Paolo da San Leocadio e Francesco Pagano: gli affreschi dell abside della cattedrale di València 147-1481 Aldo Pillittu Corso di
Giunti a València il 19 giugno 147 al seguito del cardinale Rodrigo Borgia, i pittori italiani Paolo da San Leocadio e Francesco Pagano eseguono dal 19 luglio un affresco di prova con la Natività Aldo Pillittu Corso di
Lo stesso giorno un tal mestre Riquart, che pare essere arrivato a València con i due pittori citati, intraprende un affresco di prova in un altro ambiente. Il 8 luglio 147 Francesco Pagano e Paolo da San Leocadio firmano il contratto per la pittura ad affresco della cappella absidale della cattedrale di València. Pagano è il primo firmatario. I due pittori ricevono l ultimo pagamento il dicembre 1481, anche se la documentazione lascia presumere che gli affreschi fossero compiuti già nel 1478. Di Pagano non si ha più notizia, mentre Paolo da San Leocadio si stabilirà in Spagna. Aldo Pillittu Corso di
Gli affreschi della cappella absidale della cattedrale di València eseguiti nel 147-81 da Francesco Pagano e Paolo da San Leocadio erano scomparsi a seguito della riforma del 1674, che rinnovò completamente in veste barocca l area presbiteriale. Aldo Pillittu Corso di
Nel giugno del 004 un saggio ha permesso di stabilire che la volta tardomedievale era stata semplicemente rivestita dalla copertura barocca e che almeno le vele con gli affreschi erano ancora sostanzialmente integre. Aldo Pillittu Corso di
Il contratto del 8 luglio 147 stabiliva che i due pittori italiani avrebbero dovuto dipingere a fresco la cappella maggiore a tutta altezza, comprendendo la gemma di chiave di volta, in legno, tutto intorno un trono di serafini, due angeli per vela, decori vegetali e frutta in oro fino, le finestre d azzurro di Alemagna con ultima mano di azzurro lapislazzulo; sotto le finestre dovrà essere dipinta una storia (sappiamo che si trattava di Cristo in Maestà) e negli spazi residui gli apostoli; i capitelli dei pilastri dovranno essere dipinti d oro fino; l arco trionfale doveva essere decorato in basso con motivi vegetali e nell estradosso con lettere antiche Il compenso pattuito, tremila ducati, è quello più alto di tutta la pittura valenziana del 400. La scoperta del 004 ha permesso di recuperare la parte alta degli affreschi con gli angeli e la decorazione delle finestre. Quelli nella parte inferiore furono ricoperti con marmi e verosimilmente molto danneggiati: rimane solamente il piede sinistro e un lembo di tunica rosso porpora del Cristo in Maestà, frammenti delle ali di un cherubino che lo affiancava e brani di una decorazione damascata in azzurro. Aldo Pillittu Corso di
Ansuino da Forli, San Cristoforo al cospetto del re, c. 1449-50, Padova, Chiesa degli Eremitani, Cappella Ovetari Nicolò Pizolo e Andrea Mantegna, San Pietro, c. 1449-50, Padova, Chiesa degli Eremitani, Cappella Ovetari Aldo Pillittu Corso di
Andrea Mantegna, Mascherone, particolare del disegno per una fontana, c. 1490, Aldo Pillittu Corso di Londra, British Museum
Andrea Mantegna, Sfinge, particolare dell Allegoria della caduta dell Ignoranza umana (o Virtus combusta), c. 1490-1506, Londra, British Museum
Seguace di Andrea Mantegna, Sfinge, particolare di un disegno per una fontana, c. 1490, Londra, British Museum
Filippino Lippi, Testa di giovane, disegno, c. 1470-80, Firenze, Uffizi, Gabinetto dei disegni e delle stampe
Nicolò Pizolo, testa colossale (presunto autoritratto), c. 1449-50, Padova, Chiesa degli Eremitani, Cappella Ovetari Aldo Pillittu Corso di
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Ansuino da Forlì, San Cristoforo e il re dei demoni, c. 1449-50, Padova, Chiesa degli Eremitani, Cappella Ovetari 1) ricomposizione su base digitale ) integrazione con rigatino
Ansuino da Forlì, San Cristoforo e il re dei demoni, integrazione con rigatino c. 1449-50, Padova, Chiesa degli Eremitani, Cappella Ovetari Aldo Pillittu Corso di
Ansuino da Forlì, San Cristoforo e il re dei demoni, dettaglio con un giovane astante c. 1449-50, Padova, Chiesa degli Eremitani, Aldo Pillittu Corso di Cappella Ovetari
Nicolò Pizolo, frammento del manto del Padre Eterno benedicente Aldo Pillittu Corso di Andrea Mantegna, frammento della veste del San Cristoforo
Mantegna, San Giacomo battezza il mago Ermogene, dettaglio con la testa del mago, c. 1449-50, Padova, Chiesa degli Eremitani, Cappella Ovetari Aldo Pillittu Corso di
Bono da Ferrara, San Cristoforo traghetta il Bambino Gesù, c. 1449-50, Padova, Chiesa degli Eremitani, Cappella Ovetari Aldo Pillittu Corso di
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Antoniazzo Romano (attr.), schiere angeliche, c. 1464-68 Roma, Chiesa dei Santi Apostoli, Cappella Bessarione Aldo Pillittu Corso di
Francesco Pagano. Soltanto di recente (008) una scoperta archivistica ha fornito una notizia sull attività del Pagano anteriormente all arrivo a València nel 147: il 4 maggio 1457, a Napoli, quattro pittori formalizzano in un atto notarile la costituzione di una società. I quattro sono Raphaelem Tomas, di Barcellona, Jacobum Barreta, Paolum Burriello e Franciscum Pagano, tutti e tre napoletani. Nell atto il Tomàs è menzionato per primo e ciò lo designa come artista di maggior prestigio e peso contrattuale. Il documento, più che confermare l origine napoletana del Pagano già nota dalle carte valenzane, è utile innanzitutto a stabilire l età di costui, che è da ritenersi nato non dopo il 1437. Era quindi almeno dieci anni più anziano di Paolo da San Leocadio. Nel documento del 1457 Pagano figura in fondo all elenco: forse era il più giovane, verosimilmente era quello meno titolato e meno esperto. A differenza di Paolo da San Leocadio, dopo il saldo delle sue spettanze per la decorazione absidale della cattedrale Francesco Pagano scompare dalla documentazione spagnola. É probabile che sia tornato in Italia, ma non è certamente identificabile con quel Francesco da Napoli cartaro retribuito dalla Tesoreria aragonese nell ottobre del 1489 per una immagine del Duca di Calabria. Aldo Pillittu Corso di
Martirio di San Sebastiano con Santa Caterina d Alessandria, c. 1480-1500, Roma, Galleria Nazionale di Palazzo Barberini, già nella chiesa di Sant Efremo Nuovo a Napoli Olio su tela, cm 49 x 156. Attribuito anche ad ignoto artista iberico del sec. XV; ad Antonello de Saliba Aldo Pillittu Corso di
San Giovanni Battista, c. 1475-1500, già nella collezione Serra di Cassano, Napoli scomparto di polittico, olio su tavola, cm 181 x 5. Attribuito anche ad anonimo napoletano del sec. XV; a Cristoforo Scacco; ad anonimo pugliese del sec. XV. Aldo Pillittu Corso di
San Giovanni Battista, c. 1475-1500, già nella collezione Serra di Cassano, Napoli scomparto di polittico, olio su tavola, cm 181 x 5. Attribuito anche ad anonimo napoletano del sec. XV; a Cristoforo Scacco; ad anonimo pugliese del sec. XV. Aldo Pillittu Corso di
San Agostino, c. 1475-1500, già nella collezione Serra di Cassano, Napoli scomparto di polittico, olio su tavola, cm 181 x 5. Attribuito anche ad anonimo napoletano del sec. XV; a Cristoforo Scacco; ad anonimo pugliese del sec. XV. Aldo Pillittu Corso di
San Agostino, c. 1475-1500, già nella collezione Serra di Cassano, Napoli scomparto di polittico, olio su tavola, cm 181 x 5. Attribuito anche ad anonimo napoletano del sec. XV; a Cristoforo Scacco; ad anonimo pugliese del sec. XV. Aldo Pillittu Corso di
San Michele arcangelo tra San Giovanni Battista e Sant Omobono, c. 1490-1500, Museo e Gallerie Nazionali di Capodimonte, Napoli, in origine nell Oratorio della Confraternita di Sant Omobono a Napoli. Trittico su tavola. Attribuito anche al Maestro della Pietà di Piedigrotta; Riccardo Quartararo; a Cristoforo Scacco; ad anonimo pugliese del sec. XV. Aldo Pillittu Corso di