Cappuccetto Rosso. TORRIMPIETRA. Fiumicino - Torrimpietra. p20 SEZIONE CLASSI CLASSI SEZIONE UNA STORIA PUÒ SALVARE UNA VITA SCUOLA PRIMARIA LOCALITÀ

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p20 Cappuccetto Rosso. SCUOLA PRIMARIA TORRIMPIETRA CLASSI CLASSI 1 SEZIONE SEZIONE A CODICE FM157/3PS-1A CODICE FM157/3PS-1A LOCALITÀ Fiumicino - Torrimpietra UNA STORIA PUÒ SALVARE UNA VITA CONCORSO per le classi della SCUOLA dell INFANZIA e PRIMARIA

INSEGNANTE Consales Olga ALUNNI Andrea Angelica Arianna Aurora Chiara Cristian Cristiano Francesco Federico Gabriele Giorgio Leonardo Linda Luca Maria Cristina Martina Massimo Mattia Niccolò Riccardo

Cappuccetto Rosso C era una volta una bella bambina che viveva con la mamma in un palazzo di un quartiere di una città.

Un giorno, la donna comprò in merceria un bel pezzo di panno rosso: Guarda! disse alla sua bambina, ti piacerebbe avere una bella mantellina con il cappuccio? - Oh, si, tantissimo! rispose la fanciulla abbracciando la mamma.

Bene, allora vieni qui, che vediamo un po come fare continuò la donna tirando fuori da un cassetto tutto l occorrente per tagliare e cucire. In poco tempo la mantellina fu pronta e da quel giorno la bambina non volle indossare altro che quella. Tutte le persone che la conoscevano, e pian piano anche la mamma, presero a chiamarla simpaticamente Cappuccetto Rosso.

Dall altra parte della città, abitava la nonna di Cappuccetto Rosso, una vecchietta piena di acciacchi, costretta perlopiù a riposare a letto. Spesso la mamma andava a trovarla e le portava un po di provviste. Un giorno fece delle buone focaccine con i pinoli e comprò al supermercato una buona marmellata di lamponi, di cui la nonna era ghiottissima, poi chiamò la sua bambina: Cappuccetto Rosso, avresti voglia di andare dalla nonna e portarle qualche focaccina calda e una barattolo di marmellata di lamponi che ho appena comprato?

Certo mamma, vado subito disse la fanciulla, che era molto affezionata alla nonna. Mi raccomando però! Attenta ad attraversare la strada: rispetta il semaforo, non dare confidenza agli sconosciuti e cammina sul marciapiede. In città molti sono i pericoli. Ricordalo! Non ti preoccupare, mamma.ti prometto che starò molto attenta la tranquillizzò Cappuccetto Rosso, preparando il cestino con le provviste.

Poco dopo la bambina si trovò alla fermata dell autobus: quanti rumori, che confusione! Intorno a lei si sentivano i claxon delle macchine le sirene delle ambulanze e dei carabinieri, le tante voci delle persone che andavano a lavoro e in lontananza il frenare brusco di una macchina. Cappuccetto Rosso dopo essere scesa dall autobus si fermò dal fioraio a comprare dei fiori per la nonnina. Mentre aspettava che il semaforo diventasse verde gli si avvicinò un signore vestito in un modo strano: i pantaloni erano neri e gialli, la maglietta rossa e arancione e un po strappata sulle maniche, stivali neri con la punta e un cappello marrone da cow-boy. Mmh, che bel cesto di fiori! pensò subito l uomo. Se non ci fossero i carabinieri nei dintorni non mi farei scrupoli a rubarle i fiori ed il cestino, ma visto che è meglio non rischiare la pellaccia devo giocare d astuzia! e così quel ladro cattivo e dagli occhi fiammeggianti decise, per una volta nella sua vita di fingersi gentile e innocuo: Oh, salve bella bambina e buona passeggiata! disse addolcendo il più possibile il suo vocione.

Buona giornata a lei! rispose Cappuccetto Rosso, che non sapeva quanto potesse essere pericoloso un ladro. Dove stai andando tutta sola soletta? Sto andando dalla nonna che abita dall altra parte della città a portarle questo mazzo di fori e il cesto di provviste spiegò la bambina. Ma che nipotina buona e generosa! si complimentò il ladro. Ma dimmi un po : non ti piacerebbe, per rendere meno noioso il tragitto, fare una gara con me? Che tipo di gara? chiese la fanciulla. Semplice! continuò il furbastro. ora tu mi spiegherai ben bene dove si trova la casetta della tua nonna, poi io prenderò una strada diversa dalla tua e vedremo chi arriverà per primo. Che ne dici? Cappuccetto Rosso accettò la proposta e spiegò per filo e per segno al ladro come riconoscere il palazzo.

Bene, allora pronti via! e che vinca il migliore! gridò il ladro mettendosi a correre a rotta di collo. Quel furbacchione, che conosceva la città come le sue tasche aveva scelto per se la strada più breve, e non gli fu difficile individuare l abitazione della nonna. Bussò alla porta, e dall interno gli rispose una vocina debole: Chi è? Sono Cappuccetto Rosso, nonnina. Aprimi! Sono venuta a portarti un bel mazzo di fiori disse il ladro, cercando di addolcire il suo vocione. Oh, cara! esclamò la nonna. Gira la maniglia e la porta si aprirà!

Il ladro eseguì l ordine e in due balzi era nella stanza della vecchina che, prima ancora di rendersi conto di che cosa stava succedendo si trovò chiusa nel bagno. Soddisfatto della sua trappola, il ladro indossò una camicia da notte della nonna e si infilò sotto le coperte, in attesa di Cappuccetto Rosso. Ma come mai quella bambina tardava a farsi vedere? Semplice! Affascinata dalla bellezza della città, Cappuccetto Rosso si era completamente dimenticata del ladro, della gara e ogni quattro passi si fermava ad ammirare le vetrine dei negozi e le moto che sfrecciavano tra le auto e a guardare i carabinieri che avevano fermato una Ferrari che, correndo troppo, non aveva rispettato il rosso del semaforo

Il ladro si stava quasi stancando di quella lunga attesa, quando sentì bussare alla porta. Chi è? chiese con il suo vocione rauco. La bambina pensò che la nonna doveva essere ancora molto raffreddata per parlare a qual modo! Sono io, nonna, la tua nipotina! Gira la maniglia e la porta si aprirà! rispose il ladro. Cappuccetto Rosso obbedì e un attimo dopo si trovava nella stanza della nonna. Il ladro, per non farsi riconoscere, aveva indossato anche la cuffia da notte della nonna e si era tirato le coperte fin sopra gli occhi. Nonostante questo, qualche ciuffo di capelli si intravedeva ugualmente. Chissà che malattia avrà la nonna pensò la bambina. ha cambiato colore di capelli.. Bambina mia le disse il ladro, scoprendosi un po il viso Appoggia pure i fiori e vieni qui vicino a me.

La fanciulla obbedì e, ora che si trovava proprio accanto a lei, rimase impressionata dal cambiamento che aveva subito la poveretta. Oh, nonna, che occhi grandi hai! Per vederti meglio, cara! le rispose il ladro. Nonnina, che braccia lunghe hai! Per abbracciarti più forte, bambina mia! Nonna. Che muscoli grandi hai! Per intrappolarti meglio! gridò l uomo che balzò fuori dal letto legando in un baleno la piccola Cappuccetto Rosso. Poi le rubò i fiori e prese i gioielli della nonna. Ora si che era felice! E così si addormentò!

Qualche ora più tardi davanti alla casa della nonna passò un carabiniere. Sentì tutto quel rumore e si fermò un po perplesso: Senti, senti come russa la vecchietta. Che si senta poco bene? Forse è meglio che vada a dare un occhiata. Spalancò la porta, si avvicinò al letto e chi vide.? Il ladro che dormiva con un sacco di gioielli vicino. Ah, ti ho trovato finalmente! esclamò il carabiniere che da molto tempo stava cercando il ladro cattivo che faceva stage a più non posso di gioielli e macchine. L uomo caricò la pistola quando ad un tratto sentì un rumore nel bagno.

Guarda, guarda! Vuoi vedere che questo sciagurato ha rinchiuso la nonna nel bagno? Bè, allora forse ho buone speranza di recuperarla sana e salva! E così il carabiniere depose la pistola, prese un paio di chiavi e aprì la porta del bagno e tagliò la corda che teneva legate la nonna e Cappuccetto Rosso. Oh, signor carabiniere, grazie per essere venuto - Sapesse che buio c era lì dentro

Tutto è andato per il meglio disse il carabiniere, ma quel ladruncolo avrà la lezione che si merita. E allora il carabiniere prese le manette, le mise al ladro e lo mise in macchina e se ne andò via con il suo grosso trofeo. Cappuccetto Rosso tirò un sospiro di sollievo e, dal quel giorno, diventò una bambina molto più obbediente e attenta ai consigli della sua mamma e mai più si fermò a parlare con gli sconosciuti della città.