Tutti i bambini del mondo Nel paese di Anna, Lisa, Paolo e tanti altri bambini, in un tiepido pomeriggio di primavera, arrivò all'improvviso una nuvola gigante. Ma non si trattava di una nuvola minacciosa, grigia e carica di pioggia, ma bensì di una soffice nuvola rosa, a forma di cuore. I bimbi si soffermarono a guardare il cielo e con i nasini all'insù si misero ad indicare il cuore volante. La nuvola incominciò a volteggiare nel cielo e come una danza incantata si avviò verso il parco del paese e, all'improvviso, da essa, sbucò una grande giostra dorata. Incuriositi, i bambini la seguirono e non appena la giostra si posò a terra, rumorosi per le grida di gioia, la circondarono. Poco dopo, la giostra si illuminò tutta e una musica allegra arrivò ai piccoli orecchi dei bimbi. Il giostraio era una piccola cagnolina che scodinzolando invitò i bambini a salire sulla giostra magica.
Uno ad uno, bambine e bambini, come in un sogno, vi salirono e incredibilmente c'erano abbastanza cavalli per tutti. I cavallini erano bardati come cavalli di un re e girando si entrava in un mondo fiabesco, fatto di boschi parlanti e di castelli luccicanti di pietre preziose. Nessun bimbo potrebbe dire con certezza quanto girò la giostra, la cosa certa è che quando essa smise di funzionare, i bimbi si ritrovarono nel punto dove venne vista la nuvola; ognuno vicino ai propri giochi e ai propri amici.
E così incominciò il lungo viaggio della nuvola che sorvolò e si fermò in tutti i paesi del mondo. I grandi non sapevano nulla di quello che accadeva perché solo i bambini potevano vedere e sentire la giostra magica e, quando essi ne parlavano con mamma e papà, venivano presi in giro e se creduti, pensavano tutti che fosse stato un sogno.
Ma una notte, nel mondo scomparvero tutti i bambini, grandi, piccoli e piccolissimi. Bambini poveri, ricchi e bambini bravi e cattivi. Bambine con le trecce, con i capelli corti, bambine che parlavano rare lingue e bambine che parlavano lingue conosciute. Ed ogni angolo del mondo, ma proprio ogni angolo, anche quello più piccolo e buio, rimase senza bimbi. Non vi dico cosa successe ai grandi! Mamma Tamara, come mamma Siam, o papà Abdu come papà Robert, e tanti altri papà e altre mamme, non appena videro i lettini vuoti dei loro piccoli, si disperarono fino a piangere come dei bambini.
Ma non tutti i genitori si rattristarono, alcuni pensarono: - Meglio così non dovremmo alzarci tanto presto per portare i bambini a scuola! Altri dissero: - Se sono scappati tempo qualche ora e ritorneranno a casa qui hanno i loro giochi e la televisione! Alcuni pensarono che senza bambini si sarebbe vissuto meglio: - Non sentiremo più le loro lamentele mamma mi dai questo, mamma mi dai quello voglio un cartone nuovo un gioco più bello e così via!-
E i bambini di tutto il mondo? Che fine fecero? Dove andarono? Ma davvero scapparono tutti via? E dove? No! No! Non scapparono, ma scomparvero scomparvero tutti allo stesso momento e tutti si trovarono sulla grande giostra dorata! Già, la nuvola aveva sorvolato tutta la terra e aveva preso con sé tutti i bimbi che ora si divertivano cavalcando i preziosi cavalli. Per un certo periodo di tempo il mondo rimase senza bambini e quei genitori che fin da subito si disperarono, col passare dei giorni si disperarono ancor di più. Ma anche i genitori che all'inizio furono quasi contenti di non avere tra i piedi dei bambini monelli, noiosi o dispettosi, incominciarono presto a disperarsi e a cercarli. I grandi, non avevano più guance d'accarezzare, né visini da baciare. Le mamme non avevano più capelli da pettinare e i nonni non avevano più nipotini da viziare.
I papà erano senza bimbi a cui rimboccare le coperte o bimbi a cui comperare macchinine, trattori e camioncini. Non avevano più bambine da coccolare al ritorno dal lavoro o bimbe birichine da sgridare. Anche i negozianti si lamentarono: non vendevano più caramelle, né giocattoli, vestitini e scarpine. I parchi rimasero vuoti delle risa dei piccini, così come le case erano più silenziose e cupe. Le maestre rimasero senza lavoro e gli asili chiusero. Insomma, il mondo si fermò!
Anche i bambini incominciarono a sentire la mancanza dei grandi, seppur a volte avrebbero voluto farli sparire con una magia. Proprio come la magia che fece sparire loro! Alcune bimbe iniziarono a piangere chiamando la mamma e il papà, altre si rattristarono pensando a come potessero stare male i loro genitori o i loro nonni, zii o anche semplicemente i loro amici più grandi. Un bimbo addirittura incominciò a battere la testa contro la criniera argentata del proprio cavallo e, piangendo, invocava il nome del papà. Ora la giostra magica era diventata un disegno straziante, bagnato di lacrime e pieno di visi tristi: gli occhi a mandorla di Lucy erano rossi per il pianto e gli occhi azzurri di Holga erano gonfi di lacrime, pronte a versarsi sulle bianche guance della bimba. Anche la cagnolina giostraia si mise a piangere e mentre guaiva la giostra che stava sulla nuvola sospesa nel cielo blu, si fermò.
Ma ancora una notte dovettero attendere prima di poter tornare sulla terra. E quando finalmente il cuore rosa, la nuvola con la giostra magica e dorata, ricominciò a viaggiare, i bambini di tutto il mondo tornarono a casa perché non solo i bambini non possono vivere senza i grandi, ma anche i grandi non possono vivere senza i bambini di tutto il mondo!