PROGRAMMA DI SVILUPPO LOCALE 2014-2020 PROPOSTA DI PROGETTO CHIAVE 1. Titolo del progetto chiave VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI DI MONTAGNA DELL ALTO BELLUNESE 2. Localizzazione del progetto chiave Intero ambito territoriale designato del GAL Alto Bellunese. 3. Esigenze e/o opportunità da cui nasce il progetto chiave L analisi del territorio del GAL Alto Bellunese ha dedicato una specifica attenzione al tema dell agricoltura di montagna. Il settore primario nei comuni del GAL Alto Bellunese, nel periodo intercensuario 2000-2010, ha visto una netta contrazione del numero di aziende agricole, passate da 1.185 a 473 unità (-60%), un lieve incremento della superficie agricola utilizzata (SAU, le superfici aziendali destinate alla produzione agricola), che passa da 19.526,6 a 19.571,1 ettari (+0,2%); una forte diminuzione della superficie agricola totale (SAT, cioè la somma della SAU e di altra superficie agricola non utilizzata), che passa da 132.687 a 58.908,3 ettari (-56,6%). Quindi, se, da un lato, la dimensione media delle aziende agricole tende ad aumentare, dall altro, si registra un progressivo aumento delle superfici a bosco, con inevitabili riflessi negativi sulla gestione del territorio. Come è noto, questo fenomeno di diminuzione della SAT, nelle zone montane, è correlato a un progressivo abbandono delle aree marginali, con un impatto negativo sul sistema agroambientale e causa principale di fenomeni di erosione del suolo e dissesto idrogeologico. Il settore dell agricoltura come gli altri settori produttivi - è contrassegnato dalla presenza di imprese di piccole dimensioni: i dati dell ultimo Censimento generale dell agricoltura indicano che più della metà (242 aziende su 473) presenta dimensioni inferiori ai 5 ettari di superficie, un terzo si colloca tra i 6 e i 50 ettari (145 aziende) e le rimanenti oltre i 50 ettari (76 aziende); la dimensione economica stimata è inferiore ai 15.000 euro per il 62,7% di esse. GAL Alto Bellunese EURIS srl 3
Le 473 aziende agricole che risultano presenti nei comuni del GAL Alto Bellunese sono per l 87,7% a conduzione diretta del coltivatore, il quale, nella maggioranza dei casi, svolge sia attività di coltivazione che di allevamento (le aziende di allevamento di bovini censite nel 2010 sono 186 e sono censite anche 11 apicultori). Tuttavia, la suddivisione per classi d età della guida aziendale indica che il 23,6% delle poche aziende agri-cole rimaste nel territorio del GAL Alto Bellunese è guidato da giovani agricoltori di età inferiore a 40 anni, percentuale superiore a quella provinciale (15,95%) e di tre volte superiore a quella dell intero territorio della regione del Veneto, che è appena del 7,1%. Grazie ai segnali di vitalità provenienti dal settore agricolo, testimoniati dal mantenimento della SAU e dalla quota di giovani capo-azienda, nel territorio del GAL Alto Bellunese permane una certa produzione di prodotti agroalimentari tradizionali, espressione della cultura e delle tradizioni locali (formaggi, carni, prodotti di origine animale e bevande), ma quasi sempre non certificati in base ai regimi di qualità stabiliti dai regolamenti dell Unione europea. Infatti, nel territorio del GAL Alto Bellunese a differenza delle contermini provincie a statuto speciale di Trento e di Bolzano - sono pressoché inesistenti sia l agricoltura biologica, metodo che risulta utilizzato da un paio di aziende, ubicate nei comuni di Forno di Zoldo e San Nicolò di Comelico, sia aziende con prodotti di qualità certificati, le quali, sempre al Censimento del 2010, risultavano essere 6 in totale, nei comuni di Auronzo di Cadore, Cortina d'ampezzo, Forno di Zoldo, Gosaldo e Vodo di Cadore. La Strada dei Formaggi e dei sapori delle Dolomiti Bellunesi, riconosciuta con DGR Veneto n. 1523 del 12 agosto 2014, ai sensi dell art. 3 della legge regionale 7 settembre 2000 n. 17, è un tentativo di valorizzazione delle tipicità locali e l orientamento al mercato, suggerito dalla nuova politica agricola comune (PAC): essa offrirebbe prospettive interessanti per i prodotti di montagna, per i quali la componente ambientale e paesaggistica rafforza il livello di qualità percepita e quello della qualità erogata, come dimostrano i casi e le tradizioni di Bolzano e di Trento. Il progetto chiave proposto si propone di rispondere al seguente fabbisogno: salvaguardare e valorizzare l ambiente naturale e la biodiversità del territorio dell Alto Bellunese, in particolare attraverso il presidio del territorio da parte delle imprese agricole e la valorizzazione dei prodotti di montagna. GAL Alto Bellunese EURIS srl 4
4. Obiettivi comuni di sviluppo del territorio perseguiti dal progetto chiave Nel contesto appena delineato, il progetto-chiave che il GAL Alto Bellunese propone al territorio ha l obiettivo specifico di conservare e incentivare l attività agricola nell Alto Bellunese, sia come presidio di un area svantaggiata di montagna, sia per avviare un processo di valorizzazione dei prodotti di montagna, cioè di quei prodotti per i quali, ai sensi della normativa unionale, sia le materie prime che gli alimenti per animali provengono essenzialmente da zone di montagna e, nel caso dei prodotti trasformati, anche la trasformazione ha luogo in zone di montagna. E noto, infatti, che, al fine di fornire ai produttori di montagna uno strumento efficace per migliorare la commercializzazione dei loro prodotti e ridurre i rischi effettivi di confusione dei consumatori sulla provenienza montana dei prodotti sul mercato, il regolamento (UE) n. 1151/2012 istituisce, a livello europeo, un indicazione facoltativa di qualità per i prodotti di montagna: l etichettatura dei prodotti alimentari con l indicazione facoltativa di qualità prodotto di montagna è oggi disciplinata dal regolamento delegato (UE) n. 665/2014 della Commissione dell'11 marzo 2014. 5. Descrizione generale Il progetto chiave intende, pertanto, promuovere un percorso che preveda la creazione di un primo nucleo di un associazione di produttori di montagna intenzionati a valorizzare e a promuovere le produzioni che nascono e sono lavorate nel territorio dell Alto Bellunese, utilizzando l opportunità offerta dall Unione europea mediante l indicazione facoltativa di qualità prodotti di montagna, la quale rientra, a pieno titolo, tra i regimi di qualità di cui all articolo 16, paragrafo 1 del Regolamento (UE) n. 1305/2013. A tal fine, il GAL intende sostenere un gruppo di imprese agricole intenzionate a effettuare investimenti sia nella fase di produzione che in quella di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli di montagna, e ad associarsi per promuovere l utilizzo dell indicazione facoltativa di qualità prodotti di montagna istituita dall Unione europea e per informare i consumatori e commercializzare i prodotti sul mercato. 6. Individuazione delle tipologie di interventi e potenziali beneficiari Le Misure/Sottomisure/Interventi del progetto chiave e i potenziali beneficiari saranno i seguenti [consultare le schede tecniche ALLEGATE per approfondimenti]: GAL Alto Bellunese EURIS srl 5
16.4.1 Cooperazione per lo sviluppo delle filiere corte, per creare un gruppo di cooperazione che operi nell ambito della filiera corta dei prodotti di montagna e si occupi sia delle attività di promozione e informazione, sia delle attività di formazione per l attuazione di specifici corsi sulle tematiche relative alla commercializzazione e al marketing, per le imprese agricole e gli operatori coinvolti nel gruppo; 4.1.1. Investimenti per migliorare le prestazioni e la sostenibilità globali dell azienda agricola, in particolare, nell ottica della valorizzazione del prodotto di montagna : - costruzione/acquisizione, ristrutturazione/ miglioramento di fabbricati per la lavorazione, trasformazione, immagazzinamento e commercializzazione dei prodotti agricoli e dell allevamento provenienti dall attività aziendale - acquisto di macchinari e attrezzature - acquisizione di hardware e software finalizzati all adozione di tecnologie di informazione e comunicazione (TIC), al commercio elettronico, all acquisizione di competenze digitali (e-skills) e all apprendimento in linea (e-learning) nonché accesso e allacciamento alla rete 4.2.1. Investimenti per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, in particolare, nell ottica della valorizzazione del prodotto di montagna : - realizzazione/acquisto, ristrutturazione, ammodernamento di beni immobili per la lavorazione, condizionamento, trasformazione, commercializzazione, immagazzinamento di prodotti agricoli; - acquisto di nuovi macchinari ed attrezzature, software. GAL Alto Bellunese EURIS srl 6
PROGRAMMA DI SVILUPPO LOCALE 2014-2020 PROPOSTA DI PROGETTO CHIAVE VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI DI MONTAGNA DELL ALTO BELLUNESE ALLEGATO Schede tecniche descrittive delle tipologie di intervento attivate dal GAL Alto Bellunese per la realizzazione del progetto chiave GAL Alto Bellunese EURIS srl 7
M. S. I. Titolo Descrizione del tipo di interventi Beneficiari Costi ammissibili Importi e aliquote di sostegno Condizioni di ammissibilità 16 Cooperazione 4 Sostegno alla cooperazione di filiera, sia orizzontale che verticale, per la creazione e lo sviluppo di filiere corte e mercati locali e sostegno ad attività promozionali a raggio locale connesse allo sviluppo delle filiere corte e dei mercati locali 1 Cooperazione per lo sviluppo delle filiere corte L intervento sostiene la creazione di Gruppi di Cooperazione (GC) che operino nell ambito delle filiere corte. Il GC ha il compito di mettere in atto tutte le iniziative volte alla progettazione della filiera corta, al reclutamento e coordinamento degli operatori, alla gestione delle attività, comprese la promozione finalizzata a far conoscere, ai potenziali clienti, i vantaggi e le caratteristiche delle filiere corte. Gruppo Cooperazione costituito da: di (GC), - imprese agricole per la vendita diretta del prodotto; - imprese agricole, singole o associate, e altro soggetto della filiera. Il GC deve essere strutturato come ATI, ATS, contratto di rete, consorzio di imprese. Costi immateriali relativi a: - costi amministrativi e legali per la costituzione del GC; - costi per la predisposizione del progetto esecutivo della filiera corta; - costi di animazione dell area interessata al fine di ampliare la partecipazione al progetto; - costi di esercizio della cooperazione; - costi per le attività di promozione e informazione sulla filiera corta; - costi di formazione per l attuazione di specifici corsi sulle tematiche relative alla commercializzazione e al marketing, per le imprese agricole e gli operatori coinvolti nel GC. Escluse le spese riguardanti l ordinaria attività di produzione o di servizio svolta dai partecipanti al GC. Contributo in conto capitale pari al 70% della spesa ammessa. L importo minimo di spesa ammessa è pari a euro 10.000,00; l importo massimo di spesa ammessa è pari a euro 50.000,00. Piano del GC con: - descrizione degli obiettivi e delle attività; - descrizione dei risultati attesi; - elenco partner del GC, e loro descrizione e ruolo nel GC; - tempistiche di svolgimento del Piano. La realizzazione del Piano deve avvenire entro due anni dalla concessione dell aiuto. Il GC assicura massima trasparenza e assenza di conflitto di interessi. Non sono ammessi GC partecipati da soggetti che hanno fatto parte di GC già finanziati nel periodo di programmazione. GAL Alto Bellunese EURIS srl 8
M. S. I. Titolo Descrizione del tipo di interventi Beneficiari Costi ammissibili Importi e aliquote di sostegno Condizioni di ammissibilità 4 Investimenti in immobilizzazioni materiali 1 Sostegno a investimenti nelle aziende agricole 1 Investimenti per migliorare le prestazioni e la sostenibilità globali dell azienda agricola L intervento consiste nel sostegno degli investimenti strutturali e dotazionali nelle aziende agricole che consentano di: migliorare la redditività delle imprese agricole; favorire innovazione, differenziazione di prodotto, logistica e nuove forme di commercializzazione; migliorare l efficienza nell irrigazione e nell utilizzo dell energia; aumentare l integrazione territoriale delle imprese agricole mediante la riduzione degli impatti negativi dell agricoltura sull ambiente; favorire la crescita delle aziende in particolare quelle condotte da giovani agricoltori; diversificare gli strumenti finanziari utilizzati. L intervento si prefigge anche di migliorare la competitività della pastorizia, garantendo la gestione silvopastorale diffusa attraverso la riqualificazione e valorizzazione delle strutture malghive e il miglioramento fondiario delle superfici al servizio della malga. L intervento, infine, promuove l approvvigionamento di energia per autoconsumo incrementando la produzione regionale di energia di origine rinnovabile e, contemporaneamente, riducendo le emissioni gassose in atmosfera generate dall attività di allevamento degli animali ovvero da impianti alimentati da fonti fossili. - Imprese agricole - Cooperative agricole di produzione che svolgono attività di coltivazione del terreno e/o allevament o animali. di Requisiti soggettivi: 1. possedere la qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale (IAP) 2. possedere sufficiente capacità professionale 1. Interventi di miglioramento fondiario (es. sistemazioni fondiarie e idraulico-agrarie; impianti colture arboree da frutto; miglioramento di prati e pascoli); 2. Costruzione/acquisizione, ristrutturazione/miglioramento di fabbricati per la produzione e per la lavorazione, trasformazione, immagazzinamento e commercializzazione dei prodotti agricoli e dell allevamento provenienti dall attività aziendale; 3. Acquisto di macchinari ed attrezzature; 4. Realizzazione e razionalizzazione di strutture ed impianti per lo stoccaggio e il trattamento dei reflui provenienti dall attività aziendale comprese le strutture realizzate con tecnologie volte alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra; 5. Acquisizione di hardware e software finalizzati all adozione di TIC, al commercio elettronico, all acquisizione di competenze digitali (e-skills) e all apprendimento in linea (e-learning) nonché accesso e allacciamento alla rete; 6. Realizzazione di strutture ed impiantistica per la produzione di energia, ad esclusivo utilizzo aziendale, a partire da: i. fonti agroforestali; ii. fonti rinnovabili (solare termico, fotovoltaico, eolico, geotermico); iii. reflui provenienti dall attività aziendale; 7. Introduzione di attrezzature finalizzate alla riduzione dell impatto ambientale dell agricoltura mediante la conservazione del suolo (agricoltura conservativa, agricoltura di precisione); 8. Ristrutturazione di fabbricati per la produzione e per la lavorazione, trasformazione, immagazzinamento e commercializzazione dei prodotti agricoli e dell allevamento con utilizzo di materiali da costruzione che migliorino l efficienza energetica; 9. Adozione di sistemi di difesa attiva volti a proteggere le coltivazioni dagli effetti negativi degli eventi meteorici estremi e dai danni derivanti dagli animali selvatici e a proteggere gli allevamenti dall azione dei predatori; 10. Adozione di sistemi, impianti e tecnologie irrigue, ivi compresa la realizzazione di invasi aziendali (dedotte eventuali entrate), finalizzati al risparmio idrico e alla tutela delle falde; 11. Impianti per il trattamento delle acque di scarico aziendali. GAL Alto Bellunese EURIS srl 9 Spesa massima: 600.000 /impresa, nell arco di quattro anni. Per le cooperative agricole di produzione che svolgono attività di coltivazione del terreno e/o allevamento di animali, importo massimo ammesso: 1.200.000, in quattro anni. L importo ammesso a finanziamento non può essere inferiore a 8.000 nelle zone montane e a 15.000 nelle altre zone. Aliquote di contributo: Investimenti per la trasformazione e la commercializzazione: 40% Altri investimenti: - giovani agricoltori: 60% in zona montana (50% in altre zone); - altre imprese: 50% in zona montana (40% in altre zone). Fino al raggiungimento dell aliquota massima del 60% l intensità di contributo può essere incrementata del 10% per gli investimenti, non riguardanti la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, realizzati nell ambito dei progetti integrati. L azienda agricola del beneficiario deve avere una dimensione economica aziendale minima maggiore o uguale a 12.000 euro di Produzione Standard in zona montana e maggiore o uguale a 15.000 euro di Produzione Standard nelle altre zone. Particolari condizioni sono previste per investimenti irrigui. gli
M. S. I. Titolo Descrizione del tipo di interventi Beneficiari Costi ammissibili Importi e aliquote di sostegno 4 Investimenti in immobilizzazioni materiali 2 Sostegno a investimenti a favore della trasformazione/commercializzazione e/o dello sviluppo dei prodotti agricoli 1 Investimenti per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli L intervento consiste in investimenti materiali nelle imprese agroalimentari per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli di cui all Allegato I al Trattato di Funzionamento della UE, esclusi i prodotti della pesca. Il prodotto finale ottenuto può non ricadere nell elenco del suddetto Allegato I al TFUE. Gli investimenti sono finalizzati a: - favorire l integrazione verticale e orizzontale di filiera; - migliorare gli aspetti tecnologici in funzione di una competitività rivolta al mercato globale; - promuovere la qualificazione delle produzioni; - aumentare il valore aggiunto delle produzioni. Impegni in fase di attuazione: - per i tre anni successivi alla conclusione dell operazione, i beneficiari devono acquisire almeno il 70% delle materie prime da trasformare e commercializzare da aziende agricole attive nella produzione primaria. Imprese agroalimentari che svolgono attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli dell'allegato I del Trattato di Funzionamento della UE, esclusi i prodotti della pesca: 1. microimprese, piccole e medie imprese ai sensi della raccomandazione 2003/361/CE; 2. imprese intermedie: imprese che occupano meno di 750 persone o il cui fatturato annuo non supera i 200 milioni di euro; 3. grandi imprese. Possono accedere le imprese che sono anche produttrici, qualora la materia prima agricola da trasformare e commercializzare sia di provenienza prevalentemente extraziendale. 1. realizzazione/acquisto, ristrutturazione, ammodernamento di beni immobili per la lavorazione, condizionamento, trasformazione, commercializzazione, immagazzinamento di prodotti agricoli; 2. acquisto di nuovi macchinari ed attrezzature, software fino al valore di mercato del bene; 3. spese generali collegate alle spese di cui ai due punti precedenti, quali onorari di professionisti e consulenti, studi di fattibilità, acquisizione di brevetti e licenze. L intensità dell'aiuto pubblico concedibile è: 1) 40% della spesa ritenuta ammissibile per le microimprese, come definite nella Decisione 2003/361/CE, ubicate nelle zone montane; 2) 30% della spesa ritenuta ammissibile per le PMI; 3) 20% della spesa ritenuta ammissibile per le imprese intermedie (imprese che occupano meno di 750 persone o il cui fatturato annuo non supera i 200 milioni di euro); 4) 10% della spesa ritenuta ammissibile per le grandi imprese. Per investimenti effettuati nell ambito di progetti integrati di filiera (PIF) l intensità di aiuto pubblico di cui ai precedenti punti 2), 3), 4) può essere incrementata del 10% fino all aliquota massima del 40%. In attesa esenzione per aiuti per investimenti concernenti la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non agricoli. Condizioni di ammissibilità Sono ammissibili le imprese che hanno sede operativa, intesa come impianto in cui viene realizzato l investimento, nella regione del Veneto. Sono ammissibili gli investimenti che: - migliorino le prestazioni e la sostenibilità globali dell impresa; - rispettano le normative comunitarie e nazionali di settore. Sono ammessi gli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili : - la cui produzione sia utilizzata esclusivamente per autoconsumo; - che rispettino i criteri minimi di efficienza previsti dalla normativa vigente in materia. GAL Alto Bellunese EURIS srl 10