CRISI IMPERO PAPATO FEDERICO II NON RIUSCI' A RESTITUIRE AUTORITA' ALL'IMPERO, NE' IN GERMANIA (PER LA FORZA DEI FEUDATARI) NE' IN ITALIA (PER L'AFFERMAZIONE DEI COMUNI) RODOLFO I (1273-1291), SUCCESSORE DI FEDERICO II, RIUSCI' A SOTTRARRE AL RE DI BOEMIA L'AUSTRIA, LA STIRIA, LA CARINZIA E LA CARNIOLA ASSEGNANDOLI IN FEUDO AI SUOI FIGLI FU RAFFORZATA LA CASATA DEGLI ASBURGO (HABSBURG) MA NON L'AUTORITA' IMPERIALE IN GERMANIA I POTERI LOCALI RICONOSCEVANO SOLO FORMALMENTE L'AUTORITA' DELL'IMPERATORE ANARCHIA FEUDALE I FEUDATARI ESERCITAVANO NELLE LORO PROPRIETA' I POTERI MILITARI, FISCALI E GIUDIZIARI (CHE SAREBBERO SPETTATI AL SOVRANO) IL PROGETTO PAPALE DI COSTRUIRE UN SISTEMA TEOCRATICO NON SI REALIZZO' NE' CON INNOCENZO III NE' CON BONIFACIO VIII TRASFERIMENTO DELLA SEDE PAPALE AD AVIGNONE RIVALITA' SI SVILUPPANO LE SIGNORIE LOCALI MANCATA DIFESA DALLE AGGRESSIONI ESTERNE DIFFICOLTA' DI COMMERCIO FRA I TERRITORI RINASCITA DELLO STATO E RAFFORZAMENTO DEL POTERE MONARCHICO MOLTI NOBILI E CITTADINI RICONOBBERO IL POTERE DEL RE A CONDIZIONE CHE QUESTI SI IMPEGNASSE A GARANTIRE I LORO DIRITTI E PRIVILEGI IL SOVRANO DI UNA MONARCHIA FEUDALE (XII-XV SEC) AL MOMENTO DELL'INCORONAZIONE GIURAVA DI GARANTIRE I PRIVILEGI DEI NOBILI, DEL CLERO E DEI CITTADINI NACQUERO LE ASSEMBLEE RAPPRESENTATIVE (SOLO NOBILTA' E CLERO) CONVOCATE IN CASO DI NECESSITA' (SUCCESIVAMENTE SI COSTITUI' IL TERZO STATO, MA I CONTADINI RIMASERO ESCLUSI)
MONARCHIE FEUDALI MONARCHIE IBERICHE IN SEGUITO ALLA UNIFICAZIONE (RECONQUISTA) NACQUE LA SPAGNA ALLA FINE DEL XV SECOLO INGHILTERRA CORONA INGLESE + META' DEL TERRITORIO FRANCESE FINE DELLA DINASTIA NORMANNA FRANCIA FILIPPO II AUGUSTO (1180-1223) GUERRE CIVILI APPOGGIO' IL PAPA INNOCENZO III (FEDERICO II) APPOGGIO' L'IMPERATORE OTTONE DI BRUNSWICK ENRICO II PLANTAGENETO (1154-1189) RICCARDO CUOR DI LEONE (IMPEGNATO NELLE CROCIATE) E IL FRATELLO GIOVANNI SENZATERRA SI CONSOLIDA LA RELAZIONE CONTRATTUALE FRA SUDDITI (NOBILTA') E MONARCHIA, DESTINATA A SVILUPPARSI IN MONARCHIA COSTITUZIONALE DOPO LE DUE RIVOLUZIONI DEL XVII SECOLO IN SEGUITO ALLA SCONFITTA, LA MONARCHIA INGLESE SI INDEBOLI' E GIOVANNI SENZATERRA SOTTOSCRISSE NEL 1215 LA MAGNA CHARTA LIBERTATUM GARANTIVA I PRIVILEGI ( LIBERTA') DEI NOBILI RISPETTO AL POTERE DELLO STATO. CONTRASTANDO GLI ABUSI DEL SOVRANO (SIA PUR IN DIFESA DEI SOLI NOBILI) ANTICIPAVA LE ATTUALI COSTITUZIONI DEMOCRATICHE LIBERALI, FONDATE INVECE SUL RICONOSCIMENTO DELL'UGUAGLIANZA GIURIDICA DEI CITTADINI BATTAGLIA DI BOUVINES (1214) VINSE LA FRANCIA RAFFORZANDO LA MONARCHIA E AFFERMANDO LA PROPRIA SOVRANITA' SUL TERRITORIO NAZIONALE (LUIGI VIII E LUIGI IX) DESTINATA AD ASSOLUTIZZARSI CON LUIGI XIV (1661-1715) IL RE ISTITUI' I BALIVI, IL CONSIGLIO DEL RE, LA CORTE DEI CONTI, IL PARLAMENTO DI PARIGI. INSERI' LA BORGHESIA URBANA NELLA AMMINISTRAZIONE FINANZIATA DALLE TASSE E DALLA VENDITA DELLE CARICHE
PAPATO MONARCHIA FRANCESE ABDICAZIONE DI CELESTINO V FILIPPO IV DETTO IL BELLO (1285-1314) BONIFACIO VIII (1294-1303) RIPRESE IL PROGETTO TEOCRATICO DI INNOCENZO III INDISSE IL PRIMO GIUBILEO DELLA STORIA DELLA CHIESA L'ANNO SANTO DELLA REMISSIONE DEI PECCATI PER COLORO CHE SI FOSSERO RECATI IN PELLEGRINAGGIO A ROMA MINACCIO' DI SCOMUNICARE I LAICI CHE AVESSERO IMPOSTO TASSE AGLI ECCLESIASTICI PROMULGO' LA BOLLA UNA SANCTAM (1302) CHE RIBADIVA LA SUBORDINAZIONE DEL POTERE TEMPORALE A QUELLO SPIRITUALE FECE ARRESTARE IL LEGATO PAPALE, E CONVOCO' PER LA PRIMA VOLTA (1302) GLI STATI GENERALI, L'ASSEMBLEA DEI RAPPRESENTANTI DEL CLERO, DELLA NOBILTA' E DELLA BORGHESIA, CHE AFFERMARONO CHE IL POTERE DEL RE DERIVAVA DIRETTAMENTE DA DIO FILIPPO IV FECE IMPRIGIONARE BONIFACIO VIII AD ANAGNI (1303) PAPA CLEMENTE V (FRANCESE) FECE TRASFERIRE LA SEDE PAPALE AD AVIGNONE 70 ANNI DI CATTIVITA' AVIGNONESE (1305-1377) ROMA CADDE NEL DISORDINE (IL GOVERNO DI COLA DI RIENZO) RICOMPOSTO DAL DELEGATO PAPALE EGIDIO DI ALBORNOZ CHE PROMULGO' LE COSTITUZIONI EGIDIANE (1357) FONDAMENTO ORIGINARIO DELLO STATO DELLA CHIESA IL PAPATO RAGGIUNSE IL PUNTO PIU' BASSO DELLA SUA STORIA: CORRUZIONE, VENDITA DI CARICHE ECCLESIASTICHE E DI INDULGENZA SETTE PAPI TUTTI FRANCESI SUBALTERNI ALLA POLITICA FRANCESE
FEDERICO II LASCIO' L'IMPERO A CORRADO IV L'ITALIA A MANFREDI, INCORONATO RE DI SICILIA I DUE PAPI FRANCESI URBANO IV E CLEMENTE IV OFFRIRONO LA CORONA SICILIANA ALLA MONARCHIA FRANCESE SCONFITTO NELLA BATTAGLIA DI BENEVENTO (1266) DA CARLO D'ANGIO', FRATELLO DEL RE DI FRANCIA LUIGI IX E INCORONATO RE DI SICILIA L'ULTIMO SVEVO, CORRADINO, FIGLIO DI CORRADO IV, FU SCONFITTO NELLA BATTAGLIA DI TAGLIACOZZO (1268) E FU GIUSTIZIATO. CARLO D'ANGIO' SPOSTO' LA CAPITALE DA PALERMO A NAPOLI E AUMENTO' LA PRESSIONE FISCALE PIETRO III D'ARAGONA AVEVA SPOSATO UNA FIGLIA DI MANFREDI, COSTANZA ESPLOSE UNA RIVOLTA ANTIFRANCESE, I VESPRI SICILIANI (1282), SOSTENUTA DAGLI ARAGONESI PACE DI CALTABELLOTTA (1302) SICILIA A FEDERICO D'ARAGONA REGNO DI NAPOLI A ROBERTO D'ANGIO
CONFLITTUALITA' TRA I COMUNI PER IL CONTROLLO DEL POTERE E DELLA RICCHEZZA TRA LE PRINCIPALI FAMIGLIE O TRA GRUPPI SOCIALI (CONTRAPPOSIZIONE TRA CONSORTERIE LA VITA CITTADINA SI TRASFORMO' IN UNA GUERRA CIVILE, CON SCONTRI ARMATI NELLE VIE, ESECUZIONI CONFISCHE ED ESILI (GLI ESILIATI SI ORGANIZZAVANO PER VENDICARSI) SI AFFERMO' TRA XIII-XIV SECOLO UNA NUOVA ISTITUZIONE POLITICA: LA SIGNORIA, UNA MAGISTRATURA STRAORDINARIA CHE SVOLGEVA UN RUOLO DI PACIFICAZIONE E CHE SI RESE EREDITARIA I SIGNORI OTTENEVANO DALL'IMPERATORE O DAL PAPA IL TITOLO DI DUCA O MARCHESE (LEGITTIMAZIONE) SIGNORIA PRINCIPATO CITTADINI SUDDITI UNA MONARCHIA SU SCALA TERRITORIALE RIDOTTA, REGIONALE E NON NAZIONALE VENEZIA GENOVA SIENA LUCCA OLIGARCHIA FIRENZE ARTI SVILUPPO DEL COMMERCIO IL GOVERNO FU AFFIDATO A SEI PRIORI DELLE ARTI MAGGIORI (1282) TRA CUI, GIANO DELLA BELLA FECE APPROVARE GLI ORDINAMENTI DI GIUSTIZIA I MAGNATI NON POTEVANO PARTECIPARE ALLA VITA POLITICA IL GONFALONIERE DI GIUSTIZIA DIFENDEVA IL COMUNE DALLE CONGIURE DEI MAGNATI IN SEGUITO I NOBILI SI ISCRISSERO ALLE ARTI
L'IMPERATORE ENRICO VII DI LUSSEMBURGO, SCESO IN ITALIA PER PACIFICARE LE FAZIONI IN LOTTA (DESIDERIO DI DANTE) E PER RESTAURARE L'AUTORITA' IMPERIALE, SI FECE COINVOLGERE NEGLI SCONTRI A FAVORE DEI GHIBELLINI CONTRO LA GUELFA FIRENZE E IL RE DI NAPOLI ROBERTO D'ANGIO' LUDOVICO IL BAVARO CARLO IV BOLLA D'ORO (1356) 4 LAICI IL RE DI BOEMIA IL DUCA DI SASSONIA IL CONTE PALATINO DEL RENO IL MARCHESE DI BRANDBURGO 7 PRINCIPI ELETTORI 3 ECCLESIASTICI GLI ARCIVESCOVI DI COLONIA, TREVIRI E MAGONZA IN GERMANIA LA SUCCESSIONE AL TRONO NON ERA DINASTICA COME NEL RESTO D'EUROPA, MA ELETTIVA LA NOBILTA' DETENEVA UN GRANDE POTERE DI RICATTO