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Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Politiche della Famiglia Dipartimento per le Pari Opportunità PROGETTO PILOTA NIDI PA BANDO PER IL FINANZIAMENTO DI NUOVI NIDI D INFANZIA PRESSO I LUOGHI DI LAVORO DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI NAZIONALI Premessa I nidi d infanzia sono un servizio di interesse pubblico, aperto alle bambine e ai bambini in età compresa fra i tre mesi e i tre anni, che ha la funzione di favorire il pieno sviluppo della personalità del bambino, nel quadro di una politica socio-educativa, operando nel rispetto del primario dovere e diritto dei genitori di istruire ed educare i propri figli, come sancito dall'articolo 30, primo comma, della Costituzione. L Italia è ancora distante dal raggiungimento dell obiettivo del 33% di copertura dell utenza potenziale fissato in sede europea nel quadro della cosiddetta Agenda di Lisbona. Per questo, sin dal 2007 la Presidenza del Consiglio dei Ministri- Dipartimento delle Politiche per la Famiglia ha lanciato un Piano straordinario per lo sviluppo del sistema integrato dei servizi socio-educativi per la prima infanzia, volto alla costruzione di nuovi nidi d infanzia in tutte le Regioni italiane. L ampliamento dei servizi di cura per l infanzia è, inoltre, un elemento essenziale nell ambito delle politiche tese a favorire la effettiva parità tra uomini e donne: una maggiore e più diffusa disponibilità di tali servizi favorisce, infatti, una più equa distribuzione dei carichi di cura in ambito familiare consentendo, in tal modo, l accesso e la permanenza delle donne madri nel mondo del lavoro. Inoltre, secondo le direttive comunitarie, la flessibilità dell organizzazione del lavoro in azienda è proporzionale alla presenza di servizi integrati sul territorio sia per i minori che per le persone non autosufficienti, tali da consentire la conciliazione dei tempi ed una programmazione degli interventi istituzionali e degli altri soggetti che operano sul territorio a favore di un mercato del lavoro più flessibile e inclusivo. Nel quadro di tale Piano, il presente bando ha lo scopo di sollecitare l apertura e la gestione di nidi aziendali presso le Pubbliche Amministrazioni nazionali, a titolo di Progetto Pilota indirizzato alle Pubbliche Amministrazioni nazionali, a valere su specifiche risorse finanziarie; a tale Progetto Pilota farà seguito in futuro, sulla base dei necessari raccordi istituzionali, connessi alla ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni, una più complessiva azione, indirizzata a tutte le Pubbliche Amministrazioni di tutti i livelli di governo, avente il medesimo oggetto.

Al fine di favorire la tempestiva divulgazione delle iniziative contenute nel presente bando e delle azioni ad esso connesse l Ufficio della Consigliera Nazionale di Parità provvederà a coinvolgere la rete delle strutture territoriali e regionali di Parità in attività di promozione e informazione. 1) Obiettivi La Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell ottica del raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalla Strategia di Lisbona, intende avviare un Progetto Pilota di apertura di nidi aziendali presso le sedi centrali e periferiche delle Pubbliche Amministrazioni nazionali (Comparti Ministeri, Agenzie fiscali, Aziende, Enti pubblici non economici, Ricerca, Enti ex art.70 del decreto legislativo 165/2001), singole o tra loro consorziate, nei Comuni capoluogo di Provincia, con l obiettivo di favorire l incremento del numero di nidi d infanzia e dei posti in nidi d infanzia esistenti sul territorio nazionale, nonché al fine di promuovere e garantire il benessere e lo sviluppo dei bambini, il sostegno alle famiglie, distribuendo così i carichi di cura e favorendo la parità tra donne e uomini e contestualmente favorire la flessibilità del mercato del lavoro. Obiettivo del Progetto Pilota è dunque quello di sostenere la creazione e l avvio di gestione di nidi d infanzia nei luoghi di lavoro delle Pubbliche Amministrazioni nazionali, al fine di favorire la conciliazione dei tempi di lavoro e di cura dei genitori e promuovere, in tal modo, l effettiva parità tra uomini e donne, con affidamento dei minori di 3 anni a figure diverse da quelle familiari, con specifica competenza professionale, attivando almeno 20 nuovi posti presso ogni nuova struttura. Tale obiettivo sarà realizzato attraverso la concessione, a ciascun progetto selezionato, di due contributi complementari, rispettivamente finalizzati: a) alla ristrutturazione e/o all adattamento di adeguati immobili di proprietà delle suaccennate Pubbliche Amministrazioni, o demaniali, nonché all acquisto dei relativi arredamenti e impianti; b) alle spese di preparazione e avvio e alle spese di gestione per il primo biennio di funzionamento. 2) Caratteristiche del nido Ogni nido dovrà garantire un minimo di 20 posti, destinati a bambini di età compresa tra 3 mesi e 3 anni, nel rispetto dei diversi standard fissati dalle singole legislazioni regionali e possedere i requisiti da queste fissati per l autorizzazione all apertura e funzionamento e per l accreditamento, ivi compreso il rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Ogni nido accoglierà in via principale i figli di dipendenti della Pubblica Amministrazione candidata (o delle Pubbliche Amministrazioni allo scopo consorziate), ma dovrà altresì prevedere che una quota di almeno il 10% dei posti sia aperta alla frequenza da parte di bambini i cui genitori non siano dipendenti della Pubblica Amministrazione stessa (o delle Pubbliche Amministrazioni allo scopo consorziate), che siano in posizione utile in lista d attesa nelle graduatorie comunali del luogo (ovvero comunque 2

richiedenti in caso di inesistenza di lista d attesa nel Comune in questione); ovvero una percentuale maggiore, ove la legislazione regionale applicabile disponga in tal senso. Potranno essere presentati progetti volti ad istituire nidi destinati ad un numero maggiore di bambini, anche allo scopo di riservare all utenza del Comune capoluogo interessato un più alto numero di posti, ferma restando l entità massima dei contributi previsti dal presente Bando, come precisato ai successivi punti 3) e 4). Ai dipendenti della Pubblica Amministrazione o delle Pubbliche Amministrazioni consorziate ammessi alla fruizione del nido dovrà essere richiesto il versamento di una retta di frequenza non inferiore a quella dovuta, per i medesimi servizi, per l accesso ai nidi del medesimo Comune, a parità di reddito. Le caratteristiche di funzionamento del nido dovranno essere quelle tipiche dei cosiddetti nidi aziendali completi di tutti i relativi servizi, anche di refezione mediante cucina o terminale di distribuzione adeguatamente attrezzato, e dunque essere idonee a garantire la conciliazione dei tempi di lavoro e di cura per i propri dipendenti, sia in termini di collocazione, che di orari di apertura, che di organizzazione del servizio. In particolare, dovrà essere garantito un orario giornaliero di almeno 8 ore, per almeno 5 giorni a settimana, per almeno 10 mesi l anno. 3) Contributo per la ristrutturazione e/o adattamento degli spazi Per il finanziamento delle attività di ristrutturazione e/o adattamento degli immobili da adibire al servizio, nonché di acquisto dei relativi arredamenti e impianti, a ciascun progetto selezionato verrà erogato un contributo a concorrenza della somma totale di 18.000.000,00 (euro diciottomilioni), a valere su risorse a tal fine stanziate dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Le risorse verranno attribuite nella misura massima di 360.000,00 (euro trecentosessantamila), quale contributo per ciascun progetto finanziato, secondo l ordine di graduatoria che verrà definito in base ai criteri di cui al successivo punto 9) del presente Bando. E possibile presentare progetti che prevedano un costo complessivo inferiore o superiore: nel primo caso il contributo sarà commisurato al costo previsto; nel secondo caso l Amministrazione proponente dovrà attestare attraverso quale fonte finanziaria provvederà alla copertura dei costi eccedenti il contributo richiesto. Qualora a consuntivo i costi effettivamente sopportati per il completamento del progetto siano minori del contributo attribuito, il contributo stesso verrà erogato soltanto a concorrenza delle spese effettivamente sostenute. 4) Contributo per le spese di preparazione e avvio nonché per le spese di gestione Ciascun progetto selezionato riceverà altresì un contributo per sostenere le spese di preparazione e avvio nonché le spese di gestione del servizio, per il primo biennio, a concorrenza della somma complessiva di ulteriori 7.200.000 (euro settemilioni duecentomila) a valere su risorse a tal fine stanziate dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. 3

Tale contributo sarà erogato nella misura massima di 144.000 (euro centoquarantaquattromila), in misura pari al 40% del contributo per la ristrutturazione e/o adattamento degli spazi richiesto dal proponente, e sarà così articolato: a) fino a 20.000 (euro ventimila) per la copertura delle spese di acquisizione dei servizi necessari alla predisposizione delle ottimali condizioni di avvio di gestione, quali ad esempio (a titolo non esaustivo): consulenze specialistiche di pianificazione e programmazione del funzionamento del nido nei primi anni di attività e a regime; consulenze specialistiche per la selezione del personale e/o dei prestatori di servizio; consulenze giuridico amministrative; consulenze psico-pedagogiche; ecc.; b) per la restante parte a copertura delle spese di gestione effettivamente sostenute nel primo biennio di funzionamento del nido. E facoltà dell Amministrazione proponente richiedere il solo contributo per la copertura delle spese di gestione del primo biennio, di cui alla precedente lettera b); in tal caso lo stesso potrà essere concesso nella misura massima di 144.000 (euro centoquarantaquattromila). 5) Soggetti abilitati a presentare la domanda L istanza di concessione dei contributi potrà essere presentata, in forma singola o associata, da uno o più Uffici centrali o periferici delle Pubbliche Amministrazioni nazionali indicate al punto 1) del presente Bando, aventi sede nel medesimo Comune capoluogo, nel rispetto di tutte le condizioni e secondo le modalità fissate al successivo punto 8) del presente Bando. Nel caso in cui più Uffici di Pubbliche Amministrazioni diverse del medesimo Comune capoluogo si consorzino ai fini del presente Bando, andrà indicato il soggetto capofila, presso il quale il nido avrà sede e al quale verranno accreditati i contributi. L immobile nel quale il nido avrà sede dovrà essere demaniale ovvero di proprietà della Pubblica Amministrazione che lo metterà a disposizione. Ciascuno degli Uffici centrali o periferici delle Pubbliche Amministrazioni sopra indicate potrà presentare una sola istanza di partecipazione al presente avviso, singolarmente o consorziandosi con altri, pena l esclusione dei progetti. Non sono ammesse istanze per l accesso ai contributi da parte di Uffici centrali o periferici di Pubbliche Amministrazioni nazionali presso i quali siano già attivati nidi aziendali. Non sono ammesse istanze per l accesso ai contributi da parte di Uffici centrali o periferici di Pubbliche Amministrazioni nazionali che siano già destinatari di risorse erogate in attuazione dell art.1 comma 1259 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Piano straordinario per lo sviluppo del sistema dei servizi socio-educativi per la prima infanzia). Non sono ammessi progetti finalizzati alla sola gestione. 4

6) Tipologia dei progetti ammessi ai contributi Sono ammessi ai contributi i progetti finalizzati alla ristrutturazione e/o adattamento di immobili, demaniali o di proprietà, adeguati alla tipologia individuata, nonché all acquisto dei relativi arredamenti e impianti, atti a dare strutture complete e funzionanti per il loro pieno utilizzo. A tal fine sono consentite, nel rispetto di tutta la normativa in materia di attività contrattuale delle Pubbliche Amministrazioni, le seguenti operazioni: ristrutturazione e/o adattamento di idonei immobili; acquisto arredi e impianti, quali attrezzature, macchinari e strumentazione tecnica necessari per il funzionamento della struttura. Le spese sostenute devono essere regolarmente documentate e quietanzate ai fini fiscali nel rispetto delle disposizioni che regolano l attività della Pubblica Amministrazione ammessa ai contributi. Gli arredi e le attrezzature acquistati: devono essere di nuova fabbricazione; devono essere utilizzati esclusivamente per le finalità oggetto del beneficio economico; devono essere adeguati all effettivo dimensionamento del servizio I beni immobili oggetto di ristrutturazione e/o l adeguamento non possono essere distolti dalla destinazione né alienati almeno per l intero periodo di attivazione del nido e per il successivo biennio di contributo alla gestione, nonché almeno per un ulteriore quinquennio. I servizi di preparazione dell avvio di gestione, oggetto del contributo di cui alla lettera a) del precedente punto 4, dovranno essere attivati e conclusi nello stesso arco temporale di realizzazione dei lavori di ristrutturazione e/o adattamento. Infine il contributo per la copertura delle spese di gestione necessarie per il primo biennio di funzionamento, di cui alla lettera b) del precedente punto 4, dovrà essere utilizzato esclusivamente per la copertura parziale dei costi di gestione del primo biennio, fermo restando il rispetto delle condizioni di fruizione e di finanziamento del nido indicate al punto 2) del presente Bando. 7) Durata I lavori dovranno avere inizio entro 12 mesi successivi alla data di ricezione della comunicazione di concessione del contributo da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Politiche della Famiglia e dovranno essere portati a termine entro i successivi 24 mesi, pena la decadenza del beneficio con contestuale scorrimento della posizione in graduatoria. 8) Termini e documentazione richiesta per l ammissione ai contributi L istanza di concessione dei contributi, a firma del legale rappresentante, dovrà essere presentata mediante lettera raccomandata in plico chiuso entro 90 giorni dalla pubblicazione del presente bando alla Presidenza del Consiglio dei Ministri- Dipartimento per le Politiche della Famiglia, Via della Mercede, n. 9, 00187 Roma, specificando sul plico Bando per il finanziamento di nuovi nidi 5

d infanzia presso i luoghi di lavoro delle Pubbliche Amministrazioni nazionali. In caso di richiesta presentata in forma associata da più Pubbliche Amministrazioni, l istanza deve essere sottoscritta dal legale rappresentante del soggetto capofila. Inoltre in quest ultimo caso sarà necessario produrre un protocollo d intesa comprovante l intenzione delle Pubbliche Amministrazioni candidate di consorziarsi allo scopo, con indicazione del soggetto capofila. All istanza dovrà essere allegata la seguente documentazione: Dichiarazione a firma del legale rappresentante attestante la natura demaniale ovvero la proprietà pubblica dell immobile scelto per l apertura del nido; Relazione sulle caratteristiche qualitative e di servizio del nido, in particolare con indicazione delle modalità di erogazione del servizio (quali orario, calendario, ecc.), del numero di posti complessivi che verranno attivati per classi di età (lattanti, semidivezzi, divezzi), della percentuale di posti messi a disposizione dei figli dei dipendenti e delle famiglie residenti nel Comune capoluogo di riferimento, nonché delle caratteristiche degli ambienti e degli arredi del nido (quali l utilizzo di materiali ecocompatibili per gli spazi e gli arredi, ecc.); Relazione sulle modalità di finanziamento del nido dopo il primo biennio di funzionamento (eventualmente indicando anche accordi con la rete di asili nido comunali del Capoluogo); Cronoprogramma delle varie fasi di preparazione, progettazione e realizzazione e dei tempi necessari per il completamento di ciascuna fase, fino all effettiva attivazione del servizio; Dichiarazione del legale rappresentante di impegno al rispetto dei termini fissati dal cronoprogramma, pena la decadenza del beneficio con contestuale scorrimento della posizione in graduatoria. Resta fermo quanto previsto dal successivo punto 11), lettera a), secondo periodo. La parziale o mancata produzione anche di uno solo dei documenti richiesti comporterà l esclusione dalla procedura di selezione dei progetti. 9) Criteri per la concessione dei contributi L istruttoria delle istanze sarà curata da una apposita Commissione istituita con Decreto del Capo del Dipartimento delle Politiche per la Famiglia e del Capo del Dipartimento per le Pari Opportunità; essa sarà composta da un Magistrato Amministrativo o Contabile, che la presiede, e da quattro componenti, designati dalle seguenti strutture: Dipartimento delle Politiche per la Famiglia, Dipartimento per le Pari Opportunità, Dipartimento della Funzione Pubblica, Ufficio della Consigliera Nazionale di Parità istituito presso il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Tale commissione di valutazione predisporrà una graduatoria dei progetti sulla scorta dei seguenti criteri: a) indice di minore copertura del servizio nel Comune capoluogo interessato, secondo i più recenti dati ISTAT (max p. 100 articolati come di seguito: punti 100 per copertura inferiore al 10%; punti 50 per copertura dal 10% al 25%; punti 0 per copertura superiore al 25%); 6

b) numero dei posti attivati oltre i 20 (max p. 100 articolati come di seguito: punti 100 per proposte che prevedono l attivazione di oltre 30 posti; punti 50 per proposte che prevedono l attivazione da 21 a 30 posti; punti 0 per proposte che prevedono l attivazione di 20 posti); c) progetto proposto da più Amministrazioni in forma associata (max p. 75); d) velocità di realizzazione (max p. 75): e) disponibilità in percentuale di una quota di cofinanziamento da parte del/i soggetto/i proponente/i (max p. 50) f) qualità del progetto, dal punto di vista delle modalità di erogazione del servizio (quali orari e periodi di garanzia del servizio ulteriori rispetto a quelli minimi richiesti, ecc.) (max p. 50) g) qualità del progetto, con riferimento ai requisiti strutturali, fermo restando il rispetto delle diverse normative regionali applicabili (quali l utilizzo di materiali ecocompatibili per gli spazi e gli arredi, ecc.) (max p. 50); TOT max p. 500 10) Approvazione graduatoria e modalità di erogazione dei contributi La graduatoria stilata dalla Commissione di valutazione verrà successivamente approvata con Decreto del Capo del Dipartimento per le Politiche della Famiglia e del Capo del Dipartimento per le Pari Opportunità, e pubblicata sui siti internet dei due Dipartimenti nonché sul sito del Dipartimento della Funzione Pubblica e sul sito della Consigliera Nazionale di Parità. I soggetti, singoli o consorziati, ammessi ai contributi stileranno con i Dipartimenti interessati una apposita Convenzione che regolerà nel dettaglio le condizioni per il loro utilizzo. L erogazione dei contributi a ciascun progetto, nell ordine di graduatoria e sino all esaurimento delle risorse disponibili, avverrà come segue: a) l erogazione del contributo relativo a lavori, forniture, arredi ed impianti avverrà in rate semestrali posticipate, sulla scorta di una sintetica relazione sullo stato di avanzamento dei lavori e dei relativi costi già sostenuti, nella misura dei debiti certi, liquidi ed esigibili ivi attestati, già vantati dai fornitori sulla base di obbligazioni giuridicamente perfezionate, fino a concorrenza dell 80 % del contributo concesso. Il restante 20 % del contributo verrà accreditato a saldo, a conclusione del progetto, sulla scorta di una autocertificazione dell avvenuto completamento e positivo collaudo di tutti i lavori ai fini dell autorizzazione e dell accreditamento da parte del Comune competente. Resta fermo l obbligo per il beneficiario di trasmettere al Dipartimento per le Politiche della Famiglia la documentazione inerente l ottenimento dell autorizzazione e dell accreditamento, non appena ricevute dal Comune stesso; b) Il contributo per la copertura dei costi di preparazione dell avvio di gestione (punto 4, lettera a) e il contributo a titolo di finanziamento alle spese di gestione per il primo biennio di 7

funzionamento del nido (punto 4, lettera b), saranno anch essi erogati in rate semestrali posticipate, sulla scorta di una sintetica relazione sullo stato di avanzamento delle attività oggetto di contributo, corredata della illustrazione dei costi già sostenuti, nella misura dei debiti certi, liquidi ed esigibili ivi attestati, già vantati dai fornitori sulla base di obbligazioni giuridicamente perfezionate, fino a concorrenza dell 80 % del contributo concesso. Il restante 20 % del contributo verrà accreditato a saldo, a conclusione delle attività oggetto di contributo, sulla scorta di una autocertificazione dell avvenuto completamento. 11) Decadenza o revoca dei contributi Il diritto ai contributi decade o viene revocato: a) per il contributo alla ristrutturazione e/o adattamento degli spazi, nonché all acquisto dei relativi arredamenti e impianti, qualora il progetto non sia concluso entro il termine dichiarato nella documentazione di cui al punto 9. È prevista la concessione per una sola volta di una proroga, su richiesta adeguatamente motivata del beneficiario, da presentarsi comunque entro i termini di scadenza. La concessione avverrà ad insindacabile giudizio da parte del Dipartimento per le politiche della Famiglia e non potrà comunque essere superiore a mesi sei. Per il contributo relativo all acquisto dei servizi di preparazione dell avvio di gestione, qualora essi non siano conclusi entro il termine dichiarato; nel caso di ricorso a proroga per l esecuzione dei lavori il termine si intende prorogato anche per la conclusione dei servizi di preparazione. Per il contributo alla gestione, qualora l attivazione del servizio non avvenga entro 24 mesi dalla concessione dei contributi. b) in ogni caso, qualora si verifichi il mancato rispetto degli obblighi e degli adempimenti previsti da ogni singola convenzione. In caso di decadenza o di revoca dei contributi, i beneficiari sono tenuti a restituire le somme eventualmente già percepite, fatte salve quelle già regolarmente utilizzate e a tal fine specificamente rendicontate al Dipartimento che le ha erogate. 12) Obblighi dei beneficiari I beneficiari sono tenuti a garantire il rispetto di tutte le condizioni di attivazione e gestione dei nidi fissate dal presente bando, dalla legislazione regionale applicabile nonché dalle singole convenzioni. I beneficiari devono altresì dare immediata comunicazione al Dipartimento per le Politiche della Famiglia ed il Dipartimento per le Pari Opportunità mediante lettera raccomandata qualora: a) intendano rinunciare al contributo; b) intervenga qualsiasi variazione che comporti la perdita dei requisiti previsti dal presente avviso; c) vi siano ritardi nell esecuzione dei lavori, eventualmente presentando, se necessario in relazione a quanto previsto dal precedente punto 11), lettera a), del presente Bando, motivata richiesta di proroga corredata di un nuovo cronoprogramma. 8

I beneficiari si impegnano a conservare a disposizione del Dipartimento per le Politiche della Famiglia e del Dipartimento per le Pari Opportunità la documentazione originale delle spese sostenute, quietanzate, corredate dalla dimostrazione dell avvenuto pagamento, per i cinque anni successivi al completamento del progetto. Roma, 27.11.2009 IL CAPO DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE DELLA FAMIGLIA Roberto G. Marino IL CAPO DIPARTIMENTO PER LE PARI OPPORTUNITA Isabella Rauti 9