PRIMA GIORNATA: La gestione dell allevamento
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- Feliciano Giordani
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1 WORK SHOP: L ATTIVITA DI CONTROLLO PRESSO LE AZIENDE ZOOTECNICHE SOGGETTE AIA (IPPC6.6) novembre 2015 Cremona, Mantova, Milano, Varese, Monza Brianza, Lecco 1-2 dicembre 2015 Pavia, Lodi, Brescia, Bergamo, Sondrio PRIMA GIORNATA: La gestione dell allevamento La normativa ambientale del settore: la Direttiva nitrati Gestione corretta EA (compreso digestato): gli strumenti regionali Gianpaolo Bertoncini Regione Lombardia
2 obiettivi workshop condividere tra tutti gli operatori del settore, i principali aspetti tecnici, normativi e sanzionatori connessi alle attività ispettive svolte presso le aziende zootecniche soggette ad AIA, integrandoli con le altre attività di controllo derivanti dalle diverse discipline attinenti le stesse aziende condividere, al termine degli incontri, un documento che funga da linea guida a chi svolge le ispezioni e di indirizzo alle aziende sulle corrette modalità di gestione della propria attività 2
3 La normativa ambientale di settore la Direttiva nitrati Direttiva nitrati (CEE) 676/1991 Norme in materia ambientale (Dlgs.152/2006) Criteri e norme tecniche (DM 7 aprile 2006) CBPA (DM 19 aprile 1999) Zone vulnerabili (d.g.r. 3297/2006) Linee guida per le ZNVN (d.g.r. 5868/2007) Programma d Azione regionale ZVN (d.g.r. 2208/2011) Deroga per le ZVN (d.d.g. 295/2013) Linee guida in ordine alle sanzioni (d.g.r. 3745/2012)
4 Il sistema dei controlli e sanzioni è basato sulle seguenti disposizioni: l.r. 31/2008 Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale così come modificata ed integrata dalla Legge regionale 18 aprile 2012, n. 7 Misure per la crescita, lo sviluppo e l'occupazione - art 14 (Inserimento del Titolo VIII quater nella l.r. 31/2008 Disposizioni in materia di utilizzo di fertilizzanti azotati); d.g.r. 3745/2012 Linee guida in ordine alla applicazione delle sanzioni amministrative previste dall art. 130 decies della legge regionale 31/2008 così come modificata ed integrata dall art. 14 dalla legge regionale 7/2012 ; decreto 10 ottobre 2012, n Approvazione del manuale operativo dei controlli relativi all applicazione della direttiva nitrati e della deroga nitrati. 4
5 Caratteristiche dei controlli Si applicano a tutte le imprese agricole con o senza allevamenti che producono o trasformano o utilizzano a fini agronomici fertilizzanti azotati, localizzate in zona vulnerabile e/o in zona non vulnerabile ai nitrati. Riguardano sia le imprese tenute alla Comunicazione nitrati sia le imprese esonerate dalla Comunicazione nitrati. Le Comunicazioni nitrati hanno valore preventivo rispetto alle iniziative che l azienda intraprende nel corso dell anno e pertanto le eventuali non conformità hanno valore di segnalazione all azienda stessa di una situazione potenzialmente non adeguata. Le attività di controllo in loco (su un campione del 4% scelto con analisi del rischio) si applicano tramite sopralluoghi presso le imprese, sulla base di una check list specifica definita nel Manuale dei controlli. La non conformità effettiva si accertata solo tramite il controllo in loco e comporta la sanzione. 5
6 Procedura nitrati e utilizzo di SISCO I contenuti della Comunicazione nitrati La Procedura nitrati classifica l impresa e guida alla compilazione della idonea Comunicazione nitrati e, ove previsto, del relativo e idoneo Piano di utilizzazione agronomica (PUA). La Procedura nitrati consente di: acquisire dati aziendali (riguardanti i terreni, gli animali allevati, i fabbricati destinati al ricovero degli animali) aggiornare i dati aziendali (riguardanti le strutture di stoccaggio, di allevamento, di trattamento, le acquisizioni di effluenti di allevamento, di prodotti aggiuntivi, di fertilizzanti) descrivere le operazioni aziendali per la gestione e movimentazione degli effluenti di allevamento e dell azoto (associazione tra animali allevati, strutture di allevamento, strutture di stoccaggio, impianti di trattamento) descrivere la gestione delle acquisizioni, dei prodotti aggiuntivi utilizzati ecc. elaborare un piano di gestione dell azoto elaborare una Comunicazione nitrati preventiva sulla gestione aziendale dell azoto gestito elaborare un Piano di Utilizzazione Agronomica degli effluenti di allevamento e fertilizzanti organici [ovvero Piano di distribuzione (volumi e calendario)]
7 Allevamenti soggetti ad AIA Ad oggi la DG Agricoltura ha sempre escluso dal campione dei controlli le imprese soggette ad AIA Allevamenti ricadenti nel campo di applicazione del D.Lgs 152/2006 e smi. (Autorizzazione Integrata Ambientale) AVICOLI Oltre posti ovaiole Oltre posti broilers SUINI Oltre grassi Oltre 750 scrofe con suinetti < 30 Kg Comunicazione nitrati + Piano di Utilizzazione Agronomica (PUA) 7
8 WORK SHOP: L ATTIVITA DI CONTROLLO PRESSO LE AZIENDE ZOOTECNICHE SOGGETTE AIA (IPPC6.6) novembre 2015 Cremona, Mantova, Milano, Varese, Monza Brianza, Lecco 1-2 dicembre 2015 Pavia, Lodi, Brescia, Bergamo, Sondrio PRIMA GIORNATA: La gestione dell allevamento La normativa ambientale del settore: la Direttiva nitrati Gestione corretta EA (compreso digestato): gli strumenti regionali Gianpaolo Bertoncini Regione Lombardia
9 Gestione corretta degli effluenti di allevamento (compreso digestato) gli strumenti regionali il Programma d Azione per le zone vulnerabili le Linee guida per le zone non vulnerabili le Disposizioni attuative della Decisione di Deroga La Procedura nitrati e SisCo
10 Procedura nitrati e SisCo
11 Gestione corretta degli effluenti di allevamento (compreso digestato) Comunicazione nitrati preventiva Classificazione aziendale Piano di utilizzazione agronomica Cessioni e Acquisizioni 5 conformità: Stoccaggi liquidi (al minimo di legge) Stoccaggi palabili (al minimo di legge) Azoto al campo (limiti potenziali) Azoto efficiente (limiti MAS da bilancio dell azoto) Volumi e giorni di stoccaggio al Piano di distribuzione (efficienza e coerenza) Divieti spaziali e temporali Elementi «Previsionali»
12 Procedura nitrati e SisCo Procedura nitrati Regione Lombardia mette a disposizione delle imprese la procedura informatica denominata Procedura nitrati (raggiungibile dal portale SISCO: per la verifica della posizione/livello di classificazione dell impresa agricola rispetto agli obblighi di comunicazione e per la compilazione della Comunicazione nitrati. L obbligo della Comunicazione nitrati è assolto con la compilazione della Procedura Nitrati. Regione Lombardia è l autorità competente a cui deve essere presentata la Comunicazione nitrati. Al sistema informativo che contiene le Comunicazioni nitrati presentate dalle imprese accedono tutti gli Enti compenti all effettuazione di attività di controllo.
13 Procedura nitrati e SisCo La Comunicazione nitrati L utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, di fertilizzanti diversi dagli effluenti di allevamento e delle acque reflue di cui all art. 101 comma 7 lettere a-b-cdel d.lgs. 152/06 è soggetta a comunicazione all autorità competente. La Comunicazione nitrati, è modulata in relazione alla zonazione territoriale rispetto alla vulnerabilità ai nitrati di origine agricola e alla classificazione dell impresa agricola che effettua l utilizzazione agronomica. La Comunicazione nitrati in alcuni casi deve essere integrata con un Piano di utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento. Il soggetto tenuto alla Comunicazione nitrati è l impresa (agricola) che produce e/o utilizza azoto organico e/o minerale. E inoltre assoggettata all obbligo di comunicazione l impresa che tratta gli effluenti di allevamento e/o le acque reflue dell industria agroalimentare. L impresa agricola e/o l impresa che effettua trattamenti deve verificare la propria posizione / livello di classificazione rispetto all obbligo di comunicazione sopra richiamato.
14 Procedura nitrati e SisCo Classificazione aziendale L impresa agricola che produce e/o utilizza un quantitativo di azoto organico e/o minerale è classificata, rispetto agli obblighi di comunicazione, sulla base del quantitativo di azoto prodotto e/o utilizzato nonché sulla base della sua ubicazione rispetto alla zonazione territoriale inerente la vulnerabilità ai nitrati di fonte agricola. L impresa agricola, sulla base di tale classificazione, può essere: esonerata dalla comunicazione nitrati; tenuta alla comunicazione nitrati semplificata (senza PUA); tenuta alla comunicazione nitrati completa (con PUA).
15 Procedura nitrati e SisCo Impresa esonerata È esonerata dalla presentazione della Comunicazione nitrati l impresa agricola che produce e/o tratta e/o utilizza un quantitativo di azoto organico e/o minerale inferiore ad un determinato quantitativo, in Kg/anno, anche in relazione all ubicazione della stessa in zona vulnerabile o in zona non vulnerabile. classe dimensionale ZVN ZNVN posti ovaiole, posti broiler, suini grassi da 100 kg di p.v scrofe con suinetti inferiori a 30 kg vacche in produzione vacche nutrici capi da rimonta bovini all ingrasso vitelli a carne bianca kg di azoto di provenienza diversa da e.a. utilizzati L impresa agricola esonerata dalla Comunicazione nitrati, deve in ogni caso rispettare le regole generali definite in attuazione dalla Direttiva nitrati. In particolare per quanto riguarda le regole relative alle strutture di stoccaggio, all utilizzazione agronomica, al trasporto e alla tenuta e conservazione del registro delle fertilizzazioni. Inoltre l impresa agricola esonerata è assoggetta a controllo a campione.
16 Procedura nitrati e SisCo Impresa tenuta alla Comunicazione nitrati È tenuta alla Comunicazione nitrati l impresa che produce e/o tratta e/o utilizza un quantitativo di azoto organico e/o minerale superiore ad un determinato quantitativo, in Kg./anno, anche in relazione all ubicazione della stessa in zona vulnerabile o in zona non vulnerabile. La Comunicazione nitrati deve o meno essere corredata dal Piano di utilizzazione agronomica (PUA), nelle versioni integrale o semplificata, come specificato nella tabella 1. L impresa agricola tenuta alla Comunicazione nitrati ha l obbligo di provvedere alla presentazione e all aggiornamento ove previsto, della Comunicazione nitrati a Regione Lombardia.
17 Procedura nitrati e SisCo Obblighi dell impresa connessi con la Comunicazione nitrati L impresa ha l obbligo di: 1. provvedere alla presentazione e aggiornamento della Comunicazione nitrati; 2. conservare presso il centro aziendale i seguenti documenti su supporto informatico e/o cartaceo: Comunicazione nitrati; Carta Tecnica Regionale in scala 1: o altro idoneo documento cartografico recante l individuazione degli appezzamenti aziendali ; Registro dell utilizzazione degli e.a. e degli altri fertilizzanti azotati su cui registrare, entro 10 giorni dalla distribuzione: il tipo e la quantità di fertilizzante; l appezzamento identificabile sulla CTR; la data dell intervento ; Contratto/i di valorizzazione dell effluente stipulato/i in caso di cessione o acquisizione di effluenti di allevamento per lo stoccaggio e/o distribuzione e/o per il trattamento (qualora citati nella Comunicazione nitrati). Relazioni tecniche previste a supporto di dati inseriti nel sistema informativo in particolare per quanto riguarda i dati relativi ai trattamenti dei reflui, ai sistemi di alimentazione del bestiame, ecc..
18 Procedura nitrati e SisCo La Comunicazione nitrati ha valore preventivo Quanto viene dichiarato nella Comunicazione nitrati ha un valore preventivo. Qualora nel corso dell anno intervengano modifiche sostanziali rispetto a quanto «comunicato», riguardanti la tipologia, la quantità e le caratteristiche degli effluenti e delle acque reflue, nonché i terreni a disposizione per l utilizzazione agronomica, l impresa deve aggiornare (con una variante) la Comunicazione o il PUA. La variante della Comunicazione, al verificarsi di quanto sopra, deve essere fatta prima possibile. Le varianti possono essere fatte anche più volte nel corso dell anno e fino al 31 dicembre dell anno di riferimento (nel quale è stata presentata la Comunicazione). In sede di controllo, si deve valutare la «sostanzialità» delle eventuali modifiche riscontrate, al fine di definire la conformità delle stesse con quanto dichiarato con la Comunicazione o la sua ultima variante.
19 Procedura nitrati e SisCo altri strumenti per il controllo Manuale operativo dei controlli relativi all applicazione della direttiva nitrati e della deroga nitrati Check-list Direttiva nitrati Check list Condizionalità Checklist Deroga Check-list Trasporti
20 Evoluzione delle regole a livello nazionale E terminato il percorso di condivisione tra i Ministeri dell Agricoltura e dell Ambiente e le Regioni dello Schema di decreto sui criteri di utilizzo degli effluenti e del digestato. È stato quindi avviato l iter di approvazione e interlocuzione comunitaria. Rispetto alla norma in vigore (DM 7 aprile 2016) sono introdotti ad es.: il concetto di digestato equiparabile ai fertilizzanti di sintesi per i digestati aventi particolari caratteristiche qualitative; tale digestato non è soggetto al limite dei 170 kg di Azoto; la possibilità di sostituire la soglia dei 340 kg di Azoto per le zone non vulnerabili con i MAS (fabbisogni delle colture praticate dall azienda); la possibilità di una più flessibile gestione del divieto invernale di spandimento: un periodo fisso per gli effluenti (60 giorni, nei mesi di dicembre e gennaio ), un periodo residuo da definire sulla base delle condizioni agro-meteorologiche; le pressioni extra agricole tra i criteri per la definizione delle ZVN; l obbligo di interramento degli effluenti entro le 24 ore;. 20
21 Evoluzione delle regole a livello regionale Semplificazione amministrativa Durata di validità della Comunicazione nitrati Definizione delle modifiche sostanziali Ridefinizione dell autorità competente per la comunicazione nitrati Classificazione semplificata (tre categorie) grazie alla PGN Divieti invernali 90 giorni di cui 60 fissi (dicembre e gennaio), 30 con gestione flessibile del periodo residuo Modalità di gestione agronomica degli effluenti di allevamento Obbligo di interramento dei liquami nelle 24 ore Distanze da centri abitati, case sparse, strade Distribuzione degli effluenti a bassa pressione (<=2 ATM) Efficienza della fertilizzazione (letame, digestato) Aggiornamento dei MAS (doppia coltura, orticole) 21
22 WORK SHOP: L ATTIVITA DI CONTROLLO PRESSO LE AZIENDE ZOOTECNICHE SOGGETTE AIA (IPPC6.6) novembre 2015 Cremona, Mantova, Milano, Varese, Monza Brianza, Lecco 1-2 dicembre 2015 Pavia, Lodi, Brescia, Bergamo, Sondrio PRIMA GIORNATA: La gestione dell allevamento GRAZIE PER L ATTENZIONE Gianpaolo Bertoncini Regione Lombardia
23 Le zone vulnerabili ai nitrati 419 comuni vulnerabili 216 comuni parzialmente vulnerabili
24 Previsionale Anche la comunicazione nitrati 2016 prevede la possibilità di introdurre informazioni/dati previsionali. La procedura informatica consente di inserire: nuove strutture di stoccaggio che l azienda prevede entrino in funzione entro la data limite del 30 settembre 2016; nuove strutture di trattamento che l azienda prevede entrino in funzione entro la data limite del 30 giugno 2016; nuovi terreni che l azienda prevede di acquisire entro la data limite del 30 giugno Il sistema informativo verifica la consistenza delle superfici e delle colture presenti a fascicolo alla data del 30 giugno 2016, con quella inserita nella comunicazione. In caso di mancata corrispondenza tra previsioni e situazione del fascicolo, saranno segnalate a sistema le incongruenze da sanare. Qualora si preveda che tali strutture e/o terreni entrino in funzione in tempi successivi alle date sopra riportate, non è ammesso inserirle nel sistema informatico. Tali elementi potranno essere inseriti, nel corso del 2016, con un aggiornamento del fascicolo aziendale e con un aggiornamento della comunicazione nitrati presentata.
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