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CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE Delibera n. 15/2015/SRCPIE/PAR La Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, nella camera di consiglio del 15 gennaio 2015 composta dai Magistrati: Dott. Mario PISCHEDDA Presidente Dott. Giuseppe Maria MEZZAPESA Consigliere Dott.ssa Alessandra OLESSINA Primo referendario relatore Dott. Massimo VALERO Primo Referendario Dott. Adriano GRIBAUDO Primo Referendario Dott. Cristiano BALDI Referendario Vista la richiesta di parere proveniente dal Sindaco del Comune di Banchette (TO) con la nota prot. n. 9280 del 31 ottobre 2014, pervenuta, per il tramite del Consiglio delle Autonomie locali, in data 4 novembre 2014 prot. n. 11621, in materia di rimborso delle spese legali sostenute da un amministratore locale e da un dipendente comunale nell ambito di un indagine preliminare penale, instaurata per fatti connessi all esercizio delle funzioni istituzionali e conclusasi con un provvedimento definitivo di archiviazione; Visto l art. 100, comma 2, della Costituzione; Visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con Regio Decreto 12 luglio 1934, n. 1214 e successive modificazioni; Vista la L. 14 gennaio 1994, n. 20, recante disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti; Visto il Regolamento per l organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti, deliberato dalle Sezioni Riunite in data 16 giugno 2000 e successive modificazioni; Vista la L. 5 giugno 2003, n. 131, recante disposizioni per l adeguamento dell ordinamento della Repubblica alla Legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, ed in particolare l art. 7, comma 8; Visto l atto d indirizzo della Sezione delle Autonomie del 27 aprile 2004, avente ad oggetto gli indirizzi e criteri generali per l esercizio dell attività 1

consultiva, come integrato e modificato dalla deliberazione della medesima Sezione del 4 giugno 2009, n. 9; Vista la deliberazione della Sezione delle Autonomie del 17 febbraio 2006, n. 5; Vista la deliberazione delle Sezioni Riunite di questa Corte n. 54/CONTR/10 del 17 novembre 2010; Visto l art. 6, comma 4, del D.L. 10 ottobre 2012, n. 174, convertito nella L. 7 dicembre 2012, n. 213; Vista la richiesta di parere proveniente dal Sindaco del Comune di Banchette (TO) con la nota prot. n. 9280 del 31 ottobre 2014, pervenuta, per il tramite del Consiglio delle Autonomie locali, in data 4 novembre 2014 prot. n. 11621, in materia di rimborso delle spese legali sostenute da un amministratore locale e da un dipendente comunale nell ambito di un indagine preliminare penale, instaurata per fatti connessi all esercizio delle funzioni istituzionali e conclusasi con un provvedimento definitivo di archiviazione; Vista l ordinanza con la quale il Presidente di questa Sezione di controllo ha convocato la Sezione per l odierna seduta e ha nominato relatore il Primo Referendario Dott.ssa Alessandra Olessina; Udito il relatore; PREMESSO IN FATTO Con la nota indicata in epigrafe il Sindaco del Comune di Banchette ha posto a questa Sezione una serie di quesiti in merito all assunzione ex post a carico del bilancio dell Amministrazione comunale delle spese legali relative ad un indagine penale, conclusasi con la definitiva archiviazione, nei confronti di un amministratore locale e di un dipendente pubblico nell ambito dell assolvimento dei compiti istituzionali. CONSIDERATO IN DIRITTO 1. Ammissibilità della richiesta. La richiesta di parere in esame è fondata sull art. 7, comma 8, della L. n. 131 del 2003, che, innovando nel sistema delle tradizionali funzioni della Corte dei conti, ha previsto che le Regioni, i Comuni, le Province e le Città metropolitane possano chiedere alle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti pareri in materia di contabilità pubblica. Con atto del 27 aprile 2004, la Sezione delle Autonomie della Corte dei conti ha dettato gli indirizzi e i criteri generali per l esercizio dell attività consultiva, evidenziando, in particolare, i soggetti legittimati alla richiesta e l ambito oggettivo della funzione. 2

Occorre, pertanto, verificare preliminarmente la sussistenza contestuale del requisito soggettivo e di quello oggettivo, al fine di accertare l ammissibilità della richiesta in esame. 1.1. Requisito soggettivo. La legittimazione a richiedere pareri è circoscritta ai soli Enti previsti dal citato art. 7, comma 8, della L. n. 131 del 2003, ossia le Regioni, le Province, i Comuni e le Città metropolitane. I pareri richiesti vanno inoltrati per il tramite del Consiglio delle Autonomie locali. Inoltre, per giurisprudenza consolidata la richiesta di parere è di norma da considerarsi ammissibile se proveniente dall Organo rappresentativo dell Ente, in quanto, trattandosi di richieste di parere in materia di contabilità pubblica che implicano riflessi sulle concrete scelte gestionali, la legittimazione ad interpellare la Corte dei conti spetta all organo di vertice dell Amministrazione. Nel caso di esame la richiesta di parere è stata formulata dal Sindaco del Comune di Banchette e trasmessa tramite il C.A.L.; essa è, pertanto, ammissibile dal punto di vista soggettivo. 1.2. Requisito oggettivo. I pareri sono previsti dalla L. n. 131 del 2003 esclusivamente nella materia della contabilità pubblica. L ambito oggettivo di tale locuzione, in conformità a quanto stabilito dalla Sezione delle Autonomie di questa Corte nel sopra citato atto d indirizzo del 27 aprile 2004, nonché nella deliberazione n. 5 del 2006, deve ritenersi riferito alla attività finanziaria che precede o che segue i distinti interventi di settore, ricomprendendo, in particolare, la disciplina dei bilanci e i relativi equilibri, l acquisizione delle entrate, l organizzazione finanziario-contabile, la disciplina del patrimonio, la gestione delle spese, l indebitamento, la rendicontazione e i relativi controlli. Le Sezioni riunite di questa Corte, nell esercizio della funzione di orientamento generale assegnata dall art. 17, comma 31, del D.L. 1 luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, nella L. 3 agosto 2009, n. 102, hanno ulteriormente precisato che la funzione consultiva delle Sezioni regionali di controllo nei confronti degli Enti territoriali deve svolgersi anche in ordine a quesiti che risultino connessi alle modalità di utilizzo delle risorse pubbliche, nel quadro di specifici obiettivi di contenimento della spesa sanciti dai principi di coordinamento della finanza pubblica, e in grado di ripercuotersi direttamente sulla sana 3

gestione finanziaria dell Ente e sui pertinenti equilibri di bilancio (deliberazione n. 54 del 2010). In ogni caso, come più volte ribadito da questa Corte, possono essere oggetto della funzione consultiva le sole richieste di parere volte ad ottenere un esame da un punto di vista astratto e su temi di carattere generale. Devono, cioè, ritenersi inammissibili le richieste concernenti valutazioni su casi o atti gestionali specifici, tali da determinare un ingerenza della Corte dei conti nella concreta attività dell Ente e, in ultima analisi, una compartecipazione all Amministrazione attiva, incompatibile con la posizione di terzietà ed indipendenza della Corte dei conti quale organo magistratuale. La giurisprudenza contabile ha anche evidenziato come la funzione consultiva non possa avere ad oggetto quesiti che implichino valutazioni di fattispecie di responsabilità oggetto d iniziative giudiziarie, anche eventuali, della Procura della stessa Corte dei conti o comunque potenzialmente oggetto di esame da parte di altri giudici, al fine di evitare che i pareri prefigurino soluzioni non conciliabili con successive pronunce giurisdizionali. Infine, devono ritenersi inammissibili, per giurisprudenza contabile unanime, richieste di parere che riguardano attività già svolte, dal momento che i pareri non possono essere utilizzati per asseverare o contestare provvedimenti già adottati. Nel caso in esame la richiesta di parere attiene ad una fattispecie la rimborsabilità delle spese legali sostenute da dipendenti e amministratori locali a seguito di procedimenti giudiziari che in più occasioni è stata sottoposta all attenzione delle Sezioni di controllo della Corte dei conti, sia in sede centrale che in sede regionale (si richiamano, in particolare, le deliberazioni rese da questa Sezione, nn. 125/2013, 35/2011, 45/2009 e 24/2008), e l orientamento maturato è nel senso di ritenere l inammissibilità oggettiva dei relativi quesiti. Va richiamata, in particolare, da ultimo, la deliberazione della Sezione Autonomie n. 3/SEZAUT/2014/QMIG del 10 febbraio 2014, alla quale le Sezioni regionali hanno l obbligo di conformarsi ai sensi dell art. 6, comma 4, del D.L. 10 ottobre 2012, n. 174, convertito nella L. 7 dicembre 2012, n. 213. In particolare, nel pronunciarsi in merito alla rimborsabilità delle spese legali sostenute da un amministratore assolto in sede penale perché il fatto non sussiste, la Sezione Autonomie, confermando l orientamento già espresso nella sopra citata deliberazione n. 5/2006, 4

ha ribadito che appare riduttivo ed insufficiente il mero criterio dell eventuale riflesso finanziario di un atto (di rimborso, nel caso in esame) sul bilancio in quanto, come chiarito dalla medesima Sezione nella deliberazione n. 5/2006, se è vero, infatti, che ad un provvedimento amministrativo può seguire una fase contabile, attinente all amministrazione di entrate e spese ed alle connesse scritture di bilancio, è anche vero che la disciplina contabile si riferisce solo a tale fase discendente, distinta da quella sostanziale, antecedente, del procedimento amministrativo, non disciplinata da normativa di carattere contabilistico. In altri termini, perché la richiesta di parere sia ammissibile, deve afferire ad uno dei profili rientranti nella competenza tipica della Corte dei Conti in sede di controllo delle autonomie locali, mentre non è sufficiente l eventuale riflesso finanziario dell atto. D altra parte - prosegue la Sezione Autonomie - il fatto che la materia della rimborsabilità delle spese legali sia oggetto di pronunce di organi giurisdizionali di diversi ordini costituisce un indicatore sintomatico dell estraneità della questione alla materia di contabilità pubblica, trattandosi di fattispecie in cui i profili contabili, se non marginali, non sono comunque preminenti rispetto ad altre problematiche di ordine giuridico che più propriamente devono essere risolte in diversa sede. In altre parole, in situazioni come quella in esame non si rinvengono quei caratteri se non di esclusività di specializzazione funzionale che caratterizzano la Corte in questa sede, e che giustificano la peculiare attribuzione da parte del legislatore. La Sezione Autonomie ha anche evidenziato che l ausilio consultivo, per quanto possibile, deve essere reso senza costituire un interferenza con le funzioni requirenti e giurisdizionali, e ponendo attenzione ad evitare che, di fatto, si traduca in un intrusione nei processi decisionali degli enti territoriali. L orientamento appena esposto deve essere confermato anche nei confronti della richiesta di parere del Comune di Banchette, in quanto la questione dell assunzione ex post a carico del bilancio dell Amministrazione comunale delle spese legali relative ad un indagine penale, conclusasi con la definitiva archiviazione, nei confronti di un amministratore locale e di un dipendente pubblico nell ambito dell assolvimento dei compiti istituzionali è da ritenersi del tutto assimilabile, per identità di ratio, a quella su cui si è espressa la Sezione Autonomie con la delibera sopra citata. 5

Si osserva, peraltro, che la deliberaz. della Sezione Autonomie n. 3/2014 risulta, altresì, richiamata, proprio in materia di rimborsabilità delle spese legali sostenute dal dipendente pubblico oggetto di ordinanza di archiviazione in fase di indagini preliminari, nelle deliberazioni della Sez. controllo Puglia n. 90/2014 e della Sez. controllo Lombardia n. 145/2014. P.Q.M. la Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per il Piemonte dichiara inammissibile la richiesta di parere formulata dal Sindaco del Comune di Banchette con la nota indicata in epigrafe. Copia della presente delibera sarà trasmessa, a cura del Direttore della Segreteria, all Amministrazione che ne ha fatto richiesta. Così deliberato in Torino nella camera di consiglio del 15 gennaio 2015. Il Magistrato estensore F.to Dott.ssa Alessandra Olessina Il Presidente F.to Dott. Mario PISCHEDDA Depositata in Segreteria il 21/01/2015 Il Funzionario Preposto F.to Dott. Federico SOLA 6