Piano Comunale di emergenza

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Transcript:

Comune di Modena Piano Comunale di emergenza L.225/1992 D. Lgs. 112/98 L.R. 1/2005 D.L. 59/2012 Atti di Approvazione del Piano Comunale Scheda 01

$$FdatiConvocazioneCon Hanno partecipato alla seduta: $$LpresenzeConsiglieriDel(0) e gli Assessori: $$LpresenzeAssessoriDelCon(0) COMUNE DI MODENA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE Ha partecipato il $$VruoloAssistenteDel Generale del Comune $$VnomeAssistenteDel La PRESIDENTE $$Vpresiede pone in trattazione il seguente OGGETTO n. Prot. Gen: 2014/ 9542 - AM - AGGIORNAMENTO DEL PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE APPROVAZIONE (Relatore Assessore Arletti)

IL CONSIGLIO COMUNALE Premesso: - che all'espletamento delle attività di protezione civile provvedono la Regione, le Province, i Comuni, le Unioni di Comuni e le altre forme associative di cui alla legge regionale 26 aprile 2001, n. 11 (Disciplina delle forme associative e altre disposizioni in materia di enti locali), e vi concorre ogni altra istituzione ed organizzazione pubblica o privata, ivi comprese le organizzazioni di volontariato, che svolgono nel territorio regionale compiti, anche operativi, di interesse della protezione civile; - che i soggetti di cui sopra compongono il sistema regionale di protezione civile che persegue l'obiettivo di garantire la salvaguardia dell'incolumità dei cittadini, la tutela dell'ambiente, del patrimonio culturale ed artistico e degli insediamenti civili e produttivi dai danni o dal pericolo di danni derivanti da eventi calamitosi; - che il D.Lgs. 112/98, art. 108, trasferisce alle Province la funzione di predisposizione dei piani provinciali di emergenza sulla base degli indirizzi regionali ed attribuisce ai Comuni il compito di predisporre i piani di emergenza comunali, anche in forma associata; - che i piani costituiscono lo strumento unitario di risposta coordinata del sistema locale di Protezione Civile a qualsiasi tipo di situazione di crisi o di emergenza, avvalendosi delle conoscenze e delle risorse disponibili sul territorio, sia in ambito provinciale che comunale; - che i piani di emergenza sono documenti finalizzati alla salvaguardia dei cittadini e dei beni attraverso una serie di procedure da affidare ad identificabili persone, per affrontare un disastro od un allarme e per adottare i necessari sistemi di ricognizione, monitoraggio e presidio in vista di un evento prevedibile; - che nei piani è quindi necessario individuare i compiti e le responsabilità di Amministrazioni, strutture tecniche, organizzazioni ed individui in caso di incombente pericolo od emergenze, definendo, nello stesso tempo, la catena di comando e le modalità di coordinamento organizzativo nell attuazione degli interventi e le risorse umane e materiali necessarie per fronteggiare e superare l emergenza stessa; Viste: - la Legge 225/1992 Istituzione del servizio nazionale di Protezione Civile ; - l art. 108 lettera c) del D.Lgs. 112/1998 Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59 ; - la Legge Regionale 7 febbraio 2005, n. 1, avente ad oggetto Norme in materia di Protezione Civile e volontariato. Istituzione dell Agenzia Regionale di Protezione Civile, ed in particolare l art. 6 Funzioni e compiti dei Comuni e delle Comunità Montane, che testualmente dispone: I Comuni, nell'ambito del proprio territorio e nel quadro ordinamentale di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000, esercitano le funzioni e i compiti amministrativi ad essi

attribuiti dalla legge n. 225 del 1992 e dal decreto legislativo n. 112 del 1998 e provvedono in particolare, privilegiando le forme associative previste dalle leggi regionali n. 11 del 2001 e n. 6 del 2004: a) alla rilevazione, raccolta, elaborazione ed aggiornamento dei dati interessanti la protezione civile, raccordandosi con le Province e, per i territori montani, con le Comunità montane; b) alla predisposizione e all'attuazione, sulla base degli indirizzi regionali, dei piani comunali o intercomunali di emergenza; i piani devono prevedere, tra l'altro, l'approntamento di aree attrezzate per fare fronte a situazioni di crisi e di emergenza; per l'elaborazione dei piani i Comuni possono avvalersi anche del supporto tecnico dell'agenzia regionale; c) alla vigilanza sulla predisposizione, da parte delle strutture locali di protezione civile, dei servizi urgenti, ivi compresi quelli assicurati dalla Polizia municipale, da attivare in caso di eventi calamitosi secondo le procedure definite nei piani di emergenza di cui alla lettera b); d) alla informazione della popolazione sulle situazioni di pericolo e sui rischi presenti sul proprio territorio; e) all'attivazione degli interventi di prima assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi e all'approntamento dei mezzi e delle strutture a tal fine necessari; f) alla predisposizione di misure atte a favorire la costituzione e lo sviluppo, sul proprio territorio, dei gruppi comunali e delle associazioni di volontariato di protezione civile. 2. Al verificarsi di eventi di cui all'articolo 2, comma 1, lettera a)*, l'attivazione degli interventi urgenti per farvi fronte è curata direttamente dal Comune interessato. Il Sindaco provvede alla direzione e al coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione colpita, dandone immediata comunicazione al Prefetto, al Presidente della Provincia e al Presidente della Giunta regionale. (...) *(eventi naturali o connessi con attività umane che possono essere fronteggiati a livello locale con le risorse, gli strumenti ed i poteri di cui dispone ogni singolo ente ed amministrazione per l esercizio ordinario delle funzioni ad esso spettanti) ; Visto: - che, alla luce delle proprie competenze la Provincia, con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 381 del 16/12/1998 ha approvato il Programma Provinciale di Previsione e Prevenzione di protezione civile successivamente aggiornato per la parte relativa al rischio idraulico, idrogeologico ed industriale; - che, alla luce delle proprie competenze la Provincia e gli altri enti con competenze in materia di protezione civile hanno approvato per le diverse tipologie di rischio presenti sul territorio piani stralcio, protocolli d intesa e relativi modelli di intervento, che costituiscono il piano provinciale di protezione civile: gprotocollo d intesa per la definizione delle procedure di comunicazione e del modello di intervento nelle emergenze per condizioni meteorologiche avverse o per alluvioni ed allegato Modello di intervento per la gestione dell emergenza e del soccorso per le fasi di attenzione, preallarme e allarme firmato dagli Enti con competenze in materia di riduzione del rischio idraulico ed approvato con deliberazione della Giunta Provinciale n. 52 del 13/02/2001; gpiano provinciale di emergenza della provincia di Modena. Piano stralcio rischio idraulico approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 37 del 27/02/2002;

gprotocollo d intesa per la definizione degli impegni degli enti con competenza in materia di incendi boschivi e per la definizione del modello di intervento nelle emergenze connesse al rischio incendi boschivi Procedure operative da attivare in caso di incendi boschivi, firmato dagli Enti con competenza in materia di spegnimento incendi boschivi ed approvato con deliberazione della Giunta Provinciale n. 290 del 24/07/2001; gpiano urgente di emergenza per la salvaguardia della incolumità della popolazione presente nelle aree a rischio idrogeologico elevato e molto elevato (Legge 3 agosto 1998, n. 267 e Legge 11 dicembre 2000, n. 365), approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 37 del 27/02/2002; gprotocollo d intesa per la definizione delle procedure da adottarsi nelle emergenze idrogeologiche in aree collinari e montane e relativo modello di intervento, firmato dagli Enti con competenze in materia di riduzione del rischio idrogeologico ed approvato con deliberazione della Giunta Provinciale n. 453 del 15/11/2002; gpianificazione dell emergenza in Provincia di Modena - 3 stralcio (rischio idrogeologico), approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 149 del 06/11/2002; gprotocollo d intesa per la definizione delle procedure da adottarsi nelle emergenze connesse al rischio industriale e relativo modello di intervento, firmato dagli Enti con competenze in materia ed approvato con deliberazione della Giunta Provinciale n. 230 del 11/05/2004; gpianificazione dell emergenza in Provincia di Modena - 4 stralcio (rischio industriale), approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 134 del 13/10/2004; gprotocollo d intesa per la definizione delle procedure da adottarsi in caso di evento sismico e relativo modello di intervento, firmato dagli Enti con competenze in materia ed approvato con deliberazione della Giunta Provinciale n. 162 del 26/04/2005; gpianificazione dell emergenza in Provincia di Modena - 5 stralcio (rischio sismico), approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 114 del 04/05/2005; gprotocollo d'intesa tra enti e strutture operative per la definizione delle procedure da adottarsi in caso di rischio idraulico sul territorio della provincia di Modena e relativo modello di intervento, approvato con deliberazione della Giunta Provinciale n. 207/2006; gprimo aggiornamento piano stralcio rischio idraulico, approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 19 del 14/02/2007; gsecondo aggiornamento piano stralcio rischio idraulico, approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 310 del 13/10/2010; gterzo aggiornamento piano stralcio rischio idraulico, approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 90 del 15/05/2013. Richiamate: - le deliberazioni del Consiglio Comunale n. 68 del 26/04/2004, n. 33 del 22/05/2008, n. 25 del 15/04/2013 con le quali sono state approvate le Convenzioni per il rinnovo e la gestione del Fondo provinciale per la previsione e prevenzione dei rischi in materia di protezione civile rispettivamente per i periodi 2004-2007, 2008-2012, 2013-2017;

- la deliberazione del Consiglio Comunale n. 1483 del 18/12/1986 con la quale è stato approvato il primo Piano degli interventi di Protezione Civile, nel quale venivano attribuite al Settore Risorse e Tutela ambientale delle funzioni ordinarie di Protezione Civile, l individuazione delle modalità di mobilitazione dell intera struttura comunale in caso di emergenza e l allestimento della Sala operativa all ammezzato di via Scudari 15, successivamente trasferita presso il Comando della Polizia Municipale; - la deliberazione del Consiglio Comunale n. 67 del 15/7/2002 con la quale è stato approvato l Accordo di programma, sottoscritto con la Provincia di Modena e la Consulta Provinciale del Volontariato per la Protezione Civile, per la costituzione a Modena di un Centro Operativo Unificato di Protezione Civile; Dato atto: - che con la conclusione dei lavori e il completamento funzionale del Centro relativamente all allestimento dei magazzini, alle predisposizioni necessarie per i sistemi di radiocomunicazione, ai cablaggi, alla rete informatica del Centro, ai sistemi di sicurezza, il Centro Operativo Unificato Provinciale di Protezione Civile è divenuto operativo a partire dall'anno 2008; - che con deliberazione del Consiglio Comunale n. 63 del 21/07/2008 è stato approvato il Regolamento di gestione del Centro Operativo Unificato Provinciale di Protezione Civile ; Considerato: - che con deliberazione della Giunta Comunale n. 611 del 1/07/2003 sono stati modificati la struttura organizzativa ed il sistema direzionale dell Ente con la specificazione, nell organigramma funzionale, delle competenze in materia di Protezione Civile del Settore Politiche sociali e sanitarie, Settore Edilizia e Attrezzature urbane, Servizio Tecnico Manutentivo, Servizio Risorse e territorio, Polizia Municipale, Ufficio stampa; - che con Determinazione del Direttore Generale n. 2086/2003, esecutiva dal 25/09/2003, è stato approvato l assetto organizzativo della Protezione Civile comunale e sono stati individuati i responsabili delle funzioni di Protezione Civile; - che con deliberazione della Giunta Comunale n. 870 del 30/09/2003 è stato istituito il Centro Operativo Comunale (COC) per la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione in caso di emergenze di Protezione Civile; - che nel 2013, a seguito della riorganizzazione del Servizio Risorse e Territorio del Settore Ambiente e Protezione Civile, rinominato Servizio Risorse, Territorio e Protezione Civile, e della necessità di adeguare il Piano Comunale di Protezione Civile al modello provinciale, è stato rivisto anche l assetto organizzativo della Protezione Civile comunale e sono stati individuati nuovi responsabili delle funzioni di Protezione Civile; Richiamata la deliberazione del Consiglio Comunale n. 93 del 13/07/2000, esecutiva ai sensi di legge, avente ad oggetto Costituzione gruppo comunale volontari di protezione civile - Riconoscimento dell'associazione, approvazione dell'atto costitutivo e del relativo regolamento ; Ritenuto opportuno aggiornare il Piano di Protezione Civile comunale a seguito degli aggiornamenti normativi sopra richiamati, della riorganizzazione dei Settori interessati alle funzioni utili allo svolgimento delle azioni previste in ambito di protezione

civile, nonché alla luce dei recenti eventi sismici che hanno evidenziato la necessità di meglio precisare funzioni e metodi di intervento, ubicazioni e caratteristiche del C.O.C., l individuazione delle aree di emergenza e di altri fattori necessari ad ottimizzare azioni e tempi volti a ripristinare la normalità della vita sociale ed economica del territorio comunale e di ridurre i disagi derivanti da situazioni emergenziali classificabili in base a diversi livelli di allerta; Vista la proposta di aggiornamento del Piano di Protezione Civile comunale, predisposto dal competente Settore Ambiente e Protezione Civile del Comune di Modena che, in allegato, costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; Dato atto che il Piano è articolato in schede come di seguito riportato, utili ad una gestione operativa snella e ad essere singolarmente aggiornate in base a eventuali successive necessità di adeguamento tecnico/funzionale: SCHEDA 00 - PREMESSE SCHEDA 01 - ATTI DI APPROVAZIONE DEL PIANO COMUNALE SCHEDA 02 - INQUADRAMENTO TERRITORIALE SCHEDA 03 - PIANO INTERNO PER LA GESTIONE DELLE COMUNICAZIONI E DELLE EMERGENZE SCHEDA 04 - NUMERI UTILI SCHEDA 05 - CENTRO OPERATIVO COMUNALE SCHEDA 06 - ALLERTAMENTO SCHEDA 07 - SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DI PROTEZIONE CIVILE SCHEDA 08 - CRITICITA E SCENARI DI EVENTO SCHEDA 09 - ELEMENTI ESPOSTI A RISCHIO SCHEDA 10 - RISORSE SCHEDA 11 - VOLONTARIATO SCHEDA 12 - MODULISTICA SCHEDA 13 - INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE SCHEDA 14 - DISPONIBILITA FINANZIARIE SCHEDA 15 - FORMAZIONE ED ESERCITAZIONI SCHEDA 16 - ARCHIVIO EVENTI E SEGNALAZIONI SCHEDA 17 - PIANIFICAZIONI SPECIFICHE DI EMERGENZA SCHEDA 18 - NORMATIVA DI RIFERIMENTO SCHEDA 19 - GLOSSARIO SCHEDA 20 - AGGIORNAMENTO E CONTROLLO Visti i pareri espressi dalle Circoscrizioni: n. 1 - Centro Storico-S. Cataldo espresso nella seduta del...; n. 2 - S. Lazzaro/Modena Est/Crocetta espresso nella seduta del...; n. 3 - Buon Pastore/S. Agnese/S. Damaso espresso nella seduta del...; n. 4 S. Faustino/Madonnina espresso nella seduta del...; Richiamato l'art. 42 del T.U. n. 267/2000 ordinamento EE.LL.; Visto il parere favorevole del Dirigente Responsabile del Settore Ambiente e Protezione Civile, Arch. Pier Giuseppe Mucci, espresso in ordine alla regolarità tecnica, attestante la regolarità e la correttezza dell'azione amministrativa, ai sensi degli artt. 49, comma 1, e 147 bis, comma 1, del T.U. n. 267/2000 ordinamento EE.LL.; Visto il parere favorevole del Ragioniere Capo, dott. Carlo Casari, espresso in merito alla regolarità contabile ai sensi degli artt. 49, comma 1, e 147 bis, comma 1, del

T.U. n. 267/2000 ordinamento EE.LL.; Dato atto che la presente proposta è stata sottoposta all'esame della Commissione consiliare competente nella seduta del Su proposta della Giunta comunale; D e l i b e r a - di approvare il Piano di Protezione Civile comunale, predisposto dal Servizio Risorse, Territorio e Protezione Civile del Comune di Modena, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, che definisce gli aspetti operativi di salvaguardia, tutela e prevenzione dei cittadini, nel caso di disastri od allarmi; - di dare atto: = che il Piano è articolato in schede come di seguito riportato: SCHEDA 00 - PREMESSE SCHEDA 01 - ATTI DI APPROVAZIONE DEL PIANO COMUNALE SCHEDA 02 - INQUADRAMENTO TERRITORIALE SCHEDA 03 - PIANO INTERNO PER LA GESTIONE DELLE COMUNICAZIONI E DELLE EMERGENZE SCHEDA 04 - NUMERI UTILI SCHEDA 05 - CENTRO OPERATIVO COMUNALE SCHEDA 06 - ALLERTAMENTO SCHEDA 07 - SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DI PROTEZIONE CIVILE SCHEDA 08 - CRITICITA E SCENARI DI EVENTO SCHEDA 09 - ELEMENTI ESPOSTI A RISCHIO SCHEDA 10 - RISORSE SCHEDA 11 - VOLONTARIATO SCHEDA 12 - MODULISTICA SCHEDA 13 - INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE SCHEDA 14 - DISPONIBILITA FINANZIARIE SCHEDA 15 - FORMAZIONE ED ESERCITAZIONI SCHEDA 16 - ARCHIVIO EVENTI E SEGNALAZIONI SCHEDA 17 - PIANIFICAZIONI SPECIFICHE DI EMERGENZA SCHEDA 18 - NORMATIVA DI RIFERIMENTO SCHEDA 19 - GLOSSARIO SCHEDA 20 - AGGIORNAMENTO E CONTROLLO = che in caso di necessità di adeguamento tecnico/funzionale delle schede di piano e dei relativi contenuti, si procederà con specifici atti della Giunta Comunale; - di disporre l invio della presente deliberazione e del Piano di Protezione Civile Comunale alla Provincia di Modena - U.O. Protezione Civile e alla Regione Emilia Romagna - Agenzia regionale di Protezione Civile; - di dare immediata esecutività alla presente deliberazione, attesa la necessità di rendere operativo il piano in questione; - di dare atto che, in seguito all esecutività ed alla pubblicazione di legge della presente deliberazione, il Piano di Protezione Civile Comunale su approvato, verrà pubblicato all Albo Pretorio per ulteriori quindici giorni interi e consecutivi.

$$CDatiContabili ##chiusura $$CcollegamentiAtti

C O M U N E DI M O D E N A Settore Ambiente e Protezione Civile (17) Allegato alla deliberazione del Consiglio comunale n. del Oggetto: AGGIORNAMENTO DEL PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE APPROVAZIONE - Si esprime parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica, attestante la regolarità e la correttezza dell'azione amministrativa, della presente proposta di deliberazione ai sensi degli artt. 49, comma 1, e 147 bis, comma 1, del T.U. n. 267/2000 ordinamento EE.LL. Modena, Il Dirigente Responsabile Pier Giuseppe Mucci - Si esprime parere favorevole in merito alla regolarità contabile della presente proposta di deliberazione ai sensi degli artt. 49, comma 1, e 147 bis, comma 1, del T.U. n. 267/2000 ordinamento EE.LL. Il Ragioniere Capo Modena, Assessore proponente Simona Arletti