REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMARE A SCUOLA

Documenti analoghi
REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO. Art. 1. RIFERIMENTI NORMATIVI

Procedura e regolamento di sorveglianza sul DIVIETO DI FUMO nelle istituzioni SCOLASTICHE (ALLEGATO A)

PROCEDURA E REGOLAMENTO DI SORVEGLIANZA SUL DIVIETO DI FUMO NELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO ad integrazione Regolamento Istituto art.31 - Approvato il 19/11/2014

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLE NORME RELATIVE AL DIVIETO DI FUMO

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE AGOSTINO NIFO CON SEZIONI ASSOCIATE DI Liceo Classico Agostino Nifo Liceo Scientifico Ettore Majorana Sessa Aurunca

60013 CORINALDO (AN) ANIC834008

1 QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TERAMO

Istituto di Istruzione Superiore M. Montessori L. Da Vinci

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA TUTELA DELLA SALUTE CONTRO I DANNI DERIVANTI DAL FUMO NORME DI RIFERIMENTO

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO

VALLAURI.

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMARE NELLA SCUOLA

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NELLE STRUTTURE E NEI LOCALI DELL ISTITUTO. DELIBERA DEL CONSIGLIO D ISTITUTO n.44 DEL 15 maggio 2016

COMUNE DI CARBONE (Provincia di Potenza)

ISTRUZIONI GENERALI PER LE CONTRAVVENZIONI AL DIVIETO DI FUMO

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL ISTITUTO COMPRENSIVO ALVISE PISANI DI STRA - VE

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE COMUNALI

DIVIETO DI FUMO NELLA SCUOLA

RELAZIONE. E necessario adempiere alle disposizioni normative circa il divieto di fumare in determinati locali.

COMUNE DI TORRIGLIA PROVINCIA DI GENOVA REGOLAMENTO SULLE SANZIONI AMMINISTRATIVE E PECUNIARIE PER LE VIOLAZIONI DEI REGOLAMENTI E DELLE ORDINANZE

REGOLAMENTO APLLICAZIONE SANZIONI AMMINISTRATIVE. Art. 2 - PRINCIPI E MISURE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE

COMUNE DI NIBIONNO PROVINCIA DI LECCO REGOLAMENTO COMUNALE PER L ATTUAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE

REGOLAMENTO DI SORVEGLIANZA SUL DIVIETO DI FUMO NELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

REGOLAMENTO PER L'APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL'IISS GUALA E SEZ. ASSOCIATA SOBRERO DI BRA

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMARE NELLA SCUOLA

ALLEGATO A - SANZIONI CONTRO IL FUMO E PROCEDURA ACCERTAMENTO

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA POLO

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DEI PLESSI/SEZIONI DELL ISTITUTO COMPRENSIVO DI BORMIO

PER L APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA SUL DIVIETO DI FUMO

REGOLAMENTO COMUNALE PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PER VIOLAZIONE A NORME DEI REGOLAMENTI COMUNALI ED ALLE ORDINANZE

COMUNE DI SEMINARA Provincia di Reggio Calabria

Approvato con DCC n.39 del 25/7/2003

Regolamento sulle sanzioni amministrative pecuniarie per la violazione dei regolamenti e delle ordinanze

PROCEDURA OPERATIVA L APPLICAZIONE DELLE NORME RELATIVE AL DIVIETO DI FUMO

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE GIAN PIETRO CHIRONI NUORO REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEGLI EDIFICI SCOLASTICI

Circolare n.87 Siniscola, Oggetto: Divieto di fumo nelle istituzioni scolastiche, Decreto-Legge 12 settembre 2013, n. 104.

Giunta Regionale della Campania Ufficio del Datore di Lavoro

ESTRATTO DI DELIBERAZIONE N. 15

COMUNE DI SESSAME REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE E PER VIOLAZIONI AI REGOLAMENTI ED ALLE ORDINANZE COMUNALI

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEGLI AMBIENTI SCOLASTICI approvato nella seduta del Consiglio di Istituto del 26 febbraio 2016 con delibera n.

OGGETTO: DIVIETO DI FUMO-

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO

Circ. 39 Clusone, 26 settembre 2013

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NELLE STRUTTURE E NEI LOCALI DELL ISTITUTO

ALLEGATO A REGOLAMENTO AZIENDALE. Divieto di fumo nei locali della AULSS 15 e disciplina del procedimento sanzionatorio

I REGOLAMENTI PROVINCIALI: N. 70 PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA SUL DIVIETO DI FUMO

Servizio Sanitario Nazionale - Regione Veneto AZIENDA UNITA' LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 13

Regolamento comunale per l applicazione delle sanzioni amministrative

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMARE NELLA SCUOLA

TOVO SAN GIACOMO Provincia di Savona

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMARE NELLA SCUOLA

Prot. N 4277/A23 Perfugas, AL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA COSSU MARIA LUISA A TUTTO IL PERSONALE

Regolamento per l'applicazione della Normativa sul Divieto del Fumo. Articolo 1. PRINCIPI

Regolamento per la determinazione delle sanzioni amministrative pecuniarie dovute per violazioni ai Regolamenti ed alle Ordinanze comunali

COMUNE DI NERVIANO. Regolamento per l applicazione delle sanzioni amministrative relative alle violazioni di: Regolamenti ed Ordinanze Comunali.

P.=t. -zsgs lnzv ACCADEMIA DI BELLE ARTI L'AQUILA. Ministero dell'istruzione dell'(jniversità e della Ricerca ALTA FORMAZIONE ARTISTICA E MUSICALE

COMUNE DI ANZOLA DELL'EMILIA Provincia di Bologna

COMUNE DI CALATABIANO PROV. DI CATANIA REGOLAMENTO SULLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PER LA VIOLAZIONE DEI REGOLAMENTI E DELLE ORDINANZE COMUNALI

PROCEDURA E REGOLAMENTO DI SORVEGLIANZA SUL DIVIETO DI FUMO NELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

IL RETTORE. Decreto Rettorale Repertorio nr. 302 del 2003 Prot. n del Tit. IX cl. 3 DECRETA

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DETERMINAZIONE E L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE

Istituto d Istruzione Secondaria Superiore

ACCERTAMENTO DELLE INFRAZIONI

SINTESI DELLE FASI DEL PROCEDIMENTO SANZIONATORIO

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE ALLE VIOLAZIONI DEI REGOLAMENTI E DELLE ORDINANZE COMUNALI

Art.1 Principi Art. 2 Oggetto Art. 3 Ambito di applicazione del divieto di fumo Art. 4 Cartellonistica

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO DELL ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA

REGOLAMENTO PER L'ATTUAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO NELLE SEDI LUOGO DI LAVORO DEI DIPENDENTI COMUNALI

ADEMPIMENTI RELATIVI AL DIVIETO DI FUMO

Città di Cinisello Balsamo

COMUNE DI TULA Provincia di SASSARI

Regolamento APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PER VIOLAZIONI A NORME DEI REGOLAMENTI COMUNALI ED ALLE ORDINANZE/DETERMINE.

Adottato dal Consiglio d Istituto con delibera n.5 del 18/12/20123 ed affisso all albo e pubblicato sul sito web dell Istituto il 14 gennaio 2014.

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMARE NELLA SCUOLA Delibera del Consiglio d Istituto n. 36 del

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI SAN VENDEMIANO PROVINCIA DI TREVISO

Oggetto: direttive in applicazione della normativa in materia di divieto di fumo.

COMUNE DI PALAZZUOLO SUL SENIO Provincia di FIRENZE

Art. 1 Oggetto del Regolamento

ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE L. di SAVOIA -CHIETI REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NELLA SCUOLA

Approvato con deliberazione consiliare n. 47/

COMUNE DI VAIE Provincia di Torino

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DI NORMATIVA SULLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PER VIOLAZIONI A DISPOSIZIONI DI REGOLAMENTI COMUNALI E ORDINANZE SINDACALI

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO

REGOLAMENTO COMUNALE PER L APPLICAZIONE DELLE NORME SULLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PER VIOLAZIONI AI REGOLAMENTI COMUNALI ED ALLE ORDINANZE.

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEGLI EDIFICI SCOLASTICI

Comune di Colorina. Provincia di Sondrio

Comune di Avigliana. Provincia di Torino

Percorso sanzionatorio nella P.A. : compiti dei Dirigenti e dei delegati/incaricati/accertatori

L'Antiriciclaggio: Le sanzioni Pagina 1 di 7. a cura di. Data Ufficio E-learning. Gruppo Data Ufficio Spa

COMUNE DI SANT ILARIO D ENZA (Provincia di Reggio Emilia)

REGOLAMENTO COMUNALE PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PER VIOLAZIONE A NORME DEI REGOLAMENTI COMUNALI ED ALLE ORDINANZE

PAGAMENTO IMMEDIATO DEL BIGLIETTO CON TARIFFA DI BIGLIETTO A BORDO OLTRE ALLA MULTA DI SE PAGATA ENTRO 15 GIORNI DALL ACCERTAMENTO,

LEGGE 16 gennaio 2003, n. 3

REGOLAMENTO COMUNALE

IL RETTORE. lo Statuto dell Università degli Studi della Basilicata ed in particolare l'art. 8;

Prot. n. 1826/A36 San Vendemiano,30 marzo 2016

Transcript:

Art. 1 RIFERIMENTI NORMATIVI REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMARE A SCUOLA 128; Il presente regolamento è emanato ai sensi della normativa vigente e in particolare: - art. 32 della Costituzione, che tutela la salute come fondamentale diritto dell individuo; - Legge 11/11/1975 n. 584; - Circolare Min. San. 5/10/1976 n. 69; - Direttiva PCM 14/12/1995; - Circolare Min. San. 28/03/2001, n. 4; - Circolare Ministro della Salute 17 dicembre 2004; - Accordo Stato - Regioni 16/12/2004; - Circolare 2/Sanità/2005 14 gen 2005; - Circolare 3/Sanità/2005; - Legge 28/12/2001, n.448 art. 52, punto 20; - Legge 16/01/2003 n.3; - art. 51 della L. 3 del 16/01/2003; - DPCM 23/12/2003; - Legge finanziaria 2005 (incrementa del 10% le sanzioni precedenti) ; - Decreto Legislativo 81/2008; - Decreto Legge 12/09/2013, n. 104, convertito, con modifiche, in Legge con provv. dell 8/11/ 2013, n. - Legge 24 Novembre 1981, n. 689 Modifiche al Sistema penale. ART. 2 - FINALITA' Il presente Regolamento è redatto con finalità educative e si prefigge di: a) tutelare la salute degli alunni, del personale e di tutti gli utenti dell'istituzione Scolastica, come sancito dall'art. 32 della Costituzione e dal Decreto legislativo n. 81/2008 (Testo Unico della Salute e della Sicurezza ); b) prevenire l abitudine di fumare; c) incoraggiare i fumatori a smettere di fumare; d) garantire un ambiente salubre, conformemente alle norme vigenti di sicurezza sul lavoro; e) fare della scuola un ambiente sano, basato sul rispetto della persona e della legalità e che faciliti nelle persone scelte consapevoli orientate alla salute propria e altrui; f) far rispettare il divieto di fumo, in tutti i locali e nelle aree all aperto di pertinenza dell istituzione scolastica (Legge 8 Novembre 2013, n. 128); g) promuovere attività educative di lotta al tabagismo, inserite in un più ampio programma di educazione alla salute previsto nel Piano Triennale dell Offerta Formativa (PTOF) e dare visibilità alla politica contro il fumo adottata dall istituzione scolastica. ART. 3 - SPAZI SOGGETTI AL DIVIETO DI FUMO

1. E' stabilito il divieto di fumo, anche per le sigarette elettroniche, in tutti i locali e nelle aree all aperto di pertinenza dell'istituto scolastico. 2. In tutti gli ambienti scolastici sono apposti cartelli con l'indicazione del divieto di fumo, della relativa norma, delle sanzioni applicabili, dei preposti cui spetta rilevare le violazioni. ART. 4 - SOGGETTI PREPOSTI AL CONTROLLO DELL APPLICAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO Premesso che l art. 4 del Decreto-Legge 12 settembre 2013 n. 104, convertito con Legge 8 novembre 2013 n. 128, pone in evidenza che: 1-bis il personale delle istituzioni del sistema educativo di istruzione e di formazione incaricato dal dirigente, a norma dell articolo 4, lettera b) della direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 dicembre 1995, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 11 del 15 gennaio 1996, quale preposto all'applicazione del divieto non può rifiutare l incarico. 1) I responsabili preposti all'applicazione del divieto nella scuola, in attuazione dell'art. 4, comma 1, lettera b) del D. P. C. M. 14 /12 /1995, sono indicati sugli appositi cartelli di divieto di fumo. 2) E' compito dei responsabili preposti: vigilare sulla corretta apposizione dei cartelli informativi, da collocarsi in posizione ben visibile in tutti i luoghi ove vige il divieto; vigilare sull osservanza del divieto, contestare le infrazioni e verbalizzarle utilizzando l apposita modulistica; notificare la trasgressione del divieto alle famiglie degli allievi minorenni sorpresi a fumare, direttamente o per tramite del DS o suo delegato. 3) Tutto il personale docente ed ATA che rileva eventuali violazioni le comunica ai funzionari incaricati. A tal fine dovrà essere posta particolare cura nella sorveglianza/vigilanza, durante l intervallo, anche all esterno dell edificio, e nei cambi di lezione. Si dovrà evitare, come previsto nel Regolamento di Istituto, di far uscire più ragazzi contemporaneamente dalla classe. 4) Gli agenti accertatori incaricati restano in carica fino a revoca dell incarico da parte del Dirigente Scolastico. 5) In presenza di eventuali difficoltà nell applicazione delle norme antifumo, il Dirigente Scolastico può chiedere la collaborazione del Nucleo Antisofisticazione Sanità dei Carabinieri e delle altre autorità preposte all osservanza del divieto. 6) Il personale incaricato di funzione di agente accertatore deve essere munito di apposita disposizione di nomina da esibire qualora il trasgressore sia persona non a conoscenza delle relative funzioni, unitamente a valido documento di riconoscimento e comunque a richiesta del trasgressore stesso. ART.5 SANZIONI 1. Tutti coloro (studenti, docenti, personale ATA, esperti esterni, genitori, chiunque sia occasionalmente presente nei locali dell'istituto) che non osservino il divieto di fumo saranno sanzionati col pagamento di multe, secondo quanto previsto dalla normativa vigente. 2. Così come stabilito dall'art. 7 Legge 584/1975, come modificato dall'art. 52, comma 20, della Legge 28/12/2001 n. 448, e dall'art. 10 Legge 689/1981, come modificato dall'art. 96 D.Lgs. 507/1999, i trasgressori sono soggetti alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da. 27,50 a. 275,00 con pagamento in misura ridotta di Euro 55,00. La misura della sanzione è raddoppiata qualora la violazione sia commessa in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o in presenza di

lattanti o bambini fino a dodici anni. La sanzione è raddoppiata qualora sia commessa in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o di bambini di età inferiore ai 12 anni: in tali casi la somma può variare da 55,00 a 550,00 pagamento in misura ridotta 110,00. 3. I dipendenti della scuola che non osservino il divieto nei luoghi dove è vietato fumare, in aggiunta alle sanzioni pecuniarie previste, possono essere sottoposti a procedimenti disciplinari, secondo quanto previsto dalla normativa vigente. 4. La violazione del divieto di fumo da parte degli studenti sarà presa in considerazione nella valutazione del comportamento. In caso di recidiva, il Consiglio di Classe, in aggiunta alla sanzione pecuniaria, può decidere l applicazione di provvedimenti disciplinari. ART. 6 SOGGETTI SANZIONABILI Tutti i maggiorenni (studenti, docenti, personale Ata, esperti esterni, genitori, chiunque sia occasionalmente presente nei locali dell Istituto) che non osservino il divieto di fumo negli spazi di pertinenza dell Istituto saranno sanzionati col pagamento delle sanzioni amministrative di cui al paragrafo precedente. Per quanto riguarda gli studenti minorenni, va preliminarmente citato l art. 2 della L. 689/1981 ( Legge di depenalizzazione ), che così dispone: Non può essere assoggettato a sanzione amministrativa chi, al momento in cui ha commesso il fatto, non aveva compiuto i diciotto anni o non aveva, in base al criteri indicati nel codice penale, la capacità di intendere e di volere, salvo che lo stato di incapacità non derivi da sua colpa o sia stato da lui preordinato. Fuori dei casi previsti dall'ultima parte del precedente comma, della violazione risponde chi era tenuto alla sorveglianza dell'incapace, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto. Pertanto, la violazione al divieto di fumare nella scuola da parte di un minorenne va contestata (da parte dell'incaricato preposto all osservanza del divieto) direttamente al personale che ha in quel momento l'obbligo di sorveglianza (culpa in vigilando) il quale, se non prova di non aver potuto impedire il fatto, è soggetto al pagamento della sanzione amministrativa prevista. All alunno minorenne che vìola il divieto di fumo verrà irrogata, nel momento stesso in cui viene accertata la violazione, un adeguata sanzione disciplinare a carattere educativo e non punitivo (es.: tre ore pomeridiane di lavoro socialmente utile assegnato dal Dirigente scolastico o dai suoi collaboratori). Alla famiglia del minore, chiamata a rispondere per culpa in educando, va notificata la trasgressione del divieto di fumo da parte del figlio e la sanzione disciplinare irrogata. I dipendenti della scuola che non osservino il divieto di fumo, in aggiunta alle sanzioni pecuniarie previste, possono essere sottoposti a procedimento disciplinare. Agli studenti maggiorenni che non rispettino il divieto saranno irrogate, in aggiunta alle sanzioni pecuniarie previste, adeguate sanzioni disciplinari a carattere educativo e non punitivo (es.: tre ore pomeridiane di lavoro socialmente utile assegnato dal Dirigente scolastico o dai suoi collaboratori). ART.7 PROCEDURA DI ACCERTAMENTO La violazione del divieto di fumo è accertata dai responsabili preposti all applicazione del divieto mediante processo verbale, da redigersi in duplice copia.

La violazione è contestata immediatamente al trasgressore, il quale deve sottoscrivere per ricevuta il processo verbale. Il rifiuto a sottoscrivere il verbale o a riceverne copia non determina la nullità dell accertamento dell infrazione, né condiziona la procedibilità del verbale. La mancata consegna dell atto per il rifiuto, annotato in calce al verbale, da parte dell autore dell infrazione, soddisfa in pieno le formalità di notifica. Qualora non sia possibile la contestazione immediata al trasgressore, il responsabile preposto all applicazione del divieto consegna il processo verbale al Dirigente Scolastico, il quale ne assicura la notifica a mezzo posta (entro novanta giorni dall accertamento). Resta ferma la competenza degli ufficiali e degli agenti di polizia giudiziaria e di altri organi espressamente abilitati dalle leggi vigenti all accertamento degli illeciti amministrativi ART.8 PAGAMENTO CONTRAVVENZIONI Poiché al personale dell Istituto è vietata la riscossione diretta della sanzione amministrativa, il pagamento deve essere effettuato dal trasgressore, come previsto dal punto 10 dell Accordo Stato Regioni del 16/12/04, mediante una delle seguenti modalità: 1) versamento a Riscossione Sicilia S.p.A., Servizio di riscossione Tributi Vi a Luigi Rizzo, 39, Catania, utilizzando il modello F23 cod.tributo 131T, indicando il codice ufficio e specificando la seguente causale: Infrazione divieto di fumo I.T. "Archimede" Catania (CT), verbale n del (art. 8, L 584/75) ; 2) in banca o presso gli Uffici postali, utilizzando il modello F23 come specificato nel punto precedente; 3) presso gli Uffici postali, con bollettino di c/c postale intestato a Riscossione Sicilia S.p.A. Catania, con la seguente causale: Infrazione divieto di fumo I.T. "Archimede" Catania (CT), verbale n del (art. 8, L 584/75). Ai sensi dell'art. 8 della legge 584/75, il trasgressore può provvedere al pagamento del minimo della sanzione ( 27,50) entro il termine perentorio di giorni 15 (quindici) dalla data di contestazione o della notificazione. Ai sensi dell'art. 16 e dell'art. 10 (così come modificato dall'alt. 96 del DL.gs. 507/1999) della legge n.689/1981, è ammesso il pagamento del doppio del minimo della sanzione prevista ( 55,00), nel caso in cui il pagamento avvenga nel termine di giorni 60 (sessanta) dalla notificazione degli estremi della presente contestazione, oltre al pagamento delle spese d'accertamento e notifica. La misura della sanzione è raddoppiata qualora la violazione sia commessa alla presenza di una donna in evidente stato di gravidanza, o alla presenza di lattanti o bambini fino a dodici anni. ART.9 OBBLIGO DI COMUNICAZIONE AL PREFETTO Si fa presente che, ai sensi della L. 584/1975, il Dirigente Scolastico è obbligato a comunicare l avvenuta irrogazione della sanzione al Prefetto di Catania. ART.10 CONSEGNA DELLA COPIA DELLA RICEVUTA DI PAGAMENTO Entro sessanta giorni dall avvenuto accertamento/notifica, i trasgressori dovranno consegnare copia della ricevuta, comprovante l avvenuto pagamento della sanzione amministrativa, al DSGA Sig. Cirino Riccardo, onde evitare l invio del rapporto al Prefetto (v. punto seguente).

ART.11 RITARDATO PAGAMENTO DELLA SANZIONE O MANCATA ESIBIZIONE DELLA RICEVUTA DI PAGAMENTO RAPPORTO AL PREFETTO Ai sensi dell art. 9 della L. 584/1975 e dell accordo Stato-Regioni del 16/12/2004, qualora il trasgressore non abbia effettuato il pagamento nei termini previsti dalla legge, il Dirigente Scolastico presenta rapporto con la prova dell eseguita contestazione al Prefetto di Catania (competente a ricevere il rapporto dei soggetti accertatori e l eventuale ricorso dei trasgressori), richiedendo al contempo la riscossione coattiva. ART.12 RIMEDI E RICORSI Qualora non sia avvenuta la conciliazione nel corso della procedura di accertamento, entro il termine di 30 giorni dalla data di contestazione immediata o di notificazione della violazione, l interessato può far pervenire al Dirigente Scolastico scritti difensivi e documenti, e/o chiedere di essere sentito. In alternativa, l interessato ha facoltà di ricorrere al Giudice di Pace competente per territorio. Il Dirigente Scolastico, sentito l interessato ove questi ne faccia richiesta ed esaminati gli eventuali scritti difensivi, se ritiene fondato l'accertamento, entro 15 giorni dalla scadenza del termine utile per l oblazione, determina, con ordinanza motivata, la somma dovuta per la violazione entro i limiti stabiliti dalla legge e ne ingiunge il pagamento, insieme con le spese per le notificazioni. L'ingiunzione deve indicare il termine per il pagamento, che non può essere inferiore a trenta giorni e superiore a novanta giorni dalla notificazione. L'ingiunzione costituisce titolo esecutivo. Altrimenti, il Dirigente Scolastico emette provvedimento motivato di archiviazione degli atti, del quale è trasmessa copia integrale al funzionario verbalizzante ed è data comunicazione al soggetto interessato. Avverso l ingiunzione del Dirigente Scolastico, l interessato può proporre ricorso innanzi al competente Giudice di Pace, entro 30 gg. dalla notifica del provvedimento. La proposizione del ricorso non sospende l'esecuzione del provvedimento, salvo che l'autorità giudiziaria ritenga di disporre diversamente. Nel procedimento di opposizione, l'opponente può stare in giudizio anche senza l assistenza di difensore. Nel giudizio di opposizione si osservano le disposizioni di cui alla legge 689/81, in quanto compatibili. SUL LOCALE RISERVATO AI FUMATORI Il Dirigente Scolastico ha la facoltà, e non l obbligo, di richiedere all Ente Proprietario dell edificio scolastico (cioè la Provincia) la progettazione e realizzazione di un locale riservato ai fumatori. A tale proposito, si fa presente che i locali riservati ai fumatori, di cui all articolo 51, comma 1, lettera b) della legge n. 3/2003, devono rispettare i seguenti requisiti strutturali (DPCM 23 dicembre 2003): - essere delimitati da pareti a tutta altezza su quattro lati; - essere dotati di ingresso con porta a chiusura automatica, abitualmente in posizione di chiusura; - essere dotati di apposita segnaletica; - non rappresentare un locale di passaggio per i non fumatori; - essere dotati di idonei mezzi meccanici di ventilazione forzata. La portata d aria supplementare minima da assicurare è pari a 30 litri/secondo per ogni persona che può essere ospitata, sulla base di un indice di

affollamento pari allo 0,7 persone mq; - l aria deve essere espulsa all esterno attraverso idonei impianti e aperture funzionali; - all ingresso dei locali è indicato il numero massimo di persone ammissibili, in base alla portata dell impianto; - devono essere mantenuti in depressione non inferiore a 5 Pascal rispetto alle zone circostanti. Inoltre, la progettazione, l installazione, la manutenzione ed il collaudo dei sistemi di ventilazione devono essere conformi alle disposizioni legislative e regolamentari in tema di sicurezza e di risparmio energetico, come pure alle norme dell Ente italiano di unificazione (UNI) e del comitato elettrotecnico italiano (CEI). Considerando: 1) la complessità dell istituto, che si estende da P.zza S.M.di Gesù a P.zza Lanza; 2) la più volte lamentata carenza di risorse finanziarie da parte dell Ente Proprietario; 3) l obbligo di dare la prevalenza alla tutela di fondamentali diritti (all apprendimento degli alunni, alla salute di tutti gli utenti e degli operatori scolastici, alla sicurezza sui luoghi di lavoro); 4) le recentissime disposizioni normative; 5) la funzione primariamente educativa di questa Istituzione Scolastica il Dirigente Scolastico ritiene non opportuno richiedere all Ente Proprietario la progettazione e realizzazione, presso questo Istituto, di uno o più locali riservati ai fumatori. ART. 13 NORME FINALI Per quanto non espressamente previsto nel presente regolamento è fatto rinvio alle disposizioni di legge vigenti. ART. 14 ENTRATA IN VIGORE Con l entrata in vigore del presente Regolamento, ad effetto immediato dopo la pubblicazione all Albo, cessano di avere efficacia le disposizioni con esso incompatibili. ALLEGATI ALLA PROCEDURA: MODULO 1: accertamento violazione del divieto di fumo da parte di alunno minorenne: procedimento disciplinare MODULO 2: verbale di contestazione per la violazione del divieto di fumo MODULO 3: segnalazione al prefetto di Catania MODULO 4: comunicazione alla famiglia infrazione divieto fumo Catania, /2016 LA DIRIGENTE SCOLASTICA Prof.ssa Fortunata Daniela Vetri

Mod. 1 accertamento violazione del divieto di fumo da parte di alunno minorenne ***** Lo studente della classe il giorno è stato sorpreso a fumare pertanto è sanzionato con il seguente provvedimento disciplinare: di cui si terrà conto nell'attribuzione del voto di condotta. Data Il Responsabile per l accertamento

(Mod. 2) VERBALE DI CONTESTAZIONE PER LA VIOLAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO Verbale n In data alle ore, nel locale della sede di dell I.T. Archimede di Catania, _l_ sottoscritt funzionario incaricato, con decreto del Dirigente Scolastico, dell'accertamento e della contestazione delle violazioni al divieto di fumo, di cui alla Legge 11.11.1975, n. 584, e all art. 51 della Legge 16 gennaio 2003 come integrato dall art. 4 del Decreto-legge 9 settembre 2013, n. 104, accerta che: _l_ Sig. nat_ a (Prov. di ) il, residente a n., ha violato le disposizioni della normativa antifumo in quanto: (es. sorpreso/a nell'atto di fumare). in Via Il trasgressore è altresì incorso nell aggravante di aver fumato in presenza di lattante o di minore di anni 12 o di donna in evidente stato di gravidanza. (Si - NO ) Sanzione pecuniaria da 27,50 a 275,00 (LEGGE 30 dicembre 2004, n. 311 art. 189) Pertanto, il sottoscritto commina allo/a stesso/a una ammenda paria a In relazione alla infrazione: * essa viene contestata e il trasgressore ha tenuto a dichiarare quanto segue:

* essa non viene contestata (per cui ci si avvale del disposto del 2 comma dell'art. 14 della Legge 24.11.1981 n. 689, notificando il presente verbale, contenente gli estremi della violazione, mediante invio di copia a mezzo di Raccomandata A.R.) perché: Ai sensi dell'art. 8 della legge 584/75, il trasgressore può provvedere al pagamento del minimo della sanzione ( 27,50) entro il termine perentorio di giorni 15 (quindici) dalla data di contestazione o della notificazione. Ai sensi dell'art. 16 e dell'art. 10 (così come modificato dall'alt. 96 del DL.gs. 507/1999) della legge n.689/1981, è ammesso il pagamento del doppio del minimo della sanzione prevista ( 55,00), nel caso in cui il pagamento avvenga nel termine di giorni 60 (sessanta) dalla notificazione degli estremi della presente contestazione, oltre al pagamento delle spese d'accertamento e notifica. La misura della sanzione è raddoppiata qualora la violazione sia commessa alla presenza di una donna in evidente stato di gravidanza, o alla presenza di lattanti o bambini fino a dodici anni. Il pagamento deve essere effettuato dal trasgressore, come previsto dal punto 10 dell Accordo Stato Regioni del 16/12/04, mediante una delle seguenti modalità: 1) versamento a Riscossione Sicilia S.p.A., Servizio di riscossione Tributi Viale., n, Catania, utilizzando il modello F23 cod.tributo 131T, indicando il codice ufficio e specificando la seguente causale: Infrazione divieto di fumo I.T. Archimede (CT), verbale n del (art. 8, L 584/75) ; 2) in banca o presso gli Uffici postali, utilizzando il modello F23 come specificato nel punto precedente; 3) presso gli Uffici postali, con bollettino di c/c postale intestato a Riscossione Sicilia S.p.A. Catania, con la seguente causale: Infrazione divieto di fumo I.T. Archimede (CT), verbale n del (art. 8, L 584/75). Entro sessanta giorni dall avvenuto accertamento/notifica, il trasgressore dovrà consegnare copia della ricevuta, comprovante l avvenuto pagamento della sanzione amministrativa, al DSGA Sig. Cirino Riccardo, onde evitare l invio del rapporto al Prefetto (v. capoverso seguente). Ai sensi dell art. 9 della L. 584/1975 e dell accordo Stato-Regioni del 16/12/2004, qualora il trasgressore non abbia effettuato il pagamento nei termini previsti dalla legge, il Dirigente Scolastico presenta rapporto con la prova dell eseguita contestazione al Prefetto di Catania (competente a ricevere il rapporto dei soggetti accertatori e l eventuale ricorso dei trasgressori), richiedendo al contempo la riscossione coattiva. Qualora non avvenga la conciliazione nel corso della procedura di accertamento, entro il termine di 30 giorni dalla data di contestazione immediata o di notificazione della violazione, l interessato può far pervenire al Dirigente Scolastico scritti difensivi e documenti, e/o chiedere di essere sentito. In alternativa, l interessato ha facoltà di ricorrere al Giudice di Pace competente per territorio. Il Dirigente Scolastico, sentito l interessato ove questi ne faccia richiesta ed esaminati gli eventuali scritti difensivi, se ritiene fondato l'accertamento, entro 15 giorni dalla scadenza del termine utile per l oblazione, determina, con ordinanza motivata, la somma dovuta per la violazione entro i limiti stabiliti dalla legge e ne ingiunge il pagamento, insieme con le spese per le notificazioni. L'ingiunzione deve indicare il termine per il pagamento, che non può essere inferiore a trenta giorni e superiore a novanta giorni dalla notificazione. L'ingiunzione costituisce titolo esecutivo. Altrimenti, il Dirigente Scolastico emette provvedimento motivato di archiviazione degli atti, del quale è trasmessa copia integrale al funzionario verbalizzante ed è data comunicazione al soggetto interessato. Avverso l ingiunzione del Dirigente Scolastico, l interessato può proporre ricorso innanzi al competente Giudice di Pace, entro 30 gg. dalla notifica del provvedimento. La proposizione del ricorso non sospende l'esecuzione del provvedimento, salvo che l'autorità giudiziaria ritenga di disporre diversamente.

Nel procedimento di opposizione, l'opponente può stare in giudizio anche senza l assistenza di difensore. Nel giudizio di opposizione si osservano le disposizioni di cui alla legge 689/81, in quanto compatibili. Il presente verbale viene compilato in due esemplari, uno dei quali viene consegnato all'interessato, presente, che appone la propria firma allo stesso, per ricevuta Non viene consegnato all'interessato perché IL TRASGRESSORE IL VERBALIZZANTE Mod.3 - SEGNALAZIONE AL PREFETTO DI CATANIA Prot. n Catania, Al Sig. PREFETTO di Catania Oggetto: Rapporto a carico di Ai sensi della Legge 24/11/1981 n. 689, si comunica che al nominativo in oggetto è stato regolarmente notificato il verbale n. del di accertata violazione delle norme sul divieto di fumo (Legge n. 584/75 e s.m.i.), con invito a definire il contesto in via amministrativa con le modalità nello stesso specificate. A tutt'oggi, trascorsi i termini di legge, l'interessato non ha esibito l'attestazione di pagamento della sanzione. Si provvede pertanto a trasmettere alla S.V. copia del predetto verbale, completo di prova della eseguita contestazione o notificazione, per i conseguenti adempimenti previsti dal punto 12 Accordo Stato Regioni del 16.12.2004 Si prega cortesemente di voler comunicare alla scrivente l'esito della procedura avviata. Distinti saluti.

CATANIA, LA DIRIGENTE SCOLASTICA Prof.ssa Fortunata Daniela Vetri MOD. 4 - COMUNICAZIONE ALLA FAMIGLIA INFRAZIONE DIVIETO FUMO Prot. n Catania, Ai genitori dello studente della classe Nello spirito di una fattiva collaborazione tra scuola e famiglia e di un costruttivo coinvolgimento della famiglia nel raggiungimento degli obiettivi di EDUCAZIONE ALLA SALUTE perseguiti dalla scuola, SI COMUNICA che lo studente non ha rispettato le norme sul divieto di fumo nelle Istituzioni Scolastiche. Allo studente, nel momento dell accertamento della violazione, è stata irrogata la seguente sanzione disciplinare: Catania, LA DIRIGENTE SCOLASTICA Prof.ssa Fortunata Daniela Vetri