Roma, 8 maggio 2013 COMUNICATO STAMPA Un transistor rivoluzionario a emissione di luce La Sapienza progetta un nuovo dispositivo in grado di controllare il segnale luminoso anche in sistemi disordinati. Servirà allo sviluppo di tecnologie per l elaborazione e la trasmissione di dati ad altissima velocità L ultima generazione di transistor funziona con la luce ed è destinata a soppiantare i transistor tradizionali che utilizzano la corrente elettrica per amplificare o modulare un segnale nei dispositivi elettronici. A realizzare questi innovativi congegni sono stati i ricercatori della Sapienza Claudio Conti e Marco Leonetti e dell Instituto de Ciencia de Materiales de Madrid Cefe Lopez. Nel lavoro pubblicato sulla rivista Nature Communications i ricercatori hanno dimostrato che questo tipo di transistor è in grado di funzionare anche in sistemi disordinati, come i liquidi, i gas, le leghe metalliche, i colloidi, rendendo ipoteticamente possibile ad un fascio di luce di passare, per esempio, attraverso un muro continuando a mantenere il controllo del segnale. Non solo, gli autori hanno scoperto che, in questi sistemi, il dispositivo può avere una struttura molto più semplice rispetto a quella dei primi transistor ottici. Il team infatti ha individuato un meccanismo in grado di incanalare la luce nelle cavità di una nanostruttura, dette modi che comunicano tra loro scambiandosi energia sottoforma di luce laser. Tramite un dispositivo chiamato modulatore spaziale di luce gli autori hanno dimostrato che è possibile controllare il trasferimento di energia tra le diverse cavità. Questo fenomeno di switching è analogo a quello che avviene nei transistor standard, sostituendo alla corrente elettrica i fotoni. Ciò permette di modificare e amplificare i flussi di luce incanalati da un modo a un altro, e di cambiare la frequenza, ovvero il colore della luce. In pratica il congegno realizzato è un transistor in cui i canali di uscita sono costituiti da luce di colori differenti invece che da corrente elettrica come nel caso dell elettronica. Università degli Studi di Roma La Sapienza CF 80209930587 PI 02133771002 Capo Ufficio Stampa: Alessandra Barberis Addetti Stampa: Christian Benenati - Alessandra Bomben - Marino Midena - Barbara Sabatini - Stefania Sepulcri Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma T (+39) 06 4991 0035-0034 F (+39) 06 4991 0399 comunicazione@uniroma1.it stampa@uniroma1.it www.uniroma1.it
Pag 2 Il sistema proposto si basa su microstrutture di particelle di diossido di titanio delle dimensioni di decine di micron, che si formano spontaneamente quando messe in soluzione liquida. Nonostante siano circa mille volte più grandi di un normale transistor elettronico, le possibilità che si aprono grazie a questa scoperta sono enormi. Infatti utilizzando la luce si possono elaborare informazioni a velocità molto maggiori rispetto al caso della normale corrente elettrica, favorendo così lo sviluppo di tecnologie per l elaborazione e la trasmissione dati ad altissima velocità. L articolo è pubblicato sulla rivista Nature Communications al seguente link: http://www.nature.com/ncomms/journal/v4/n4/full/ncomms2777.html Info: Claudio Conti dipartimento di Fisica claudio.conti@uniroma1.it T (+39) 06 49693226 Marco Leonetti T (+39) 06 49913469
Agenzia ANSA Canale Scienza&Tecnica Un transistor rivoluzionario Apre le porte alla trasmissione dei dati ad altissima velocità 09 maggio, 09:06 Due fasci laser (che appaiono come le due ali triangolari rosse che puntano alla struttura al centro del cerchio) controllano il trasferimento di energia nella microstruttura (fonte: Marco Leonetti/università La Sapienza di Roma) E' stato realizzato un transistor 'rivoluzionario' a emissione di luce che apre le porte allo sviluppo di tecnologie per elaborare e trasmettere dati ad altissima velocità perché viaggeranno sulla luce. Descritto sulla rivista Nature Communications, il transistor è stato realizzato da Claudio Conti e Marco Leonetti, dell'università La Sapienza di Roma, in collaborazione con lo spagnolo Cefe Lopez, dell'istituto di Scienza dei Materiali di Madrid. L'ultima generazione di transistor funziona con la luce ed è destinata a sostituire i transistor tradizionali, che utilizzano la corrente elettrica per amplificare o modulare un segnale nei dispositivi elettronici. Il sistema, spiega Leonetti, si basa su microstrutture di particelle di diossido di titanio delle dimensioni di decine di micron, che si formano spontaneamente, ossia si auto-assemblano quando sono introdotte in una soluzione liquida. Per ottenere il transistor vero e proprio i ricercatori hanno poi usato un dispositivo chiamato 'modulatore spaziale di luce' con il quale, attraverso un fascio laser, hanno controllato il trasferimento di energia nella cavità delle microstrutture. In questo
modo le cavità comunicano tra loro scambiandosi energia sotto forma di luce laser. ''Usiamo il modulatore come un bisturi per selezionare con precisione i colori della luce che vogliamo attivare e in questo modo si riesce a controllare il trasferimento di energia tra le diverse cavità della nanostruttura'', ha osservato Leonetti. Questo fenomeno di trasferimento è analogo a quello che avviene nei transistor standard, sostituendo alla corrente elettrica i fotoni. Ciò permette di modificare e amplificare i flussi di luce incanalati da una cavità all'altra e di cambiare la frequenza, ovvero il colore della luce. In pratica il sistema realizzato è un transistor in cui i canali di uscita sono costituiti da luce di colori differenti invece che da corrente elettrica come nel caso dell'elettronica. Le possibilità che si aprono grazie a questa scoperta sono enormi. Infatti utilizzando la luce si possono elaborare informazioni a velocità molto maggiori rispetto alle tecnologie attuali, favorendo così lo sviluppo di tecnologie per l'elaborazione e la trasmissione dati ad altissima velocità destinate ai computer del futuro.
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Transistor, ora funzionano con la luce: la rivoluzione elettronica inizia in Italia - Repu... http://www.repubblica.it/tecnologia/2013/05/08/news/transistor_ora_funzionano_con... Page 1 of 1 13/05/2013 Tecnologia 2 12 Consiglia 132 Transistor, ora funzionano con la luce: la rivoluzione elettronica inizia in Italia Due ricercatori italiani della Sapienza hanno dimostrato che la nuova tecnologia è in grado di funzionare anche in sistemi disordinati, come i liquidi, i gas, le leghe metalliche. Il team ha anche individuato un meccanismo in grado di incanalare la luce nelle cavità di una nanostruttura Lo leggo dopo ROMA - L'ultima generazione di transistor funziona con la luce ed è destinata a soppiantare i transistor tradizionali che utilizzano la corrente elettrica per amplificare o modulare un segnale nei dispositivi elettronici. A realizzare questi innovativi congegni sono stati i ricercatori della Sapienza Claudio Conti e Marco Leonetti e dell'instituto de Ciencia de Materiales de Madrid Cefe Lopez. Nel lavoro pubblicato sulla rivista Nature Communications i ricercatori hanno dimostrato che questo tipo di transistor è in grado di funzionare anche in sistemi disordinati, come i liquidi, i gas, le leghe metalliche, i colloidi, rendendo ipoteticamente possibile a un fascio di luce di passare, per esempio, attraverso un muro continuando a mantenere il controllo del segnale. TAG transistor, laser, luce Non solo, gli autori hanno scoperto che, in questi sistemi, il dispositivo può avere una struttura molto più semplice rispetto a quella dei primi transistor ottici. Il team infatti ha individuato un meccanismo in grado di incanalare la luce nelle cavità di una nanostruttura, dette "modi" che comunicano tra loro scambiandosi energia sotto forma di luce laser. Tramite un dispositivo chiamato "modulatore spaziale di luce" gli autori hanno dimostrato che è possibile controllare il trasferimento di energia tra le diverse cavità. Questo fenomeno di "switching" è analogo a quello che avviene nei transistor standard, sostituendo alla corrente elettrica i fotoni. Questo permette di modificare e amplificare i flussi di luce incanalati da un "modo" a un altro, e di cambiare la frequenza, ovvero il colore della luce. In pratica il congegno realizzato è un transistor in cui i canali di uscita sono costituiti da luce di colori differenti invece che da corrente elettrica come nel caso dell'elettronica. Il sistema proposto si basa su microstrutture di particelle di diossido di titanio delle dimensioni di decine di micron, che si formano spontaneamente quando messe in soluzione liquida. Nonostante siano circa mille volte più grandi di un normale transistor elettronico, le possibilità che si aprono grazie a questa scoperta sono enormi. Infatti utilizzando la luce si possono elaborare informazioni a velocità molto maggiori rispetto al caso della normale corrente elettrica, favorendo così lo sviluppo di tecnologie per l'elaborazione e la trasmissione dati ad altissima velocità. (08 maggio 2013) RIPRODUZIONE RISERVATA Consiglia 132 persone lo consigliano. 2 12 Divisione Stampa Nazionale Gruppo Editoriale L Espresso Spa - P.Iva 00906801006 Società soggetta all attività di direzione e coordinamento di CIR SpA I tuoi argomenti Consigliati per te Repubblica Blu Accedi
Galileo - Giornale di Scienza Nella luce la rivoluzione dei transistor http://www.galileonet.it/blog_posts/518cbfb1a5717a132d000020 Page 1 of 1 17/05/2013 RICERCA D'ITALIA Temi tecnologia Nella luce la rivoluzione dei transistor 0 di redazione Pubblicato il 10 Maggio 2013 16:20 La luce meglio della corrente elettrica. Almeno nei transistor: l'ultima generazione di questi dispositivi, messa a punto dai ricercatori della Sapienza Università di Roma e dell'istituto de Ciencia de Materiales di Madrid, utilizza infatti i segnali luminosi per amplificare o modulare i segnali elettronici, raggiungendo prestazioni molto superiori rispetto ai transistor tradizionali. Nel lavoro, pubblicato sulla rivista Nature Communications, i ricercatori hanno dimostrato che questo tipo di transistor è in grado di funzionare anche in sistemi disordinati, come i liquidi, i gas, le leghe metalliche, i colloidi, rendendo ipoteticamente possibile a un fascio di luce di passare, per esempio, attraverso un muro continuando a mantenere il controllo del segnale. C'è di più. Gli autori hanno scoperto che, in questi sistemi, il dispositivo può avere una struttura molto più semplice rispetto a quella dei primi transistor ottici. L'équipe infatti ha individuato un meccanismo in grado di incanalare la luce nelle cavità di una nanostruttura, dette modi, che comunicano tra loro scambiandosi energia sotto forma di luce laser. Tramite un dispositivo chiamato "modulatore spaziale di luce" gli autori hanno dimostrato che è possibile controllare il trasferimento di energia tra le diverse cavità. Questo fenomeno di "switching" è analogo a quello che avviene nei transistor standard, sostituendo alla corrente elettrica i fotoni. Ciò permette di modificare e amplificare i flussi di luce incanalati da un "modo" a un altro, e di cambiare la frequenza, ovvero il colore, della luce. In pratica, il congegno realizzato è un transistor in cui i canali di uscita sono costituiti da luce di colori differenti invece che da corrente elettrica come nel caso dell elettronica. Il sistema proposto si basa su
PRIMAPRESS.IT - Arrivano i transistor rivoluzionari a emissione di luce http://www.primapress.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=10054:arrivano... Page 1 of 2 17/05/2013 Arrivano i transistor rivoluzionari a emissione di luce Mercoledì, 08 Maggio 2013 15:33 Scritto da RED Letto 299 volte (PRIMAPRESS) ROMA - L ultima generazione di transistor funziona con la luce ed è destinata a soppiantare i transistor tradizionali che utilizzano la corrente elettrica per amplificare o modulare un segnale nei dispositivi elettronici. A realizzare questi innovativi congegni sono stati i ricercatori della Sapienza Claudio Conti e Marco Leonetti e dell Instituto de Ciencia de Materiales de Madrid Cefe Lopez. Nel lavoro pubblicato sulla rivista Nature Communications i ricercatori hanno dimostrato che questo tipo di transistor è in grado di funzionare anche in sistemi disordinati, come i liquidi, i gas, le leghe metalliche, i colloidi, rendendo ipoteticamente possibile a un fascio di luce di passare, per esempio, attraverso un muro continuando a mantenere il controllo del segnale. Non solo, gli autori hanno scoperto che, in questi sistemi, il dispositivo può avere una struttura molto più semplice rispetto a quella dei primi transistor ottici. Il team infatti ha individuato un meccanismo in grado di incanalare la luce nelle cavità di una nanostruttura, dette modi che comunicano tra loro scambiandosi energia sotto forma di luce laser. Tramite un dispositivo chiamato modulatore spaziale di luce gli autori hanno dimostrato che è possibile controllare il trasferimento di energia tra le diverse cavità. Questo fenomeno di switching è analogo a quello che avviene nei transistor standard, sostituendo alla corrente elettrica i fotoni. Ciò permette di modificare e amplificare i flussi di luce incanalati da un modo a un altro, e di cambiare la frequenza, ovvero il colore della luce. In pratica il congegno realizzato è un transistor in cui i canali di uscita sono costituiti da luce di colori
PRIMAPRESS.IT - Arrivano i transistor rivoluzionari a emissione di luce http://www.primapress.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=10054:arrivano... Page 2 of 2 17/05/2013 differenti invece che da corrente elettrica come nel caso dell elettronica. Il sistema proposto si basa su microstrutture di particelle di diossido di titanio delle dimensioni di decine di micron, che si formano spontaneamente quando messe in soluzione liquida. Nonostante siano circa mille volte più grandi di un normale transistor elettronico, le possibilità che si aprono grazie a questa scoperta sono enormi. Infatti utilizzando la luce si possono elaborare informazioni a velocità molto maggiori rispetto al caso della normale corrente elettrica, favorendo così lo sviluppo di tecnologie per l elaborazione e la trasmissione dati ad altissima velocità. (PRIMAPRESS) Template Design Joomla Templates GavickPro. All rights reserved.