Chaone Youth Center P.O. Box 280 Balaka (MALAWI) 18 Agosto 2013 9-22 Agosto - Chaone Youth Center e il tamtam del Chaone Youth Center continua a raccontare. 4. L'incontro Non eravamo mai saliti in tanti sull'altipiano del Chaone. C'era il gruppo Cucchi al completo con 21 giovani e ragazze venute a conoscere il Malawi nel suo vissuto quotidiano: visita alle missioni, alle realtà' del lebbrosario di Utale II, della prigione di Mangochi, dell'ospedale Muli Bwanji, delle scuole, dei mercati dei prodotti dei contadini un turismo semplice perché' vicino alle giornate della gente. C'erano quaranta ragazzi del Cecilia Youth Center che per la prima volta andavano a incontrare il Chaone Youth Center nei suoi primissimi giorni. Andavano con i loro canti e le danze e la squadra di calcio e di netball. Era bello chiedere loro il perché' di una lunga salita e perché' dalla cittadina di Balaka andavano su per il bosco? Mai c'era stata accoglienza più' festosa sull'altipiano del Chaone. Oltre seicento ragazzi con la loro T/shirt tutta bianca a riceverci con un lungo applauso. Era la domenica 18 Agosto. Una data indimenticabile.
La chiesetta stessa si meravigliava di tanta presenza. La comunita' cristiana della montagna conta oggi quasi settanta cattolici e questa invasione era certo imprevista. C'erano tre preti, sarebbero riusciti a battezzarli tutti in una sola giornata? Per i missionari poteva essere la giornata del raccolto. Dopo questi anni di presenza sulla montagna, con tante iniziative come la scuola materna, il mulino e ora anche l'ospedale era forse giunta la stagione della mietitura? I canti di un insieme cosi' numeroso di giovanissimi trasmettevano una carica di gioia mai provata. Nelle loro mani alzate ritmicamente c'era una forza che riusciva a scacciare tutte le paure e la precarietà' infinita di chi vive con nient'altro che i poveri prodotti agricoli di un terreno sempre più' inaridito dalla totale mancanza di attenzione all'ambiente. All'ingresso della chiesetta c'e' stato un caloroso scambio di benvenuti e di auguri. Mancava un programma. Con i canti che si affievolivano e le parole che erano ormai state tutte dette non restava che il lungo sguardo a chiedere come continuare questo incontro. Si poteva portare l'altare all'esterno e cominciare la preghiera? Sarebbe stato possibile anche leggere le Scritture della Messa e continuare con un lungo sermone? Quanto avremmo voluto che il tempo si fermasse... "Chi si sente di entrare per la preghiera dei cattolici e' benvenuto" - ha scandito il responsabile del Chaone Youth Center. "Tutti gli altri possono ritornare allo spiazzo del campo di calcio dove ci prepariamo per le attività' del pomeriggio "
Ed e' diventata una lunga processione ancora più' vistosa nel bianco delle magliette indossate. E siamo rimasti a lungo ad accompagnarli. Bisognava lasciarli partire! La comunita' Musulmana della montagna avrebbe dubitato del significato della nostra presenza cattolica se li avessimo fermati per la preghiera. La fila oltre che ad allungarsi aveva finito per riempire tutta la strada. Ed era giusto lasciarli partire anche se la promessa ancora silenziosa diceva anche "Siamo venuti per restare non vi lasceremo più'". Al campo tutto era pronto anche per il pranzo fatto con il pane della Casa a Meta' Strada e la marmellata dolce del Balaka's Best con il sobo che e' un succo di arancia che forse per la prima volta arriva sulla montagna. L'attesa di essere serviti, l'ordine e la serenita' di questi ragazzi rimane ancora un mistero. Sanno aspettare pazientemente, forse anche troppo.
Divisi in gruppi in cerchi larghissimi in ordine rispettoso. Una caratteristica della montagna da non barattare con nulla. Il Chaone Youth Center ha veramente dato prova di non essere un'invenzione venuta da fuori, dalla pianura.