MISSIONE A BARI 26 gennaio 2011 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE VINCENZO DE LUCA 1/6 La seduta inizia alle 17.56. PRESIDENTE. Buonasera. PIERPAOLO MATERA, Vicesindaco del comune di Andria. Buonasera. Sono il vicesindaco, avvocato Pierpaolo Matera. Mi accompagna l assessore Francesco Lotito con delega all ambiente. Il sindaco purtroppo è impedito per ragioni di salute e si scusa. Spero di sostituirlo degnamente. PRESIDENTE. Prima di lasciarle la parola, le volevo riferire che noi siamo in Puglia per la seconda volta sul territorio per avere un quadro di riferimento più diretto relativo alla vicenda del ciclo integrato dei rifiuti e a tutte le problematiche che in questo settore ormai creano problemi, per usare un eufemismo. Questa Commissione desidera avere la conoscenza non solo della situazione generale, ma anche di un settore che ormai vede sempre più aggressiva e presente la malavita organizzata. Si tratta di un azione di conoscenza e, paradossalmente, anche di prevenzione. La nostra è una Commissione d inchiesta bicamerale, tesa anche a raccogliere contributi e indicazioni per utilizzarli poi sul piano legislativo all interno del processo di riordino di questo settore. Ricordo che siamo nell ambito delle direttive europee in materia, con tutti i rischi di infrazione che l Italia paga, come è già avvenuto in alcune realtà del nostro Paese. Se non prestiamo attenzione, al di là dell emergenza che è esplosa maggiormente, quella della Campania, siamo a rischio. Ci sono realtà regionali e territoriali, specialmente nel Mezzogiorno, che sono molto a rischio di questa situazione. Vorremmo recuperare, pertanto, l opportunità di conoscenza di questo fenomeno e di questa realtà con i rappresentanti territoriali in un rapporto più diretto che ci permetta di ottenere un quadro più definito. Ovviamente il riferimento è al settore della criminalità, ma ci interessa anche un quadro sulla situazione ambientale che coinvolge il settore in modo primario. Le lascio la parola e poi i colleghi porranno alcune domande per concludere l audizione.
2/6 PIERPAOLO MATERA, Vicesindaco del comune di Andria. Noi abbiamo inviato, così come richiesto dal presidente onorevole professor Gaetano Pecorella nella nota del 28 maggio 2010, la documentazione relativa all attività svolta dal comune di Andria, che si riferisce segnatamente a fenomeni relativi all abbandono di rifiuti e di funzionamento di discariche abusive incontrollate. Nella relazione, che adesso mi accingo a leggere, riferirò alla Commissione di questi fenomeni e delle attività che sono state poste a controllo da parte dell amministrazione comunale. Bisogna evidenziare che la nostra amministrazione si è insediata ufficialmente ad aprile 2010, in seguito alle elezioni amministrative del turno primaverile. Le attività che riferirò riguardano una gestione passata, anche se francamente non vi sono fenomeni di grossissima portata nel nostro comune. Nel territorio del Parco nazionale dell Alta Murgia, ricadente nel comune di Andria, a seguito dell attività di controllo della Polizia municipale e del Corpo forestale dello Stato, si sono rilevate 40 situazioni di abbandono di rifiuti e di funzionamento di discariche abusive o incontrollate. In tali siti interessati dall abbandono incontrollato dei rifiuti e in alcune discariche a cielo aperto, a seguito di diffide dirigenziali e di ordinanze sindacali, sono stati eseguiti puntualmente interventi di rimozione e di avvio al recupero e allo smaltimento in discarica controllata di ogni tipo di rifiuto o di materiale di risulta, ai sensi della normativa vigente di bonifica e di disinfestazione del sito, con l adozione di tutte le misure idonee al controllo e alla prevenzione di ulteriori inconvenienti igienico-sanitari. In applicazione delle direttive comunitarie sul funzionamento di discariche abusive e incontrollate, con conseguente procedura di infrazione, si precisa che, a seguito dell indagine eseguita nel 2001 dal Corpo forestale dello Stato, la Commissione europea ha avviato la procedura di infrazione per due discariche abusive presenti in agro di Andria in località Lama di Corvo. A tal proposito, come si evince dai documenti allegati, questo comune ha adottato tutte le iniziative finalizzate al ripristino delle aree segnalate, che risultano attualmente bonificate, in quanto i proprietari dei siti hanno ottemperato alle diffide dirigenziali nn. 31/2009 e 48/2009 emesse dal settore ambiente. Un altra problematica ambientale legata ad attività illecite nel ciclo dei rifiuti del comune di Andria riguarda il corpo idrico superficiale del canale Ciappetta Camaggio. Si tratta di un canale di circa 14 chilometri che attraversa le città di Andria e di Barletta, ricettore dei reflui depurati provenienti dal depuratore a servizio della città di Andria, con il successivo scarico in mare a Barletta.
3/6 In data 4 giugno 2007 il GIP del Tribunale di Trani decretò, ai sensi dell articolo 304 del decreto legislativo n. 152 del 2006, il sequestro preventivo del corpo idrico canale Ciappetta Camaggio. L ARPA Puglia ha eseguito il controllo del sito, come richiesto dalla provincia di Bari, e ha riscontrato fonti di inquinamento con presenza di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. In particolare, dal prelievo di campioni di sedimento e terriccio erano emersi valori eccedenti i limiti previsti dal decreto legislativo n. 152 del 2006, considerati pericolosi dall ARPA. A oggi non è ancora emerso quale sia l ente proprietario gestore del canale Ciappetta Camaggio e, quindi, il titolare della sua manutenzione, in considerazione della presenza nel canale di rifiuti di diverso genere. Il comune di Andria non è titolare o proprietario del canale in oggetto, ma comunque provvede alla pulizia dei tratti scoperti che attraversano l abitato di Andria. Per dirimere la questione sulla proprietà e la titolarità del canale Ciappetta Camaggio si precisa che la regione Puglia aveva assicurato la copertura finanziaria per interventi di caratterizzazione del sito, mentre la provincia di Bari è l ente attuatore per conto della regione Puglia di un finanziamento CIPE per la bonifica e la manutenzione del canale. Attualmente sono in corso i lavori per un tratto di circa 3 chilometri del canale in territorio del comune di Barletta e la competenza nel frattempo è passata dalla provincia di Bari alla provincia BAT di nuova istituzione, dove il settore ambiente e rifiuti della provincia ha attivato le iniziative per approfondire le situazioni rappresentate con riferimento agli iter amministrativi intrapresi ex articolo 242 sempre del decreto legislativo n. 152 del 2006, unitamente agli aspetti inerenti la quantificazione degli importi necessari per la realizzazione degli interventi. In ultimo, in agro di Andria, in contrada Paparicotta e in contrada Boscariello, insiste una discarica abusiva a cielo aperto avente un perimetro di 5 mila 300 metri e una superficie di 77 mila 755 metri quadri. Tale discarica è stata sottoposta a sequestro giudiziario del 25 marzo 2008 da parte della Polizia municipale di Andria e affidata in custodia giudiziaria al dirigente del servizio di viabilità della provincia di Bari, ente proprietario del sito. Attualmente la competenza è passata dalla provincia di Bari alla nuova provincia BAT, dove il settore ambiente e rifiuti ha attivato le iniziative per approfondire le situazioni rappresentate con riferimento agli iter amministrativi intrapresi ex articolo 242 del decreto legislativo n. 152 del 2006, unitamente agli aspetti inerenti la quantificazione degli importi necessari per la realizzazione degli interventi.
4/6 PRESIDENTE. Do la parola ai colleghi che intendano intervenire per porre quesiti o formulare osservazioni. CANDIDO DE ANGELIS. Vorremmo alcune informazioni. Voi fate parte della nuova provincia. Noi abbiamo già parlato con il presidente della provincia e con il sindaco di Barletta, ragion per cui il quadro è piuttosto chiaro. Penso che siate sulla stessa linea. Sul discorso dell ATO così suddiviso anche voi siete contrari? PIERPAOLO MATERA, Vicesindaco del comune di Andria. Riteniamo che non vada bene e abbiamo chiesto l individuazione dell ATO con i comuni della stessa provincia. CANDIDO DE ANGELIS. La settimana prossima chiariremo la questione anche con il Presidente Vendola, perché sembra che potrebbero a breve sorgere problemi anche per la regione Puglia. Vorremmo avere alcune informazioni: quanto realizzate di differenziata, eseguite la raccolta porta a porta, avete centri per gli ingombranti, applicate la TARSU o la TIA e che percentuale di evasione riscontrate? Aggiungo una domanda, forse superflua: nella gestione dei rifiuti nel territorio, al di là delle problematiche, avvertite pressioni da parte della criminalità? FRANCESCO LOTITO, Assessore all ambiente. Come lei giustamente ha affermato, noi facciamo parte dell ATO BA/1, che a oggi non ha prodotto nulla. Non abbiamo nemmeno il Piano d ambito. La nostra città ha un azienda per la raccolta dei rifiuti in proroga da circa tre anni e incontra difficoltà nel preparare il nuovo bando di gara, perché non può rimanere con un capitolato vecchio redatto nel 2002 con la scadenza nel 2007. Ci troviamo, dunque, in grosse difficoltà, perché l azienda, essendo in proroga, non ha compiuto investimenti, non ha mezzi idonei per la raccolta e presenta un parco macchine obsoleto. Non abbiamo il Piano d ambito perché l ATO non l ha prodotto. Ci troviamo con un impianto di discarica di nostra proprietà gestita dalla Daneco, che ha presentato un impianto di biostabilizzazione, approvato in fase di VIA e di AIA. La presentazione è stata inoltrata prima alla provincia di Bari e poi, con la nascita della BAT, ivi trasferita.
CANDIDO DE ANGELIS. Perché su un sito di vostra proprietà c è una gestione privata? 5/6 PIERPAOLO MATERA, Vicesindaco del comune di Andria. Fu una scelta del consiglio comunale dell epoca, che intese affidare il servizio di gestione della discarica a un privato sul presupposto che il comune non avesse il personale e il know-how adeguati per gestire una discarica. CANDIDO DE ANGELIS. Che vantaggio avete? Avete un ristoro, un affitto? PIERPAOLO MATERA, Vicesindaco del comune di Andria. Abbiamo alcuni ritorni economici per la gestione di questa discarica, che è da tempo presente ad Andria. Credo che nel nostro ATO siano due le discariche poste a servizio, quella di Andria e quella di Trani. FRANCESCO LOTITO, Assessore all ambiente. Per quanto riguarda i dati della raccolta differenziata, siamo intorno al 18 per cento. Non abbiamo ancora i dati di dicembre, ma abbiamo chiuso il 2010 al 18 per cento e anche con tante difficoltà proprio per il servizio di raccolta. Ritornando al discorso che l azienda è in proroga, siamo in crescita con il dato dell anno scorso e molto rispetto ai dati di due, tre o quattro anni fa, perché eravamo al 7 per cento. Abbiamo iniziato nel mese di novembre il nuovo servizio di raccolta porta a porta in una zona pilota della nostra città e nel giro di due mesi abbiamo conferito circa 100 tonnellate di umido, che per noi è un dato piuttosto rilevante, anzi eccellente. Dovremmo elaborare il nuovo capitolato nel nuovo bando e prevedere la raccolta porta a porta. Per quanto riguarda, invece, il servizio di raccolta degli imballaggi, in particolare di cartoni e di imballaggi cellulosi, avevamo una cooperativa di categoria B, che eseguiva la raccolta. Al 31 dicembre essa non è, però, più propensa nel continuarla e non esegue più il servizio. Attualmente stiamo vedendo a chi affidarlo prima di indire il nuovo bando. Applichiamo la TARSU e attestiamo circa il 30 per cento di evasione. Abbiamo inoltrato notifica a tutti i cittadini che non hanno pagato le nuove cartelle. È un problema che riviene dalla vecchia amministrazione, perché noi siamo insediati da sette o otto mesi. CANDIDO DE ANGELIS. Quanto coprite con la TARSU?
6/6 FRANCESCO LOTITO, Assessore all ambiente. Copriamo quasi il 70 per cento, pur col 30 per cento di evasione. CANDIDO DE ANGELIS. Mi sembra un po eccessivo. FRANCESCO LOTITO, Assessore all ambiente. Non paghiamo molto come servizio di raccolta. CANDIDO DE ANGELIS. Mi sembra eccessivo il 70 per cento. Avete adottato una TARSU che dovrebbe coprire il 100 per cento del servizio? Il vantaggio della TARSU, secondo me, è quello di consentire di venire anche incontro alle esigenze dei comuni e dei cittadini. Il 30 per cento di evasione è tanto. Se avete adottato la TARSU per non alzare troppo le tariffe e il 30 per cento evade comunque, secondo me non riuscite a coprire il 70 per cento del servizio. PIERPAOLO MATERA, Vicesindaco del comune di Andria. Lei ha perfettamente ragione. Il problema del comune di Andria, e segnatamente dell ufficio tributi, è determinato dal fatto che, nel momento in cui il cittadino evade, a prescindere dalla notifica della cartella e dell avviso di accertamento, dopo l avviso di accertamento il procedimento sanzionatorio di riscossione del tributo a un certo punto si arenava e non si sapeva perché. Con una delibera di Giunta adottata quasi un mese fa abbiamo delegato il servizio di riscossione all Equitalia, che adotta ovviamente forme di coazione più stringenti. Prima vi era un servizio di riscossione che gestiva direttamente l Ufficio tributi. La percentuale di evasione è legata anche alla modalità con cui i tributi venivano riscossi. Equitalia applica ora i metodi previsti dalla legge per far pagare più o meno tutti. PRESIDENTE. Vi ringraziamo. Dichiaro conclusa l audizione. La seduta termina alle 18.28.