Una storia da costruire. Celebrazione del 750 Anniversario della Grande Unione

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Ordine di Sant Agostino Provincia Agostiniana d Italia Progetto culturale Gli Agostiniani in Italia Laboratorio di ricerca sulla storia, l arte e la spiritualità dell Ordine Agostiniano in Italia Robert Prevost Una storia da costruire. Celebrazione del 750 Anniversario della Grande Unione Omelia del P. Robert Prevost, Priore Generale, nella Chiesa di S. Maria del Popolo Estratto da Miguel Angel Orcasitas (a cura di), Passato e presente dell Ordine di S. Agostino. La sfida con la storia 750 Anniversario della Grande Unione dell Ordine: 1256-2006, Eurofilm Audiovisivi, Torino 2006, CD Rom PC+DVD Video Centro Culturale Agostiniano onlus Via della Scrofa, 80-00186 Roma - Telefono / Fax 06-6875995 Sito web www.agostiniani.info - E-Mail centroculturale@agostiniani.it

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UNA STORIA DA COSTRUIRE. CELEBRAZIONE DEL 750 ANNIVERSARIO DELLA GRANDE UNIONE OMELIA DEL P. ROBERTO PREVOST, PRIORE GENERALE, NELLA CHIESA DI S. MARIA DEL POPOLO Roma, 25 marzo 2006 In un libro intitolato Il Coraggio di Essere Cattolico, l autore parla del rinnovamento della Chiesa proposto dal Concilio Vaticano II, per mezzo di un ritorno alle fonti più importanti per la vita ecclesiale: la Parola di Dio, i Padri della Chiesa, e i grandi maestri di teologia. E verso la conclusione del libro, parla di un invito alla preghiera, dato dal Papa Pio XI a tutta la Chiesa, nella quale dice: Ringraziamo Dio perché ci fa vivere in tempi difficili. Ora, non si permette a nessuno di essere mediocre. Oggi, in questa celebrazione dell anniversario della Grande Unione, vorrei domandare se siamo preparati a leggere un libro, o forse, a scrivere un libro, che per titolo avesse: Il Coraggio di essere Agostiniano. (Bisogna dire, prima di tutto, che quando parlo di agostiniani, nel contesto di questa celebrazione, mi referisco a tutti i membri degli ordini e delle congregazioni che fanno parte delle Famiglie Agostiniane, ispirate dalla Regola, il pensiero e la spiritualità del nostro santo padre Agostino.) Certamente, da più di 40 anni, molti aspetti della nostra vita sono stati rinnovati. Ma penso che sia ancora valida la domanda, e il contesto del tempo liturgico della Quaresima, tempo di rinnovamento spirituale, ci ricorda che l invito di essere coraggiosi, e non mediocri, è ancora più importante, per vedere se qualche volta non siamo caduti nella tentazione di sentirci soddisfatti, o scoraggiati, o anche accomodati, invece di vivere con coraggio, con speranza e con gli occhi della fede che ci aiutano a camminare verso il futuro, come testimonianza di unità nella Chiesa e nel mondo. La celebrazione di questo anniversario della Grande Unione, nel contesto del terzo anno del Giubileo Agostiniano, ci da una meravigliosa opportunità per riflettere insieme su questa domanda, con tutti gli elementi necessari per valutare la nostra vita e per riaffermare e rinnovare il nostro impegno come membri di questa Grande Famiglia Agostiniana. La nostra celebrazione oggi è la commemorazione del 750 anniversario della Grande Unione, un evento di importanza nella storia di tutta la Famiglia Agostiniana. Già nel 1244, l Ordine degli Eremitani fu fondata giuridicamente, ma poi, 11 anni dopo, la Santa Sede ha invitato a riunirsi un numero più grande di comunità religiose all interno dell Ordine, e così nel 1256, la famiglia agostiniana ha raggiunto una nuova dimensione della sua identità: gli eremitani, con gli elementi fondamentali di una spiritualità radicata sulla Regola di sant Agostino, si trasferirono nelle città, per rispondere più efficacemente alle autentiche necessità della Chiesa di quel tempo. La Chiesa, con l intervento diretto del Papa Alessandro IV, ci chiamò a servire, a dare una nuova testimonianza per mezzo dell Evangelizzazione e il lavoro pastorale.

OMELIA DEL P. ROBERT PREVOST UNA STORIA DA COSTRUIRE, 2006 Allora, qui, in questa chiesa di Santa Maria del Popolo, si riunirono, per volontà del papa Alessandro IV, i delegati di molti monasteri di istituti eremitici, in numero di circa 360 persone. Alla presenza dell'inviato del papa, il numeroso gruppo di religiosi ascoltarono e accettarono la volontà del pontefice di unirsi giuridicamente per costituire un unico grande Ordine, l'ordine degli Eremitani di S. Agostino. Nasce così ufficialmente la famiglia religiosa agostiniana, che viene annoverata tra gli Ordini "mendicanti" o "di fraternità apostolica". Lo scopo che ebbe la Santa Sede nell'approvare e costituire gli Ordini di fraternità apostolica fu quello di unire alla professione dei consigli evangelici l'apostolato diretto in mezzo al popolo di Dio, allora particolarmente bisognoso di un'autentica testimonianza cristiana, di evangelizzazione e di cura pastorale. Come sappiamo dalla storia della nostra fondazione, tre elementi che possiamo chiamare costitutivi confluiscono per creare la identità specifica della nostra vita consacrata a Dio per il servizio dei fratelli: La spiritualità e il pensiero di S. Agostino; l'esperienza eremitico-contemplativa; l'esperienza di fraternità apostolica, sviluppata e vissuta nel contesto del movimento degli Ordini mendicanti. Nel primo anno del Giubileo Agostiniano abbiamo riflettuto sull importanza e l attualità di Sant Agostino e la sua spiritualità. Anche quest anno, nella lettera inviata a tutti i membri della Famiglia Agostiniana, abbiamo sottolineato alcuni elementi fondamentali per la nostra vita consacrata, secondo l insegnamento di sant Agostino: la interiorità, l autentica comunione di vita, e il servizio alla Chiesa. Nella lettera di quest anno, leggiamo: L integrazione armoniosa degli elementi menzionati... è qualcosa che dà alla nostra vita una propria identità e originalità, e costituisce quindi un aspetto fondamentale del nostro carisma. La ricerca di Dio, la dimensione contemplativa, dà un movimento dinamico agli altri elementi, che sono complementari l uno all altro. La nostra povertà ci libera per cercare Dio e servire Dio attraverso il ministero dell Evangelizzazione e la cura dei poveri. Il nostro impegno pastorale con le sue molte sfaccettature è sempre accompagnato dalla preghiera e dalla contemplazione. E la fraternità nel Signore è vissuta nella comunione dei fratelli che hanno tutto in comune, sono solidari con i più bisognosi, e vivono la propria comunità come aperta e generosa verso la Chiesa. Allora, cominciando già nei loro primi secoli di vita, gli Agostiniani venivano a caratterizzarsi per uno stile di vita che è allo stesso tempo contemplativo e apostolico, dedito alla ricerca di Dio nello studio e nella vita comune, con lo scopo di trasmettere al popolo di Dio la verità ricercata e trovata. In questo modo vengono a convergere in una profonda e significativa unità questi elementi: - la ricerca della verità e la vita comune che troviamo nella proposta di Agostino, - la dimensione contemplativa degli eremiti, che si propone per i singoli e anche per la comunità, - l'azione apostolica, nelle sue varie forme, esigite dalle necessità della Chiesa. Queste sono le linee essenziali dello stile di vita della famiglia agostiniana e della sua spiritualità. Certamente, durante più di sette secoli della nostra storia, ci sono stati momenti di 2

OMELIA DEL P. ROBERT PREVOST UNA STORIA DA COSTRUIRE, 2006 decadenza, che esigevano sforzi di rinnovamento e di riforma. La presenza oggi dei nostri confratelli degli ordini degli Agostiniani Recolletti e gli Agostiniani Scalzi, che sono nati dentro lo stesso Ordine proprio perché si riconosceva il bisogno di riscoprire e rinnovare certi elementi della nostra vita consacrata che erano stati trascurati, ci ricorda la stessa dinamica che deve essere sempre presente, vissuta con uno spirito di rinnovamento che fa parte della nostra vita e dell esperienza umana. Detto questo, come possiamo capire il senso di questa celebrazione, oggi, con la presenza degli Ordini e Famiglie agostiniane? Penso che sia importante sottolineare un punto fondamentale di questo anniversario, che si può chiamare essenziale per la nostra identità: il fine per il quale ci troviamo insieme è proprio quello che ci dice Sant Agostino nella Regola: Anzitutto, vivete nella vostra casa in piena concordia avendo un anima sola e un cuore solo, protesi verso Dio: questo appunto è il fine per cui vi siete riuniti a vivere insieme. (Reg. 1.2). Il nostro carisma trova la sua forza, noi troviamo l essenza della nostra vita quando viviamo in unità di anima e cuore. E un elemento della nostra vita quotidiana, ed è, o dovrebbe essere, la forza che dà vita, che determina il nostro modo di agire e di servire. Non è questo alla fine il vero senso della Grande Unione? Che tutti siano uno come tu, Padre, sei in me ed io in te (Gv 17,20). Per molti anni, abbiamo riflettuto su ciò che significa essere agostiniani e siamo arrivati alla conclusione che la comunità è una dimensione fondamentale della nostra identità. Le nostre Costituzioni ci parlano chiaramente del dono dell unità che abbiamo ricevuto. S. Agostino nella Regola (I,2) ci chiama ad essere un anima sola e un sol cuore protesi verso Dio. La nostra unità non consiste solo nel vivere con gli altri membri della mia comunità locale. Forse di maggior importanza è la testimonianza comunitaria di vivere il valore dell unità nel mondo di oggi. Se esiste diversità tra di noi, abbiamo acconsentito a che questo sia motivo di divisione? O meglio: abbiamo potuto offrire al mondo un esempio di quello che i primi cristiani si impegnarono a vivere, cioè a mettere in comune tutti i loro beni e ad avere veramente un anima sola ed un solo cuore? Le nostre comunità debbono essere promotrici di dialogo, di compassione e di comprensione. Poi, in base a una capacità di creare rapporti umani di amicizia e fraternità, bisogna vivere la nostra vocazione non solo dentro la sicurezza delle nostre case e monasteri, ma anche fuori, dove siamo chiamati ad essere una forza che, all interno di questo nostro mondo e della stessa Chiesa, trasmetta chiaramente agli altri il messaggio che esiste un alternativa alla divisione e all isolamento che affligono tante persone e tanti popoli nel mondo di oggi. Dobbiamo vivere in solidarietà con un mondo che soffre le conseguenze di una globalizzazione disumanizzante. Le nostre comunità debbono essere veramente vive, e debbono riflettere un impegno autentico per promuovere i diritti di tutte le vittime di un sistema disumano e oppressivo. Se viviamo comodamente nelle nostre comunità, senza prendere coscienza o senza volontà di fare qualcosa per le 24.000 persone che ogni giorno muoiono di fame, non stiamo in sintonia con il messaggio evangelico né con il vero senso della comunità. Siamo chiamati, per mezzo della nostra vita agostiniana, ad essere profeti nel mondo, non solo come individui che fanno opere buone e caritative, ma anche come comunità che danno testimonianza dei valori del Regno di Dio. 3

OMELIA DEL P. ROBERT PREVOST UNA STORIA DA COSTRUIRE, 2006 Nel vangelo di oggi, Gesù ci dice: Chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio. La nostra verità si trova nella fedeltà al nostro carisma, il dono che abbiamo ricevuto dallo Spirito Santo, per essere luce, testimonianza in questo mondo. Se viviamo in unità, se sappiamo promuovere la unità e la comunione fra noi e con tutti i membri del Popolo di Dio, stiamo operando la verità. Fratelli e sorelle, il mondo ci aspetta. Il mondo ha bisogno della nostra testimonianza, offerta nella nostra ricerca di Dio, nel servizio e nella comunione. Concludiamo con la stessa domanda con la quale abbiamo cominciato: Abbiamo noi, oggi, il coraggio di essere Agostiniani? 4