AZIENDA OSPEDALIERA MELLINO-MELLINI DI CHIARI

Documenti analoghi
REGOLAMENTO PER MEDICA E VETERINARIA LA GRADUAZIONE DELLE FUNZIONI. sulting AREA CONTRATTUALE:

REGOLAMENTO PER LA GRADUAZIONE DELLE FUNZIONI DIRIGENZIALI AREA MEDICA E VETERINARIA

REGOLAMENTO DI GRADUAZIONE DELLE FUNZIONI DIRIGENZIALI AREA DIRIGENZA MEDICA E VETERINARIA

REGOLAMENTO PER LA GRADUAZIONE DELLE FUNZIONI DIRIGENZIALI AREA SANITARIA, PROFESSIONALE, TECNICA ED AMMINISTRATIVA

REGOLAMENTO DI GRADUAZIONE DELLE FUNZIONI DIRIGENZIALI AREA DIRIGENZA SANITARIA, PROFESSIONALE, TECNICA E AMMINISTRATIVA

REGOLAMENTO PER LA GRADUAZIONE DELLE FUNZIONI DIRIGENZIALI

REGOLAMENTO PER LA GRADUAZIONE DELLE FUNZIONI DIRIGENZIALI AREA MEDICA E VETERINARIA

Sanitaria non medica

REGOLAMENTO DISCIPLINANTE LA GRADUAZIONE DEGLI INCARICHI DIRIGENZIALI

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO, LA VALUTAZIONE E LA REVOCA DEGLI INCARICHI DI FUNZIONE Ai sensi del CCNL del Comparto Sanità.

REGOLAMENTO DI GRADUAZIONE DEGLI INCARICHI DIRIGENZIALI Aree veterinaria, sanitaria, professionale, tecnica ed amministrativa

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

INCARICHI DIRIGENZIALI

COMUNE DI ONANO. Provincia di Viterbo. Regolamento sulla disciplina delle posizioni organizzative

DELIBERA DEL DIRETTORE GENERALE. 32 / 2018 del 08/02/2018

ISTITUTO TUMORI GIOVANNI PAOLO II

COMUNE DI GIUGLIANO Provincia di Napoli

Regolamento per l attribuzione, la revoca e la graduazione delle funzioni e dei relativi incarichi dirigenziali

DIRIGENZA SANITARIA DELL A.S.L. TO4

U.O.C. Risorse Umane. Regolamento POSIZIONI ORGANIZZATIVE REV.: /// E INCARICHI DI COORDINAMENTO PAG.: 1 di 7 REGOLAMENTO

Città di FASANO REGOLAMENTO SULLA GRADUAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI E SUL CONFERIMENTO E GRADUAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

CITTÀ DI. (Provincia di Benevento) COMUNE DI SANT AGATA DE GOTI Provincia di Benevento REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

Art. 1. Definizione di posizione organizzativa e di alta Professionalità

Dirigenza Medica e Veterinaria dell A.S.L. TO4

Adottato con Deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 08 del 10 luglio 2018

EMANATO con D.R. n. 15/2015 del MODIFICATO con D.R. n. 355/2019 del 06/05/2019

Regolamento aziendale per la disciplina del conferimento degli incarichi dirigenziali dell Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste

REGOLAMENTO IN MATERIA DI GRADUAZIONE DELLE FUNZIONI DIRIGENZIALI. Art. 1 (Oggetto del regolamento e finalità della graduazione)

UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 7 DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE

PROVINCIA DI LECCE REGOLAMENTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

Regolamento aziendale sulle posizioni organizzative del personale non Dirigente.

AREA DIRIGENZA SANITARIA

DETERMINA DEL DIRETTORE DELLA AREA VASTA N. 4 N. 697/AV4 DEL 04/10/2016 IL DIRETTORE DELLA AREA VASTA N. 4

Comune di Tornaco. Provincia di Novara. Comunicato ai Capigruppo. Il 2/7/2014 N. prot VERBALE SEDUTA DI GIUNTA COMUNALE N.

COMUNE DI SAN GIORGIO DELLE PERTICHE Provincia di Padova

C O M U N E D I C A P R I E

Libero Consorzio Comunale di Agrigento (L.R.15/2015) ex Provincia Regionale di Agrigento REGOLAMENTO AREA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

Cue di Vaperga Citt etrpitaa di Tri

COMUNE DI CAMPI BISENZIO PROVINCIA DI FIRENZE

AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI SASSARI

Regolamento per la disciplina delle posizioni organizzative

COMUNE DI COLLERETTO GIACOSA Città Metropolitana di Torino

DETERMINA DEL DIRETTORE DELLA AREA VASTA N. 1 N. 661/AV1 DEL 22/05/2018

Area DIRIGENZA MEDICA

CITTA DI STRESA (Provincia del Verbano-Cusio-Ossola)

REGOLAMENTO PER LA GRADUAZIONE E L AFFIDAMENTO DELLE FUNZIONI DI COORDINAMENTO

COMUNE DI PONTE DI PIAVE REGOLAMENTO DELL AREA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE AI SENSI DEGLI ARTT. 13 E SEGUENTI CCNL FUNZIONI LOCALI DEL 21.5.

BOZZA DI REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DELL INDENNITA DI RESPONSABILITA AL PERSONALE DELLE CATEGORIE B-C-D -ex ART.91 CCNL 2006/2009 PREMESSE

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO, REVOCA, GRADUAZIONE E VALUTAZIONEDELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

Regolamento per il: CONFERIMENTO E LA REVOCA DEGLI INCARICHI DIRIGENZIALI AREA CONTRATTUALE :

DEFINIZIONE DEL SISTEMA DI INDIVIDUAZIONE, GRADUAZIONE e VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

Provincia di Avellino

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO E LA

CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO

IPAB CENTRO ANZIANI DI BUSSOLENGO REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO E LA GRADUAZIONE DEGLI INCARICHI DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA

Protocollo d intesa per l'individuazione, il conferimento e la revoca degli incarichi al personale di categoria EP dell'università per Stranieri di

Art. 1 OGGETTO. Art. 2 INDIVIDUAZIONE DELLE FUNZIONI DI COORDINAMENTO

Comune di Sammichele di Bari Provincia di Bari REGOLAMENTO PER L ATTRIBUZIONE DELL INDENNITÀ PER SPECIFICHE RESPONSABILITÀ

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI DI POSIZIONE AL PERSONALE DEL COMPARTO SEZIONE 1 CONFERIMENTO DI INCARICHI DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA

REGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE TOSCANA CENTRO Sede Legale Piazza Santa Maria Nuova n Firenze DELIBERA DEL DIRETTORE GENERALE

AZIENDA U.L.SS. n. 4 "Alto Vicentino" Via Rasa, Thiene (VI)

LINEE DI INDIRIZZO REGOLAMENTO DI AFFIDAMENTO, CONFERMA E REVOCA DEGLI INCARICHI DIRIGENZIALI

Sistema di misurazione e valutazione delle posizioni dirigenziali

Comune di Serrenti Provincia del Medio Campidano

DIRIGENZA MEDICA E VETERINARIA. Relazione Tecnico-Finanziaria dell Accordo sull utilizzo del Fondo Posizione e del Fondo Risultato

Regolamento sugli incarichi di posizione organizzativa

Dirigenza del Ruolo Sanitario dell A.S.L. TO4

REGOLAMENTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI CORTINA D AMPEZZO COMUN DE ANPEZO

COMUNE DI PALMA CAMPANIA PROVINCIA DI NAPOLI

REGOLAMENTO PER LA GRADUAZIONE, CONFERIMENTO E REVOCA DELLA POSIZIONE ORGANIZZATIVA

Comune di Viggiano REGOLAMENTO SUL FUNZIONAMENTO E LA DISCIPLINA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

COMUNE DI EMPOLI CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE REGOLAMENTO AREA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

DIPARTIMENTO SEGRETARIATO (SEGR) STRUTTURA AUSILIARIA SEGRETARIATO GENERALE

CRITERI GENERALI DI CONFERIMENTO E REVOCA DEGLI INCARICHI E METODOLOGIA PER LA GRADUAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

COMUNE DI GAETA (Provincia di Latina) REGOLAMENTO DELLE AREE DELLE ALTE PROFESSIONALITA

CRITERI GENERALI PER LE PESATURE DEGLI INCARICHI PER LE POSIZIONI ORGANIZZATIVE LA GIUNTA COMUNALE

Regolamento per l istituzione dell area delle posizioni organizzative e il conferimento dei relativi incarichi

AZIENDA U.L.SS. n. 4 "Alto Vicentino" Via Rasa, Thiene (VI)

UNIONE DI COMUNI TERRE DI VINI E DI TARTUFI Piazza Libertà 2 SAN DAMIANO D ASTI. Regolamento area delle posizioni organizzative

METODOLOGIA PER LA GRADUAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE PER L ATTRIBUZIONE DELL INCARICO E PER LA VALUTAZIONE DEI RISULTATI

DECRETO N. 5 DEL 20/05/2019. Oggetto: INDIVIDUAZIONE TITOLARI DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA

COMUNE DI TRIGGIANO. (Provincia di Bari) REGOLAMENTO AREA POSIZIONI ORGANIZZATIVE E INCARICHI DI ALTA PROFESSIONALITA. Art.1. Campo di applicazione

DIRIGENZA DEL RUOLO PROFESSIONALE, TECNICO ED AMMINISTRATIVO

UNIONE DEI COMUNI VALLE DEL SOSIO

COMUNE DI CORBARA PROVINCIA DI SALERNO REGOLAMENTO PER LA GRADUAZIONE, IL CONFERIMENTO E LA REVOCA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

ISTITUTO TUMORI GIOVANNI PAOLO II

ORIGINALE DI DELIBERAZIONE COMMISSARIALE Con i poteri della Giunta 16/05/2019 N. 80

Università degli Studi del Molise Consiglio di Amministrazione Seduta del 14 dicembre 2012 Verbale n. 12/12

Servizio Sanitario Nazionale - Regione Veneto AZIENDA ULSS N. 8 BERICA Viale F. Rodolfi n VICENZA DELIBERAZIONE. n.

Copia in pubblicazione

REGIONE PUGLIA AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI FOGGIA (Istituita con L.R. 28/12/2006, n. 39)

Sistema Gestione Qualità Aziendale. REGOLAMENTO AZIENDALE per il conferimento incarichi ex art. 15 septies D.lgs.

REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO E REVOCA DEGLI INCARICHI DELLA DIRIGENZA PROFESSIONALE TECNICA E AMMINISTRATIVA *** Premessa.

REGOLAMENTO PER LA GRADUAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E PER IL CONFERIMENTO E LA REVOCA DELLA TITOLARITA' DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

Transcript:

AZIENDA OSPEDALIERA MELLINO-MELLINI DI CHIARI REGOLAMENTO PER LA GRADUAZIONE DELLE FUNZIONI DIRIGENZIALI AREA SANITARIA, PROFESSIONALE, TECNICA ED AMMINISTRATIVA (AREA DIRIGENZIALE III) Regolamento Aziendale recepito con deliberazione n. 199 del 17.4.2014 0

INDICE Articolo 1 Articolo 2 Articolo 3 Articolo 4 Articolo 5 Articolo 6 Articolo 7 Articolo 8 Articolo 9 Articolo 10 Articolo 11 Articolo 12 Premesse Tipologie d incarichi Incarichi gestionali di direzione di struttura Incarichi di natura professionale Incarichi professionali di base Attribuzione punteggi base Attribuzione punteggi differenziali Sintesi del processo di graduazioni delle funzioni Calcolo del valore economico della retribuzione di posizione Modalità di utilizzo del fondo di retribuzione di posizione Gradone Norme finali Regolamento Aziendale recepito con deliberazione n. 199 del 17.4.2014 1

Articolo 1 Premesse 1. Le vigenti disposizioni contrattuali (art. 50 del CCNL 5/12/1996 come integrato dall art. 26 del CCNL 8/6/2000 e dell art. 6 del CCNL 17/10/2008) prevedono che al conferimento degli incarichi dirigenziali è correlato il riconoscimento di un trattamento economico di posizione. L Azienda Ospedaliera M. MELLINI, con il presente Regolamento, intende definire le modalità e procedure per la graduazione delle tipologie d incarichi dirigenziali presenti nella propria struttura organizzativa, comunque riconducibili alle tipologie di cui all art. 27 del CCNL 8/6/2000 - Area contrattuale III, così da garantire un equa valorizzazione economica degli stessi. 2. Dal processo di graduazione di cui al precedente comma 1, 2 capoverso, sono esclusi gli incarichi di Direzione di Dipartimento la cui valorizzazione economica, a differenza di tutti gli altri incarichi, è a carico del bilancio aziendale, pertanto non incide sui fondi contrattuali. Tipologie incarichi dirigenziali presenti presso l A.O M. Sigla Rif. art. 27 8/6/2000 Incarico di Direzione di Dipartimento DPT art. 27 lett. a) Incarico di Direzione di Struttura complessa SC art. 27 lett. a) Incarico di Responsabilità di Struttura Semplice a valenza SSD art. 27 lett. b) dipartimentale Incarico di Responsabilità di Struttura Semplice SS art. 27 lett. b) Incarico di alta professionalità, conferibile ai dirigenti con più di 5 anni di servizio continuativo AP art. 27 lett. c) Incarico professionale di media complessità, conferibile ai MP art. 27 lett. c) con più di 5 anni di servizio continuativo Incarico professionale di bassa complessità, conferibile ai dirigenti con più di 5 anni di servizio continuativo BP art. 27 lett. c) Incarico professionale di base, conferibile ai dirigenti con IB art. 27 lett. d) meno di 5 anni di servizio 3. Le tipologie d incarico indicate al punto precedente, ad esclusione degli incarichi DPT, in quanto manifestazione di attribuzioni diverse ma di pari dignità ed importanza, rappresentano espressione di sviluppi di carriera che possono raggiungere un analoga valorizzazione economica, nel quadro della graduazione delle funzioni prevista a livello aziendale. Articolo 2 Tipologie d incarichi 1. L affidamento degli incarichi dirigenziali fa riferimento al contenuto prevalentemente professionale o gestionale degli stessi, fatti salvi i possibili passaggi da una tipologia d incarico all altra nel rispetto ed in applicazione delle disposizioni contrattuali e normative vigenti. Hanno contenuto gestionale gli incarichi di Direzione di Dipartimento, di Direzione di Struttura Complessa, di Responsabilità di Struttura Semplice a Valenza Dipartimentale e di Responsabilità di Struttura Semplice. Regolamento Aziendale recepito con deliberazione n. 199 del 17.4.2014 2

Hanno contenuto professionale gli incarichi di alta professionalità, di media e bassa complessità, ovvero di consulenza, di studio e ricerca, ispettivo, di verifica e controllo, ed, infine, gli incarichi di base (per il contenuto specifico di ciascuna delle tipologie di incarico sopra richiamate si rimanda al regolamento Aziendale per il conferimento degli incarichi). 2. In base alla distinzione di cui al comma precedente, ed a quanto precisato all art.1, vengono individuate quattro tipologie di incarichi o fasce, come previsto all art. 27 - comma 1 - del CCNL 08/06/2000: - Fascia A : incarichi di direzione di struttura complessa; - Fascia B : incarichi di direzione di struttura semplice; - Fascia C : incarichi dirigenziali di tipo professionale elevato ; - Fascia D : incarichi dirigenziali di tipo professionale di base. Articolo 3 Incarichi gestionali di direzione di struttura 1. All interno della fascia di responsabilità riferita alle strutture complesse (Fascia A), col presente regolamento vengono individuati due diversi gradi o livelli di complessità (parametri di fascia): - Livello A1 Unità operative complesse con almeno una struttura semplice - Livello A2 - Unità operative complesse senza articolazione organizzativa in strutture semplici. 2. All interno della fascia di responsabilità riferita alle strutture semplici (Fascia B), col presente regolamento vengono individuati due diversi gradi o livelli di complessità (parametri di fascia): - Livello B1 Unità operative semplici di tipo dipartimentale o in staff; - Livello B2 - Unità operative semplici articolazioni interne di strutture complesse. Articolo 4 Incarichi di natura professionale 1. All interno della fascia di responsabilità riferita agli incarichi di tipo professionale, conferibili ai dirigenti con più di 5 anni di servizio continuativo (Fascia C), con il presente Regolamento vengono individuati tre diversi livelli di complessità (parametri di fascia): - Livello C1 Incarichi di alta professionalità. Tali incarichi richiedono elevate competenze tecnico professionali nel profilo d appartenenza; - Livello C2 - Incarichi professionali di media complessità. Tali incarichi richiedono, complessivamente, buone competenze specialistiche e professionali nel profilo d appartenenza; - Livello C3 - Incarichi professionali di bassa complessità. Tali incarichi richiedono normali competenze specialistiche e professionali nel profilo d appartenenza 2. Analoghi livelli di complessità (parametri di fascia) vengono individuati per gli incarichi che hanno riguardo ad attività ispettiva, di verifica e di controllo, di consulenza, studio o ricerca. Regolamento Aziendale recepito con deliberazione n. 199 del 17.4.2014 3

Articolo 5 Incarichi professionali di base All interno della Fascia D, relativa agli incarichi professionali di base, conferibili ai dirigenti con meno di cinque anni di anzianità di servizio viene individuato un unico livello di complessità - Livello D (parametro di fascia).tali incarichi, conferibili solo dopo il superamento del periodo di prova, sono caratterizzati da precisi ambiti di autonomia, da esercitare nel rispetto degli indirizzi del responsabile della struttura e con funzioni di collaborazione e corresponsabilità nella gestione dell attività. Articolo 6 Attribuzione punteggi base 1. L Azienda attribuirà ad ogni posizione dirigenziale prevista nel proprio assetto organizzativo ed inquadrata in una delle tipologie di incarico e fascia individuata agli articoli precedenti, un parametro di fascia. Ad ogni parametro di fascia è associato un punteggio base/coefficiente secondo quanto previsto nelle tabelle seguenti: INCARICHI GESTIONALI TIPO STRUTTURA PARAMETRO di FASCIA PUNTEGGIO BASE / COEFFICIENTE STRUTTURE COMPLESSE A1 45 (Fascia A) A2 35 STRUTTURE SEMPLICI B1 20 (Fascia B) B2 10 INCARICHI DI NATURA PROFESSIONALE TIPO INCARICO PUNTEGGIO BASE / PARAMETRO di FASCIA (Fascia C e D) COEFFICIENTE INCARICO DI ALTA PROFESSIONALITA C1 15 INCARICO DI MEDIA COMPLESSITÀ C2 10 INCARICO DI BASSA COMPLESSITÀ C3 5 INCARICO PROFESSIONALE DI BASE D 3 2. In considerazione del fatto che le diverse posizioni dirigenziali possono presentare ulteriori caratteristiche differenziali di complessità e responsabilità, è prevista l assegnazione di punteggi aggiuntivi, che andranno a sommarsi al punteggio base/coefficiente, sulla scorta di valutazioni effettuate dall Azienda in via preventiva utilizzando adeguati fattori e relativi criteri interni di pesatura differenziale. 3. Il valore economico dell indennità di posizione di ciascun incarico sarà, perciò, determinato sulla base del punteggio totale assegnato all incarico, ottenuto sommando il punteggio base, corrispondente al parametro di fascia, al punteggio aggiuntivo correlato all applicazione dei fattori e criteri differenziali rilevati in funzione della complessità/livello dell incarico (variabile aziendale). Regolamento Aziendale recepito con deliberazione n. 199 del 17.4.2014 4

Articolo 7 Attribuzione punteggi differenziali 1. I fattori differenziali da prendere a base per la pesatura delle strutture e degli incarichi sono quelli previsti dall art. 50 del CCNL 5/12/1996, confermati dall art. 26 del CCNL dell 8/6/2000, eventualmente integrabili con riferimento alla specifica situazione organizzativa aziendale. 2. L Azienda, in conformità alle disposizioni contrattuali richiamate al comma 1, ha ritenuto di utilizzare per la pesatura degli incarichi gestionali e professionali da conferire alcuni dei fattori differenziali indicati dalle medesime disposizioni contrattuale, maggiormente rispondenti alle tipologie d incarico di cui trattasi, integrando gli stessi con ulteriori fattori coerenti con la specifica situazione organizzativa, ciò secondo gli schemi che seguono: FATTORI DIFFERENZIALI INCARICHI GESTIONALI DIRIGENZA PROFESSIONALE, TECNICA, AMMINISTRATIVA E DELLE PROFESSIONI SANITARIE Parametro Punti Complessità dell articolazione interna della struttura, riferita al numero di aree omogenee di funzioni trattate Grado di autonomia in relazione anche ad eventuale struttura sovraordinata gerarchicamente Grado di responsabilità di gestione diretta/organizzazione di risorse economico - finanziarie Grado di competenza specialistico organizzativa necessaria per la gestione della struttura Consistenza delle risorse umane direttamente assegnate e responsabilità connesse alla loro gestione Oltre 3 3 da 2 a 3 2 1 1 Dipartimento 3 Staff 3 Linea Intermedia 1 Media 2 Assente 0 Media 2 15 e oltre 4 da 10 a 14 3 da 5 a 9 2 da 0 a 4 1 Alta 2 Consistenza delle risorse strumentali gestite e responsabilità connesse alla loro continuità di esercizio Media/bassa 1 Si Importanza e delicatezza della funzione esplicitata da espresse e Si Media 2 specifiche norme di Legge Si No 0 Svolgimento di funzioni di coordinamento, indirizzo, ispezione, Si 3 vigilanza e verifica No 0 Affidamento di programmi di ricerca, aggiornamento, tirocinio e Si 2 formazione in rapporto alle esigenze didattiche dell azienda No 0 Estesa e frequente 3 Ampiezza del bacino di operatività in ambito aziendale Limitata nel numero ma frequente 2 Limitata 1 Regolamento Aziendale recepito con deliberazione n. 199 del 17.4.2014 5

Ampiezza del bacino di operatività in ambito esterno all Azienda Valenza strategica della struttura Rilevante 1 Non rilevante 0 Alta 5 Media 3 FATTORI DIFFERENZIALI INCARICHI PROFESSIONALI DIRIGENZA PROFESSIONALE, TECNICA AMMINISTRATIVA E DELLE PROFESSIONI SANITARIE Parametro Punti Oltre 3 2 collaboratori Complessità del gruppo di lavoro da coordinare Da 2 a 3 1 Fino a 1 0 Complessità delle funzioni e attività da presidiare Media 2 Alta 5 Conoscenze/competenze specialistiche richieste e loro complessità Media 3 Media 2 Autonomia esercitata nelle funzioni svolte all interno della struttura o per l azienda Importanza e delicatezza della funzione esplicitata da espresse e specifiche norme di legge Media 2 Non presente 0 Svolgimento di funzioni di coordinamento, indirizzo, ispezione, Si 3 vigilanza e verifica No 0 Rilevanti 5 Affidamento di iniziative mirate al conseguimento di più elevati Ridotte 2 livelli di efficienza, efficacia ed economicità Affidamento di programmi di ricerca, aggiornamento, tirocinio e Si 3 formazione in rapporto alle esigenze didattiche dell azienda No 0 Complessità relazionale implicata dall incarico Media 2 Alta 5 Valenza Strategica Media 3 Regolamento Aziendale recepito con deliberazione n. 199 del 17.4.2014 6

FATTORI DIFFERENZIALI INCARICHI GESTIONALI DIRIGENZA SANITARIA NON MEDICA Parametro Punti Dipartimento 3 Grado di autonomia in relazione anche ad eventuale struttura Staff 3 sovraordinata gerarchicamente Grado di responsabilità di gestione diretta di risorse economico - finanziarie Consistenza delle risorse umane direttamente assegnate e responsabilità connesse alla loro gestione Linea Intermedia 1 Media 2 15 e oltre 5 da 10 a 14 3 da 5 a 9 2 da 0 a 4 1 Alta 2 Consistenza delle risorse strumentali gestite e responsabilità connesse alla loro continuità di esercizio Media/bassa 1 Svolgimento di funzioni di coordinamento, indirizzo, ispezione, vigilanza Si 3 e verifica No 0 Frequenti 3 Svolgimento di attività propedeutiche all erogazione di prestazioni Saltuarie 1 sanitarie Affidamento di iniziative mirate al conseguimento di più elevati livelli di efficienza, efficacia ed economicità Rilevanti 5 Ridotte 2 Affidamento di programmi di ricerca, aggiornamento, tirocinio e Si 2 formazione in rapporto alle esigenze didattiche dell azienda No 0 Estesa e rilevante 3 Mediamente Ampiezza del bacino di operatività in ambito aziendale Ampiezza del bacino di operatività in ambito esterno all Azienda Valenza strategica della struttura rilevante 2 Limitata 1 Rilevante 1 Non rilevante 0 Alta 5 Media 3 Regolamento Aziendale recepito con deliberazione n. 199 del 17.4.2014 7

FATTORI DIFFERENZIALI INCARICHI PROFESSIONALI DIRIGENZA SANITARIA NON MEDICA Parametro Punti Oltre 3 2 collaboratori Complessità del gruppo di lavoro da coordinare Da 2 a 3 1 Fino a 1 0 Complessità delle funzioni e attività da presidiare Media 2 Alta 5 Conoscenze/competenze specialistiche richieste e loro complessità Media 3 Media 2 Autonomia esercitata nelle funzioni svolte all interno della struttura o per l azienda Svolgimento di attività propedeutiche all erogazione di prestazioni sanitarie Affidamento di iniziative mirate al conseguimento di più elevati livelli di efficienza, efficacia ed economicità Affidamento di programmi di ricerca, aggiornamento, tirocinio e formazione in rapporto alle esigenze didattiche dell azienda Ampiezza del bacino di operatività in ambito aziendale Ampiezza del bacino di operatività in ambito esterno all Azienda Valenza Strategica Articolo 8 Sintesi del processo di graduazione delle funzioni Frequenti 5 Saltuarie 1 Rilevanti 5 Ridotte 2 Frequenza elevata 3 Frequenza limitata Regolamento Aziendale recepito con deliberazione n. 199 del 17.4.2014 8 2 Non rilevante 0 Esteso 3 Limitato 1 Rilevante 1 Non rilevante 0 Alta 5 Medi 2 1. L Azienda, mediante un gruppo di lavoro costituito dal Direttore Sanitario, dal Direttore Amministrativo, dal Direttore Medico del Presidio di afferenza, dal Direttore del Servizio Controllo di Gestione e Budgeting, dal Direttore dell Area di Gestione delle Risorse Umane, provvederà, in base al proprio assetto organizzativo, a mappare le varie strutture, Unità Operative Complesse e Semplici, sia interne alle complesse che a valenza dipartimentale o aziendale (staff), riconducendole alle tipologie d incarico di cui al presente regolamento, provvedendo altresì alla loro pesatura, secondo quanto previsto ai punti seguenti. 2. Ad ogni struttura aziendale sarà assegnato, oltre il punteggio base, definito all art. 6 del presente regolamento, un punteggio per ogni fattore aggiuntivo, individuato ai sensi dall art. 7

del presente regolamento; la somma dei punti assegnati ad ogni struttura (punti base e fattori aggiuntivi), rappresenterà il peso relativo con cui si graduerà la struttura stessa. 3. Successivamente si provvederà a graduare ogni singola funzione dirigenziale di tipo professionale presente/proposta dal competente Responsabile, secondo quanto indicato nel Regolamento per l Affidamento, Conferma e Revoca degli incarichi e ritenuta dalla Direzione Strategica congruente con l organizzazione aziendale, individuando, per prima cosa, la fascia di appartenenza di ciascun incarico (C1, C2, C3, D ) e, successivamente, per i soli incarichi di tipo C, i punteggi aggiuntivi attribuibili secondo i fattori differenziali previsti all art. 7 del presente regolamento. Il peso di ciascun incarico professionale sarà dato dalla somma fra il punteggio base ed il valore dei fattori aggiuntivi. Articolo 9 Modalità di calcolo del valore economico della retribuzione di posizione 1. In base al risultato del processo di graduazione, è possibile procedere al calcolo del valore economico della retribuzione di posizione secondo i criteri previsti, a titolo di interpretazione autentica delle norme contrattuali pregresse, dall art. 24 - comma 11 - CCNL 3/11/2005. 2. Premesso che la retribuzione di posizione del Dirigente è composta: - dalla retribuzione di posizione minima contrattuale unificata desunta, per singola posizione funzionale e per ciascuna tipologia di incarico (Fascia A,B,C e D), dalla corrispondente voce delle tabelle di cui agli artt. 3 5 6 del CCNL 6/5/2010 (la stessa è, a sua volta, composta dalla quota minima garantita, che risulta diversificata nella sua consistenza da dirigente a dirigente in quanto tiene conto della posizione di inquadramento posseduta dal dirigente alla data di entrata in vigore del contratto individuale di attribuzione della funzione, a cui si aggiunge eventualmente la differenza per raggiungere il minimo garantito per l incarico da attribuire); - dalla retribuzione di posizione variabile aziendale, oltre i minimi dell incarico, derivante dalla graduazione delle funzioni. L Azienda, attribuisce inizialmente ad ogni posizione dirigenziale prevista nel proprio assetto organizzativo il valore economico della retribuzione di posizione minima contrattuale unificata previsto dal CCNL vigente per la corrispondente tipologia di incarico dirigenziale. Una volta assicurata la copertura della retribuzione di posizione minima contrattuale unificata di cui sopra, qualora nel Fondo aziendale di ciascuna categoria di personale (Dirigenza Sanitaria non Medica, Dirigenza P.T.A, Dirigenza delle Professioni Sanitarie) risultino ulteriori disponibilità, lo stesso valore minimo è incrementabile del valore della retribuzione di posizione variabile aziendale, definito attraverso la suddetta graduazione delle singole funzioni dirigenziali. 3. La retribuzione di posizione variabile aziendale verrà determinata dal valore punto che si ottiene dividendo l ammontare complessivo della quota del Fondo Retribuzione di Posizione di ciascun Ruolo Dirigenziale (Ruolo Sanitario non Medico Ruolo Professionale/Tecnico/Amministrativo Ruolo delle Professioni Sanitarie) disponibile per la retribuzione variabile aziendale, per la sommatoria dei punteggi di tutti gli incarichi previsti formalmente nell Azienda per ciascun ruolo. Ad ogni dirigente compete, quindi, un indennità di posizione variabile (oltre i minimi) corrispondente al valore punto di cui sopra moltiplicato per il punteggio finale attribuito alla posizione funzionale di cui è stato formalmente incaricato. 4. In nessun caso potrà essere riconosciuta al dirigente una retribuzione di posizione totale inferiore al valore minimo previsto per la fascia d incarico allo stesso conferito con atto formale ( Fascia A, B,C, D). Regolamento Aziendale recepito con deliberazione n. 199 del 17.4.2014 9

5. In nessun caso la retribuzione di posizione complessiva riconosciuta al Dirigente, al quale viene conferito l incarico dirigenziale, potrà essere superiore al valore massimo della retribuzione di posizione previsto dall art. 40 - comma 10 - CCNL 8/6/2000, così come rideterminati dall art. 4 comma 3 - CCNL integrativo 6/5/2010. 6. Ai Dirigenti cui l Azienda intende attribuire l incarico di Direttore di Dipartimento (o la responsabilità di una macrostruttura) è riconosciuta una maggiorazione della retribuzione di posizione, parte variabile, commisurata a quanto previsto dall art. 40 - comma 9 - CCNL 08/06/2000, così come integrato dall art. 4 - comma 4 - CCNL Integrativo 6/5/2010: pari al 32% del valore della fascia di appartenenza. Articolo 10 Modalità di calcolo del fondo di retribuzione di posizione 1. I fondi di cui all art. 25, CCNL 17/10/2008 e ss.mm.ii., sono preposti al finanziamento, nei limiti delle rispettive disponibilità: - delle retribuzioni di posizione di cui agli artt. 3, 5 e 6 del CCNL 6/5/2010 e ss.mm.ii. rispettivamente per la dirigenza Sanitaria non Medica, Professionale e Tecnica, delle Professioni Sanitarie ed Amministrativa; - dell assegno personale ex specifico trattamento economico; - dell indennità per incarico di direzione di struttura complessa. 2. In particolare, poiché lo stesso Fondo di posizione va integralmente utilizzato, l Azienda, all inizio di ogni anno, definito l ammontare del Fondo dei dirigenti dell area Sanitaria non Medica, del Fondo dei dirigenti dell area P.T.A. e del Fondo dei dirigenti delle Professioni Sanitarie, procede, con i criteri e le procedure previste dai vigenti CCNL, nell ordine: - ad accantonare: l assegno personale ex specifico trattamento economico; l indennità per incarico di struttura complessa; la quota per la remunerazione della retribuzione di posizione prevista per gli incarichi di struttura/professionale già individuati all interno dell organizzazione Aziendale; la quota per l attribuzione della posizione ai dirigenti sanitari che optano da rapporto di lavoro non esclusivo ad esclusivo; la quota per l attribuzione della retribuzione di posizione minima ai dirigenti che superano positivamente la valutazione al termine del primo quinquennio di servizio; una quota pari al 20% del residuo fondo disponibile per far fronte a nuove assunzioni e/o mobilità di personale La quota eventualmente residua potrà essere utilizzata per retribuire l indennità di posizione di ulteriori incarichi, ovvero, ai sensi delle disposizioni contrattuali, ad incrementare il fondo di risultato. Articolo 11 Gradone 1. Relativamente al personale dirigente titolare di incarico di tipo C (AP/MP/BP), che alla data del 31/12/2013 risulterà aver maturato i requisiti di cui al comma 7 degli artt. 3,5,6 del CCNL 5/7/2006 ed a cui non è stato, fino ad ora, possibile attribuire il nuovo livello di retribuzione minima contrattuale previsto dal comma 6 dei succitati artt. 3,5,6, si provvederà, con decorrenza 1/1/2015, ai sensi dell art. 9 comma 1 del D.L. 78 del 31/5/2010, convertito in legge 122/2010, così come successivamente integrato con D.P.R. 122/2013, alla Regolamento Aziendale recepito con deliberazione n. 199 del 17.4.2014 10

rideterminazione dell indennità di posizione minima contrattuale secondo quanto disposto dalla richiamata disposizione contrattuale. 2. Successivamente, nei limiti della disponibilità dei relativi incarichi (per cessazione dei titolari o per conferimento di incarichi superiori), ai Dirigenti già titolari di incarico tipo C che alla data del 31 dicembre di ogni anno risulteranno aver maturato l esperienza professionale minima dei quindici anni ed abbiano ottenuto valutazione positiva per il rinnovo del relativo incarico, verrà attribuito, in concorrenza con i dirigenti privi di incarico di tipo C che alla medesima data hanno maturato gli stessi requisiti, il nuovo livello di retribuzione minima contrattuale, previsto dal comma 6 degli artt. 3,5,6 del CCNL 5/7/2006, a decorrere dal 1 gennaio dell anno successivo. Qualora gli aventi titolo a tale nuovo livello retributivo siano in numero superiore a quello degli incarichi annualmente disponibili, l individuazione dei beneficiari avverrà tenuto conto della data di maturazione dell anzianità. Articolo 12 Norme finali 1. La graduazione delle funzioni è sottoposta a revisione triennale, salvo diverse esigenze aziendali, e nel rispetto delle disposizioni di cui all art. 6 - comma 1- lettera B CCNL 8/6/2000. 2. Nel rispetto del disposto art. 9 comma 1 D.L. 31.5.2010 n. 78, convertito in Legge 122/2010, la cui validità è stata prorogata dall art. 1 del D.P.R. 4/9/2013 n. 122, fino al 31/12/2014, e per tutto l eventuale ulteriore periodo di vigenza della succitata normativa, qualora la Retribuzione di Posizione, correlata al peso attribuito alla funzione assegnata al Dirigente in base al presente regolamento, risulti superiore a quella percepita attualmente (caso di conferma dell incarico al Dirigente) continuerà ad essere corrisposta la Retribuzione di Posizione in godimento. Si riporta di seguito per chiarezza d esposizione il testo del succitato art. 9 comma 1 D.L. 78/2010: Per gli anni 2011, 2012, 2013 il trattamento economico complessivo dei singoli dipendenti, anche di qualifica dirigenziale, ivi compreso il trattamento accessorio, previsto dai rispettivi ordinamenti delle Amministrazioni Pubbliche non può superare in ogni caso, il trattamento ordinariamente spettante per l anno 2010, al netto degli effetti derivanti da eventi straordinari della dinamica retributiva, ivi incluse le variazioni dipendenti da eventuali arretrati, conseguimento di funzioni diverse..,. 3. Ai sensi del testo coordinato del D.L. 13.8.2011 n. 138 con la Legge di conversione 14.9.2011 n. 148 - art. 1, comma 18, qualora l Azienda, al fine di assicurare maggiore funzionalità e flessibilità alla propria organizzazione, ovvero in relazione a motivate esigenze organizzative, disponga il passaggio di un Dirigente ad altro incarico di minor valore economico prima della data di scadenza di quello già conferito, allo stesso Dirigente verrà conservato il trattamento economico in godimento sino alla predetta data. 4. Per quanto non espressamente previsto dal presente regolamento si rinvia alle disposizioni normative e contrattuali (Area della Dirigenza III) vigenti in materia. 5. Il presente regolamento entra in vigore dalla data del provvedimento deliberativo di adozione e sarà oggetto di eventuale revisione alla scadenza del primo anno di attuazione. Regolamento Aziendale recepito con deliberazione n. 199 del 17.4.2014 11