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Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato Direzione Generale Roma, 10 aprile 2003 Al Ministero dell Interno Dipartimento della Pubblica Sicurezza via A. Depretis 00184 Roma CIRCOLARE N. 2/COA/DG/2003 Al Comando Generale della Guardia di Finanza Ufficio del Capo di Stato Maggiore viale XXI Aprile, 51-00162 Roma Agli Ispettorati Compartimentali dei Monopoli di Stato Loro sedi e, p.c. Al Gabinetto dell On.le Signor Ministro via XX Settembre, 97 00187 Roma All Ufficio per il Coordinamento Legislativo Finanze Sede Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Segretariato generale Palazzo Chigi 00186 Roma Al Dipartimento per le politiche fiscali Ufficio del Capo Dipartimento viale Europa, 242 00144 Roma All Agenzia delle Entrate Ufficio del Direttore viale Europa, 242 00144 Roma Alla A.C.M.I. via Sebastiano Serio, 26 40128 Bologna

Alla A.N.E.S.V. - A.G.I.S. via di Villa Patrizi, 10 00161 Roma All Assotrattenimento via Nizza, 53 00198 ROMA Al Consorzio Gioco via Emilia, 2152 47020 Longiano (FC) Alla S.A.P.A.R. - A.G.I.S. via di Villa Patrizi, 10 00161 Roma Alla SINDAUT - FIPE via Mantova, 44 00198 Roma Alla CONFAPI via Colonna Antonina, 52 00186 Roma Alla CONFARTIGIANATO via San Giovanni in Laterano, 152 00184 Roma Alla CONFCOMMERCIO piazza G. Belli, 2 00153 Roma Alla CONFESERCENTI via Nazionale, 60 00184 Roma Alla CONFINDUSTRIA viale dell Astronomia, 30 00144 Roma Oggetto: circolare esplicativa del decreto interdirettoriale sulle regole tecniche per gli apparecchi e congegni da divertimento ed intrattenimento di cui all art. 110, comma 7, del T.U.L.P.S., pubblicato sulla G.U. n. 60 del 13 marzo 2003. Disciplina fiscale degli apparecchi meccanici od elettromeccanici e degli apparecchi utilizzati nell ambito dello spettacolo viaggiante. - 2 -

A. Decreto interdirettoriale dell 11 marzo 2003 sulle regole tecniche per gli apparecchi e congegni di cui all art. 110, comma 7, lettere a), b) e c). Con l adozione del Decreto interdirettoriale dell 11 marzo u.s. (nel prosieguo indicato come Decreto) è stata data attuazione al disposto legislativo contenuto nell art. 22, comma 1, della legge 27 dicembre 2002, n. 289, per quanto riguarda l individuazione delle regole tecniche cui debbono conformarsi gli apparecchi e congegni da divertimento ed intrattenimento di cui all art. 110, comma 7, del T.U.L.P.S. Tali regole perseguono, in particolare, le seguenti finalità: permettere la tracciabilità dell apparecchio o congegno con l attribuzione, per ognuno di essi, di un codice identificativo univoco alfanumerico, registrato nella costituenda banca dati gestita dall Amministrazione, che verrà rilasciato con la procedura di seguito indicata; definire i requisiti specifici per la produzione e l importazione degli apparecchi e congegni in argomento; dotare gli apparecchi e congegni della scheda esplicativa che riporta la descrizione delle caratteristiche tecniche, delle modalità di funzionamento e di distribuzione dei premi. Ciò premesso, si richiama l attenzione, in particolare, sui seguenti punti contenuti nel Decreto: attivazione di ogni singola partita con l introduzione di monete metalliche per un valore non eccedente il costo unitario della partita stessa, relativamente agli apparecchi di cui al predetto art. 110, comma 7, lettere a) e b) del T.U.L.P.S.; divieto, previsto dall art. 7, comma 2, dell impiego di meccanismi esterni, diversi da quelli descritti nell apposita scheda esplicativa, al fine di non alterare lo sviluppo del gioco e la regolarità del risultato. Per quanto riguarda le procedure inerenti alla richiesta del prescritto nulla osta, da parte dei produttori ed importatori per la distribuzione e, successivamente, da parte dei gestori per la messa in esercizio degli apparecchi e congegni classificabili tra le tipologie previste dall art. 110, comma 7, del T.U.L.P.S., l applicazione del Decreto pone l esigenza di ridefinire la relativa modulistica (allegati da 1 a 5 da utilizzare a partire dalla data di emissione della presente circolare). - 3 -

Si ritiene utile ribadire quanto già indicato nella precedente circolare n. 1/COA/DG/2003 del 12/02/2003, circa la necessità di presentare o far pervenire la richiesta di nulla osta agli Ispettorati compartimentali di AAMS nel cui ambito territoriale vi è la sede legale del produttore / importatore / gestore ovvero, nel caso di persone fisiche, il relativo domicilio fiscale. Gli Ispettorati compartimentali, acquisita la richiesta di nulla osta da parte dei produttori o importatori, unitamente al supporto magnetico contenente l elenco degli apparecchi e congegni dichiarati (allegato 1), provvedono al relativo inoltro, per via telematica, al sistema centrale di gestione dell Amministrazione, allocato presso Sogei. Riscontrata la corretta ed esaustiva compilazione della richiesta e la sua coerenza con gli elementi analitici forniti dai soggetti richiedenti, ciascun Ispettorato rilascia il nulla osta per ogni singolo apparecchio, contenente, tra l altro, il codice identificativo che lo contraddistingue in modo permanente. I gestori, a loro volta, inoltrano la richiesta di nulla osta secondo il modello predisposto dall Amministrazione (allegato 2) avvalendosi, per la formazione del supporto magnetico contenente l elenco analitico degli apparecchi e congegni, di un apposito programma disponibile sul sito internet dell Amministrazione (www.aams.it). Per gli apparecchi e congegni di cui all art. 110, comma 7, lettere a), b) e c) del T.U.L.P.S., installati anteriormente al 1 gennaio 2003, il codice identificativo, rilasciato con il relativo nulla osta, dev essere apposto direttamente dal gestore su ogni singolo apparecchio o congegno, nonché sulle eventuali periferiche di gioco, secondo le modalità di cui all art. 9 del Decreto, vale a dire mediante una targhetta le cui caratteristiche di sicurezza devono rispondere ai requisiti di immodificabilità, inalterabilità ed intrasferibilità. Per quanto riguarda, invece, gli apparecchi e congegni prodotti o importati dal 1 gennaio 2003, il codice identificativo, rilasciato dall Amministrazione con l apposito nulla osta, dev essere apposto dai produttori od importatori su ciascun apparecchio o congegno e sulle eventuali periferiche di gioco, mediante targhette aventi le caratteristiche di sicurezza sopra evidenziate. Qualora ricorra la necessità di sostituire una o più periferiche di gioco di un singolo apparecchio o congegno, le nuove periferiche devono essere corredate da analoghe targhette riportanti lo stesso codice identificativo della periferica sostituita. Limitatamente agli apparecchi o congegni di cui al comma 7, lett. c), per i quali è consentito sostituire i programmi o le schede elettroniche che determinano le modalità di - 4 -

gioco, i produttori e gli importatori devono esplicitamente indicare, nella scheda esplicativa di cui all art. 10 del Decreto, i programmi e le schede elettroniche che possono essere installate nell apparecchio. Nel caso d impiego di ulteriori programmi o schede, il produttore o l importatore deve aggiornare la scheda esplicativa dell apparecchio interessato con l individuazione delle nuove schede o programmi di cui s intende dotare l apparecchio. Si precisa, altresì, che il gestore, ottenuto dal competente Ispettorato compartimentale il nulla osta per la messa in esercizio dell apparecchio o congegno, deve far pervenire allo stesso Ufficio, tempestivamente e comunque entro lo stesso mese in cui è stata effettuata la prima installazione, la dichiarazione (allegato 3) concernente l indicazione del luogo e della data di avvenuta installazione. Le eventuali successive variazioni relative alle ubicazioni degli apparecchi e congegni in questione, devono essere comunicate dai gestori mediante un apposita procedura telematica, disponibile sul sito dell Amministrazione (www.aams.it). Nei casi di cessione degli apparecchi e congegni, i gestori interessati alle operazioni di trasferimento della proprietà sottoscrivono un apposita dichiarazione utilizzando il modello a tal fine predisposto (allegato 4). Il modello in questione dev essere compilato separatamente dai gestori nell ambito delle rispettive posizioni di acquirente o cedente e, quindi, inviato agli Ispettorati compartimentali nella cui competenza territoriale si trovano le sedi legali dei dichiaranti. Per ciascun apparecchio o congegno, il gestore cedente deve consegnare, insieme allo stesso, copia del nulla osta per la distribuzione rilasciato al produttore, il nulla osta per la messa in esercizio, la scheda esplicativa ed il registro delle manutenzioni. Il gestore acquirente, a sua volta, riconsegna all Ispettorato compartimentale, nel cui ambito territoriale vi è la propria sede, il vecchio nulla osta per la messa in esercizio dell apparecchio o congegno e ne riceve uno nuovo, a lui intestato, riportante sempre lo stesso codice identificativo. Qualora l apparecchio debba essere rimosso o perché non più utilizzabile, in quanto ha esaurito il suo ciclo di vita, ovvero per l impossibilità tecnica di una sua riconversione, dal 1 gennaio 2004, ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall art. 110, comma 7, lett. b) penultimo periodo, il gestore deve dichiarare all Ispettorato competente, con l apposito modello (allegato 5), la data di rimozione, riconsegnando il relativo nulla osta. Gli apparecchi rimossi in quanto non tecnicamente riconvertibili non possono in alcun modo essere riutilizzati nell ambito del territorio nazionale. - 5 -

Nel caso, invece, si verificasse una modifica della ragione sociale ovvero una vicenda societaria straordinaria quale, a titolo esemplificativo, la trasformazione, la fusione o la scissione in capo ad una società che gestisce apparecchi da divertimento ed intrattenimento, i nuovi aventi titolo devono presentare, all Ispettorato competente per territorio, un apposita dichiarazione (allegato 6) dalla quale risulti la variazione della titolarità degli apparecchi. Si precisa, da ultimo, che la copia del nulla osta rilasciato al produttore od all importatore, l originale del nulla osta rilasciato al gestore nonché la scheda esplicativa devono sempre accompagnare fisicamente l apparecchio o congegno cui si riferiscono (ovviamente anche nei passaggi di proprietà e\o di possesso). B. Disciplina degli apparecchi meccanici od elettromeccanici Tra gli apparecchi meccanici od elettromeccanici di cui all art. 14-bis, comma 5, del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 640, nel testo sostituito dall art. 22, comma 4 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, sono ricompresi, ancorché a mero titolo esemplificativo, i seguenti tipi: bigliardi e apparecchi similari; apparecchi elettromeccanici attivabili a moneta o gettone qualora non consentano alcuna vincita di premio, bensì il mero prolungamento dell intrattenimento ( flipper, bigliardini, gioco al gettone azionato da ruspe, gioco elettromeccanico dei dardi e apparecchi similari); apparecchi meccanici attivabili a moneta o gettone qualora non consentano alcuna vincita di premio, bensì il mero prolungamento dell intrattenimento ( calciobalilla e apparecchi similari); attrazioni per bambini con congegno a vibrazione tipo Kiddie rides, attivabili a moneta o gettone. Dal punto di vista della collocazione tipologica prevista dalla legge n. 289 del 2002, evidentemente gli apparecchi meccanici od elettromeccanici, così come sopra evidenziati, non rientrano nelle fattispecie di cui ai commi 6 e 7 dell art. 110 del T.U.L.P.S. e, pertanto, non sono soggetti al regime autorizzatorio previsto per i medesimi (nulla osta). Per quanto attiene alla disciplina fiscale degli apparecchi in questione, è in corso di predisposizione il previsto decreto ministeriale modificativo della base imponibile forfettaria per l anno in corso. - 6 -

C. Disciplina degli apparecchi per il gioco lecito inseriti nell ambito dello spettacolo viaggiante La legge 27 dicembre 2002, n. 289, all art. 22, ha, altresì, disciplinato gli apparecchi e congegni da divertimento ed intrattenimento per il gioco lecito utilizzati nell ambito dello spettacolo viaggiante. Al riguardo, il primo periodo del comma 5 del predetto articolo prevede l assoggettamento degli apparecchi per il gioco lecito, così come definiti dalla legge in commento ossia quelli di cui ai commi 6 e 7 dell art. 110 del T.U.L.P.S. al regime autorizzatorio previsto dagli art. 86 e 110 del T.U.L.P.S., nonché a quello fiscale di cui all art. 14-bis del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 640. L art. 5-bis della legge 21 febbraio 2003, n. 27, di conversione del decreto-legge 24 dicembre 2002, n. 282, modificando il comma 5 della legge 289 del 2002, ha esplicitamente escluso dall applicazione del regime autorizzatorio e fiscale prima citato tre particolari categorie di attrazioni, rispettivamente riferite a: gioco al gettone azionato a mano gioco al gettone azionato da ruspe pesca verticale di abilità purché già installati, nell ambito dello spettacolo viaggiante, al 31 dicembre 2002. Pertanto, per quanto riguarda gli apparecchi da divertimento ed intrattenimento, nonché le attrazioni utilizzate nell ambito dello spettacolo viaggiante, si configurano i seguenti diversi regimi. Apparecchi per il gioco lecito di cui all art. 22, comma 5 1 periodo della legge n. 289 del 2002 e successive modificazioni: si applicano le disposizioni di cui all art. 110 del T.U.L.P.S., all art. 38 della legge 23 dicembre 2000, n. 388 ed all art. 14- bis del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 640. Attrazioni di cui all art. 22, comma 5 2 periodo della legge n. 289 del 27 dicembre 2002 e successive modificazioni: è escluso l assoggettamento all imposta sugli intrattenimenti di cui al decreto legislativo 26 febbraio1999, n. 60, purché già installate al 31 dicembre 2002. - 7 -

ooooooooo Si comunica, nell occasione, che in data odierna è stato emanato il decreto interdirettoriale tra il Direttore generale di AAMS ed il Capo della Polizia relativo alle regole tecniche per gli apparecchi e congegni previsti dall art. 110, comma 6, del T.U.L.P.S., in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e disponibile sul sito dell Amministrazione (www.aams.it). Si sottolinea che l art. 14 del suddetto decreto interdirettoriale apporta alcune modifiche ed integrazioni al Decreto in commento. Si invitano le Associazioni di categoria, che leggono per conoscenza, a favorire, presso i propri aderenti, la massima diffusione e l osservanza delle presenti istruzioni e degli adempimenti connessi. IL DIRETTORE GENERALE Giorgio TINO - 8 -