BOLLETTINO UFFICIALE SOMMARIO REPUBBLICA ITALIANA. Serie Ordinaria - Giovedì 10 ottobre 2013 A) CONSIGLIO REGIONALE C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI

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Anno XLIII N. 249 Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, 1 20124 Milano Direttore resp.: Marco Pilloni Redazione: tel. 02/6765 int. 4041 4107 5644; e-mail: burl@regione.lombardia.it 41 Serie Ordinaria - Giovedì 10 ottobre 2013 REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO UFFICIALE SOMMARIO A) CONSIGLIO REGIONALE Deliberazione Consiglio regionale 24 settembre 2013 - n. X/149 Ordine del giorno concernente l estensione del divieto del terzo mandato ai sindaci dei comuni che hanno deliberato la fusione................................... 2 Deliberazione Consiglio regionale 24 settembre 2013 - n. X/150 Ordine del giorno concernente le fusioni e i limiti demografici per le gestioni associate............. 2 Deliberazione Consiglio regionale 24 settembre 2013 - n. X/151 Mozione concernente il forum mondiale UNESCO sulla cultura..... 3 C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI Deliberazione Giunta regionale 27 settembre 2013 - n. X/729 Piano annuale per la concessione dei contributi nel settore delle produzioni apistiche - Campagna 2013 / 2014 (d.g.r. n. 4848/2013)................................. 4 Deliberazione Giunta regionale 27 settembre 2013 - n. X/737 Programma triennale di interventi prioritari di manutenzione dei corsi d acqua e difesa del suolo nei bacini lombardi.... 14 D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale Presidenza Decreto dirigente unità organizzativa 2 ottobre 2013 - n. 8783 Direzione centrale Programmazione integrata e finanza - Prelievo dal fondo di riserva di cassa e relativi adeguamenti degli stanziamenti del bilancio di previsione 2013 e del relativo documento tecnico d accompagnamento 23 provvedimento 24 Decreto dirigente unità organizzativa 3 ottobre 2013 - n. 8846 Direzione centrale Programmazione integrata e finanza - Organismo Pagatore Regionale - OCM Miele - Campagna 2013/2014 - Apertura dei termini per la presentazione delle domande e approvazione del manuale delle procedure, dei controlli e delle sanzioni - Reg. (CE) 1234/2007........................ 27 D.G. Salute Decreto direttore generale 7 ottobre 2013 - n. 8921 Ulteriori determinazioni in merito alla d.g.r. n. IX/1355 del 25 febbraio 2011 Schema di accordo di collaborazione con la Regione Toscana in materia di implementazione della qualità dei servizi di medicina di laboratorio......... 49 D.G. Attività produttive, ricerca e innovazione Decreto dirigente unità organizzativa 7 ottobre 2013 - n. 8949 Bando di invito a presentare progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nei settori strategici di Regione Lombardia e del Ministero dell Istruzione, dell università e della ricerca (d.d.u.o. n. 7128/2011 e relativo provvedimento attuativo n. 5485/2012). Variazione societaria capofila Selex Galileo s.p.a., progetti ID 30209585/CUP E37I110000790004 e ID 30105284/CUP E37I11000750004........................... 50 Decreto dirigente unità organizzativa 7 ottobre 2013 - n. 8951 Bando di invito a presentare progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nei settori strategici di Regione Lombardia e del Ministero dell Istruzione, dell università e della ricerca (d.d.u.o. n. 7128/2011 e relativo provvedimento attuativo n. 5485/2012). Variazione societaria partner Alenia Aermacchi s.p.a., progetto ID 30057854, CUP E47I11000510004, capofila Krill s.p.a..... 51 Decreto dirigente unità organizzativa 7 ottobre 2013 - n. 8952 POR FESR 2007-2013 - Linea di intervento 1.1.2.1 - Azione B - Fondo di Garanzia Made in Lombardy. Concessione, impegno e contestuale liquidazione del contributo per la redazione dei Business Plan a favore della società Carlo Salvi s.p.a. (XXX provvedimento).................................. 52

2 Bollettino Ufficiale A) CONSIGLIO REGIONALE D.c.r. 24 settembre 2013 - n. X/149 Ordine del giorno concernente l estensione del divieto del terzo mandato ai sindaci dei comuni che hanno deliberato la fusione Presidenza del Presidente Cattaneo IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA Visto l Ordine del giorno n. 117 presentato in data 24 settembre 2013, collegato alle proposte di referendum concernenti «Referendum consultivi per la fusione dei comuni»; a norma dell art. 85 del Regolamento generale, con votazione palese, per alzata di mano; DELIBERA di approvare l Ordine del giorno n. 117 concernente l estensione del divieto del terzo mandato ai sindaci dei comuni che hanno deliberato la fusione, nel testo che così recita: Il Consiglio regionale della Lombardia premesso che ai sensi dell articolo 133, secondo comma della Costituzione «La regione, sentite le popolazioni interessate, può con sue leggi istituire nel proprio territorio nuovi comuni e modificare le loro circoscrizioni e denominazioni»; l articolo 15 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 prevede che: «1. A norma degli articoli 117 e 133 della Costituzione, le regioni possono modificare le circoscrizioni territoriali dei comuni sentite le popolazioni interessate, nelle forme previste dalla legge regionale. Salvo i casi di fusione tra più comuni, non possono essere istituiti nuovi comuni con popolazione inferiore ai 10.000 abitanti o la cui costituzione comporti, come conseguenza, che altri comuni scendano sotto tale limite. 2. La legge regionale che istituisce nuovi comuni, mediante fusione di due o più comuni contigui, prevede che alle comunità di origine o ad alcune di esse siano assicurate adeguate forme di partecipazione e di decentramento dei servizi. 3. Al fine di favorire la fusione dei comuni, oltre ai contributi della regione, lo Stato eroga, per i dieci anni successivi alla fusione stessa, appositi contributi straordinari commisurati ad una quota dei trasferimenti spettanti ai singoli comuni che si fondono. 4. La denominazione delle borgate e frazioni è attribuita ai comuni ai sensi dell'articolo 118 della Costituzione»; il legislatore nazionale ha inteso, anche recentemente, con le disposizioni contenute nell articolo 20, del decretolegge 6 luglio 2012, n. 95, favorire le fusioni di comuni, prevedendo che: «A decorrere dall'anno 2013, il contributo straordinario ai comuni che danno luogo alla fusione, di cui all'articolo 15, comma 3, del citato testo unico di cui al d.lgs. 267/2000, è commisurato al 20 per cento dei trasferimenti erariali attribuiti per l'anno 2010, nel limite degli stanziamenti finanziari previsti»; vista la legge regionale 15 febbraio 2006, n. 29 (Testo Unico delle leggi regionali in materia di circoscrizioni comunali e provinciali) e, in particolare: l articolo 4, comma 1, ai sensi del quale l istituzione di nuovi comuni può aver luogo a seguito della fusione di due o più comuni contigui; l articolo 7, comma 3, ai sensi del quale «i consigli comunali, con deliberazione assunta a maggioranza dei consiglieri assegnati, o la maggioranza degli elettori residenti nei comuni, nelle frazioni o borgate, interessati all'adozione di uno dei provvedimenti previsti dagli articoli precedenti, possono presentare richiesta alla Giunta regionale affinché promuova la relativa procedura; le firme degli elettori richiedenti devono essere autenticate ai sensi delle vigenti norme regionali in materia di iniziativa popolare»; l articolo 7, comma 4, ai sensi del quale «entro novanta giorni dalla ricezione della richiesta di cui al comma 3, la Giunta regionale verifica i requisiti formali della richiesta stessa, e, qualora deliberi di dar corso alla medesima, presenta il relativo progetto di legge»; considerato che alla luce delle difficoltà economiche nelle quali si dibattono quotidianamente i sindaci, a seguito dei rilevanti tagli dei trasferimenti statali verso le amministrazioni comunali, la fusione si configura per molti comuni come un opportunità per realizzare economie nell erogazione di servizi alle proprie comunità; constatato che negli ultimi mesi molti comuni lombardi hanno assunto iniziative per procedere alla fusione con comuni contigui, avviando un percorso che dovrebbe concludersi in tempo utile per le elezioni della primavera del 2014, esperite le prescritte consultazioni referendarie; per effetto delle citate fusioni potrebbe determinarsi un elusione nell applicazione della disposizione di cui all articolo 51 del citato Testo Unico degli enti locali, ai sensi del quale: «Chi ha ricoperto per due mandati consecutivi la carica di sindaco e di presidente della provincia non è, allo scadere del secondo mandato, immediatamente rieleggibile alle medesime cariche»; in assenza di uno specifico intervento legislativo si potrebbe giungere a ritenere, in via interpretativa, che il sindaco uscente di uno dei comuni interessati da una fusione, pur avendo già svolto due mandati, possa candidarsi alle elezioni a sindaco del comune risultante dalla fusione, in evidente dispregio dello spirito e delle finalità della disposizione da ultimo citata; impegna il Presidente della Regione Lombardia e la Giunta regionale ad assumere con tempestività, in relazione all imminenza delle prossime elezioni della primavera del 2014, un iniziativa legislativa presso le Camere, volta a precisare che il divieto di terzo mandato si applica anche ai sindaci dei comuni che abbiano deliberato la fusione, con riferimento all elezione del sindaco del Comune risultante dalla fusione.. Il presidente: Raffaele Cattaneo I consiglieri segretari: Maria Daniela Maroni-Eugenio Casalino Il segretario dell assemblea consiliare: Mario Quaglini D.c.r. 24 settembre 2013 - n. X/150 Ordine del giorno concernente le fusioni e i limiti demografici per le gestioni associate Presidenza del Presidente Cattaneo IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA Visto l Ordine del giorno n. 118 presentato in data 24 settembre 2013, collegato alle proposte di referendum concernenti «Referendum consultivi per la fusione dei comuni»; a norma dell art. 85 del Regolamento generale, con votazione palese, per alzata di mano; DELIBERA di approvare l Ordine del giorno n. 118 concernente la fusione e i limiti demografici per le gestioni associate, nel testo che così recita: Il Consiglio regionale della Lombardia preso atto che il Consiglio regionale della Lombardia in attuazione dell articolo 14, comma 31, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, (Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica) convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, ha stabilito con la l.r. 22/2011 che l insieme dei comuni tenuti ad esercitare le funzioni fondamentali in forma associata mediante la forma associativa dell unione di comuni o della convenzione deve raggiungere il limite demografico minimo pari a 5.000 abitanti o a 3.000 abitanti, in caso di comuni appartenenti o appartenuti a comunità montane, o pari al quadruplo del numero degli abitanti del comune demograficamente più piccolo tra quelli associati; constatato che diversi sindaci e amministratori lombardi ritengono che la fusione possa rappresentare una soluzione efficace nella gestione ed erogazione dei servizi al cittadino, nella semplificazione gestionale e organizzativa, nella realizzazione di economie di scala e nella gestione unitaria dei territori per garantire adeguatezza all azione amministrativa dei loro enti;

Bollettino Ufficiale 3 entro il mese di luglio 2013 sono state ben 19 le richieste di fusione pervenute a Regione Lombardia; come da risoluzione 1 approvata all unanimità dal Consiglio regionale della Lombardia nella seduta dell 11 giugno 2013, risulta di fondamentale importanza agevolare lo sviluppo volontario di forme avanzate d integrazione fra amministrazioni comunali; verificato che alcune tra le richieste di fusione pervenute andrebbero a formare, alla fine del percorso legislativo, nuovi Comuni che per popolazione non sarebbero esenti dall obbligo dell esercizio delle gestioni associate, come da l.r. 22/2011; i Comuni di cui sopra, qualora invece, al posto della fusione, intraprendessero la strada delle convenzioni o delle unioni, non sarebbero costretti all esercizio associato delle funzioni fondamentali (alla luce del criterio del quadruplo del numero degli abitanti del Comune demograficamente più piccolo tra quelli associati); impegna la Giunta regionale e si impegna a modificare tempestivamente la l.r. 22/2011, esentando dall obbligo dell esercizio delle funzioni fondamentali in forma associata i nuovi comuni lombardi nati da fusioni che abbiano una dimensione demografica pari o superiore al quadruplo del numero degli abitanti del comune demograficamente più piccolo tra quelli che hanno aderito al processo di fusione.. Il presidente: Raffaele Cattaneo I consiglieri segretari: Maria Daniela Maroni-Eugenio Casalino Il segretario dell assemblea consiliare: Mario Quaglini a farsi promotori presso il Governo, affinché i quattrocentomila euro vengano stanziati a favore di eventi culturali sul territorio lombardo in occasione di Expo 2015; a farsi promotori presso il Governo e il Parlamento, affinché vengano stanziati ulteriori e significativi fondi a favore di eventi culturali sul territorio lombardo in occasione di Expo 2015; a trasmettere la presente mozione a tutti i Deputati, a tutti i Senatori e a tutti i membri dell esecutivo statale. Il presidente: Raffaele Cattaneo I consiglieri segretari: Maria Daniela Maroni-Eugenio Casalino II segretario dell assemblea consiliare: Mario Quaglini D.c.r. 24 settembre 2013 - n. X/151 Mozione concernente il forum mondiale UNESCO sulla cultura. Presidenza del Presidente Cattaneo IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA Vista la Mozione 99 presentata in data 24 settembre 2013; a norma degli artt. 122, 123 e 124 del Regolamento generale, con votazione palese, per alzata di mano DELIBERA di approvare la Mozione n. 99 concernente il Forum mondiale UNESCO sulla cultura, nel testo che così recita: Il Consiglio regionale della Lombardia premesso che il Forum UNESCO sulla cultura e sulle imprese culturali, organizzato nelle edizioni 2009 e 2011 presso la Villa Reale di Monza, è stato finanziato interamente da Regione Lombardia con il supporto di sponsor e senza alcun aiuto statale; al termine dell evento 2011 sono rimasti in cassa quarantamila euro, che Regione Lombardia ha destinato all UNE- SCO, impegnando l organizzazione stessa a utilizzarli per predisporre la successiva edizione; considerato che durante la discussione del c.d. decreto Bray (decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91 recante disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo) in VII commissione del Senato è stato approvato un emendamento (em. n. 3.0.1) con oggetto: «Forum Mondiale UNESCO sulla cultura e sulle industrie culturali» che prevede lo svolgimento della manifestazione a Firenze nel 2014 anziché a Monza e che stanzia quattrocentomila euro per tale iniziativa; valutato che l evento in oggetto risulta di particolare rilevanza sotto il profilo economico e culturale per tutto il territorio lombardo; Regione Lombardia ha programmato la prossima edizione del forum nel 2015 in concomitanza con Expo, cosa che garantirà maggior prestigio e visibilità all evento stesso; la manifestazione nell attuale localizzazione permette una forte valorizzazione a livello internazionale della Villa Reale e della città di Monza, nonché una ricaduta positiva a livello ricettivo e di immagine per tutta la Lombardia; impegna il Presidente della Giunta regionale e l Assessore competente a prendere contatti con il Ministero e l UNESCO, affinché la manifestazione in oggetto venga mantenuta sul territorio regionale;

4 Bollettino Ufficiale C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI D.g.r. 27 settembre 2013 - n. X/729 Piano annuale per la concessione dei contributi nel settore delle produzioni apistiche - Campagna 2013 / 2014 (d.g.r. n. 4848/2013) LA GIUNTA REGIONALE Visti: il reg. CE n. 1234/2007 relativo all organizzazione comune dei mercati agricoli, che abroga il reg. CE n. 797/2004 del Consiglio, mantenendo in vigore gli atti comunitari adottati in base al Reg. medesimo, e stabilisce una serie di misure dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione dei prodotti dell apicoltura, nell ambito di programmi apicoli triennali; il reg. CE n. 917/2004, modificato dal reg. CE n. 768/2013, recante modalità di applicazione del reg. CE n. 797/2004, che prevede che le azioni dei programmi apicoli possano essere adattate durante gli esercizi annuali e che le stesse devono essere integralmente eseguite entro il 31 agosto dell anno successivo all apertura dell esercizio finanziario (16 ottobre di ogni anno); il dm Mipaaf 23 gennaio 2006 di attuazione dei regolamenti comunitari sul miglioramento della produzione e commercializzazione dei prodotti dell apicoltura; la d.g.r. n. 4848 del 13 febbraio 2013 che approva il programma apicolo regionale 2014 2016; il decreto direttoriale Mipaaf del 30 agosto 2013, relativo alla ripartizione dei finanziamenti per l annualità 2012/2013 per il miglioramento della produzione e commercializzazione dei prodotti dell apicoltura, con cui si assegna alla Regione Lombardia l importo di 724.811,00; Considerato che il Programma triennale di cui alla d.g.r. 4848/2013 prevede la definizione di Piani annuali di attuazione, che stabiliscono le azioni finanziabili, le modalità e i criteri per la concessione dei contributi sulla base delle risorse finanziarie assegnate dal Mipaaf; Dato atto che l Organismo Pagatore Regionale ha ottenuto con dm Mipaaf 8 luglio 2004 il riconoscimento in qualità di Organismo Pagatore relativamente al settore dei prodotti dell apicoltura; Considerato che l articolo 108 del regolamento CE 1234/2007 dispone la partecipazione finanziaria della Commissione Europea nella misura del 50% delle spese sostenute dagli stati membri e che il CIPE ha previsto che la quota parte di cofinanziamento del Programma Nazionale sia coperta da fondi nazionali, a valere sul Fondo di rotazione di cui alla l. 183/1987 per tutto il periodo di applicazione di detto regolamento, e che pertanto l approvazione del piano annuale di attuazione non comporta impegno di spesa a carico del bilancio regionale; Ritenuto da parte del Dirigente dell Unità Organizzativa proponente di proporre l approvazione del «Piano annuale di attuazione 2013-2014» (allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto), a valere sull esercizio finanziario FEAGA 2014, che individua le azioni finanziabili ed i criteri per la concessione dei contributi previsti dal regolamento CE 1234/07 a favore del settore apistico, per una spesa di 724.811,00; Rilevato che l individuazione dei criteri di concessione dei contributi sopra citati assolve all impegno di cui alla Comunicazione in Giunta del 6 settembre 2013 relativa alla semplificazione delle procedure amministrative; Sentito il parere delle Associazioni apistiche lombarde e delle Organizzazioni professionali agricole; Ad unanimità dei voti espressi nelle forme di legge; recepite le premesse: DELIBERA 1. di approvare il «Piano annuale di attuazione 2013 2014» (allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto), a valere sull esercizio finanziario FEAGA 2013, che stabilisce le azioni finanziabili ed i criteri per la concessione dei contributi previsti dal regolamento CE 1234/07 a favore del settore apistico, per una spesa di 724.811,00; 2. di dare atto che l erogazione dei contributi previsti dal «Piano annuale di attuazione 2013 2014» non comporta impegno finanziario a carico del bilancio regionale; 3. di dare atto che l erogazione dei suddetti contributi compete all Organismo Pagatore Regionale della Regione Lombardia, che determina con proprio atto le procedure attuative e provvede alla pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. 14 marzo 2013 n. 33 ; 4. di demandare a successivi atti del dirigente competente eventuali correzioni di natura tecnica che si rendessero necessarie; 5. di demandare al dirigente competente la pubblicazione del presente provvedimento ai sensi degli artt. 26 e 27 del d.lgs. 14 marzo 2013; 6. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. II segretario: Marco Pilloni

Bollettino Ufficiale 5 ALLEGATO A PIANO ANNUALE DI ATTUAZIONE DELLE MISURE PER MIGLIORARE LA PRODUZIONE E LA COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI DELL APICOLTURA 2013-2014 Il presente piano annuale attua le azioni regionali per il miglioramento della produzione e della commercializzazione dei prodotti dell apicoltura, ai sensi del programma triennale 2014-2016 previsto dal reg. CE 1234/2007. Il piano individua le misure oggetto di sostegno finanziario nella campagna 2013-2014 e la ripartizione delle risorse ad esse destinate, sentite le associazioni dei produttori apistici, e a seguito della disponibilità finanziaria resa nota dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, pari a 724.811,00. Le misure attivate sono finalizzate: al sostegno della competitività materiale delle aziende, a migliorare la capacità imprenditoriale degli apicoltori, alla salvaguardia della salute degli alveari. Esse prevedono il sostegno alle seguenti azioni: 1) assistenza tecnica, sia diretta in azienda, sia mediante azioni informative, per il supporto agli apicoltori nella tutela del patrimonio apistico. L azione comprende la partecipazione alla Rete di monitoraggio promossa dai Servizi Veterinari regionali; 2) lotta alla varroasi e patologie dell alveare; 3) ammodernamento di macchine e attrezzature per l apicoltura nomade. Le azioni finanziate, il riparto delle risorse destinate a ciascuna azione e le relative aliquote di aiuto sono riportate in tabella 1 Piano finanziario 2013-2014. L entità del finanziamento concesso conseguirà al numero di domande pervenute e istruite positivamente, alla disponibilità finanziaria e all applicazione dei punteggi di priorità, qualora le risorse disponibili siano insufficienti a finanziare tutte le domande istruite positivamente. In funzione delle domande pervenute, è possibile una modifica al riparto mediante compensazione tra le diverse Azioni e Sottoazioni, finalizzata al pieno utilizzo delle risorse a disposizione del Piano. Le compensazioni si effettuano primariamente tra Sottoazioni nell ambito della singola Azione. A livello di Azioni sarà seguito il seguente ordine di priorità: 1. Azione C 2. Azione B 3. Azione A AZIONE A - ASSISTENZA TECNICA E FORMAZIONE PROFESSIONALE DEGLI APICOLTORI SOTTOAZIONE a.1.2 AGGIORNAMENTO DEI TECNICI SOTTOAZIONE a.2 SEMINARI SOTTOAZIONE a.4 - ASSISTENZA TECNICA ALLE AZIENDE CHI PUÒ PRESENTARE DOMANDA ASSOCIAZIONI DI PRODUTTORI APISTICI Possono presentare domanda di contributo le organizzazioni di produttori del settore apistico e le loro unioni, le associazioni di apicoltori, le cooperative e i consorzi di apicoltori, che abbiano sede legale in Regione Lombardia, operino a livello di territorio regionale con una rappresentanza significativa di apicoltori in almeno 4 province lombarde, e siano in possesso dei seguenti requisiti: a) associno almeno 50 imprenditori apistici con sede legale in Lombardia, in possesso di partita IVA e di un numero minimo di 60 alveari per le aziende con sede legale nei comuni elencati negli allegati 1 e 12 del PSR 2007 2013, ovvero di 105 alveari, se la sede legale è in altre zone, desunti dalle denunce del 2013 ai Servizi Veterinari, o dalla media delle denunce 2011-2012-2013 in caso di rilevanti di perdite di patrimonio apistico; b) rappresentino almeno 20.000 alveari, sulla base delle denunce del 2013 ai Servizi Veterinari, o della media delle denunce 2011-2012-2013 in caso di rilevanti di perdite di patrimonio apistico; c) ai fini dell azione a.4, dispongano di personale qualificato, in possesso di uno dei seguenti requisiti documentabili: Laurea in Scienze Agrarie, Medicina Veterinaria, Scienze Naturali, Biologia, Perito Agrario, Agrotecnico e titoli di studio equiparati; d) In deroga al punto d), dispongano di tecnici con almeno 3 anni di documentata esperienza di assistenza tecnica e divulgazione nell ambito dell attività apistica. Per i tecnici neoassunti il possesso dell idoneo titolo di studio è obbligatorio. Le associazioni richiedenti il contributo devono operare nel settore dell apicoltura, e lo Statuto deve contemplare le attività di assistenza e divulgazione tecnica ai propri associati. Documenti comuni alle 3 sottoazioni da allegare alla domanda di contributo 1. copia dello Statuto vigente del richiedente, qualora non in possesso dell amministrazione responsabile dell istruttoria;

6 Bollettino Ufficiale 2. i seguenti elenchi, e informazioni correlate, da redigere utilizzando il tracciato record di cui al modello allegato (Allegato 1) e da presentare anche su supporto informatico: a) elenco nominativo dei soci aderenti con partita IVA, in possesso di un numero minimo di 60 alveari, per le aziende con sede legale nei Comuni di cui agli allegati n. 1 e 12 del PSR 2007 2013, ovvero minimo di 105 per i produttori con sede legale in altre zone, desunti dalle denunce del 2013 ai Servizi Veterinari, o dalla media delle denunce 2011-2012-2013 in caso di rilevanti di perdite di patrimonio apistico; b) elenco nominativo dei soci aderenti all associazione che abbiano presentato denuncia di possesso di alveari nel 2013, documentata presso l associazione medesima, almeno fino a comprovare la sussistenza del requisito di rappresentatività minima in numero di alveari; 3. progetto operativo dettagliato relativamente alla sottoazione a.4, e sintesi delle diverse sottoazioni, redatta secondo lo schema predisposto dal Manuale delle Procedure di OPR Lombardia; 4. Verbale dell Organo competente dell associazione di approvazione del programma di attività complessivo. Sottoazione a1.2 - AGGIORNAMENTO DEI TECNICI Tipologie di intervento La sottoazione a.1.2 riguarda la partecipazione dei tecnici incaricati nell ambito dell azione a.4 a seminari o convegni, in Italia o all estero, incentrati sulle tematiche oggetto dell assistenza tecnica. Spese ammissibili costo dell iscrizione (la partecipazione deve essere comprovata da attestato nominale), rimborso delle spese di trasporto, vitto e alloggio, secondo i parametri successivamente indicati, per i tecnici partecipanti. Massimale di contributo Ogni associazione non può richiedere un contributo superiore alle risorse destinate alla Sottoazione, indicate in tabella 1. Documentazione da allegare al progetto operativo Allegare il programma di massima, se già disponibile, e il budget di spesa programmato per la partecipazione dei tecnici a seminari/ convegni organizzati da soggetti terzi. Modifiche al programma di massima non sono considerate varianti. Sottoazione a2 - SEMINARI Tipologia di intervento E ammessa l organizzazione di seminari sulle tematiche collegate con l assistenza tecnica e la ricerca sulle problematiche specifiche del settore apistico. I seminari comprendono incontri, relazioni, conferenze della durata minima di 3 ore e massima di 16 ore, della durata massima di 2 giorni, per un minimo di 20 partecipanti. Spese ammissibili 1. Compenso per i relatori fino ad un massimo di 100/ora, al lordo delle ritenute di legge; 2. rimborso delle spese di trasporto, vitto e alloggio, secondo i parametri successivamente specificati; 3. affitto dei locali e delle attrezzature, massimo 400 per mezza giornata, 800 per la giornata intera; 4. supporti informativi e pubblicizzazione: fino a 2.000 per ogni iniziativa Massimale di contributo Ogni associazione regionale non può richiedere un contributo superiore alle risorse destinate alla Sottoazione, indicate in tabella 1. Documentazione da allegare al progetto operativo - relazione concernente gli argomenti da trattare; - preventivi di spesa per le singole voci; - nome e qualifica dei relatori e curriculum professionale degli stessi, da cui risulti un esperienza qualificata in materia di almeno 5 anni come docenti universitari, ricercatori, esperti del settore. Modifiche Modifiche eventuali al programma delle iniziative pianificate e approvate, fermo restando il budget e le tematiche da trattare, non costituiscono variante. Adempimenti del beneficiario Su tutto il materiale a stampa prodotto deve comparire la dicitura finanziato con il contributo del regolamento CE 1234/2007 anno 2014. Almeno 7 gg. prima dello svolgimento dell iniziativa, l Associazione deve trasmettere alla DG Agricoltura e all amministrazione competente per l istruttoria il programma definitivo, specificando data, luogo e ora di svolgimento. Inoltre, l Associazione deve predisporre la registrazione dei partecipanti, riportando luogo, data, orario, argomento trattato, nominativi e firme dei relatori, e raccogliere i moduli di iscrizione con nominativo e firma dei partecipanti, da conservare presso la propria sede.

Bollettino Ufficiale 7 Sottoazione a.4 - Assistenza tecnica alle aziende Tipologia di intervento L attività di assistenza tecnica è finalizzata a incrementare la professionalità degli apicoltori, aderenti o meno all Associazione, sia professionali che amatoriali, e persegue i seguenti obiettivi: 1) diffondere l utilizzo di buone norme di tecnica apistica e favorire l applicazione delle acquisizioni più recenti in materia di allevamento delle api e tecnologia di trattamento del miele; 2) aggiornare gli apicoltori sulla legislazione di settore e sugli andamenti del mercato; 3) assicurare il coordinamento tra apicoltori, ASL ed Enti di ricerca, al fine di favorire un efficace azione di prevenzione e lotta delle patologie dell alveare, una scelta razionale e un corretto uso dei presidi da impiegare; 4) partecipare alla Rete di monitoraggio dello stato di salute degli alveari lombardi. Documenti da allegare alla presentazione della domanda di contributo 1. elenco e relativi curricula in formato europeo dei tecnici che svolgeranno l attività di assistenza tecnica, qualora non in possesso dell amministrazione responsabile dell istruttoria; 2. copia dei titoli di studio dei tecnici incaricati, qualora non in possesso dell amministrazione responsabile dell istruttoria; 3. preliminare di contratto relativo alla collaborazione del tecnico, indicante: a. i contenuti e l oggetto del contratto; b. il programma di lavoro; c. la durata; d. la retribuzione; e. le modalità di pagamento. 4. dichiarazione del tecnico di disponibilità ad accettare l incarico proposto dall Associazione, sottoscritta e accompagnata da copia del documento di identità firmato; 5. In alternativa ai documenti di cui ai punti 3. e 4. contratto definitivo con le indicazioni elencate al punto 3., sottoscritto dal tecnico e accompagnato da copia del documento di identità firmato. 6. Nel caso in cui l attività di tecnico sia svolta dal Presidente dell Associazione, copia della delibera di un organo collegiale dell Associazione stessa (Consiglio d Amministrazione, Consiglio Direttivo, etc.) che autorizza il presidente a svolgere tale attività e, nel caso sia previsto un contratto di incarico, copia del contratto sottoscritto. Spese ammissibili Tecnici apistici Costo lordo rendicontabile comprensivo degli oneri fiscali, sociali e previdenziali a carico dell Associazione beneficiaria, fino ad un massimo di 40.000 per ciascun tecnico impiegato a tempo pieno e con contratto di durata annuale. La spesa sostenuta per i contratti di prestazione occasionale non può superare il 10% del totale ammesso per l attività di assistenza tecnica. Tecnici impegnati nel progetto Rete di monitoraggio: 600 /apiario come compenso forfettario. Spese sostenute dall Associazione per la realizzazione di prove di campo, quali acquisto di attrezzature e affitto di alveari, e per lo svolgimento dell attività del tecnico, quali acquisto di dispositivi di protezione individuale o altre attrezzature, fino a un massimo del 5% del totale ammesso per l attività di assistenza tecnica. Spesa massima ammissibile La spesa massima ammessa per ogni associazione regionale, al netto delle spese generali, è definita dall importo corrispondente a 13 per ogni alveare in possesso ai soci di cui alla lettera a). Adempimenti del beneficiario Ad approvazione del progetto da parte di OPR, l associazione responsabile deve disporre la sottoscrizione del contratto con il tecnico incaricato entro 10 giorni dalla comunicazione dell ammissione a contributo ed inviarlo all Amministrazione competente per l istruttoria, nei termini previsti per la rendicontazione. In occasione delle visite aziendali, il tecnico deve compilare il quaderno delle visite (o scheda di visita), utilizzando eventualmente un modello proposto dalle Amministrazioni competenti per l istruttoria, dove sono riportati il giorno, i chilometri percorsi e la firma dell apicoltore, e illustrati il motivo della visita e l attività svolta, In sede di rendicontazione l Associazione deve fornire: una relazione complessiva di sintesi sui risultati del progetto operativo; il prospetto mensile di attività per ogni tecnico, secondo il modello fornito dal Manuale OPR Devono inoltre essere disponibili presso la sede dell Associazione: le relazioni dei singoli tecnici con l illustrazione dell attività svolta e dei risultati conseguiti, sia in azienda sia presso le sedi delle associazioni; copia delle documentazioni tecniche prodotte dai tecnici. Infine l associazione deve mettere a disposizione dell Amministrazione competente, anche su richiesta specifica, tutte le informazioni necessarie allo svolgimento dell attività di controllo e di verifica in loco (numeri di telefono dove reperire i tecnici, numeri di telefono delle aziende apistiche oggetto di assistenza e qualunque altra informazione utile allo scopo).

8 Bollettino Ufficiale Specifiche comuni di spesa Spese Generali Sono ammissibili fino a un massimo del 5% dell importo ammesso dell intero progetto operativo. Fino al 2% di tale importo non devono essere documentate in fase di rendicontazione. In caso di percentuale superiore, tutte le spese devono essere documentate. Spese di viaggio - Le spese di viaggio sono ammissibili dietro presentazione dei documenti giustificativi in originale; - nel caso di utilizzo del mezzo proprio i chilometri percorsi devono essere registrati su apposite schede ed è ammessa un indennità chilometrica pari a 0,35 /km; - per l attività di assistenza tecnica alle aziende sono ammessi a rendicontazione soltanto viaggi dei tecnici incaricati effettuati sul territorio regionale. Spese per vitto e alloggio - La spesa deve essere documentata tramite fattura o ricevuta fiscale contenente le generalità del contraente e del fruitore; - se la trasferta ha una durata compresa fra le 8 e le 12 ore, è ammessa una spesa massima di 25 per un pasto; - per le trasferte di durata superiore alle 12 ore, è ammessa una spesa massima di 50 per due pasti e 80 per il pernottamento. Spese non ammissibili Non sono ammissibili le voci spesa elencate nell allegato 2 del decreto Mipaaf del 23 gennaio 2006 e riportate nel manuale OPR per l OCM miele. Modifiche e varianti Qualora, per insufficienza delle risorse programmate per l Azione A rispetto alle domande pervenute, la Regione abbia operato un riparto secondo i criteri definiti nel successivo paragrafo, le Associazioni possono rivedere le spese preventivate in fase di presentazione di domanda, fino alla completa copertura delle risorse loro assegnate a seguito di istruttoria, anche relativamente alle spese per il personale. Il contratto così perfezionato deve essere inviato all Amministrazione competente entro i termini previsti per la rendicontazione. Eventuali varianti al progetto approvato, fermo restando le somme ammesse in sede di istruttoria, devono essere comunicate ed autorizzate dall amministrazione competente per l istruttoria preventivamente alla loro attuazione. In caso di mancata risposta entro 15 giorni, la variazione si intende accolta. CRITERI DI RIPARTO Qualora le risorse disponibili siano insufficienti a finanziare tutte le domande ammesse, l Organismo Pagatore Regionale definisce un riparto sulla base dei punteggi assegnati come di seguito illustrato. Il riparto si applicherà sulla differenza di cifra richiesta in eccesso rispetto al finanziamento pubblico, ed avverrà diminuendo gli importi delle domande in modo inversamente proporzionale al punteggio conseguito. Ai fini del riparto è attribuito il punteggio di: - 0,1 punti per ogni socio in possesso di partita IVA e di un numero minimo di alveari, determinato sulla base delle denunce ai servizi veterinari, pari a 60 per le aziende con sede legale nei comuni elencati negli allegati 1 e 12 del PSR 2007 2013, ovvero pari a 105 per i produttori con sede legale in altre zone; - 0,001 punti per ogni alveare rappresentato, documentato sulla base delle denunce di possesso degli alveari del 2013 dei singoli soci. Il punteggio finale attribuito ai fini della determinazione del riparto viene arrotondato alla seconda cifra decimale. AZIONE B. LOTTA ALLA VARROASI E PATOLOGIE DELL ALVEARE SOTTOAZIONE b.3 ACQUISTO ARNIE CON FONDO A RETE SOTTOAZIONE b.4 - ACQUISTO DEGLI IDONEI PRESIDI SANITARI Sottoazione b.3 Acquisto di arnie con fondo a rete CHI PUÒ PRESENTARE DOMANDA Possono accedere i Produttori apistici singoli in possesso dei seguenti requisiti: essere titolari di partita IVA ed essere iscritti nella sezione speciale del registro delle imprese della CCIAA; avere un numero minimo di 40 alveari per le aziende con sede legale in comuni elencati negli allegati 1 e 12 del PSR 2007 2013 della Regione Lombardia, ovvero di 90 per le aziende con sede legale negli altri territori, con riferimento alle denunce di possesso degli alveari del 2013. avere il fascicolo aziendale a SIARL (Sistema Informativo Agricolo della Regione Lombardia). Tipologia di intervento e spese ammissibili Spese per l acquisto di arnie con fondo a rete, fino ad un massimo di 90 /arnia; Nel caso in cui sia possibile effettuare compensazioni di importi tra le 2 Sottoazioni, l ordine di priorità è il seguente: 1. b.3 2. b.4

Bollettino Ufficiale 9 Entità degli aiuti e della spesa La quota di aiuto è pari al 60% della spesa ammessa, e la spesa ammissibile (IVA esclusa) per beneficiario è minimo 2.000 e max. 10.000. Per i documenti da allegare alla presentazione delle domande di contributo, gli adempimenti del beneficiario e i criteri di riparto, fare riferimento a quanto previsto per l Azione C, salvo dove non pertinente (nomadismo). Sottoazione b.4 Acquisto degli idonei presidi sanitari CHI PUÒ PRESENTARE DOMANDA Possono presentare domanda le Associazioni regionali di produttori apistici con i requisiti indicati per l accesso all Azione A. Tipologia di intervento e spese ammissibili E finanziabile l attività, gestita collettivamente dalle Associazioni, di sterilizzazione del materiale apistico mediante la tecnica dell irraggiamento, comprensiva dei costi di imballaggio e trasporto del materiale ai centri di sterilizzazione, secondo quanto specificato nel paragrafo Spese di viaggio. Tali interventi possono essere svolti dalle Associazioni anche in favore di apicoltori non soci, purchè con sede legale in Lombardia. Documenti da allegare alla presentazione delle domande di contributo Programma dell attività e budget di spesa sulla base delle adesioni raccolte e dei preventivi delle ditte incaricate. Allegare se disponibili 3 preventivi, motivando la scelta in caso questa non ricada sul preventivo meno oneroso. Spesa massima ammissibile Ogni associazione non può richiedere un contributo superiore alle risorse destinate alla Sottoazione, indicate in tabella 1. Criteri di riparto Al fine di un eventuale riparto, sono utilizzati i medesimi criteri definiti per l Azione A. Adempimenti del beneficiario: In sede di rendicontazione, oltre ai giustificativi di spesa, l Associazione deve fornire: 1. relazione di sintesi sull attività svolta; 2. elenco degli apicoltori che hanno usufruito del servizio e relativi quantitativi e tipologie dei materiali trattati; AZIONE C. RAZIONALIZZAZIONE DELLA TRANSUMANZA SOTTOAZIONE c.2 - ACQUISTO ATTREZZATURA PER L ESERCIZIO DEL NOMADISMO CHI PUÒ PRESENTARE DOMANDA Possono accedere i Produttori apistici singoli che esercitano il nomadismo in possesso dei seguenti requisiti: essere titolari di partita IVA ed essere iscritti nella sezione speciale del registro delle imprese della CCIAA; avere un numero minimo di 40 alveari per le aziende con sede legale in comuni elencati negli allegati 1 e 12 del PSR 2007 2013 della Regione Lombardia, ovvero di 90 per le aziende con sede legale negli altri territori, con riferimento alle denunce di possesso degli alveari del 2013. avere il fascicolo aziendale a SIARL (Sistema Informativo Agricolo della Regione Lombardia). Tipologia di intervento e spese ammissibili c.2.2: spese per l acquisto di macchine per la movimentazione degli alveari (muletti, motocarriole, bancali o gabbie per il nomadismo apistico, gru, cassoni scarrabili, sponde idrauliche), il costo di istallazione di gru, cassoni scarrabili e sponde idrauliche, e relative spese di collaudo quando previste, sistemi per il monitoraggio e la gestione telematica degli alveari, comprensivo del software applicativo (sono esclusi l acquisto di elaboratori elettronici, palmari etc.). Documenti da allegare alla presentazione delle domande di contributo 1. autodichiarazione relativa al possesso dei requisiti di accesso e di priorità (modello Allegato 2); 2. tre preventivi per ogni tipologia di acquisto, motivando la scelta effettuata nel caso in cui questa non ricada su quello meno oneroso. E possibile la presentazione di un solo preventivo, per esigenze tecnicamente giustificate. La copia della concessione della postazione apistica o, nel caso in cui le famiglie d api vengano spostate in altra regione, la copia della documentazione prevista dalle normative della regione di destinazione, dovrà essere presentata in sede di rendicontazione, pena la decadenza dal contributo. Adempimenti del beneficiario Le attrezzature devono essere nuove, e non possono essere vendute né destinate ad un uso diverso da quello previsto dal Reg. CE 1234/2007 per un tempo minimo di 5 anni per le arnie e di 10 anni per macchinari e impianti. I beneficiari devono identificare i beni acquistati mediante un contrassegno indelebile e non asportabile che riporti il riferimento al Regolamento CE 1234/07, l anno di approvazione del finanziamento (quest anno: 2014) e la provincia di appartenenza. L identificazione degli acquisti deve avvenire tempestivamente, prima del loro spostamento ed utilizzo e comunque entro il termine del 30 giugno della campagna di finanziamento. In caso di necessità di utilizzo anticipato i beneficiari devono darne comunicazione anche via FAX alle Amministrazioni Provinciali

10 Bollettino Ufficiale competenti per l istruttoria, almeno 7 giorni lavorativi prima dello spostamento, per gli opportuni controlli. In sede rendicontazione il beneficiario deve inoltrare all ufficio competente per l istruttoria la seguente documentazione: 1. copia della concessione della postazione apistica per l attività di nomadismo o, nel caso in cui le famiglie d api vengano spostate in altra regione, copia della documentazione prevista dalle normative della regione di destinazione; 2. le fatture in originale quietanzate; 3. copia del corrispettivo di pagamento. Sulla fattura deve essere indicato, in modo analitico, il costo dell attrezzatura acquistata, il costo del collaudo, l importo dell IVA e degli eventuali sconti o abbuoni. Inoltre, su tutta la documentazione inerente l acquisto, deve comparire la dicitura acquistato con il contributo del regolamento CE 1234/2007 anno 2014. Non sono ammessi pagamenti in contanti ed in caso di pagamento con assegno bancario deve essere inoltrato, insieme alla fotocopia dell assegno, l estratto conto bancario da cui risulti l effettivo pagamento. A rendicontazione, il funzionario responsabile potrà chiedere se necessario, ulteriori documenti a supporto della documentazione fornita dal beneficiario. Il mancato inoltro di quanto richiesto nei tempi prescritti dal Manuale delle Procedure dell Organismo Pagatore Regionale comporta l esclusione della domanda stessa. Entità degli aiuti La quota di aiuto è pari al 50%. Entità della spesa ammissibile a contributo (IVA esclusa): Spesa minima: 3.000 Spesa massima: 16.000 Criteri di riparto Qualora, a seguito di istruttoria, le risorse disponibili siano insufficienti a soddisfare il fabbisogno delle domande ammesse, l Organismo Pagatore Regionale definisce una graduatoria sulla base dei seguenti punteggi: - 0,01 per ogni alveare oltre il limite minimo, fino ad un punteggio massimo di 4; - 1,5 per produttori di età inferiore ai 40 anni; - 0,5 per produttori qualificati IAP; - 1 per produttori che hanno avviato l attività apistica da tre anni o meno e non hanno mai chiesto il contributo su questa azione (Azione c.2.2); - 1 per produttori che hanno avviato l attività apistica da tre anni o meno (Azione b.3); - 0,5 per produttori soggetti a furti di alveari nel corso del 2013, documentati da denuncia alle Autorità competenti (Azione b.3); - 0,5 per produttori iscritti all elenco regionale degli operatori biologici; - 1 per produttori la cui azienda ha sede legale nei comuni elencati nell allegato 12 del PSR 2007 2013 (zone svantaggiate). MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE E RENDICONTAZIONE Le modalità di presentazione delle domande di contributo, la modulistica, le scadenze nonché l attività istruttoria ed i termini per la rendicontazione e la liquidazione dei contributi sono stabiliti con decreto dell Organismo Pagatore Regionale, nell apposito Manuale delle Procedure, dei Controlli e delle Sanzioni. ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO La Direzione Generale Agricoltura in collaborazione con la Direzione Generale Sanità UO Veterinaria, coordina incontri periodici con i tecnici delle Associazioni apistiche, al fine di valutare l efficacia delle azioni finanziate e di favorire il confronto sulle problematiche emergenti del settore, anche per orientare la programmazione delle misure di sostegno a favore del comparto apistico. CONTROLLI L attività di accertamento amministrativo e di controllo in loco è svolta dalle strutture individuate dal Manuale delle procedure, dei controlli e delle sanzioni dell OCM miele, adottato dall Organismo Pagatore Regionale della Regione Lombardia.

11 Bollettino Ufficiale Tabella 1 RIPARTO FINANZIARIO CAMPAGNA 2013-2014 AZIONE Sottoazione Spesa massima ammissibile Cofinanziamento pubblico (%) Finanziamento pubblico Quota FEAGA Quota nazionale Beneficiari a) Assistenza tecnica Associazioni di produttori aggiornamento tecnici a.1.2 15.555,56 90 14.000,00 7.000,00 7.000,00 seminari a.2 34.811,00 100 34.811,00 17.405,50 17.405,50 assistenza tecnica alle aziende a.4 544.444,44 90 490.000,00 245.000,00 245.000,00 b) Lotta alla varroasi acquisto arnie con fondo a rete b3 240.000,00 60 144.000,00 72.000,00 72.000,00 Apicoltori singoli acquisto presidi sanitari b4 16.000,00 50 8.000,00 4.000,00 4.000,00 c) Razionalizzazione della transumanza Associazioni di produttori Apicoltori singoli acquisto macchine attrezzature e materiali per il nomadismo c.2.2 68.000,00 50 34.000,00 17.000,00 17.000,00 TOTALE GENERALE 918.811,00 724.811,00 362.405,50 362.405,50

Bollettino Ufficiale 12 Allegato 1 TRACCIATO RECORD RIPORTANTE LE INFORMAZIONI SUI SOCI DELLE ASSOCIAZIONI DI PRODUTTORI APISTICI Nome campo Dato contenuto Tipo dato Nome Associazione Ragione sociale dell associazione di riferimento carattere Ragione sociale del socio Nome o ragione sociale del produttore apistico aderente come riportato nel libro soci Carattere Partita IVA/codice fiscale Partita IVA del socio o codice fiscale se non in possesso di partita IVA carattere Via/piazza (sede legale) Indirizzo della sede legale dell azienda o del domicilio del produttore carattere ove non prevista la sede legale. n. (sede legale) Numero Cap Città (sede legale) provincia Numero di alveari Comuni allegati 1 e 12 del PSR Lombardia 2007-2013 n. di alveari denunciati nel 2013 (o media 2011-2012-2013 in caso di rilevanti perdite di patrimonio) sede legale dell azienda nei Comuni indicati Numero carattere carattere Numero Sì/No

Bollettino Ufficiale 13 Allegato 2 DICHIARAZIONE RELATIVA AI REQUISITI DI ACCESSO E DI PRIORITA (ai sensi art. 47 D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445) Il/La sottoscritto/a, Cod. Fisc., nato/a, prov., il residente a, prov., Via/C.na/P.zza, legale rappresentante della ditta, in riferimento alla domanda di contributo presentata ai sensi del Reg. CE 1234/2007 a favore del settore apistico Piano annuale 2013-2014 Azione B Azione C consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi, richiamate dall art. 76 del D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000, DICHIARA di essere in possesso dei requisiti di ammissibilità previsti dalle disposizioni attuative del Piano annuale 2013-2014 di avere denunciato nel 2013 il possesso di alveari all ASL di.. DICHIARA INOLTRE di godere dei sottoelencati requisiti che danno diritto all attribuzione di punteggi di priorità, come stabilito nel paragrafo Criteri di riparto per l Azione B/C: ** luogo ( ) data IL DICHIARANTE (timbro della ditta, se disponibile) ** Riportare i requisiti posseduti

14 Bollettino Ufficiale D.g.r. 27 settembre 2013 - n. X/737 Programma triennale di interventi prioritari di manutenzione dei corsi d acqua e difesa del suolo nei bacini lombardi Viste: LA GIUNTA REGIONALE il d.lgs. del 3 aprile 2006, n. 152 «Norme in materia ambientale» e s.m.i., ed in particolare l art. 61 che definisce le competenze delle Regioni in materia di difesa del suolo; l art. 3, comma 108, della l.r. 5 gennaio 2000, n. 1, che definisce le funzioni di competenza regionale in materia di risorse idriche e difesa del suolo; la l.r. 19 gennaio 1973, n. 6, «Interventi di competenza regionale in materia di opere pubbliche, porti e vie navigabili»; la d.g.r. del 21 marzo 2007, n. 4369, «Criteri per l individuazione degli enti attuatori degli interventi di difesa del suolo, approvazione della Convenzione tipo che regola i rapporti Regione Lombardia - Enti Attuatori e definizione delle connesse modalità operative interne di raccordo»; la d.g.r. del 8 giugno 2011, n. 1831, «Aggiornamento dello schema di convenzione tipo che regola i rapporti tra Regione Lombardia e gli Enti Attuatori degli interventi di difesa del suolo (d.g.r. 4369/07)»; la l.r. 31 luglio 2013, n. 5, «Assestamento al bilancio per l esercizio finanziario 2013 ed al bilancio pluriennale 2013/2015 a legislazione vigente e programmatico - I provvedimento di variazione con modifiche di leggi regionali» a seguito della quale risultano complessivamente stanziati 16 M per il triennio 2013-2015 a valere sul capitolo 863, di cui 11 M disponibili per un programma di interventi; Dato atto delle numerose segnalazioni pervenute da parte di Enti Locali e delle Sedi Territoriali regionali di richiesta di finanziamento per interventi di difesa del suolo di competenza regionale atti a prevenire e sanare situazioni di rischio idrogeologico ed idraulico gravanti su centri abitati o infrastrutture; Ritenuto fondamentale provvedere ad una costante e diffusa manutenzione dei corsi d acqua, delle opere idrauliche e del territorio mediante opere di mitigazione del rischio idraulico ed idrogeologico sia su versanti che lungo corsi d acqua; Rilevata la necessità di definire un programma triennale di interventi di manutenzione delle opere e dei corsi d acqua di competenza regionale, nonché di realizzazione di opere idrauliche lungo i fiumi ed opere di stabilizzazione dei versanti, a tutela della pubblica incolumità, a valere sui fondi stanziati con la l.r. 31 luglio 2013, n. 5; Dato atto che per la definizione del programma di interventi gli uffici della U.O. Difesa del suolo hanno utilizzato le conoscenze presenti nei propri archivi e database, nonché: le segnalazioni di intervento direttamente pervenute alla Direzione Generale Territorio, Urbanistica e Difesa del Suolo da parte degli Enti Locali; le segnalazioni di intervento trasmesse dalle Sedi Territoriali Regionali; le necessità prioritarie di intervento inserite negli studi a scala di sottobacino idrografico condotti dalle Comunità Montane in collaborazione con gli uffici regionali; individuando un totale di 196 interventi di manutenzione e difesa del suolo di importo complessivo stimato in circa 64 M ; Considerato che: 1. il Dirigente competente della U.O. Difesa del Suolo, sulla base dei dati sopra riportati, ha individuato gli interventi ammessi al possibile finanziamento secondo i seguenti criteri: manutenzioni urgenti per garantire la stabilità e l efficacia delle opere realizzate; presenza di progetti già definiti e/o studi di fattibilità che consentano un rapido avvio dell intervento stesso; ubicazione dell intervento in aree a rischio idrogeologico elevato o molto elevato, vincolate nel PAI; connessione a recenti eventi di dissesto in aree non vincolate PAI; necessità di completamento di opere precedentemente finanziate; 2. per ciascun intervento è stato definito un criterio di priorità basato sul rischio diretto oppure indiretto per centri abitati o infrastrutture primarie e sul danno più o meno rilevante atteso sia in aree abitate che su vie di comunicazione; 3. sulla base dei criteri sopra indicati il Dirigente competente della U.O. Difesa del Suolo ha individuato gli interventi prioritari subito finanziabili con gli 11 M disponibili sul capitolo 863, di cui all allegato A, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, di cui 1 M nell anno 2013, 5 M nell anno 2014 e 5 M nell anno 2015; 4. gli altri interventi segnalati e riportati nell allegato B, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, costituiscono il quadro conoscitivo delle ulteriori necessità di intervento, la cui attivazione potrà avvenire a seguito del reperimento di nuove risorse finanziarie; tale elenco potrà essere successivamente modificato a seguito di approfondimenti specifici ed al variare della situazione del dissesto idrogeologico per gli interventi già segnalati, o con l integrazione determinata dai nuovi eventi di dissesto idrogeologico; Visti altresì: l Accordo di Programma per la salvaguardia idraulica e la riqualificazione dei corsi d acqua dell area metropolitana milanese, sottoscritto in data 19 giugno 2009 tra Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano, Autorità di Bacino del Fiume Po e Agenzia interregionale per il Fiume Po ed il successivo Atto integrativo, siglato tra le parti in data 23 ottobre 2009; la d.g.r. 9 novembre 2009, n. 10503, di presa d atto della sottoscrizione dell Atto integrativo dell Accordo di programma; Dato atto che: a seguito della sopra citata delibera sono stati accantonati fondi sul capitolo 5959, di cui rimangono ancora disponibili 1.262.633,10; l'intervento finanziato con l accantonamento di cui sopra (realizzazione canale emissario del Garbogera nel Pudiga, in Comune di Novate Milanese) non si ritiene più necessario in quanto nel frattempo sono stati realizzate altre opere che hanno già sufficientemente mitigato il rischio idraulico; Ritenuto pertanto: di riprogrammare l importo disponibile di 1.262.633,10 per altri interventi ritenuti di importanza prioritaria per la mitigazione del rischio idraulico lungo i fiumi ubicati nell area nord Milano, riportati nell allegato C, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, con una spesa di 126.263,00 nel 2013, 643,870,10 nel 2014 e 492.500,00 nel 2015; di comunicare al Collegio di Vigilanza dell Accordo di Programma le modifiche apportate agli interventi inseriti nell Atto integrativo dell Accordo; Viste inoltre: la legge 2 maggio 1990, n. 102 «Disposizioni per la ricostruzione e la rinascita della Valtellina e delle province di Bergamo, Brescia e Como, nonché della provincia di Novara, colpite dalle eccezionali avversità atmosferiche dei mesi di luglio e agosto 1987»; la l.r. 1 agosto 1992, n. 23 «Norme per l esecuzione degli interventi straordinari per la ricostruzione e la rinascita della Valtellina e delle zone adiacenti a seguito delle avversità atmosferiche dell estate 1987»; la deliberazione n. 8/2003 del Comitato Istituzionale dell Autorità di bacino del fiume Po, in ordine, in particolare, all utilizzo delle economie accertate su interventi previsti dai programmi di difesa del suolo; la d.g.r. 25 ottobre 2012, n. 4284 con la quale è stato approvato il Piano degli interventi finanziati con le economie accertate a conclusione degli interventi previsti dal Piano di difesa del suolo, finanziato coi fondi della L. 102/90 in Provincia di Sondrio e di quelli sul reticolo ex A.I.P.O., ora di competenza regionale; il d.d.g. 4 agosto 2013, n. 7787, con cui sono stati ripartiti i fondi per i programmi di interventi di manutenzione territoriale diffusa previsti dalla d.g.r. 4284/2012 per un importo complessivo di 2.000.000; Verificato che a seguito della conclusione dei Programmi di Manutenzione Territoriale diffusa, previsti dal Piano di difesa del suolo, in capo alle Comunità Montane, sulla base delle econo-