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Da Cagliari a Cagliari passando sotto i Tacchi... Maria Iorillo & Alberto Pestelli L ITALIA, L UOMO, L AMBIENTE

Da Cagliari a Cagliari passando sotto i Tacchi... Maria Iorillo & Alberto Da Cagliari a Cagliari passando sotto i Tacchi... di Maria Iorillo & Alberto Pestelli 2006/2014 è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale. Based on a work at www.italiauomoambiente.it.

L Italia, l Uomo, l Ambiente Rivista on line di informazione e formazione ambientale, culturale e artistica Impaginazione a cura di Alberto Pestelli --- Direttore Gianni Marucelli iuadirettore@yahoo.it Coordinatore di Redazione Alberto Pestelli italia.uomo.ambiente@gmail.com Comitato di Redazione Maria Iorillo, Iole Troccoli, Massimilla Manetti Ricci, Carmelo Colelli & Anna Conte

Prefazione

Alzarsi presto la mattina è d'obbligo se si vuol percorrere più di quattrocento chilometri in una sola giornata. Soprattutto se si vuole tornare a casa ad una certa ora stabilita. Il progetto era quello di percorrere le strade della parte sudorientale dell'isola. Quella che da Cagliari va a Villasimius e da qui, percorrendo l'orientale sarda, ad Arbatax. Abbiamo quindi approfittato di questo breve soggiorno a "Casteddu" per recarci ad ammirare la costa e quindi le montagne di questa stupenda zona dell'isola di mia madre. Il traffico a quell'ora del mattino non era intenso e ciò ci ha permesso, di tanto in tanto, di fermarci per contemplare il panorama e quindi di scattare qualche fotografia per il nostro infinito album dei ricordi. La nostra lunga scarrozzata ha avuto inizio da Margine Rosso. Abbiamo percorso la panoramica strada costiera fino a Villasimius sostando a S'Arritzolu, nei pressi della spiaggia di Terra Mala. Poi, poco più distante abbiamo fotografato la torre cinquecentesca situata al di sopra di Cala Regina. Da lì siamo poi giunti a Solanas e infine alla spiaggia di Simius. Eravamo arrivati all'estremità sud-orientale della Sardegna. Fino a quel punto io ci ero stato. A dire il vero sono stato fino a Porto Corallo nei pressi di Villaputzu. Mai mi ero inoltrato lungo la statale orientale in precedenza. Anche per me si trattava della prima volta. Ripartiti da Villasimius ci siamo diretti verso nord facendo sosta ogni due o tre chilometri per scattare delle fotografie. Che luoghi meravigliosi ci sono in quella zona. Tra una fermata e iv l'altra alla fine siamo giunti a Costa Rei per acquistare due tranci di pizza e un paio di bottiglie di acqua. Giunti a Porto Corallo, ci siamo fermati in prossimità del porticciolo turistico per il pranzo..., o meglio, una parte del pranzo, dato che erano appena le undici. Dopo quindici minuti eravamo di nuovo in viaggio. Ci aspettavano oltre quaranta chilometri al paese successivo, Tertenia, attraversando il cosiddetto Salto di Quirra. Questa è una zona spopolata dove non ci sono altro che campi e rarissime case di contadini. Vi abbondano, soprattutto vicino alla spiaggia di Quirra, le basi militari. Marina di Tertenia è un paesotto che offre delle buone attrezzature turistiche. Il mare è incantevole e la natura offre uno spettacolo semplice, emozionante e suggestivo. Ideale per un periodo di

vacanza e di relax. Poco più avanti, lungo l'orientale sarda, incontriamo Bari Sardo e dopo qualche chilometro siamo giunti alla sua spiaggia Torre di Bari. Dal punto di vista turistico, questa zona offre sicuramente un po' di più rispetto a Tertenia. Esistono diversi hotel, alcuni di quali a quattro stelle. Splendida è la sua spiaggia e la torre quasi in riva al mare. Ci siamo fermati per consumare il nostro pranzo e per prendere un caffè. E' stata la volta di Arbatax. In prossimità del suo porto ci sono le famose rocce rosse. Non le avevo mai viste se non in fotografia. Sono spettacolari. Sembra che una mano di gigante abbia giocato con la sabbia bagnata, lasciandola sgocciolare sulla terra, formando così quelle strane e particolari forme di sabbia che eravamo soliti comporre da bambini. Il caldo si stava facendo insopportabile. Siamo risaliti in auto e acceso l'aria condizionata mentre ci dirigevamo verso l'interno dell'isola. Dopo aver visto tanto mare era la volta di salire in montagna. Ovviamente le montagne dell'ogliastra a me tanto care. Se sul mare c'era il sole, in montagna c'era aria di temporale. Infatti la strada fino ad Arzana e poi a Gairo Taquisara era bagnata, segno della pioggia che ci aveva preceduto. Per fortuna. Abbiamo ripercorso la strada dello scorso anno però nel senso inverso. Ussassai, Seui. Dopo qualche chilometro abbiamo preso un'altra strada in direzione sud e non quella in direzione di Seulo e poi Gadoni. Abbiamo svoltato per Sedilo. E proprio alle porte di Sedilo lo v abbiamo visto, lento e sbuffante sulla salita diretto a Seui. Il trenino verde. Poco più avanti si è aperto il Lago del medio Flumendosa. Meraviglioso. Abbiamo visto addirittura il tracciato del trenino verde proveniente da Mandas e diretto ad Arbatax. Si stava facendo tardi e Cagliari era ancora distante. Non abbiamo fatto più fermate fino al capoluogo della regione sarda. Siamo rientrati in città stanchi ma felici di aver visitato un paradiso. Un paradiso di bellezza e semplicità. Maria Iorillo & Alberto Pestelli

S Arritzolu Saliu S Arritzolu Saliu è stata la prima fermata di questa meravigliosa gita. Una spiaggetta lunga e stretta e davanti un mare smeraldino

A S'Arritzolu Saliu abbiamo fatto la nostra prima sosta. Saranno state le otto del mattino. Nella piccola spiaggia non ci sono che poche persone. In questa zona, come si vede anche dalle fotografie c'è una estesa pineta organizzata a campeggio. Solo una volta, in vita mia, sono venuto in questa spiaggetta. Gli accessi sono pochi e si riducono a semplici viottoli scoscesi. Gli altri accessi sono privati, anche se è consentito a tutti di entrare. Poco distante c'è il promontorio di Is Mortorius e la sua torre seicentesca. Da questo tratto inizia la zona di mare più interessante di questa costa sud orientale. Da qui la strada inizia a salire e diventa sempre più tortuosa senza mai diventare impegnativa. La strada è larga e offre numerose piazzole di sosta dove poter riposare o ammirare lo stupendo panorama che si apre verso il mare dai colori smeraldini. 7

Cala Regina Poco distante da S Arritzolu Saliu c è Cala Regina, un piccolo angolo nascosto dalla macchia mediterranea arricchita dal profumo del mirto

La seconda fermata l'abbiamo effettuata a Cala Regina. Come si vede dalla fotografia, sul promontorio che la sovrasta è situato il rudere di una torre di avvistamento cinquecentesca. Dalla sommità si ammira un suggestivo panorama che spazia a Sud-Ovest nel golfo di Cagliari (si possono vedere anche le prime propaggini del Sulcis). Il luogo è ricco di vegetazione costituita dalla macchia mediterranea. Questa zona non è stata contaminata dalla speculazione edilizia come è successo per Kala e Moru, Geremeas, Solanas e la stessa Villasimius. 9

Solanas Solanas è una frazione di Sinnai che si trova a circa trentasei chilometri da Cagliari. Una spiaggia incantevole che si commenta da sola...

Solanas è una frazione di Sinnai che si trova a circa trentasei chilometri da Cagliari. Vi si arriva dopo aver scollinato un promontorio. Maria ed io abbiamo sostato in un ampio piazzale sulla sua sommità a ridosso della strada. Il panorama è uno dei più belli di questa zona. Di fronte a noi si staglia capo Boi che ci impediva la visuale di Capo Carbonara, la punta estrema della Sardegna a sud-est. Solanas si trova in posizione pianeggiante, all'interno di una piccola valle che termina presso una bellissima spiaggia che forma una specie di arco. Ricordo di quando ancora c'erano solo quattro case e come la spiaggia fosse poco frequentata. I promontori che si estendono a sud-est ancora non erano stati sfruttati da un punto di vista edilizio per il turismo. Adesso vi sono un gran numero di residence. 11

Da Villasiumius a Costa Rei Il tratto di strada tra Villasimius e Costa Rei offre bellezza e natura incontaminata spesso nascosta alla maggior parte della gente... ma non a chi sa cercare!

Quando si arriva a Porto Sa Ruxi, siamo quasi a Villasimius, noto centro turistico all'estremità sud-orientale della Sardegna. Il paese era già famoso molto prima dell'esplosione turistica di questi ultimi vent'anni. Villasimius è famosissima per le sue bellissime spiagge e i colori del suo mare. Ci siamo addentrati nel paese. Erano secoli che non percorrevo le sue strade. E' cambiata moltissimo la cittadina. Dopo aver passeggiato per il centro cittadino finalmente arriviamo alla spiaggia di Simius. Da lì abbiamo iniziato a risalire la costa orientale in direzione di Costa Rei percorrendo una strada che mai avevo fatto. Quella che passa da Punta Molentis e davanti all'isola di Serpentara. Ecco una piccola galleria fotografica. Le immagini si commentano da sole. 13

Quirra e Tertenia Il Salto di Quirra. Prende nome dalla località e dall'omonimo castello posto su di un monte. La locuzione Salto è equivalente a luogo incolto.

Il Salto di Quirra. Prende nome dalla località e dall'omonimo castello posto su di un monte. La locuzione Salto è equivalente a luogo incolto. Questa zona è scarsamente abitata e tra Quirra e Tertenia ci sono ben una quarantina di chilometri. Tuttavia, nel fondo valle, dove scorre il Rio Quirra, i campi sono adesso coltivati grazie Salto di Quirra è impegnato a valorizzare il suo ambiente per scopi turistici. Una bellissima strada, un tempo usata per scopi minerari, porta al litorale del paese dove sono sorgono diversi agglomerati urbani. Vi sono diversi siti archeologici quali i nuraghi di Aleri, di Nastasi e di Longu. E naturalmente i monti e le sue rocce che costituiscono un insieme di bellezze incredibilmente uniche, all'opera degli abitanti di Jerzu. La zona è costellata da numerose basi militari. Esse sono ben visibili dalla strada statale 125 orientale sarda. Essa non corre lungo la costa ma suggestive. Credo che sia proprio impossibile dimenticarsi della natura selvaggia e incontaminata di questa zona della Sardegna. di poco discosta da essa. A Quirra, Maria e io prendiamo una stradina asfaltata in buone condizioni seguendo delle indicazioni turistiche. Ci addentriamo nella campagna in direzione del mare. Dopo pochi chilometri entriamo in zona militare. Una strada battuta passa tra due recinzioni una di fronte all'altra. Porta alla spiaggia di Quirra. Rimaniamo una decina di minuti a fotografare l'ambiente circostante. Risaliamo in automobile e finalmente riguadagniamo, dopo pochi minuti, la strada statale in direzione di Tertenia. Spiaggia di Quirra Questo paese un tempo era un centro minerario. Attualmente 15

Tertenia 16

Proseguendo lungo l Orientale Sarda in direzione nord incontriamo Bari Sardo e la sua bellissima spiaggia di Torre di Bari e dopo qualche chilometro Arbatax e le sue famose rocce rosse. Torre di Bari e Arbatax

Bari Sardo è un paese antico che conserva ancora un nucleo di case costruite in pietra. Dal paese un breve tratto di strada conduce alla sua spiaggia denominata Torre di Bari. C'è una torre spagnola costruita su di un piccolo promontorio. Ci arriviamo verso l ora di pranzo. Fortuna che il parcheggio non è molto affollato e troviamo un posto all'ombra di un piccolo boschetto di pini dove sostare e quindi consumare il resto del pranzo. Di fronte a noi la bellissima spiaggia e la Torre spagnola. Uno scenario da incanto. Il profumo del mare, della terra selvaggia che sta alle nostre spalle che colpisce i sensi delle persone sensibili alla semplicità della natura. Fonte di ispirazione per dar sfogo alla nostra fantasia. Sorridiamo. Torre di Bari Arbatax è un piccolo centro abitato che si è ingrandito per la presenza di un porto industriale e turistico. E' presente una cartiera che ha dato molto lavoro da queste parti. Nelle vicinanze del suo porto, a settentrione del granitico promontorio di Capo Bellavista, ci sono le famose rocce rosse di Arbatax. Sono filoni di porfido che affiorano sul mare offrendo al visitatore un contrasto di colori particolari e suggestivi. 18

Le rocce rosse di Arbatax 19

Le montagne dell Ogliastra L Ogliastra... c è qualcosa che ci attira in questa regione della Sardegna. Ogni volta che sono sull isola devo percorrere le sue strade per godermi lo spettacolo della natura ci offre...

Arbatax è alle spalle. La strada ha iniziato a salire. I tornanti si succedevano uno dietro l'altro. In pochi minuti siamo giunti vicino a Lanusei e poi ad Arzana. Non ci siamo mai fermati se non a Gairo per fare gasolio. Poi una breve sosta a Gairo Taquisara sulla statale che porta ad Ussassai e quindi a Seui. Non potevamo non rivedere i luoghi che avevamo visitato lo scorso anno. Troppo affascinanti quelle zone con le sue spettacolari montagne. Eravamo al confine tra l'ogliastra e la Barbagia di Seulo, nella parte meridionale del massiccio del Gennargentu. C'era aria di temporale. Ogni tanto sentivamo un tuono in lontananza e poco dopo la strada era bagnata, segno che era piovuto da poco. Il sole stava già facendo evaporare l'acqua che aveva intriso l'asfalto della statale. Prima di arrivare ad Ussassai abbiamo rivisto l'imponente vetta del monte Perda Liana con i suoi 1293 metri sul livello del mare. 21

Il trenino verde e il lago del medio Flumendosa Ed eccolo lì il trenino verde. Una motrice diesel ed un unico vagone con qualche passeggero a bordo. Da Arbatax a Mandas e ritorno... un avventura alla scoperta di angoli nascosti e unici. Un esperienza da fare assolutamente.

Ed eccolo lì il trenino verde. Una motrice diesel ed un unico vagone con qualche passeggero a bordo. Sì, è stata una bella sorpresa. All'ingresso di Sadali il passaggio a livello era chiuso. Due casellanti hanno teso due catene come nei tempi antichi. Dopo appena un minuto eccolo arrivare lentamente. Sembrava faticare su quella salita verso Seui. È il nostro sogno. Partire da Mandas e percorrere l'intera tratta fino ad Arbatax. Cinque ore di viaggio immersi nella natura selvaggia della Barbagia di Seulo e infine dell'ogliastra. Se torneremo il prossimo anno quest'avventura non ce la impedirà nessuno. È un'emozione continua ci hanno detto in tanti. I due casellanti hanno tolto le catene dopo che il trenino era passato. Abbiamo ripreso il viaggio di ritorno verso Cagliari. Ed ecco che dopo qualche chilometro, giù più a valle aprirsi il lago del medio Flumendosa. È pieno di acqua. Spettacolare. Vediamo pure i binari della ferrovia arrampicarsi sulle rocce a spiovente sul lago. Non nascondo di aver avuto un brivido. Il tempo stringeva. Siamo risaliti in auto e via verso Cagliari. Che dire di questo viaggetto... Tantissimi chilometri percorsi alla ricerca del sorriso della natura e, sì... anche molta fatica, guidando lungo strade piene di curve, mitigata, tuttavia, dalla grande soddisfazione di vedere, conoscere, fotografare, respirare, gustare tutto quello che la Sardegna offre... e noi accettiamo con entusiasmo. 23

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