CALENDARIO ESCURSIONI PASSEGGIATE DIVULGATIVE CON ESPERTI

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Transcript:

PROGETTO POR VALORIZZAZIONE E FRUIZIONE RETE NATURA 2000 Progetto P.O.R. Misura 4.2 di cui al Provvedimento Amministrativo Regionale D.D. n. 97 del 22/03/2011 CALENDARIO ESCURSIONI PASSEGGIATE DIVULGATIVE CON ESPERTI Seminario organizzato nell'ambito del Progetto Valorizzazione e fruizione Rete Natura 2000 finanziato dalla Regione Liguria Siti di Interesse Comunitario: flora, fauna, ambienti di pregio PASSEGGIATE ECOLOGICHE E LEZIONI DIVULGATIVE NEL PARCO ALPI LIGURI Nell ambito del progetto POR Valorizzazione e fruizione Rete Natura 2000, dedicato allo studio e alla divulgazione delle valenze naturalistiche di pregio del territorio del Parco, inizia una serie di giornate ecologiche con esperti di storia naturale alla scoperta dei principali SIC (Siti di Interesse Comunitario) del Parco Alpi Liguri. Martedì 6 Agosto Passo Teglia-Passo di Mezzaluna; dislivello 200 m; Vibrano i faggi quando la luna parla con la voce del lupo Si percorre un itinerario nel quale si attraversa in falso piano un ambiente in cui si passa dal bosco di faggi alla radura alpina. Durante l escursione, essendo l ambiente molto diversificato, si potrebbero osservare specie come il ramarro, l aquila, il camoscio ed il capriolo, ma la caratteristica che rende questo tratto unico è la possibilità di poter osservare le tracce del lupo, trovando le sue fatte o gli indicatori della sua presenza nel sito. 1

Tra le specie vegetali si annoverano alcune specie di orchidee tra cui la Sambucina e l'orchidea Mascula, quindi la Genziana ligure, la Primula odorosa il Ribes alpino e la Viola farfalla. Nei pressi della Sotta di S. Lorenzo in cui emerge una dolina, è possibile osservare il rudere dell omonima chiesa ed un menhir usato forse un tempo dai pastori durante la transumanza per praticare osservazioni astronomiche, non troppo distante vi è inoltre un masso erratico dotato di coppella con canale di scolo. Difficoltà: E (Escursionisti). Ritrovo ore 9:00 al Passo Teglia raggiungibile sia da Molini di Triora che da Rezzo dalla strada provinciale 17 verso Passo Teglia( tempo di percorrenza in auto 30 minuti). Lunedì 12 Agosto San Bernardo di Mendatica, Garlenda, Frontè e ritorno attraverso strada militare Un giardino inventato dal sogno di uno spirito gioioso Dal Colle a San Bernardo di Mendatica imboccare la strada per il colle del Garezzo, si ha subito a destra la palina e il bivio per il Monte Frontè con segnavia dell'alta Via dei Monti Liguri che seguiamo fino a poche decine di metri sotto al Frontè. Il sentiero sale nella bella faggeta, poi piega a destra, ovest, e con un lungo traverso arriva alla Margheria Garlenda. Qui fare attenzione per le numerose tracce di mucche che confondono, puntare a sud nel valloncello fino a reperire una palina in legno dell'alta via (AVML) e poi a sinistra nel lariceto, est, fino a sbucare sul crinale. Da qui seguendo il panoramico crinale si supera la Cima Omo dell'alpetta m.2034 e la Cima Garlenda m.2143. Dalla Cima Garlenda scendere fino al Passo Fronté, casermetta e pallina AVML e proseguire fino al Frontè dalla restaurata Madonnina. La zona è dominata da numerose fioriture tra cui Astro delle Alpi Camedrio alpino, Aglio piemontese Aglio serpentino, Genziana di Villars (Gentiana villarsii), Sassifraga meridionale,botton d oro, Genziana Lutea anche se il fiore simbolo dell'areale rintracciabile in questo periodo è la Stella Alpina. Per quanto riguarda l'habitat esso si diversifica tra tratti di bosco di faggi e larici, praterie montana, arbusteti a rododendro, pareti rocciose calcaree, mentre tra gli animali oltre ai mammiferi tipici dell'ambiente alpino( camosci, cinghiali, marmotte) si distingue la coturnice, specialmente nel mese di giugno quando sopraggiunge il periodo degli amori. Rientrati al Passo Frontè si raggiunge attraverso pista erbosa( segnavia) la strada militare del Garezzo e da lì si ritorna a San Bernardo di Mendatica. 2

Ritrovo ore 8:30 a San Bernardo di Mendatica raggiungibile dalla strada provinciale 453 della Valle Arroscia. Martedì 20 agosto COLLETTA SALSE-COLLABASSA-DOVA (AREA PIANCAVALLO) Dopo il ritrovo a S. Bernardo di Mendatica, ci si trasferirà con mezzi propri sino alla Colletta delle Salse da dove avrà inizio il percorso, che si snoderà tra verdi crinali, pianori e ruscelli alla scoperta del SIC di Pian Cavallo, una delle aree protette a livello europeo ora inserita all'interno del Parco Regionale delle Alpi Liguri. Grazie alla propria vicinanza al mare il sito è caratterizzato infatti da flora e fauna con caratteristiche allo stesso tempo alpine e mediterranee: dagli arbusti di mirtilli alla genziana, dai rododendri alle orchidee, dai faggi ai larici, sino alle innumerevoli specie di uccelli (picchio nero, fagiano di monte, aquila reale) e ai mammiferi, tra i quali il camoscio è considerato il principale abitatore. Ritrovo ore 8:30 a San Bernardo di Mendatica raggiungibile dalla strada provinciale 453 della Valle Arroscia. e trasferimento con i propri mezzi alla Colletta delle Salse. Dislivello: 570 mt Martedì 27 agosto Margheria dei boschi-margheria Gion; dislivello 150 m;difficoltà: escursionistica. Dove l'abete Bianco sfida il cielo in maestosi silenzi Itinerario d'alpeggio fra sentieri e strada militare lungo la foresta demaniale di Testa d'alpe, con tratti nel bosco ed altri esposti nei quali è possibile godere imponenti scorci sulle Alpi Marittime e sulla Costa Ligure e Francese. La zona alpina intorno alla Gola di 3

Gouta è caratterizzata da una copertura arborea assai pregevole e, sicuramente, poco diffusa in Liguria. Si tratta infatti di boschi misti di abete bianco e faggio, un associazione tipica degli ambienti montani freddi che, in questo caso, vegeta a pochi chilometri dal mare. L'area è frequentata da numerosi esemplari di caprioli e contornata da varie specie vegetali pregevoli tra cui la belladonna, il dente di cane e lo zafferano della Riviera. Dalla Gola di Gouta si arriva ai prati di Margheria dei Boschi, quindi dopo un breve tratto su pista sterrata si prende la mulattiera che sale verso Margheria Gion(1320 mt), si rientra passando per il vecchio binario e per un taglio di un sentiero nel bosco di abeti. Ritrovo ore 9:00 Gola di Gouta Parcheggio davanti al Ristorante Gola di Gouta. Durata Trekking: 5 ore + soste. Dislivello: 590 mt Notizie Logistiche: Come arrivare: Da Imperia si segue la Statale Aurelia in direzione Ventimiglia e, nei pressi di quest ultima cittadina ligure, si imbocca la strada che risale la Valle Nervia. Superato Dolceacqua e Isolabona, poco prima di arrivare a Pigna si svolta a sinistra in direzione Gola di Gouta, risalendo su una ex strada militare le Alpi Liguri e arrivando al piazzale antistante il bar/ristorante Gola di Gouta (1180 m) dove si parcheggia l auto. Equipaggiamento: Scarponcini con buona suola, t-shirt di ricambio, mantella, borraccia, k-way, pila. Pranzo al Sacco. Martedì 3 Settembre Colle Melosa M. Pietravecchia; dislivello 150 m; difficoltà: escursionistica L aquila dall alto scivola sui fiori che sanno di miele La passeggiata parte dal Rifugio Allavena situato ai pressi del Colle della Melosa. Si segue la pista erbosa che tocca Margheria Tenarda e prosegue in salita sulla strada sterrata ex militare verso N fino al tornante della Fontana Itala dove s abbandona la strada per un sentiero sulla sinistra e si entra nel bosco di larici alternati a prati di rododendri. Si percorre il versante nord a causa dell'impervia condizione in cui versa il lato sud del Sentiero degli Alpini. Numerose le specie endemiche che si trovano lungo il cammino dai vari tipi di gigli, alle campanule passando per le aquilegie e le diverse specie di orchidee e sassifraghe. L animale che si può osservare con maggiore frequenza in tale sito è il camoscio, che insieme a l aquila regna incontrastato su queste montagne. L aquila nel periodo primaverile crea il grande nido dove cresce il piccolo. Il nido viene costruito tra le rocce in zone più basse rispetto a quelle dove l'aquila caccia, allo scopo di fare meno fatica nel trasportarvi la preda. Mentre uno dei due genitori caccia, l altro resta a covare le uova e dopo la nascita uno dei due, a turno, rimane nel nido per proteggere il piccolo. 4

Il versante nord offre buoni spunti di osservazione come il Vallone dei Camosci e la cima del Monte Pietravecchia, adornato nel suo ascendere da tappeti di rododendri e da un sinuoso passaggio tra gli aghi di larice. Giunti al Passo della Valletta (1918 m) si può proseguire fino alla Sella d'agnaria e da lì alla Caserma di Gray...per poi a quel punto scendere giù fino al Colle Melosa passando tra pini e ginepri. NOTE: 8:30 Colle Melosa davanti Rifugio Allavena. Difficoltà: Dislivello di circa 400 m (E). Durata: 4 ore + soste per spiegazioni. Notizie logistiche: spostamento con i propri mezzi pranzo al sacco e borraccia scarponcini con una buona suola maglietta e giacca a vento (possibilità di pernottare presso il Rifugio CAI Allavena tel.0184/241155). 5