CORSO DI FORMAZIONE PER TECNICI DEI CENTRI DI CONTROLLO DELLA FAUNA SELVATICA 14 GIUGNO 200 1
-regno Animale -phylum Cordati -subphylum Vertebrati -classe Mammiferi -sottoclasse Placentati -superordine Ungulati -ordine Artiodattili 2
-sottordine Non Ruminanti -famiglia Suidi -genere Sus -specie scrofa ---------------CINGHIALE -sottordine Ruminanti -famiglia Bovidi -sottofamiglia Caprini -genere Capra -specie ibex ---------------STAMBECCO -genere Rupicapra -specie rupicapra --CAMOSCIO -sottofamiglia Ovini -genere Ovis -specie musimon ----------MUFLONE -famiglia Cervidi -genere Cervus -specie elaphus --------CERVO -genere Dama -specie dama -------------DAINO -genere Capreolus -specie capreolus -CAPRIOLO 3
UNGULATI: Animali che camminano appoggiando le punte delle dita per tale motivo presentano unghie particolarmente modificate. L unghia (zoccolo) avvolge la III falange del dito che la porta (anche se è poco sviluppata è comunque completata da cuscinetti plantari). La clavicola è sempre assente (animali corridori). 4
Il cranio si distingue generalmente in quanto lo splancnocranio si presenta allungato ed il neurocranio ridotto; l osso frontale risulta modificato in funzione delle corna o dei palchi; l osso lacrimale è ben sviluppato sul davanti dell orbita partecipando alla formazione della fossa per la ghiandola lacrimale; le branche ascendenti della mandibola sono ben sviluppate; la forma dei condili, appiattita e allungata trasversalmente, ne permette pure movimenti laterali.
La formula dentale iniziale è: I 3/3; C 1/1; P 4/4; M 3/3; ma spesso si ha o riduzione del numero dei denti (I, C, P) o questi sono più sviluppati per la crescita continua (I per gli elefanti; C per i suidi). Lo stomaco si presenta voluminoso e spesso suddiviso in 3 o 4 sacchi (ruminanti) e l intestino assai lungo; il cieco è ben sviluppato e le ghiandole salivari ed il fegato sono assai voluminose. Il pene è protrattile no Os penis; i testicoli sono contenuti nello scroto. L utero è bipartito. 6
ARTIODATTILI: animali che presentano numero pari di dita. Il 1 dito è assente. Il 3 dito ed il 4 possono essere unici o comunque sono i più sviluppati. Il 2 dito ed il, quando presenti, sono piccoli, rudimentali, posizionati in prossimità della epifisi distale dell osso cannone e vengono chiamati speroni. Nei suidi sono ancora ben sviluppati e vengono chiamati guardie. I metacarpi 3 e 4 e i metatarsi 3 e 4 possono fondersi in un unico osso (osso cannone). 7
NON RUMINANTI: Metatarsi e metacarpi 3 e 4 sempre separati. RUMINANTI: Metatarsi e metacarpi 3 e 4 sempre saldati (osso cannone). Incisivi superiori sempre assenti. Presenza di corna o palchi. 8
I metacarpi 2 e sono conservati in parte e possono essere localizzati vicino all epifisi prossimale dell osso cannone (plesiometacarpale) o a quella distale (telemetacarpale). telemetacarpale plesiometacarpale Alces Rangifer Capreolus Cervus Dama 9
BOVIDI o CAVICORNI: Presentano corna in genere sia il maschio che la femmina, ma esiste uno spiccato dimorfismo sessuale. Il corno è formato da una guaina cornea che ricopre la cavicchia ossea del frontale. La crescita è continua, con rallentamento e stasi in inverno (solchi annuali). Dall osservazione delle corna è possibile quindi, valutare l età dell animale. I metacarpi 2 e sono atrofizzati. 10
CERVIDI o PLENICORNI: Presentano palchi solo i maschi, che annualmente cadono e si rinnovano. Sono costituiti da osso pieno che origina dallo stelo osseo (estroflessione) del frontale, per attiva moltiplicazione degli osteoblasti della zona germinativa, con deposizione di fibre connettivali e sali di calcio. Il velluto che ricopre i palchi in formazione è costituito da epidermide con peli molto fitti, gh. sebacee ed odoripare, e derma ricco di vasi e nervi. A sviluppo ultimato, il velluto si atrofizza e l animale favorisce la sua caduta fregando le stanghe su alberelli. 11
BRUCATORI: selettori di alimenti concentrati. Si nutrono di apici fogliari, gemme, ecc.; non sono consumatori di fibra. CAPRIOLO, ALCE. INTERMEDI: Specie molto adattabili, opportunisti di tipo intermedio. CERVO, CAMOSCIO, STAMBECCO PASCOLATORI: Sono in grado di utilizzare le parti fibrose (cellulosa) delle piante. La loro razione è costituita da circa il 70% di graminacee. MUFLONE, BISONTE. 12
ZOCCOLO: Muraglia: lamina molto dura e resistente. Solea: consistenza meno compatta della muraglia; in alcuni animali è di consistenza gommosa (camoscio e stambecco); si presenta concava. Cuscinetto plantare o Fettone: consistenza meno dura della muraglia; si presenta convesso. Fessura infraungueale: varia di dimensioni in base alla specie considerata e nella stessa specie in base allo stato funzionale. Particolarità: zoccoli anteriori più grossi zoccoli posteriori più piccoli zoccolo del 4 dito- più grossa zoccolo del 3 dito- più piccola 13
PELO GH. SEBACEA MUSCOLO ERETTORE DEL PELO PELI NORMALI O DI GIARRA PELI DEL SOTTOPELO O DI BORRA (peli lanosi che hanno funzione di isolamento termico) SETOLE PELI AL LAGO SANGUIGNO o VIBRISSE MUTE in primavera ed in autunno; interessano la giarra, la borra e in modo minore le setole (criniera del cervo). MUTA PRIMAVERILE più evidente: i peli cadono a ciocche (fattore meccanico per sfregamento); MANTELLO PRIMAVERILE colore vivace, rossiccio. MUTA INVERNALE meno evidente: i peli cadono uno a uno; MANTELLO INVERNALE colore scuro grigio-brunonero. 14
SMALTO (3) CEMENTO () DENTINA (2) FESSURA O INFUNDIBOLO (1) CORONA (A) COLLETTO (B) RADICE (C) POLPA DEL DENTE (4) A B C DENTI DA LATTE DENTI DEFINITIVI DENTI A CRESCITA CONTINUA 1
O. SOMATOTROPO (somatomedine) azione favorente la crescita del trofeo (azione su osteoblasti e fibrociti), prima in lunghezza e poi in larghezza nella ½ inferiore del trofeo. TRIIODOTIRONINA (T3) e TIROXINA (T4) azione favorente la crescita del trofeo potenziando l azione dell O. somatotropo. PARATORMONE agisce sui processi di mineralizzazione. CALCITONINA agisce sui processi di mineralizzazione. O. CORTICOSURRENALICI (CORTISOLO, CORTICOSTERONE) sintesi proteica e formazione di tessuto connettivale. TESTOSTERONE agisce a favore del trofismo e della calcificazione delle stanghe, provocando quindi un rallentamento e poi un arresto della crescita lineare dei palchi, per scomparsa delle cellule nella zona germinativa. 16
CASTRAZIONE: -prima della crescita degli steli assenza dei palchi; -dopo crescita degli steli crescita disordinata e continua, senza ossificazione (trofeo a parrucca). 17