EMC VSPEX END-USER COMPUTING



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Transcript:

EMC VSPEX END-USER COMPUTING Citrix XenDesktop 7 e VMware vsphere 5.1 per un massimo di 2.000 desktop virtuali Con tecnologia EMC VNX di nuova generazione e backup EMC EMC VSPEX Abstract Questa descrive la soluzione EMC VSPEX End-User Computing con Citrix XenDesktop ed EMC VNX di nuova generazione per un massimo di 2.000 desktop virtuali. Dicembre 2013

Copyright 2013 EMC Corporation. Tutti i diritti riservati. Data di pubblicazione: dicembre 2013 EMC ritiene che le informazioni contenute nel presente documento siano esatte alla data di pubblicazione. Le informazioni sono soggette a modifica senza preavviso. Le informazioni contenute nella presente pubblicazione vengono fornite "così come sono". EMC Corporation non riconosce alcuna garanzia di nessun genere inerente le informazioni riportate nella presente pubblicazione, tra cui garanzie implicite di commerciabilità o idoneità ad un determinato scopo. L'utilizzo, la copia e la distribuzione dei prodotti software di EMC descritti in questo documento richiedono una licenza d'uso valida per ciascun software. EMC 2, EMC e il logo EMC sono marchi o marchi registrati di EMC Corporation negli Stati Uniti e in altri paesi. Tutti gli altri marchi citati nel presente documento appartengono ai rispettivi proprietari. Per un elenco aggiornato dei nomi di prodotti di EMC, vedere la sezione EMC Corporation Trademarks sul sito web di EMC. EMC VSPEX End-User Computing Con tecnologia EMC VNX di nuova generazione e backup EMC Part Number H11968.1 2 EMC VSPEX End-User Computing

Sommario Sommario Capitolo 1 Executive Summary 13 Introduzione... 14 Audience... 14 Scopo della guida... 14 Requisiti aziendali... 15 Capitolo 2 Panoramica della soluzione 17 Panoramica della soluzione... 18 Gestore desktop... 18 Virtualizzazione... 18 Elaborazione... 18 Rete... 19 Backup... 19 Storage... 19 Sistemi VNX di nuova generazione EMC... 19 Funzionalità e miglioramenti... 20 Array ibrido ottimizzato per Flash... 20 Capitolo 3 Panoramica della tecnologia della soluzione 25 Tecnologia della soluzione... 26 Riepilogo dei componenti chiave... 27 Virtualizzazione dei desktop... 28 Panoramica... 28 Citrix XenDesktop 7... 28 Machine Creation Services... 30 Servizi di provisioning Citrix... 30 Citrix Personal vdisk... 30 Citrix Profile Management... 30 Virtualizzazione... 31 Panoramica... 31 VMware vsphere 5.1... 31 VMware vcenter... 31 VMware vsphere High Availability... 31 Elaborazione... 32 Panoramica... 32 Rete... 33 Panoramica... 33 Storage... 35 EMC VSPEX End-User Computing 3

Sommario Panoramica... 35 EMC VNX Snapshots... 35 EMC SnapSure... 35 EMC Virtual Provisioning... 36 EMC FAST Cache... 41 EMC FAST VP (opzionale)... 41 File share di EMC VNX... 41 ROBO... 41 Backup e ripristino... 42 Panoramica... 42 EMC Avamar... 42 Sicurezza... 42 Autenticazione a due fattori di RSA SecurID... 42 Autenticazione SecurID... 43 Componenti richiesti... 44 Risorse di elaborazione, memoria e storage... 45 ShareFile... 46 Panoramica... 46 StorageZones ShareFile... 46 Architettura di StorageZones ShareFile... 47 Utilizzo di StorageZones con le architetture VSPEX... 48 Capitolo 4 Panoramica dell'architettura della soluzione 51 Panoramica della soluzione... 52 Architettura della soluzione... 52 Panoramica... 52 Architettura logica... 53 Componenti chiave... 54 Risorse hardware... 57 Risorse software... 60 Dimensionamento per la configurazione convalidata... 61 Linee guida per la configurazione dei server... 62 Panoramica... 62 Virtualizzazione della memoria di VMware vsphere per VSPEX... 63 Linee guida per la configurazione della memoria... 65 Linee guida per la configurazione di rete... 66 Panoramica... 66 VLAN... 66 Abilitazione dei Jumbo frame... 67 Aggregazione connessioni... 67 Linee guida per la configurazione dello storage... 68 Panoramica... 68 4 EMC VSPEX End-User Computing

Sommario Virtualizzazione dello storage VMware vsphere per VSPEX... 69 Blocco predefinito di storage EMC VSPEX... 70 Configurazioni massime convalidate di VSPEX End-User Computing... 70 Layout dello storage per 500 desktop virtuali... 71 Layout dello storage per 1.000 desktop virtuali... 74 Layout dello storage per 2.000 desktop virtuali... 78 High availability e failover... 83 Introduzione... 83 Livello di virtualizzazione... 83 Livello di elaborazione... 84 Livello di rete... 84 Livello di storage... 85 Profilo del test di convalida... 86 Caratteristiche del profilo... 86 Guida alla configurazione dell'ambiente di backup... 87 Panoramica... 87 Caratteristiche di backup... 87 Layout di backup... 87 Linee guida per il dimensionamento... 87 Panoramica... 87 Carico di lavoro di riferimento... 88 Definizione del carico di lavoro di riferimento... 88 Applicazione del carico di lavoro di riferimento... 89 Implementazione delle architetture di riferimento... 89 Panoramica... 89 Tipi di risorse... 89 Risorse di CPU... 89 Risorse di memoria... 90 Risorse di rete... 90 Risorse di storage... 91 Risorse di backup... 91 Espansione di ambienti VSPEX End-User Computing esistenti... 91 Riepilogo dell'implemen-tazione... 92 Valutazione rapida... 92 Foglio di lavoro... 92 Requisiti di CPU... 92 Requisiti di memoria... 93 Requisiti di prestazioni dello storage... 93 Requisiti di capacità di storage... 93 Determinazione dei desktop virtuali di riferimento equivalenti... 93 Fine tuning delle risorse hardware... 95 EMC VSPEX End-User Computing 5

Sommario Capitolo 5 Linee guida per la configurazione di VSPEX 97 Processo di implementazione... 98 Panoramica... 98 Attività preliminari all'implementazione... 98 Panoramica... 98 Prerequisiti per l'implementazione... 99 Raccolta dei dati di configurazione dell'azienda cliente... 101 Panoramica... 101 Preparazione degli switch, connessione alla rete e configurazione degli switch... 101 Panoramica... 101 Preparazione degli switch di rete... 101 Configurazione della rete dell'infrastruttura... 101 Configurazione della rete di storage (variante FC)... 102 Configurazione delle VLAN... 103 Completamento del cablaggio di rete... 103 Preparazione e configurazione dello storage array... 104 Configurazione VNX... 104 Provisioning dello storage dei dati core... 105 Provisioning dello storage opzionale per i dati dell'utente... 110 Provisioning dello storage opzionale per le macchine virtuali dell' infrastruttura... 112 Installazione e configurazione degli host VMware vsphere... 113 Panoramica... 113 Installazione di vsphere... 113 Configurazione del networking vsphere... 113 Jumbo frame... 114 Connessione dei datastore VMware... 114 Pianificazione delle allocazioni di memoria della macchina virtuale... 115 Configurazione della memoria... 115 Panoramica... 115 Gestione della memoria vsphere... 115 Concetti base relativi alla memoria delle macchine virtuali... 116 Installazione e configurazione del database SQL Server... 117 Panoramica... 117 Creazione di una virtual machine per SQL Server... 117 Installazione di Microsoft Windows sulla macchina virtuale... 117 Installazione di SQL Server... 117 Configurazione di un database per VMware vcenter... 118 Configurazione del database per VMware Update Manager... 118 Installazione e configurazione del server VMware vcenter... 118 Panoramica... 118 6 EMC VSPEX End-User Computing

Sommario Creazione della macchina virtuale dell'host vcenter... 120 Installazione del sistema operativo guest vcenter... 120 Creazione di connessioni ODBC vcenter... 120 Installazione di vcenter Server... 120 Applicazione dei codici di licenza vsphere... 120 Implementazione del plug-in VNX VAAI for NFS (variante NFS)... 120 Implementazione di PowerPath/VE (variante FC)... 120 Installazione della funzionalità EMC VSI Unified Storage Management... 121 Installazione e configurazione del controller XenDesktop... 121 Panoramica... 121 Installazione dei componenti server di XenDesktop... 122 Configurazione di un sito... 122 Aggiunta di un secondo controller... 122 Installazione di Citrix Studio... 122 Preparazione della macchina virtuale master... 122 Provisioning dei desktop virtuali... 123 Installazione e configurazione di Citrix Provisioning Services (solo PVS)... 124 Panoramica... 124 Configurazione di una server farm PVS... 125 Aggiunta di un secondo server PVS... 125 Creazione di uno store PVS... 125 Configurazione della comunicazione in entrata... 125 Configurazione di un file bootstrap... 125 Configurazione di un server TFTP su VNX... 126 Configurazione delle opzioni di avvio 66 e 67 sul server DHCP... 127 Preparazione della virtual machine master... 127 Provisioning dei desktop virtuali... 127 Installazione di EMC Avamar... 128 Panoramica della configurazione Avamar... 128 Aggiunte del GPO per Avamar... 129 Preparazione dell'immagine master per Avamar... 132 Definizione dei dataset... 132 Definizione delle pianificazioni... 136 Modifica della pianificazione della finestra di manutenzione... 137 Definizione delle policy di conservazione... 138 Creazione di gruppi e policy di gruppo... 138 Avamar Enterprise Manager: attivazione dei client... 142 Riepilogo... 149 EMC VSPEX End-User Computing 7

Sommario Capitolo 6 Convalida della soluzione 151 Panoramica... 152 Elenco di controllo delle attività post-installazione... 153 Implementazione e test di un singolo desktop virtuale... 153 Verifica della ridondanza dei componenti della soluzione... 153 Appendice A Distinta base 155 Distinta base per 500 desktop virtuali... 156 Distinta base per 1.000 desktop virtuali... 158 Distinta base per 2.000 desktop virtuali... 160 Appendice B Data sheet per la configurazione dell'azienda cliente 163 Configuration worksheet dell'azienda cliente... 164 Appendice C Bibliografia 167 Bibliografia... 168 Documentazione EMC... 168 Altri documenti... 169 Appendice D Informazioni su VSPEX 171 Informazioni su VSPEX... 172 8 EMC VSPEX End-User Computing

Figura Sommario Figura 1. VNX di nuova generazione con ottimizzazione multicore... 21 Figura 2. I processori active-active fanno aumentare prestazioni, resilienza ed efficienza... 22 Figura 3. Unisphere Management Suite... 23 Figura 4. Componenti della soluzione... 26 Figura 5. Componenti dell'architettura di XenDesktop 7... 28 Figura 6. Flessibilità del livello di elaborazione... 32 Figura 7. Esempio di progettazione di una topologia di rete con high availability... 34 Figura 8. Stato di avanzamento del ribilanciamento dello storage pool... 37 Figura 9. Utilizzo dello spazio delle thin LUN... 38 Figura 10. Analisi dell'utilizzo dello spazio dello storage pool... 39 Figura 11. Definizione dei limiti di soglia per l'utilizzo dello storage pool... 40 Figura 12. Definizione delle notifiche automatizzate per blocchi... 40 Figura 13. Flusso di controllo dell'autenticazione per le richieste di accesso a XenDesktop che hanno origine su una rete esterna... 43 Figura 14. Flusso di controllo dell'autenticazione per le richieste di XenDesktop che hanno origine sulla rete locale... 44 Figura 15. Architettura logica: VSPEX End-User Computing per Citrix XenDesktop con RSA... 45 Figura 16. Architettura generale ShareFile... 47 Figura 17. Architettura logica: VSPEX End-User Computing per Citrix XenDesktop con StorageZones ShareFile... 49 Figura 18. Architettura logica per la variante NFS... 53 Figura 19. Architettura logica per la variante FC... 54 Figura 20. Utilizzo della memoria dell'hypervisor... 64 Figura 21. Reti richieste... 67 Figura 22. Tipi di dischi virtuali VMware... 69 Figura 23. Layout dello storage core con provisioning PVS per 500 desktop virtuali... 71 Figura 24. Layout dello storage core con provisioning MCS per 500 desktop virtuali... 72 Figura 25. Layout dello storage opzionale per 500 desktop virtuali... 73 Figura 26. Layout dello storage core con provisioning PVS per 1.000 desktop virtuali... 75 Figura 27. Layout dello storage core con provisioning MCS per 1.000 desktop virtuali... 76 Figura 28. Layout dello storage opzionale per 1.000 desktop virtuali... 77 Figura 29. Layout dello storage core con provisioning PVS per 2.000 desktop virtuali... 79 Figura 30. Layout dello storage core con provisioning MCS per 2.000 desktop virtuali... 80 Figura 31. Layout dello storage opzionale per 2.000 desktop virtuali... 82 Figura 32. High availability a livello di virtualizzazione... 83 EMC VSPEX End-User Computing 9

Sommario Figura 33. Alimentatori ridondanti... 84 Figura 34. High availability a livello di rete... 84 Figura 35. High availability della serie VNX... 85 Figura 36. Architettura della rete Ethernet di esempio... 102 Figura 37. Architettura della rete FC di esempio... 103 Figura 38. Visualizzazione di tutti i parametri del data mover... 107 Figura 39. Impostazione del parametro nthread... 107 Figura 40. Finestra di dialogo Storage System Properties... 108 Figura 41. Finestra di dialogo Create FAST Cache... 109 Figura 42. Figura 43. Abilitazione di FAST Cache nella finestra di dialogo Create Storage Pool... 109 Configurazione di FAST Cache nella finestra di dialogo Storage Pool Properties... 110 Figura 44. Finestra Storage Pool Properties... 111 Figura 45. Finestra di dialogo Manage Auto-Tiering... 111 Figura 46. Finestra LUN Properties: Tiering... 112 Figura 47. Impostazioni di memoria della macchina virtuale... 116 Figura 48. Finestra di dialogo Configure Bootstrap... 126 Figura 49. Configurazione di Reindirizzamento cartelle di Windows... 129 Figura 50. Creazione di un mapping di unità di rete di Windows per i file dell'utente... 130 Figura 51. Configurazione delle impostazioni del mapping delle unità... 130 Figura 52. Configurazione delle impostazioni comuni per il mapping delle unità... 131 Figura 53. Creazione di un mapping di unità di rete di Windows per i dati del profilo dell'utente... 131 Figura 54. Menu Tools di Avamar... 132 Figura 55. Finestra di dialogo Manage All Datasets di Avamar... 133 Figura 56. Finestra di dialogo New Dataset di Avamar... 133 Figura 57. Configurazione delle impostazioni del dataset Avamar... 134 Figura 58. Dataset relativo ai dati del profilo dell'utente... 135 Figura 59. Impostazioni di esclusione del dataset relativo ai dati di profilo utente... 135 Figura 60. Dataset View-User-Profile: impostazioni della scheda Options... 136 Figura 61. Dataset View-User-Profile: impostazioni delle opzioni avanzate... 136 Figura 62. Pianificazione delle finestre predefinite di backup/ manutenzione di Avamar... 137 Figura 63. Pianificazione delle finestre modificate di backup/ manutenzione di Avamar... 138 Figura 64. Creazione di un nuovo gruppo di backup di Avamar... 139 Figura 65. Impostazioni del nuovo gruppo di backup... 140 Figura 66. Selezione del dataset del gruppo di backup... 140 Figura 67. Selezione della pianificazione del gruppo di backup... 141 10 EMC VSPEX End-User Computing

Figura 68. Sommario Selezione della policy di conservazione del gruppo di backup... 141 Figura 69. Avamar Enterprise Manager... 142 Figura 70. Avamar Client Manager... 142 Figura 71. Finestra di dialogo Activate Client di Avamar... 143 Figura 72. Menu Activate Client di Avamar... 143 Figura 73. Configurazione del servizio di directory per Avamar... 144 Figura 74. Avamar Client Manager - Post-configurazione... 144 Figura 75. Avamar Client Manager - Client desktop virtuali... 145 Figura 76. Avamar Client Manager - Selezione dei client desktop virtuali... 145 Figura 77. Selezione dei gruppi Avamar a cui aggiungere i desktop virtuali... 146 Figura 78. Attivazione dei client Avamar... 146 Figura 79. Conferma dell'attivazione dei client Avamar... 147 Figura 80. Primo prompt informativo relativo all'attivazione dei client Avamar... 147 Figura 81. Secondo prompt informativo relativo all'attivazione dei client Avamar... 148 Figura 82. Avamar Client Manager - Client attivati... 148 Tabella Tabella 1. Limiti di soglia e impostazioni di EMC VNX OE Block Release 33... 41 Tabella 2. Risorse hardware minime per il supporto di SecurID... 46 Tabella 3. Risorse hardware minime per il supporto di StorageZones ShareFile con Storage Center... 49 Tabella 4. Storage VNX consigliato per la share CIFS di StorageZones ShareFile... 50 Tabella 5. Hardware soluzione... 57 Tabella 6. Software della soluzione... 60 Tabella 7. Configurazioni che supportano la soluzione... 61 Tabella 8. Hardware del server... 62 Tabella 9. Risorse hardware per la rete... 66 Tabella 10. Hardware di storage... 68 Tabella 11. Numero di dischi richiesti in base al numero di desktop virtuali... 70 Tabella 12. Profilo dell'ambiente convalidato... 86 Tabella 13. Caratteristiche del profilo di backup... 87 Tabella 14. Caratteristiche del desktop virtuale... 88 Tabella 15. Riga del foglio di lavoro vuota... 92 Tabella 16. Risorse dei desktop virtuali di riferimento... 93 Tabella 17. Riga del foglio di lavoro di esempio... 94 Tabella 18. Applicazioni di esempio... 94 EMC VSPEX End-User Computing 11

Sommario Tabella 19. Totale componenti risorse server... 95 Tabella 20. Foglio di lavoro vuoto dell'azienda cliente... 96 Tabella 21. Panoramica del processo di implementazione... 98 Tabella 22. Attività preliminari all'implementazione... 99 Tabella 23. Elenco di controllo dei prerequisiti per l'implementazione... 99 Tabella 24. Attività per la configurazione degli switch e della rete... 101 Tabella 25. Attività per la configurazione dello storage... 104 Tabella 26. Attività per l'installazione dei server... 113 Tabella 27. Attività per l'installazione del database SQL Server... 117 Tabella 28. Attività per la configurazione di vcenter... 118 Tabella 29. Attività per la configurazione del controller XenDesktop... 121 Tabella 30. Attività per la configurazione del controller XenDesktop... 124 Tabella 31. Attività per l'integrazione di Avamar... 128 Tabella 32. Attività per il test dell'installazione... 152 Tabella 33. Elenco dei componenti per 500 desktop virtuali... 156 Tabella 34. Elenco dei componenti per 1.000 desktop virtuali... 158 Tabella 35. Elenco dei componenti per 2.000 desktop virtuali... 160 Tabella 36. Informazioni comuni sui server... 164 Tabella 37. Informazioni sul server vsphere... 164 Tabella 38. Informazioni sull'array... 164 Tabella 39. Informazioni sulle infrastrutture di rete... 165 Tabella 40. Informazioni sulle VLAN... 165 Tabella 41. Account di servizio... 165 12 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 1: Executive Summary Capitolo 1 Executive Summary Questo capitolo descrive i seguenti argomenti: Introduzione... 14 Audience... 14 Scopo della guida... 14 Requisiti aziendali... 15 EMC VSPEX End-User Computing 13

Capitolo 1: Executive Summary Introduzione Audience Scopo della guida Le architetture convalidate e modulari EMC VSPEX si basano su tecnologie comprovate per la creazione di soluzioni di virtualizzazione complete che consentano di prendere decisioni consapevoli a livello di hypervisor, elaborazione e rete. VSPEX consente di eliminare le complessità di pianificazione e configurazione legate alla virtualizzazione dei server. Quando si tratta della virtualizzazione dei server, dell'implementazione su desktop virtuali o del consolidamento dell'it, VSPEX accelera l'it transformation grazie a un'implementazione più rapida, una scelta più ampia, una maggiore efficienza e minori rischi. Questo documento relativo a VSPEX Proven Infrastructure è stato concepito come guida completa per tutti gli aspetti tecnici della soluzione. La capacità dei server viene indicata in modo generico in termini di requisiti minimi di CPU, memoria e risorse di rete; i clienti potranno selezionare componenti hardware dei server e di rete che soddisfino o superino i requisiti minimi specificati. Nella presente guida si presuppone che il lettore disponga della formazione e dell'esperienza necessarie per installare e configurare una soluzione End-User Computing basata su Citrix XenDesktop con VMware vsphere come hypervisor, i sistemi di storage della serie EMC VNX e l'infrastruttura associata, come richiesto da questa implementazione. Ove applicabile, vengono forniti riferimenti esterni ed è consigliabile che il lettore acquisisca familiarità con questi documenti. È opportuno inoltre che i lettori abbiano già familiarità con le policy di sicurezza del database e dell'infrastruttura dell'installazione del cliente. Se si è interessati alla vendita e al dimensionamento di una soluzione VSPEX End- User Computing per Citrix XenDesktop, leggere con attenzione i primi quattro capitoli di questo documento. Se si intende implementare questa soluzione, dedicare particolare attenzione alle linee guida sulla configurazione riportate nel Capitolo 5, alla convalida della soluzione illustrata nel Capitolo 6 e alle appendici e ai riferimenti appropriati. Questa fornisce un'introduzione iniziale all'architettura VSPEX End-User Computing, illustra come modificare l'architettura per specifici progetti e offre istruzioni su come implementare in modo efficace il sistema. L'architettura della soluzione VSPEX End-User Computing offre un sistema in grado di ospitare un elevato numero di desktop virtuali con Performance Level costante. Questa soluzione viene eseguita sul livello di virtualizzazione vsphere di VMware supportato dallo storage array VNX con High Availability e dal gestore desktop Citrix XenDesktop. I componenti di elaborazione e di rete, definibili dal vendor, sono distribuiti in modo da essere ridondanti e sufficientemente potenti da gestire le esigenze in termini di elaborazione e di dati di un ambiente di virtual machine di grandi dimensioni. 14 EMC VSPEX End-User Computing

Requisiti aziendali Capitolo 1: Executive Summary Gli ambienti con 500, 1.000 e 2.000 desktop virtuali in questa soluzione sono basati su un carico di lavoro del desktop definito. Sebbene non tutti i desktop virtuali presentino gli stessi requisiti, questa guida fornisce metodi e informazioni per impostare il sistema in modo da renderlo efficiente in termini di costo durante l'implementazione. Un ambiente di minori dimensioni con 250 desktop virtuali basato sulla piattaforma EMC VNXe VNXe3300 viene descritto nel documento EMC VSPEX End-User Computing Citrix XenDesktop 5.6 con VMware vsphere 5.1 per un massimo di 250 desktop virtuali. Le architetture End-User Computing o di desktop virtuali rappresentano un'offerta di sistemi complessi. Questa guida consente di semplificarne la configurazione mediante elenchi di materiali per hardware e software, fogli di lavoro e indicazioni passo-passo sul dimensionamento e procedure di implementazione comprovate. Dopo aver installato l'ultimo componente, vengono forniti i test di convalida per assicurare il corretto funzionamento del sistema. Le linee guida riportate in questa guida assicureranno un'implementazione desktop rapida ed efficace. Le applicazioni aziendali vengono sempre più integrate in ambienti consolidati di storage, rete ed elaborazione. VSPEX End-User Computing con Citrix riduce le complessità associate alla configurazione di ogni componente di un modello di implementazione tradizionale. Grazie a VSPEX End-User Computing con Citrix, è possibile semplificare la gestione dell'integrazione senza rinunciare alle opzioni di progettazione e implementazione delle applicazioni. L'amministrazione viene unificata, mentre la separazione dei processi può essere adeguatamente controllata e monitorata. L'architettura della soluzione VSPEX End-User Computing per Citrix soddisfa le seguenti esigenze del business: Fornisce una soluzione di virtualizzazione end-to-end per utilizzare le funzionalità dei componenti dell'infrastruttura unificata Fornisce una soluzione per la virtualizzazione efficiente di 500, 1.000 o 2.000 desktop virtuali per diversi use case dei clienti Fornisce un progetto di riferimento affidabile, flessibile e scalabile EMC VSPEX End-User Computing 15

Capitolo 1: Executive Summary 16 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 2: Panoramica della soluzione Capitolo 2 Panoramica della soluzione Questo capitolo descrive i seguenti argomenti: Panoramica della soluzione... 18 Gestore desktop... 18 Virtualizzazione... 18 Elaborazione... 18 Rete... 19 Backup... 19 Storage... 19 EMC VSPEX End-User Computing 17

Capitolo 2: Panoramica della soluzione Panoramica della soluzione Gestore desktop Virtualizzazione Elaborazione La soluzione EMC VSPEX End-User Computing per Citrix XenDesktop su VMware vsphere 5.1 fornisce un'architettura completa del sistema in grado di supportare fino a 2.000 desktop virtuali con una topologia di rete e server ridondante e storage con High Availability. I componenti core che compongono questa specifica soluzione sono gestore desktop, virtualizzazione, elaborazione, rete e storage. XenDesktop è la soluzione desktop virtuale fornita da Citrix che consente l'esecuzione dei desktop virtuali nell'ambiente di virtualizzazione vsphere. Consente la centralizzazione della gestione dei desktop e offre un maggiore controllo alle organizzazioni IT. XenDesktop consente agli utenti finali di collegarsi al proprio desktop da diversi dispositivi mediante una connessione di rete. VMware vsphere è la piattaforma di virtualizzazione leader del settore, che garantisce agli utenti finali flessibilità e risparmio sui costi consentendo il consolidamento di server farm di grandi dimensioni e inefficienti in infrastrutture cloud agili e affidabili. I componenti core di vsphere sono vsphere Hypervisor e il server di controllo VMware vcenter per il system management. L'hypervisor VMware viene eseguito su un server dedicato e consente di eseguire contemporaneamente sul sistema più sistemi operativi come virtual machine in una configurazione in cluster. La configurazione in cluster viene gestita come un pool di risorse più ampio tramite il prodotto vcenter, consentendo l'allocazione dinamica di CPU, memoria e storage nell'intero cluster. Funzionalità come VMware vsphere vmotion, che consente di spostare una virtual machine tra server diversi senza alcuna interruzione del funzionamento del sistema operativo, e DRS (Distributed Resource Scheduler), che esegue automaticamente vmotion per il bilanciamento del carico, rendono vsphere una valida scelta per il business. Con il rilascio di vsphere 5.1, un ambiente virtualizzato VMware è in grado di ospitare macchine virtuali con un massimo di 64 CPU virtuali e 1 TB di RAM virtuale. VSPEX assicura elevata flessibilità nella progettazione e nell'implementazione dei componenti server scelti dal vendor. L'infrastruttura deve garantire la conformità ai seguenti attributi: RAM, core di CPU e memoria sufficienti per supportare il numero e i tipi richiesti di macchine virtuali Connessioni di rete sufficienti per garantire connettività ridondante agli switch del sistema Capacità in eccesso per supportare il failover dopo un guasto del server nell'ambiente 18 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 2: Panoramica della soluzione Rete VSPEX assicura elevata flessibilità nella progettazione e nell'implementazione dei componenti d rete scelti dal vendor. L'infrastruttura deve garantire la conformità ai seguenti attributi: Link di rete ridondanti per host, switch e storage Supporto per link aggregation Isolamento del traffico basato sulle best practice comunemente riconosciute nel settore Backup EMC Avamar offre la garanzia di protezione necessaria per accelerare l'implementazione della soluzione VSPEX End-User Computing. Avamar consente agli amministratori di eseguire il backup e di gestire le policy e i componenti dell'infrastruttura End-User Computing in modo centralizzato, permettendo al contempo agli utenti finali di ripristinare in modo efficiente i propri file da un'interfaccia basata su web semplice e intuitiva. Avamar sposta solo segmenti di dati di subfile nuovi e univoci, consentendo di effettuare backup giornalieri completi e rapidi. Il risultato è una riduzione dei tempi di backup fino al 90% e della larghezza di banda di rete giornaliera richiesta fino al 99%. Storage Sistemi VNX di nuova generazione EMC Lo storage della serie VNX fornisce l'accesso sia ai file che ai blocchi con un ampio set di funzionalità, cosa che lo rende la scelta ideale per qualsiasi implementazione di End-User Computing. Il sistema di storage EMC VNX comprende i seguenti componenti, dimensionati in base al carico di lavoro dell'architettura di riferimento specificato: Porte della scheda host (per i blocchi): forniscono connettività host tramite la fabric nell'array. Data mover (per i file): appliance front-end che forniscono servizi a livello di file agli host (opzionali se vengono forniti i servizi CIFS/SMB, NFS). Storage processor (SP): componenti di elaborazione dello storage array, utilizzati per tutti gli aspetti associati allo spostamento dei dati all'interno, all'esterno e tra gli array. Unità disco: spindle del disco e unità SSD (Solid State Drive) contenenti i dati delle applicazioni o dell'host e i relativi enclosure. Nota: il termine data mover si riferisce a un componente hardware di VNX, dotato di CPU, memoria e porte di I/O. Consente l'uso dei protocolli CIFS (SMB) e NFS sul sistema VNX. Le soluzioni desktop descritte in questa guida si basano rispettivamente sugli storage array EMC VNX5400 ed EMC VNX5600. Una soluzione VNX5400 può supportare fino a 250 unità, mentre la soluzione VNX5600 può ospitare fino a 500 unità. EMC VSPEX End-User Computing 19

Capitolo 2: Panoramica della soluzione La serie VNX supporta un'ampia gamma di funzionalità di classe business ideali per l'ambiente End-User Computing, tra cui: EMC FAST VP (Fully Automated Storage Tiering for Virtual Pools) EMC FAST Cache Compressione e deduplica dei dati a livello di file Deduplica a blocchi Thin provisioning più efficiente Snapshot e checkpoint Conservazione a livello di file Gestione delle quote Funzionalità e miglioramenti La piattaforma di unified storage VNX ottimizzata per Flash offre innovazione e funzionalità di livello enterprise per lo storage di file, blocchi e oggetti in un'unica soluzione scalabile e di facile utilizzo. Ideale per i carichi di lavoro misti in ambienti fisici o virtuali, VNX combina hardware potente e flessibile con software avanzato di gestione, protezione ed efficienza, per soddisfare le complesse esigenze degli ambienti di applicazioni virtualizzate di oggi. VNX è dotato di molte funzionalità e miglioramenti progettati e basati sul successo della prima generazione. Le funzionalità e i miglioramenti includono: Maggiore capacità con l'ottimizzazione multicore di Multicore Cache, Multicore RAID e Multicore FAST Cache (MCx ) Maggiore efficienza con un array ibrido ottimizzato per Flash Protezione migliore, grazie all'aumento dell'availability delle applicazioni con storage processor active-active Amministrazione e implementazione semplificate grazie all'aumento della produttività che si ottiene con la nuova EMC Unisphere Management Suite La soluzione VSPEX è basata sulla serie VNX di nuova generazione e offre maggiore efficienza, garantisce prestazioni più elevate e assicura livelli di scalabilità senza precedenti. Array ibrido ottimizzato per Flash La serie VNX è un array ibrido ottimizzato per Flash che offre il tiering automatizzato per garantire le migliori prestazioni per i dati critici, spostando in modo intelligente i dati utilizzati con frequenza minore su dischi a basso costo. In questo approccio ibrido, una percentuale limitata di Flash drive nell'intero sistema è in grado di fornire una percentuale elevata delle IOPS complessive. Una soluzione EMC VNX ottimizzata per Flash sfrutta appieno la latenza ridotta di Flash per massimizzare il risparmio dei costi e scalare le prestazioni elevate. EMC FAST Suite (FAST Cache e FAST VP) esegue il tiering sia a livello di dati di blocco che di dati di file su unità eterogenee e promuove i dati più attivi nelle Flash drive affinché i clienti non debbano mai scendere a compromessi in termini di costo o di prestazioni. 20 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 2: Panoramica della soluzione I dati sono in genere utilizzati più frequentemente al momento della loro creazione; pertanto, i nuovi dati vengono prima memorizzati sulle Flash drive per garantire prestazioni ottimali. Quando i dati, con il passare del tempo, diventano obsoleti e meno attivi, FAST VP esegue automaticamente il tiering dei dati da unità a prestazioni elevate a unità a capacità elevata, in base a policy definite dal cliente. Questa funzionalità è stata migliorata con una granularità quattro volte superiore e con nuovi dischi SSD FAST VP basati sulla tecnologia Enterprise Multi- Level Cell (emlc) per ridurre il costo per gigabyte. FAST Cache assorbe dinamicamente i picchi imprevisti nei carichi di lavoro dei sistemi. Tutti gli use case VSPEX traggono vantaggio dalla maggiore efficienza. Le Proven Infrastructure VSPEX offrono soluzioni di private cloud, End-User Computing e applicazioni virtualizzate. Con VNX, i clienti possono ottenere un ritorno sugli investimenti ancora maggiore. VNX fornisce la funzionalità di deduplica basata su blocchi out-of-band che consente di ridurre i costi del tier Flash. Ottimizzazione del percorso del codice VNX Intel MCx L'avvento della tecnologia Flash è stato un elemento catalizzatore per il cambiamento significativo dei requisiti dei sistemi di storage midrange. EMC ha ridisegnato la piattaforma di storage midrange per ottimizzare nel modo più efficace le CPU multicore e offrire il sistema di storage con le prestazioni più elevate al costo più basso del mercato. MCx distribuisce tutti i data service VNX su tutti i core, fino a un massimo di 32, come illustrato nella Figura 1. La Serie VNX con MCx ha segnato un miglioramento significativo delle prestazioni dei file per le applicazioni transazionali quali i database o le virtual machine su Network-Attached Storage (NAS). Figura 1. VNX di nuova generazione con ottimizzazione multicore Cache multicore La cache è la risorsa più preziosa del sottosistema di storage. Un suo utilizzo efficiente è fondamentale per raggiungere l'efficienza complessiva della piattaforma nella gestione di carichi di lavoro variabili e mutevoli. Il cache engine è stato modularizzato in modo da sfruttare tutti i core disponibili nel sistema. RAID multicore Un'altra parte importante della riprogettazione di MCx è il trattamento dell'i/o nello storage back-end permanente: unità disco rigido (HDD) e SSD. I sostanziali miglioramenti delle prestazioni in VNX derivano dalla modularizzazione dell'elaborazione della gestione dei dati back-end, che consente a MCx di scalare in maniera trasparente su tutti i processori. EMC VSPEX End-User Computing 21

Capitolo 2: Panoramica della soluzione Prestazioni VNX Miglioramento delle prestazioni Lo storage VNX, basato sull'architettura MCx, è ottimizzato per FLASH 1 st e offre prestazioni complessive senza precedenti, grazie all'ottimizzazione delle prestazioni transazionali (costo per IOPS), delle prestazioni della larghezza di banda (costo per GB/s) con bassa latenza e dell'efficienza della capacità (costo per GB). VNX garantisce i seguenti miglioramenti delle prestazioni: Transazioni di file quadruplicate rispetto agli array a doppio controller Prestazioni triplicate dei file per le applicazioni transazionali (ad esempio, Microsoft Exchange su VMware su rete NFS) con un tempo di risposta migliorato del 60% Transazioni OLTP Oracle e Microsoft SQL Server quadruplicate Numero massimo di virtual machine sestuplicato Storage processor array active-active L'architettura di VNX fornisce storage processor di array active-active, come illustrato nella Figura 2, che consentono di eliminare i timeout delle applicazioni durante il failover dei percorsi poiché entrambi i percorsi vengono utilizzati attivamente per l'i/o. Figura 2. I processori active-active fanno aumentare prestazioni, resilienza ed efficienza Anche il bilanciamento del carico è migliorato e le applicazioni possono far registrare un raddoppio delle prestazioni. Active-active for Block è ideale per le applicazioni che richiedono i massimi livelli di availability e prestazioni, ma che non necessitano di tiering o di servizi per l'efficienza quali compressione, deduplica o snapshot. Con questa versione di VNX, i clienti di VSPEX possono utilizzare Virtual Data Mover (VDM) e VNX Replicator per eseguire migrazioni di file system automatizzate e a velocità elevata tra sistemi diversi. Questo processo consente la migrazione automatica di tutte le snapshot e le impostazioni e permette a tutti i client di continuare le attività in corso anche durante la migrazione. Nota: I processori active-active sono disponibili solo per le LUN classiche e non per le LUN di pool. 22 EMC VSPEX End-User Computing

Unisphere Management Suite Capitolo 2: Panoramica della soluzione EMC Unisphere Management Suite estende l'interfaccia facile da utilizzare di Unisphere in modo da includere VNX Monitoring and Reporting, che offre la convalida delle prestazioni e le previsioni sui requisiti di capacità. Come illustrato nella Figura 3, la suite include inoltre Unisphere Remote per la gestione centralizzata di migliaia di sistemi VNX e VNXe con il nuovo supporto per EMC XtremSW Cache. Figura 3. Unisphere Management Suite Gestione della virtualizzazione VMware Virtual Storage Integrator Virtual Storage Integrator (VSI) è un plug-in vcenter gratuito disponibile per tutti gli utenti VMware con un sistema di storage EMC. I clienti VSPEX possono utilizzare VSI per semplificare la gestione dello storage virtuale. Gli amministratori VMware possono guadagnare visibilità all'interno dello storage VNX utilizzando l'interfaccia di vcenter a cui sono già abituati. Grazie a VSI, gli amministratori IT possono completare più operazioni in meno tempo. VSI offre un controllo dell'accesso ineguagliabile che permette di gestire e delegare in modo efficiente e sicuro le attività di storage. Eseguire attività di gestione quotidiane con il 90% di clic in meno e una produttività massima superiore di 10 volte. VMware vstorage APIs for Array Integration VAAI (VMware vstorage APIs for Array Integration) trasferisce le funzioni associate allo storage VMware dal server al sistema di storage, consentendo l'utilizzo più efficiente delle risorse del server e della rete per migliorare le prestazioni e il consolidamento. VMware vstorage APIs for Storage Awareness VMware vstorage APIs for Storage Awareness (VASA) è un'api VMware per visualizzare informazioni sullo storage tramite vcenter. L'integrazione tra tecnologia VASA e VNX rende lo storage management negli ambienti virtualizzati un'operazione trasparente. EMC VSPEX End-User Computing 23

Capitolo 2: Panoramica della soluzione 24 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 3: Panoramica della tecnologia della soluzione Capitolo 3 Panoramica della tecnologia della soluzione Questo capitolo descrive i seguenti argomenti: Tecnologia della soluzione... 26 Riepilogo dei componenti chiave... 27 Virtualizzazione dei desktop... 28 Virtualizzazione... 31 Elaborazione... 32 Rete... 33 Storage... 35 Backup e ripristino... 42 Sicurezza... 42 ShareFile... 46 EMC VSPEX End-User Computing 25

Capitolo 3: Panoramica della tecnologia della soluzione Tecnologia della soluzione Questa soluzione VSPEX utilizza lo storage array EMC VNX5400 (per un massimo di 1.000 desktop virtuali) o VNX5600 (per un massimo di 2.000 desktop virtuali) e VMware vsphere 5.1 per fornire le risorse di storage e di elaborazione a un ambiente Citrix XenDesktop 7 di desktop virtuali Windows 7 con provisioning mediante Provisioning Services (PVS) o Machine Creation Services (MCS). La Figura 4 mostra i componenti della soluzione. Figura 4. Componenti della soluzione In particolare, la pianificazione e la progettazione dell'infrastruttura di storage per l'ambiente XenDesktop è una fase cruciale perché lo storage condiviso deve essere in grado di assorbire le enormi quantità di dati di input/output (I/O) generate durante una giornata di lavoro. Questi picchi di carico di lavoro possono determinare periodi di prestazioni dei desktop virtuali irregolari e imprevedibili. Gli utenti possono adattarsi a prestazioni lente, ma prestazioni imprevedibili causano frustrazione e determinano una riduzione dell'efficienza. Per assicurare prestazioni prevedibili per una soluzione End-User Computing, il sistema di storage deve essere in grado di gestire i picchi di carico I/O generati dai client riducendo al minimo i tempi di risposta. La progettazione di questo carico di lavoro prevede l'implementazione di molti dischi per gestire brevi periodi di pressione I/O particolarmente elevata, il che risulta un'operazione costosa da implementare. Questa soluzione utilizza FAST Cache per ridurre il numero di dischi richiesti. 26 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 3: Panoramica della tecnologia della soluzione Il backup di nuova generazione EMC abilita la protezione dei dati dell'utente e il ripristino da parte dell'utente finale. Ciò avviene utilizzando Avamar e il suo client desktop all'interno dell'immagine desktop. Riepilogo dei componenti chiave Questa sezione descrive i componenti chiave della soluzione. Desktop Il broker o gestore della virtualizzazione dei desktop gestisce provisioning, allocazione, manutenzione ed eventuale rimozione delle immagini di desktop virtuale fornite agli utenti del sistema. Questo software svolge un ruolo cruciale in quanto consente la creazione on-demand di immagini desktop, garantisce la manutenzione di immagini desktop senza influire sulla produttività utente e impedisce che l'ambiente cresca in modo smisurato. Virtualizzazione Il livello di virtualizzazione consente di separare l'implementazione fisica delle risorse dalle applicazioni che ne fanno uso. In altre parole, la visualizzazione nell'applicazione delle risorse a essa disponibili non è più direttamente associata all'hardware. Ciò consente l'utilizzo di molte funzionalità chiave per l'end-user Computing. Elaborazione Il livello di elaborazione fornisce risorse di memoria ed elaborazione per il software del livello di virtualizzazione nonché per le esigenze delle applicazioni in esecuzione nell'infrastruttura. Il programma VSPEX definisce la quantità minima di risorse del livello di elaborazione richieste, ma consente all'azienda cliente di implementare i requisiti utilizzando qualsiasi hardware di elaborazione che soddisfi questi requisiti. Rete Il livello di rete connette gli utenti dell'ambiente alle risorse necessarie e il livello di storage al livello di elaborazione. Il programma VSPEX definisce il numero minimo di porte di rete richieste per la soluzione e fornisce indicazioni generali sull'architettura di rete, ma consente al cliente di implementare i requisiti utilizzando qualsiasi hardware di rete che soddisfi questi requisiti. Storage Il livello di storage è una risorsa critica per l'implementazione dell'ambiente End-User Computing. A causa della modalità di utilizzo dei desktop, il livello di storage deve essere in grado di assorbire elevati picchi di attività temporanea senza influire sull'esperienza utente. La soluzione utilizza EMC VNX FAST Cache per gestire in modo efficiente questo carico di lavoro. Backup e ripristino I componenti di backup e ripristino opzionali della soluzione garantiscono protezione dei dati nel caso in cui i dati nel sistema primario vengano eliminati o danneggiati oppure siano inutilizzabili. Sicurezza I componenti di sicurezza di RSA forniscono alle aziende opzioni aggiuntive per il controllo dell'accesso all'ambiente e per garantire che solo agli utenti autorizzati sia consentito l'accesso al sistema. EMC VSPEX End-User Computing 27

Capitolo 3: Panoramica della tecnologia della soluzione L'architettura della soluzione fornisce i dettagli relativi a tutti i componenti dell'architettura di riferimento. Virtualizzazione dei desktop Panoramica La virtualizzazione dei desktop include e offre il desktop dell'utente a un dispositivo client remoto, ad esempio thin client, zero client, smartphone o tablet. Consente agli abbonati di accedere da posizioni differenti ai desktop virtuali ospitati sulle risorse di elaborazione centralizzate in data center remoti. In questa soluzione, Citrix XenDesktop viene utilizzato per il provisioning, la gestione, il brokering e il monitoraggio dell'ambiente di virtualizzazione dei desktop. Citrix XenDesktop 7 Nell'architettura di XenDesktop 7, i componenti di gestione e distribuzione vengono condivisi tra XenDesktop e XenApp per offrire agli amministratori un'esperienza di gestione unificata. La Figura 5 mostra i componenti dell'architettura di XenDesktop 7. Figura 5. Componenti dell'architettura di XenDesktop 7 28 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 3: Panoramica della tecnologia della soluzione Di seguito sono descritti i componenti dell'architettura di XenDesktop 7: Receiver Installato nei dispositivi dell'utente, Citrix Receiver fornisce agli utenti accesso self-service rapido e sicuro a documenti, applicazioni e desktop da qualsiasi dispositivo, inclusi smartphone, tablet e PC. Receiver offre accesso on-demand ad applicazioni Windows, web e SaaS (Software-as-a- Service). StoreFront StoreFront consente l'autenticazione degli utenti presso i siti di hosting di risorse e gestisce store di desktop e applicazioni a cui gli utenti eseguono l'accesso. Studio Studio è la console di gestione che consente di configurare e gestire l'implementazione, eliminando la necessità di utilizzare console di gestione separate per gestire la distribuzione di applicazioni e desktop. Studio fornisce diverse procedure guidate che offrono assistenza durante i processi di configurazione dell'ambiente, di creazione dei carichi di lavoro per l'hosting di applicazioni e desktop e di assegnazione di applicazioni e desktop agli utenti. Delivery Controller Installato nei server all'interno del data center, Delivery Controller fornisce servizi che comunicano con l'hypervisor per distribuire applicazioni e desktop, autenticare e gestire l'accesso da parte degli utenti ed effettuare il brokering delle connessioni tra gli utenti e i propri desktop virtuali e le proprie applicazioni. Il controller gestisce lo stato dei desktop, avviandoli e arrestandoli in base alla configurazione on-demand e amministrativa. In alcune edizioni, il controller consente di installare Profile Management per gestire le impostazioni di personalizzazione degli utenti in ambienti Windows virtualizzati o fisici. Ciascun sito dispone di uno o più Delivery Controller. Virtual Delivery Agent (VDA) Installato nei sistemi operativi di server o workstation, VDA consente connessioni per desktop e applicazioni. Per l'accesso remoto ai PC, installare VDA nel PC dell'ufficio. Macchine basate su sistema operativo Windows Server Virtual machine o macchine fisiche basate sul sistema operativo Windows Server, utilizzate per la distribuzione di applicazioni o desktop condivisi ospitati (HSD) agli utenti. Macchine basate su sistema operativo Windows Desktop Virtual machine o macchine fisiche basate sul sistema operativo Windows Desktop, utilizzate per la distribuzione di desktop personalizzati agli utenti o di applicazioni da sistemi operativi desktop. Accesso remoto a PC Dispositivi degli utenti inclusi in una whitelist, che consentono agli utenti di accedere in remoto alle risorse nei PC dell'ufficio, da qualsiasi dispositivo che esegue Citrix Receiver. EMC VSPEX End-User Computing 29

Capitolo 3: Panoramica della tecnologia della soluzione Machine Creation Services Machine Creation Services (MCS) è un meccanismo di provisioning integrato nell'interfaccia di gestione di XenDesktop, Citrix Studio, per eseguire il provisioning, gestire e disattivare i desktop per la gestione del ciclo di vita dei desktop da un punto di gestione centralizzato. MCS consente la gestione di diversi tipi di macchine all'interno di un catalogo in Citrix Studio. La personalizzazione dei desktop è permanente per le macchine che utilizzano la funzionalità Personal vdisk, mentre le macchine che non utilizzano Personal vdisk sono appropriate nel caso in cui sia necessario eliminare le modifiche apportate ai desktop alla disconnessione dell'utente. Quando si utilizza il provisioning MCS, i desktop condividono un'immagine di base comune all'interno di un catalogo. Di conseguenza, la frequenza di accesso all'immagine di base è solitamente sufficiente per utilizzare FAST Cache che sposta i dati a cui si accede più spesso su Flash drive per fornire tempi di risposta ottimali alle richieste di I/O con un minor numero di dischi fisici. Servizi di provisioning Citrix Citrix PVS si basa su un approccio differente rispetto alle soluzioni di imaging desktop tradizionali modificando in maniera radicale la relazione tra i componenti hardware e software eseguiti. Eseguendo lo streaming di una singola immagine dei dischi condivisa (vdisk) invece di copiare le immagini sulle singole macchine, PVS consente alle organizzazioni di ridurre il numero di immagini disco da gestire. A mano a mano che il numero di macchine continua a crescere, PVS garantisce l'efficienza di una gestione centralizzata con i vantaggi dell'elaborazione distribuita. Poiché le macchine eseguono lo streaming dei dati del disco in modo dinamico e in tempo reale da un'unica immagina condivisa, la coerenza delle immagini delle macchine è garantita. Inoltre, è possibile che la configurazione, le applicazioni e persino il sistema operativo di pool di macchine di grandi dimensioni vengano modificati completamente durante l'operazione di riavvio. In questa soluzione, PVS esegue il provisioning di 500, 1.000 o 2.000 desktop virtuali su cui viene eseguito Windows 7. I desktop vengono implementati da un singolo disco virtuale (vdisk). Citrix Personal vdisk Citrix Profile Management La funzionalità Citrix Personal vdisk è stata introdotta in XenDesktop 5.6. Con Personal vdisk, gli utenti possono mantenere le impostazioni di personalizzazione e le applicazioni installate dall'utente in un desktop in pool. Questa funzionalità si ottiene mediante il reindirizzamento delle modifiche dalla virtual machine in pool dell'utente verso un disco separato denominato Personal vdisk. Durante la fase di esecuzione, il contenuto di Personal vdisk viene combinato con il contenuto della macchina virtuale di base per offrire un'esperienza utente unificata. I dati di Personal vdisk vengono mantenuti intatti durante le operazioni di riavvio e aggiornamento. Citrix Profile Management conserva i profili utente e li sincronizza dinamicamente con un repository di profili remoto. Profile Management assicura che le impostazioni personali vengano applicate a desktop e applicazioni, indipendentemente dal dispositivo client o dalla posizione di login dell'utente. La combinazione di Profile Management e dei desktop in pool fornisce l'esperienza di un desktop dedicato, riducendo al minimo la quantità di storage richiesta in un'organizzazione. 30 EMC VSPEX End-User Computing

Virtualizzazione Capitolo 3: Panoramica della tecnologia della soluzione Con Profile Management, il profilo remoto di un utente viene scaricato dinamicamente quando l'utente esegue il login a un sistema XenDesktop. Profile Management esegue il download delle informazioni sul profilo utente solo quando l'utente ne ha bisogno. Panoramica VMware vsphere 5.1 Il livello di virtualizzazione è un componente chiave di qualsiasi soluzione End- User Computing. Consente di dissociare i requisiti di risorse delle applicazioni dalle risorse fisiche sottostanti che soddisfano tali requisiti. Questo offre maggiore flessibilità nell'apl, eliminando i tempi di inattività dell'hardware dovuti a interventi di manutenzione, e consente persino di modificare la funzionalità e la capacità fisica del sistema senza influire sulle applicazioni ospitate. VMware vsphere 5.1 viene utilizzato per creare il livello di virtualizzazione per questa soluzione. vsphere trasforma le risorse fisiche dei computer virtualizzando CPU, memoria, storage e rete. Tale trasformazione determina la creazione di virtual machine completamente funzionanti che eseguono applicazioni e sistemi operativi isolati e incapsulati proprio come se fossero computer fisici. Le funzionalità di High Availability di vsphere, quali vmotion e Storage vmotion, consentono di eseguire in maniera trasparente la migrazione di virtual machine e file archiviati tra server vsphere con un impatto minimo o nullo sulle prestazioni. Abbinate a vsphere DRS e Storage DRS, le macchine virtuali hanno accesso alle risorse appropriate in qualsiasi momento tramite il bilanciamento del carico delle risorse di elaborazione e di storage. VMware vcenter VMware vcenter è una piattaforma di gestione centralizzata per l'infrastruttura virtuale VMware. Fornisce agli amministratori un'unica interfaccia per tutti gli aspetti relativi al monitoraggio, alla gestione e alla manutenzione dell'infrastruttura virtuale, a cui è possibile accedere da più dispositivi. vcenter è anche responsabile della gestione di alcune delle funzionalità più avanzate dell'infrastruttura virtuale VMware, come vsphere High Availability, DRS, vmotion e Update Manager. VMware vsphere High Availability Grazie alla funzionalità VMware vsphere High-Availability (HA), il livello di virtualizzazione può riavviare automaticamente le virtual machine in diverse condizioni di errore. Se nel sistema operativo della macchina virtuale si verifica un errore, è possibile riavviare automaticamente la macchina virtuale sullo stesso hardware. In caso di errore dell'hardware fisico, le macchine virtuali interessate possono essere riavviate automaticamente su altri server del cluster. Nota: perché vsphere HA possa riavviare le virtual machine su hardware differente, è necessario che in tali server siano disponibili risorse sufficienti. Nella sezione Elaborazione vengono forniti suggerimenti specifici per l'abilitazione di questa funzionalità. vsphere HA consente di configurare delle policy in modo da determinare le virtual machine che devono essere riavviate automaticamente e le condizioni in cui tali operazioni devono essere eseguite. EMC VSPEX End-User Computing 31

Capitolo 3: Panoramica della tecnologia della soluzione Elaborazione Panoramica La scelta di una piattaforma server per una soluzione VSPEX Proven Infrastructure si basa non solo sui requisiti tecnici dell'ambiente, ma anche sul supporto della piattaforma, sulle relazioni esistenti con il provider dei server, sulle funzionalità avanzate in termini di prestazioni e gestione e su molti altri fattori. Per questo motivo, le soluzioni VSPEX sono progettate per essere eseguite su un'ampia gamma di piattaforme server. Anziché richiedere un determinato numero di server con un set di requisiti specifico, VSPEX indica il numero di core di processori e la quantità di RAM da utilizzare. La soluzione può essere implementata con 2 o 20 server ed essere ancora considerata la stessa soluzione VSPEX. Si supponga, ad esempio, che i requisiti del livello di elaborazione per una specifica implementazione siano 25 core di processore e 200 GB di RAM. È possibile che un'azienda cliente scelga di utilizzare server "white-box" contenenti 16 core di processore e 64 GB di RAM, mentre una seconda azienda potrebbe scegliere un server high-end con 20 core di processore e 144 GB di RAM. Il primo cliente ha la necessità di utilizzare quattro dei server scelti, mentre il secondo ne ha bisogno di due, come illustrato nella Figura 6. Figura 6. Flessibilità del livello di elaborazione Nota: per abilitare la High Availability a livello di elaborazione, ciascun cliente necessita di un server aggiuntivo con capacità sufficiente per fornire una piattaforma di failover in caso di interruzione dell'attività di un componente hardware. 32 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 3: Panoramica della tecnologia della soluzione Attenersi alle best practice riportate di seguito per il livello di elaborazione: Utilizzare un numero di server identici o, almeno, compatibili. VSPEX implementa tecnologie di High Availability a livello di hypervisor che possono richiedere set di istruzioni simili sull'hardware fisico sottostante. Implementando VSPEX su unità server identiche, è possibile ridurre al minimo i problemi di incompatibilità in quest'area. Se si implementa una soluzione di High Availability a livello di hypervisor, le dimensioni massime consentite per una virtual machine dipendono dal server fisico più piccolo presente nell'ambiente. È consigliabile implementare le funzionalità di High Availability disponibili nel livello di virtualizzazione e assicurarsi che il livello di elaborazione disponga di risorse sufficienti per gestire almeno gli errori di un singolo server. Questo consente di implementare upgrade con tempo di inattività ridotto e di tollerare i guasti di singole unità. Entro i limiti di questi suggerimenti e queste best practice, il livello di elaborazione per VSPEX è in grado di garantire la flessibilità necessaria per soddisfare le esigenze specifiche dei clienti. Il vincolo principale è rappresentato dalla necessità di fornire un numero di core di processore e una quantità di RAM per core sufficienti per soddisfare le esigenze dell'ambiente di destinazione. Rete Panoramica La rete dell'infrastruttura richiede link di rete ridondanti per ciascun host vsphere, lo storage array, le porte di interconnessione degli switch e le porte uplink degli switch. Questa configurazione fornisce ridondanza e larghezza di banda di rete aggiuntiva. Questa configurazione è necessaria, indipendentemente dal fatto che l'infrastruttura di rete per la soluzione sia già esistente o venga implementata insieme ad altri componenti della soluzione. Un esempio di questo tipo di topologia di rete con High Availability è illustrato nella Figura 7. Nota: l'esempio è relativo a reti basate su IP, ma gli stessi principi sottostanti, come connessioni multiple ed eliminazione di single point of failure, sono anche applicabili alle reti basate su Fibre Channel (FC). EMC VSPEX End-User Computing 33

Capitolo 3: Panoramica della tecnologia della soluzione Figura 7. Esempio di progettazione di una topologia di rete con high availability Questa soluzione convalidata utilizza le LAN virtuali (VLAN) per isolare le varie tipologie di traffico di rete in modo da garantire miglioramenti significativi in termini di throughput, gestibilità, separazione delle applicazioni, High Availability e sicurezza. Le piattaforme EMC Unified Storage forniscono High Availability o ridondanza di rete mediante link aggregation. La link aggregation consente di visualizzare come unico link con un unico MAC Address più connessioni Ethernet attive ed, eventualmente, più indirizzi IP. In questa soluzione, il protocollo LACP (Link Aggregation Control Protocol) è configurato su VNX, per combinare più porte Ethernet in un singolo dispositivo virtuale. Se il link viene perso sulla porta Ethernet, ne viene eseguito il failover su un'altra porta. Tutto il traffico di rete viene distribuito tra i link attivi. 34 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 3: Panoramica della tecnologia della soluzione Storage Panoramica EMC VNX Snapshots Anche il livello di storage è un componente chiave di qualsiasi soluzione di infrastruttura cloud, in quanto garantisce efficienza dello storage, flessibilità di gestione e costi complessivi di gestione ridotti. In questa soluzione VSPEX, la serie VNX viene utilizzata per fornire la virtualizzazione a livello di storage. Per ulteriori informazioni, fare riferimento alla sezione Sistemi VNX di nuova generazione EMC. EMC VNX Snapshots è una funzionalità software che crea copie dei dati point-intime. È possibile utilizzare VNX Snapshots per il backup dei dati, il test e lo sviluppo software, la ridestinazione, la convalida dei dati e rapidi restore locali. VNX Snapshots migliora la funzionalità di snapshot EMC SnapView esistente, integrandosi con gli storage pool. Nota: Le LUN create su RAID group fisici, dette anche LUN RAID, supportano solo snapshot SnapView. Questa limitazione dipende dal fatto che EMC VNX Snapshots richiede spazio del pool per la natura della sua tecnologia. EMC VNX Snapshots supporta 256 snapshot scrivibili per LUN di un pool. Questa funzionalità supporta il branching, detto anche "Snap of a Snap", purché il numero totale di snapshot per ogni LUN primaria sia minore di 256 (limite fisso). EMC VNX Snapshots sfrutta la tecnologia ROW (redirect on write), che reindirizza le nuove scritture destinate alla LUN primaria a una nuova posizione all'interno dello storage pool. Tale implementazione è diversa da COFW (copy on first write), utilizzata in SnapView; nel caso di COFW, le scritture nella LUN primaria vengono conservate finché i dati originali non vengono copiati nel Reserved LUN Pool per mantenere una snapshot. Questa versione supporta anche i consistency group (CG). È possibile unire diverse LUN del pool in un CG e creare contemporaneamente una snapshot. Quando viene avviata la snapshot di un CG, tutte le operazioni di scrittura sulle LUN che fanno parte del gruppo vengono sospese fino alla creazione delle snapshot. I CG vengono utilizzati, in genere, per le LUN che appartengono alla stessa applicazione. EMC SnapSure EMC SnapSure è una funzionalità del software EMC VNX File che consente di creare e gestire i checkpoint, ovvero immagini logiche e point-in-time di un file system di produzione (PFS, Production File System). SnapSure sfrutta un principio copy-on-first-modify, ovvero copia alla prima modifica. Un PFS è composto da blocchi. Quando un blocco all'interno del PFS viene modificato, una copia con i contenuti originali del blocco viene salvata su un volume separato chiamato SavVol. Le modifiche successive apportate allo stesso blocco nel PFS non sono copiate sul SavVol. I blocchi originali dal PFS nel SavVol e i blocchi del PFS senza modifiche che rimangono nel PFS vengono letti da EMC SnapSure, in base a una struttura di data-tracking mediante bitmap e mappa dei blocchi. Questi blocchi sono combinati per generare un'immagine point-in-time completa, chiamata anche checkpoint. EMC VSPEX End-User Computing 35

Capitolo 3: Panoramica della tecnologia della soluzione Un checkpoint rispecchia lo stato di un PFS nell'istante in cui viene creato. EMC VNX SnapSure supporta due tipi di checkpoint: Checkpoint di sola lettura: file system di sola lettura creati da un PFS Checkpoint scrivibili: file system in lettura/scrittura creati da un checkpoint di sola lettura SnapSure è in grado di mantenere un massimo di 96 checkpoint di sola lettura e 16 checkpoint scrivibili per PFS, consentendo al tempo stesso l'accesso costante e in tempo reale ai dati per le applicazioni del PFS. Nota: Ogni checkpoint scrivibile viene associato a un checkpoint di sola lettura, identificato come checkpoint baseline. Un checkpoint baseline può essere associato a un solo checkpoint scrivibile. Per ulteriori informazioni, fare riferimento al documento Using VNX SnapSure. EMC Virtual Provisioning EMC Virtual Provisioning consente alle aziende di aumentare l'utilizzo della capacità, semplificare lo storage management e ridurre il tempo di inattività delle applicazioni, abbattendo così i costi di storage. Il provisioning virtuale aiuta inoltre le aziende a ridurre il fabbisogno di energia e di raffreddamento e di tagliare le spese in conto capitale. Il provisioning virtuale provvede al provisioning dello storage basato su pool implementando LUN del pool thin o thick. Le thin LUN offrono storage on-demand in grado di massimizzare l'utilizzo dello storage, che viene assegnato esclusivamente in base alle esigenze. Le thick LUN garantiscono performance elevate e prevedibili per le applicazioni. Entrambi i tipi di LUN sfruttano le pratiche funzionalità del provisioning basato su pool. Pool e LUN del pool costituiscono inoltre le fondamenta per i data service avanzati, quali FAST VP, snapshot VNX e compressione. Le LUN del pool supportano anche una vasta gamma di funzionalità aggiuntive, come la riduzione delle LUN, l'espansione online e l'impostazione del limite di soglia per la capacità utente. Il provisioning virtuale consente di espandere la capacità di uno storage pool dall'interfaccia grafica Unisphere, dopo il collegamento fisico dei dischi al sistema. I sistemi EMC VNX sono in grado di ribilanciare gli elementi dati assegnati tra tutte le unità associate. Questo consente di utilizzare nuove unità in seguito all'espansione del pool. La funzione di ribilanciamento viene avviata automaticamente dopo un'azione di espansione e viene eseguita in background. È possibile monitorare l'avanzamento di un'operazione di ribilanciamento nella scheda General della finestra Pool Properties di Unisphere, come illustrato nella Figura 8. 36 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 3: Panoramica della tecnologia della soluzione Figura 8. Stato di avanzamento del ribilanciamento dello storage pool Espansione LUN Utilizzare l'espansione delle LUN del pool per incrementare la capacità delle LUN esistenti. Questa funzione consente di effettuare il provisioning di capacità maggiori in risposta alla crescita delle esigenze di business. La famiglia EMC VNX consente di espandere una LUN di pool senza interrompere l'accesso da parte degli utenti. L'espansione di una LUN del pool richiede pochi clic e la capacità aggiunta è immediatamente disponibile. Tuttavia, se una LUN del pool fa parte di un'operazione di protezione dei dati o di migrazione di LUN, non è possibile espanderla. Ad esempio, le LUN snapshot o le LUN di migrazione non possono essere espanse. Riduzione delle LUN La riduzione delle LUN diminuisce la capacità delle thin LUN esistenti. EMC VNX è in grado di ridurre la LUN di un pool. Tuttavia, questa opzione è disponibile solo per le LUN gestite da Windows Server 2008 e versioni successive. Il processo di riduzione prevede due fasi: 1. Riduzione del file system da Gestione disco di Windows. 2. Riduzione della LUN del pool tramite una finestra di comando e l'utility DISKRAID. Questa utility è disponibile tramite VDS Provider, incluso nel pacchetto EMC Solutions Enabler. Al termine del processo di riduzione viene visualizzata subito la nuova dimensione della LUN. Un'attività in background recupera lo spazio eliminato o ridotto e lo riassegna nello storage pool. Una volta completata l'operazione, qualsiasi altra LUN di quel pool può utilizzare lo spazio recuperato. Per ulteriori informazioni su espansione/riduzione delle LUN, fare riferimento al white paper EMC VNX Virtual Provisioning Applied Technology. EMC VSPEX End-User Computing 37

Capitolo 3: Panoramica della tecnologia della soluzione Alert agli utenti attraverso l'impostazione del limite di soglia per la capacità Quando si utilizzano un file system o storage pool basati su thin pool, è necessario configurare gli alert proattivi. Monitorare queste risorse in modo che lo storage sia disponibile per il provisioning quando necessario, onde evitare carenze di capacità. La Figura 9 mostra perché è necessario il monitoraggio del provisioning con i thin pool. Figura 9. Utilizzo dello spazio delle thin LUN Monitorare i seguenti valori per l'utilizzo del thin pool: Capacità totale: la capacità fisica totale disponibile per tutte le LUN del pool. Allocazione totale: la capacità fisica totale attualmente assegnata a tutte le LUN del pool. Capacità sottoscritta: la capacità totale riportata dall'host supportata dal pool. Capacità con sottoscrizione in eccesso: il quantitativo di capacità utente configurata per le LUN che eccede la capacità fisica di un pool. Allocazione totale: questo valore non deve mai superare la capacità totale. Nel caso in cui però si avvicini, aggiungere storage ai pool in modo proattivo prima di raggiungere il limite fisso. 38 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 3: Panoramica della tecnologia della soluzione La Figura 10 mostra la finestra di dialogo Storage Pool Properties in Unisphere, che contiene diversi parametri, tra cui Free, Percent Full, Total Allocation e Total Subscription per la capacità fisica e Percent Subscribed e Oversubscribed By per la capacità virtuale. Figura 10. Analisi dell'utilizzo dello spazio dello storage pool Quando la capacità dello storage pool sta per esaurirsi, ogni richiesta di assegnazione di spazio aggiuntivo sulle thin LUN fallisce. Anche le applicazioni che tentano di scrivere dati nelle LUN in questione generano un errore, causando una possibile interruzione delle attività. Per prevenire questa situazione, monitorare l'utilizzo del pool e generare degli alert al raggiungimento del limite di soglia impostato. Impostare il valore di Percentage Full Threshold in modo da riservare un buffer sufficiente a risolvere il problema prima che si verifichi un'interruzione dell'attività. Modificare questa impostazione facendo clic su Advanced nella finestra di dialogo Storage Pool Properties, come illustrato Figura 11 a pagina 40. Questo alert è attivo solo se nel pool sono presenti una o più thin LUN, perché le sottoscrizioni in eccesso in un pool possono essere create solo con le thin LUN. Se il pool contiene soltanto thick LUN, l'alert non è attivo. In questo caso, infatti, il rischio di esaurire lo spazio a causa di una sottoscrizione eccessiva non sussiste. Quando viene creato un pool, è anche possibile specificare il valore di Percent Full Threshold, che equivale a Total Allocation/Total Capacity. EMC VSPEX End-User Computing 39

Capitolo 3: Panoramica della tecnologia della soluzione Figura 11. Definizione dei limiti di soglia per l'utilizzo dello storage pool Per visualizzare gli alert, fare clic su Alert in Unisphere. La Figura 12 visualizza la procedura guidata Unisphere Event Monitor Wizard, in cui è possibile selezionare se ricevere gli alert tramite posta elettronica, un servizio di paging o un trap SNMP. Figura 12. Definizione delle notifiche automatizzate per blocchi 40 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 3: Panoramica della tecnologia della soluzione La Tabella 1 elenca le informazioni sui livelli di soglia e sulle relative impostazioni. Tabella 1. Limiti di soglia e impostazioni di EMC VNX OE Block Release 33 Tipo di livello di soglia Configurabile dall'utente Intervallo del livello di soglia Livello di soglia predefinito Gravità degli alert 1% - 84% 70% Avvertenza Nessuna Effetto collaterale Origini di dati N/D 85% Critico Cancella gli alert configurabili dall'utente Se il valore di allocazione totale supera il 90% della capacità totale, lo spazio potrebbe esaurirsi con conseguenze negative su tutte le applicazioni che utilizzano le thin LUN nel pool. EMC FAST Cache EMC FAST VP (opzionale) File share di EMC VNX ROBO EMC FAST Cache, parte di EMC FAST Suite, consente l'utilizzo delle Flash drive come livello cache di espansione per l'array. FAST Cache fornisce cache senza interruzioni, a livello di array, disponibili per lo storage basato sia su file sia su blocchi. I dati a cui si accede più frequentemente vengono copiati sulla FAST Cache in incrementi di 64 KB. Le successive operazioni di lettura e/o scrittura nelle porzioni di dati vengono gestite dalla FAST Cache. Questo consente l'immediato spostamento dei dati molto attivi su flash drive, migliorando drasticamente i tempi di risposta per i dati attivi e riducendo gli "hot spot" di dati che possono verificarsi all'interno della LUN. EMC FAST VP, parte della EMC FAST Suite, consente di eseguire il tiering automatico dei dati nei diversi tipi di unità per sfruttare le differenze di prestazioni e capacità. La soluzione FAST VP viene applicata a livello di storage pool basato su blocchi e regola automaticamente la posizione in cui i dati vengono archiviati in base alla relativa frequenza di accesso. I dati ad accesso frequente sono promossi a tier dello storage più elevati con incrementi di 256 MB, mentre i dati ad accesso meno frequente possono essere migrati a un tier inferiore per ottimizzare i costi. Questo ribilanciamento di unità di dati di 256 MB, o sezioni, viene eseguito nel quadro di un'operazione di manutenzione pianificata in modo regolare. In molti ambienti, spesso è importante avere un punto comune in cui archiviare i file ai quali accedono diversi utenti. Per implementare questa funzionalità è possibile utilizzare le file share CIFS o NFS di un file server. Gli storage array EMC VNX offrono questo servizio insieme a funzionalità di gestione centralizzata, integrazione dei client e miglioramento dell'efficienza e opzioni di sicurezza avanzata. Per ulteriori informazioni, consultare il documento Configuring and Managing CIFS on VNX. Le aziende con uffici remoti e filiali (ROBO) spesso preferiscono individuare i dati e le applicazioni vicino agli utenti per fornire prestazioni migliori e una latenza ridotta. In questi ambienti i dipartimenti IT devono bilanciare i vantaggi del supporto locale con l'esigenza di mantenere un controllo centrale. I sistemi locali e lo storage dovrebbero essere facili da amministrare per il personale locale, ma supportano anche strumenti per la gestione remota e l'aggregazione flessibile che riducono le esigenze delle risorse locali. Con VSPEX, è possibile accelerare l'implementazione delle applicazioni nei ROBO. I clienti possono inoltre utilizzare Unisphere Remote per consolidare il monitoraggio, gli alert di sistema e la generazione di report su centinaia di sedi, pur mantenendo la semplicità delle operazioni e della funzionalità di unified storage per i responsabili locali. EMC VSPEX End-User Computing 41

Capitolo 3: Panoramica della tecnologia della soluzione Backup e ripristino Panoramica EMC Avamar Il backup e il ripristino garantiscono la protezione dei dati mediante il backup di volumi o file di dati con pianificazioni definite e il restore dei dati dal backup nel caso in cui sia necessario un ripristino dopo il verificarsi di guasti irreparabili. In questa soluzione VSPEX, Avamar viene utilizzato per lo stack, che supporta fino a 2.000 virtual machine. EMC Avamar offre metodi di backup dei desktop virtuali mediante operazioni a livello di immagine o basate su guest. Avamar esegue l'engine di deduplica a livello di disco della macchina virtuale (VMDK) per i backup delle immagini e a livello di file per i backup basati su guest. La protezione a livello di immagine consente ai backup client di effettuare una copia di tutti i dischi virtuali e dei file di configurazione associati a un desktop virtuale specifico in caso di guasti dell'hardware, danneggiamento o eliminazione accidentale di un desktop virtuale. Avamar diminuisce drasticamente i tempi di backup e ripristino del desktop virtuale utilizzando la registrazione delle modifiche ai blocchi (CBT) per il backup e il ripristino. La protezione basata su guest funziona in modo analogo alle soluzioni di backup tradizionali. Il backup basato su guest può essere utilizzato su qualsiasi macchina virtuale che esegue un sistema operativo per cui è disponibile un backup client Avamar. Abilita un controllo granulare sul contenuto e sui modelli di inclusione ed esclusione. In tal modo consente di prevenire la perdita di dati a seguito di errori degli utenti, come l'eliminazione accidentale di file. L'installazione dell'agent desktop/laptop nel sistema da proteggere consente all'utente finale di eseguire il ripristino self-service dei propri dati. Questa soluzione è stata testata con backup basati su guest. Sicurezza Autenticazione a due fattori di RSA SecurID L'autenticazione a due fattori di RSA SecurID è in grado di offrire una maggiore sicurezza per l'ambiente di VSPEX End-User Computing poiché richiede all'utente di autenticarsi con due informazioni, denominate complessivamente passphrase, e composte da: Un elemento conosciuto dall'utente: un PIN, utilizzato come qualsiasi altro PIN o password Un elemento di cui dispone l'utente: un codice token, fornito da un "token" software o fisico, che cambia ogni 60 secondi Lo use case tipico implementa SecurID per autenticare gli utenti che accedono a risorse protette da una rete pubblica o esterna. Le richieste di accesso che hanno origine da una rete sicura vengono autenticate mediante meccanismi tradizionali che prevedono l'uso di Active Directory o LDAP. La funzionalità SecurID viene gestita tramite RSA Authentication Manager, che controlla anche le funzioni di gestione, come assegnazione di token agli utenti, gestione degli utenti e high availability. Il network appliance Citrix NetScaler e Citrix Storefront consentono l'integrazione semplificata di SecurID nell'ambiente XenDesktop. 42 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 3: Panoramica della tecnologia della soluzione Autenticazione SecurID Per le richieste di accesso esterne nell'ambiente VSPEX End-User Computing con Citrix XenDesktop, all'utente viene richiesto un ID utente, una passphrase SecurID e la password di Active Directory in una singola finestra di dialogo. Dopo aver completato l'autenticazione, l'utente effettua il login direttamente al proprio desktop virtuale. L'autenticazione delle richieste interne viene eseguita solo in base ad Active Directory. La Figura 13 descrive il flusso di autenticazione per una richiesta di accesso esterno all'ambiente XenDesktop. Figura 13. Flusso di controllo dell'autenticazione per le richieste di accesso a XenDesktop che hanno origine su una rete esterna Nota: le policy di autenticazione vengono impostate sull'autenticazione del controllo Access Gateway Enterprise Edition (AGEE) di NetScaler in base a SecurID e ad Active Directory. EMC VSPEX End-User Computing 43

Capitolo 3: Panoramica della tecnologia della soluzione La Figura 14 illustra di flusso di autenticazione dell'accesso interno. L'autenticazione in base ad Active Directory viene avviata dall'interno di Citrix Storefront. Figura 14. Flusso di controllo dell'autenticazione per le richieste di XenDesktop che hanno origine sulla rete locale Nota: gli utenti vengono autenticati solo rispetto ad Active Directory. Componenti richiesti L'abilitazione delle soluzioni SecurID per VSPEX è descritta in Protezione delle soluzioni End-User Computing EMC VSPEX Citrix XenDesktop 7 con RSA SecurID, VMware vsphere 5.1 per un massimo di 2.000 desktop virtuali - Guida alla progettazione. Sono richiesti i seguenti componenti: RSA SecurID Authentication Manager (versione 8.0): utilizzato per configurare e gestire l'ambiente SecurID e per assegnare token agli utenti, Authentication Manager 8.0 è disponibile come virtual appliance eseguito sull'host VMware vsphere. Token SecurID per tutti gli utenti: SecurID richiede un elemento conosciuto dall'utente (un PIN) con un codice che cambia continuamente, fornito da un "token" che l'utente possiede. I token SecurID possono essere fisici, nel qual caso visualizzano un nuovo codice ogni 60 secondi che l'utente deve inserire con un PIN, oppure basati su software, nel qual caso l'utente fornisce un PIN e il codice del token viene fornito a livello di programmazione. I token hardware e software sono registrati con Authentication Manager mediante "record di token" forniti su CD o su altri supporti. Network appliance Citrix NetScaler (versione 10 o successiva): la funzionalità Access Gateway di NetScaler gestisce l'autenticazione RSA SecurID (primaria) e Active Directory (secondaria) delle richieste di accesso che hanno origine su reti pubbliche o esterne. NetScaler fornisce inoltre la funzionalità load balancer che supporta la High Availability dei server Authentication Manager e Citrix Storefront. Citrix Storefront (versione 2.0 o successiva): Storefront fornisce l'autenticazione e altri servizi e presenta i desktop degli utenti ai client Citrix mobili o basati su browser. 44 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 3: Panoramica della tecnologia della soluzione Citrix Receiver: Receiver fornisce un'interfaccia tramite la quale l'utente interagisce con il desktop virtuale o un altro ambiente virtuale Citrix, come XenApp o XenServer. Nel contesto di questa soluzione, il client dell'utente viene considerato un endpoint utente generico e, pertanto, le versioni del client Receiver nonché le opzioni e le relative ottimizzazioni non vengono gestite. Risorse di elaborazione, memoria e storage La Figura 15 illustra l'ambiente VSPEX End-User Computing per Citrix XenDesktop con l'infrastruttura aggiuntiva per il supporto di SecurID. Tutti i componenti necessari possono essere eseguiti in una configurazione ridondante con High Availability su due o più host vsphere con un minimo di 12 core di CPU e 10 GB di RAM. Figura 15. Architettura logica: VSPEX End-User Computing per Citrix XenDesktop con RSA EMC VSPEX End-User Computing 45

Capitolo 3: Panoramica della tecnologia della soluzione La Tabella 2 elenca le risorse hardware minime per il supporto di SecurID. Tabella 2. Risorse hardware minime per il supporto di SecurID Componente CPU (core) Memoria (GB) Disco (GB) Architetture RSA Authentication Manager 2 4 100 RSA Authentication Manager 8.0 Performance and Scalability Guide Citrix NetScaler 2 4 40 Citrix NetScaler VPX Getting Started Guide Citrix Storefront 2 2 20 ShareFile Panoramica StorageZones ShareFile ShareFile è un servizio di storage e condivisione dei file basato su cloud, progettato per garantire sicurezza e storage di livello enterprise. ShareFile consente agli utenti di condividere in maniera sicura i documenti con gli altri utenti. Gli utenti di ShareFile includono dipendenti e utenti all'esterno della directory di livello enterprise (definiti client). StorageZones ShareFile consente agli ambienti di business di condividere i file all'interno dell'organizzazione e, al tempo stesso, di soddisfare i requisiti di conformità richiesti dalle normative vigenti. StorageZones offre ai clienti la possibilità di mantenere i propri dati in sistemi di storage in sede. Semplifica la condivisione di file di grandi dimensioni con la crittografia completa e consente di sincronizzare i file con più dispositivi. Grazie alla possibilità di archiviare i dati in sede e in posizioni più vicine agli utenti rispetto ai dati che risiedono nel public cloud, StorageZones è in grado di assicurare prestazioni e sicurezza di livello superiore. Di seguito sono riportate le principali funzionalità disponibili agli utenti di StorageZones ShareFile: Utilizzo di StorageZones con o in sostituzione del cloud storage gestito da ShareFile. Possibilità di configurare Citrix CloudGateway Enterprise per l'integrazione dei servizi ShareFile con Citrix Receiver per l'autenticazione e il provisioning degli utenti. Riconciliazione automatizzata tra il cloud ShareFile e l'implementazione di StorageZones in un'organizzazione. Scansioni antivirus automatizzate dei file caricati. Ripristino di file dal backup di Storage Center (Storage Center è il componente server di StorageZones). StorageZones consente di eseguire la ricerca di date e ore specifiche nei record dei file e di contrassegnare file e cartelle per il restore dal backup di Storage Center. 46 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 3: Panoramica della tecnologia della soluzione Architettura di StorageZones ShareFile La Figura 16 mostra l'architettura generale di StorageZones ShareFile. Figura 16. Architettura generale ShareFile L'architettura generale di ShareFile include i seguenti componenti: Client: accede al servizio ShareFile utilizzando uno strumento nativo, come un browser, mediante Citrix Receiver o direttamente tramite l'api. Control Plane: esegue funzioni specifiche, tra cui storage di file, cartelle e informazioni sugli account, controllo dell'accesso, generazione di report e altre funzioni di brokering. Control Plane risiede in più data center Citrix situati in tutto il mondo. StorageZones: definisce le posizioni in cui vengono archiviati i dati. Per la High Availability sono richiesti almeno due componenti Storage Center per StorageZones. StorageZones deve utilizzare una singola file share per tutti i relativi Storage Center. ShareFile Storage Center estende il cloud storage SaaS ShareFile fornendo all'account ShareFile un sistema di storage privato in sede, ovvero StorageZones. Lo storage in sede ShareFile presenta le seguenti differenze rispetto al cloud storage: Il cloud storage gestito da ShareFile è un sistema di storage multitenant pubblico gestito da Citrix. ShareFile Storage Center è un sistema di storage single-tenant privato gestito dal cliente, che può essere utilizzato solo da account dei clienti approvati. Per impostazione predefinita, ShareFile archivia i dati nel cloud storage protetto gestito da ShareFile. La funzionalità Storage Center consente di configurare StorageZones private in sede. StorageZones definisce le posizioni in cui vengono archiviati i dati e garantisce l'ottimizzazione delle prestazioni consentendo lo storage dei dati in aree vicine agli utenti. EMC VSPEX End-User Computing 47

Capitolo 3: Panoramica della tecnologia della soluzione Determinare il numero di StorageZones e la migliore posizione in cui collocarle in base ai requisiti di conformità e prestazioni dell'organizzazione. Se, ad esempio, gli utenti sono in Europa, lo storage dei file in uno Storage Center situato in Europa fornisce vantaggi significativi sia in termini di prestazioni che di conformità. In generale, la best practice per l'ottimizzazione delle prestazioni prevede l'assegnazione degli utenti alla posizione di una StorageZone geograficamente più vicina. Storage Center è un servizio web che gestisce tutte le operazioni HTTPS degli utenti finali e il sottosistema di controllo di ShareFile. Il sottosistema di controllo di ShareFile gestisce tutte le operazioni non correlate al contenuto dei file, come autenticazione, autorizzazione, navigazione file, configurazione, metadati, invio e richiesta di file e bilanciamento del carico. Il sottosistema di controllo esegue inoltre gli health check di Storage Center e impedisce l'invio di richieste dai server offline. Il sottosistema di controllo di ShareFile viene gestito nei data center online Citrix. Il sottosistema di storage ShareFile gestisce le operazioni correlate al contento dei file, come upload, download e verifica antivirus. Quando si creano StorageZones, si crea un sottosistema di storage privato per i dati ShareFile. In caso di implementazione di ShareFile nell'ambiente di produzione, la best practice prevede l'utilizzo di almeno due server in cui sia installato Storage Center per garantire la High Availability. Quando si installa Storage Center, si crea una StorageZone. È possibile quindi installare Storage Center in un altro server e aggiungerlo alla stessa StorageZone. Gli Storage Center che appartengono alle stesse StorageZones devono utilizzare la stessa file share per lo storage. Utilizzo di StorageZones con le architetture VSPEX Questa sezione descrive l'ambiente VSPEX End-User Computing per XenDesktop con l'infrastruttura aggiuntiva per il supporto di StorageZones con Storage Center, come illustrato nella Figura 17. La capacità server viene indicata in termini generici per i requisiti minimi di CPU e memoria. È possibile selezionare l'hardware dei server e di rete che soddisfi o superi i requisiti minimi indicati. Lo storage consigliato offre un'architettura con High Availability per l'implementazione di StorageZones. 48 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 3: Panoramica della tecnologia della soluzione Figura 17. Architettura logica: VSPEX End-User Computing per Citrix XenDesktop con StorageZones ShareFile Server Un ambiente di produzione con High Availability richiede almeno due server (virtual machine) in cui sia installato Storage Center. La Tabella 3 riassume i requisiti in termini di CPU e memoria per l'implementazione di StorageZones ShareFile con Storage Center. Tabella 3. Risorse hardware minime per il supporto di StorageZones ShareFile con Storage Center CPU (core) Memoria (GB) Architetture 2 4 Requisiti di sistema dello Storage Center sul sito web Citrix edocs. Rete Fornire porte di rete sufficienti per supportare i requisiti aggiuntivi dei due server Storage Center. I componenti di networking possono essere implementati utilizzando reti IP da 1 Gb o 10 Gb, purché la larghezza di banda e la ridondanza soddisfino i requisiti indicati. EMC VSPEX End-User Computing 49

Capitolo 3: Panoramica della tecnologia della soluzione Storage StorageZones ShareFile richiede una share CIFS per garantire lo storage privato dei dati per Storage Center. VNX è in grado di fornire sia l'accesso ai file che ai blocchi con un ampio set di funzionalità e, pertanto, rappresenta la scelta ideale per l'implementazione dello storage di StorageZones. La serie VNX supporta un'ampia gamma di funzionalità di classe business ideali per lo storage di StorageZones che comprendono: FAST VP FAST Cache Compressione dei dati e deduplica dei file Thin provisioning Replica Checkpoint Conservazione a livello di file Gestione delle quote La Tabella 4 fornisce lo storage VNX consigliato per la share CIFS StorageZones. Tabella 4. Storage VNX consigliato per la share CIFS di StorageZones ShareFile Storage di base Note Share CIFS Per 500 utenti: 2 data mover (active/standby, solo variante CIFS) 8 dischi NL-SAS da 2 TB, 7.200 rpm, 3,5 pollici Per 1.000 utenti: 2 data mover (active/standby, solo variante CIFS) 16 dischi NL-SAS da 2 TB, 7.200 rpm, 3,5 pollici Per 2.000 utenti: 2 data mover (active/standby, solo variante CIFS) 24 dischi NL-SAS da 2 TB, 7.200 rpm, 3,5 pollici La configurazione presuppone che ogni utente utilizzi 10 GB di spazio di storage privato. 50 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Capitolo 4 Panoramica dell'architettura della soluzione Questo capitolo descrive i seguenti argomenti: Panoramica della soluzione... 52 Architettura della soluzione... 52 Linee guida per la configurazione dei server... 62 Linee guida per la configurazione di rete... 66 Linee guida per la configurazione dello storage... 68 High availability e failover... 83 Profilo del test di convalida... 86 Guida alla configurazione dell'ambiente di backup... 87 Linee guida per il dimensionamento... 87 Implementazione delle architetture di riferimento... 89 Valutazione rapida... 92 EMC VSPEX End-User Computing 51

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Panoramica della soluzione Architettura della soluzione VSPEX consente di eliminare il carico di attività legate alla pianificazione e alla configurazione della virtualizzazione dei server incorporando i numerosi test funzionali, di interoperabilità e delle prestazioni di EMC. VSPEX accelera la trasformazione dell'it nel passaggio al cloud computing grazie a implementazioni più rapide, maggiore possibilità di scelta, livelli più elevati di efficienza e rischi ridotti. Questo capitolo offre una guida completa agli aspetti più importanti della soluzione. La capacità dei server viene indicata in termini generici per i requisiti minimi di CPU, memoria e interfacce di rete; è possibile selezionare l'hardware dei server e di rete che soddisfi o superi i requisiti minimi specificati. EMC ha convalidato la storage architecture specificata, unitamente a un sistema in grado di soddisfare i requisiti di server e di rete delineati, per fornire livelli elevati di prestazioni offrendo al tempo stesso un'architettura con High Availability per l'implementazione di soluzioni End-User Computing. Ciascuna VSPEX Proven Infrastructure convalidata da EMC bilancia le risorse di storage, rete ed elaborazione necessarie per uno specifico numero di desktop virtuali. In pratica, ogni desktop virtuale prevede uno specifico set di requisiti, che raramente corrispondono all'idea predefinita delle caratteristiche e delle funzioni di un desktop virtuale. In qualsiasi discussione sull'end-user Computing, occorre prima definire un carico di lavoro di riferimento. Non tutti i server eseguono le stesse attività ed è impossibile creare un riferimento che prenda in considerazione ogni possibile combinazione delle caratteristiche dei carichi di lavoro. Panoramica La soluzione VSPEX End-User Computing per un massimo di 2.000 desktop virtuali viene convalidata in tre diversi punti di scala. Queste configurazioni definite rappresentano la base su cui creare una soluzione personalizzata. Questi punti di scala vengono definiti in termini di carico di lavoro di riferimento. Nota: per descrivere e definire una virtual machine, VSPEX utilizza il concetto di carico di lavoro di riferimento. Pertanto, un desktop fisico o virtuale di un ambiente esistente potrebbe non essere uguale a un desktop virtuale di una soluzione VSPEX. Valutare il carico di lavoro in base al riferimento per giungere a un punto di scala appropriato. Il processo dettagliato viene descritto nella sezione Applicazione del carico di lavoro di riferimento. 52 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Architettura logica I diagrammi dell'architettura presentati in questa sezione indicano il layout dei principali componenti della soluzione per le due varianti di storage: NFS e Fibre Channel (FC). La Figura 18 mostra l'architettura logica della variante NFS, in cui una rete 10 GbE trasporta tutto il traffico di rete. Figura 18. Architettura logica per la variante NFS Nota: i componenti di networking della soluzione possono essere implementati utilizzando reti IP 1 Gb o 10 Gb, purché la larghezza di banda e la ridondanza siano sufficienti per rispondere ai requisiti indicati. EMC VSPEX End-User Computing 53

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione La Figura 19 mostra l'architettura logica della variante FC, in cui una rete SAN Fibre Channel trasporta il traffico di storage e una rete 10 GbE trasporta il traffico di rete. Figura 19. Architettura logica per la variante FC Nota: i componenti di networking della soluzione possono essere implementati utilizzando reti IP 1 Gb o 10 Gb, purché la larghezza di banda e la ridondanza siano sufficienti per rispondere ai requisiti indicati. Componenti chiave La soluzione comprende i seguenti componenti chiave: Citrix XenDesktop 7 Delivery Controller Abbiamo 1 utilizzato due controller Citrix XenDesktop Delivery Controller per fornire desktop virtuali ridondanti, autenticare gli utenti, gestire l'insieme di ambienti desktop virtuali degli utenti ed effettuare il brokering delle connessioni tra gli utenti e i loro desktop virtuali. Server di provisioning Citrix Abbiamo utilizzato due server Citrix PVS per fornire servizi di streaming ridondanti per lo streaming di immagini desktop dai dischi virtuali (vdisk), in base alle esigenze, ai dispositivi di destinazione. In questa soluzione, i dischi virtuali vengono memorizzati su una share CIFS ospitata dal sistema di storage VNX. 1 In questa guida, la prima persona plurale si riferisce al team di engineering di EMC Solutions che ha convalidato la soluzione. 54 EMC VSPEX End-User Computing

Desktop virtuali Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Il provisioning di desktop virtuali che eseguono Windows 7 viene effettuato mediante MCS e PVS. VMware vsphere 5.1 VMware vsphere fornisce un livello di virtualizzazione comune per ospitare un ambiente server. La Tabella 14 a pagina 88 elenca le specifiche dell'ambiente convalidato. VMware vsphere 5.1 fornisce un'infrastruttura con High Availability tramite funzionalità quali: vmotion: fornisce la migrazione in tempo reale delle virtual machine all'interno di un cluster di infrastruttura virtuale, senza tempo di inattività delle virtual machine o interruzione del servizio Storage vmotion: fornisce la migrazione in tempo reale dei file disco delle virtual machine all'interno e attraverso storage array, senza tempo di inattività delle virtual machine o interruzione del servizio vsphere HA: consente il rilevamento di guasti delle virtual machine nel cluster e ne permette il ripristino rapido Distributed Resource Scheduler: fornisce il bilanciamento del carico della capacità di elaborazione in un cluster Storage Distributed Resource Scheduler (SDRS): fornisce il bilanciamento del carico tra più datastore, in base all'utilizzo dello spazio e alla latenza di I/O VMware vcenter Server 5.1 vcenter Server fornisce una piattaforma scalabile ed estendibile che è l'elemento fondamentale della gestione della virtualizzazione per il cluster vsphere 5.1. Tutti gli host vsphere e le relative macchine virtuali sono gestiti da vcenter. Microsoft SQL Server vcenter Server, i controller XenDesktop e i server di provisioning richiedono un servizio di database per lo storage dei dettagli di configurazione e monitoraggio. A questo scopo viene utilizzato Microsoft SQL Server 2008 R2 in esecuzione su Windows Server 2008 R2. Server Active Directory I servizi Active Directory sono richiesti per il corretto funzionamento dei vari componenti della soluzione. A questo scopo viene utilizzato il servizio Microsoft Active Directory in esecuzione su un server Windows Server 2012. Server DHCP Il server DHCP gestisce centralmente lo schema di indirizzi IP per i desktop virtuali. Questo servizio risiede sulla stessa macchina virtuale che ospita il controller di dominio e il server DNS. A tale scopo viene utilizzato il servizio DHCP di Microsoft in esecuzione su un server Windows 2012. Server DNS I servizi DNS sono richiesti per consentire ai vari componenti della soluzione di eseguire la risoluzione dei nomi. A tale scopo si utilizza il servizio Microsoft DNS in esecuzione su un server Windows 2012. EMC VSPEX End-User Computing 55

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione EMC Virtual Storage Integrator per VMware vsphere EMC VSI for VMware vsphere (VSI) è un plug-in per il client vsphere che consente lo storage management per array EMC direttamente dal client stesso. VSI è altamente personalizzabile e concorre a fornire un'interfaccia di gestione unificata. Reti di storage/ip Tutto il traffico di rete viene trasportato utilizzando la rete Ethernet con cablaggio e switch ridondanti. Il traffico degli utenti e di gestione viene gestito in una rete condivisa, mentre il traffico dello storage NFS è confinato a una subnet privata e non reindirizzabile. Rete IP L'infrastruttura di rete Ethernet fornisce la connettività IP tra desktop virtuali, cluster vsphere e storage VNX. Per la variante NFS, l'infrastruttura IP consente ai server vsphere di accedere ai datastore NFS su VNX e allo streaming dei desktop sui server PVS con elevata larghezza di banda e bassa latenza. Consente inoltre agli utenti dei desktop di reindirizzare i profili utente e le home directory alle share CIFS gestite centralmente su VNX. Rete FC Per la variante FC, il traffico di storage tra tutti gli host vsphere e il sistema di storage VNX viene trasportato su una rete FC. Tutto il resto del traffico viene trasportato sulla rete IP. Array EMC VNX5400 Un array VNX5400 fornisce lo storage presentando i datastore NFS/FC agli host vsphere per un massimo di 1.000 desktop virtuali. Array EMC VNX5600 Un array VNX5600 fornisce lo storage presentando i datastore NFS/FC agli host vsphere per un massimo di 2.000 desktop virtuali. Gli storage array della serie VNX includono i seguenti componenti: Gli storage processor supportano i dati a blocchi con tecnologia I/O UltraFlex con il supporto dei protocolli FC, iscsi e FCoE (Fibre Channel over Ethernet). Gli storage processor offrono accesso a tutti gli host esterni e al lato file dell'array VNX. Il Disk Processor Enclosure (DPE) è di dimensione 3U e ospita ciascuno storage processor oltre al primo slot di dischi. Questo fattore di forma viene utilizzato in VNX5300 e VNX5500. I data mover (o X-Blade) accedono ai dati dal back-end e forniscono l'accesso host utilizzando la stessa tecnologia I/O UltraFlex con il supporto dei protocolli NFS (Network File System), CIFS (Common Internet File System), MPFS (Multi-Path File System) e pnfs (Parallel NFS). Le X-Blade in ciascun array sono scalabili e forniscono ridondanza per assicurare la completa assenza di single point of failure. Il Data Mover Enclosure (DME) è di dimensione 2U e ospita i data mover. Il DME è simile nel formato allo SPE (Storage Processor Enclosure) ed è utilizzato su tutti i modelli VNX che supportano il file. 56 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Gli alimentatori di standby sono di dimensioni 1 U e offrono potenza sufficiente a ciascuno storage processor in modo da assicurare che venga eseguito il destage di eventuali dati in transito nell'area del vault in caso di interruzione dell'alimentazione. In questo modo non viene persa alcuna scrittura dei dati. Al riavvio dell'array, le scritture in sospeso vengono riconciliate e memorizzate. Le control station sono di dimensione 1 U e offrono funzioni di gestione ai componenti lato file cui viene fatto riferimento come X-Blade. La control station è responsabile del failover delle X-Blade. È possibile configurare la control station con una control station secondaria corrispondente per assicurare ridondanza sull'array VNX. I Disk-Array Enclosure (DAE) ospitano le unità utilizzate nell'array. EMC Avamar Il software Avamar fornisce la piattaforma per la protezione delle virtual machine. Questa strategia di protezione utilizza i desktop virtuali permanenti oltre alla protezione delle immagini e ai ripristini degli utenti finali. Risorse hardware La Tabella 5 contiene un elenco dei prodotti hardware utilizzati per questa soluzione. Tabella 5. Hardware soluzione Hardware di base Note Memoria: Sistema operativo desktop: 2 GB di RAM per desktop: 1 TB di RAM su tutti i server per 500 desktop virtuali 2 TB di RAM su tutti i server per 1.000 desktop virtuali 4 TB di RAM su tutti i server per 2.000 desktop virtuali OS server: 0,6 GB di RAM per desktop: 300 GB di RAM su tutti i server per 500 desktop virtuali 600 GB di RAM su tutti i server per 1.000 desktop virtuali 1,2 TB di RAM su tutti i server per 2.000 desktop virtuali Server per desktop virtuali CPU: Sistema operativo desktop: 1 vcpu per desktop (8 desktop per core): 63 core su tutti i server per 500 desktop virtuali 125 core su tutti i server per 1.000 desktop virtuali 250 core su tutti i server per 2.000 desktop virtuali OS server: 0,2 vcpu per desktop (5 desktop per core): 100 core su tutti i server per 500 desktop virtuali 200 core su tutti i server per 1.000 desktop virtuali 400 core su tutti i server per 2.000 desktop virtuali Rete: 6 schede NIC 1 GbE per server standalone per 500 desktop virtuali 3 schede NIC 10 GbE per chassis blade o 6 schede NIC 1 GbE per server standalone per 1.000/2.000 desktop Capacità server totale richiesta per l'hosting di desktop virtuali EMC VSPEX End-User Computing 57

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Hardware di base Note Infrastruttura di rete Funzionalità di switching minima per la variante NFS: 2 switch fisici 6 porte 1 GbE per server vsphere o 3 porte 10 GbE per chassis blade 1 porta da 1 GbE per control station per la gestione 2 porte da 10 GbE per Data Mover per i dati Funzionalità di switching minima per la variante FC: 2 porte da 1 GbE per server vsphere 4 porte FC da 4/8 Gb per back-end VNX 2 porte FC da 4/8 Gb per server vsphere Comune: 2 interfacce 10 GbE per data mover 2 porte FC da 8 Gb per storage processor (solo variante FC) Per 500 desktop virtuali: 2 data mover (active/standby, solo variante NFS) Dischi SAS da 600 GB, 15.000 rpm, 3,5 pollici: Configurazione LAN ridondante Configurazione LAN/SAN ridondante Numero unità PvD Non PvD HSD Storage PVS 16 8 8 MCS 13 10 10 3 Flash drive da 100 GB, 3,5 pollici Per 1.000 desktop virtuali: 2 data mover (active/standby, solo variante NFS) Dischi SAS da 600 GB, 15.000 rpm, 3,5 pollici: Numero unità PvD Non PvD HSD PVS 32 16 16 MCS 26 20 20 3 Flash drive da 100 GB, 3,5 pollici Per 2.000 desktop virtuali: 2 data mover (active/standby, solo variante NFS) Dischi SAS da 600 GB, 15.000 rpm, 3,5 pollici: Storage condiviso VNX per desktop virtuali Numero unità PvD Non PvD HSD PVS 64 32 32 MCS 26 40 40 5 Flash drive da 100 GB, 3,5 pollici 58 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Hardware di base Note Per 500 desktop virtuali: 16 dischi NL-SAS da 2 TB, 7.200 rpm, 3,5 pollici Per 1.000 desktop virtuali: 24 dischi NL-SAS da 2 TB, 7.200 rpm, 3,5 pollici Per 2.000 desktop virtuali: 48 dischi NL-SAS da 2 TB, 7.200 rpm, 3,5 pollici Opzionali per i dati dell'utente Infrastruttura condivisa Backup di nuova generazione EMC Server per l'infrastruttura del cliente Per 500 desktop virtuali: 5 dischi SAS da 600 GB, 15.000 rpm, 3,5 pollici Per 1.000 desktop virtuali: 5 dischi SAS da 600 GB, 15.000 rpm, 3,5 pollici Per 2.000 desktop virtuali: 5 dischi SAS da 600 GB, 15.000 rpm, 3,5 pollici Nella maggior parte dei casi, gli ambienti delle aziende clienti dispongono di servizi dell'infrastruttura quali Active Directory e DNS già configurati. La configurazione di questi servizi esula dall'ambito del presente documento. In caso di implementazione della soluzione senza un'infrastruttura esistente, è richiesto un numero minimo di server aggiuntivi: 2 server fisici 20 GB di RAM per server 4 core di processore per server 2 porte da 1 GbE per server EMC Avamar: 1 nodo di utility Gen4 1 nodo di riserva Gen4 da 3,9 TB 3 storage node Gen4 da 3,9 TB Numero minimo richiesto: 2 server fisici 20 GB di RAM per server 4 core di processore per server 2 porte da 1 GbE per server Opzionali per l'infrastruttura di storage I servizi possono essere migrati a VSPEX in una fase successiva all'implementazione, ma devono esistere prima dell'implementazion e di VSPEX I server e i relativi ruoli potrebbero già esistere nell'ambiente dell'azienda cliente EMC VSPEX End-User Computing 59

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Risorse software La Tabella 6 contiene un elenco dei prodotti software utilizzati per questa soluzione. Tabella 6. Software della soluzione Software di base VNX5400 o VNX5600 (storage condiviso, file system) VNX OE for File Release 8.1.0-34746 VNX OE for Block Release 33 (05.33.000.3.746) EMC VSI per VMware vsphere: Unified Storage Management EMC VSI per VMware vsphere: Storage Viewer 5.6 5.6 Virtualizzazione desktop XenDesktop Controller XenDesktop Sistema operativo per controller XenDesktop Microsoft SQL Server Versione 7 Platinum Edition Windows Server 2008 R2 Standard Edition Versione 2008 R2 Standard Edition Backup più intelligente Avamar 7.0 VMware vsphere Server vsphere 5.1 vcenter Server 5.1 Sistema operativo per vcenter Server Plug-in vstorage API for Array Integration (VAAI) (solo variante NFS) Windows Server 2008 R2 Standard Edition 1.0-11 PowerPath Virtual Edition (solo variante FC) 5.9 Desktop virtuali Nota: oltre al sistema operativo di base, per la convalida della soluzione è stato utilizzato software che non è richiesto. Sistema operativo di base Microsoft Windows 7 Enterprise (32 bit) SP1 Windows Server 2008 R2 SP1 Standard Edition Microsoft Office Office Enterprise 2007 Versione 12 Internet Explorer 8.0.7601.17514 Adobe Reader 9.1 Adobe Flash Player 11.4.402.287 Bullzip PDF Printer 9.1.0.1454 FreeMind 0.8.1 60 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Dimensionamento per la configurazione convalidata Durante la scelta dei server per questa soluzione, tenere presente che i core di processore devono soddisfare o superare le prestazioni dei processori della famiglia Intel Nehalem a 2,66 GHz. Quando saranno disponibili server con velocità del processore, prestazioni e densità dei core più elevate, sarà possibile consolidare i server, a condizione di garantire la quantità di core e memoria richiesta e incorporare un numero di server sufficiente a supportare il livello di High Availability necessario. Come per i server, è anche possibile consolidare la velocità e la quantità di schede NIC, purché siano mantenuti i requisiti di larghezza di banda totale per la soluzione e un livello sufficiente di ridondanza per il supporto della High Availability. La Tabella 7 mostra le configurazioni di ciascun server, ognuno con due socket di quattro core e 128 GB di RAM, più due porte 10 GbE per ciascuno chassis blade, che supportano questa soluzione. Tabella 7. Configurazioni che supportano la soluzione Tipo desktop N. di server N. di desktop virtuali Totale core Totale RAM Sistema operativo desktop 8 500 watt 64 1 TB 16 1.000 128 2 TB 32 2.000 256 4 TB OS server 13 500 watt 100 300 GB 25 1.000 200 600 GB 50 2.000 400 1,2 TB Come indicato nella Tabella 7, il sistema operativo desktop richiede un minimo di un core per supportare otto desktop virtuali e un minimo di 2 GB di RAM per ognuno. Occorre inoltre tener conto della corretta combinazione di memoria e core per il numero di desktop virtuali che dovranno essere supportati da ogni server. Ad esempio, un server che dovrà supportare 24 desktop virtuali richiede un minimo di tre core, ma anche un minimo di 48 GB di RAM. Gli switch di rete IP utilizzati per implementare questa architettura di riferimento devono avere una capacità backplane minima di 96 (per 500 desktop virtuali), 192 (per 1.000 desktop virtuali) o 320 (per 2.000 desktop virtuali) Gb/s non a blocchi e supportare le seguenti funzionalità: Controllo del flusso Ethernet IEEE 802.1x Tagging VLAN 802.1q Link aggregation Ethernet mediante LACP IEEE 802.1ax (802.3ad) Funzionalità di gestione SNMP Jumbo frame Il numero e il tipo di switch scelti devono supportare la high availability ed è inoltre consigliabile che la scelta del vendor di rete venga operata in base alla availability di componenti, assistenza e contratti di supporto. Oltre alle funzionalità sopra citate, la configurazione di rete deve includere quanto segue: EMC VSPEX End-User Computing 61

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Un minimo di due switch per supportare la ridondanza Alimentatori ridondanti Almeno 40 porte 1 GbE (per 500 desktop virtuali), due porte 1 GbE e quattordici porte 10 GbE (per 1.000 desktop virtuali) o due porte 1 GbE e ventidue porte 10 GbE (per 2.000 desktop virtuali), distribuite per la high availability. Le porte di uplink adatte per la connettività del cliente L'utilizzo delle porte 10 GbE deve essere allineato con le porte sul server e sullo storage tenendo presenti i requisiti di rete complessivi della soluzione e un livello di ridondanza per supportare high availability. Inoltre, prendere in considerazione l'opportunità di impiegare schede NIC e connessioni per storage aggiuntive sui server, in base ai requisiti di implementazione specifici o del cliente. L'infrastruttura di gestione (Active Directory, DNS, DHCP e SQL Server) può essere supportata su due server simili a quelli descritti in precedenza, ma richiede solo un minimo di 20 GB di RAM anziché 128 GB. La sezione Linee guida per la configurazione dei server descrive il layout dello storage su disco. Linee guida per la configurazione dei server Panoramica Durante la fase di progettazione e di ordine dei livelli di elaborazione e server della soluzione VSPEX, è opportuno prendere in considerazione diversi fattori che potrebbero influire sull'acquisto finale. Dal punto di vista della virtualizzazione, se il carico di lavoro di un sistema è ben conosciuto, funzionalità come il "ballooning" della memoria e la condivisione trasparente delle pagine sono in grado di ridurre i requisiti di memoria aggregata. Se il pool di desktop virtuali non prevede utilizzi di picco o un elevato livello di utilizzo simultaneo, è possibile ridurre il numero di vcpu. Al contrario, se le applicazioni implementate richiedono, per natura, un'elevata potenza di elaborazione, potrebbe essere necessario aumentare il numero di CPU e la quantità di memoria acquistate. La Tabella 8 fornisce i dettagli di configurazione per l'hardware di rete e i server di desktop virtuali. Tabella 8. Server per desktop virtuali CPU Hardware del server di base Sistema operativo desktop: 1 vcpu per desktop (8 desktop per core): 63 core su tutti i server per 500 desktop virtuali 125 core su tutti i server per 1.000 desktop virtuali 250 core su tutti i server per 2.000 desktop virtuali OS server: 0,2 vcpu per desktop (5 desktop per core): 100 core su tutti i server per 500 desktop virtuali 200 core su tutti i server per 1.000 desktop virtuali 400 core su tutti i server per 2.000 desktop virtuali 62 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Server per desktop virtuali Memoria Rete di base Sistema operativo desktop: 2 GB di RAM per desktop: 1 TB di RAM su tutti i server per 500 desktop virtuali 2 TB di RAM su tutti i server per 1.000 desktop virtuali 4 TB di RAM su tutti i server per 2.000 virtual machine 2 GB di RAM riservata per host vsphere OS server: 0,6 GB di RAM per desktop: 300 GB di RAM su tutti i server per 500 desktop virtuali 600 GB di RAM su tutti i server per 1.000 desktop virtuali 1,2 TB di RAM su tutti i server per 2.000 virtual machine 2 GB di RAM riservata per host vsphere 6 schede NIC 1 GbE per server per 500 desktop virtuali 3 schede NIC 10 GbE per chassis blade o 6 schede NIC 1 GbE per server standalone per 1.000 desktop virtuali 3 schede NIC 10 GbE per chassis blade o 6 schede NIC 1 GbE per server standalone per 2.000 desktop virtuali Virtualizzazione della memoria di VMware vsphere per VSPEX VMware vsphere 5 include una serie di funzionalità avanzate che contribuiscono a ottimizzare le prestazioni e l'utilizzo complessivo delle risorse. La gestione della memoria è la più importante di queste funzionalità. In questa sezione vengono descritte alcune funzionalità e gli elementi necessari per prenderne in considerazione l'utilizzo nell'ambiente. In generale, è possibile considerare che le macchine virtuali di un singolo hypervisor utilizzino la memoria come un pool di risorse. La Figura 20 mostra un esempio di utilizzo della memoria a livello di hypervisor. EMC VSPEX End-User Computing 63

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Figura 20. Utilizzo della memoria dell'hypervisor Overcommit della memoria L'overcommit della memoria si verifica quando alle macchine virtuali viene allocata una quantità di memoria superiore rispetto a quella fisicamente presente in un host VMware vsphere. Mediante tecniche sofisticate quali il ballooning della memoria e la condivisione trasparente delle pagine, vsphere è in grado di gestire l'overcommit della memoria senza alcun peggioramento delle prestazioni. Tuttavia, se viene utilizzata una quantità di memoria superiore rispetto a quella disponibile sul server, è possibile che vsphere ricorra allo swapping di parti della memoria di una macchina virtuale. NUMA (Non-Uniform Memory Access, accesso non uniforme alla memoria) vsphere utilizza un load balancer NUMA per assegnare un nodo "home" a una macchina virtuale. Poiché la memoria per la macchina virtuale viene allocata dal nodo home, l'accesso alla memoria è locale e fornisce le migliori prestazioni possibili. Anche le applicazioni che non forniscono il supporto diretto per NUMA traggono vantaggio da questa funzionalità. 64 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Transparent Page Sharing (Condivisione trasparente delle pagine) Le macchine virtuali che eseguono sistemi operativi e applicazioni simili, in genere presentano set identici di contenuto di memoria. La condivisione delle pagine consente all'hypervisor di richiamare le copie ridondanti e conservare una sola copia, riducendo considerevolmente il consumo di memoria totale dell'host. Se la maggior parte delle macchine virtuali dell'applicazione esegue lo stesso sistema operativo e file binari delle applicazioni, l'utilizzo totale della memoria può essere ridotto per aumentare i rapporti di consolidamento. Memory ballooning (Ballooning della memoria) Utilizzando un driver di balloon caricato nel sistema operativo guest, l'hypervisor può recuperare la memoria fisica host in caso di contesa di risorse di memoria. Questa operazione viene eseguita con un impatto minimo o nullo sulle prestazioni dell'applicazione. Linee guida per la configurazione della memoria Questa sezione fornisce linee guida per l'allocazione della memoria alle macchine virtuali. Le linee guida descritte in questa sezione prendono in considerazione l'overhead della memoria di vsphere e le impostazioni della memoria delle macchine virtuali. Overhead della memoria di vsphere Alla virtualizzazione delle risorse di memoria è associato un overhead. L'overhead dello spazio di memoria ha due componenti: Overhead fisso del sistema per VMkernel Overhead aggiuntivo per ciascuna macchina virtuale La quantità di overhead aggiuntivo della memoria per VMkernel è fissa, mentre per ciascuna macchina virtuale dipende dal numero di CPU virtuali e dalla memoria configurata per il sistema operativo guest. Allocazione della memoria alle macchine virtuali Il corretto dimensionamento della memoria per una macchina virtuale nelle architetture VSPEX è basato su molteplici fattori. Dato l'elevato numero dei servizi delle applicazioni e degli use case disponibili, la determinazione di una configurazione idonea per un ambiente richiede la creazione di una configurazione baseline nonché l'esecuzione di test e regolazioni, come illustrato più avanti nella presente guida. La Tabella 14 a pagina 88 descrive le risorse utilizzate da una singola virtual machine. EMC VSPEX End-User Computing 65

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Linee guida per la configurazione di rete Panoramica Questa sezione fornisce le linee guida per la configurazione di una topologia di rete caratterizzata da ridondanza e high availability. Le linee guida illustrate prendono in esame i Jumbo frame, le VLAN e il protocollo LACP su EMC Unified Storage. La Tabella 9 fornisce requisiti dettagliati relativi alle risorse di rete. Componente Infrastruttura di rete Tabella 9. Capacità minima di switching Risorse hardware per la rete Blocco di base 2 switch fisici 2 porte da 10 GbE per server vsphere 1 porta da 1 GbE per control station per la gestione 2 porte FC/CEE/10 GbE per server vsphere per la rete di storage 2 porte FC/CEE/10 GbE per ogni SP per i dati dei desktop 2 porte da 10 GbE per data mover per i dati dell'utente File 2 switch fisici 4 porte da 10 GbE per server vsphere 1 porta da 1 GbE per control station per la gestione 2 porte da 10 GbE per Data Mover per i dati Nota: La soluzione può utilizzare un'infrastruttura di rete da 1 Gb a patto di soddisfare i requisiti sottostanti in termini di larghezza di banda e ridondanza. VLAN Le best practice suggeriscono di isolare il traffico di rete in modo che il traffico tra gli host e lo storage e tra gli host e i client e tutto il traffico di gestione venga trasportato su reti isolate. In alcuni casi, per garantire la conformità alle normative vigenti o alle policy, potrebbe essere richiesto l'isolamento fisico. Tuttavia, in molti casi, è sufficiente utilizzare l'isolamento logico mediante le VLAN. Questa soluzione richiede almeno tre VLAN, come illustrato nella Figura 21: ACCESSO CLIENT Storage Management La rete con accesso client ha lo scopo di consentire agli utenti del sistema o ai client di comunicare con l'infrastruttura. La rete di storage viene utilizzata per la comunicazione tra il livello di elaborazione e il livello di storage. La rete di gestione offre agli amministratori una via dedicata per l'accesso alle connessioni di gestione su storage array, switch di rete e host. 66 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Figura 21. Reti richieste Nota: Alcune best practice richiedono l'isolamento di altre reti per il traffico dei cluster, le comunicazioni del livello di virtualizzazione e altre funzionalità. Queste reti aggiuntive possono essere implementate, se necessario, ma non sono richieste. Nota: se per l'implementazione si sceglie la rete di storage Fibre Channel, sono applicabili best practice e principi di progettazione simili. Abilitazione dei Jumbo frame Impostare MTU su 9.000 (Jumbo frame) per uno storage e un traffico di migrazione efficienti. Aggregazione connessioni La link aggregation è simile a un Ethernet Channel, ma utilizza lo standard LACP IEEE 802.3ad. Lo standard IEEE 802.3ad supporta link aggregation con due o più porte. Tutte le porte della link aggregation devono essere full duplex e avere la stessa velocità. In questa soluzione, il protocollo LACP è configurato su VNX, per combinare più porte Ethernet in un singolo dispositivo virtuale. Se il link viene perso sulla porta Ethernet, ne viene eseguito il failover su un'altra porta. Tutto il traffico di rete viene distribuito tra i link attivi. EMC VSPEX End-User Computing 67

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Linee guida per la configurazione dello storage Panoramica vsphere offre diversi metodi di utilizzo dello storage quando si ospitano le macchine virtuali. Le soluzioni descritte nella sezione e nella Tabella 10 sono state testate utilizzando NFS e il layout di storage descritto garantisce la conformità a tutte le best practice correnti. Gli utenti esperti possono applicare delle modifiche in base alla relativa comprensione dell'utilizzo del sistema e del carico, se richiesto. Tabella 10. Hardware di storage di base Comune: 2 interfacce 10 GbE per data mover 2 porte FC da 8 Gb per storage processor (solo variante FC) Note Per 500 desktop virtuali: 2 data mover (active/standby, solo variante NFS) Dischi SAS da 600 GB, 15.000 rpm, 3,5 pollici: Numero unità PvD Non PvD HSD PVS 16 8 8 MCS 13 10 10 3 Flash drive da 100 GB, 3,5 pollici Per 1.000 desktop virtuali: 2 data mover (active/standby, solo variante NFS) Dischi SAS da 600 GB, 15.000 rpm, 3,5 pollici: Numero unità PvD Non PvD HSD PVS 32 16 16 Storage condiviso VNX per desktop virtuali MCS 26 20 20 3 Flash drive da 100 GB, 3,5 pollici Per 2.000 desktop virtuali: 2 data mover (active/standby, solo variante NFS) Dischi SAS da 600 GB, 15.000 rpm, 3,5 pollici: Numero unità PvD Non PvD HSD PVS 64 32 32 MCS 26 40 40 5 Flash drive da 100 GB, 3,5 pollici 68 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione di base Per 500 desktop virtuali: 16 dischi NL-SAS da 2 TB, 7.200 rpm, 3,5 pollici Per 1.000 desktop virtuali: 24 dischi NL-SAS da 2 TB, 7.200 rpm, 3,5 pollici Per 2.000 desktop virtuali: 48 dischi NL-SAS da 2 TB, 7.200 rpm, 3,5 pollici Per 500 desktop virtuali: 5 dischi SAS da 600 GB, 15.000 rpm, 3,5 pollici Per 1.000 desktop virtuali: 5 dischi SAS da 600 GB, 15.000 rpm, 3,5 pollici Per 2.000 desktop virtuali: 5 dischi SAS da 600 GB, 15.000 rpm, 3,5 pollici Note Opzionali per i dati dell'utente Opzionali per l'infrastruttura di storage Virtualizzazione dello storage VMware vsphere per VSPEX vsphere fornisce virtualizzazione dello storage a livello di host. Virtualizza lo storage fisico e presenta lo storage virtualizzato alla macchina virtuale. Una macchina virtuale memorizza il sistema operativo e tutti gli altri file correlati alle attività della macchina virtuale in un disco virtuale. Il disco virtuale include uno o più file. vsphere utilizza un controller SCSI virtuale per presentare dischi virtuali al sistema operativo guest in esecuzione all'interno della virtual machine. Il disco virtuale risiede in un datastore. A seconda del tipo utilizzato, il disco virtuale può risiedere in un datastore VMFS o un datastore NFS, come illustrato nella Figura 22. Figura 22. Tipi di dischi virtuali VMware VMFS VMFS è un file system cluster che garantisce virtualizzazione dello storage ottimizzata per le macchine virtuali. Può essere implementato su qualsiasi storage in rete o locale basato su SCSI. EMC VSPEX End-User Computing 69

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Raw Device Mapping (RDM) VMware fornisce un meccanismo denominato Raw Device Mapping (RDM). La funzionalità RDM consente a una virtual machine di accedere direttamente a un volume sullo storage fisico e può essere utilizzata solo con FC o iscsi. Protocollo VMware supporta l'utilizzo di file system NFS da dispositivi o sistemi di storage NAS esterni come datastore di virtual machine. In questa soluzione VSPEX, VMFS viene utilizzato per la variante FC, mentre NFS viene utilizzato per la variante NFS. Blocco predefinito di storage EMC VSPEX Il dimensionamento del sistema di storage per ottenere gli IOPS dei server virtuali desiderati è un processo molto complesso. Quando il traffico di I/O raggiunge lo storage array, diversi componenti, quali Data Mover (per lo storage basato su file), storage processor, cache DRAM (Dynamic Random Access Memory) del back-end, FAST Cache (se utilizzata) e dischi provvedono a tale traffico di I/O. Durante la pianificazione e il dimensionamento di un sistema di storage, i clienti devono prendere in considerazione diversi fattori per bilanciare capacità, performance e costo delle applicazioni. Desktop virtuali Piattafor ma Per ridurre la complessità, EMC VSPEX utilizza un approccio basato sui blocchi predefiniti. Un blocco predefinito è un insieme di spindle di dischi che supportano un determinato numero di server virtuali nell'architettura EMC VSPEX. Ciascun blocco predefinito unisce diversi spindle di dischi per creare uno storage pool a supporto delle esigenze di un ambiente End-User Computing. Tre blocchi predefiniti (500, 1.000 e 2.000 desktop) sono attualmente verificati sulla serie VNX e offrono una soluzione flessibile per il dimensionamento di VSPEX. La Tabella 11 riporta un semplice elenco dei dischi richiesti per supportare la configurazione su scale diverse, esclusi i requisiti di hot spare. Nota: partendo da una configurazione basata sul blocco predefinito da 500 desktop per MCS, è possibile espanderla per creare il blocco predefinito da 1.000 desktop aggiungendo dieci unità SAS corrispondenti e consentendo il restriping del pool. Per informazioni dettagliate sul restriping e sull'espansione del pool, fare riferimento al white paper EMC VNX Virtual Provisioning Applied Technology. Tabella 11. Numero di dischi richiesti in base al numero di desktop virtuali Flash drive (FAST Cache) Unità SAS (PVS/non PvD) Unità SAS (PVS/PvD) Unità SAS (MCS/non PvD) 500 watt VNX5400 2 13 21 10 13 1.000 VNX5400 2 21 37 20 26 2.000 VNX5600 4 37 69 40 52 Unità SAS (MCS/PvD) Configurazioni massime convalidate di VSPEX End-User Computing Le configurazioni di VSPEX End-User Computing sono convalidate sulle piattaforme VNX5400 e VNX5600. Ciascuna piattaforma offre caratteristiche diverse in termini di processori, memoria e dischi. Per ciascun array, esiste un valore massimo consigliato per la configurazione di VSPEX End-User Computing. Come illustrato nella Tabella 11, il valore massimo consigliato per VNX5400 è 1.000 desktop, mentre il valore massimo consigliato per VNX5600 è 2.000 desktop. 70 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Layout dello storage per 500 desktop virtuali Layout dello storage core con provisioning PVS La Figura 23 illustra il layout dei dischi richiesti per lo storage di 500 desktop virtuali con provisioning PVS. Questo layout può essere utilizzato con opzioni di provisioning per desktop casuali e statici, Personal vdisk e desktop condivisi ospitati. Questo layout non include lo spazio necessario per i dati del profilo degli utenti. Figura 23. Layout dello storage core con provisioning PVS per 500 desktop virtuali Panoramica del layout dello storage core con provisioning PVS La seguente configurazione core viene utilizzata nell'architettura di riferimento per 500 virtual machine desktop: Quattro dischi SAS (da 0_0_0 a 0_0_3) per VNX OE. La serie VNX non richiede un'unità hot spare dedicata. I dischi 1_0_4 e 1_1_5 sono dischi non collegati che possono essere utilizzati come hot spare, quando necessario. Questi dischi sono contrassegnati dalla dicitura "hot spare" nella Figura 23. Otto dischi SAS (da 1_0_7 a 1_0_14) nello storage pool 1 RAID 10 sono utilizzati per lo storage dei desktop virtuali. La FAST Cache è abilitata per l'intero pool. Per NAS, dal pool viene eseguito il provisioning di dieci LUN da 200 GB per fornire lo storage richiesto per la creazione di due file system NFS. I file system vengono presentati ai server vsphere come due datastore NFS. Per FC, dal pool viene eseguito il provisioning di due LUN da 1 TB da presentare ai server vsphere come due datastore VMFS. Due Flash drive (1_0_5 e 1_0_6) sono utilizzate per FAST Cache. Su queste unità non sono presenti LUN configurabili dall'utente. EMC VSPEX End-User Computing 71

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Cinque dischi SAS (da 1_1_0 a 1_1_4) nello storage pool 2 RAID 5 sono utilizzati per lo storage dei dischi virtuali (vdisk) PVS e delle immagini TFTP. La FAST Cache è abilitata per l'intero pool. I dischi da 0_0_4 a 0_0_24, da 1_0_0 a 1_0_3 e da 1_0_6 a 1_0_14 non sono utilizzati. Questi dischi non sono stati utilizzati per testare la soluzione. Nota: è possibile sostituire le unità di dimensioni superiori per offrire una maggiore capacità. Per soddisfare le indicazioni relative al carico, le unità devono essere della stessa dimensione e operare a 15.000 rpm. Se si utilizzano unità di dimensioni diverse, gli algoritmi del layout dello storage possono dare risultati non ottimali. Layout dello storage core con provisioning MCS La Figura 24 illustra il layout dei dischi richiesti per lo storage di 500 desktop virtuali con provisioning MCS. Questo layout può essere utilizzato con opzioni di provisioning per desktop casuali e statici, Personal vdisk e desktop condivisi ospitati. Questo layout non include lo spazio necessario per i dati del profilo degli utenti. Figura 24. Layout dello storage core con provisioning MCS per 500 desktop virtuali Panoramica del layout dello storage core con provisioning MCS La seguente configurazione core viene utilizzata nell'architettura di riferimento per 500 virtual machine desktop: Quattro dischi SAS (da 0_0_0 a 0_0_3) per VNX OE. La serie VNX non richiede un'unità hot spare dedicata. I dischi 1_0_4 e 1_1_2 sono dischi non collegati che possono essere utilizzati come hot spare, quando necessario. Questi dischi sono contrassegnati dalla dicitura "hot spare" nella Figura 24. Dieci dischi SAS (da 1_0_5 a 1_0_14) nello storage pool 1 RAID 5 sono utilizzati per lo storage dei desktop virtuali. La FAST Cache è abilitata per l'intero pool. 72 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Per NAS, dal pool viene eseguito il provisioning di dieci LUN da 400 GB per fornire lo storage richiesto per la creazione di due file system NFS. I file system vengono presentati ai server vsphere come due datastore NFS. Per FC, dal pool viene eseguito il provisioning di due LUN da 2 TB da presentare ai server vsphere come due datastore VMFS. Nota: se la funzionalità Personal vdisk è implementata, metà delle unità (cinque dischi SAS per 500 desktop) è sufficiente per soddisfare i requisiti di prestazioni. Tuttavia, la capacità dei desktop si ridurrà del 50%. Se il requisito in termini di capacità dell'ambiente viene soddisfatto, implementare Personal vdisk con provisioning MCS con cinque unità SAS per 500 desktop. Due Flash drive (1_1_0 e 1_1_1) sono utilizzate per FAST Cache. Su queste unità non sono presenti LUN configurabili dall'utente. I dischi da 0_1_4 a 1_0_24, da 1_0_0 a 1_0_3 e da 1_0_3 a 1_0_14 non sono utilizzati. Questi dischi non sono stati utilizzati per testare la soluzione. Nota: è possibile sostituire le unità di dimensioni superiori per offrire una maggiore capacità. Per soddisfare le indicazioni relative al carico, le unità devono essere della stessa dimensione e operare a 15.000 rpm. Se si utilizzano unità di dimensioni diverse, gli algoritmi del layout dello storage possono dare risultati non ottimali. Layout dello storage opzionale Durante i test di convalida della soluzione, abbiamo allocato lo spazio di storage per i dati dell'utente nell'array VNX, come illustrato nella Figura 25. Questo storage si aggiunge allo storage core mostrato in precedenza. Se lo storage per i dati dell'utente è disponibile altrove nell'ambiente di produzione, questo storage non è richiesto. Figura 25. Layout dello storage opzionale per 500 desktop virtuali Panoramica del layout dello storage opzionale Il layout dello storage opzionale viene utilizzato per lo storage dei server di infrastruttura, delle home directory e dei profili degli utenti e dei dischi Personal vdisk. EMC VSPEX End-User Computing 73

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione La seguente configurazione opzionale viene utilizzata nell'architettura di riferimento per 500 desktop virtuali: La serie VNX non richiede un'unità hot spare dedicata. Il disco 0_2_14 è un disco non collegato che può essere utilizzato come hot spare, quando necessario. Questo disco è contrassegnato dalla dicitura "hot spare" nella Figura 25. Cinque dischi SAS (da 0_2_0 a 0_2_4) nello storage pool 6 RAID 5 sono utilizzati per lo storage delle virtual machine dell'infrastruttura. Dal pool viene eseguito il provisioning di una LUN o un file system NFS da 1 TB per presentarlo ai server vsphere come un datastore NFS o VMFS. Sedici dischi NL-SAS (da 0_2_5 a 0_2_13 e da 1_2_0 a 1_2_6) nello storage pool 4 RAID 6 sono utilizzati per lo storage dei dati dell'utente e dei profili di roaming. Dal pool viene eseguito il provisioning di dieci LUN da 1 TB ciascuna per fornire lo storage richiesto per la creazione di due file system CIFS. Se sono stati implementati più tipi di unità, è possibile abilitare FAST VP per il tiering automatico dei dati in modo da sfruttare le differenze di prestazioni e capacità. La soluzione FAST VP viene applicata a livello di storage pool basato su blocchi e regola automaticamente la posizione in cui i dati vengono archiviati in base alla relativa frequenza di accesso. I dati ad accesso frequente sono promossi a tier dello storage più elevati con incrementi di 1 GB, mentre i dati ad accesso meno frequente possono essere migrati a un tier inferiore per ottimizzare i costi. Questo ribilanciamento di unità di dati o parti da 1 GB viene eseguito come parte di un'operazione di manutenzione pianificata in modo regolare. FAST VP non è consigliato per lo storage di desktop virtuali, ma può offrire significativi miglioramenti delle prestazioni se implementato per i dati dell'utente e i profili di roaming. Otto dischi SAS (da 1_2_7 a 1_2_14) nello storage pool 5 RAID 10 sono utilizzati per lo storage di dischi Personal vdisk. La FAST Cache è abilitata per l'intero pool. Per NAS, dal pool viene eseguito il provisioning di dieci LUN da 200 GB per fornire lo storage richiesto per la creazione di due file system NFS. I file system vengono presentati ai server vsphere come due datastore NFS. Per FC, dal pool viene eseguito il provisioning di due LUN da 1 TB da presentare ai server vsphere come due datastore VMFS. Layout dello storage per 1.000 desktop virtuali Layout dello storage core con provisioning PVS La Figura 26 illustra il layout dei dischi richiesti per lo storage di 1.000 desktop virtuali con provisioning PVS. Questo layout può essere utilizzato con opzioni di provisioning per desktop casuali e statici, Personal vdisk e desktop condivisi ospitati. Questo layout non include lo spazio necessario per i dati del profilo degli utenti. 74 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Figura 26. Layout dello storage core con provisioning PVS per 1.000 desktop virtuali Panoramica del layout dello storage core con provisioning PVS La seguente configurazione core viene utilizzata nell'architettura di riferimento per 1.000 virtual machine desktop: Quattro dischi SAS (da 0_0_0 a 0_0_3) per VNX OE. La serie VNX non richiede un'unità hot spare dedicata. I dischi 1_0_4 e 0_1_7 sono dischi non collegati che possono essere utilizzati come hot spare, quando necessario. Questi dischi sono contrassegnati dalla dicitura "hot spare" nella Figura 26. Sedici dischi SAS (da 1_0_8 a 1_0_14 e da 1_1_0 a 1_1_8) nello storage pool 1 RAID 10 sono utilizzati per lo storage dei desktop virtuali. La FAST Cache è abilitata per l'intero pool. Per NAS, dal pool viene eseguito il provisioning di dieci LUN da 400 GB per fornire lo storage richiesto per la creazione di quattro file system NFS. I file system vengono presentati ai server vsphere come quattro datastore NFS. Per FC, dal pool viene eseguito il provisioning di quattro LUN da 1 TB da presentare ai server vsphere come quattro datastore VMFS. Due Flash drive (1_0_5 e 1_0_6) sono utilizzate per FAST Cache. Su queste unità non sono presenti LUN configurabili dall'utente. Cinque dischi SAS (da 1_1_9 a 1_1_13) nello storage pool 2 RAID 5 sono utilizzati per lo storage dei dischi virtuali (vdisk) PVS e delle immagini TFTP. La FAST Cache è abilitata per l'intero pool. I dischi da 0_0_4 a 0_0_24, da 1_0_0 a 1_0_3 e 1_1_14 non sono utilizzati. Questi dischi non sono stati utilizzati per testare la soluzione. Nota: è possibile sostituire le unità di dimensioni superiori per offrire una maggiore capacità. Per soddisfare le indicazioni relative al carico, le unità devono essere della stessa dimensione e operare a 15.000 rpm. Se si utilizzano unità di dimensioni diverse, gli algoritmi del layout dello storage possono dare risultati non ottimali. EMC VSPEX End-User Computing 75

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Layout dello storage core con provisioning MCS La Figura 27 illustra il layout dei dischi richiesti per lo storage di 1.000 desktop virtuali con provisioning MCS. Questo layout può essere utilizzato con opzioni di provisioning per desktop casuali e statici, Personal vdisk e desktop condivisi ospitati. Questo layout non include lo spazio necessario per i dati del profilo degli utenti. Figura 27. Layout dello storage core con provisioning MCS per 1.000 desktop virtuali Panoramica del layout dello storage core con provisioning MCS La seguente configurazione core viene utilizzata nell'architettura di riferimento per 1.000 virtual machine desktop: Quattro dischi SAS (da 0_0_0 a 0_0_3) per VNX OE. La serie VNX non richiede un'unità hot spare dedicata. I dischi 1_0_4 e 1_1_2 sono dischi non collegati che possono essere utilizzati come hot spare, quando necessario. Questi dischi sono contrassegnati dalla dicitura "hot spare" nella Figura 27. Venti dischi SAS (da 1_0_5 a 1_0_14 e da 1_1_3 a 1_1_12) nello storage pool 1 RAID 5 sono utilizzati per lo storage dei desktop virtuali. La FAST Cache è abilitata per l'intero pool. Per NAS, dal pool viene eseguito il provisioning di dieci LUN da 800 GB per fornire lo storage richiesto per la creazione di quattro file system NFS. I file system vengono presentati ai server vsphere come quattro datastore NFS. Per FC, dal pool viene eseguito il provisioning di quattro LUN da 2 TB da presentare ai server vsphere come quattro datastore VMFS. Nota: se la funzionalità Personal vdisk è implementata, metà delle unità (dieci dischi SAS per 1.000 desktop) è sufficiente per soddisfare i requisiti di prestazioni. Tuttavia, la capacità dei desktop si ridurrà del 50%. Se il requisito in termini di capacità dell'ambiente viene soddisfatto, implementare Personal vdisk con provisioning MCS con 10 unità SAS per 1.000 desktop. 76 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Due Flash drive (1_1_0 e 1_1_1) sono utilizzate per FAST Cache. Su queste unità non sono presenti LUN configurabili dall'utente. I dischi da 0_0_4 a 0_0_24, da 1_0_0 a 1_0_3 e da 1_1_13 a 1_1_14 non sono utilizzati. Questi dischi non sono stati utilizzati per testare la soluzione. Nota: è possibile sostituire le unità di dimensioni superiori per offrire una maggiore capacità. Per soddisfare le indicazioni relative al carico, le unità devono essere della stessa dimensione e operare a 15.000 rpm. Se si utilizzano unità di dimensioni diverse, gli algoritmi del layout dello storage possono dare risultati non ottimali. Layout dello storage opzionale Durante i test di convalida della soluzione, abbiamo allocato lo spazio di storage per i dati dell'utente nell'array VNX, come illustrato nella Figura 28. Questo storage si aggiunge allo storage core mostrato in precedenza. Se lo storage per i dati dell'utente è disponibile altrove nell'ambiente di produzione, lo storage aggiuntivo non è richiesto. Figura 28. Layout dello storage opzionale per 1.000 desktop virtuali Panoramica del layout dello storage opzionale Il layout dello storage opzionale viene utilizzato per lo storage dei server di infrastruttura, delle home directory e dei profili degli utenti e dei dischi Personal vdisk. EMC VSPEX End-User Computing 77

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione La seguente configurazione opzionale viene utilizzata nell'architettura di riferimento per 1.000 desktop virtuali: La serie VNX non richiede un'unità hot spare dedicata. I dischi 0_2_14 e 0_3_14 sono dischi non collegati che possono essere utilizzati come hot spare, quando necessario. Questi dischi sono contrassegnati dalla dicitura "hot spare" nella Figura 28. Cinque dischi SAS (da 0_2_0 a 0_2_4) nello storage pool 6 RAID 5 sono utilizzati per lo storage delle virtual machine dell'infrastruttura. Dal pool viene eseguito il provisioning di una LUN da 1 TB da presentare ai server vsphere come un datastore. Ventiquattro dischi NL-SAS (da 0_2_5 a 0_2_13 e da 1_2_0 a 1_2_14) nello storage pool 4 RAID 6 sono utilizzati per lo storage dei dati dell'utente e dei profili di roaming. Dal pool viene eseguito il provisioning di dieci LUN da 2 TB ciascuna per fornire lo storage richiesto per la creazione di due file system CIFS. Se sono stati implementati più tipi di unità, è possibile abilitare FAST VP per il tiering automatico dei dati al fine di utilizzare al meglio le differenze di prestazioni e capacità. La soluzione FAST VP viene applicata a livello di storage pool basato su blocchi e regola automaticamente la posizione in cui i dati vengono archiviati in base alla relativa frequenza di accesso. I dati ad accesso frequente sono promossi a tier dello storage più elevati con incrementi di 1 GB, mentre i dati ad accesso meno frequente possono essere migrati a un tier inferiore per ottimizzare i costi. Questo ribilanciamento di unità di dati o parti da 1 GB viene eseguito come parte di un'operazione di manutenzione pianificata in modo regolare. FAST VP non è consigliato per lo storage di desktop virtuali, ma può offrire significativi miglioramenti delle prestazioni se implementato per i dati dell'utente e i profili di roaming. Sedici dischi SAS (da 0_3_0 a 0_3_13 e da 1_3_0 a 1_3_1) nello storage pool 5 RAID 10 sono utilizzati per lo storage di dischi Personal vdisk. La FAST Cache è abilitata per l'intero pool. Per NAS, dal pool viene eseguito il provisioning di dieci LUN da 400 GB per fornire lo storage richiesto per la creazione di quattro file system NFS. I file system vengono presentati ai server vsphere come quattro datastore NFS. Per FC, dal pool viene eseguito il provisioning di quattro LUN da 1 TB da presentare ai server vsphere come quattro datastore VMFS. Layout dello storage per 2.000 desktop virtuali Layout dello storage core con provisioning PVS La Figura 29 illustra il layout dei dischi richiesti per lo storage di 2.000 desktop virtuali con provisioning PVS. Questo layout può essere utilizzato con opzioni di provisioning per desktop casuali e statici, Personal vdisk e desktop condivisi ospitati. Questo layout non include lo spazio necessario per i dati del profilo degli utenti. 78 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Figura 29. Layout dello storage core con provisioning PVS per 2.000 desktop virtuali Panoramica del layout dello storage core con provisioning PVS La seguente configurazione core viene utilizzata nell'architettura di riferimento per 2.000 virtual machine desktop: Quattro dischi SAS (da 0_0_0 a 0_0_3) per VNX OE. La serie EMC VNX non richiede un'unità hot spare dedicata. I dischi 1_0_4, 1_1_14 e 0_2_2 sono dischi non collegati che possono essere utilizzati come hot spare, quando necessario. Questi dischi sono contrassegnati dalla dicitura "hot spare" nella Figura 29. Trentadue dischi SAS (da 1_0_5 a 1_0_14, da 0_1_0 a 0_1_14 e da 1_1_0 a 1_1_6) nello storage pool 1 RAID 10 sono utilizzati per lo storage dei desktop virtuali. La FAST Cache è abilitata per l'intero pool. Per NAS, dal pool viene eseguito il provisioning di dieci LUN da 800 GB per fornire lo storage richiesto per la creazione di otto file system NFS. I file system vengono presentati ai server vsphere come otto datastore NFS. Per FC, dal pool viene eseguito il provisioning di otto LUN da 1 TB da presentare ai server vsphere come otto datastore VMFS. Quattro Flash drive (da 1_1_12 a 1_1_13 e da 0_2_0 a 0_2_1) sono utilizzate per FAST Cache. Su queste unità non sono presenti LUN configurabili dall'utente. EMC VSPEX End-User Computing 79

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Cinque dischi SAS (da 1_1_7 a 1_1_11) nello storage pool 2 RAID 5 sono utilizzati per lo storage dei dischi virtuali (vdisk) PVS e delle immagini TFTP. La FAST Cache è abilitata per l'intero pool. I dischi da 0_0_4 a 0_0_24, da 1_0_0 a 1_0_3 e da 0_2_3 a 0_2_14 non sono utilizzati. Questi dischi non sono stati utilizzati per testare la soluzione. Nota: è possibile sostituire le unità di dimensioni superiori per offrire una maggiore capacità. Per soddisfare le indicazioni relative al carico, le unità devono essere della stessa dimensione e operare a 15.000 rpm. Se si utilizzano unità di dimensioni diverse, gli algoritmi del layout dello storage possono dare risultati non ottimali. Layout dello storage core con provisioning MCS La Figura 30 illustra il layout dei dischi richiesti per lo storage di 2.000 desktop virtuali con provisioning MCS. Questo layout può essere utilizzato con opzioni di provisioning per desktop casuali e statici, Personal vdisk e desktop condivisi ospitati. Questo layout non include lo spazio necessario per i dati del profilo degli utenti. Figura 30. Layout dello storage core con provisioning MCS per 2.000 desktop virtuali Panoramica del layout dello storage core con provisioning MCS La seguente configurazione core viene utilizzata nell'architettura di riferimento per 2.000 virtual machine desktop: 80 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Quattro dischi SAS (da 0_0_0 a 0_0_3) per VNX OE. La serie EMC VNX non richiede un'unità hot spare dedicata. I dischi 1_0_4, 0_0_2 e 0_2_5 sono dischi non collegati che possono essere utilizzati come hot spare, quando necessario. Questi dischi sono contrassegnati dalla dicitura "hot spare" nella Figura 30. Quaranta dischi SAS (da 1_0_5 a 1_0_14, da 0_1_3 a 0_1_14, da 1_1_2 a 1_1_14 e da 0_2_0 a 0_2_4) nello storage pool 1 RAID 5 sono utilizzati per lo storage dei desktop virtuali. La FAST Cache è abilitata per l'intero pool. Per NAS, dal pool viene eseguito il provisioning di dieci LUN da 1.600 GB per fornire lo storage richiesto per la creazione di otto file system NFS. I file system vengono presentati ai server vsphere come otto datastore NFS. Per FC, dal pool viene eseguito il provisioning di otto LUN da 2 TB da presentare ai server vsphere come otto datastore VMFS. Nota: se la funzionalità Personal vdisk è implementata, metà delle unità (venti dischi SAS per 2.000 desktop) è sufficiente per soddisfare i requisiti di prestazioni. Tuttavia, la capacità dei desktop si ridurrà del 50%. Se il requisito in termini di capacità dell'ambiente viene soddisfatto, implementare Personal vdisk con provisioning MCS con 20 unità SAS per 1.000 desktop. Quattro Flash drive (da 0_1_0 a 0_1_1, 1_1_0 e 1_1_1) sono utilizzate per FAST Cache. Su queste unità non sono presenti LUN configurabili dall'utente. I dischi da 0_0_4 a 0_0_24, da 1_0_0 a 1_0_3 e da 0_2_6 a 0_2_14 non sono utilizzati. Questi dischi non sono stati utilizzati per testare la soluzione. Nota: è possibile sostituire le unità di dimensioni superiori per offrire una maggiore capacità. Per soddisfare le indicazioni relative al carico, le unità devono essere della stessa dimensione e operare a 15.000 rpm. Se si utilizzano unità di dimensioni diverse, gli algoritmi del layout dello storage possono dare risultati non ottimali. Layout dello storage opzionale Durante i test di convalida della soluzione, lo spazio di storage per i dati dell'utente è stato allocato nell'array VNX, come illustrato nella Figura 31. Questo storage si aggiunge al core storage mostrato sopra. Se lo storage per i dati dell'utente è disponibile altrove nell'ambiente di produzione, lo storage aggiuntivo non è richiesto. EMC VSPEX End-User Computing 81

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Figura 31. Layout dello storage opzionale per 2.000 desktop virtuali Panoramica del layout dello storage opzionale Il layout dello storage opzionale viene utilizzato per lo storage dei server di infrastruttura, delle home directory e dei profili degli utenti e dei dischi Personal vdisk. La seguente configurazione opzionale viene utilizzata nell'architettura di riferimento per 2.000 desktop virtuali: La serie VNX non richiede un'unità hot spare dedicata. I dischi 1_2_14, 0_4_9 e da 0_5_12 a 0_5_13 sono dischi non collegati che possono essere utilizzati come hot spare, quando necessario. Questi dischi sono contrassegnati dalla dicitura "hot spare" nella Figura 31. Cinque dischi SAS (da 1_2_0 a 1_2_4) nello storage pool 6 RAID 5 sono utilizzati per lo storage delle virtual machine dell'infrastruttura. Dal pool viene eseguito il provisioning di una LUN da 1 TB da presentare ai server vsphere come datastore. 82 EMC VSPEX End-User Computing

High availability e failover Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Quarantotto dischi NL-SAS (da 1_2_5 a 1_2_13, da 0_3_0 a 0_3_14, da 1_3_0 a 1_3_14 e da 0_4_0 a 0_4_8) nello storage pool 4 RAID 6 sono utilizzati per lo storage dei dati dell'utente e dei profili di roaming. Dal pool viene eseguito il provisioning di dieci LUN da 4 TB ciascuna per fornire lo storage richiesto per la creazione di due file system CIFS. Se sono stati implementati più tipi di unità, è possibile abilitare FAST VP per il tiering automatico dei dati al fine di utilizzare al meglio le differenze di prestazioni e capacità. La soluzione FAST VP viene applicata a livello di storage pool basato su blocchi e regola automaticamente la posizione in cui i dati vengono archiviati in base alla relativa frequenza di accesso. I dati ad accesso frequente sono promossi a tier dello storage più elevati con incrementi di 1 GB, mentre i dati ad accesso meno frequente possono essere migrati a un tier inferiore per ottimizzare i costi. Questo ribilanciamento di unità di dati o parti da 1 GB viene eseguito come parte di un'operazione di manutenzione pianificata in modo regolare. FAST VP non è consigliato per lo storage di desktop virtuali, ma può offrire significativi miglioramenti delle prestazioni se implementato per i dati dell'utente e i profili di roaming. Trentadue dischi SAS (da 0_4_10 a 0_4_14, da 1_4_0 a 1_4_14 e da 0_5_0 a 0_5_11) nello storage pool 5 RAID 10 sono utilizzati per lo storage di dischi Personal vdisk. La FAST Cache è abilitata per l'intero pool. Per NAS, dal pool viene eseguito il provisioning di dieci LUN da 800 GB per fornire lo storage richiesto per la creazione di otto file system NFS. I file system vengono presentati ai server vsphere come otto datastore NFS. Per FC, dal pool viene eseguito il provisioning di otto LUN da 1 TB da presentare ai server vsphere come otto datastore VMFS. Introduzione Livello di virtualizzazione Questa soluzione VSPEX offre un'infrastruttura di storage, server e rete virtualizzata con high availability. Se implementata secondo le istruzioni fornite in questa guida, fornisce la capacità di sopravvivere alla maggior parte dei guasti delle unità singole con un impatto minimo o addirittura nullo sulle operazioni del business. EMC consiglia di configurare la High Availability nel livello di virtualizzazione e consentire all'hypervisor di riavviare automaticamente le virtual machine in errore. La Figura 32 illustra la risposta del livello di hypervisor a un errore nel livello di elaborazione. Figura 32. High availability a livello di virtualizzazione L'implementazione della high availability al livello di virtualizzazione assicura che, in caso di guasto o errore hardware, l'infrastruttura tenterà di mantenere in esecuzione quanti più servizi possibile. EMC VSPEX End-User Computing 83

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Livello di elaborazione Sebbene questa soluzione offra elevata flessibilità per quanto riguarda i tipi di server da utilizzare nel livello di elaborazione, è consigliabile utilizzare server di classe enterprise progettati per il data center. Collegare questi server, dotati di alimentatori ridondanti, come illustrato nella Figura 33, a unità PDU (Power Distribution Unit) separate, in conformità alle best practice del vendor di server. Figura 33. Alimentatori ridondanti EMC consiglia di configurare la High Availability nel livello di virtualizzazione. Questo significa che il livello di elaborazione deve essere configurato con risorse sufficienti in modo che il numero totale di risorse disponibili soddisfi le esigenze dell'ambiente, anche in presenza di un guasto del server, come illustrato nella Figura 32. Livello di rete Le funzionalità di rete avanzate della serie VNX forniscono protezione contro gli errori di connessione di rete a livello di array. Ogni host vsphere dispone di più connessioni con gli utenti e con le reti di storage Ethernet per garantire protezione contro gli errori di link. Come illustrato nella Figura 34, tali connessioni devono essere distribuite su più switch Ethernet per garantire protezione contro il guasto di qualsiasi componente nella rete. Figura 34. High availability a livello di rete 84 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Assicurando la completa assenza di single point of failure a livello di rete, è possibile garantire che il livello di elaborazione sia in grado di accedere allo storage e comunicare con gli utenti anche in caso di guasto di un componente. Livello di storage La serie VNX è progettata per garantire un livello di availability del 99,999% utilizzando componenti ridondanti in tutto l'array. Tutti i componenti dell'array sono in grado di fornire operatività ininterrotta anche in caso di guasti dell'hardware. La configurazione dei dischi RAID nell'array fornisce protezione contro la perdita di dati dovuta a guasti di dischi individuali e le unità hot spare disponibili possono essere allocate dinamicamente per sostituire un disco guasto. Questo viene mostrato nella Figura 35. Figura 35. High availability della serie VNX Per impostazione predefinita, gli storage array EMC sono progettati per offrire high availability. Quando configurati secondo le istruzioni riportati nelle guide all'installazione, nessun errore o guasto di singole unità avrà come risultato una perdita di dati o mancata availability. EMC VSPEX End-User Computing 85

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Profilo del test di convalida Caratteristiche del profilo La soluzione VSPEX è stata convalidata con il profilo di ambiente illustrato nella Tabella 12. Tabella 12. Profilo dell'ambiente convalidato Caratteristica del profilo Numero di desktop virtuali Valore 500 per 500 desktop virtuali 1.000 per 1.000 desktop virtuali 2.000 per 2.000 desktop virtuali SO desktop virtuali Sistema operativo desktop: Windows 7 Enterprise (32 bit) SP1 OS server: Windows Server 2008 R2 SP1 vcpu per desktop virtuale Numero di desktop virtuali per core CPU RAM per desktop virtuale Metodo di provisioning dei desktop Storage medio disponibile per ogni desktop virtuale Operazioni IOPS medie per desktop virtuale quando in stato di normale operatività (Steady State) IOPS di picco medie per desktop virtuale durante sequenze di avvio contemporanee Numero di datastore per memorizzare i desktop virtuali Numero di desktop virtuali per datastore Tipi di disco e RAID per i datastore Tipo di dischi e RAID per le share CIFS per l'hosting di profili di roaming degli utenti e home directory (opzionale per i dati dell'utente) Sistema operativo desktop: 1 vcpu OS server: 0,2 vcpu Sistema operativo desktop: 8 OS server: 5 Sistema operativo desktop: 2 GB OS server: 0,6 GB PVS MCS 4 GB (PVS) 8 GB (MCS) 8 IOPS 60 IOPS (variante MCS/NFS) 8 IOPS (variante PVS/NFS) 116 IOPS (variante MCS/FC) 14 IOPS (variante PVS/FC) 2 per 500 desktop virtuali 4 per 1.000 desktop virtuali 8 per 2.000 desktop virtuali 250 RAID 5, dischi SAS da 600 GB, 15.000 rpm, 3,5 pollici RAID 6, dischi NL-SAS da 2 TB, 7.200 rpm, 3,5 pollici 86 EMC VSPEX End-User Computing

Guida alla configurazione dell'ambiente di backup Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Panoramica In questa sezione sono riportate le linee guida per la configurazione dell'ambiente di backup e ripristino per la soluzione VSPEX. Caratteristiche di backup La Tabella 13 mostra la modalità di dimensionamento del profilo di ambiente di backup di tre stack in questa soluzione VSPEX. Tabella 13. Caratteristiche del profilo di backup Caratteristica del profilo Dati dell'utente Valore 5 TB per 500 desktop virtuali 10 TB per 1.000 desktop virtuali 20 TB per 2.000 desktop virtuali Nota: 10 GB per desktop Percentuale di modifiche giornaliere per dati dell'utente Dati dell'utente 2% Conservazione per tipo di dati N. giornalieri 30 giornalieri N. settimanali 4 settimanali N. mensili 1 mensile Layout di backup Avamar offre diverse opzioni di implementazione, in funzione degli use case e dei requisiti di ripristino specifici dell'azienda. In questo caso la soluzione viene implementata con un datastore Avamar. Questo abilita il backup dei dati dell'utente non strutturati direttamente sul sistema Avamar per il semplice ripristino a livello di file. Questa soluzione di backup unifica il processo di backup con software e sistemi di deduplica e assicura i massimi livelli di prestazioni ed efficienza. Linee guida per il dimensionamento Panoramica Le sezioni riportate di seguito forniscono le definizioni del carico di lavoro di riferimento utilizzato per il dimensionamento e l'implementazione delle architetture VSPEX illustrate in questa guida. Vengono fornite istruzioni su come mettere in correlazione i carichi di lavoro di riferimento con i carichi di lavoro effettivi delle aziende e vengono fornite informazioni su come questa operazione possa modificare la distribuzione finale dalla prospettiva del server e della rete. È possibile modificare la definizione dello storage aggiungendo ulteriori unità per ottenere capacità e prestazioni più elevate nonché aggiungendo funzionalità come FAST Cache per i desktop e FAST VP per migliorare le prestazioni dei dati dell'utente. I layout del disco sono stati creati per fornire supporto per il numero appropriato di desktop virtuali al performance level definito. La riduzione del numero di unità consigliate o la modifica di un tipo di array può causare un numero inferiore di IOPS per desktop e un'esperienza utente non ottimale a causa di tempi di risposta meno rapidi. EMC VSPEX End-User Computing 87

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Carico di lavoro di riferimento Definizione del carico di lavoro di riferimento Ciascuna infrastruttura comprovata VSPEX bilancia le risorse di storage, rete ed elaborazione necessarie per uno specifico numero di macchine virtuali convalidate da EMC. In pratica, ogni macchina virtuale prevede uno specifico set di requisiti, che raramente corrispondono all'idea predefinita delle caratteristiche e delle funzioni di una macchina virtuale. In qualsiasi discussione relativa alle infrastrutture virtuali, è importante innanzitutto definire un carico di lavoro di riferimento. Non tutti i server eseguono le stesse attività ed è impossibile creare un riferimento che prenda in considerazione ogni possibile combinazione delle caratteristiche dei carichi di lavoro. Abbiamo definito un carico di lavoro di riferimento di un cliente tipo. Confrontando l'utilizzo effettivo operato dall'azienda cliente con il carico di lavoro di riferimento, è possibile estrapolare il tipo di architettura di riferimento da scegliere. Per la soluzione VSPEX End-User Computing, il carico di lavoro di riferimento è definito come singolo desktop virtuale che può essere implementato mediante un sistema operativo desktop o server. Nel caso di un sistema operativo desktop, ogni utente accede a una virtual machine dedicata a cui sono allocati una vcpu e 2 GB di RAM. Nel caso di un sistema operativo server, a ogni virtual machine sono allocati quattro vcpu e 12 GB di RAM e ciascuna di esse è condivisa tra 20 sessioni di desktop virtuali. La Tabella 14 mostra le caratteristiche del desktop virtuale di riferimento. Tabella 14. Caratteristiche del desktop virtuale Caratteristica Sistema operativo del desktop virtuale Processori virtuali per desktop virtuale RAM per desktop virtuale Capacità di storage disponibile per desktop virtuale* Operazioni IOPS medie per desktop virtuale quando in stato di normale operatività (Steady State) Valore Sistema operativo desktop: Microsoft Windows 7 Enterprise Edition (32 bit) SP1 OS server: Windows Server 2008 R2 SP1 Sistema operativo desktop: 1 vcpu OS server: 0,2 vcpu Sistema operativo desktop: 2 GB OS server: 0,6 GB 4 GB (PVS) 8 GB (MCS) 8 * La capacità di storage disponibile è calcolata in base alle unità utilizzate in questa soluzione. È possibile creare più spazio aggiungendo ulteriori unità o utilizzando unità della stessa classe con capacità maggiore. Questa definizione di desktop è basata sui dati dell'utente che risiedono nello storage condiviso. Il profilo di I/O viene definito utilizzando un framework di test che esegue contemporaneamente tutti i desktop, con un carico costante generato dal continuo utilizzo di applicazioni normalmente utilizzate negli uffici, come browser, software per la produttività aziendale e altre utility standard per lavoratori operativi. 88 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Applicazione del carico di lavoro di riferimento Oltre ai numeri di desktop supportati (500, 1.000 e 2.000), nella scelta del tipo di soluzione End-User Computing da implementare, occorre prendere in considerazione altri fattori. Simultaneità I carichi di lavoro utilizzati per convalidare le soluzioni VSPEX presuppongono che tutti gli utenti dei desktop siano sempre attivi. L'architettura con 1.000 desktop è stata testata con 1.000 desktop, in cui tutti i desktop generano carichi di lavoro in parallelo, tutti vengono avviati nello stesso momento e così via. Se l'azienda cliente prevede di disporre di 1.200 utenti, ma solo il 50% di essi sarà connesso contemporaneamente a causa delle differenze di fuso orario o dei turni alternativi, i 600 utenti attivi su un totale di 1.200 utenti possono essere supportati dall'architettura con 1.000 desktop. Carichi di lavoro dei desktop più pesanti Il carico di lavoro definito nella Tabella 14 e utilizzato per testare le configurazioni VSPEX End-User Computing viene considerato il carico tipico di un impiegato. Tuttavia, è possibile che alcune aziende ritengano che i relativi utenti abbiano un profilo più attivo. Se, ad esempio, un'azienda ha 800 utenti e, a causa di applicazioni aziendali personalizzate, ciascun utente genera 12 IOPS rispetto alle 8 operazioni IOPS utilizzate nel carico di lavoro VSPEX, la configurazione necessiterà di 9.600 IOPS (800 utenti * 12 IOPS per desktop). In questo caso, la configurazione con 1.000 desktop risulterà insufficiente in quanto ha una capacità nominale di 8.000 IOPS (1.000 desktop * 8 IOPS per desktop). È opportuno quindi che questa azienda consideri l'opportunità di passare alla soluzione con 2.000 desktop. Implementazione delle architetture di riferimento Panoramica Tipi di risorse Risorse di CPU Le architetture di riferimento richiedono la disponibilità di un set di componenti hardware per le esigenze di CPU, memoria, rete e storage del sistema. Queste esigenze vengono presentate come requisiti generali indipendenti da una specifica implementazione. Questa sezione descrive alcune considerazioni per l'implementazione dei requisiti. Le architetture di riferimento definiscono i requisiti hardware per la soluzione in termini dei seguenti tipi di risorse di base: Risorse di CPU Risorse di memoria Risorse di rete Risorse di storage Le sezioni riportate di seguito descrivono i tipi di risorse, le modalità di utilizzo delle risorse nell'architettura di riferimento e le considerazioni chiave per l'implementazione delle risorse nell'ambiente di un cliente. Le architetture definiscono il numero di core di CPU richiesti, non uno specifico tipo o una specifica configurazione. Si presume che le nuove implementazioni utilizzino revisioni recenti delle tecnologie dei processori più comuni e che tali EMC VSPEX End-User Computing 89

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione tecnologie garantiranno prestazioni identiche o migliori rispetto ai sistemi utilizzati per convalidare la soluzione. In qualsiasi sistema in esecuzione, è importante monitorare l'utilizzo delle risorse e adattare le risorse in base alle esigenze. Il desktop virtuale di riferimento e le risorse hardware richieste nelle architetture di riferimento presuppongono la presenza di un numero massimo di otto CPU virtuali per ciascun core di processore fisico (rapporto 8:1) quando viene utilizzato il sistema operativo desktop. In molti casi, questa configurazione fornisce un livello appropriato di risorse per i desktop virtuali ospitati. Tuttavia, questo rapporto potrebbe non essere appropriato in tutti gli use case. Monitorare l'utilizzo della CPU a livello di hypervisor per determinare se sono richieste ulteriori risorse. Risorse di memoria Ciascun desktop virtuale nell'architettura di riferimento dispone di 2 GB di memoria dedicata a una singola istanza del sistema operativo desktop. In un ambiente virtuale, non è inusuale eseguire il provisioning dei desktop virtuali con una quantità di memoria superiore rispetto a quella fisicamente disponibile nell'hypervisor a causa dei vincoli di budget. La tecnica di overcommit della memoria trae vantaggio dal fatto che ciascun desktop virtuale non utilizza completamente la quantità di memoria a esso allocata. In termini di business, è consigliabile sottoscrivere in eccesso l'utilizzo della memoria, almeno in parte. L'amministratore ha la responsabilità di monitorare in modo proattivo la percentuale di sottoscrizione in eccesso in modo che non sposti il collo di bottiglia dal server e diventi un peso per il sottosistema di storage. Se VMware vsphere esaurisce la memoria per i sistemi operativi guest, viene avviato il processo di paging, che determina l'esecuzione di attività di I/O aggiuntive nei file VSwap. Se il sottosistema di storage viene dimensionato in modo corretto, è possibile che picchi occasionali dovuti all'attività sui file VSwap non causino problemi di prestazioni in quanto i picchi temporanei di carico possono essere assorbiti. Tuttavia, se il tasso di sottoscrizione in eccesso della memoria è talmente elevato da determinare l'insorgenza sul sottosistema di storage di problemi connessi al costante sovraccarico delle attività sui file VSwap, sarà necessario aggiungere ulteriori dischi, non a causa del requisito di capacità, ma per soddisfare la richiesta di prestazioni superiori. In questa fase, spetta all'amministratore decidere se è più efficiente in termini di costo aggiungere ulteriore memoria fisica al server o aumentare la quantità di storage. Dati gli attuali costi dei moduli di memoria, la prima opzione è probabilmente meno costosa. Abbiamo convalidato questa soluzione con memoria assegnata staticamente e senza overcommit delle risorse di memoria. Se la tecnica di overcommit della memoria viene utilizzata in un ambiente reale, è consigliabile monitorare regolarmente l'utilizzo della memoria di sistema e l'attività I/O del page file associata per assicurare che un'eventuale carenza di memoria non causi risultati imprevisti. Risorse di rete Le architetture di riferimento descrivono le esigenze minime del sistema. Se è necessaria larghezza di banda aggiuntiva, per soddisfare i requisiti è importante aggiungere capacità sia a livello di storage array e che a livello di host dell'hypervisor. Le opzioni per la connettività di rete sul server dipendono dal tipo di server. Gli storage array includono una serie di porte di rete e offrono la possibilità di aggiungere ulteriori porte utilizzando i moduli FLEX I/O di EMC. Per riferimento nell'ambiente convalidato, EMC presuppone che ciascun desktop virtuale generi otto IOPS con una dimensione media di 4 KB. Ciascun desktop virtuale genera almeno 32 KB/s di traffico nella rete di storage. Per un ambiente classificato per 500 desktop virtuali, questa situazione prevede un traffico 90 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione minimo di circa 16 MB/sec, un valore che rientra nei limiti delle reti gigabit. Tuttavia, questo valore non prende in considerazione altri tipi di operazioni. Ad esempio, è necessaria larghezza di banda aggiuntiva per: Traffico della rete dell'utente Migrazione dei desktop virtuali Operazioni di gestione e amministrazione I requisiti variano in base alla modalità di utilizzo dell'ambiente; pertanto, non è possibile fornire numeri concreti in questo contesto. Tuttavia, la rete descritta nell'architettura di riferimento per ciascuna soluzione dovrebbe essere sufficiente per gestire i carichi di lavoro medi per gli use case descritti. Indipendentemente dai requisiti del traffico di rete, disporre sempre di almeno due connessioni di rete fisiche condivise per una rete logica in modo che un singolo errore di link non influisca sull'availability del sistema. Progettare la rete in modo da avere a disposizione una larghezza di banda complessiva sufficiente per gestire l'intero carico di lavoro in caso di errore. Risorse di storage Le architetture di riferimento contengono layout per i dischi utilizzati nella convalida del sistema. Ciascun layout bilancia la capacità di storage disponibile con la capacità di prestazioni delle unità. Quando si esamina il dimensionamento dello storage, occorre prendere in considerazione alcuni livelli. In particolare, l'array include una raccolta fisica di dischi assegnati a uno storage pool. Da questo storage pool, è possibile eseguire il provisioning dei datastore nel cluster vsphere. Ciascun livello prevede una configurazione specifica definita per la soluzione e documentata nel Capitolo 5. In generale, è possibile sostituire i tipi di unità con tipi che offrono maggiore capacità e stesse caratteristiche di prestazioni o caratteristiche di prestazioni più elevate e stessa capacità. Analogamente, è accettabile modificare il posizionamento delle unità nei rispettivi alloggiamenti in base ai nuovi schemi o agli schemi aggiornati degli alloggiamenti delle unità. Nei casi in cui vi sia la necessità di deviare dal numero e dal tipo proposti di unità impostate o dai layout dei datastore e dei pool specificati, assicurarsi che il layout di destinazione fornisca al sistema una quantità identica o maggiore di risorse. Risorse di backup Espansione di ambienti VSPEX End-User Computing esistenti La soluzione descrive le esigenze di conservazione e di storage di backup (iniziali e di crescita futura) del sistema. Per un ulteriore dimensionamento di Avamar, è possibile raccogliere informazioni aggiuntive, incluse le esigenze di tape-out, le specifiche di RPO e RTO e le esigenze di replica di ambienti su più siti. La soluzione VSPEX End User Computing supporta un modello di implementazione flessibile che consente di espandere facilmente l'ambiente aziendale secondo le esigenze del business in evoluzione. È possibile combinare le configurazioni di blocchi predefiniti presentate in questa soluzione per creare implementazioni di dimensioni maggiori. Ad esempio, è possibile implementare la configurazione con 1.000 desktop partendo direttamente dalla configurazione suggerita oppure iniziando dalla configurazione con 500 desktop ed espanderla quando necessario. Analogamente, è possibile implementare la configurazione con 2.000 desktop in EMC VSPEX End-User Computing 91

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione una sola volta oppure gradualmente, espandendo le risorse di storage in base alla necessità. Riepilogo dell'implementazione I requisiti definiti nelle architetture di riferimento sono considerati da EMC il set minimo di risorse per gestire i carichi di lavoro richiesti in base alla definizione di un desktop virtuale di riferimento. In qualsiasi implementazione presso l'azienda cliente, il carico di un sistema varia nel tempo man mano che gli utenti interagiscono con il sistema. Tuttavia, se i desktop virtuali del cliente differiscono in modo significativo dalla definizione di riferimento e variano nello stesso gruppo di risorse, potrebbe essere necessario aggiungere al sistema una maggiore quantità di risorse. Valutazione rapida Foglio di lavoro Una valutazione dell'ambiente dell'azienda cliente può rivelarsi particolarmente utile per l'implementazione della soluzione VSPEX più appropriata. Questa sezione fornisce un foglio di lavoro di facile utilizzo per semplificare il calcolo del dimensionamento e la valutazione dell'ambiente dell'azienda cliente. Innanzitutto, creare un prospetto riepilogativo dei tipi di utenti di cui si intende eseguire la migrazione nell'ambiente VSPEX End-User Computing. Per ciascun gruppo, determinare i requisiti in termini di numero di CPU virtuali, quantità di memoria, prestazioni di storage richieste, capacità di storage richiesta e numero di desktop virtuali di riferimento del pool di risorse. La sezione Applicazione del carico di lavoro di riferimento fornisce alcuni esempi di questo processo. Per ciascuna applicazione, compilare una riga nel foglio di lavoro, come illustrato nella Tabella 15. Tabella 15. Riga del foglio di lavoro vuota Applicazione CPU (CPU virtuali) Memoria (GB) IOPS Desktop virtuali di riferimento equivalenti N. di utenti Totale desktop di riferimento Tipo di utente di esempio Requisiti delle risorse Desktop di riferimento equivalenti Compilare i requisiti in termini di risorse per il tipo di utente. Inserire nella riga le informazioni relative a tre risorse diverse: CPU, memoria e IOPS. Requisiti di CPU Il desktop virtuale di riferimento presume che la maggior parte delle applicazioni desktop sia ottimizzata per una singola CPU in un'implementazione del sistema operativo desktop. Se un tipo di utente richiede un desktop con più CPU virtuali, modificare il conteggio proposto del desktop virtuale per includere le risorse aggiuntive. Se, ad esempio, si esegue la virtualizzazione di 100 desktop, ma 20 utenti richiedono due CPU anziché una, considerare che il pool in uso deve fornire una funzionalità di 120 desktop virtuali. 92 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Requisiti di memoria La memoria svolge un ruolo fondamentale nel garantire elevati livelli di funzionalità e prestazioni delle applicazioni. Pertanto, ciascun gruppo di desktop presenta destinazioni differenti per la quantità di memoria disponibile considerata accettabile. Analogamente al calcolo della CPU, se un gruppo di utenti richiede risorse di memoria aggiuntive, modificare semplicemente il numero di desktop che si intende utilizzare per soddisfare la richiesta di risorse aggiuntive. Se, ad esempio, sono 200 i desktop che verranno virtualizzati mediante il sistema operativo desktop, ma ciascun desktop richiede 4 GB di memoria anziché i 2 GB forniti nel desktop virtuale di riferimento, pianificare l'utilizzo di 400 desktop virtuali di riferimento. Requisiti di prestazioni dello storage Requisiti di capacità di storage I requisiti di prestazioni dello storage per i desktop rappresentano in genere l'aspetto meno conosciuto delle prestazioni. Il desktop virtuale di riferimento utilizza un carico di lavoro generato da uno strumento riconosciuto nel settore per eseguire un'ampia gamma di applicazioni per la produttività aziendale che devono essere rappresentative della maggior parte delle implementazioni dei desktop virtuali. Il requisito in termini di capacità di storage per un desktop può variare in modo significativo in base ai tipi di applicazioni in uso e alle policy specifiche dell'azienda cliente. I desktop virtuali presentati in questa soluzione si basano su storage condiviso aggiuntivo per i documenti degli utenti e i dati dei profili utente. Questo requisito viene considerato come componente opzionale che può essere soddisfatto con l'aggiunta di hardware di storage specifico definito nell'architettura di riferimento o con file share esistenti nell'ambiente. Determinazione dei desktop virtuali di riferimento equivalenti Una volta definite tutte le risorse, determinare un valore appropriato per la riga Desktop di riferimento equivalenti nella Tabella 15 utilizzando le relazioni nella Tabella 16. Arrotondare tutti i valori al numero intero più vicino. Tabella 16. Risorse dei desktop virtuali di riferimento Tipo desktop Risorsa Valore per il desktop virtuale di riferimento Sistema operativo desktop Relazione tra i requisiti e i desktop virtuali di riferimento equivalenti CPU 1 Desktop virtuali di riferimento equivalenti = Requisiti di risorse Memoria 2 Desktop virtuali di riferimento equivalenti = (Requisiti di risorse)/2 IOPS 8 Desktop virtuali di riferimento equivalenti = (Requisiti di risorse)/8 OS server CPU 0,2 Desktop virtuali di riferimento equivalenti = (Requisiti di risorse)/0,2 Memoria 0,6 Desktop virtuali di riferimento equivalenti = (Requisiti di risorse)/0,6 IOPS 8 Desktop virtuali di riferimento equivalenti = (Requisiti di risorse)/8 EMC VSPEX End-User Computing 93

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Se, ad esempio, un gruppo di 100 utenti ha la necessità di utilizzare le due CPU virtuali e di eseguire le 12 operazioni IOPS per desktop descritte in precedenza in un'implementazione del sistema operativo desktop, oltre agli 8 GB di memoria, descrivere questo gruppo come utenti che necessitano di due desktop di riferimento di CPU, quattro desktop di riferimento di memoria e due desktop di riferimento di IOPS, in base alle caratteristiche dei desktop virtuali descritte nella Tabella 14. Immettere queste cifre nella riga Desktop di riferimento equivalenti, come illustrato nella Tabella 17. Per compilare la colonna Desktop virtuali di riferimento equivalenti, utilizzare il valore massimo della riga. Per determinare la quantità totale di risorse necessarie per uno specifico tipo di utente, moltiplicare il numero di desktop virtuali di riferimento equivalenti per il numero di utenti. Tabella 17. Riga del foglio di lavoro di esempio Tipo utente Tipo di utente di esempio Requisiti delle risorse Desktop di riferimento equivalenti CPU (CPU virtuali) Memoria (GB) IOPS Desktop virtuali di riferimento equivalenti N. di utenti 2 8 12 2 4 2 4 100 400 Totale desktop di riferimento Una volta compilato il foglio di lavoro per ciascun tipo di utente di cui si desidera eseguire la migrazione nell'infrastruttura virtuale, calcolare il numero totale di desktop virtuali di riferimento del pool richiesti calcolando la somma della colonna Totale desktop di riferimento, come illustrato nella Tabella 18. Tabella 18. Applicazioni di esempio Tipo utente Utilizzo intensivo Utilizzo moderato Utilizzo tipico Requisiti delle risorse Desktop di riferimento equivalenti Requisiti delle risorse Desktop di riferimento equivalenti Requisiti delle risorse Desktop di riferimento equivalenti CPU (CPU virtuali) Memoria (GB) IOPS Desktop virtuali di riferimento equivalenti N. di utenti 2 8 12 2 4 2 4 100 400 2 4 8 2 2 1 2 100 200 1 2 8 1 1 1 1 300 300 Totale desktop di riferimento Totale 900 94 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione Le soluzioni VSPEX End-User Computing definiscono dimensioni del pool di risorse discrete. Per questo set di soluzioni, il pool contiene 500, 1.000 e 2.000 desktop. Nel caso della Tabella 18, il cliente richiede una funzionalità di 900 desktop virtuali dal pool. Pertanto, il pool di risorse con 1.000 desktop virtuali fornisce risorse sufficienti per soddisfare sia le esigenze correnti che le esigenze di crescita future. Fine tuning delle risorse hardware Nella maggior parte dei casi, è possibile dimensionare l'hardware consigliato per i server e lo storage in modo appropriato, in base al processo descritto in precedenza. Tuttavia, in alcuni casi, potrebbe essere necessario personalizzare ulteriormente le risorse hardware disponibili. Una descrizione completa dell'architettura del sistema esula dall'ambito della presente guida; tuttavia, in questa fase, è possibile eseguire un'ulteriore personalizzazione. Risorse di storage In alcune applicazioni, potrebbe essere necessario separare alcuni carichi di lavoro di storage da altri carichi di lavoro. I layout dello storage nelle architetture VSPEX inseriscono tutti i desktop virtuali in un singolo pool di risorse. Per ottenere la separazione dei carichi di lavoro, acquistare ulteriori unità disco per ciascun gruppo che richiede l'isolamento dei carichi di lavoro e aggiungerle a un pool dedicato. Non è appropriato ridurre le dimensioni del pool di risorse di storage principale per supportare l'isolamento o ridurre la funzionalità del pool senza ulteriori istruzioni che comunque non rientrano nell'ambito della presente guida. I layout dello storage presentati in questa guida sono progettati per bilanciare diversi fattori in termini di High Availability, prestazioni e protezione dei dati. La modifica dei componenti del pool può avere impatti significativi e difficili da prevedere su altre aree del sistema. Risorse server Nella soluzione VSPEX End-User Computing, è possibile personalizzare le risorse hardware del server in modo più efficace. A tal fine, calcolare innanzitutto il numero totale dei requisiti in termini di risorse per i componenti server, come illustrato nella Tabella 19. Si noti l'aggiunta delle colonne Totale risorse CPU e Totale risorse memoria. Tabella 19. Totale componenti risorse server Tipo utente Utilizzo intensivo Utilizzo moderato Utilizzo tipico Requisiti delle risorse Requisiti delle risorse Requisiti delle risorse CPU (CPU virtuali) Memoria (GB) N. di utenti Totale risorse CPU 2 8 100 200 800 2 4 100 200 400 1 2 300 300 600 Totale risorse memoria (GB) Totale 700 1.800 EMC VSPEX End-User Computing 95

Capitolo 4: Panoramica dell'architettura della soluzione In questo esempio, l'architettura di destinazione richiede 700 CPU virtuali e 1.800 GB di memoria. Poiché nell'esempio si presuppone che siano presenti otto desktop per ciascun core di processore fisico in un'implementazione del sistema operativo desktop e che non venga eseguito l'overprovisioning della memoria, questo requisito si traduce in 88 core di processori fisici e 1.800 GB di memoria. Al contrario, il pool di risorse con 1.000 desktop virtuali richiede 2.000 GB di memoria e almeno 125 core di processori fisici. In questo ambiente, è possibile implementare la soluzione in modo efficace con un numero inferiore di risorse server. Nota: quando si personalizza l'hardware del pool di risorse, prendere in considerazione i requisiti di high availability. La Tabella 20 fornisce un foglio di lavoro vuoto per la raccolta delle informazioni sul cliente. Tabella 20. Foglio di lavoro vuoto dell'azienda cliente Tipo utente CPU (CPU virtuali) Memoria (GB) IOPS Desktop virtuali di riferimento equivalenti N. di utenti Totale desktop di riferimento Requisiti delle risorse Desktop di riferimento equivalenti Requisiti delle risorse Desktop di riferimento equivalenti Requisiti delle risorse Desktop di riferimento equivalenti Requisiti delle risorse Desktop di riferimento equivalenti Requisiti delle risorse Desktop di riferimento equivalenti Requisiti delle risorse Desktop di riferimento equivalenti Totale 96 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 5: Linee guida per la configurazione di VSPEX Capitolo 5 Linee guida per la configurazione di VSPEX Questo capitolo descrive i seguenti argomenti: Processo di implementazione... 98 Attività preliminari all'implementazione... 98 Raccolta dei dati di configurazione dell'azienda cliente... 101 Preparazione degli switch, connessione alla rete e configurazione degli switch... 101 Preparazione e configurazione dello storage array... 104 Installazione e configurazione degli host VMware vsphere... 113 Configurazione della memoria... 115 Installazione e configurazione del database SQL Server... 117 Installazione e configurazione del server VMware vcenter... 118 Installazione e configurazione del controller XenDesktop... 121 Installazione e configurazione di Citrix Provisioning Services (solo PVS)... 124 Installazione di EMC Avamar... 128 Riepilogo... 149 EMC VSPEX End-User Computing 97

Capitolo 5: Linee guida per la configurazione di VSPEX Processo di implementazione Panoramica La Tabella 21 descrive le fasi del processo di implementazione della soluzione. Una volta completato il processo di implementazione, l'infrastruttura VSPEX sarà pronta per l'integrazione con l'infrastruttura server e di rete esistente dell'azienda cliente. Tabella 21. Panoramica del processo di implementazione Staging Descrizione Architetture 1 Verificare i prerequisiti. Attività preliminari all'implementazione 2 Recuperare gli strumenti di implementazione. 3 Raccogliere i dati di configurazione dell'azienda cliente. 4 Montare su rack e cablare i componenti. 5 Configurare gli switch e le reti; eseguire la connessione alla rete dell'azienda cliente. Attività preliminari all'implementazione Attività preliminari all'implementazione Documentazione del vendor Preparazione degli switch, connessione alla rete e configurazione degli switch 6 Installare e configurare VNX. Preparazione e configurazione dello storage array 7 Configurare i datastore delle macchine virtuali. Preparazione e configurazione dello storage array 8 Installare e configurare i server. Installazione e configurazione del server VMware vcenter 9 Installare SQL Server (utilizzato da vcenter, XenDesktop e PVS). 10 Installare e configurare vcenter e il networking delle macchine virtuali. Installazione e configurazione del database SQL Server Installazione e configurazione del server VMware vcenter 11 Installare il controller XenDesktop. Installazione e configurazione del controller XenDesktop 12 Eseguire il test e l'installazione. Capitolo 6: Convalida della soluzione Attività preliminari all'implementazione Panoramica Le attività preliminari all'implementazione comprendono procedure non direttamente correlate all'installazione e alla configurazione dell'ambiente, ma i cui risultati saranno necessari in fase di installazione. Gli esempi di attività preliminari all'implementazione comprendono la raccolta di nomi host, indirizzi IP, ID LAN virtuale, codici di licenza, supporti di installazione e così via. Assicurarsi di eseguire queste attività, come illustrato nella Tabella 22, prima della visita presso l'azienda cliente, in modo da ridurre il tempo richiesto on-site. 98 EMC VSPEX End-User Computing

Tabella 22. Attività preliminari all'implementazione Capitolo 5: Linee guida per la configurazione di VSPEX Attività Descrizione Architetture Raccolta dei documenti Raccolta degli strumenti Raccolta dei dati Raccogliere i documenti correlati elencati nei riferimenti. Questa documentazione viene utilizzata nella presente guida per fornire informazioni dettagliate sulle procedure di configurazione e sulle best practice per l'implementazione dei diversi componenti della soluzione. Raccogliere gli strumenti richiesti e quelli opzionali per l'implementazione. Utilizzare la Tabella 23 per verificare che tutte le apparecchiature, il software e le licenze appropriate siano disponibili prima del processo di implementazione. Raccogliere i dati di configurazione specifici dell'azienda cliente per il networking, la denominazione e gli account richiesti. Immettere queste informazioni nel foglio di lavoro relativo ai dati di configurazione dell'azienda cliente e utilizzarle come riferimento durante il processo di implementazione. Documentazione EMC Altri documenti Elenco di controllo dei prerequisiti per l'implementazione nella Tabella 23 Appendice B Prerequisiti per l'implementazione Completare il documento VNX Block Configuration Worksheet per la variante FC o VNX File and Unified Worksheet per la variante NFS, disponibile sul sito web di Supporto Online EMC, per fornire informazioni complete specifiche dell'array. La Tabella 23 descrive in dettaglio i requisiti di licenza, hardware e software per la soluzione. Per ulteriori informazioni, fare riferimento alle tabelle hardware e software in questa guida. Tabella 23. Elenco di controllo dei prerequisiti per l'implementazione Requisito Hardware Descrizione Server fisici per ospitare i desktop virtuali: capacità dei server fisici sufficiente per ospitare i desktop Server VMware vsphere 5.1 per ospitare i server dell'infrastruttura virtuale Nota: è possibile che questo requisito sia soddisfatto dall'infrastruttura esistente. Networking: capacità e funzionalità della porta dello switch richieste dall'end-user Computing EMC VNX: storage array multiprotocollo con il layout del disco richiesto Software Supporti di installazione di VMware vsphere 5.1 EMC VSPEX End-User Computing 99

Capitolo 5: Linee guida per la configurazione di VSPEX Requisito Descrizione Supporti di installazione di VMware vcenter Server 5.1 Supporti di installazione di Citrix XenDesktop 7 Supporti di installazione di Citrix Provisioning Services 7 EMC VSI for VMware vsphere: Unified Storage Management. Per ulteriori informazioni, visitare il sito web di Supporto Online EMC. Supporti di installazione di Microsoft Windows Server 2008 R2 (sistema operativo consigliato per VMware vcenter e il controller Citrix Desktop) Supporti di installazione di Microsoft Windows Server 2012 (AD/DHCP/DNS/Hypervisor) Supporti di installazione di Microsoft Windows 7 SP1 Supporti di installazione di Microsoft SQL Server 2008 R2 Nota: È possibile che questo requisito sia soddisfatto nell'infrastruttura esistente. Software: solo variante FC Software: solo variante NFS EMC PowerPath Per ulteriori informazioni, visitare il sito web di Supporto Online EMC. Plug-in EMC vstorage API for Array Integration Per ulteriori informazioni, visitare il sito web di Supporto Online EMC. Licenze Codice di licenza di VMware vcenter 5.1 Codici di licenza di VMware vsphere 5.1 Desktop File di licenza di Citrix XenDesktop 7 Codici di licenza di Microsoft Windows Server 2008 R2 Standard o versione successiva Codici di licenza di Microsoft Windows Server 2012 Standard o versione successiva Nota: è possibile che questo requisito sia soddisfatto dal server Microsoft Key Management Server (KMS) esistente. Codici di licenza di Microsoft Windows 7 Nota: è possibile che questo requisito sia soddisfatto dal server Microsoft KMS esistente. Codice di licenza di Microsoft SQL Server Nota: È possibile che questo requisito sia soddisfatto nell'infrastruttura esistente. Licenze: solo variante FC File di licenza di EMC PowerPath Virtual Edition 100 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 5: Linee guida per la configurazione di VSPEX Raccolta dei dati di configurazione dell'azienda cliente Panoramica Per ridurre il tempo richiesto on-site, è consigliabile raccogliere alcune informazioni, quali indirizzi IP e nomi host, come parte del processo di pianificazione. L'Appendice B fornisce un modulo per la gestione di record di informazioni pertinenti. Questo modulo può essere espanso o compresso ed è possibile aggiungere, modificare e registrare informazioni man mano che il processo di implementazione avanza. Inoltre, completare il documento VNX Block Configuration Worksheet per la variante FC o VNX File and Unified Worksheets per la variante NFS, disponibile sul sito web di Supporto Online EMC, per fornire informazioni complete specifiche dell'array. Preparazione degli switch, connessione alla rete e configurazione degli switch Panoramica Questa sezione descrive i requisiti per l'infrastruttura di rete necessaria per supportare questa architettura. La Tabella 24 riporta un riepilogo delle attività da completare e fornisce riferimenti per ulteriori informazioni. Tabella 24. Attività per la configurazione degli switch e della rete Attività Descrizione Architetture Configurazione della rete dell'infrastruttura Configurare il networking dell'infrastruttura degli host vsphere e dello storage array, come specificato in Architettura della soluzione. Configuration Guide del vendor Configurazione della rete di storage (variante FC) Configurazione delle VLAN Completamento del cablaggio di rete Configurare le porte degli switch Fibre Channel, lo zoning per gli host vsphere e lo storage array. Configurare le VLAN private e pubbliche come richiesto. Collegare le porte di interconnessione degli switch. Collegare le porte VNX. Collegare le porte del server vsphere. Configuration Guide degli switch del vendor Configuration Guide degli switch del vendor Configuration Guide del vendor Preparazione degli switch di rete Configurazione della rete dell'infrastruttura Per i livelli convalidati di prestazioni e High Availability, questa soluzione richiede la capacità di switching fornita nella tabella Hardware della soluzione (Tabella 5 a pagina 57). Se l'infrastruttura esistente soddisfa i requisiti, non è necessario eseguire l'installazione di nuovo hardware. La rete dell'infrastruttura richiede link di rete ridondanti per ciascun host vsphere, lo storage array, le porte di interconnessione degli switch e le porte uplink degli switch. Questa configurazione fornisce ridondanza e larghezza di banda di rete aggiuntiva. Questa configurazione è necessaria, indipendentemente dal fatto che l'infrastruttura di rete per la soluzione sia già esistente o venga implementata insieme ad altri componenti della soluzione. EMC VSPEX End-User Computing 101

Capitolo 5: Linee guida per la configurazione di VSPEX La Figura 36 illustra un'infrastruttura Ethernet ridondante di esempio per questa soluzione. Il grafico illustra l'utilizzo di link e switch ridondanti per garantire che non ci siano single point of failure nella connettività di rete. Figura 36. Architettura della rete Ethernet di esempio Configurazione della rete di storage (variante FC) La rete FC dell'infrastruttura richiede link e switch Fibre Channel ridondanti per ciascun host vsphere e per lo storage array. Questa configurazione fornisce ridondanza e larghezza di banda della rete di storage aggiuntivo. Ciascun host vsphere è connesso a entrambi gli switch Fibre Channel e ciascuno switch è connesso a ciascuno storage processor nello storage array. Collocare ogni connessione FC tra l'host vsphere e lo storage array in una zona FC separata. La Figura 37 fornisce un esempio di architettura di rete FC. 102 EMC VSPEX End-User Computing

Capitolo 5: Linee guida per la configurazione di VSPEX Figura 37. Architettura della rete FC di esempio Configurazione delle VLAN Completamento del cablaggio di rete Assicurarsi di collegare un numero adeguato di porte di switch per lo storage array e gli host vsphere configurati con almeno tre VLAN per: Networking delle virtual machine, gestione vsphere e traffico CIFS (reti delle aziende clienti, che possono essere separate, se necessario) Networking NFS (rete privata) vmotion (rete privata) Accertarsi che tutti i server, gli storage array, le interconnessioni degli switch e gli uplink degli switch della soluzione dispongano di connessioni ridondanti e siano inseriti in infrastrutture di switching separate. Verificare che esista una connessione completa alla rete esistente dell'azienda cliente. Nota: in questa fase, la nuova apparecchiatura viene connessa alla rete esistente del cliente. Assicurarsi che interazioni impreviste non causino problemi di servizio nella rete del cliente. EMC VSPEX End-User Computing 103