IL PATROCINIO A SPESE DELLO STATO NEL PROCESSO PENALE

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IL PATROCINIO A SPESE DELLO STATO NEL PROCESSO PENALE Il patrocinio a spese dello Stato ex art.74 D.P.R. 30 maggio 2002, n.115 Istituzione del patrocinio. Comma 1: «1. E' assicurato il patrocinio nel processo penale per la difesa del cittadino non abbiente, indagato, imputato, condannato, persona offesa da reato, danneggiato che intenda costituirsi parte civile, responsabile civile ovvero civilmente obbligato per la pena pecuniaria». Si può richiedere per ogni grado e fase del processo ex art.75 D.P.R. 30 maggio 2002, n.115 Condizioni di applicabilità. «L ammissione al patrocinio è valida per ogni grado e per ogni fase del processo e per tutte le eventuali procedure, derivate ed accidentali, comunque connesse». La legge fissa come parametro primo per l ammissione al beneficio, il limite di reddito di euro 11.528,41 [Importo così aggiornato dall'art. unico, comma 1, Decreto 29.12.2005, dall'art. unico, comma 1, Decreto 20.01.2009, dall art. unico, comma 1, Decreto 02.07.2012, dall'art. unico, comma 1, Decreto 01.04.2014 e, successivamente, dall art. unico, comma 1, Decreto 07.05.2015]. L Art.76 D.P.R. 30 maggio 2002, n.115 Condizioni per l ammissione, così recita: «1. Può essere ammesso al patrocinio chi è titolare di un reddito imponibile ai fini dell'imposta personale sul reddito, risultante dall'ultima dichiarazione, non superiore a euro 11.528,41. 2. Salvo quanto previsto dall'articolo 92, se l'interessato convive con il coniuge o con altri familiari, il reddito è costituito dalla somma dei redditi conseguiti nel medesimo periodo da ogni componente della famiglia, compreso l'istante. 3. Ai fini della determinazione dei limiti di reddito, si tiene conto anche dei redditi che per legge sono esenti dall'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) o che sono soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d'imposta, ovvero ad imposta sostitutiva. 4. Si tiene conto del solo reddito personale quando sono oggetto della causa diritti della personalità, ovvero nei processi in cui gli interessi del richiedente sono in conflitto con quelli degli altri componenti il nucleo familiare con lui conviventi. Al comma 4-bis per alcune ipotesi di reato, ed in ossequio alla pronuncia della Corte Cost. 16 aprile 2010, n.139 circa l ammissione di prova contraria, vi è una presunzione che esclude l applicabilità dell istituto. Infatti, ex art 76 D.P.R. Cit., al comma 4-bis: 4-bis. Per i soggetti già condannati con sentenza definitiva per i reati di cui agli articoli 416-bis del codice penale, 291-quater del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 23 gennaio 1973, n. 43, 73, limitatamente alle ipotesi aggravate ai sensi dell articolo 80, e 74, comma

1, del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, nonché per i reati commessi avvalendosi delle condizioni previste dal predetto articolo 416-bis ovvero al fine di agevolare l attività delle associazioni previste dallo stesso articolo, ai soli fini del presente decreto, il reddito si ritiene superiore ai limiti previsti [Questo comma è stato inserito dal D. L. 23 maggio 2008, n. 92]. Di segno opposto è invece la previsione del comma 4-ter: 4-ter. La persona offesa dai reati di cui agli articoli 572, 583-bis, 609-bis, 609-quater, 609-octies e 612-bis, nonché, ove commessi in danno di minori, dai reati di cui agli articoli 600, 600-bis, 600- ter, 600-quinquies, 601, 602, 609-quinquies e 609-undecies del codice penale, può essere ammessa al patrocinio anche in deroga ai limiti di reddito previsti dal presente decreto [Comma aggiunto dall'art. 4, comma 1, D. L. 23 febbraio 2009, n. 11, convertito, con modificazioni, dalla L. 23 aprile 2009, n. 38, e sostituito dall art. 9, comma 1, L. 1 ottobre 2012, n. 172. Infine, il presente comma è stato così modificato dall art. 2, comma 3, D.L. 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla L. 15 ottobre 2013, n. 119]». Si tratta di una facoltà, di talché, colui che abbia interesse può, mezzo istanza sottoscritta personalmente ed autenticata dal difensore, chiedere di essere ammesso al beneficio (Art.78 D.P.R. 30 maggio 2002, n.115 Istanza per l ammissione). Art.92 D.P.R. 30 maggio 2002, n.115 Elevazione dell istanza al magistrato competente. «Se l interessato all ammissione al patrocinio convive con il coniuge o con altri familiari si applicano le disposizioni di cui all art.76, comma II, ma i limiti di reddito indicati dall art. 76, comma I sono elevati di euro 1.032,91 per ognuno dei familiari conviventi». Per ciò che attiene al contenuto della domanda, previsto a pena di inammissibilità, bisogna avere riguardo al disposto dell art. 79 D.P.R. 30 maggio 2002, n.115 - Contenuto dell'istanza: «1. L'istanza è redatta in carta semplice e, a pena di inammissibilità, contiene: a) la richiesta di ammissione al patrocinio e l'indicazione del processo cui si riferisce, se già pendente; b) le generalità dell'interessato e dei componenti la famiglia anagrafica, unitamente ai rispettivi codici fiscali; c) una dichiarazione sostitutiva di certificazione da parte dell'interessato, ai sensi dell'articolo 46, comma 1, lettera o), del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, attestante la sussistenza delle condizioni di reddito previste per l'ammissione, con specifica

determinazione del reddito complessivo valutabile a tali fini, determinato secondo le modalità indicate nell'articolo 76; d) l'impegno a comunicare, fino a che il processo non sia definito, le variazioni rilevanti dei limiti di reddito, verificatesi nell'anno precedente, entro trenta giorni dalla scadenza del termine di un anno, dalla data di presentazione dell'istanza o della eventuale precedente comunicazione di variazione. 2. Per i redditi prodotti all'estero, il cittadino di Stati non appartenenti all'unione europea correda l'istanza con una certificazione dell'autorità consolare competente, che attesta la veridicità di quanto in essa indicato. 3. Gli interessati, se il giudice procedente o il consiglio dell'ordine degli avvocati competente a provvedere in via anticipata lo richiedono, sono tenuti, a pena di inammissibilità dell'istanza, a produrre la documentazione necessaria ad accertare la veridicità di quanto in essa indicato». La scelta del difensore deve ricadere ex comma I art. 80 D.P.R. 30 maggio 2002, n.115 - Nomina del difensore [Articolo così sostituito dalla Legge 24 febbraio 2005, n. 25]: «1. Chi è ammesso al patrocinio può nominare un difensore scelto tra gli iscritti negli elenchi degli avvocati per il patrocinio a spese dello Stato, istituiti presso i consigli dell'ordine del distretto di corte di appello nel quale ha sede il magistrato competente a conoscere del merito o il magistrato davanti al quale pende il processo. 2. Se procede la Corte di cassazione, il Consiglio di Stato, le sezioni riunite o le sezioni giurisdizionali centrali presso la Corte dei conti, gli elenchi sono quelli istituiti presso i consigli dell'ordine del distretto di corte di appello del luogo dove ha sede il giudice che ha emesso il provvedimento impugnato. 3. Colui che è ammesso al patrocinio può nominare un difensore iscritto negli elenchi degli avvocati per il patrocinio a spese dello Stato scelto anche al di fuori del distretto di cui ai commi 1 e 2». Conseguenza immediata dell ammissione al beneficio è che l onorario e le spese dovuti, come recita l art. 82 D.P.R. Cit., «1. L'onorario e le spese spettanti al difensore sono liquidati dall'autorità giudiziaria con decreto di pagamento, osservando la tariffa professionale in modo che, in ogni caso, non risultino superiori

ai valori medi delle tariffe professionali vigenti relative ad onorari, diritti ed indennità, tenuto conto della natura dell'impegno professionale, in relazione all'incidenza degli atti assunti rispetto alla posizione processuale della persona difesa. 2. Nel caso in cui il difensore nominato dall'interessato sia iscritto in un elenco degli avvocati di un distretto di corte d'appello diverso da quello in cui ha sede il magistrato competente a conoscere del merito o il magistrato davanti al quale pende il processo, non sono dovute le spese e le indennità di trasferta previste dalla tariffa professionale. 3. Il decreto di pagamento è comunicato al difensore e alle parti, compreso il pubblico ministero». Importante disposizione è quella prevista dall art. ART. 91 D.P.R. 30 maggio 2002, n.115 (Esclusione dal patrocinio). L'ammissione al patrocinio è esclusa: «a) per l'indagato, l'imputato o il condannato di reati commessi in violazione delle norme per la repressione dell'evasione in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto; b) se il richiedente è assistito da più di un difensore; in ogni caso gli effetti dell'ammissione cessano a partire dal momento in cui la persona alla quale il beneficio è stato concesso nomina un secondo difensore di fiducia, eccettuati i casi di cui all'articolo 100». L istanza, redatta ai sensi dell art. 79 D.P.R., deve essere presentata ex art.93 D.P.R. cit. esclusivamente dall interessato o da suo difensore all ufficio del magistrato dinanzi al quale pende il processo. Se procede la Corte di Cassazione, l'istanza è presentata all'ufficio del magistrato che ha emesso il provvedimento impugnato. Si riporta di seguito modello di istanza per ammissione al Patrocinio a spese dello Stato nel processo penale. Al Tribunale di Ufficio del giudice tutelare per le indagini preliminari Cancelleria Penale Dibattimento Oggetto: domanda per ammissione al gratuito patrocinio penale

Il sottoscritto nato a residente in in qualità di indagato o parte offesa nel procedimento penale n. contro ai sensi dell'art. 98 c.p.p. e della legge 30.7.1990 n. 217; C H I E D E di essere ammesso al patrocinio a spese dello Stato. A tal fine: dichiara, consapevole delle responsabilità penali cui può incorrere in caso di dichiarazioni mendaci e consapevole del fatto che la presente attestazione sarà sottoposta a verifica da parte della Direzione Regionale delle Entrate competente, che il proprio nucleo familiare è composto come segue: (indicare il reddito percepito nell'anno precedente) 1) nato a il codice fiscale redditi da lavoro redditi diversi beni immobili o mobili registrati in ordine ai quali l'interessato sia titolare di un diritto reale: 2) nato a il codice fiscale redditi da lavoro redditi diversi beni immobili o mobili registrati in ordine ai quali l'interessato sia titolare di un diritto reale: 3) nato a il codice fiscale redditi da lavoro redditi diversi beni immobili o mobili registrati in ordine ai quali l'interessato sia titolare di un diritto reale: si impegna a comunicare entro trenta giorni dalla scadenza del termine di un anno dalla data di presentazione dell'istanza e fino a che il procedimento non sia definito, le eventuali variazioni dei limiti di reddito, verificatesi nell'anno precedente; SI ALLEGA

autocertificazione sui redditi percepiti all'estero con attestazione dell'autorità consolare competente nel caso in cui l'interessato sia straniero., lì Firma Depositato in Cancelleria oggi da il quale ha apposto la suestesa firma in mia presenza., lì Firma