III SCENA Il sogno del palazzo e delle armi La notte seguente, mentre Francesco era immerso nel sonno, vide uno splendido e grande palazzo con armi da cavaliere contrassegnate dalla croce di Cristo e chiedendo a chi appartenessero gli fu risposto da un istanza superiore che sarebbero state sue e dei suoi cavalieri.
V SCENA La rinuncia ai beni paterni Francesco restituì al padre ogni cosa e deposte tutte le vesti rinunziò ai beni paterni e transitori dicendo al padre: «D ora innanzi potrò dire in tutta verità: Padre nostro che sei nei cieli, dal momento che Pietro di Bernardone mi ha ripudiato».
VII SCENA La conferma della Regola Il Papa approvò la regola e diede il permesso di predicare le penitenza e fece fare ai frati che avevano accompagnato Francesco delle chieriche, perché potessero predicare la parola di Dio.
XI SCENA La prova del fuoco davanti al sultano Il beato Francesco per testimoniare la sua fede in Cristo volle entrare in un grande fuoco insieme ai sacerdoti di Babilonia, ma nessuno di loro volle entrare con lui, anzi subito fuggirono tutti dal cospetto del Santo e del sultano.
XIII SCENA Il presepe di Greccio Come il beato Francesco in memoria del Natale di Cristo fece preparare un presepe, portarvi del fieno, un bue e asinello; quindi predicò della nascita del Re povero e mentre il sant uomo parlava un certo cavaliere vide proprio il bambino Gesù in luogo di quello che il Santo aveva portato.
XIX SCENA Francesco riceve le stimmate sulla Verna Mentre il beato Francesco pregava sulla costa del monte della Verna vide Cristo nelle sembianze di un serafino crocifisso che gli impresse nelle mani e nei piedi e anche nel fianco destro le stimmate della croce del medesimo Signor nostro Gesù Cristo
XV SCENA La predica agli uccelli Il beato Francesco andando a Bevagna predicò a molti uccelli i quali, quasi esprimendosi con gesti, stendevano il collo, protendevano le ali, aprivano il becco, toccavano la sua tunica e tutto questo lo videro i compagni che aspettavano sul ciglio della strada.
XVIII SCENA L apparizione di Francesco al Capitolo di Arles Predicando il beato Antonio [da Padova] nel Capitolo di Arles sul titolo della croce, il beato Francesco, assente fisicamente, apparve e stese le mani e benedisse i frati, come vide frate Monaldo; e tutti gli altri frati ne ebbero una consolazione grandissima.
XXII SCENA L accertamento delle stimmate da parte del cavaliere Girolamo Mentre Francesco giaceva morto ancora alla Porziuncola, messer Girolamo, celebre dottore e letterato, muoveva i chiodi e con le proprie mani frugava le mani, i piedi e il fianco del Santo.
XXVIII SCENA La liberazione dell eretico pentito Il beato Francesco liberò questo prigioniero accusato di eresia che era stato affidato per mandato del Papa al vescovo di Tivoli che lo custodisse bene e sotto pena di perdere l episcopato. La liberazione avvenne nel giorno della festa del beato Francesco alla cui vigilia lo stesso prigioniero aveva digiunato, secondo il costume della Chiesa.
La Basilica di San Francesco diventa in questo appuntamento luogo di incontro e di dibattito tra sacralità, storia e arte, nella casa del santo del dialogo per eccellenza, nel racconto di una storia secolare ricca di particolari e colpi di scena, della vita di un uomo di otto secoli fa che ancora oggi risulta estremamente attuale. Ci auguriamo che questo incontro sia la prima tappa di un ciclo più ampio di Conversazioni in Basilica che, a partire dalla vita e dalle storie di Francesco d Assisi, darà modo di parlare insieme a rappresentativi esponenti del mondo ecclesiale e civile, dell homo viator e pellegrino dei nostri giorni Le immagini riportate in questa brochure hanno lo scopo di aiutare i presenti a seguire la lettura degli affreschi che i relatori illustreranno nel corso degli interventi.