DOMENICA 2^ DI QUARESIMA 04 MARZO 2012 Raffaello, Trasfigurazione, 1518-1520, Pinacoteca Vaticana, Città del Vaticano.
La trasfigurazione ha sempre occupato un posto importante nella vita e nell insegnamento della Chiesa. Per i tre apostoli il velo era caduto: essi stessi avevano visto ed udito. Proprio questi tre apostoli sarebbero stati, più tardi, al Getsemani, testimoni della sofferenza di nostro Signore. L Incarnazione è al centro della dottrina cristiana. Possono esserci molti modi di rispondere a Gesù, ma per la Chiesa uno solo è accettabile. Gesù è il Figlio Unigenito del Padre, Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero. La vita cristiana è una contemplazione continua di Gesù Cristo. Nessuna saggezza umana, nessun sapere possono penetrare il mistero della rivelazione. Solo nella preghiera possiamo tendere a Cristo e cominciare a conoscerlo. La pala accosta per la prima volta due episodi trattati nel Vangelo di Matteo: in alto la Trasfigurazione di Cristo, su una collinetta, con gli apostoli (Pietro, Giovanni e Giacomo) prostrati per la sfolgorante manifestazione divina di Gesù, affiancato dalle manifestazioni sovrannaturali di Mosè ed Elia, profeti nelle cui parole si prevedeva l'accaduto; nella parte inferiore i restanti apostoli che si incontrano con il fanciullo ossesso, con gli occhi sbiechi e circondato dai parenti, che sarà miracolosamente guarito da Gesù al ritorno dal monte. Interessante è il dolce paesaggio del tramonto che si vede sulla destra, una rara notazione che chiarisce l'ora del giorno. Particolarmente spettacolare è l'uso della luce, proveniente da fonti diverse e con differenti gradazioni, nonché l'estremo dinamismo e la forza che scaturisce dalla contrapposizione tra le due scene. In definitiva si tratta di due composizioni circolari, una parallela al piano dell'osservatore, in alto, e una scorciata nell'emiciclo di personaggi in basso. La nube che lo circonda sembra spirare un forte vento che agita le vesti dei profeti e schiaccia i tre apostoli sulla piattaforma montuosa, mentre in basso una luce cruda e incidente, alternata a ombre profonde, rivela un concitato protendersi di braccia e mani, col fulcro visivo spostato a sinistra, sulla figura dell'ossesso, bilanciato dai rimandi, altrettanto numerosi, verso la miracolosa apparizione superiore. Qui i volti sono fortemente caratterizzati e legati a moti di stupore. La diversità tra le due metà, simmetrica e astrattamente divina quella superiore, convulsa e irregolare quella inferiore, non compromettono però l'armonia dell'insieme. Alla fine della trasfigurazione gli apostoli non vedono che "Gesù solo". Quando raggiungiamo, attraverso la preghiera e la contemplazione, il volto di Gesù Risorto, vivo qui e adesso, e siamo travolti, scossi e scombussolati da una tale manifestazione, non vediamo che Gesù solo. Solo lui nelle nostre scelte, nei nostri fratelli, nelle nostre giornate. La fede non è semplice adesione intellettuale, è coinvolgimento radicale, non stanca e rispettosa osservanza di un'abitudine culturale: è esperienza misteriosa di Dio che è altro da noi (non sentimento, non impressione, non scelta ma manifestazione). Senza Tabor, il cristianesimo manca della sua dimensione essenziale: la bellezza di Dio. Scelta dell immagine e commento di Sara Veronesi LECTIO SUL VANGELO PREGHIERA O Dio, Padre buono, che non hai risparmiato il tuo Figlio unigenito, ma lo hai dato per noi peccatori; rafforzaci nell'obbedienza della fede, perché seguiamo in tutto le sue orme e siamo con lui trasfigurati nella luce della tua gloria.
VANGELO Questo vangelo è all insegna della Trasfigurazione. Da una parte questo evento rivela la vera identità di Cristo Risorto. Dall altra svela il significato della pratica quaresimale: trasformare il nostro cuore. Dal vangelo secondo Marco (9,2-10) Questi 3 discepoli saranno presenti anche in altri momenti particolarmente importanti. Il monte è considerato un luogo sacro. È un riferimento a Mosè quando scese dal monte Sinai dopo aver ricevuto la manifestazione di Dio (Es 34,29) In quel tempo 2 Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro 3 e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun Rappresentano la Legge e i Profeti. Ambedue hanno sofferto a causa della loro fedeltà a Dio, sono legati al Monte Sinai, la loro fine è misteriosa. L apparizione significa anche che Gesù porta a compimento l Antico Testamento. È un riferimento alla festa delle capanne che ricordava i 40 anni trascorsi nel deserto. Nella festa gli ebrei costruivano delle capanne o tende segno dell arrivo alla meta dopo un lungo cammino. L ascolto non è più rivolto alla legge, ma a Gesù, la definitiva Parola di Dio. L avvenimento si interrompe improvvisamente, ma rimane il senso di un grande avvenimento che sostiene nelle prove che affronteranno i credenti. La raccomandazione di Gesù e il silenzio dei discepoli dicono l esperienza straordinaria che i discepoli e Gesù hanno vissuto. lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. 4 E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. 5 Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». 6 Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. 7 Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l amato: ascoltatelo!». 8 E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro. 9 Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell uomo fosse risorto dai morti. 10 Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.
Meditazione cosa Dio dice a me Preghiera cosa io posso dire a Dio Condivisione comunico ai fratelli quello che il Signore mi ha fatto capire Azione cosa può cambiare per me PRIMA LETTURA Per la fede in Dio Abramo è disposto a offrire il figlio Isacco. Dio gradisce l obbedienza di Abramo e salva il figlio. A suo tempo il Padre nella persona del Figlio accetterà il sacrificio della sua vita per la salvezza dell umanità. Dal libro della Gènesi (22,1-2.9a.10-13.15-18) In quei giorni, 1 Dopo queste cose, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: «Abramo!». Rispose: «Eccomi!». 2 Riprese: «Prendi tuo figlio, il tuo unigenito che ami, Isacco, va nel territorio di Mòria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò». 9 Così arrivarono al luogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo costruì l altare, collocò la legna. 10 Poi Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio. 11 Ma l angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: «Abramo, Abramo!». Rispose: «Eccomi!». 12 L angelo disse: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli niente! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unigenito». 13 Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete, impigliato con le corna in
un cespuglio. Abramo andò a prendere l ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio. 15 L angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta 16 e disse: «Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu hai fatto questo e non hai risparmiato tuo figlio, il tuo unigenito, 17 io ti colmerò di benedizioni e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici. 18 Si diranno benedette nella tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce». SALMO RESPONSORIALE (SaI 115/116, 10.15-19) Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi. Ho creduto anche quando dicevo: «Sono troppo infelice». Agli occhi del Signore è preziosa la morte dei suoi fedeli. Ti prego, Signore, perché sono tuo servo; io sono tuo servo, figlio della tua schiava: tu hai spezzato le mie catene. A te offrirò un sacrificio di ringraziamento e invocherò il nome del Signore. Adempirò i miei voti al Signore davanti a tutto il suo popolo, negli atri della casa del Signore, in mezzo a te, Gerusalemme.
SECONDA LETTURA San Paolo evidenzia la centralità di Cristo. Egli è alla destra del Padre e intercede per noi. Se il Padre ci ha dato Cristo, e nonio ha risparmiato, come non ci darà ogni cosa insieme a lui? Dalla lettera di San Paolo apostolo ai Romani (8,31-34) Fratelli, 31 Che diremo dunque di queste cose? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? 32 Egli, che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerà forse ogni cosa insieme a lui? 33 Chi muoverà accuse contro coloro che Dio ha scelto? Dio è colui che giustifica! 34 Chi condannerà? Cristo Gesù è morto, anzi è risorto, sta alla destra di Dio e intercede per noi! PREGHIERA Avevi già annunciato, Signore, la tua morte violenta, e subito hai aggiunto: Il terzo giorno risorgerà. I discepoli, come anche noi, hanno colto più il discorso della morte, che la promessa della resurrezione. Allora hai reso partecipi Pietro, Giacomo e Giovanni di un esperienza imprevedibile: la trasfigurazione. Chissà come sarà stata. Gli artisti hanno cercato di raffigurarla, di aiutarci a immaginarla, di farci vedere nello splendore delle vesti la stessa tua divinità.
Signore, fa di me un artista nel cuore, aiutami a vederti trasfigurato in tutte le realtà che tu ci hai indicato: nell Eucarestia, nel povero, nel malato, nel nemico e in chi ci ha fatto del male. Trasfigura nel mio intimo, ogni persona, perché possa avere la gioia di contemplarti. La trasfigurazione è una manifestazione non solo della gloria di Gesù, ma anche della gloria a cui siamo chiamati. Sei vuoi, cerca di immaginare quali aspetti della tua vita vorresti trasfigurati.