LE GUERRE DI RELIGIONE IN FRANCIA E I LORO PROTAGONISTI

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LE GUERRE DI RELIGIONE IN FRANCIA E I LORO PROTAGONISTI 1562-1598

Francesco I di Valois (1494-1547): l ultimo principe rinascimentale Francesco I ritratto da Jean Clouet, ca 1525 Il regno di Francesco, che segnò un momento di gravi difficoltà finanziarie per la Francia, favorì la centralizzazione amministrativa dello Stato, attraverso ufficiali regi e commissari inviati in provincia e la sospensione del diritto di rimostranza dei parlamenti locali. La vita di corte fu la nuova dimensione offerta dal sovrano ad una nobiltà con sempre meno peso politico. Nelle questioni religiose, a un'iniziale tolleranza verso i dissidenti ugonotti e valdesi, suggeritagli dall'amatissima sorella Margherita di Navarra, vera ispiratrice tra le altre cose del mecenatismo di Francesco ed ella stessa scrittrice e poetessa, dal 1534 Francesco fece seguire una tenace intransigenza che si concretizzò in misure repressive.

I discendenti di Francesco I (1547-1588) Nel 1547 muore Francesco I. Gli succede il figlio Enrico II (1519-1559), sposato con la principessa italiana Caterina de Medici (1519-1589), dalla quale ha sei figli, tre dei quali saranno sovrani: Francesco II (1544-1560) Elisabetta (1546-1568) Carlo IX (1550-1574) Enrico III (1551-1589) Margherita (1553-1615) Francesco (1555-1584) Enrico II

Nel 1559 la pace di Cateau-Cambrèsis siglata da Filippo II di Spagna ed Enrico II di Francia, segna la fine del lungo conflitto tra Francia e Spagna Ottenuta la pace, il regno di Francia può affrontare il conflitto religioso che si sta sviluppando al suo interno e che produrrà mezzo secolo di sanguinose guerre civili.

Enrico II sposa Caterina dei Medici. Lei aveva compiuto da poco quattordici anni, quando lo zio, papa Clemente VII, nel 1533, anno dello scisma anglicano, la dette in sposa ad Enrico duce d'orleans, matrimonio politico per portare a termine alcune operazioni riguardanti lo Stato del Vaticano, Firenze e i rapporti dei Medici con gli Orleans. Non soddisfatta della cucina della corte di Francia Caterina dei Medici fece venire a Parigi cuochi dalla Toscana e fondò così la famosa cucina francese. Fu lei a dividere nella cucina i cibi salati da quelli dolci e a portare sulle tavole francesi la forchetta perché i francesi mangiavano ancora con le mani.fu lei a diffondere l'uso delle mutande presso le dame della corte francese, in quanto, amando molto cavalcare, era un indumento essenziale.

Da sinistra: Francesco Ercole d'alençon, Caterina de' Medici, re Carlo IX, Margherita e Enrico d'angiò. 1561 circa.

La strategia matrimoniale di Caterina de Medici Francesco II (1544-1560) re di Francia (1559-60), sposa Maria Stuart regina di Scozia Elisabetta (1546-1568), sposa Filippo II re di Spagna Carlo IX (1550-1574) re di Francia (1560-1574), sposa Elisabetta d Asburgo figlia dell Imperatore Massimiliano II Enrico III (1551-1589) re di Francia (1574-1589), sposa Luisa di Lorena Margherita (1553-1615), sposa Enrico IV di Borbone re di Navarra e poi re Francia (1589-1610) Francesco (1555-1584) duca Anjou

v Nel 1559 Enrico II muore in un torneo, gli succede il figlio quindicenne Francesco II (1544-1560), sposo di Maria Stuart, futura regina di Scozia. v Nel novembre 1560 la salute di Francesco, che era sempre stata precaria, declinò ulteriormente in seguito a una sincope e alla fine morì all'età di sedici anni per un'infezione alle vie respiratorie aggravata da un ascesso cerebrale il 5 dicembre. v I Guisa lasciarono la corte insieme alla vedova che tornò in Scozia. Re Francesco II fu sepolto nella Basilica di Saint Denis. v Gli successe il fratello, Carlo IX (27 giugno 1550-30 maggio 1574).gli succede il fratello decenne Carlo IX (1550-1574), debole e malato, sotto la reggenza della madre Caterina de Medici. Francesco e Maria

Re di Francia tra XVI e XVII secolo Valois - Angoulême Enrico II (1547-1559) Caterina de Medici ( 1589) Borbone Francesco II (1559-1560) Enrico III (1574-1589) Carlo IX (1560-1574) Margherita ( 1615) Enrico IV Re di Navarra (1589-1610) Maria de Medici ( 1642) Anna d Austria ( 1666) Luigi XIII (1610-1643) Luigi XIV (1643-1715)

La Francia delle guerre di religione Dal 1559 si susseguono reggenze e deboli sovrani, privi di autorità e capacità. L aristocrazia recupera l influenza politica, profittando delle divisione religiose: q I cattolici hanno come leader i duchi di Guisa (imparentati con gli Stuart), q mentre gli ugonotti (8% dei Francesi) fanno riferimento all Ammiraglio di Coligny e ai Borbone, sovrani di Navarra.

La Lega cattolica controlla il nord-est e il sud-est La Unione ugonotta controlla il sud-ovest e parte del centro Le regioni centrali sono neutrali All inizio degli anni sessanta i templi protestanti presenti in Francia sono circa 1400

Caterina de Medici (1519-1589), Reggente del Regno di Francia dal 1560 al 1589 v v Soprannominata Madame la Serpente per il suo uso spregiudicato del potere, Caterina de Medici mantiene nelle sue mani il governo effettivo della Francia per oltre vent anni, sotto il regno dei tre figli, mentre il paese è dilaniato dalle guerre di religione. Caterina de' Medici è in realtà una regina amabile e attenta al benessere dei propri sudditi. Viene vista in generale come una figura negativa, ma in realtà è la donna più ottimista della sua epoca. Crede nella pace, nella riconciliazione. Il regno dei suoi figli è in gioco, è per loro che lei si è consacrata al regno.

Caterine de Medici, esercita la reggenza ed influenza fortemente la politica dei figli. Tra cattolici e ugonotti tenta una via di equilibrio q q sia per l influenza dei politiques (J. Bodin, M. de l Hôpital), sia perché una vittoria cattolica avrebbe favorito il predominio dei Guisa.

Cattolici e protestanti in Francia CASATE PROTESTANTI Rohan Coligny Condé Borbone Francesco I di Guisa, zio di Maria Stuart per via della sorella Maria di Guisa (1515-1560) CASATE CATTOLICHE Guisa Lorena Montmorency

v Con l assunzione della reggenza in nome del figlio Carlo IX alla fine del 1560, la regina madre Caterina de' Medici volle porre un freno all'influenza ormai eccessiva che la famiglia dei duchi di Guisa aveva assunto sul governo di Francia con il regno del figlio Francesco. v Proclamò quindi l'editto di Saint- Germain, detto anche l'editto di Gennaio, (17 gennaio 1562), con il quale veniva consentita agli ugonotti fino ad allora perseguitati, la libertà di culto fuori delle città con certe limitazioni. v I Guisa si dichiararono contrari a queste concessioni, che ritenevano un pericoloso cedimento della corona al nemico. Carlo IX di Francia

Le guerre di religione Nel 1562 si verifica la strage di Vassy, un massacro di ugonotti ad opera dei Guisa, che provoca l inizio di una guerra civile. Le ostilità si interrompono con la Pace di Saint Germain del 1570: q q q Gli ugonotti, pur sconfitti, ottengono la libertà di culto in alcune regioni; il possesso di quattro piazzerforti (la Rochelle); l entrata di Coligny nel consiglio reale. Calvino da Ginevra sollecitò gli ugonotti ad evitare ulteriori provocazioni contro lo stato francese.

La strage di Vassy del 1562 - Franz Hogenberg.

L ammiraglio Gaspard de Coligny (1519-1572), capo del partito ugonotto Il Coligny fu Ammiraglio al servizio di Francesco I ed eroe della guerra contro Carlo V, dopo il 1560 si converte al calvinismo divenendo uno dei capi più autorevoli del partito ugonotto. Consigliere di Caterina de Medici e di Carlo IX, nel 1572 sostiene la ribellione dei Paesi Bassi, ma viene ucciso da sicari dei Guisa nella terribile notte di San Bartolomeo.

Coligny fu sorpreso nel suo letto da un giovane assassino al servizio del duca di Guisa, al quale riuscì a chiedere di essere ucciso non da un giovane, ma almeno da un uomo. La richiesta non fu accolta e dopo essere stato ucciso fu gettato dalla finestra nel cortile sottostante. L autore dell omicidio fu uno scherano dei Guisa, certo Charles Danowitz, noto come Besme (o Bême). In tutte le guerre che aveva combattuto egli si era sempre comportato con molta tenacia ma anche con grande prudenza cercando, quanto più possibile, di giungere alla pace. Fu soprannominato: le héros de la mauvaise fortune (l eroe della cattiva sorte). Carlo IX re di Francia. Dipinto di François Clouet. (1566).

24-25 agosto 1572: il massacro di San Bartolomeo 17 agosto 1572: la pacificazione religiosa viene sancita a Parigi dal solenne matrimonio fra Margherita di Valois, figlia di Caterina de Medici e sorella di re Carlo IX e il re di Navarra Enrico di Borbone, esponente della fazione ugonotta, appena convertito al cattolicesimo. Entrambi diciannovenni. Ma quello che doveva essere un segno di pacificazione religiosa appare agli occhi dei cattolici più fanatici come una provocazione. 22 agosto: Coligny è ferito con un archibugiata mentre esce dal Louvre

v 24 agosto: All indomani del matrimonio, nel corso di una sola notte, 3.000 ugonotti sono massacrati nelle loro case e per le strade dalla folla cattolica a Parigi, inferocita. Coligny ed i principali capi ugonotti vengono massacrati nelle loro case e nei corridoi del Louvre. v In poche ore la strage si estende alle altre città francesi : 7800 morti a Lione, 500 a Orléans. 30 agosto il re Carlo IX si assume la responsabilità dell accaduto e revoca la libertà di culto in Francia.

La reazione del papa alla strage 8 settembre 1572: il cardinale di Lorena, Carlo di Guisa, appena ricevuti i dispacci da Parigi si presenta in udienza al papa Gregorio XIII (Ugo Boncompagni): Quale nuova la Santità Vostra desidererebbe ascoltare più di ogni altra? - Lo sterminio degli ugonotti per l esaltazione della Santa Fede cattolica romana - E lo sterminio loro portiamo in dono alla Santità Vostra! Il papa fece quindi celebrare un Te Deum e ordinò processioni e festeggiamenti a Roma. In ricordo dell evento fece anche coniare una medaglia e commissionò un dipinto a Vasari. Tre giorni dopo proclamò un Giubileo di ringraziamento. (L. von Pastor, Storia dei papi)

Nel 1574 Carlo IX, già malato di polmoni, con un carattere bizzarro: soggetto ad allucinazioni, crisi di malinconia e isteria, muore. Le sue ultime parole sarebbero state: Grazie a Dio non lascio eredi. Gli succede il fratello Enrico III, già re di Polonia. Colto e raffinato, poi devoto fino al fanatismo, sarà l ultimo sovrano della casa di Valois. Sposa Louise de Vaudémont. Nei suoi quindici anni di regno una sequenza di guerre e stragi.

Enrico III era un uomo di contrasti: fiero, distinto e solenne ma anche stravagante, amante del divertimento e del piacere. La sua personalità fu complessa: sotto un'apparente dolcezza nascondeva un animo spesso nervoso che lo portava talvolta ad avere violenti accessi di collera. Sempre alla ricerca dell'eleganza, curava molto il suo aspetto. Amante della moda, fu il primo ad indossare una figura lugubre come quella del teschio, seppure su dei bottoni, a causa della morte di un amico o dell'amante. Persona molto dolce, detestava la violenza e cercava di evitare le battaglie. Non amava l'attività fisica pur essendo una delle migliori "lame" del regno. Credeva che le sue sfortune, in particolare l'assenza di eredi, e quelle del regno fossero dovute ai suoi peccati. Perciò, per espiarli, spesso si ritirava per giorni interi nei monasteri a mortificarsi od in ritiri spirituali.

Il 5 gennaio 1589, Caterina de Medici muore, piegata da molte malattie e da una vita di delusioni. E riuscita a conservare il trono per i figli, ma non a preservare la dinastia dall estinzione. Soprattutto ha fallito nel tentativo di riconciliare la Francia.

I tre Enrichi Dopo una nuova tregua la guerra riprese sotto Enrico III (1584), coinvolgendo altri paesi come la Spagna di Filippo II. Nel 1588 il re fa uccidere Enrico di Guisa per porre fine allo strapotere dei cattolici, ma è a sua volta assassinato (1589). Unico successore è Enrico di Borbone, Filippo II e la Lega Cattolica rifiutano però di riconoscere un re scomunicato. Enrico di Guisa detto «lo Sfregiato»

Il 23 dicembre 1588, in occasione della riunione degli Stati Generali nel castello di Blois, Enrico di Guisa, fu assassinato su ordine di Enrico III, nella stanza di quest'ultimo, da parte di membri dei Quarantacinque, la guardia personale del re. Il suo corpo fu bruciato in una delle sale del castello e le sue ceneri gettate nella Loira. Lo stesso giorno, suo figlio Carlo fu arrestato. Suo fratello Luigi, cardinale di Lorena, rappresentante del clero agli Stati Generali, fu assassinato il giorno dopo. La camera da letto di Enrico III presso il castello di Blois, nel punto ove fu assassinato Enrico di Guisa.

L assassinio di Enrico di Guisa nel castello di Blois (23 dicembre 1588)

Enrico III fu uno dei re la cui immagine fu più diffamata. Durante le guerre di religione i preti parigini non esitavano a diffondere false notizie sul re, ingiuriandolo e ridicolizzandolo nel corso di prediche infuocate. Dopo l'assassinio del duca di Guisa era tale l'odio, che i preti più fanatici progettavano di farlo abbattere. Il 2 agosto 1589, Enrico III morì assassinato da Jacques Clément, frate domenicano, appartenente alla Lega Cattolica.

La dinastia dei Borbone Nel 1588 ad Enrico III succede il cognato Enrico di Borbone, re di Navarra, capo del partito ugonotto e sposo di Margherita di Valois, ultima figlia di Enrico II e di Caterina de Medici. Sarà re di Francia con il nome di Enrico IV.

Enrico IV entra a Parigi nel 1594

Enrico IV di Borbone, re di Francia: Parigi val bene una messa Tra i francesi, stanchi e impoveriti dai conflitti, prevale il desiderio di pace. Enrico IV, per essere accettato come re, si converte al cattolicesimo (1593) e ottiene il perdono del papa. Nel 1598: q Filippo II lo riconosce (Pace di Vervins); q con l Editto di Nantes Enrico concede agli ugonotti la libertà di culto in alcune regione e il possesso di alcune piazzeforti.

Enrico IV, favorisce la pacificazione nazionale e la ripresa economica della Francia: q q q q riduce le tasse ai contadini; protegge la produzione industriale; costruisce infrastrutture (canali); promuove commercio e la colonizzazione. Per risanare le finanze ricorre alla vendita delle cariche pubbliche, favorendo il sorgere della nobiltà di toga (Paulette).

Enrico IV nel 1600 sposa in seconde nozze Maria de Medici

Maria de Medici, seconda moglie di Enrico IV, ritratta nel 1622 da Rubens.

v v v Il 14 maggio 1610, un fanatico cattolico di nome François Ravaillac, invasato dalle teorie del legittimo tirannicidio (in precedenza, il sovrano era scampato a un tentativo di assassinio eseguito da Jean Châtel il 27 dicembre 1594), lo colpì a morte mentre si recava in carrozza all'arsenale della Bastiglia. Il corpo venne imbalsamato e sepolto nella Basilica di Saint-Denis. Durante la rivoluzione francese, nel 1793, la tomba fu aperta e ne venne asportata la testa, di cui si persero le tracce fino ai primi anni del XXI secolo, quando venne rinvenuta. Fino al 1617 per il figlio Luigi XIII governa la madre Maria de Medici, succuba dei suoi ministri (Concini) e in difficoltà con l aristocrazia e gli ugonotti. La debolezza della monarchia si manifesta nella convocazione degli Stati generali (1614: l ultima volta prima del 1789).