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93 D.d.g. 27 ottobre 2015 - n. 8921 Individuazione dei periodi di divieto di spandimento degli effluenti di allevamento e dei fertilizzanti azotati di cui al d.m. 7 aprile 2006 per la stagione autunno vernina 2015/2016 IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA Visti la direttiva 91/676/CEE del consiglio del 12 dicembre 1991 relativa alla protezione delle acque dall inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole; il d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 «Norme in materia ambientale»; il d.m. 7 aprile 2006 «Criteri e norme tecniche generali per la disciplina regionale dell utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento (e.a.), di cui all articolo 38 del d.lgs. 11 maggio 1999, n. 152«ed, in particolare, gli articoli 4, 5 e 26; la d.g.r. 11 ottobre 2006 n. VIII/3297 avente ad oggetto: «Nuove aree vulnerabili ai sensi del d.lgs. 152/2006: criteri di designazione ed individuazione»; la d.g.r. 21 novembre 2007 n. VIII/5868 e s.m.i. avente ad oggetto: «Integrazione con modifica al programma d azione per la tutela e risanamento delle acque dall inquinamento causato da nitrati di origine agricola per le aziende localizzate in zona vulnerabile (d.lgs. n. 152/2006, art. 92 e d.m. 7 aprile 2006) e adeguamento dei relativi criteri e norme tecniche generali di cui alla d.g.r. n. 6/17149/1996, approvati con d.g.r. n. 8/5215 del 2 agosto 2007» ed, in particolare, il punto 4 del dispositivo in cui si dispone, tra l altro, che è demandata al direttore generale all agricoltura, con propri atti, l applicazione del programma d azione e dei criteri e norme tecniche in Regione Lombardia; d.g.r. 14 settembre 2011 n. XI/2208 avente ad oggetto «Approvazione del programma d azione regionale per la tutela ed il risanamento delle acque dall inquinamento causato da nitrati di origine agricola per le aziende localizzate in zona vulnerabile» ed in particolare il punto 5 del dispositivo in cui si dispone, tra l altro, che è demandata al direttore generale all agricoltura, con propri atti, l applicazione del programma d azione nitrati; Accertato che per quanto attiene le zone vulnerabili, l ambito di applicazione dell art. 26 del d.m. 7 aprile 2006 rientra nel titolo V (utilizzazione agronomica in zone vulnerabili da nitrati) del citato decreto ministeriale; Preso atto che il d.m. 7 aprile 2006 all art. 26 stabilisce al comma 1 i periodi minimi di divieto nella stagione autunno - invernale specificando altresì al comma 2 la possibilità che «In relazione alle specifiche condizioni pedoclimatiche locali, le regioni possono individuare, anche sulla base dell indirizzo dell autorità di bacino, decorrenze di divieto diverse da quella prevista al comma 1 e possono altresì prevedere la sospensione del divieto» e al comma 3 che: «Le regioni, in presenza di colture che utilizzano l azoto in misura significativa anche nella stagione autunno- invernale, come ad esempio le colture ortofloricole e vivaistiche protette o in pieno campo, possono individuare periodi di divieto diversi da quelli indicati al comma 1, anche non continuativi, e relative decorrenze, tenendo conto dei ritmi e periodi di utilizzazione degli elementi nutritivi da parte di dette coltivazioni»; Rilevato che è necessario definire, ai sensi del D.M. 7 aprile 2006 e delle d.g.r. n. 5868/2007 e n. 2208/2011 il periodo di divieto allo spandimento di letami, liquami, fanghi, fertilizzanti azotati diversi dagli e.a. e acque reflue utilizzati ai fini agronomici; Ritenuto pertanto opportuno far coincidere i divieti di utilizzazione agronomica temporali tra zone vulnerabili e zone non vulnerabili; Vista la relazione tecnica fornita dall ERSAF il 26 ottobre 2015 inerente le condizioni pedoclimatiche nella pianura lombarda, redatta ai sensi dell art. 26 comma 4 del d.m. 7 aprile 2006 e che evidenzia in base ai dati climatici del periodo 1990-2012 per il mese di febbraio: 1. periodi di piovosità molto bassa, 2. temperature che consentono una parziale attività microbiologica nel suolo, 3. la normale anticipazione delle semine; Ritenuto pertanto che nei periodi in cui sarà consentito lo spandimento di letami, liquami, fanghi e fertilizzanti azotati diversi dagli e.a. e acque reflue utilizzati ai fini agronomici sussistano le condizioni agronomiche atte a permetterne l assorbimento da parte delle colture esistenti e/o la stabilizzazione nel terreno agrario in virtù delle condizioni pedoclimatiche richiamate nella relazione tecnica sopra citata. Di conseguenza in tali periodi, tenendo conto dell andamento meteorologico, le possibili dispersioni al suolo di elementi azotati saranno ridotte al minimo; Preso atto di quanto sopra riportato, i dirigenti della struttura «sviluppo agro - alimentare e compatibilità ambientale» e della u.o. «sviluppo di industrie e filiere agroalimentari» competenti propongono, anche a seguito di condivisione con il tavolo nitrati: 1. di stabilire i seguenti periodi di divieto di spandimento a fini agronomici per le zone vulnerabili: c) dal 1 novembre 2015 compreso a fine febbraio 2016, per le deiezioni degli avicunicoli essiccate con processo rapido a tenori di sostanza secca superiori al 65%; d) dal 1 novembre 2015 al 3 febbraio 2016 per le aziende che hanno aderito alla deroga nitrati nel corso del 2015; 2. di stabilire i seguenti periodi di divieto di spandimento a fini agronomici per le zone non vulnerabili, 3. di stabilire che i divieti di utilizzazione agronomica di cui sopra non si applicano all ammendante compostato verde e all ammendante compostato misto, per i quali è ammessa l applicazione anche nei mesi invernali, in presenza di tenori di azoto totali inferiori al 2,5 % sul secco, di cui non oltre il 15% in forma di azoto ammoniacale; 4. di dare atto che le possibilità di utilizzazione agronomica nei periodi concessi dal calendario di distribuzione della comunicazione nitrati non sono attuabili nei casi di impedimento indicati dalla normativa o al verificarsi di avverse condizioni atmosferiche che non consentano una corretta utilizzazione agronomica; 5. di dare atto che, in riferimento a quanto disposto, ERSAF ed ARPA monitoreranno costantemente l andamento meteorologico predisponendo appositi bollettini agrometeorologici al fine della verifica della sussistenza delle condizioni climatiche previste per l utilizzo agronomico in argomento nel periodo antecedente e successivo ai divieti fissati cioè dal 1 novembre 2015 al 14 dicembre 2015 e dal 16 gennaio 2016 a fine febbraio 2016; Condivise da parte del direttore generale le considerazioni sopra esposte e ritenuto pertanto di disporre, in ordine al divieto di spandimento, come sopra specificato; Considerato che il presente provvedimento rientra tra le competenze della direzione generale individuate dalla d.g.r. n. 1300 del 30 gennaio 2014; Visto l art 16 della l.r. n. 20 del 7 luglio 2008, nonché i provvedimenti organizzativi della X Legislatura; DECRETA 1. di stabilire i seguenti periodi di divieto di spandimento a fini agronomici per le zone vulnerabili:

94 Bollettino Ufficiale c) dal 1 novembre 2015 compreso a fine febbraio 2016, per le deiezioni degli avicunicoli essiccate con processo rapido a tenori di sostanza secca superiori al 65%; d) dal 1 novembre 2015 al 3 febbraio 2016 per le aziende che hanno aderito alla deroga nitrati nel corso del 2015; 2. di stabilire i seguenti periodi di divieto di spandimento a fini agronomici per le zone non vulnerabili, 3. di stabilire che i divieti di utilizzazione agronomica di cui sopra non si applicano all ammendante compostato verde e all ammendante compostato misto, per i quali è ammessa l applicazione anche nei mesi invernali, in presenza di tenori di azoto totali inferiori al 2,5 % sul secco, di cui non oltre il 15% in forma di azoto ammoniacale; 4. di dare atto che le possibilità di utilizzazione agronomica nei periodi concessi dal calendario di distribuzione della comunicazione nitrati non sono attuabili nei casi di impedimento indicati dalla normativa o al verificarsi di avverse condizioni atmosferiche che non consentano una corretta utilizzazione agronomica; 5. di dare atto che, in riferimento a quanto disposto, ERSAF ed ARPA monitoreranno costantemente l andamento meteorologico predisponendo appositi bollettini agrometeorologici al fine della verifica della sussistenza delle condizioni climatiche previste per l utilizzo agronomico in argomento nel periodo antecedente e successivo ai divieti fissati cioè dal 1 novembre 2015 al 14 dicembre 2015 e dal 16 gennaio 2016 a fine febbraio 2016; 6. di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il direttore Roberto Cova

95 ALLEGATO RELAZIONE TECNICA (art. 26 D.M. 7 aprile 2006) Milano, 23 OTTOBRE 2015 CONDIZIONI PEDOCLIMATICHE DELLA PIANURA LOMBARDA Le condizioni climatiche presenti nella pianura lombarda nel mese di febbraio sono tali da far ritenere che sussistano le ragioni tecniche, sia sotto il profilo della correttezza agronomica sia della sostenibilità ambientale, per giustificare l inizio delle operazioni di preparazione dei terreni destinati alle colture primaverili estive e per suggerire quindi anche la possibilità di effettuare la distribuzione degli effluenti di allevamento. Infatti si evidenzia, in base ad una analisi dei dati climatici relativi al periodo 1990 2012, che: Nel mese di febbraio la piovosità è normalmente bassa (in media 30-40 mm sulla pianura lombarda) e l evapotraspirazione potenziale può superare l ammontare delle precipitazioni, indicando l instaurarsi di condizioni meteo-climatiche tendenzialmente favorevoli alla diminuzione dell umidità del suolo. In febbraio la temperatura media dell aria è ancora inferiore a 5 C nelle prime due decadi mentre supera i 10 C di temperatura massima media a partire dall ultima decade del mese: in tali condizioni l attività microbiologica nel suolo, da cui dipende la trasformazione dell azoto nelle forme minerali assimilabili dalle piante e suscettibili di lisciviazione, è ancora fortemente rallentata. Le moderne tecniche agronomiche per le colture primaverili estive, in particolare per il mais, in relazione anche all esigenza di ridurre i rischi dovuti al diffondersi di gravi fitopatie (tra cui la Diabrotica) prevedono un anticipazione sempre più accentuata delle epoche di semina, al fine di meglio adattare il successivo andamento delle colture all evoluzione delle condizioni meteoclimatiche, nonché per valorizzare appieno le caratteristiche genetiche dei materiali vegetali oggi disponibili. Si può pertanto ritenere che la distribuzione di effluenti zootecnici in febbraio avverrebbe: Ad un intervallo temporale dalla semina, e quindi dall inizio effettivo della distribuzione di unità fertilizzanti, sufficientemente ravvicinata, e comunque di gran lunga inferiore a quella che si avrebbe con le distribuzioni autunnali. Con temperature dell aria e del suolo ancora basse, tali da far presumere perdite limitate a carico dell ammoniaca e ancora lenti processi di mineralizzazione a carico della componente organica, destinati ad innalzarsi significativamente solo in una fase stagionale più avanzata con l inizio della primavera. In condizioni di contenuto d acqua nel suolo tali da consentire l accesso, la trafficabilità e la lavorabilità dei terreni non ancora arati senza causarne il compattamento e l induzione di fenomeni di deterioramento strutturale. L utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento deve in ogni caso avvenire nel rispetto dei principi del Codice di Buona Pratica Agricola (D.M. 19 aprile 1999) e in presenza di condizioni atmosferiche effettivamente idonee, tenendo conto in particolare delle seguenti avvertenze: Non effettuare la distribuzione in presenza di precipitazioni e nei giorni immediatamente successivi, né su terreni bagnati, saturi d acqua o che presentino ristagni in superficie, anche allo scopo di non indurre forme di compattazione dei suoli. Prevedere la somministrazione degli effluenti esclusivamente su residui di una coltura precedente, con immediato interramento dei materiali e nel rispetto del bilancio dell azoto e delle condizioni locali dei suoli. ANDAMENTO AGROMETEOROLOGICO PRIMAVERA ESTATE 2015 L andamento agrometeorologico della primavera 2015 è stato nel complesso favorevole all avvio della campagna produttiva delle colture primaverili-estive. Il mese di marzo non ha mostrato una circolazione con caratteri particolarmente differenti rispetto ai mesi che lo avevano preceduto, infatti, come gennaio e febbraio 2015, è risultato abbastanza mite, con una fase più fresca ad inizio del mese e una fase più calda a fine mese (in accordo con le medie climatologiche) e andamento pluviometrico nella norma. Anche aprile, dopo alcune giornate fresche ad inizio mese, ha visto un graduale aumento delle temperature a partire dall 8, mentre le precipitazioni sono risultate in generale inferiori alla norma. Maggio ha avuto un andamento regolare, con precipitazioni ben distribuite nel corso del mese e temperature nel complesso comprese nelle medie climatologiche; le precipitazioni sono state al più nella norma sebbene localmente sui rilievi e l alta pianura siano state superiori alle medie recenti. Il mese di giugno è stato complessivamente favorevole allo sviluppo delle colture; una prima ondata di calore assai precoce si è avuta tra il 4 e l 8 ma nella seconda e terza decade del mese le temperature sono rientrate nella norma. Le precipitazioni mensili sono state un po più contenute rispetto medie. La fase più critica dell estate 2015 si è avuta dal mese di luglio; il mese infatti è stato il più caldo degli ultimi 25 anni in Lombardia, ovvero dall inizio delle rilevazioni da parte del servizio meteorologico di ARPA. Le temperature massime medie sono state di 5 /6 C superiori alle medie e cioè comprese, in pianura, tra i 34 C e i 36 C a fronte di una media per il mese di luglio compresa tra 29 e 31 C. Il giorno più caldo è stato il 22 luglio quando le temperature massime in pianura hanno raggiunto in maniera diffusa i 37/38 C (39.3 C a Cavenago d Adda-LO, 39 C a Busto Arsizio-VA, 38.9 C a Brescia, 38.6 C a Persico Dosimo-CR). Particolarmente elevate anche le temperature minime che in pianura si sono attestate mediamente tra i 20 e i 22 C raggiungendo, nelle giornate più calde e nei centri urbani, anche i 25 /27 C. Le precipitazioni mensili sono state sotto la media, distribuite in poche giornate. Passando ad agosto, si può dire che le temperature sono risultate nel complesso poco superiori alle medie e le fasi caratterizzate dalla maggiori anomalie si sono avute tra la prima e la seconda decade (5-13 agosto) e nell ultima decade (27-31). Le piogge sono state contenute sulla pianura (14,6 mm a Soncino-CR, 18,8 mm a Mantova, 34,6 mm a Lodi, 50 mm a Bergamo), più abbondanti sui rilievi. Settembre ha rappresentato un tardivo proseguimento dell estate (come ormai indicano gli andamenti climatologici recenti), con temperature elevate (massime medie mensili diffusamente superiori a 25-26 C in pianura) e precipitazioni modeste sulla pianura (29 mm a Cremona, 38 mm a Voghera-PV, 45 mm a Manerbio-BS), localmente abbondanti sui rilievi (322 mm a Cavargna-CO, 268 mm a Passo S.Marco-BG, 233 mm a Samolaco-SO).

96 Bollettino Ufficiale Dal contesto appena descritto si può sicuramente affermare che l andamento meteorologico della primavera, dell estate ed inizio autunno 2015 sia stato nel complesso favorevole ad un rapido avvio delle colture con un incremento dell anticipo delle fase fenologiche nel periodo estivo. Le raccolte delle colture erbacee primaverili-estive, una volta avviate, non hanno subito rallentamenti e sono avvenute, in genere, in anticipo rispetto alla media degli ultimi anni. SITUAZIONE AGROMETEOROLOGICA E TENDENZA PREVISIONALE FINO AL 31 OTTOBRE 2015 DATI INIZIALIZZATI IL 22 OTTOBRE Per quanto riguarda la tendenza meteorologica per gli ultimi giorni di ottobre, si può affermare che sarà caratterizzata dal proseguimento della fase di stabilità che ci interessa dall inizio della settimana (lunedì 19 ottobre). Le condizioni meteorologiche saranno favorevoli alle operazioni di campagna almeno fino a lunedì 26 ottobre 2015. Da martedì 27, ma in maniera più decisa nei giorni successivi, si entrerà in una fase meteorologica più dinamica, instabile o perturbata, che durerà probabilmente fino alla fine del mese di ottobre. Questa seconda fase necessita di conferme tramite le prossime uscite modellistiche che potranno fornire l ulteriore tendenza per gli ultimi giorni del mese di ottobre e i primi di novembre. ANALISI METEO-CLIMATICA GENERALE Presupposti tecnico-scientifici Il Codice di Buona Pratica Agricola suggerisce, allo scopo di assicurare un elevata efficienza alla fertilizzazione e ridurre le perdite nell ambiente, che la distribuzione dell azoto sia effettuata in tempi il più possibile ravvicinati alla semina e, in generale, al momento in cui le colture sono in grado di assorbirlo. Quando si utilizzano materiali organici va poi tenuto presente che l attività microbiologica nel suolo, da cui dipende la trasformazione dell azoto nelle forme minerali assimilabili dalle piante, è bloccata a temperature <5 C e si può ritenere sia ancora fortemente rallentata almeno fino a 10 C. La distribuzione degli effluenti, infine, deve avvenire quando il terreno è in condizioni di umidità idonee e cioè tali da permettere il transito dei mezzi agricoli e l interramento dei materiali senza degradare la struttura del suolo, compattandolo e compromettendone la fertilità fisica, e da evitare ristagni e accumuli di materiali organici in superficie che possono dare origine a fenomeni di trasporto dei nutrienti verso il reticolo idrografico e i corsi d acqua. Scopo dell indagine L analisi è stata effettuata per predisporre un quadro di conoscenze aggiornato sulla base di dati meteorologici recenti, utile ad esaminare la tematica dello spandimento degli effluenti di allevamento nel periodo autunno-invernale in Lombardia, sia in relazione all attuale disciplina sia a modifiche o adattamenti di cui valutare eventualmente in futuro l introduzione. Dati analizzati Sono stati analizzati i dati riferiti al periodo 1990 2012 di tre stazioni meteorologiche rappresentative rispettivamente della pianura centro-occidentale (Sant Angelo Lodigiano LO), centrale (Persico Dosimo CR) e centro-orientale (Monzambano-Cavriana MN). Sono stati elaborati i dati mensili con una disaggregazione dell informazione decadale, in modo da evidenziare più nel dettaglio la dinamica evolutiva dei parametri meteorologici. I parametri presi in considerazione sono stati: pioggia (mm), temperatura media, minima e massima ( C), evapotraspirazione potenziale (mm). Risultati In generale, nel recente passato il mese meno piovoso sulla pianura lombarda è febbraio con circa 30-40 mm di precipitazioni medie mensili, con un numero di giorni con precipitazioni pari a 1,2 1,4 per ogni decade nel mese, quindi 3-4 nel corso del mese intero. In febbraio la temperatura media dell aria è ancora inferiore a 5 C e raggiunge questa soglia solo verso la fine del mese: le temperature massime, come valore medio dei 23 anni considerati, superano con una certa frequenza i 10 C solo negli ultimi dieci giorni del mese. All opposto, i mesi più piovosi nel periodo autunno-invernale sono ottobre e novembre con circa 100 mm di pioggia in media e 2,6 2,7 giorni di precipitazione per decade. La temperatura media dell aria è di circa 14 C in ottobre e si abbassa a 7,5 8 C in novembre, con le temperature massime che, mediamente, scendono sotto la soglia di 10 C solo negli ultimi dieci giorni del mese di novembre. Si noti inoltre che l evapotraspirazione potenziale in febbraio supera, seppur di poco e per valori in assoluto piuttosto bassi, l ammontare delle precipitazioni (ET0 = 36-38 mm), mentre in ottobre e novembre si osserva una situazione opposta, con valori di pioggia pari a 2-4 volte l evapotraspirazione potenziale. Ciò indica, seppur orientativamente, che le precipitazioni di ottobre cominciano a saturare la capacità idrica del suolo con un progressivo aumento della probabilità sia di fenomeni di lisciviazione sia di ristagno e ruscellamento; la tendenza si inverte invece in febbraio quando si instaurano nuovamente condizioni meteo-climatiche favorevoli alla diminuzione del contenuto idrico nei suoli. Infine, suoli gelati sono generalmente da attendersi in Lombardia nei mesi di dicembre e gennaio, anche se temperature minime inferiori a 0 C possono verificarsi già a partire da fine ottobre e poi senza soluzione di continuità fino alla fine di marzo. Relativamente all analisi esposta in questo paragrafo, non si riscontrano differenze significative tra i dati presentati di Sant Angelo Lodigiano (LO), Persico Dosimo (CR) e Monzambano-Cavriana (MN).

97 Sant Angelo Lodigiano (LO) 1990-2012 Mese Decade mese Media Tmax C Media Tmin C Media Tmed C Media Precipitazioni Media ET0 mm mm 1_1 4,5-1,3 1,6 21,3 2,3 2_1 5,4-0,6 2,4 14,3 2,9 3_1 6,3-1,0 2,7 10,8 5,3 gennaio 5,4-0,9 2,2 46,5 10,5 1_2 7,4-0,8 3,3 12,5 8,8 2_2 9,4-0,6 4,4 13,0 12,7 3_2 11,0 1,0 6,0 11,2 12,1 febbraio 9,3-0,1 4,6 36,8 33,6 1_3 12,7 2,6 7,6 15,9 17,1 2_3 16,5 3,9 10,2 6,9 25,0 3_3 16,3 5,0 10,6 18,5 28,0 marzo 15,2 3,8 9,5 41,3 70,0 1_4 17,4 6,3 11,9 22,9 29,3 2_4 17,7 6,8 12,2 26,1 31,3 3_4 20,7 9,6 15,2 25,0 37,1 aprile 18,6 7,6 13,1 74,0 97,7 1_5 22,5 11,3 16,9 23,7 45,1 2_5 24,4 12,7 18,6 25,9 50,8 3_5 26,1 14,0 20,1 18,5 61,4 maggio 24,3 12,7 18,5 68,2 157,3 1_6 26,7 15,2 21,0 17,6 52,6 2_6 28,0 16,3 22,2 24,0 55,6 3_6 30,0 17,7 23,9 12,2 60,8 giugno 28,2 16,4 22,3 53,8 169,0 1_7 30,0 18,0 24,0 18,1 67,0 2_7 30,4 18,0 24,2 10,2 66,9 3_7 31,0 18,6 24,8 13,5 73,4 luglio 30,5 18,2 24,3 41,8 207,3 1_8 30,9 18,6 24,7 21,0 58,4 2_8 30,3 18,2 24,3 14,1 54,3 3_8 29,7 17,4 23,5 20,1 56,8 agosto 30,3 18,1 24,2 55,3 169,5 1_9 27,0 15,2 21,1 21,4 39,8 2_9 25,1 13,8 19,5 33,5 34,4 3_9 23,2 12,5 17,9 36,9 28,5 settembre 25,1 13,8 19,5 91,8 102,7 1_10 21,3 11,8 16,6 28,0 19,8 2_10 18,3 9,2 13,8 31,6 15,2 3_10 15,4 7,7 11,6 38,2 10,9 ottobre 18,4 9,6 14,0 97,8 45,9 1_11 13,7 6,3 10,0 45,0 9,3 2_11 10,7 4,2 7,5 23,2 6,4 3_11 8,5 2,7 5,6 36,1 4,6 novembre 11,0 4,4 7,7 104,3 20,3 1_12 7,0 1,3 4,2 19,7 3,0 2_12 5,6-0,3 2,6 16,5 2,9 3_12 4,7-1,3 1,7 16,6 3,0 dicembre 5,8-0,1 2,8 52,9 8,8

98 Bollettino Ufficiale Persico Dosimo (CR) 1990-2012 Mese Decade mese Media Tmax C Media Tmin C Media Tmed C Media Precipitazioni media ET0 mm mm 1_1 4,6-1,7 1,5 29,0 2,5 2_1 5,0-0,9 2,0 18,9 2,8 3_1 5,9-1,3 2,3 13,4 5,0 gennaio 5,2-1,3 1,9 61,3 10,3 1_2 7,7-1,1 3,3 16,1 9,2 2_2 9,4-0,9 4,2 15,5 12,7 3_2 11,3 0,8 6,1 8,9 12,6 febbraio 9,5-0,4 4,5 40,5 34,6 1_3 12,9 2,0 7,5 19,5 18,0 2_3 16,7 3,7 10,2 6,9 25,4 3_3 16,8 5,0 10,9 25,1 29,0 marzo 15,5 3,6 9,5 51,4 72,5 1_4 17,5 6,2 11,8 20,7 29,6 2_4 18,2 6,6 12,4 23,0 32,6 3_4 21,4 9,4 15,4 19,7 39,3 aprile 19,0 7,4 13,2 63,4 101,4 1_5 23,1 11,1 17,1 28,1 46,7 2_5 24,7 12,3 18,5 21,1 52,4 3_5 26,4 13,5 19,9 19,3 63,4 maggio 24,7 12,3 18,5 68,5 162,5 1_6 26,9 15,0 20,9 21,5 54,1 2_6 28,2 15,4 21,8 24,7 58,3 3_6 30,3 16,9 23,6 14,8 63,2 giugno 28,4 15,8 22,1 60,9 175,6 1_7 30,3 16,8 23,5 10,9 69,8 2_7 30,8 16,9 23,9 9,4 70,2 3_7 31,2 17,7 24,4 15,4 75,9 luglio 30,7 17,1 23,9 35,7 215,9 1_8 31,0 17,4 24,2 13,7 61,0 2_8 30,7 16,9 23,8 16,5 57,2 3_8 29,8 15,9 22,8 22,3 59,8 agosto 30,5 16,7 23,6 52,6 178,0 1_9 27,1 13,7 20,4 23,2 42,8 2_9 24,9 12,4 18,6 32,0 36,1 3_9 23,2 11,5 17,4 31,5 29,8 settembre 25,1 12,5 18,8 86,8 108,7 1_10 21,2 10,9 16,0 40,7 21,3 2_10 17,9 8,2 13,1 37,7 15,7 3_10 15,3 7,0 11,2 38,1 11,7 ottobre 18,1 8,7 13,4 116,5 48,7 1_11 13,0 5,4 9,2 40,5 9,2 2_11 10,3 3,5 6,9 21,6 6,7 3_11 8,0 2,2 5,1 29,8 4,5 novembre 10,4 3,7 7,1 92,0 20,4 1_12 6,8 0,7 3,8 23,7 3,2 2_12 4,9-1,4 1,8 16,5 2,9 3_12 4,5-1,2 1,6 23,6 2,6 dicembre 5,4-0,6 2,4 63,8 8,7

99 Monzambano-Craviana (MN) 1990-2012 Mese Decade mese Media Tmax C Media Tmin C Media Tmed C Media Precipitazioni media ET0 mm mm 1_1 5,1-1,2 1,9 19,4 2,7 2_1 6,1-1,1 2,5 14,1 4,0 3_1 6,9-1,3 2,8 13,0 6,1 gennaio 6,0-1,2 2,4 46,5 12,8 1_2 8,2-0,9 3,6 15,2 9,7 2_2 9,9-0,3 4,8 15,0 13,0 3_2 11,0 0,9 5,9 10,7 12,2 febbraio 9,7-0,1 4,8 40,9 34,9 1_3 12,7 2,0 7,4 15,9 17,8 2_3 16,4 3,6 10,0 8,5 25,4 3_3 16,2 4,5 10,4 23,1 28,2 marzo 15,1 3,4 9,2 47,6 71,4 1_4 17,4 6,2 11,8 27,4 29,5 2_4 17,7 6,7 12,2 30,0 31,6 3_4 20,9 9,4 15,1 25,8 38,2 aprile 18,7 7,4 13,0 83,2 99,4 1_5 22,8 11,1 17,0 25,6 46,7 2_5 24,5 12,3 18,4 25,0 52,1 3_5 26,4 13,9 20,2 19,0 63,6 maggio 24,6 12,4 18,5 69,6 162,5 1_6 26,6 14,9 20,7 31,0 53,2 2_6 28,1 15,8 22,0 27,0 57,7 3_6 30,0 17,5 23,8 12,9 61,5 giugno 28,2 16,1 22,1 70,9 172,4 1_7 30,2 17,8 24,0 18,2 69,0 2_7 30,4 18,0 24,2 22,3 67,7 3_7 31,3 18,6 25,0 15,5 74,9 luglio 30,7 18,1 24,4 56,1 211,7 1_8 31,2 18,6 24,9 20,2 59,7 2_8 30,7 18,2 24,5 18,4 56,3 3_8 29,9 17,4 23,7 32,8 58,1 agosto 30,6 18,1 24,3 71,4 174,1 1_9 27,3 15,2 21,3 25,1 41,3 2_9 25,6 13,9 19,7 33,0 35,9 3_9 23,5 13,0 18,2 33,2 28,7 settembre 25,5 14,0 19,7 91,2 105,9 1_10 21,7 12,2 17,0 41,2 20,6 2_10 19,0 9,4 14,2 24,9 16,7 3_10 15,9 7,3 11,6 41,2 12,6 ottobre 18,9 9,6 14,3 107,2 49,9 1_11 14,3 6,5 10,4 38,5 10,3 2_11 11,6 4,2 7,9 26,2 7,9 3_11 9,4 2,9 6,2 32,1 5,4 novembre 11,8 4,5 8,2 96,9 23,6 1_12 8,0 1,4 4,7 24,8 3,8 2_12 6,5-0,1 3,2 23,3 3,5 3_12 5,7-0,8 2,4 21,7 3,5 dicembre 6,7 0,2 3,4 69,7 10,8