Chiaroveggenza e Telepatia Collana: Ali d Amore N. 11
A Dilaila e alle anime candide dell Altra Dimensione
CHIAROVEGGENZA E TELEPATIA Fin da bambino ho avuto sogni premonitori, ovvero, durante il sonno mi capitava di trovarmi in luoghi e situazioni del tutto nuovi e poi, a distanza di tempo, i fatti si realizzavano esattamente come li avevo visti. Invece, la prima volta che ritengo di aver vissuto un episodio di chiaroveggenza, cioè di aver visto con gli occhi della mente ambienti e persone a me del tutto sconosciuti, fu in Istria nel luglio del 1980. Sogni Premonitori Ritengo interessanti, a titolo di esempio, due sogni premonitori che fanno molto riflettere su chi siamo e sul perché possiamo conoscere, anche accidentalmente, il nostro futuro. Pur non essendo questo il tema che tratterò in questo capitolo, mi sembra che siano importanti gli eventi che andrò a narrare perché forse costituiscono la base della chiaroveggenza e della telepatia. Il mio primo sogno, di cui ricordo ancora oggi molti particolari, lo ebbi all età di circa dodici anni. Mentre dormivo sognai di vedermi in piedi, dietro ad un albero, in un boschetto di pini. Poco lontano dal mio punto di osservazione, c era una piccola casetta prefabbricata e
dei ragazzini, miei coetanei, che si stavano lanciando delle pigne. Dopo circa due settimane dal sogno, mio padre lesse un annuncio sul quotidiano cittadino che invitava i ragazzini dai 12 ai 15 anni per un fine settimana da trascorrere all aperto assieme ad un gruppo Scout. Mio padre mi chiese se la cosa potesse interessarmi ed io fui felice di accettare perché sono sempre stato entusiasta delle novità. Quando ci recammo per l iscrizione fui molto sorpreso di scoprire che l istruttore Scout era il mio insegnante di ginnastica: una persona molto buona e brava di cui avevo molta stima. Al campo imparai tantissime cose nuove e domenica pomeriggio, dopo la pausa pranzo, fu molto divertente giocare con delle pigne. Improvvisamente, senza rendermene conto, ecco che l immagine del sogno divenne realtà: tutto era esattamente eguale a quello che avevo sognato due settimane prima e non avrei mai pensato che quella situazione si sarebbe potuta poi effettivamente realizzare! Il secondo sogno che intendo ricordare, è ancora più sconcertante ed ha per testimone mia moglie. Nel 1973 avevo annunciato a mia moglie che la ditta dove stavo lavorando avrebbe chiuso dopo dieci anni. Cosa che effettivamente avvenne nel dicembre del 1983. Nel 1979, per paura di perdere la liquidazione e visto che vicino a casa mia c era un negozio di cartoleria che mi sembrava poco curato, ebbi l idea di proporre alla sua
proprietaria la vendita. Dopo alcune trattative, fu stipulato tra noi un accordo e così mi licenziai per avere i fondi necessari per il nuovo acquisto. Avendo ancora un periodo di ferie da smaltire, pensai di sfruttarle al termine del mio rapporto di lavoro e così, prima di iniziare la nuova attività, decisi di recarmi una settimana in montagna. Durante la prima notte ebbi un sogno molto particolare, molto lucido e pieno di dettagli: mi trovavo nuovamente nella ditta da cui mi ero appena licenziato, l ambiente era un po cambiato perché le scrivanie erano disposte in modo diverso, erano state costruite delle pareti divisorie ed il giovane, al quale io avevo insegnato il mio lavoro, mi stava aggiornando sui cambiamenti avvenuti in mia assenza. Al mattino, raccontai tutto a mia moglie affermando che, da come avevo avuto modo di vedere i fatti nel sogno, avrei potuto affermare che si trattava di un sogno premonitore perché ormai avevo iniziato a distinguerli dai normali sogni. Sottolineai che però la cosa era alquanto inverosimile perché ritenevo impossibile che l azienda mi avrebbe riassunto dopo che io mi ero licenziato. Passò un anno ed io non ricordavo più il sogno avuto quella notte in montagna. Finché, un giorno, fui chiamato dal mio ex titolare il quale mi propose di ritornare a lavorare assicurandomi lo stipendio di prima ed un assegno ad personam. CONTINUA.