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Transcript:

Catechismo di iniziazione cristiana dei fanciulli DECIMA UNITÀ

Perdonaci Signore Camminiamo alla presenza del Signore Leggi il catechismo Cosa abbiamo imparato Fratelli riconosciamo i nostri peccati Leggi il catechismo Cosa abbiamo imparato Gesù dona il perdono Leggi il catechismo Cosa abbiamo imparato Le parole del perdono Leggi il catechismo Cosa abbiamo imparato

Camminiamo alla presenza del Signore Amare Dio nostro Padre ogni giorno, con tutto il cuore Amare i fratelli ogni giorno, con tutta la vita come fa Gesù È un cammino difficile, che costa fatica. Ma è un cammino che non facciamo da soli: noi camminiamo insieme, alla presenza del Signore. Non sempre amiamo Dio sopra ogni cosa. Non sempre amiamo il prossimo come noi stessi. Ma Gesù è in mezzo a noi. 159

A Gesù possiamo chiedere perdono dei nostri peccati. Egli ci trasforma con la sua grazia e ci aiuta a vivere come lui ha insegnato. Lo Spirito Santo abita in noi e ci fa vivere da figli di Dio. Ma come vivono i figli di Dio? Ricordiamo queste parole scritte dall Apostolo Paolo ai primi cristiani di Roma: «Fuggite il male, fate il bene. Amatevi gli uni gli altri come fratelli. Servite il Signore. Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera. Non rendete a nessuno male per male; benedite e non maledite». Leggi il Lettera ai Romani 12,9-21. 160

Quando non vogliamo amare Dio sopra ogni cosa e gli altri come noi stessi, allora facciamo peccato. Allora non facciamo come Gesù e non ascoltiamo la sua parola. Ma il Padre nostro continua a volerci bene e aspetta che noi torniamo a lui. Noi possiamo dirgli: «Padre nostro, che sei nei cieli, perdona i nostri peccati, come noi perdoniamo a chi ci fa del male». 161

Immaginiamo un mondo pieno di d Amore dove gli uomini vivono nella pace e amano Dio e i fratelli. Nel mondo, però, non c è solo il bene, c è anche il male. Fin dalla creazione del mondo il male è entrato nel cuore degli uomini. Ogni giorno il male cerca di allontanarli da Dio. Chi si lascia conquistare dal male commette il peccato. Quando facciamo il peccato? Pecchiamo quando disobbediamo alle leggi di Dio e non amiamo Lui e gli altri. Dio nostro Padre conosce le nostre debolezze. Spesso è difficile essere buoni e quando ci allontaniamo da Lui, Egli continua a volerci bene e aspetta che pentiti ritorniamo a Lui. Se pentiti ritorniamo a Lui, Egli ci darà la sua amicizia, la sua grazia e ci aiuterà a vivere come Lui vuole.

Fratelli riconosciamo i nostri peccati Nel mondo c è molta gente che fa il bene. A volte è così nascosta che non c è ne accorgiamo. C è anche gente che fa il male. Ne parlano spesso i giornali e la televisione. Nel mondo c è tanto bisogno di pentimento e di perdono. Gesù dice: «Si fa grande festa in cielo per un peccatore che si pente». 162

Gesù è sempre pronto a perdonarci. Nella sua Chiesa sono tanti i segni del perdono. In famiglia e con gli amici, può bastare una parola, un sorriso, un abbraccio e torna la pace. Nell assemblea dei cristiani si invoca il perdono di Dio, si prega insieme e si dà il segno della pace. Ma c è un segno più grande, che ci dà il perdono di Gesù e dei fratelli: è il sacramento della Penitenza. Lo ha voluto Gesù, quando ha detto agli apostoli: «Pace a voi! Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi». Leggi il Vangelo di Giovanni 20,19-23 163

Gesù è seduto a tavola in casa di Simone, un ricco signore della città. Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, viene con un vasetto di olio profumato. Chinata ai piedi di Gesù, piange. Bacia i suoi piedi e li cosparge di olio profumato. Gesù vede nel suo cuore e le dice: «Ti sono perdonati i tuoi peccati. La tua fede ti ha salvata; va in pace». Leggi il Vangelo di Luca 7,36-50. Dio onnipotente ha misericordia di noi, perdona i nostri peccati e ci conduce alla vita eterna 164 In tanti modi, nella Chiesa, noi riconosciamo i nostri peccati e domandiamo il perdono di Dio e dei fratelli.

Gesù è sempre pronto a perdonarci. È necessario però che noi riconosciamo i nostri peccati e gli chiediamo perdono. Quando chiediamo perdono? Chiediamo perdono a Dio quando recitiamo la preghiera che Gesù stesso ci ha insegnato: Padre nostro rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori. ; Chiediamo perdono a Dio quando all inizio della Santa Messa recitiamo l atto penitenziale. Ma c è un segno più grande, che ci dà il perdono di Gesù e dei fratelli: è il sacramento della Penitenza o Confessione. La parola penitenza esprime l atteggiamento di colui che scopre quanto Dio lo ama e che vuole amare Dio con tutto il cuore riconoscendo le sue debolezze e scegliendo di impegnarsi ad un cambiamento di vita. Questo sacramento lo ha voluto Gesù quando, nel giorno di Pasqua, apparso agli apostoli, disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo: a chi rimetterete i peccati saranno rimessi, a chi non li rimetterete resteranno non rimessi». Abbiamo letto il racconto della peccatrice perdonata. Ella ha visto Gesù, lo ha ascoltato, si è inginocchiata ai suoi piedi ed Egli vedendo il suo cuore le dice: «ti sono rimessi i peccati». Anche noi oggi riceviamo il perdono di Gesù, lo incontriamo. Ci ha amato tanto da mandare qualcuno che ci perdona a suo nome: ci ha mandato i suoi ministri, i sacerdoti. Quando il sacerdote ci perdona è Gesù stesso che ci dà il perdono: va in pace, i tuoi peccati ti sono perdonati. Non possiamo dire che non incontriamo Gesù. Lo incontriamo ogni volta che riceviamo un sacramento, quando ci dona la sua amicizia, la sua grazia. Mancano giorni, mesi a questo evento, preparatevi bene a questo incontro di gioia e ogni volta che riceverete il perdono di Gesù impegnatevi a migliorare ogni giorno. Più si è amici di Gesù e più si costruirà un mondo pieno di giustizia e di pace.

Gesù dona il perdono di Dio Abbiamo bisogno del perdono di Dio. Nel nome del Signore Gesù Cristo, insieme con i genitori, i catechisti e gli amici, domandiamo il perdono e la pace. 165

Ascoltiamo la parola di Dio e scopriamo quanto è grande il suo amore per noi. Dal Vangelo secondo Luca. Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse al padre: «Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta». E il padre divise tra loro le sostanze. Dopo non molti giorni il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. Trovatosi in miseria rientrò in se stesso e disse: «Andrò da mio padre e gli dirò: non sono degno di essere chiamato tuo figlio». Finalmente quel giovane partì e si incamminò verso suo padre. Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Leggi il Vangelo di Luca 15,11-32. 166

Spesso non siamo degni di essere figli del Padre. Facciamo con umiltà un esame della nostra vita. Viviamo come Gesù ci ha insegnato? Seguiamo lui ogni giorno, quando siamo a casa e a scuola, con i nostri parenti, con i nostri amici, con tutti gli altri? Lo Spirito Santo ci fa capire che abbiamo peccato. Anche i genitori, i catechisti e il sacerdote ci aiutano a chiedere perdono. Scambiamo tra noi un segno di perdono. Insieme domandiamo perdono a Dio nostro Padre. 167

Lettore Ci siamo dimenticati di pregare, Signore, per ringraziarti dei tuoi doni. Tutti Tu che ci vuoi bene, perdonaci, Signore. Lettore Non siamo stati buoni e sinceri con i genitori e con gli amici. Tutti Tu che ci vuoi bene, perdonaci, Signore. Lettore Abbiamo cercato quello che ci faceva comodo e ci siamo preoccupati poco degli altri. Tutti Tu che ci vuoi bene, perdonaci, Signore. E ora invochiamo il perdono del Padre, come ci ha insegnato Gesù. «Padre nostro, che sei nei cieli». 168

La parabola del figliol prodigo ci insegna come deve essere il nostro atteggiamento difronte a Dio nostro Padre. Dopo essersi allontanato da Lui ed aver sperperato tutti i suoi beni, il figlio rientrò in se stesso e cominciò a pensare a casa sua e suo Padre. Si accorse di aver sbagliato e decise di ritornare e chiedere il perdono. La stessa cosa facciamo anche noi quando prepariamo il nostro cuore a ricevere il sacramento del Perdono. Anche noi rientriamo in noi stessi, facciamo silenzio nel nostro cuore chiedendo aiuto allo Spirito Santo che vede nel profondo del nostro cuore. Con umiltà facciamo un esame della nostra vita. Prepariamolo bene questo incontro. Gesù ci accoglierà a braccia aperte e ci darà il suo perdono se con sincerità riconosceremo i nostri peccati e pentiti ritorneremo a Lui.

Le parole del perdono Ciascuno ha qualcosa da farsi perdonare. Tutti siamo peccatori. Un sacerdore ci accoglie e ci ascolta nel nome di Gesù e della sua Chiesa. A lui diciamo con sincerità i nostri peccati. 169

Ascoltiamo il sacerdote con attenzione. Accogliamo con fede le parole del perdono di Gesù: «Io ti assolvo dai tuoi peccati nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo». Con queste parole riceviamo nella Chiesa il perdono di Dio. Il perdono dona la pace: la pace con Dio Padre e la pace con i fratelli. 170

L amicizia con Dio e la pace tra di noi sono troppo grandi e non possiamo dimenticarli. Ci sono degli impegni da prendere. Si deve dire grazie al Signore. Rimaniamo raccolti per qualche minuto. Ringraziamo il Signore perché ci ha perdonati. Preghiamo Gesù che ci aiuti ad essere fedeli alle nostre promesse. Poi riprendiamo con gioia il cammino della nostra vita. 171

Il sacerdote ci accoglie e ci ascolta a nome di Gesù e della sua Chiesa. A lui diciamo con sincerità i nostri peccati come se li dicessimo a Gesù. Quando abbiamo finito ascoltiamo con attenzione e senza distrarci le parole del sacerdote. Egli ci parla in nome di Gesù e ci indica il modo di vivere il vangelo non solo con le parole ma anche con i fatti. Dopo una breve esortazione il sacerdote traccia su di noi un segno di croce e dice: «Io ti assolvo dai tuoi peccati nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo». Con il cuore pieno di gioia ritorniamo al nostro posto e ringraziamo Gesù per il dono della sua pace. E nel tornare a casa non possiamo essere più gli stessi. Dobbiamo migliorarci ogni giorno ed essere di esempio agli altri. L altro vedrà il nostro cuore nuovo e dirà: Anch io voglio cambiare! Se cresceremo ogni giorno nell amore porteremo sempre un cuore a Gesù e Lui sarà contento di noi.

FINE