DISCIPLINARE DI PRODUZIONE PER IL VINO A NETTUNO

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DISCIPLINARE DI PRODUZIONE PER IL VINO A DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA NETTUNO Progetto Agricoltura Qualità ARSIAL 1

ART. 1 La denominazione di origine controllata Nettuno è riservata ai vini: Nettuno bianco secco Nettuno bianco frizzante Nettuno bianco Bellone o Cacchione Nettuno bianco Bellone o Cacchione frizzante Nettuno rosso Nettuno rosato Nettuno rosato frizzante Nettuno novello che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare di produzione. ART. 2 I vini a DOC Nettuno, devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti aventi, nell ambito aziendale, la seguente composizione ampelografica: Nettuno bianco: Bellone, localmente noto come Cacchione dal 30 al 70%; Trebbiano toscano dal 30 al 50%; possono concorrere alla produzione di detto vino altri vitigni a bacca bianca, fra quelli idonei alla coltivazione per la provincia di Roma, da soli o congiuntamente, in misura non superiore al 20%, Nettuno Bellone o Cacchione: Bellone localmente noto come Cacchione minimo 85%; possono concorrere alla produzione di detto vino altri vitigni a bacca bianca, fra quelli idonei alla coltivazione per la provincia di Roma, da soli o congiuntamente, nella misura massima del 15%. Nettuno rosso e novello: Merlot dal 30 al 70%; Sangiovese dal 30 al 50%; possono concorrere alla produzione di detto vino altri vitigni a bacca rossa, fra quelli idonei alla produzione per la provincia di Roma, da soli o congiuntamente, sino ad un massimo del 20%. Nettuno rosato: Sangiovese e Trebbiano toscano minimo 40% per ciascuno; possono concorrere alla produzione di detto vino altri vitigni, idonei alla coltivazione per la provincia di Roma, da soli o congiuntamente, fino ad un massimo del 20%. ART. 3 Le uve destinate alla produzione dei vini a DOC Nettuno devono essere prodotte nei territori amministrativi dei comuni di: Nettuno e Anzio, in provincia di Roma. 2

ART. 4 Le condizioni ambientali e di coltura dei vigneti destinati alla produzione dei vini a DOC Nettuno devono essere quelle tradizionali della zona e comunque atte a conferire alle uve e ai vini derivanti le specifiche caratteristiche di qualità. Sono da considerare idonei al riconoscimento i vigneti ubicati in terreni di favorevole giacitura ed esposizione. I sesti di impianto, le forme di allevamento ed i sistemi di potatura devono essere quelli generalmente usati o, comunque, atti a non modificare le caratteristiche delle uve e dei vini. E vietata ogni pratica di forzatura. E ammessa l irrigazione di soccorso. Nei nuovi impianti e reimpianti, in coltura specializzata, effettuati successivamente all entrata in vigore del presente disciplinare di produzione, dovranno essere favoriti i vitigni miglioratori che costituiscono la piattaforma ampelografica ed avere una densità di almeno 2.000 ceppi/ettaro. La produzione massima dell uva per ettaro dei vigneti in coltura specializzata non dovrà essere superiore a: Nettuno bianco 14,00 tonnellate/ettaro; Nettuno bianco Bellone o Cacchione 13,00 tonnellate/ettaro; Nettuno rosso e novello 13,00 tonnellate/ettaro; Nettuno rosato 14,00 tonnellate/ettaro. Nei vigneti a coltura promiscua le produzioni massime di uva per ettaro devono essere rapportate alla superficie effettivamente coperta dalle viti. Nelle annate particolarmente favorevoli i quantitativi di uve ottenute e da destinare alla produzione dei vini a DOC Nettuno devono essere riportati nei limiti di cui sopra, purché la produzione globale non superi del 20% i limiti medesimi. Le eccedenze delle uve, nel limite massimo del 20%, non hanno diritto alla denominazione di origine controllata. Qualora sia superato il limite del 20%, l intera partita, di cui si riferisce il supero, decade dal diritto alla denominazione di origine controllata e può essere destinata ad IGT. Il titolo alcolometrico volumico naturale non deve essere inferiore a: Nettuno bianco 10,00%; Nettuno bianco Bellone o Cacchione 10,00%; Nettuno rosso 11,00%; Nettuno rosso novello 10,00%; 3

Nettuno rosato 10,00%. ART. 5 Le operazioni di vinificazione devono essere effettuate all interno della zona di produzione delimitata dall art 3. E facoltà del Ministero per le politiche agricole e forestali, su conforme parere del Comitato nazionale per la tutela e la valorizzazione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche tipiche dei vini, consentire che le suddette operazioni di vinificazione siano effettuate in stabilimenti siti nei territori amministrativi della provincia di Roma a condizione che le ditte interessate, previa richiesta specifica delle medesime, dimostrino di aver vinificato nelle vendemmie precedenti a quella di entrata in vigore del presente disciplinare di produzione, vini delle tipologie qui regolamentate. Nella vinificazione dei vini a DOC Nettuno sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti atte a conferire ai vini le loro specifiche caratteristiche. E consentito l arricchimento alle condizioni stabilite dalle normative comunitarie e nazionali. La resa dell uva in vino pronto per il consumo diretto, per tutti i vini a DOC Nettuno non deve essere superiore al 70%. Qualora superi detto limite, ma non il 75%, l eccedenza non avrà diritto alla denominazione di origine controllata e può essere destinata ad IGT. ART. 6 I vini a DOC Nettuno all atto dell immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche: Nettuno bianco: Nettuno bianco frizzante: giallo paglierino più o meno intenso; fruttato, caratteristico, delicato, gradevole; secco, fresco, armonico; morbido e vivace nel frizzante; titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00%; 5,00 grammi/litro 1 Nettuno bianco Bellone o Cacchione: 4

Nettuno bianco Bellone o Cacchione frizzante: giallo paglierino con riflessi giallognoli; vinoso, caratteristico, delicato; secco, armonico; fresco e vivace il frizzante; titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50%; 16,00 grammi/litro; Nettuno rosso: rosso rubino intenso; vinoso, caratteristico, accentuato molto persistente; asciutto, armonico, pieno e gradevole; titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00%; 20,00 grammi/litro; Nettuno novello: rosso rubino più o meno intenso; fruttato, persistente; asciutto, morbido, fresco, armonico, vivace per fragranza; titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50%; 18,00 grammi/litro; Nettuno rosato Nettuno rosato frizzante: rosa più o meno intenso, talvolta con tonalità rubino; delicato, fruttato, vinoso; asciutto, armonico; fresco e vivace il frizzante; titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50%; 16,00 grammi/litro. In relazione all eventuale conservazione in recipienti di legno, nel sapore dei vini di cui sopra, ad esclusione del novello e delle tipologie frizzante, si potrà rilevare sentore di legno. E in facoltà del Ministero delle politiche agricole e forestali Comitato nazionale per la tutela e la valorizzazione delle denominazioni di origine e delle indicazioni 5

geografiche dei vini, modificare con proprio decreto i limiti sopra indicati per l acidità totale e l estratto non riduttore. ART. 7 Nell etichettatura, designazione e presentazione dei vini di cui all art 1 è vietata l aggiunta di qualsiasi qualificazione diversa da quelle previste dal presente disciplinare, ivi compresi gli aggettivi: extra, fine, scelto, superiore, riserva, selezionato e similari. E consentito l uso in etichetta di indicazioni che facciano riferimento a nomi, ragioni sociali e marchi privati, purché non aventi significato laudativo e atte a non trarre in inganno l acquirente. Nell etichettatura, designazione e presentazione dei vini di cui all art 1 è vietata l aggiunta di qualsiasi qualificazione diversa da quelle previste dal presente disciplinare, ivi compresi gli aggettivi: extra, fine, scelto, superiore, riserva, selezionato e similari. E consentito, altresì, l uso di indicazioni geografiche o toponomastiche aggiuntive che facciano riferimento ad unità amministrative, frazioni, aree, zone e località dalle quali effettivamente provengono le uve da cui il vino così qualificato è stato ottenuto. Nella designazione dei vini a DOC Nettuno può essere utilizzata la menzione vigna a condizione che la stessa sia seguita dal relativo toponimo, che la relativa superficie sia distintamente specificata nell albo dei vigneti, che la vinificazione e la conservazione del vino avvengano in recipienti separati e che tale menzione, seguita dal toponimo, venga riportata sia nella denuncia delle uve, sia nei registri e nei documenti di accompagnamento. ART. 8 L abbigliamento delle bottiglie deve essere quello d uso tradizionale e comunque consono ai caratteri di un vino di qualità. I vini designati con la menzione vigna devono essere immessi al consumo solo in recipienti di capacità non superiore a litri 0,750. I vini a DOC Nettuno possono essere confezionati in recipienti di capacità uguale od inferiore a litri 5, devono, inoltre, essere immessi al consumo in recipienti di vetro e con tappatura corrispondenti ai tipi previsti dalle norme nazionali e comunitarie. Per i recipienti di capacità non superiore a 0,750 litri può essere utilizzata la tappatura a vite. 6