1. La famiglia ha come matrice la Trinità Quando Dio ha creato l uomo l ha creato in coppia (Gn 1, 26-27). Dio, creando la coppia, ha versato dentro se stesso. Dio in essa ha espresso l intimo di sé, l ha creata tirando fuori ciò che è Lui dentro. (Lettera alle famiglie, Giovanni Paolo II) Nel creare l uomo maschio e femmina, ha reso la coppia immagine della Trinità. La coppia riflette Dio in modo speciale, come nessun altro essere vivente. La caratteristica di Unità e Distinzione è presente in modo speciale sia nella Trinità che nella coppia. Dio l ha creata così perché attraverso la coppia/famiglia altri potessero partecipare alla sua vita intima
1. La famiglia ha come matrice la Trinità La cosa più preziosa che abbiamo è la nostra coppia perché contiene in sé l immagine del Divino, è per sua natura così. Nella vita di tutti i giorni, al lavoro, a scuola, tra gli amici, noi coppie riflettiamo Dio, siamo suoi portatori di amore nel mondo. Ne siamo consapevoli?
DOMANDA:
1. La famiglia ha come matrice la Trinità C è un intima somiglianza tra la vita di coppia e la vita di Dio, Dio non è fuori casa, ma dentro la nostra relazione: siamo nelle condizioni di dire qualcosa di Dio anche senza fare niente, senza mandati espliciti, senza andare in parrocchia. Grazie a questo la forma umana sposo-sposa è in se stessa l archetipo di comunione più totalizzante che esiste sulla terra La coppia può partecipare continuamente alla corrente d amore trinitaria: ogni volta che crea relazione, si collega a questa centrale d amore diventando capace di amare con l amore di Dio.
1. La famiglia ha come matrice la Trinità Ogni coppia, oggi, in questo momento, può vivere tutto questo: Dandosi un bacio, Sfiorandosi una mano, Mandandosi un sms, Preparando la cena, Giocando con i figli, Stirando la camicia preferita,
2. Il sacramento della coppia partecipa all unione sponsale tra Cristo e Chiesa La comunione tra Dio e gli uomini ha il compimento definitivo in Gesù Cristo, In Lui Dio si unisce per sempre all umanità (FC n 13). Per gli sposi c è il sacramento del matrimonio, in cui, per la grazia donata dallo SS, gli sposi sono resi partecipi dell unione sponsale di Gesù Cristo con la Chiesa.
2. Il sacramento della coppia partecipa all unione sponsale tra Cristo e Chiesa Lo Spirito Santo dona nel sacramento delle nozze un cuore nuovo e rende la coppia capace di amare come Cristo ama la Chiesa (FC n 13). Dalla nostra relazione si dovrebbe vedere come Gesù ama la Chiesa (Ef 5). Esempi concreti Grazie ai difetti di lui o di lei, in forza dello Spirito Santo, siamo resi capaci di amare di più, di giungere comunque tutti alla pienezza. I difetti dei figli fanno scattare una superiore capacità di amare; perché non è così tra di noi? Chi ci vede dovrebbe poter dire qui c è Dio.E noi la sentiamo la sua presenza nella nostra coppia?
3. È la relazione degli sposi che riceve il dono sacramentale È nella relazione tra i due che si innesta la Grazia del nostro sacramento (è l unico tra i sacramenti a non venir dato al singolo). Lo SS abita la nostra relazione, il suo spazio abitativo è solo lì, in tutto il nostro dinamismo psicofisico. Per permettere alla Grazia di Dio di agire bisogna compiere atti di relazione: La relazione sposo sposa è la casa dello Spirito Santo dato al nostro Sacramento.
3. È la relazione degli sposi che riceve il dono sacramentale Lo Spirito Santo è portatore continuo di questa grazia che Dio dona nel momento delle nozze e per tutta la vita di relazione. Invochiamo lo SS nella nostra vita di coppia? Invocazione
4. Il Dono degli Sposi La famiglia è resa partecipe dell amore Cristo-Chiesa secondo una specifica originalità: nella ricerca continua di comunione al suo interno diventa esperta nel far relazione, nel costruire relazioni d amore con gli altri. Per questo la coppia e la famiglia cristiana hanno un loro posto e compito nella Chiesa, un loro carisma e ministero nel popolo di Dio (Comunione e comunità nella chiesa domestica, n 7). La comunione vissuta in famiglia sia allarga come cerchi concentrici verso la Chiesa e la società. Il vissuto quotidiano contagia.
4. Il Dono degli Sposi Il dono di comunione che vivono gli sposi non può rimanere chiuso in sé, ma si moltiplica e si diffonde. Dalla densità relazionale che la coppia vive, gli altri dovrebbero scoprire il marchio di fabbrica (TRINITÀ) Il profumo di Dio si propaga ovunque andiamo.
4. Il Dono degli Sposi Gli sposi possono essere ripresentazione dell amore di Dio 24 ore al giorno. La coppia insieme alle altre coppie possono così irrorare la Chiesa e la società dell amore Divino. La coppia ha un patrimonio divino e umano di comunione: può viverlo e diffonderlo, conservarlo o sciuparlo.
4. Il Dono degli Sposi Non fermiamoci a ciò che siamo ora, perché abbiamo sempre l acqua pura che abbiamo ricevuto nel giorno del sacramento del matrimonio. Torniamo a stupirci della grazia ricevuta, a recitare il magnificat per le cose grandi che Dio ha fatto nella nostra vita.