13 Giugno 2013 Cosa succede sui mercati In questi giorni stiamo assistendo ad un forte aumento della volatilità sui mercati, con ampi movimenti al ribasso di numerose classi di attività. 1) SCENDONO ANCHE LE ATTIVITA MENO RISCHIOSE (Bund tedeschi, Treasury statunitensi) I tassi di interesse a lungo termine stanno salendo, facendo scendere i prezzi delle obbligazioni; alcune plausibili spiegazioni: a. ripresa economica USA e fine del Quantitative Easing (QE politica monetaria espansiva). b. Tassi troppo bassi per essere appetibili e sostenibili. c. Riparte l inflazione? Al momento no, ma potrebbe essere una soluzione al debito eccessivo ed un effetto delle politiche monetarie espansive Non parliamo dell oro, il bene rifugio per eccellenza Grafico 1: andamento del prezzo del Treasury 1,75% 2022 (ultimi 6 mesi). Da inizio maggio il Treasury 10y è sceso del 4.7%
Grafico 2: andamento del prezzo del Bund 1.5% 05/2023 (da febbraio). Nell ultimo mese Da inizio maggio il Bund 10y è sceso del 3.8% Grafico 3: prezzo dell oro ($/oncia) da inizio 2013. Da inizio maggio l oro è sceso del 6.3%
2) DISCESA DEI BOND E DELLE VALUTE EMERGENTI Se scendono le attività della classe precedente, figuriamoci queste. Ai motivi visti sopra, si aggiungono fattori specifici: tassi di crescita positivi ma inferiori alle attese, svalutazioni competitive, rivolte sociali. Aggiungiamo il fatto che questi paesi hanno attirato negli anni scorsi enormi flussi finanziari di investitori alla ricerca di impieghi remunerativi. Questi flussi speculativi stanno ora facendo marcia indietro, scottati da aspettative che non si sono realizzate. In queste fasi di tensione sui mercati riemergono i timori (prima sottovalutati oppure ignorati) di stabilità finanziaria e politica di alcuni paesi (ad esempio Argentina e Venezuela). Grafico 4: cambio EUR/Rand Sudafricano (ultimi 6 mesi) Il grafico esprime la quantità di rand contro 1 Euro. Da inizio maggio il rand ha perso oltre il 15% contro euro 3) DISCESA DELLE VALUTE FORTI Il dollaro australiano è stato in questi anni un porto sicuro privilegiato: economia forte, debito pubblico contenuto, politiche di bilancio rigorose. Risultato: un forte apprezzamento della valuta negli anni scorsi, grazie anche all arrivo di flussi esteri. Ora stiamo assistendo ad una forte discesa, soprattutto contro euro. Sorprende che questo avvenga in una fase in cui l economia europea langue e la capacità di azione di sostegno della BCE ai paesi dell area sia messa in dubbio e contestata dalla Germania (si attende la sentenza della Corte Costituzionale). Come mai l economia più debole del mondo (quella europea) si ritrova con la valuta più forte? E un demerito degli altri, piuttosto che un merito nostro? Stesso discorso vale per il dollaro neozelandese o per il rand sudafricano (quest ultimo considerato legato alle vicende dell oro). Anche la corona norvegese e la corona svedese si sono svalutate di circa il 5%.
Grafico 5: cambio EUR/Dollaro Australiano (ultimi 6 mesi) Il grafico esprime la quantità di dollari australiani contro 1 Euro. Da inizio maggio il $ australiano ha perso oltre l 11% contro euro 4) BORSE La borsa statunitense viaggia sui massimi storici, sospinta da un economia in buona salute e da una banca centrale molto accomodante (e questo spaventa molti). Il mercato azionario europeo in aggregato è depresso e non va da nessuna parte (ma la Germania è tornata sui massimi). Le borse emergenti sono crollate dopo un lungo rialzo, abbattute dall effetto combinato di titoli e valute locali in calo. COSA FARE? METTIAMO IL TUTTO IN PROSPETTIVA DI LUNGO PERIODO Valute: l euro è forte non per meriti suoi, ma a causa delle politiche espansive degli altri paesi sviluppati (USA, UK, Giappone). Sulle valute emergenti è in corso una fuga dovuta all avversione al rischio e agli stop loss su posizioni aperte negli anni scorsi. Noi pensiamo che un euro più debole possa meglio rispecchiare i fondamentali delle economie sottostanti e debba essere una soluzione ricercata dai policymakers per aiutare la crescita economica mediante maggiori esportazioni. Borse e obbligazioni: dopo anni di crescita forte, un brusco calo dovuto a prese di profitto è ragionevole. La crescita mondiale aggregata è positiva: è quindi probabile che, passata questa fase turbolenta, i mercati azionari mondiali tornino a crescere. Consigliamo a tutti gli investitori di assumere un ottica di lungo periodo e di non lasciarsi influenzare troppo dai movimenti speculativi di breve periodo.
Grafico 6: andamento dell indice S&P500 (Borsa statunitense) negli ultimi 5 anni Grafico 7: evoluzione dell indice JPMorgan Emerging Markets Bond EMBI Global Core dal 1998.
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