COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO Mercoledì, 20 luglio 2016
COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO Mercoledì, 20 luglio 2016 19/07/2016 Dire Fuga in provincia, se ne vanno da Bologna in 530 in sei mesi 1 20/07/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 11 Presidi con la valigia: Altamura al liceo Copernico 3
19 luglio 2016 Dire Fuga in provincia, se ne vanno da Bologna in 530 in sei mesi Dire.it Martedì, 19 Luglio 2016 16:31 Accedi ai notiziari / area abbonati Login Tweet Fuga in provincia, se ne vanno da Bologna in 530 in sei mesi BOLOGNA Ogni giorno, nei primi sei mesi dell' anno in corso, Bologna città ha perso quasi tre residenti che hanno deciso di trasferirsi in uno degli altri Comuni della provincia: tra arrivi e partenze, infatti, si registra un saldo negativo di 530 persone. E' uno dei dati che emerge dal rapporto sulle tendenze demografiche del primo semestre 2016 realizzato dall' ufficio Statistica di Palazzo D' Accursio. Nel complesso, il saldo migratorio si conferma positivo con 1.652 cittadini in più: 7.878 i nuovi iscritti nei registri dei residenti contro 6.226 persone cancellate dall' anagrafe. Il flusso dall' estero costituisce circa un quarto dell' immigrazione in città (23,9%) ed il saldo extra nazionale è ampiamente positivo (+1.128). Nei primi sei mesi dell' anno si sono trasferiti a Bologna 2.526 stranieri (dall' estero o da altri Comuni italiani), pari al 4,3% del totale dei residenti di cittadinanza non italiana: tra le provenienze in testa c' è la Romania (412), seguita da Pakistan (249) e Cina (203). I CENTRI VERSO CUI EMIGRARE Venendo allo scambio con il resto della provincia, Bologna perde popolazione nei riguardi della prima cintura e in particolare verso Castenaso ( 113), San Lazzaro di Savena ( 91), Granarolo ( 44), Castel Maggiore ( 40), Pianoro ( 38) e Casalecchio ( 34). Saldi negativi anche con Valsamoggia ( 40), Ozzano ( 29), Castel San Pietro ( 28), San Giovanni in Persiceto ( 28), Calderara ( 26), Zola Predosa ( 26) e Argelato ( 15). Bologna riceve invece popolazione da quasi tutto l' Appennino, in particolare da Monzuno (14) e Alto Reno Terme (12), così come dai Comuni a nord: Minerbio (12), Baricella (11), Molinella (11). Con le altre province dell' Emilia Romagna si registrano saldi positivi, tranne che con Modena e Rimini. I saldi extra regionali risultano tutti attivi: +122 residenti con l' Italia settentrionale e +279 con il centro, ma sono i flussi con il Meridione e con le isole (+1.203) e soprattutto con l' estero (+1.128) a "determinare il segno e l' intensità della dinamica migratoria cittadina", spiegano gli statistici di Palazzo D' Accursio. GLI STRANIERI A BOLOGNA Il rapporto segnala anche che risulta stabile la presenza di stranieri residenti in città: 58.991 al 30 giugno 2016, 478 residenti in più (+0,8%) nel corso di un anno. Gli stranieri residenti costituiscono il 15,2% della popolazione (15% fra i maschi e 15,4% fra le femmine). Le donne sono la maggioranza (31.624 contro 27.367 uomini). Il Navile con 14.607 cittadini stranieri è il quartiere più multietnico, mentre la presenza Continua > 1
19 luglio 2016 < Segue Dire più contenuta si registra al Santo Stefano con 7.212 residenti non italiani. Gli stranieri che vivono sotto le Due torri sono soprattutto europei (42,3%) e asiatici (36,1 %), ma nel complesso la componente è molto eterogenea visto che sono 149 le nazionalità presenti: le cittadinanze più rappresentate sono la Romania (9.219), le Filippine (5.242) e il Bangladesh (4.933). La popolazione straniera si conferma inoltre molto giovane: il 73,9% degli stranieri ha meno di 45 anni. Sui dati riguardanti gli stranieri si concentra, poi, anche un altro approfondimento curato dall' ufficio Statistica del Comune, questa volta riferito alle tendenze che hanno caratterizzato il 2015. "La componente migrante in città è divenuta ormai una parte strutturale della nostra compagine demografica", scrivono gli esperti di Palazzo D' Accursio: spesso si fa riferimento alle seconde generazioni, ma bisogna considerare che queste in realtà comprendono tipologie molto diverse tra loro. Tra i più giovani, ad esempio, molti hanno seguito un percorso di crescita analogo a quello dei loro coetanei italiani: quasi la totalità degli stranieri di età inferiore a tre anni è residente a Bologna dalla nascita (94,9%). L' 85,5% dei bambini stranieri in età pre scolare (3 5 anni), poi, ha vissuto almeno metà della vita a Bologna e i residenti in città dalla nascita sono i tre quarti dei bimbi stranieri in questa fascia d' età. Tra i sei e i 14 anni gli stranieri che hanno vissuto almeno metà della loro esistenza in città sono sette su 10. Il documento, inoltre, segnala che a Bologna vivono quasi 8.800 persone non italiane nate nella nostra nazione, quasi il 15% del totale degli stranieri. I residenti di seconda generazione più numerosi sono cittadini della Romania (1.120), del Bangladesh (1.046) e delle Filippine (941). Gli stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana dopo aver trasferito la residenza a Bologna sono oltre 7.500, cioè 13 neo italiani ogni 100 stranieri residenti. Nel 2015, il numero di nati in Italia naturalizzati al raggiungimento della maggiore età ha toccato quota 75, pari a 15 neo italiani ogni 100 stranieri di questa età: le principali nazioni d' origine sono Filippine, Cina, Serbia e Kosovo. di Maurizio Papa, giornalista professionista 19 luglio 2016 Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte «Agenzia DIRE» e l' indirizzo «www.dire.it» 2
20 luglio 2016 Pagina 11 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) SCUOLA Presidi con la valigia: Altamura al liceo Copernico UNA RENTRÉE eclatante tra i licei: Domenico Altamura al liceo Copernico dopo tre anni al comprensivo 5 e prima ancora al liceo Righi. Una partenza inattesa: Daniela Turci va al comprensivo 1 di San Lazzaro e lascia il 20 di via Carducci. Un vuoto problematico: l' alberghiero Scappi dove l' attuale dirigente Paola Mambelli va in pensione e, non essendo stato richiesto da nessuno, a rischio reggenza (si confida che dalla Campania arrivino domande di trasferimento). Infine una manciata di nuovi arrivi da fuori regione. Riservano sempre delle sorprese i traslochi dei 'capi' che, allo scadere del triennio nella loro scuola di ruolo, chiedono o vengono sollecitati a chiedere il trasferimento. E anche questo giro di valzer non ne è esente. Ad onor del vero il via alle danze, risale a mesi fa quando la preside del Galvani, Sofia Gallo, con la pensione pronta da settembre prossimo, viene confermata alla guida del liceo via Castiglione, ottenendo una proroga annuale in virtù degli indirizzi internazionali che caratterizzano il Galvani. Una mossa che piomba la corsa forsennata al prestigioso scranno. Ieri, oggi. La novità maggiore è appunto l' addio di Altamura al comprensivo 5 che, durante il suo vigoroso triennio, è stato rilanciato alla grande. Come attesta il boom di iscrizioni e la molteplicità di progetti. In via Di Vicenzo, Altamura approdava dopo un' intensa permanenza al Righi. Ora passa alla concorrenza: il liceo via Garavaglia. «Sono onorato per la nomina commenta a caldo l' energico dirigente. Il Copernico è lo scientifico più numeroso della provincia, il Righi era quello storico. Il Copernico è un istituto molto complesso, con più indirizzi e un corpo docente solido: è un po' un ritorno dopo un triennio alla scuola di base, una scuola viva e reale». Lascia il comprensivo 20 (per ora su piazza quindi a rischio reggenza) Daniela Turci e va alla guida del numero 1 di San Lazzaro. Sempre a San Lazzaro, ma al comprensivo 2, arriva Amneris Vigarani, a lungo dirigente del comprensivo 3 (anche questo su mercato). In città, il travagliato comprensivo 6 (quest' anno a reggenza) viene affidato ad Alessandra Canepa, dalla Lombardia. Piccola curiosità. Canepa ha un 'passato' allo Scappi. Dopo un periodo fuori regione, ora rientra. Corre voce che avesse chiesto lo Scappi, ma che non ce l' abbia fatta. Il 'capo' del comprensivo 22, retto quest' anno da Marina Battistin (preside del comprensivo 16), proviene da Faenza, dal comprensivo Europa. Si tratta di Serafina Patrizia Scerra. Tornando alla provincia, nonostante non fosse scaduto il mandato triennale, Massimo Giorgini passa al liceo Da Vinci di Casalecchio, dicendo addio all' Iis Giordano Bruno di Budrio. Liliana Fogacci diventa preside del Continua > 3
20 luglio 2016 Pagina 11 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Bologna) riorganizzato comprensivo Castiglione Camugnano San Benedetto. Trasloco in vista per Fulvio Buonomo: dal comprensivo di Borgonuovo a quello di Ceretolo. Dalla Campania al comprensivo di Sant' Agata (retto quest' anno da Alessandra Francucci, preside del liceo Sabin) è il viaggio di sola andata per Cristina Mirabella. Infine, Daniela Nappa sarà a capo del neonato comprensivo di San Giovanni in Persiceto, nato dalle ceneri dell' omonima direzione didattica. f. g. s. 4