Giuseppe Testa. Nel XX secolo l arrangiamento ha un nuovo compito, sempre più spesso, infatti, il materiale di

Documenti analoghi
ALLEGATO 1 AREE DISCIPLINARI, SETTORI ARTISTICO-DISCIPLINARI E CAMPI DISCIPLINARI

PROGRAMMI DI AMMISSIONE AI CORSI DI DIPLOMA ACCADEMICO DI PRIMO LIVELLO (EX TABELLA A D.M. 382/2018) CORSI DI STRUMENTO

REQUISITI DI ACCESSO AI CORSI PROPEDEUTICI

CALENDARIO ESAMI SESSIONE ESTIVA A.A. 2013/2014 TRIENNIO/BIENNIO

BRANI DIDATTICI DI MUSICA D INSIEME RIELABORAZIONI DI PEZZI DI ALTRI AUTORI

CONSERVATORIO di COMO Trienni Offerta formativa generale - pag. 1 di 5

TABELLA DI PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE DISCIPLINARI CURRICOLO DI MUSICA CLASSE I SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO anno scolastico 2017/2018

AMMISSIONE AI CORSI DI DIPLOMA ACCADEMICO DI PRIMO LIVELLO DI STRUMENTO

Prot. A/2 n. 842 Firenze, 21 febbraio 2012 IL DIRETTORE

Diploma Accademico di secondo livello

ELENCO DISCIPLINE PROPOSTE DAI DIPARTIMENTI DA INSERIRE NELLA FASCIA A SCELTA DELLO STUDENTE PER DIPLOMA ACCADEMICO DI I LIVELLO A.A.

testure girolamo de simone

PROGRAMMA DELL ESAME DI AMMISSIONE AL BIENNIO DI II LIVELLO AD INDIRIZZO INTERPRETATIVO

Giochi musicali. Scrivi i nomi degli strumenti:

SUONI TROMBA SUL FLAUTO

ELENCO DISCIPLINE PROPOSTE DAI DIPARTIMENTI DA INSERIRE NELLA FASCIA A SCELTA DELLO STUDENTE PER DIPLOMA ACCADEMICO DI II LIVELLO A.A.

Classificazione degli strumenti

ELENCO DISCIPLINE PROPOSTE DAI DIPARTIMENTI DA INSERIRE NELLA FASCIA A SCELTA DELLO STUDENTE PER DIPLOMA ACCADEMICO DI I LIVELLO A.A.

MERCOLEDÌ 14/06/2017

Prot. A/2 n Firenze, 8 maggio 2014 IL DIRETTORE

Scuola Primaria Paritaria CASA FAMIGLIA Via Cocconcelli n.10 PARMA

Corsi accademici di primo livello (triennio)

TABELLA B PIANI DI STUDIO Periodi di anni Arpa, Chitarra, Clavicembalo, Contrabbasso, Fisarmonica, Pianoforte, Strumen9 a percussione, Viola, Vi

L i c e o M u s i c a l e

Assegnazione cattedre - Conservatori Nomine fino al TITOLI e G.N.E. Esami e titoli

ELENCO DISCIPLINE PROPOSTE DAI DIPARTIMENTI DA INSERIRE NELLA FASCIA A SCELTA DELLO STUDENTE PER DIPLOMA ACCADEMICO DI I LIVELLO A.A.

m_pi.aoodgfis.registro UFFICIALE.U

(Pregresse modifiche del Regolamento didattico)

CONSERVATORIO DI MUSICA GIACOMO PUCCINI LA SPEZIA SESSIONE ESTIVA

DIPARTIMENTO DEGLI STRUMENTI A FIATO SCUOLA DI CLARINETTO

ISTITUTO COMPRENSIVO DI VIA MONGINEVRO ARCORE

PROGRAMMI DEGLI ESAMI DI AMMISSIONE AI CORSI PRE-ACCADEMICI

Allegato A - Ripartizione posti incarichi a tempo indeterminato Graduatorie L. 128

DIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI INDIRIZZO INTERPRETATIVO-COMPOSITIVO

MUSICA. Progetto didattico. Istituto Comprensivo di Merate - Scuola Secondaria. Autore: Merlini Pierantonio

ESAMI DI AMMISSIONE AI CORSI DI DIPLOMA ACCADEMICO DI I LIVELLO A.A TEST DI FORMAZIONE MUSICALE GENERALE

Istituto Comprensivo Perugia 9. Progettazione delle attività didattico-educative

Tabelle dettagliate dei nuovi Piani di studio dei Corsi Propedeutici (con validità a partire dall A. A )

CURRICOLO DI MUSICA I.C. TRICHIANA E LIMANA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CLASSI PRIMA E SECONDA A.S. 2013/2014

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÁ E DELLA RICERCA ALTA FORMAZIONE ARTISTICA E MUSICALE CONSERVATORIO DI MUSICA S. CECILIA

ISSM Conservatorio Statale Antonio Vivaldi - Alessandria Via Parma Alessandria

STRUMENTI AD ARCO, A FIATO E A PERCUSSIONE

Tabella B AREE DISCIPLINARI, SETTORI ARTISTICO-DISCIPLINARI, DECLARATORIE E CAMPI DISCIPLINARI DI COMPETENZA CONSERVATORI

IV CONCORSO INTERNAZIONALE DI COMPOSIZIONE PER BANDA LA PRIME LÛS BERTIOLO, APRILE 2013

Prove per esami di ammissione

BEETHOVEN E LA TERZA SINFONIA

~ Bologna ~ Decreto n 520 Bologna, 19 Dicembre 2011 IL DIRETTORE

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA MATERNA ELEMENTARE E MEDIA DI BISUSCHIO CURRICULUM VERTICALE DI MUSICA

Scegliere il LICEO MUSICALE

Art. 1 Finalità. Art. 2 Posti disponibili. I posti da ricoprire, oggetto del presente bando, sono i seguenti:

SINFONIA N. 6 «PATHÉTIQUE», OP. 74 (1893) P. I. ČAJKOVSKIJ

Codice Denominazione Dipartimento

COMPOSIZIONE JAZZ DCSL64

M.I.U.R ALTA FORMAZIONE ARTISTICA E MUSICALE CONSERVATORIO DI MUSICA "F. TORREFRANCA"

BIENNIO DI SECONDO LIVELLO PROGRAMMI ESAMI AMMISSIONE

I. REGOLAMENTO Classica

Sassofono. - Acquisire competenze specialistiche nella metodologia dell interpretazione e nella prassi esecutiva;

DIPLOMA ACCADEMICO DI PRIMO LIVELLO TRIENNIO IN DISCIPLINE MUSICALI DIPARTIMENTO DEGLI STRUMENTI A TASTIERA E A PERCUSSIONE

PROGRAMMA DEL CORSO PER L A.A (inviare il programma in formato elettronico a nome del file:

CATALOGO DELL OFFERTA FORMATIVA CORSI DI DIPLOMA ACCADEMICO DI SECONDO LIVELLO

DIPLOMA ACCADEMICO DI PRIMO LIVELLO TRIENNIO IN DISCIPLINE MUSICALI DIPARTIMENTO DEGLI STRUMENTI A TASTIERA E A PERCUSSIONE

Associazione Culturale Musicale di Bertiolo Filarmonica la Prime Lûs 1812

ELENCO DISCIPLINE PROPOSTE DAI DIPARTIMENTI DA INSERIRE NELLA FASCIA A SCELTA DELLO STUDENTE PER DIPLOMA ACCADEMICO DI I LIVELLO A.A.

Obiettivi formativi. Prospettive occupazionali. Ammissione. Prova Finale

DISCIPLINA: MUSICA CLASSE 1^

NUCLEO TEMATICO: 1) IL SUONO E L ASCOLTO

ORCV Audizioni per ruoli d orchestra Estratto del bando

CATALOGO DELL OFFERTA FORMATIVA CORSI DI DIPLOMA ACCADEMICO DI SECONDO LIVELLO

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - classe prima STRUMENTO MUSICALE:

SCANSIONE TEMPORALE (annuale) DEL CURRICOLO DISCIPLINA: MUSICA

Diploma Accademico di I Livello in Violoncello

Ascolta brani musicali di diverso genere

PROGRAMMA DELL ESAME DI AMMISSIONE AL BIENNIO DI II LIVELLO AD INDIRIZZO INTERPRETATIVO

Obiettivi: Obiettivi:

TRIENNIO DI PRIMO LIVELLO Viola PIANO DI STUDI E PROGRAMMI DEI CORSI

Bachelor of Arts in Music

MATERIE DATA ORA AULA COMMISSIONE MATERIE COMPLEMENTARI 9.00

1 periodo (1 e 2 anno)

Il LICEO MUSICALE presso il Laura Bassi è stato attivato nell'a.s. 2012/2013.

LE PRIME FIGURE MUSICALI LA SEMIBREVE = 4 BATTITI 2 BATTITI LA MINIMA = LA SEMIMINIMA = 1 BATTITO. Contare: M. D. M. S. M. D. M. S.

Audizioni per primo violino di spalla con obbligo del concertino e della fila (2017)

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Primaria classe quinta Secondaria Primo Grado classi prima seconda terza

Programmazione Didattica Disciplinare Annuale SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO STRUMENTO MUSICALE

PROGRAMMI DEGLI ESAMI DI AMMISSIONE ALLE CLASSI PRIME

MUSICA Curricolo verticale Scuola Secondaria di I grado Istituto Comprensivo Statale di Mestrino (PD) MUSICA - CLASSE PRIMA

DIPARTIMENTO DEGLI STRUMENTI A TASTIERA - I SCUOLA DI PIANOFORTE DCPL31 - CORSO DI DIPLOMA ACCADEMICO DI PRIMO LIVELLO IN MAESTRO COLLABORATORE

Programmi di Ammissione ai Corsi Accademici di Secondo Livello A.A

TABELLA " A " MUSICA, SCIENZA E TECNOLOGIA DEL SUONO QUADRO SINOTTICO DELLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ( I ANNUALITA') AMBITI E SETTORI DISCIPLINARI

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÁ E DELLA RICERCA ALTA FORMAZIONE ARTISTICA E MUSICALE CONSERVATORIO DI MUSICA S. CECILIA

DISCIPLINA TRASVERSALE SCUOLA DI PRATICA E LETTURA PIANISTICA CORSO PRE- ACCADEMICO

Si posiziona autonomamente in maniera tonica e stabile riuscendo a correggere i principali errori di postura Tiene e mantiene in

Il Concorso Paolo Barrasso per la specialità SOLISTA E ORCHESTRA è suddiviso secondo le seguenti Categorie:

II BIENNIO - Strumento I FLAUTO DOLCE OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ABILITÀ CONOSCENZE (repertorio di riferimento)

N.B.: la commissione si riserva di ascoltare tutto il programma, o solo una parte. 1) Una composizione di autore italiano dal 500 al 700

Curricolo di MUSICA. - Sviluppare la memoria uditiva - Distinguere suoni e rumori naturali e artificiali

PROGRAMMA DELL ESAME DI AMMISSIONE AL BIENNIO DI II LIVELLO AD INDIRIZZO INTERPRETATIVO

Transcript:

Parliamo di arrangiamento, banda, elaborazione, interpretazione, intonazione, orchestra, orchestrazione, parte, partitura, prova, revisione, riduzione, strumentazione, trascrizione. Giuseppe Testa Arrangiamento: inizialmente questo termine era sinonimo di trascrizione, strumentazione, orchestrazione; oggi esso indica l adattamento di un brano musicale da una versione ad un altra, ad esempio da un brano per pianoforte a un brano per orchestra o viceversa. L arrangiamento sottintende una certa alterazione dell originale, che può essere minima o sostanziale, vuoi per migliorarlo (come si propose Mahler riorchestrando le sinfonie di Schumann), vuoi per evidenziare la personalità dell arrangiatore (vedi la versione di Ravel dei Quadri di un esposizione di Musorgskij). Se il termine è riferito a musica popolare indica generalmente armonizzazione e adattamento (ad esempio per voce e pianoforte); nel jazz può essere scritto o orale: nel primo caso può avvenire una revisione talora radicale del brano, nel secondo si comunicano verbalmente tonalità, tempo,ordine degli assoli, accompagnamenti ecc.; vi sono anche esempi intermedi di esecuzioni che alternano parti scritte ad altre improvvisate. Dal jazz l arrangiamento si è poi diffuso nel rock e nella musica leggera. Storicamente l arrangiamento risale agli inizi della polifonia: vedi le intavolazioni quattrocentesche di musica vocale arrangiata per liuto o tastiera. Nel XVI secolo la diffusione della stampa musicale contribuì ulteriormente ad ampliare tale processo al punto che, venivano pubblicate diverse versioni dello stesso brano contemporaneamente. Col passare del tempo, la diffusione sempre crescente degli arrangiamenti diventa necessaria per ampliare il repertorio di un determinato strumento, come per esempio, molta musica per flauto dolce all inizio del 700 e per chitarra e viola a cavallo tra 800 e 900. Nel 700 molti compositori eseguivano arrangiamenti di musiche altrui come pratica didattica. Bach arrangiò per organo brani orchestrali di Albinoni, Torelli e Telemann spesso modificandoli profondamente. Sempre Bach, ma soprattutto Haendel, usavano riarrangiare in diverse fogge le loro stesse opere, aprendo la strada in questa prassi a Haydn e Mozart. Nell 800, Per gli richiedere arrangiamenti erano il eseguiti tascabile dagli stessi autori, eccezion fatta per le trascrizioni per pianoforte e pianoforte a quattro mani di composizioni orchestrali, numerose prima dell avvento della completo registrazione sonora. rivolgersi La loro destinazione era il consumo domestico o l esibizione virtuosistica in concerto, vedi Liszt con le versioni pianistiche di composizioni di Beethoven, Wagner direttamente e Berlioz. all autore Nel XX secolo l arrangiamento ha un nuovo compito, sempre più spesso, infatti, il materiale di via mail all indirizzo partenza funge da ispirazione, vedi il lavoro sui canti popolari di Bartok, Britten e l opera neoclassica Pulcinella di Stravinskij. L arrangiamento è comunque un operazione che contribuisce a divulgare ad un vasto pubblico le musiche prescelte, ma attenzione perché può capitare che brani di grande valore artistico vengano sminuiti in arrangiamenti che trasformano il prodotto per solo scopo commerciale. Lo svilimento, in questo caso, è totale, essendo proposta all attenzione della massa ignara una misera parodia di composizioni degne di un più alto rispetto. Per fortuna un controllo sugli arrangiamenti contemporanei è affidato alle leggi sul diritto d autore che proibiscono di adattare senza autorizzazione materiale soggetto a copyright, anche se spesso vengono eseguiti arrangiamenti di note composizioni classiche i cui diritti sono scaduti, per il cinema e soprattutto per la televisione.

Banda: il termine indica un complesso musicale formato da strumenti a fiato, legni, ottoni e alcuni strumenti a percussione; raramente sono anche inclusi contrabbassi. Gruppi strumentali a fiato sono già presenti nell antichità e nel medioevo, ma la banda come la intendiamo oggi inizia ad apparire sul finire del 400. Naturalmente all odierna formazione si è giunti lentamente: all iniziale gruppo di ottoni e percussioni si aggiunsero i legni arricchendone così le capacità espressive. Il problema tecnico-acustico di dotare la formazione di una voce grave abbastanza potente e profonda fu risolto solo nella prima metà dell 800 con l invenzione della tuba, nello stesso periodo fu introdotto il sassofono che consentì alla banda un agilità e una duttilità di esecuzione impossibile alla vecchia formazione; un ulteriore potenziamento, la banda lo ricevette anche dai miglioramenti apportati agli ottoni con l inserimento dei pistoni. A differenza dell orchestra, il cui organico fu stabilito dai compositori del XIX secolo, per la banda ogni paese europeo ha sviluppato un suo organico che varia per numero di esecutori, repertorio e funzione. L organico che per il momento va per la maggiore per una banda da concerto in linea di massima è il seguente: Legni: ottavino, flauto I-II, oboe, fagotto I-II, clarinetto piccolo mib, clarinetto sib I-II-III, clarinetto contralto, clarinetto basso, sax alto I-II, sax tenore, sax baritono. Ottoni: trombe sib I-II-III, cornetta I-II, corni fa/mib I-II-III-IV, trombone I-II-III, euphonium, tuba. Percussioni: timpani, grancassa, piatti, tamburo rullante, tamburello basco, triangolo, xilofono, glockenspiel, campane tubolari, gong, batteria, ecc. Non mancano tra le composizioni più recenti inserimenti di strumenti elettronici: chitarra elettrica, sintetizzatori e, in alcuni casi, anche del pianoforte. Elaborazione: questo termine lo utilizziamo spesso per indicare la seconda parte della forma sonata, in cui si sviluppano i temi esposti nella prima parte. L elaborazione indica anche qualunque cambiamento o modificazione apportata all originale: potremo così avere brevi aggiunte, omissioni, variazioni armoniche e ritmiche, lasciando comunque riconoscere il brano iniziale. E questa un operazione alquanto delicata in cui è difficile definire i limiti, sconfinando a volte in operazioni che snaturano completamente la linea originale del brano, spesso volgarizzandola. E quindi compito di chi elabora, secondo il proprio gusto e nel rispetto dell idea Per originale richiedere apportare le dovute il tascabile operazioni di sviluppo e trasformazione di elementi che possono meglio caratterizzare il materiale di partenza. direttamente all autore Interpretazione: con questo termine possiamo intendere l azione fisica compiuta dall esecutore (mediante azione diretta se si tratta cantante o strumentista, o indiretta se si tratta del direttore) di tradurre via la mail scrittura musicale all indirizzo scritta suoni per esternare le idee del compositore. Partendo quindi dalla partitura scritta, l esecutore cerca di decodificare tramite le proprie conoscenze artistiche-professionali e dell autore le intenzioni di quest ultimo. Nel periodo che va dal medioevo al 700 ca., grazie all improvvisazione estemporanea, alle varie pratiche di abbellimenti, alla pratica del basso continuo e quant altro, abbiamo a che fare con la figura quasi sempre del compositore-esecutore. L interprete come lo intendiamo oggi si configura intorno all 800 e si collega strettamente alla formazione di un repertorio esecutivo, che trae dalla storia più o meno recente il senso della continuità con la produzione contemporanea. Ciò richiedeva all esecutore la soluzione di complessi problemi, quali l uso di strumenti diversi da quelli originalmente richiesti ( vedi Bach eseguito al pianoforte), una diversa tecnica strumentale e vocale (interi passaggi arricchiti di note verso il grave o l acuto, o raddoppiati ad ottava), vistose modificazioni stilistiche ecc.

Tutto questo viene realizzato grazie al fatto che i maggiori interpreti del periodo sono anche compositori di alto livello. Nasce così nel periodo romantico il mito di una spirituale identificazione dell interprete con il compositore che riesce a comunicare al pubblico commozione ed entusiasmo. Un contributo al coinvolgimento veniva dal gesto esecutivo: dall acrobatismo paganiniano, dal pianismo mirabolante alla Liszt, ma soprattutto dalla gestualità del direttore d orchestra che incarnava la nuova figura del divo. Numerose sono le linee che la pratica esecutiva dell 800 offre a questa figura di interprete che si protrae sino ai nostri giorni: il superamento di ogni rigidezza ritmica e metrica (il famoso rubato ), il lirismo effusivo delle linee melodiche portanti, l individuazione di punti nodali della composizione verso i quali tendere unitariamente le linee discorsive ecc. Nel 900 quanto detto viene amplificato dai mezzi di comunicazione di massa e l interprete ha maggior tendenza alla specializzazione, sia con la rinuncia all attività compositiva, sia con le scelte di repertorio. Tutto questo divismo è comunque messo in discussione e combattuto dai compositori del 900: Strawinskij ad esempio ha negato l utilità stessa dell interprete: basta un esecutore che segua scrupolosamente le intenzioni dell autore segnate in partitura. Negli ultimi anni la crisi della figura dell interprete viene accentuata e si configura sempre più, soprattutto per la musica antica, un tipo di esecutore filologicamente oggettivo, teso a recuperare gli ambiti di libertà improvvisatoria propria delle musiche antiche. Sicuramente comunque il futuro ci regalerà altri esecutori interpreti che ci delizieranno con la loro bravura. A loro voglio ricordare una frase di Strawinskij a colui che aspira al prestigioso titolo d interprete è di essere un infallibile esecutore: il segreto della perfezione consiste anzitutto nella consapevolezza della legge che gli è imposta dall opera che esegue. Intonazione: con questo vocabolo indichiamo il modo di attaccare ed emettere un suono vocalmente o strumentalmente. L intonazione è corretta quando il suono emesso risulta all altezza richiesta, falsa se il suono emesso ha una frequenza più bassa (e si dice calante) o più alta (e si dice crescente) del suono considerato giusto. Lo stesso termine nel rinascimento indicò un breve preludio strumentale. Nella salmodia cattolica serve a collegare l antifona ai versetti successivi. Nell ordinarium missae indica la frase iniziale intonata dal celebrante a cui segue il coro. Per richiedere il tascabile Orchestra: insieme di strumenti musicali il cui nucleo è costituito da un gruppo di strumenti ad arco: violini, viole, violoncelli e contrabbassi integrati da legni, ottoni e percussioni. Oltre a questi quattro direttamente gruppi molte orchestre all autore impiegano anche un arpa e un pianoforte. Il termine deriva dal greco orchesthra, luogo destinato alla danza, mentre l odierna accezione musicale via mail (insieme strumentale) all indirizzo compare intorno alla seconda metà del sec. XVII. E infatti solo all inizio del 600 che sul frontespizio dell opera cominciò ad apparire l indicazione degli strumenti che dovevano eseguirla. Non stiamo qua ad elencare le varie trasformazioni e inserimenti strumentali che dal 500 ad oggi questa formazione ha subito, diciamo soltanto che il numero degli esecutori e la formazione strumentale variano in rapporto alle esigenze formali e stilistiche tipiche di ogni periodo storico. Le orchestre dell opera e del balletto hanno in comune con l orchestra sinfonica le dimensioni e la struttura descritta; ne differiscono per derivazione e ruolo. L orchestra operistica, a differenza di quella sinfonica, è posta al di fuori del palcoscenico, nel cosiddetto golfo mistico del teatro, uno spazio davanti alla scena, seminascosto sotto essa. Per orchestra da camera si intende un complesso di meno di venticinque componenti; prima dell 800, comunque, praticamente tutte le orchestre erano di queste dimensioni. L orchestra d archi comprende la sola sezione standard degli strumenti a corda. Una grande orchestra sinfonica moderna presenta in linea di massima il seguente organico:

Archi: 16 violini I, 14 violini II, 12 viole; 10 violoncelli, 8 contrabbassi. Legni: 1 ottavino, 3 flauti, 1 corno inglese, 3 clarinetti, 1 clarinetto basso, 3 fagotti 1 controfagotto. Ottoni: 6 corni, 4 trombe, 4 tromboni, 1 tuba. Percussioni: 4 timpani, grancassa, tamburo rullante, piatti, triangolo, tamburello basco, xilofono, glockenspiel, campane tubolari, gong, ecc. Strumenti aggiunti per varie occasioni: 1 o 2 arpe, pianoforte, clavicembalo, organo, sax, celesta, mandolino, ecc. Alcuni compositori più vicini ai nostri giorni hanno inserito anche strumenti elettronici, bande sonore incise su nastro magnetico, computers. Orchestrazione: indica il modo di combinare fra loro diversi timbri strumentali, tramite l assegnazione di diverse parti musicali in una partitura, in una esecuzione. Il termine può anche indicare la trascrizione per orchestra di una composizione concepita originariamente per altro organico; è sinonimo di strumentazione. Parte: in una composizione vocale o strumentale, la parte indica la musica che ogni suonatore deve eseguire e che viene estratta dalla partitura. In armonia e contrappunto il termine è sinonimo di voce, indica quindi una linea melodica che costituisce il contesto della struttura compositiva. Lo stesso termine lo incontriamo per indicare parti reali e di raddoppio riferite sempre alle linee melodiche o ai singoli suoni per effetti timbricocoloristici. L espressione con la parte indica all esecutore che deve seguire l andamento e le esigenze espressive di un altra linea musicale. Può anche indicare una sezione, un episodio più o meno ampio di una composizione musicale. Partitura: il termine indica la rappresentazione grafica di una composizione musicale destinata a più esecutori e viene utilizzata dal direttore per regolare l insieme dell esecuzione. La partitura rende leggibile la composizione nella sua completezza grazie alla sovrapposizione di tutte Per le parti richiedere musicali per cui il brano il è tascabile destinato. Le prime edizioni in partitura risalgono alla metà del 500 e coincidono con lo sviluppo della musica completo orchestrale. In precedenza rivolgersi preferivano edizioni in parti staccate. Una partitura per orchestra può essere costituita da decine di righi musicali. Generalmente a partire dall alto direttamente riporta la seguente disposizione all autore per famiglie strumentali: legni dai più acuti ai più gravi (flauti,oboi, clarinetti, fagotti) via ottoni mail (trombe, all indirizzo corni, tromboni, tuba) arpa,pianoforte percussioni coro eventuali solisti archi (violini I e II, viole, violoncelli, contrabbassi) Nella musica per banda o orchestra di fiati che dir si voglia, la disposizione varia da nazione a nazione e da un autore ed edizione all altra, in quanto non si è ancora arrivati ad uno schema definitivo per tutti. In linea di massima può essere la seguente nelle varie sezioni con le dovute aggiunte e defezioni per ogni famiglia strumentale: legni (ottavino, flauti, oboi, fagotti, clarinetti, sax) ottoni (corni, trombe, tromboni flicorni, tuba)

percussioni Prova: con questo termine indichiamo la rappresentazione preparatoria di uno spettacolo, di un concerto ecc., che precede quella definitiva fatta dinanzi al pubblico. La prova rappresenta il momento in cui il direttore forgia e plasma gli esecutori di un gruppo vocale e/o strumentale per l interpretazione di una determinata composizione. E durante la prova che si stabiliscono le velocità, le varie sfumature richieste dal direttore, l evidenziazione di un passaggio, l equilibrio sonoro, vari effetti timbrici, eventuali tagli ecc. E importante durante la prova che il direttore non si perda in inutili discorsi e divagazioni varie, anche se inizialmente può essere utile un brevissimo accenno sulla storia del brano e sull autore. A mio avviso bisogna economizzare al massimo il tempo a disposizione e mirare dritti all obiettivo da raggiungere. Non è producente ripetere mille volte un passaggio difficile, non bisogna stancare gli esecutori, ma interessarli continuamente per tenere sempre viva la loro attenzione. A volte può essere utile raccontare una barzelletta o un aneddoto per distendere i nervi tra una ripetizione e l altra. Il direttore non dimentichi mai che la prova rappresenta la vera fucina per la preparazione dell esecutore. E durante la prova che bisogna seminare bene per raccogliere poi bei frutti durante l esecuzione. Revisione: il lavoro del revisore comporta una conoscenza di carattere storico, estetico e formale e presuppone un estrema fedeltà critica e filologica all originale. Ciò premesso diciamo che gli interventi del revisore sono necessari per adeguare un testo musicale antico all odierna notazione e prassi esecutiva; per eliminare errori o lacune in partitura (scarsa leggibilità, perdita di pagine, sbagli dei copisti); per integrare strumenti laddove eventualmente manchino; per adeguare delle parti vocali agli antichi moduli belcantistici; per inserire dei dovuti segni dinamici e agonici secondo lo stile dell epoca e dell autore. La revisione varia in funzione: della maggiore e minore fedeltà filologica all originale, della finalità e della destinazione della stessa. E quindi operazione benemerita, soprattutto quando lo scopo prefisso è quello di riportare alla luce capolavori dimenticati o meglio ancora, partiture ritenute scomparse o vittime nei secoli di esecuzioni travisate. Per richiedere il tascabile Riduzione: questo termine indica l adattamento di una composizione scritta per un certo organico per direttamente essere eseguita da un organico all autore generalmente più piccolo o più spesso per un solo strumento a tastiera. Viene molto adoperata per la lettura e per un primo studio di opere teatrali o di grandi composizioni via mail sinfoniche all indirizzo ridotte appunto per pianoforte solo o per canto e pianoforte. Questa operazione contribuisce così alla diffusione e alla divulgazione di numerose composizioni musicali. Strumentazione: questo termine è sinonimo di orchestrazione, indica la tecnica e l arte di disporre e combinare i vari strumenti in una composizione. Tale lavoro può essere fatto dal compositore stesso o a volte, soprattutto nel passato, veniva affidato al trascrittore che si basava su abbozzi melodici-armonici preparati dal compositore. Trascrizione: questo termine può avere due significati: in senso proprio, indica la trasposizione di una composizione del passato scritta con un sistema antico nell odierna notazione. Lo stesso termine indica la trasposizione di un brano nato per uno strumento o per un organico ad un altro strumento o organico.

Dal 500 ad oggi questo termine si è sviluppato attraverso tre principali maniere: passaggio più o meno letterale da uno strumento ad un altro; passaggio che tenga conto delle diverse peculiarità tra lo strumento o organico di partenza e quello a cui è destinata la trascrizione; passaggio ri-creativo; Nel primo caso basterà sostituire la singola voce affidandola ad un altro strumento: vedi un brano per viola trascritto per clarinetto, un quartetto di archi per un quartetto di sax e così via. Il problema si inizia a presentare quando non coincide più il numero delle voci: esempio quattro voci per dieci strumenti ed esempi simili. La seconda maniera tiene conto praticamente della diversa estensione, delle diverse caratteristiche tecniche, delle possibilità polifoniche o meno che ogni strumento può avere: vedi ad esempio le composizioni per organo di Bach trascritte per pianoforte da Taurig, von Bulow ed altri, o quelle di Schumann o di Liszt dei Capricci di Paganini dal violino al pianoforte, o la celebre trascrizione dei Quadri di un esposizione di Musorgskij fatta da Ravel dal pianoforte all orchestra. In queste due maniere di trascrivere assistiamo da un lato al semplice passaggio più o meno letterale di due parti, dall altro si ha invece la consapevolezza del trascrittore di volere dare una diversa veste ad una composizione, senza però prevaricare la personalità dell autore dell opera originaria. Il terzo modo di trascrivere è quasi una rilettura di un autore secondo il proprio stile. Vedi ad esempio la trascrizione per orchestra di Webern del Ricercare a sei voci dell Offerta musicale di Bach o la Passacaglia in do minore sempre di Bach trascritta per orchestra da Respighi. Questo terzo modo sta al limite tra la trascrizione e la composizione su tema di Il termine trascrizione nel tempo fu anche esteso a significare parafrasi, fantasia per pianoforte su celebri motivi operistici. Accanto all aspetto e al valore artistico che la trascrizione può assumere, non dobbiamo dimenticare l aspetto e lo scopo pratico, come quello delle opere per canto e pianoforte utile per una lettura agevole e per lo studio dei cantanti. Bibliografia Per richiedere il tascabile direttamente all autore via mail all indirizzo La nuova enciclopedia della musica Garzanti L enciclopedia della musica DeAgostini Enciclopedia Microsoft R Encarta R 98 F. Creux Banda e dintorni edizione Santabarbara E. Stinchelli I grandi direttori editore Gremese