Manuale d immagine coordinata. Restyle dello Stemma comunale Comunicazione istituzionale Comunicazione esterna

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Manuale d immagine coordinata Restyle dello Stemma comunale Comunicazione istituzionale Comunicazione esterna

Indice 01 Introduzione 4 02 L araldica civica: cenni normativi 5 03 Cenni storici giustificativi dello Stemma comunale 6 04 Stemma, valori della Comunità e Potestà Statutaria degli enti locali 8 05 05.1 05.2 05.3 05.4 05.5 Il nuovo Stemma Le ragioni del restyling Il confronto tra vecchio e nuovo Stemma Le caratteristiche di base Versioni dello Stemma 11 12 14 15 16 18 Conclusioni

Introduzione Con il progetto di introdurre, per la prima volta nella storia dell Amministrazione comunale di Varese, un Manuale di immagine coordinata si vuole dare avvio ad un percorso finalizzato a dare alla città un vero e proprio strumento di identificazione, in tutte le manifestazioni ufficiali e nel dialogo con la cittadinanza: regole d uso condivise che unifichino il modello comunicativo dell Ente verso l esterno, superando la disarticolazione delle esperienze settoriali, inglobando immagine storica, istituzionale e turistica della città e rafforzando la cultura della comunicazione nell ambito dell amministrazione e della città. Tra i diversi compiti che sono assegnati al Comune vi è infatti anche quello di rappresentare l immagine della città: il Manuale di immagine coordinata funge non solo da strumento di lavoro ad uso interno, ma costituisce un contributo al rinnovamento dell immagine e al posizionamento della città di Varese nei confronti di tutti gli stakeholders dell Ente. Un innovazione che ha bisogno di essere attentamente monitorata per le ricadute organizzative, interne alla macchina comunale ed esterne nel dialogo con la cittadinanza: ed è per questo che l Ufficio Comunicazione sarà a fianco di tutti gli uffici comunali in un lavoro certamente impegnativo e non di breve corso dal quale potrà certamente scaturire una maggiore ed immediata riconoscibilità delle comunicazioni dell Ente e, di conseguenza, una maggiore efficacia dell azione amministrativa.

L araldica civica: cenni normativi 02 5 L araldica civica: cenni normativi Lo stemma di un Ente territoriale è un emblema che gode di tutela giuridica da parte dello Stato, regolato dalle norme di legge (RD 21/01/1929 n. 61, RD 07/06/1943 n. 652, RD 12/10/1933 n. 1440 art. 1). La parola stemma è usata attualmente in luogo di arma (o arme ) derivante dal greco stemmata (corona d alloro per onorare le effigi degli antenati e degli eroi) e indica, per gli enti territoriali, la figurazione composta da scudo, corona, elemento decorativo e ornamenti esteriori. La materia che disciplina l araldica civica è prescritta dall Ordinamento dello Stato Nobiliare Italiano, RD 07/07/1943 n. 651, e nel Regolamento per la Consulta Araldica, reso esecutivo con RD 07/07/1943 n. 652. Della materia si occupa il Dipartimento del Cerimoniale di Stato - Ufficio Onorificenze e Araldica pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Cenni storici giustificativi dello Stemma comunale 03 6 Cenni storici giustificativi dello Stemma comunale Quando e come trasse origine lo stemma del Comune di Varese non si conosce ed è noto che, nel volger dei secoli, esso subì modificazioni o trasformazioni: cosicché in qualche momento si ritrova anche un nuovo stemma che risente degli avvenimenti del tempo (così lo stemma usato per breve tempo nel periodo napoleonico o quello usato in epoca fascista con il Capo del Littorio). Lo stemma attuale risale indietro nel tempo, fino al 1347. Sulla copertina in legno della duplice copia degli Statuti Burgi et Castellatiae de Varisio conservati presso l Archivio comunale si trova raffigurato il più antico esempio di stemma civico: scudo sannitico d argento a due cantoni di rosso, destro e sinistro in capo; tutto intorno chiuso da una fascia nera. Non ha corona né l effige uscente di San Vittore. E verosimilmente nel secolo XVI come ritiene lo storico varesino Luigi Borri nel suo lavoro Documenti Varesini del 1891 che lo scudo viene sormontato dalla corona marchionale a cinque fioroni d oro e dall effige di San Vittore, patrono della città di Varese. Nel secolo XVII sugli atti comunali, lo stemma è disegnato con lo scudo ovale o all italiana (non più sannitico) di argento a due cantoni di rosso, destro e sinistro in capo, sormontato da aurea e gemmata corona a cinque fioroni d oro, alternati con quattro perle, con la figura uscente di San Vittore, con elmo e armatura alla romana, con mantello e sostenente col braccio destro un vessillo bianco a due punte con piccola croce e sventolante con il sinistro un ramo di palma. Lo scudo è contornato da intagli in barocco nei quali, nella parte inferiore, si intreccia una fascia svolazzante con la scritta Comunitas Varissii. Nel 1820 il Podestà del Comune, presentando all I.R. Governo la domanda per l autorizzazione ad usare uno stemma proprio, documenta la domanda stessa con una dichiarazione resa da alcune personalità ragguardevoli, domiciliate nella Città e dotate di molte cognizioni anche in ciò che concerne la storia di questa loro patria del 16 maggio 1820 con la quale si attesta che lo stemma della città, così come dipinto in alcuni luoghi del territorio, tra i quali si ravvisa una perfetta uniformità, è di forma pressoché ovale e rappresenta una vanga di ferro lucido in campo rosso, del tutto conforme a quello dipinto nella copia dello Statuto comunale. L antica cancelleria di Vienna con dispaccio del 29 novembre 1820 comunicava al proprio governo di Milano, con sovrana risoluzione datata in Troppau 17 novembre 1820, lo concessione dell uso dello Stemma seguente, quale era stato descritto dalla commissione araldica nel suo parere dato in Milano il 3 giugno 1820: La Città di Varese porta lo scudo spaccato di rosso e di argento ed incassato d argento nel rosso della parte superiore. Lo scudo sarà cimato da una

Cenni storici giustificativi dello Stemma comunale 02 7 Corona marchionale a cinque fioroni e quattro palle con l effige di San Vittore nascente in abito militare, che ha nella destra una Bandiera di bianco caricata di una Croce rossa, e nella sinistra una palma. Lo stemma così autorizzato veniva registrato nel Codice Araldico dell Impero alla pagina decima. Il diploma o placet per l uso dello stemma non si sa per quali vicende non venne comunicato alla Congregazione di Varese che con l atto 14 giugno 1854 del ministro dell Interno d Austria. In tale atto si descrive lo stemma come segue: Uno scudo, diviso per traverso, in un campo rosso ed in uno in argento, dal quale parte e s eleva un palo; una cornice d oro arabescata, circondante lo scudo ai lati e al disotto, sormontata da una corona d oro con cinque fogliette, alternate con quattro vezzi di perle, dalla quale sorge l immagine del Patrono S. Vittore, armato di corazza e di elmo con cimiero, colla spada pendente al fianco destro; e, nella mano destra, una bandiera a due punte, sventolante a sinistra, bianca, con una croce rossa, fissa a un bastone d oro, un poco inclinato in fuori, e tenente nella mano manca un ramo di palma. Lo stemma non si differenzia da quello del 1820 che in questo: il cerchio d oro della corona, come i fiorini, ha rubini e zeffiri alternati, e divisi tra loro da due perle, l una posta a qualche distanza sopra l altra, ed è ricoperto nell interno da velluto cremisino. Lo scudo, per tre lati, è di nuovo chiuso a ornati a intaglio e dorati; e la figura del patrono è un po rivolta a destra. Con deliberazione del Podestà in data 2 settembre 1938 (XVI), si conferma lo stemma in uso alla data della deliberazione, integrato con il Capo del Littorio. Successiva a tale deliberazione, la domanda avanzata dalla Città di Varese (non conservata presso l Archivio Storico Comunale, ma presunta in quanto citata nel decreto di concessione) volta ad ottenere il riconoscimento dello stemma civico e la iscrizione della Città stessa nel libro araldico degli Enti territoriali. Il 17 giugno del 1941 il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri firma il decreto di riconoscimento. Il decreto viene trascritto nei registri della consulta araldica in data 20 giugno 1941. Nel decreto, lo stemma viene descritto come segue: Troncato: nel primo di rosso al palo d argento, nel secondo d argento. Capo del Littorio che è: di rosso (porpora) al Fascio Littorio d oro circondato da due rami di quercia e d alloro annodati da un nastro dai colori nazionali. Ornamenti esteriori da Città. La versione dello stemma come descritta nel decreto di riconoscimento venne presumibilmente utilizzata fino alla nascita della Repubblica Italiana quando lo stemma sormontato dal fascio littorio viene verosimilmente abrogato per tornare alla versione in uso alla data del 14 giugno 1854. Tale utilizzo viene confermato dallo Statuto comunale entrato in vigore il 25 marzo 1992. L articolo 4 Segni distintivi di tale Statuto Comunale al comma 2 così descrive la raffigurazione dello stemma comunale: scudo sannitico troncato nel primo di rosso al palo d argento, nel secondo d argento; sormontato da corona marchionale (a cinque fioroni e quattro palle) e da cimiero costituito da figura nascente di guerriero (San Vittore, patrono della Città) portante nella destra una bandiera di bianco caricata con croce di rosso sventolante a sinistra e nella sinistra la palma del martirio.

Stemma, valori e potestà statutaria 04 8 Stemma, valori della comunità e Potestà Statutaria degli enti locali Conformemente alle indicazioni di principio della legislazione costituzionale per quanto attiene all autonomia degli enti locali, la legge 8 giugno 1990 n. 142 ne rappresenta il punto di svolta, tanto nei modi quanto nei contenuti. Il cuore dell impianto normativo è l attribuzione della potestà statutaria agli enti locali: secondo il nuovo ordinamento delle autonomie lo Statuto rappresenta l atto fondamentale della comunità quale espressione dei valori in cui la comunità si riconosce. Si tratta di un di un vero e proprio potere costituente attribuito ali enti locali: lo Statuto è l atto che disciplina stabilmente l organizzazione dell Ente attraverso l effettivo esercizio di tutti gli ambiti di autonomia e di potere normativo. Con l attribuzione della potestà statutaria viene offerta agli enti l occasione per ritrovare un proprio ruolo nell organizzazione pubblica, assurgendo al rango di ordinamento autonomo, munito di effettiva autonomia politica, amministrativa ed istituzionale. L impianto della legge n. 142 del 1990 costituisce quindi il più importante strumento fornito alle comunità locali per esprimere esigenze ordinamentali che non possono trovare posizione in altri livelli normativi, quali quello statale o regionale. Appurato che i contenuti dello Statuto comunale sono espressione dei valori in cui la comunità si riconosce, può essere utile individuare i valori che la comunità varesina esprime, come essi si siano andati a configurare nel tempo e come, nell alternarsi delle vicende storiche, siano andati a comporre il simbolo identificativo della comunità ossia lo stemma comunale che di tali valori è testimone ed espressione figurativa.

Stemma, valori e potestà 03 9 Tra i valori in cui la comunità varesina si riconosce, e che pertanto sono espressi nello Statuto comunale del 1992, vi è lo spirito di autonomia. Tale valore è storicamente rintracciabile negli Statuti del 1347, nel Privilegio Imperiale di non infeudazione del 1538, negli Ordinamenti del 1585 e nella riforma Teresiana del 1757, attraverso i quali si è formata e sviluppata la pubblica cura degli interessi locali. Il successivo percorso storico di crescita civile della comunità è contrassegnato nelle sue tappe fondamentali: dalla elevazione, nel 1816, al rango di città dall imperatore Ferdinando I d Austria (in precedenza, Varese era un borgo con sue castellanze ) e nel 1857 al rango di città regia; dall attiva partecipazione alle vicende Risorgimentali che portarono all unità d Italia; dalla elevazione, nel 1927, a capoluogo di un vasto e importante territorio della Lombardia nord-ovest, dopo le brevi esperienze del 1787-1791 (capoluogo di intendenza politica provinciale della Lombardia austriaca) e del 1797-1798 (capoluogo del dipartimento del Verbano della prima Repubblica Cisalpina); dal ruolo attivo svolto nel periodo della Resistenza che ha portato alla Costituzione repubblicana e riavviato il processo di sviluppo delle autonomie locali. Nel processo di restyling dello stemma non si può pertanto prescindere dalla descrizione dello stesso contenuta nello Statuto comunale che, in quanto espressione dei valori in cui la comunità si riconosce, è punto di riferimento per l intera organizzazione dell Ente e pertanto anche per gli aspetti connessi ai segni distintivi dello stesso.

Il nuovo Stemma

Il nuovo Stemma 05.1 12 Le ragioni del restyle Obiettivo dell intervento di restyling è l attualizzazione della rappresentazione grafica dei diversi elementi che compongono lo Stemma del Comune di Varese, conservandone immutati gli elementi distintivi e mantenendo la continuità con gli elementi storico-iconografici che lo caratterizzano. L operazione di restyling non compromette l integrità e la riconoscibilità dello Stemma, ma ne è una rivisitazione grafica per migliorarne gli impieghi e la fruizione. Nell operazione di restyling lo stemma rimane integro, cambiando solo l esecuzione grafica. Il vecchio Stemma

Il nuovo Stemma 05,1 13 Il restyling è dunque una variante stilistica dell immagine virtuale descritta dallo Statuto comunale e ne è ipso facto tutelata. L operazione consente, attraverso una semplificazione del segno, di renderne più facile la leggibilità, la riproducibilità, la riconoscibilità e la memorizzazione. L obiettivo è la riproducibilità efficace e chiara dello Stemma in tutti i supporti e le dimensioni. Il nuovo Stemma

Il nuovo Stemma 05,2 14 Confronto tra vecchio e nuovo Stemma Vecchio Nuovo Confronto Scudo a colori SCUDO: mantenendo invariata la forma e la tipologia dello scudo ne è stata semplificata la cornice di contorno eliminandone gli arabeschi barocchi e dorati all interno. CORONA: mantenendo invariata la tipologia di corona (corona a cinque fioroni d oro e quattro palle), sono stati omessi i quattro vezzi di perle presenti sul cerchio inferiore della stessa e sono stati semplificati i fioroni. Per ingentilire la corona è stato inserito un fascio di luce che illumina la corona e ne evidenzia la cromatura dorata. GUERRIERO (San Vittore): ne sono stati conservati tutti gli elementi distintivi andando a semplificare ed attualizzare il tratto. La scelta del colore grigio rende la figura più nitida e riconoscibile. VESSILLO: la bandiera è stata rivolta verso l alto al fine di distanziarla dall elmo di San Vittore e distinguerla rispetto allo stesso. L ombra di colore intorno alla croce è stata eliminata per garantire maggiore nitidezza del tratto. Scudo in bianco e nero Nella versione di bianco e nero si può notare come nell operazione di attualizzazione il nuovo scudo abbia acquisito una maggiore nitidezza dei tratti, che ne consente una maggiore leggibilità, soprattutto con riferimento agli elementi decorativi dello stesso. Più marcata appare inoltre l immagine di San Vittore grazie alla scelta di invertire l alternanza bianco e nero. Carattere tipografico Tutte le parole che compongono il logotipo hanno stesso corpo a garanzia della riproducibilità (soprattutto rispetto alle piccole dimensioni) e migliore leggibilità dei caratteri. La parola VARESE è stata conservata in evidenza attraverso l utilizzo di un tratto più marcato.

Il nuovo Stemma 05.3 15 Le caratteristiche di base Lo Stemma è composto da due elementi inscindibili: lo SCUDO (il simbolo) e i CARATTERI della scritta COMUNE DI VARESE (il logotipo). Simbolo + Logotipo = Stemma

Il nuovo Stemma 05.4 16 Versioni dello Stemma La versione Standard dello Stemma presenta lo scudo centrato e sovrastante il Logotipo.L utilizzo di questa versione deve essere privilegiata, ogni volta che i vincoli dimensionali lo consentono. La versione orizzontale presenta lo scudo a lato del Logotipo. E da utilizzarsi in casi eccezionali, in cui lo spazio disponibile suggerisca uno sviluppo orizzontale. Versione Standard

Il nuovo Stemma 05.4 17 Versione Orizzontale

05.5 18 Cromatismi Lo Stemma può essere riprodotto nelle sole versioni riportate di seguito: - versione d uso CMYK su sfondo bianco o su sfondi di colore chiaro - versione d uso monocromatica su sfondo chiaro o scuro Versione monocromatica bianca Versione monocromatica nera Versione CMYK

05.6 19 Carattere istituzionale Come carattere istituzionale dello Stemma è stato scelto il FF Thesis negli stili Semi Bold Caps ed Extra Light Caps. Non è consentito l utilizzo di altri caratteri. Per garantire una buona leggibilità è stata individuata come dimensione minima il corpo 8 pt per la scritta COMUNE DI, e 11,5 pt per la scritta VARESE. FF Thesis TheSans, Semi Bold Caps ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ abcdefghijklmnopqrstuvwxyz 0123456789!?.:;%&*() FF Thesis TheSans, Extra Light Caps ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ abcdefghijklmnopqrstuvwxyz 0123456789!?.:;%&*() 8 pt 11,5 pt

05.7 20 Area di rispetto, dimensioni minime, proporzioni Versione Standard Lo Stemma deve avere un area di rispetto pari a X, equivalente all altezza della corona. Ad X equivale anche la distanza fra lo scudo ed il Logotipo. Per garantire la visibilità dello Stemma, esso, in tutte le sue versioni d uso, non può essere riprodotto con una misura di base inferiore a 12 millimetri di larghezza. X X X X X 8 pt 11,5 pt 12 mm Dimensioni minime Area di rispetto X X X X Distanza stemma - logotipo X

05.8 21 Area di rispetto, dimensioni minime, proporzioni Versione Orizzontale Lo Stemma deve avere un area di rispetto pari a Y, equivalente all altezza della lettea E della parola VARESE all interno del Logotipo. A 3/4 di Y equivale anche la distanza fra lo scudo ed il Logotipo. Per garantire la visibilità del Stemma, esso, in tutte le sue versioni d uso, non può essere riprodotto con una misura di base inferiore a 28 millimetri di larghezza. Y Y Y Y Y Y Y Y Y Area di rispetto Dimensioni minime 20 pt 28 mm 3/4 Y Distanza stemma - logotipo

05.9 22 Versione esclusiva per Consiglio Comunale, Assessorati, Aree e Circoscrizioni Le versioni esclusive sono composte dallo Stemma a sinistra, il logotipo a destra e dalla dicitura specifica sottostante il logotipo. Il carattere tipografico utilizzato per la specifica è il Book Antiqua, nei tagli Regular e Bold.. Assessorato alla Promozione del Territorio Struttura: Book Antiqua Bold Denominazione: Book Antiqua Regular

05.9 23 Versione esclusiva per Consiglio Comunale, Assessorati, Aree e Circoscrizioni Logotipo e specifica sono separate da due linee. La distanza tra le linee e la specifica, è pari alla distanza tra la prima linea ed il logotipo. Versione Assessorati Assessorato alla Promozione del Territorio k k k Versione Aree Area X Lavori Pubblici k k k Versione Circoscrizioni Consiglio di Circoscrizione n 1 k k k Versione Consiglio Comunale Consiglio Comunale k k k

05.10 24 Versione per Assessorati Il Sindaco Il Vicesindaco Assessorato alla Polizia Locale e alla Sicurezza Assessorato al Bilancio Assessorato alla Promozione del Territorio Assessorato ai Servizi Sociali

05.10 25 Versione per Assessorati Assessorato al Commercio e alle Attività Produttive Assessorato alla Tutela Ambientale e Agenda 21 Assessorato all Urbanistica e alla Pianificazione Territoriale Assessorato ai Servizi Educativi e Pari Opportunità Assessorato ai Lavori Pubblici

05.11 26 Versione per Aree Area Segreteria Generale e Servizi Tributari Area III Risorse Finanziarie Area VI Politiche Educative e Pari Opportunità Area I Servizi Amministrativi e Istituzionali Area IV Servizi alle Imprese e Protezione Civile Area VII Servizi Culturali, Museali, Ricreativi e di Promozione del Territorio Area II Risorse Umane, Organizzazione e Servizi Informatici Area V Polizia Locale Area VIII Servizi Sociali

05.11 27 Versione per Aree Area IX Gestione del Territorio Area XII Manutenzione Area X Lavori Pubblici Area XI Patrimonio, Verde Pubblico e Tutela Ambientale

05.12 28 Versione per Consiglio Comunale Consiglio Comunale La Commissione Consiliare n 1 La Commissione Consiliare n 4 Il Presidente del Consiglio Comunale La Commissione Consiliare n 2 La Commissione Consiliare n 5 La Conferenza dei Capigruppo La Commissione Consiliare n 3 La Commissione Consiliare n 6

05.12 29 Versione per Consiglio Comunale La Commissione Consiliare n 7 La Commissione Consiliare n 10 La Commissione Consiliare n 8 La Commissione Consiliare n 11 La Commissione Consiliare n 9

05.13 30 Versione per Circoscrizioni Circoscrizione n 1 Il Presidente Circoscrizione n 1 Il Consiglio Circoscrizione n 2 Il Presidente Circoscrizione n 2 Il Consiglio Circoscrizione n... Il Presidente Circoscrizione n... Il Consiglio

05.13 31 Versione esclusiva per Consiglio Comunale, Assessorati, Aree e Circoscrizioni Area di rispetto e dimensioni minime La versione esclusiva deve avere un area di rispetto pari a 2 volte la distanza fra Logotipo e la prima linea della composizione (k). Per garantire la leggibilità di struttura e denominazione, la versione esclusiva non potrà essere riprodotta al di sotto dei 45 mm di larghezza. 2 k 2 k Area di rispetto 2 k 2 k k Assessorato alla Promozione del Territorio 2 k 2 k 2 k 2 k Dimensioni Minime Assessorato alla Promozione del Territorio 7 pt 45 mm

05.14 32 Utilizzo insieme ad altri loghi con simbolo e logotipo centrati In tutte le iniziative che prevedono la presenza del Comune di Varese, il logo della città deve essere riprodotto secondo criteri ben definiti di rappresentatività e gerarchia. Se W è la larghezza dello scudo, escluso l elemento decorativo, tutti gli altri elementi dello stesso tipo dovranno eguagliarla. La distanza tra i Loghi dovrà essere pari a due volte l area di rispetto. x W x x x W x x x x x x

05.15 33 Utilizzo insieme ad altri loghi a sviluppo orizzontale Per il materiale di comunicazione che prevede la presenza di loghi identificativi di altri enti, il logo della città deve essere riprodotto secondo criteri ben definiti di rappresentatività e gerarchia. Se Z è la larghezza del logotipo, tutti gli altri elementi dello stesso tipo dovranno eguagliarla. La distanza tra i Loghi dovrà essere pari a due terzi l area di rispetto. y y 2/3 y y Z Z Z y Z y y 2/3 y

05.16 34 Utilizzo insieme ad altri loghi di settori comunali specifici In tutte le iniziative che prevedono la presenza del Comune di Varese, il logo della città deve essere riprodotto secondo criteri ben definiti di rappresentatività e gerarchia. Lo Stemma dovrà sempre precedere il logo del settore comunale; i due elementi sono separati da una linea, distante 2 volte x e dallo stemma e dall altro logo. A seconda delle occasioni di utilizzo, sarà possibile scegliere tra la versione orizzontale e la versione verticale. x x x x x x x x x x x x Versione orizzontale

05.16 35 Utilizzo insieme ad altri loghi di settori comunali specifici x x x Versione verticale x x x x

Conclusioni 08 37 Conclusioni Il progetto per dare ordine, coordinamento ed efficacia agli strumenti di comunicazione istituzionale prodotti dal Comune di Varese ha portato alla costruzione di una nuova immagine coordinata, elemento indispensabile per rendere coerente la comunicazione dell Ente. Pochi ed essenziali elementi grafici coerenti e declinabili su tutti gli strumenti di comunicazione dell Amministrazione. La forza di questo strumento consiste nel fatto che tutti i messaggi vengono percepiti e riconosciuti come provenienti dallo stesso soggetto: l immediata riconoscibilità delle comunicazioni del Comune e la certezza della provenienza dei messaggi rendono la comunicazione più efficace. Parallelamente al lavoro sull immagine coordinata, anche il logo comunale è stato modernizzato e attualizzato, con un evoluzione del logo che ne preserva gli elementi fondamentali, ma al tempo stesso contiene elementi di novità e di modernità che rendono il suo utilizzo più agevole ed efficace. Una particolare attenzione è stata dedicata all usabilità del manuale che costituisce la dimensione di forza per una sua corretta applicazione.