Incredulità di S. Tommaso Caravaggio x107 Potsdam-Sanssoucis Bildergalerie. Germania

Documenti analoghi
II DOMENICA DI PASQUA

Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.

risurrezione di Gesù non si fonda su di una tomba vuota ma sulle testimonianze che Gesù è risorto ed è apparso ai discepoli

Alla scuola di un Amore fuori misura

Foglio settimanale di informazione 0n 342

LA VERA GIOIA VOLA SOPRA IL MONDO

PARROCCHIA SANTA MARIA ASSUNTA Fossalto. Preghiera di benedizione della casa

23 APRILE 2017 DOMENICA 2 DI PASQUA + DIVINA MISERICORDIA

Salmo 117 (118) Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre. Oppure: Alleluia, alleluia, alleluia.

CAMMINO DI AVVENTO 2010 GRUPPO 2 ANNO DI CRESIMA 28 NOVEMBRE -25 DICEMBRE

B E L L A N O T I Z I A a cura di Antonio Di Lieto Insegnante di Religione Cattolica dell Istituto Comprensivo Mater Domini di Catanzaro

NATALE 2017 S. Messa del giorno

Ottobre 2016 ROSARIO DELL OTTOBRE MISSIONARIO. Preghiamo con Maria

Gv 20,19-29: Vedere il Signore, credere senza averlo visto

Lunedì - 31 Dicembre San Silvestro. Dal Vangelo secondo Giovanni (1,1-18) In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio. e il Verbo era Dio.

Lectio: Domenica, 23 Aprile, L apparizione di Gesù e il dono dello Spirito Santo ai discepoli Giovanni 20,

Colore liturgico: Bianco

2 Domenica del Tempo di Pasqua - Anno C Gv 20,19-31

Pastorale delle famiglie. Animatori Filippo e Graziella Anfuso. So a chi ho creduto. Parrocchia Santa Maria della Guardia - CT Ordine Frati Minori

L apparizione di Gesù e il dono dello Spirito Santo ai discepoli Giovanni 20,19-31

VA DAI MIEI FRATELLI

2 Domenica Tempo di Pasqua

Cammino della fede e della libertà

CREDO IN CREDO LA PROFESSO ASPETTO DIO PADRE UN SOLO CREATORE GESU CRISTO SIGNORE SALVATORE SPIRITO SANTO VIVIFICANTE PARLATORE CHIESA

Amen Preghiamo: Amen Dal Vangelo di Giovanni

Dagli OSA agli OBIETTIVI FORMATIVI RELIGIONE CATTOLICA CLASSE I

Tommaso aveva scartato la parola dei suoi compagni, noi possiamo accogliere la sua. Mio Signore e mio Dio.

II Domenica di Pasqua 11 aprile 2010

II DOMENICA DOPO NATALE

II di Pasqua o della Divina Misericordia - 23 Aprile 2017

1 Incontro del cammino di preparazione alle UP

E venne ad abitare in mezzo a noi

Caravaggio. La cena di Emmaus. (1606) dipinto a olio su tela 141x175 Pinacoteca di Brera, Milano

(Messa vigiliare del sabato: la voce guida prima che inizia la processione all altare)

Veniva nel mondo la luce vera

3 DOMENICA DI PASQUA aprì loro la mente per comprendere le Scritture

PRIMA LETTURA ESODO 20,1-17 IO SONO IL SIGNORE DIO TUO: NON AVRAI ALTRI DEI DI. 3a domenica quaresima B. Mariano Inghilesi 6


BENVENUTO IO HO UNA GIOIA NEL CUORE

L ANNUNCIO DI PASQUA Luca 24, 1-10

25 Dicembre -Natale del Signore. Dal Vangelo secondo Giovanni (1,1-18) In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio. e il Verbo era Dio.

Dal Vangelo secondo Luca

DOMENICA II di PASQUA. Un senso di timore era in tutti, e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli.

importanti della Settimana Santa e scoprire la risurrezione come vita nuova. -Conoscere il significato di alcuni simboli pasquali.

Scritto da Antonio Manco Martedì 03 Marzo :41 - Ultimo aggiornamento Lunedì 16 Marzo :24

5 gennaio Liturgia del giorno

LITURGIA DELLA PAROLA

I canti del Messale Ambrosiano. Comune dei santi

Istituto Comprensivo Perugia 9

LA VOCE della Parrocchia di SALGAREDA

Amare Dio con tutta l anima

Istituto Comprensivo Perugia 9

01/12/2010 Parrocchia "Maria Ss. Assunta" - Biccari

Domenica 3 aprile 2016 II DOMENICA DI PASQUA O DELLA DIVINA MISERICORDIA. + VANGELO (Gv 20,19-31) Otto giorni dopo venne Gesù.

Abbiamo visto il Signore!

Scritto da Antonio Manco Domenica 03 Gennaio :54 - Ultimo aggiornamento Lunedì 04 Gennaio :09

è squarciata dallo splendore della Risurrezione, che il canto festoso

ATTO PENITENZIALE Con fiducia e umiltà presentiamo al Signore la nostra vita e quella dei defunti, perché egli perdoni i nostri e i loro peccati.

De la Tour Il neonato

61 C erano Maria di Màgdala e. 55 Le donnecheeranovenute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; stavano a osservare esse osservarono

... verso il.

IN ATTESA DEL S.NATALE ORATORIO SAN LUIGI ALBAIRATE

Alcuni giovani si arrampicano per staccare i rami di palma

IL LIBRO DELL APOCALISSE LA CROCE DI CRISTO COME TRIONFO

Simbolo di Giovanni è l aquila

A cura di Chiesacattolica.it e LaChiesa.it

(Messa vigiliare del sabato: la voce guida prima che inizia la processione all altare)

27 marzo 2016 Domenica di Pasqua

SIAMO VENUTI PER ADORARLO 1

II Domenica di Pasqua Divina Misericordia

Pastorale della famiglia


Progetto di educazione religiosa anno 2017/2018 Custodi dell alleanza

A cura di Chiesacattolica.it e LaChiesa.it. PRIMA LETTURA Tutti i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio.

Io sono con voi anno catechistico

2ª Domenica di Pasqua (B) Giovanni 20,19-31 Domenica, 8 Aprile, 2018 La missione dei discepoli e la testimonianza dell apostolo Tommaso

Beati i poveri in spirito

FELICE CHI CREDE. Carlo Maria MARTINI

La fede di Tommaso (Gv 20, 19-31) II Domenica di Pasqua Anno A

MISERICORDIAE VULTUS (il volto della Misericordia nel volto dell uomo della Sindone)

2 Domenica di Pasqua - Anno B Gv 20,19-31

6 Domenica di Pasqua B. Cristo Salvatore, Andrea del Sarto

Solennità di PENTECOSTE

Preghiera universale Venerdì santo

15 AGOSTO ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA AL CIELO.

RICEVI LO SPIRITO SANTO

QUARESIMA con i discepoli guardiamo a Gesù

LITURGIA DELLA PAROLA IV DOMENICA DI PASQUA (ANNO A) PRIMA LETTURA (At 2, ) Dio lo ha costituito Signore e Cristo. Dagli Atti degli Apostoli

Delimitare il testo biblico 2^ parte. 16 Novembre 2016 Chiesa Evangelica Battista di Sarzana

SOLENNITA': SANTISSIMA TRINITA'

La Missione del RnS Il Rinnovamento carismatico è una grande forza al servizio dell annuncio del Vangelo nella GIOIA dello Spirito Santo (Papa

RELIGIONE: PRIMO BIENNIO CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA

GESTI E ATTEGIAMENTI DI FEDE: IL SEGNO DELLA CROCE

Gesù Risorto, Fonti: Lc 24,13-32 ; 24, 50-53; Gv 20,24-29; 21,1-15

Gli argomenti che rientrano nel campo della Cristologia comprendono la Trinità, che tratta del rapporto fra Dio, Gesù e lo Spirito Santo, e la

Comunità Pastorale Maria Madre della Speranza Samarate

Cristo, che vieni in mezzo a noi per donarci la tua pace, abbi pietà di noi;

CANTIAMO, CANTIAMO AL SIGNORE (canto d ingresso)

Transcript:

Incredulità di S. Tommaso Caravaggio 1601 146x107 Potsdam-Sanssoucis Bildergalerie. Germania

Nella Stanza Grande de Quadri Antichi Un quadro sopraporto di mezze figure con l Historia di S. Tomasso che tocca il Costato di Christo col dito depinto in tela alto pal. 5 larg. pal. 6 di mano di Michelang.o da Caravaggio con cornice negra profilata e rabescata d oro. Inventario Giustiniani 1638, n. 10

La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il Sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: Pace a voi! Detto questo, mostrò loro le mani e il costato e i discepoli gioirono al vedere il Signore Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dissero allora gli altri discepoli: Abbiamo visto il Signore! Ma egli disse loro: Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel costato, non crederò.

Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: Pace a voi! Poi disse a Tommaso: Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettile nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente! Rispose Tommaso: Mio Signore e mio Dio! Gesù gli disse: Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!» Gv 20,19-20.24-29

Caravaggio costruisce il dipinto attraverso una struttura semplice che nell essenzialità della scena punta diritto verso il cuore della narrazione evangelica. La scena, su sfondo neutro che non lascia intuire alcun punto di riferimento, alcun luogo, racconta il momento in cui l apostolo Tommaso è guidato dal Signore a mettere il dito nel suo costato, per poter riconoscere nel Crocifisso il Risorto. Altri due apostoli assistono alla scena con la stessa attenzione e lo stesso stupore. Il dipinto fece molto impressione ai contemporanei e fu oggetto di parecchie copie, tra le quali quelle di Rubens e del Guercino.

Bernardo Strozzi

Guercino

Gerard van Honthorst

Rembrandt

Rubens

La luce proviene solo da sinistra e illumina dapprima il corpo del risorto sul quale sembra riflettersi e poi rimbalza sulla fronte corrugata dei tre uomini che osservano con attenzione e stupore la ferita del costato. La ferita del costato è come un varco che raccoglie la sorgente misteriosa della luce. La luce fa emergere i personaggi dall oscurità: vengono alla luce come vengono alla fede, alla constatazione che quell uomo è colui che è stato crocifisso. Questo luogo che è la luce, è il luogo di una nuova nascita, di una rinascita in effetti, di una Chiesa che si rinsalda e si costruisce attorno al dono di Colui che ha dato la sua vita.

Il volto di Gesù è nell ombra, quasi a dire che non è il volto il luogo del riconoscimento, ma il suo corpo vivo, rivestito del sudario, le sue ferite, la piaga del costato. Egli sembra sconvolto ancora dall esperienza della morte, e sul suo volto notiamo l espressione del dolore: Egli è colui che è stato crocifisso

Gesù, reclinando il capo, come sulla croce, con la mano destra delicatamente scosta il sudario/mantello, mostrando la ferita sul costato ancora aperta. Con la mano sinistra, in un gesto pieno di tenerezza, guida quella dell apostolo, introducendo il dito tremante di Tommaso nella ferita del costato. Il suo sguardo accompagna il gesto del discepolo

Il dito di Tommaso affonda nella carne di Gesù; una mano rozza, con le unghie sporche, la mano di ogni uomo, accompagnato a credere. Dall incredulità allo stupore: gli occhi si spalancano davanti a quella ferita, e la bocca sembra aprirsi nel dire: Mio Signore e mio Dio!

Il dito non si limita a sfiorare la ferita, ma vi entra dentro come a voler fugare ogni ombra di dubbio. E lo sguardo sgranato e teso, sotto la fronte aggrottata, segue il dito: la vista e il tatto uniti insieme nel riconoscimento del Cristo, toccato e veduto.

Una mano, uno sguardo che cercano con cura. Il dito di Tommaso tocca un uomo vivo, s addentra nella carne viva: la semplicità geniale di Caravaggio spazza via, quasi con brutalità, ogni connotato visionario dalla scena. Racconta ancora una volta «l accaduto, nient altro che l accaduto», come avrebbe scritto nel 1951 Roberto Longhi.

Tommaso ha gli occhi sbarrati e si perde con lo sguardo attonito nell abisso di ciò che gli si manifesta di fronte. Sembra quasi che il suo sguardo vada oltre la ferita e sia attratto dalla luce che illumina la scena, uno sguardo che si perde nel mistero che quelle ferite vogliono manifestare.

La carnagione chiara, il bel corpo del Cristo risorto fa contrasto con i corpi e le espressioni rozze e semplici, i vestiti logori degli apostoli che assistono alla scena. Tommaso ha la manica strappata, uno squarcio sul vestito in posizione speculare rispetto alla ferita del costato. Il Vangelo è dato ai poveri e da essi è riconosciuto.

I quattro volti sono compatti, saldi attorno a un unico centro che è la ferita del costato. Le loro teste formano una croce. L immagine è quella della nascita della Chiesa, la nuova Eva, nata dal costato di Adamo. Questa Chiesa nasce dall amore che ha tanto amato il mondo da dare il suo figlio. Essa cresce salda e compatta, costruita da questo amore.

Gli sguardi, gli apostoli chini e curvi su questo mistero che si rivela, il gesto di Tommaso, il volto chino del Cristo che accompagna la fede dei suoi, invitano anche lo spettatore esterno quasi a inchinarsi sulla scena, a scrutare dentro quella ferita il segno di colui che è vivo. Il vangelo di Tommaso è la testimonianza di una Chiesa che non vive per sentito dire, ma che ha verificato, ha sperimentato, è stata spettatrice diretta dell evento della resurrezione. Per diventare credente nella resurrezione di Gesù, per consegnarsi a un vivente bisogna farne esperienza, bisogna constatare. La fede nella resurrezione di Gesù non è nata come un allucinazione, è nata da una constatazione. Si tratta di garantire che la professione cristiana non è basata su un sentito dire, su una voce circolata, ma su un evento che è stato verificato, un fatto sperimentato.

Quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita la vita infatti si manifestò, noi l'abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna, che era presso il Padre e che si manifestò a noi -, quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. E la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia piena. 1Gv 1,1-4