AZIENDA SANITARIA LOCALE NAPOLI 1 CENTRO Responsabile della Prevenzione della Corruzione Responsabile della Trasparenza Tel. 081 2544535 cell. AZ - 3346564283 annamaria.rotondaroaveta@aslnapoli1centro.it Prot. 183_/RPC e R.T. Napoli, li 30 luglio 2014 Al Direttore Generale OGGETTO: CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA ASL NAPOLI 1 CENTRO. Relazione sulla procedura di adozione e consegna della Delibera. PREMESSO CHE il Direttore Generale - ha designato il Responsabile della prevenzione della corruzione art. 1, comma 7, della l. n. 190 e quello della trasparenza ed integrità con delibera N 39 del 31.1.2014, nominando la dr.ssa Anna Maria Rotondaro Aveta per entrambi gli incarichi; ha adottato il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione ed il Programma triennale della trasparenza 2014-2016, su proposta del Responsabile della prevenzione della corruzione, il 17 Aprile 2014 con delibera n.683; deve assolvere al compito di adottare tutti gli atti di indirizzo di carattere generale, che siano direttamente o indirettamente finalizzati alla prevenzione della corruzione; VISTI: Decreto Legislativo N 165 del 30.3.2001 Norme generali sull ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche; aggiornato alle leggi 228 e 234 del 24.12.2012; Legge N 15 del 4.3.2009 delega al Governo finalizzata all ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e alla efficienza e trasparenza della Pubblica Amministrazione (G.U. N 53 del 5.3.2009); D.Lgs N 150 Attivazione della legge N 15 del 14.3.2009, in materia di attribuzione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle Pubbliche Amministrazioni del 27.10.2009; La delibera N 105 della Commissione per la valutazione, la trasparenza, l integrità delle Pubbliche Amministrazioni: linee guida sul programma triennale per la trasparenza ed integrità del 10.10.2010; Legge 190 del 6.11.2012 disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella P.A. La circolare 1 del 25.1.2013 della Presidenza del Consiglio dei Ministri oggetto legge 190/2012. Disposizioni. Decreto Legislativo N 33 del 14.3.2013 Riordino della disciplina riguardanti gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni.
La delibera 50/2013 della Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l integrità delle Amministrazioni Pubbliche sulle linee guida per l aggiornamento del programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014-2016. Il DPR del 16 aprile 2013, n. 62, Regolamento recante il codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165. La delibera 75/2013 della Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l integrità delle pubbliche amministrazioni, Autorità Nazionale Anticorruzione. Linee guida in materia di codici di comportamento delle pubbliche amministrazioni (art. 54, comma 5, d.lgs. n. 165/2001). L articolo 19 del Decreto Legge 90 del 25 giugno 2014, Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l efficienza degli uffici giudiziari. L art. 54 bis del Decreto legge 69/2013 ai sensi dell articolo inserito dalla legge di conversione n. 98/2013. CONSIDERATO CHE: l art.1 comma 44 della legge 190 del 6.11.2013 modifica l articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001 n.165, avente ad oggetto il Codice di comportamento; il decreto del Presidente della Repubblica del 16 aprile 2013, n. 62 ha definito un codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni al fine di assicurare la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell'interesse pubblico; la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche (CIVIT) dell Autorità Nazionale Anticorruzione con la delibera n. 75/2013 ha definito criteri, linee guida in materia di codici di comportamento delle pubbliche amministrazioni; la violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento, compresi quelli relativi all'attuazione del Piano di prevenzione della corruzione, è fonte di responsabilità disciplinare ed è altresì rilevante ai fini della responsabilità civile, amministrativa e contabile ogniqualvolta siano collegate alla violazione di doveri, obblighi, leggi o regolamenti. violazioni gravi o reiterate del codice comportano l'applicazione della sanzione di cui all'articolo 55-quater, comma 1 del D.Lgs. 165/2001 che al codice di comportamento si applicano le disposizioni del comma 3 dell art1 della Legge 190 /2012. ATTESO CHE: - sull'applicazione del codice devono vigilare i dirigenti responsabili di ciascuna struttura, le strutture di controllo interno e di disciplina; - l amministrazione deve verificare annualmente lo stato di applicazione del codice e programmare attività di formazione del personale per la conoscenza e la corretta applicazione dello stesso; - il Responsabile dell Ufficio per i procedimenti disciplinari (UPD) deve verificare annualmente il livello di attuazione del codice, rilevando il numero e il tipo delle violazioni accertate e sanzionate delle regole del codice, in quali aree dell amministrazione si concentra il più alto tasso di violazioni al fine dell aggiornamento dello stesso; - il Responsabile della prevenzione della corruzione deve promuovere il codice all interno dell amministrazione e provvede alla comunicazione dei dati ricavati dal monitoraggio all Autorità Nazionale anticorruzione, assicurando che gli stessi siano considerati in sede di aggiornamento sia del Piano triennale di prevenzione della corruzione, sia del codice
Si relaziona su quanto messo in atto nella predisposizione del Codice di Comportamento della ASL Napoli1 centro: L adozione del codice di comportamento rappresenta una delle azioni e misure principali di attuazione delle strategie di prevenzione della corruzione ed è stato inserito come elemento essenziale del Piano triennale per la prevenzione della corruzione della ASL NAPOLI 1 Centro, delibera 683/2014. Nella stesura del codice di comportamento della ASL NAPOLI 1 Centro si è tenuto conto prioritariamente delle regole contenute nel D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62, intitolato Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 a cui sono state aggiunte le prescrizioni specifiche formulate secondo quanto riportato nella Delibera n. 75/2013 dell Autorità Nazionale Anticorruzione, Linee guida in materia di codici di comportamento delle pubbliche amministrazioni (art. 54, comma 5, d.lgs. n. 165/2001). Il decreto del Presidente della Repubblica del 16 aprile 2013, n. 62 ha definito un codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni al fine di assicurare la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell'interesse pubblico. Nella predisposizione del codice, il Responsabile TePC si è avvalso del supporto e della collaborazione dell UOC Risorse Umane, che con la comunicazione del 6 giugno 2014 prot. 1641 ha espresso parere favorevole e la piena condivisione per le scelte proposte nello specifico da Responsabile. Allegato 1. Poiché l Ufficio per i procedimenti disciplinari (UPD) deve essere costituito obbligatoriamente presso ciascuna amministrazione, per l esercizio delle funzioni previste dall art. 55 bis del Decreto legislativo N 165/2001 e dell art. 15, comma 3, del Codice Generale (DPR 62/2013), si è preferito individuarlo opportunamente nel Codice per questa funzione specifica. La prima bozza del Codice di comportamento della ASL NAPOLI 1 Centro è stata trasmessa il 28 maggio 2014 prot. 130/RPCeRT; successivamente il 17 giugno 2014 con prot. 156 RTeRPC si è consegnata la seconda versione del 13 giugno e l AVVISO per avviare la procedura aperta alla partecipazione ai sensi del comma 5 dell art. 54 del D.lgs. n. 165/2001; Si è si è dato avvio alla procedura aperta di partecipazione con le seguenti azioni: Il 4 luglio 2014 si è proceduto a pubblicare sul sito istituzionale il codice di comportamento dei dipendenti della ASL Napoli 1 centro per consentire ai portatori di interesse interni ed esterni di prenderne visione; a tal fine si sono invitati i portatori di interesse interni ed esterni a presentare proposte e integrazioni con un avviso a firma del Direttore Generale, contenente le principali indicazioni del codice da adottare, chiedendo ai portatori di interesse interni ed esterni di far pervenire eventuali proposte od osservazioni entro il termine di venti giorni (allegato 2). il 4 luglio 2014 con nota 168/RPC e RT (all. 3) si sono invitati i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali Rappresentative presenti all interno dell amministrazione, le Associazioni rappresentate nel Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti che operano nel settore, nonché le associazioni e le organizzazioni rappresentative di categorie professionali di particolari interessi che operano nel settore sanitario locale o che fruiscono delle attività e dei servizi prestati dalla ASL Napoli 1 Centro trasmettendo via e-mail la comunicazione del 4 luglio 2014 n. 168. (Allegato 4) il 4 luglio 2014 con nota 169/RPC e RT (all. 5) si sono invitati i Direttori sanitario e Amministrativo, il Presidente del Nucleo di Valutazione, i dirigenti responsabili dei dipartimenti
aziendali e dei servizi Ispettivo, Affari Legali, il responsabile delle Attività Libero professionale intramuraria, i componenti della Commissione paritetica e i Referenti aziendali del responsabile della Trasparenza e della Prevenzione della Corruzione a presentare proposte ed integrazioni al testo pubblicato sul portale. A seguito della consultazione il Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana e professionalità dell area sanitaria ha fornito indicazioni nel merito prot. 2063 del 11/7/2014 (Allegato 6). Pertanto nella nuova versione del Codice ASL NA1 Centro del 29 luglio si è ulteriormente specificato all ART 2 l AMBITO di APPLICAZIONE. Come definito nella Delibera 75/20013 CVIT/ANA sono stati meglio specificati i compiti dei dirigenti responsabili di struttura rispetto alle funzioni di vigilanza, conoscenza e aggiornamento del personale della struttura di cui sono titolari. RITENUTO CHE nella predisposizione del Codice di comportamento sono stati rispettati l iter previsto dalla normativa ed il coinvolgimento dei diversi soggetti con distinti ruoli e funzioni SI P R O P O N E con la delibera allegata: di adottare il Codice di comportamento dei dipendenti della ASL Napoli 1 Centro e di incaricare : - il Responsabile della prevenzione della corruzione e il Responsabile dell Ufficio per i procedimenti disciplinari (UPD) di definire profili applicativi sul piano sanzionatorio; - il Responsabile dell Ufficio Procedimenti Disciplinari di verificare annualmente il livello di attuazione del codice, rilevando il numero e il tipo delle violazioni accertate e sanzionate delle regole del codice, e in quali aree dell amministrazione si concentra il più alto tasso di violazioni; - il Responsabile della Trasparenza e della Prevenzione della Corruzione affinché provveda alla comunicazione di tali dati ricavati dal monitoraggio all Autorità Nazionale Anticorruzione, e che gli stessi siano considerati in sede di aggiornamento del Piano triennale di prevenzione della corruzione del codice, e pubblicati sul sito istituzionale; - i dirigenti responsabili di ciascuna struttura e dell UOC di controllo interno affinché vigilino sull'applicazione del codice, promuovano e accertino la conoscenza del proprio personale circa il codice di comportamento, la trasparenza e l integrità; - Il Nucleo di Valutazione, ovvero - l Organismo Indipendente di Valutazione (OIV), di emettere parere obbligatorio nell ambito della procedura di adozione del codice (ex comma 5 dell art. 54 del d.lgs. n. 165 del 2001, così come modificato dall art. 1, comma 44, della legge n. 190 del 2012), verificando che il codice sia conforme a quanto previsto nelle linee guida in materia di codici di comportamento delle pubbliche amministrazioni ai sensi della Delibera n. 75/2013. - il Nucleo di valutazione, ovvero l OIV, anche sulla base dei dati rilevati dall Ufficio Procedimenti Disciplinari e delle informazioni trasmesse dal Responsabile per la prevenzione della corruzione, affinché svolga un attività di supervisione sull applicazione del codice (ex comma 6 dell art. 54 del d.lgs. n. 165 del 2001, così come modificato dall art. 1, comma 44, della legge n. 190 del 2012), riferendone nella relazione annuale. di programmare che nei piani annuali di formazione del personale come già previsto dal PIANO triennale della prevenzione della corruzione siano previsti corsi e seminari per la conoscenza e la corretta applicazione dello stesso.
Infine, si informa che il Decreto legge n. 90 del 24 giugno 2014, MISURE URGENTI PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA E PER L EFFICIENZA DEGLI UFFICI GIUDIZIARI, all articolo 19 definisce nuovi compiti per l AUTORITA NAZIONALE ANTICORRUZIONE e al comma 5 introduce una sanzione amministrativa non inferiore a 1.000 euro e non superiore a 10.000, nel caso in cui il soggetto obbligato ometta l adozione dei piani triennali di prevenzione della corruzione, dei programmi triennali di trasparenza o dei codici di comportamento. Cordiali saluti. Responsabile della Trasparenza e Responsabile della Prevenzione della Corruzione e l Illegalità dr.ssa A.M. Rotondaro Aveta