LEZIONE 10 DELLA SCUOLA DEL SABATO L IRA DI ELIÙ 4 TRIMESTRE 2016 SABATO 3 DICEMBRE 2016
Mentre i tre amici di Giobbe discutono animatamente con lui, un quarto amico si unisce al gruppo. Per un pò Eliù rimane in silenzio. Arrivato il momento, prorompe in un lungo discorso. Un ultimo intento di far riflettere Giobbe sul suo peccato.
Quei tre uomini cessarono di rispondere a Giobbe, perché egli si credeva giusto (Giobbe 32:1) Attraverso lunghi discorsi, gli amici di Giobbe parlarono di molti temi importanti; ma, principalmente, difesero il carattere di Dio nei suoi rapporti con Giobbe. Il loro discorso consolatore verso Giobbe fu: Dio, nella sua misericordia, ti sta castigando per un peccato occulto che hai commesso, al fine che tu ti penta. Giobbe, da parte sua, si mantenne fermo nella sua innocenza. Non comprendeva il perché della sua sofferenza, ma restava fedele e confidava ancora in Dio. (Giobbe 13:28; 19:25-27; 28:28) Possiamo conoscere la verità, ma abbiamo bisogno di umiltà e saggezza per sapere quando poterla applicare.
Allora l'ira di Eliù, figlio di Baracheel il Buzita, della tribù di Ram, si accese. La sua ira si accese contro Giobbe, perché questi riteneva che la propria giustizia fosse superiore a quella di Dio; si accese anche contro i tre amici di lui perché non avevano trovato che rispondere, sebbene condannassero Giobbe. (Giobbe 32:2-3) Dopo il silenzio di Elifaz, Bildad e Zofar, sulla scena irrompe Eliù. Della famiglia di Nacor, fratello di Abramo. Sia il suo nome (Eliù = Il mio Dio è lui ) come quello di suo padre (Baracheel = Dio benedice ) lo identificano come un credente di varie generazioni di credenti. Eliù si accese d ira : Contro Giobbe, perché si giustificava e non giustificava Dio. Contro i suoi amici, perché condannavano Giobbe ma non erano capaci di rifiutare la sua difesa. Eliù aveva interpretato correttamente la posizione di Giobbe? La sua ira era giustificata?
Dio è giusto o Giobbe è una vittima innocente? Di fronte a questo dilemma Eliù sceglie di difendere il carattere divino e accusare Giobbe di empietà. E realmente fa una buona difesa di Dio presentandolo come Creatore, Sostenitore, Saggio, Giusto, Onnipotente (Giobbe 34:21-22; 36:5-7; 37:23-24) OPZIONE 1: Se Dio è giusto No, di certo Dio non commette ingiustizie! L'Onnipotente non perverte il diritto. (Giobbe 34:12) Giobbe si merita quello che gli sta succedendo. OPZIONE 2: Se Giobbe non si merita quello che sta succedendo Dio è ingiusto.
La conoscenza che hai di me è meravigliosa, troppo alta perché io possa arrivarci (Salmo 139:6) A Eliù mancò la saggezza e l umiltà di accettare una terza opzione: Dio è giusto e Giobbe non si meritava quello che gli stava succedendo. Un terzo concetto entra in gioco: il diavolo attacca Giobbe affinché abbandoni la sua fede in Dio. Il diavolo era un cherubino meraviglioso e perfetto, finché in lui si trovò la malvagità. (Ezechiele 28:12-17) Come non si può spiegare il sorgere del male in Lucifero, tantomeno possiamo trovare spiegazioni per le conseguenze del male nella nostra vita. E qualcosa di misterioso e inspiegabile; scusarlo significherebbe difenderlo. (E.G.W. Il gran Conflitto, pg. 385)
Chi è colui che senza intelligenza offusca il tuo disegno? Sì, ne ho parlato; ma non lo capivo; sono cose per me troppo meravigliose e io non le conosco. (Giobbe 42:3) La bontà e la fedeltà di Giobbe causarono il suo male? Perché la sua famiglia e i suoi servi dovettero morire? Cosa poteva dimostrare tanto dolore? Neppure era servito affinché Satana accettasse la sua sconfitta. Valeva la pena accettare la sfida di Satana? Molte domande restano senza risposta nel libro di Giobbe. Conoscendo tutta la storia passata e la futura rivelazione divina, oggi possiamo rispondere appieno a queste domande? La lezione contenuta nella storia di Giobbe è chiara: davanti alle cose che non comprendiamo, il giusto vivrà per fede (Abacuc 2:4). Quali sono le cose per le quali dobbiamo avere fiducia in Dio anche se non le capiamo?
Nessuna mente mortale può penetrare l occultamento dentro il quale l Onnipotente dimora e opera. Non possiamo comprendere di più di quello che Lui si degna di rivelare, riguardo il suo comportamento verso di noi e i motivi che lo spingono. Lui ordina tutto con giustizia, e noi non dobbiamo essere insoddisfatti o sfiduciati, ma dobbiamo prostrarci in riverente sottomissione. Egli ci rivelerà i suoi propositi nella misura in cui Lui riterrà conveniente farlo e oltre a questo dobbiamo fidarci della sua mano onnipotente e del suo cuore pieno di amore E.G.W. (Testimonianze per la chiesa volume 5)