Scheda n. 6. La brillantatura dell alluminio

Documenti analoghi
Niplate 500 Nichelatura chimica alto fosforo

Introduzione. Durezza HB N/mm 2 Valore minimo

Niplate 600 Nichelatura chimica medio fosforo

PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI E SCELTA PER LE DIVERSE APPLICAZIONI

ESTRUSIONE DIFETTI DIFETTI VISIBILI DIFETTI VISIBILI DOPO TRATTAMENTO. Arresto e ripresa Estrusione. Morfologia banda Estrusione. Foto: fonte Qualital

VIDEOFLEX. DESCRIZIONE Il materiale per intaglio più diffuso poichè l'effetto pesca e morbidezza si mantengono

Via Salvo d Acquisto, 9/b Berzonno di Pogno (NO). 0322/ Fax 0322/ INTRODUZIONE AL PROCESSO RUVECO

PROGETTO PRELIMINARE

Eleganza senza tempo e multifunzionalità. Piani di lavoro in acciaio inox STEELART.

Profili per scale Protect Protect S

Profili per pavimenti di differente livello Prolevel Prolevel High Articoli: , , 811

P 200 Pittura traspirante per interni Composizione

EXTREMA TRASPARENTE. Caratteristiche del prodotto. A base di resine epossidiche e addotto poliammidico. Peso specifico medio Componente A 1,10 Kg/l;

Discussione con il Sig. Thomas Isler sulla BIOCOMPATIBILITA

SOLUZIONI e DILUIZIONI

Un breve sommario delle specifiche menzionate è mostrato nella tabella 1; il documento completo è disponibile sul sito web

Brasatura leghe e disossidanti

Profili per pavimenti in legno e laminato Prestowood

SuperShine & SpongeLux

Galvanostegia. Obiettivi: - Descrivere come placcare un oggetto - Essere in grado di scegliere l elettrolita da usare, l'anodo ed il catodo

Università Degli Studi di Cagliari Facoltà Farmacia Corso di laurea in Tossicologia. Corso di Analisi Chimico-Tossicologica.

SIRT Prodotti per fonderie Grafiti - Quarzi - Graniglie - Attrezzature e macchinari - Materiali refrattari ed ausiliari

Battiscopa Metal Line Metal Line 95

Cella Depurchrome. Sistema Depurchrome

LEGHE SOSTITUTIVE AL RAME-BERILLIO PER OCCHIALERIA

SAPIFROST SCHEDA TECNICA SAPIFROST POLVERE PER LA SATINATURA SCHEDA TECNICA DEL MATERIALE

Film di Polipropilene Bi orientato Bianco 20 µm 40 µm. Film di Polipropilene Bi orientato Coestruso 15 µm 50 µm

Trattamento ad ultrasuoni in tazza per migliorare la qualità dei getti colati in conchiglia

Le lavorazioni: la formatura. Le lavorazioni: la formatura. Le lavorazioni industriali. Il processo di fusione La fusione in forma transitoria

Gestione dell attività dell ossigeno durante la produzione di getti di ghisa Sferoidale e Vermiculare.

applicare applicare 2 mani

Guida pratica. Brasatura al cannello con la fiamma acetilenica.

Scheda n. 1. Alluminio ed Ossido Caratteristiche e proprietà

Servizio Assistenza Tecnica Gestione integrata delle segnalazioni Massima tracciabilità delle richieste Analisi statistiche.

PULITORE RAPIDO MULTIUSO PER PAVIMENTI ALL ACQUA

Rivestimenti UV + PVD Un alternativa alla galvanica

METRA Color. il colore in evoluzione

Profili per sanitari Cerfix Sanibord

LA CORROSIONE NELLA RIPARAZIONE DEGLI ACCIAI

Come migliorare la qualità di taglio plasma

Scheda n. 13. Trasporto, stoccaggio e imballo dell alluminio

scuola secondaria di primo grado istituto gianelli Tecnologia prof. diego guardavaccaro i metalli u.d. 03

Tecno Alluminio srl : trattamenti superficiali per profili e minuterie in alluminio

LE GUIDE OPERATIVE. FIBRA DI CARBONIO cura e mantenimento

Applicazione del trattamento di nichelatura chimica in conformità alla norma UNI EN ISO 4527

Guida pratica. Spianatura alla fiamma.

SALDATURA CON ELETTRODO RUTILE

Manuale Hatho per lucidare. Scheletrati

Le lavorazioni: la formatura. Le lavorazioni: la formatura. Le lavorazioni industriali. Il processo di fusione. La fusione in forma transitoria

PULITO COMODO ECONOMICO

F.L.V. lucida o satinata REVISIONE 2 APPROVATO DA: TLI SEZ. VERNICI PER LEGNO GENNAIO 2008 SCHEDA COMPOSTA DA N. 4 PAGINE F.L.V.

Via Piave, Varese (IT) Tel.: Fax

Saldatura MAG di acciai inox.

L 229/78 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea

STAMPAGGIO PER COMPRESSIONE o COMPRESSION MOLDING

MATERIALI STRUTTURALI PER L EDILIZIA: ACCIAIO, LATERIZIO E VETRO STRUTTURALE

ESERCIZI Tabella dei potenziali

TIPO HD altezze diverse.

Guida pratica. Saldatura TIG.

RISCALDATORI. Pagina 1 RISCALDATORE A PIASTRE RC RISCALDATORE A PIASTRE RC2 RISCALDATORI A PIASTRE SERIE JOLLY

APPUNTI DI OPTOELETTRONICA ad uso degli studenti

ELIMINAZIONE DEI NITRATI DALLE ACQUE POTABILI

La Pulizia. cristallina. degli impianti

Climatizzazione - riscaldamento e raffrescamento

Catalogo Prodotti Linea

IDRAFLEX

Problema 1 Mg + 2HCl H 2 + MgCl 2. di Mg 1 Mg 1 H 2 quindi 0,823 moli di H 2 di H 2

Profili per angoli esterni Cerfix Proangle Q

Corrosione dei metalli: introduzione

Profili per pavimenti di pari livello Proclassic Proclassic R

MASSETTO EPOSSIDICO. cementizi tradizionali e pavimentazioni in ceramica.

PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI E MODALITÀ DI SCELTA PER LE DIVERSE APPLICAZIONI

RUGGINE E PRETRATTAMENTO SUGLI STRUMENTI CHIRURGICI. Rosa Da Veiga Responsabile Sterilizzazione EOC

La deformazione plastica. La deformazione plastica. Lavorazioni per deformazione. Il processo di laminazione Estrusione e trafilatura La forgiatura

Scheda n. 15. La depurazione delle acque di scarico e dei fumi

L abitante medio del pianeta consuma m3 l anno di acqua, l italiano ogni giorno usa in media 380 litri di acqua solo per gli scopi domestici,

La Protezione Finale

CE-5700A Manuale d uso

Perché applicare gli ultrasuoni nella tintura?

Scheda prodotto GRS Deltron D800

Sgrassaggio Nanotecnologico di scaffalature e arredi metallici

Battiscopa Metal Line Metal Line

L energia di attivazione Q è direttamente proporzionale alla temperatura di fusione T fus.

DESCRIZIONE. Fogli DGTACK carta ad. crema telato SRA3-50PZ I High Quality COD. ART: DGTCCTSRA3

Gli strumenti musicali si illuminano

Novità: ProCare Lab Prodotti chimici ideati per il trattamento della vetreria da laboratorio con grado di purezza per analisi

Saldatura TIG. SALDATURA ELETTRICA AD ARCO (tungsten inert gas TIG)

DISINCROSTANTI ANTICORROSIVI - VAPORE

Rotocalcografia. Jessica Berti VA

EHS Turbo Plus linea P498 e P494 V0930V. EHS Turbo Plus. Linea P498 e P494

7HFQLFKHGLHVWLQ]LRQH,QLEL]LRQHFKLPLFDRD]LRQHDQWLFDWDOLWLFD

UTENSILERIA. Realizzare. una saldatura a gas

CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI DI FORMATURA PLASTICA

Guida pratica. Formatura. Cordone di saldatura senza protezione della radice. Cordone di saldatura con protezione della radice

Prove di corrosione di vari acciai in miscele ternarie di nitrati fusi. E. Veca, M. Agostini, P. Tarquini. Report RdS/PAR2013/249

ARDESIA SISTEMA. BUILDING TECHNOLOGIES COMPOSIZIONE DEL SISTEMA

Descrizione Stricktex

MANUALE DI USO E MANUTENZIONE PER MANTENERE INTATTO NEL TEMPO IL VALORE DELLE FINESTRE PRO SYSTEM srl unipersonale REALIZZATE CON PROFILI REHAU

Processo di applicazione

Tabella filettature p 82. Classe e proprietà per viti e bulloni p 82. Coppie di serraggio viti e forze assiali p 83

Transcript:

Scheda n. 6 La brillantatura dell alluminio 1

Scheda n. 6 La brillantatura dell alluminio Il processo di brillantatura dell alluminio consiste nell attaccare la superficie del metallo con un bagno speciale, il quale dissolve preferenzialmente le asperità superficiali del materiale, pur evitando in larga misura di mettere in evidenza le disomogeneità di altro tipo (quali orientamento e bordi dei grani, differenze locali di composizione chimica, ecc.) Una buona finitura brillantata si ottiene trattando, per via chimica o elettrochimica, il materiale d alluminio; meglio se preventivamente pulito meccanicamente con un adeguato trattamento di spazzolatura con dischi e pasta a grana grossa, per preparare il fondo, e una successiva pulitura con materiali più morbidi come, ad esempio, il cotone. Qualora si desideri ottenere una finitura a specchio è necessario scegliere una lega idonea. In pratica, più puro è l alluminio migliore è il risultato. Di preferenza, si utilizzano leghe a bassissimo contenuto di impurezze (principalmente Fe) come l Al 99.9% e la lega 6463 (quella solitamente usata per i profili dei box doccia). La scelta fra la brillantatura chimica e quella elettrochimica dipende essenzialmente dal tipo di materiale da trattare. In pratica si preferisce usare il processo chimico per piccoli pezzi, quali maniglie e oggettistica varia, mentre quello elettrochimico è applicato essenzialmente su profilati ed estrusi (tipico esempio i profili per i box doccia). I due processi citati portano, essenzialmente, allo stesso tipo di brillantezza, anche se con la brillantatura chimica è possibile ottenere una migliore nitidezza delle superfici. Brillantatura chimica Una tipica formulazione per la brillantatura chimica è la seguente. Acido fosforico 87% Acido solforico 7% Acido nitrico 5% Additivi 1% Temperatura 95 105 C Tempo di immersione 30 300 secondi Densità della soluzione a 20 C 1,7 1,8 La soluzione richiede un idoneo sistema di riscaldamento (solitamente indiretto) e un adeguato sistema di abbattimento fumi, che sono particolarmente tossici e corrosivi. La soluzione deve essere parzialmente o totalmente rinnovata quando il contenuto di alluminio disciolto supera ~ 45 g/l. Particolare attenzione deve essere posta al contenuto di acido nitrico e a quello del catalizzatore solitamente incluso, insieme all antifumo, tra gli additivi, perché il risultato finale dipende, in gran parte, da questi due parametri. Brillantatura elettrochimica Una tipica formulazione può essere la seguente (processo Battelle): 2

Acido fosforico 75% p/p Acido cromico 6.5% p/p Acido solforico 4.7% p/p Acqua a 100% Temperatura 55 70 C Densità di corrente 5 15 A/dm 2 Tempo 2 10 min Densità della soluzione a 20 C 1,7 ±0,01 La vasca di trattamento deve essere dotata di aspirazione con abbattimento fumi. Attualmente sono in commercio anche formulazioni esenti da cromo: possono essere prodotti biacidi (solamente acido fosforico e solforico) che danno una finitura semi-lucida, meno brillante rispetto ai prodotti a base cromo, oppure dei prodotti con additivi che sostituiscono il cromo con cui si riesce ad ottenere delle finiture molto lucide. Questi ultimi variano nelle formulazioni e nelle condizioni di utilizzo andando da un range di 15 17 Volts - 10 Ampere/dm 2. I parametri esatti, compresa la temperatura d'esercizio, l'alluminio disciolto necessario, la densità richiesta ed i tempi di trattamento vanno discussi direttamente con il produttore della formulazione. Ovviamente il risultato dipende, come sopra detto, dalla lega trattata. In origine, specialmente per trattare lamiere o coils si usavano formulazioni alcaline che davano ottimi risultati, ma solo su leghe ad elevata purezza. Il meccanismo della brillantatura elettrochimica è molto semplice. La corrente forma uno strato anodico che viene disciolto dall'attacco acido prodotto dalla soluzione. Il risultato è un effetto estremamente livellante in grado rendere speculare la superficie. Risulta evidente che se la lega non è estremamente pura la superficie risultante sarà opaca, quasi satinata. Consigli E' buona consuetudine mantenere le cariche dei profili in costante e ritmico movimento durante i processi di brillantatura sia chimica che elettrochimica per evitare che si formino sacche di gas o che i gas stessi scelgano dei percorsi preferenziali causando righe di cavità o baffi. La lucentezza prodotta dalla brillantatura non è stabile nel tempo se non è protetta da uno strato di ossido, ma tale strato riduce la brillantezza in proporzione al suo spessore. Tale riduzione dipende anche dalla lega trattata. Questi diversi effetti in funzione della composizione chimica del materiale e dello spessore dell ossido, nel caso dell alluminio commerciale non legato e a diverse purezze, sono riportati nella seguente tabella 1. la brillantatura elettrochimica può essere necessario un passaggio in una soluzione debolmente alcalina per rimuovere gli ossidi superficiali formatisi nel processo; si consiglia di stabilire con il fornitore del prodotto di brillantatura se questo passaggio è da prevedere o meno. 3

Tabella 1. Riflettività del materiale brillantato chimicamente in funzione della lega e dello strato di ossido anodico applicato. Metallo base Al 99.5% Al 99.8% Al 99.99% + 2%Mg Al 99.99 + 2%Mg Spessore ossido (micron) Metallo rimosso nella fase di brillantatura (g/m 2 ) Riflettivita totale (%) Specularita contro specchio Ag (%) -- 26 90.0 83.6 2 79.0 61.0 5 75.2 53.0 10 66.7 41.0 15 59.0 31.0 -- 29 90.0 84.3 2 82.8 73.0 5 81.4 67.0 10 79.5 58.0 15 77.1 53.0 -- 18 90.7 85.4 2 85.4 80.8 5 85.0 79.0 10 84.7 75.4 15 84.5 74.0 -- 31 91.3 87.4 2 85.9 79.1 5 84.4 71.8 10 84.0 68.6 15 82.5 66.5 il processo di brillantatura, sia chimica che elettrochimica, e prima di entrare nella vasca di ossidazione occorre un adeguato passaggio per togliere eventuali patine od ossidi formatisi sulla superficie. Il miglior trattamento è quello di utilizzare una vasca di neutralizzazione, utilizzando una soluzione contenente acido solforico (100 150 g/l) in cui sia stata aggiunta una porzione di acido nitrico ( 3%). L uso di una soluzione a base di acido solforico con additivi è particolarmente indicata in quanto più efficace dell acido nitrico nella rimozione del rame, presente nella soluzione di brillantatura, che si deposita sulle superfici trattate. L'acido nitrico deve essere usato con cautela sugli impianti di anodizzazione perché i nitrati non vengono bloccati dal normale impianto di depurazione chimico fisico solitamente presente ma richiedono un adeguato impianto a resine se l'effetto diluizione non porta l'azoto nitrico nei limiti di legge. 4

L'influenza della brillantatura e della successiva depatinatura, su alluminio a diversa purezza, sono mostrate in tabella 2. Tabella 2 Influenza della lega, dello spessore dell'ossido e della depatinatura sulla riflettività dopo brillantatura Spessore micron 99.99% 99.8% 99.5% Riflettività speculare Riflettività speculare Riflettività speculare 2 90 87 88 88 68 85 75 50 70 5 90 87 88 88 63 85 75 36 64 10 90 86 88 88 58 85 75 26 61 15 90 85 88 88 57 85 75 21 57 20 90 84 87 88 53 84 75 15 53 5